I preti . . . I preti . . . è il sistema che li fa quello che sono. L'ho ringraziato per il bene che ci aveva fatto durante tutta la vita. - Continuerai a farne con i tuoi scritti, che rimarranno dopo di te. Ha sorriso, scuotendo la testa. - Dopo Cattaneo - ho insistito - le cose più belle e più importanti sulla politica del nostro paese, te lo assicuro, le hai scritte te. Dopo un lungo silenzio: - Di Cattaneo - ha detto - ricordo un pensiero che mi piace molto: ed è che i popoli anglosassoni unificheranno il mondo. Loro soli ne ha.nno la forza e la capacità. Continueranno a litigarsi fra loro . . . ma è l'unica speranza. - Dove l'ha scritto Cattaneo? - Domandalo a Sestan. Per ogni amico ha trovato una parola buona, personale. Due sue allieve, si sono chinate su lui a baciarlo. - Che bel sorriso avete! - ha detto. - Che piacere vedere a.ncora un cosi bel sorriso. Ed ha continuato a bisbigliare nel loro orecchio dei complimenti scherzosi, che Maritza non traduceva; ma il viso delle due belle figliole era tutto illuminato dalle sue parole; ridevano felici, mentre lui accennava pure un sorriso. Quando Armando Borghi, il suo vecchio amico aoorchico, l'ha baciato, gli ha detto che aveva ancora l'animo candido di un bambino: - Sembra tu abbia dodici anni. ·- Stamani - ho notato - quando l'hai ripreso perchè aveva tirato un moccolo, hai detto che sembrava avesse quattordici anni. - Si vede che non so più tenere i conti. Ma io sono giustificato. Borghi, invece, non li ha saputi tenere tutta la vita. - Non avete un'idea - ha ripetuto più volte - di come sono contento di morire cosi. Avere la coscienza tranquilla è la sola cosa che importa ... Morire sorridendo; proprio questo vorrei. . . Per curiosità, vorrei sapere il momento del passaggio dalla vita alla 16 morte ... Non capisco perchè la gente abbia. tanta paura di morire ... Per le amicizie ho avuto fortuna tutta la vita e sono fortunato anche nella morte ... Non potevo avere una fine più serena, più felice, di questa, circondato dagli amici vicini e da quelli lontani. .. Vorrei abbracciarvi tutti. .. Sono alla fine della corda ... Come Socrate, Salvemini aveva un altissimo concetto della dignità umana, e, come Socrate, cercava la giustizia per la medesima. esigenza morale e con la medesima passione con la quale cercava la verità; perciò è stato per tanti giovani un maestro di vita· perciò è stato il più deciso avversari~ del fascismo, fin dal suo primo apparire. A metà novembre del 1923 Mussolini presentò alla Camera 11' suo governo col "discorso del bivacco" trattando i deputati dell'opposizlon; come sguatteri che avrebbe potuto licenziare da un giorno all'altro, se gli fosse piaciuto. Ero per la strada con Salvemini quando uscirono a Firenze le edizioni straordinarie che riportavano il discorso. Salvemini comprò li giornale da uno strillone e si fermò sul marciapiede a leggerlo. Via via che leggeva, il suo viso si rabbuiava; flnchè non resse più; si strappò dal capo il cappelllno a pan di zucchero e lo sbattè violentemente per terra. Poi subito, vergognoso di non essersi saputo controllare, lo raccolse e se lo ricalcò tutto polveroso in testa. - Gli hanno lasciato dire queste cose, senza neppure interromperlo - sbottò con voce fremente. - E domani leggeremo sul giornali le eleganti repliche degli onorevoli dell'opposizione ... Rimase sconvolto fino alla porta dell'Università. Ml lasciò senza neppur salutarmi. Dopo l'assassinio di Matteotti, mentre tutti I Santi Padri del liberalismo e del socialismo consigliavano la prudenza, per non rompere le uova nel paniere al capoccioni dell'Aventino, che stavano prendendo accordi col re, col papa, col generali, con Delcroix, con i fascisti dissidenti, CONTROCORRENTE
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