L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVII - n. 59 - 24 novembre 1946

B Anno XXXVII (nuova serie) M. 59 Zurigo, 24 novembre 1946 · LIBERAREE FEDERARE QUINDICINALE ,SOCIALISTA Redazione e Amministrazione: Casella postale No. 225 Selnau. Zurigo 2: Conto postale No. VIII 26305: Abbonamenti: 24 numeri Fr. 4.-. 12 numeri Fr. 2.-. una copia cent. 20 Telefono 27 4 7 02 I drammi dell'emigrazione clandestina Da 20 a 30 .mila persone al mese, tale sembra essere il ritmo dell'emigrazione clandestina italiana verso la Franda. Abbiamo trattato a varie riprese in queste colonne dei differenti aspetti di questo angoscioso problema, ma ,ora l'angoscia sta diventando dramma, i s~tieri della montagna si stanno riempiendo di cadaveri e questi •cadaveri noi li mettiamo sul -conto dell'inooscienza per lo meno delittuosa di due Governi : l'italiano ed il fran-cese. Sono i governi responsabili e non i -clandestini : in genere povera gente che ha forse perduto la casa, che ha perduto il lavoro, -che ha certamente perduto il ricordo di un'esistenza agevole; gente -che vuole sfuggire l'avarizia vecchia e nuova della sua terra e -che si las-cia attrarre dall'illusione d'un impiego rimunerativo al di là della frontiera. ~ Il miraggio di questo esercito di dii.sere-dati non è il tesoro di Ali Baba, è un po' di pane ed il oompanati-co, •è l,a fortuna meschinella d'un lavoro onesto e assi-curato. Ed è per ciò che sfida.no i .pericoli della montagna, ed a questo periodo della stagione autunnale, è come $!ida•re la morte. E la morte vigila sui vali-chi e ghermis-ce i più deboli. Su ,cinque- -cento italiani giunti la scorsa settimana al centro di Montmélian, -centotrenta furono ricoverati .all'ospedale. Semp•re la settimana scorsa, la stampa ha raccontato che è stato tr-0vato sepolto •nella neve del colle di frontiera della Roue, sopra Modane, il ,cadavere d'una giovane donna di -circa 25 anni che teneva anoora stretto fra le braccia il corpo d'una bambina di tre anni : essa era stata sorpresa dalla to-rmenta ed era perita con la sua bambina in un ultimo, disperato abbraccio mortale. In ogni modo questa partita a scaoohi _eh~ i funzionari addetti all'emigrazione, italiani e francesi hanno cominciata, deve -cessare ) . . . . perchè ci s-cappa orma_i il morto tutti i. g1orru e sta <liventa:ndo un g1uo-co macabro. Si sente un po' troppo il 1·eazionario istinto di non darla vinta .al lavoratore ,che, attraverso le rimesse, potrebbe salvare l'economia italiana. * E' inl;ltile qui parlare delle due -centr:3-li confederali che in questa inde,cente partita si sonio limitate a fare gli spettatori, rispettivamente complici dell'una e _de11'alt~·aparte_. Grande è il pericolo pel slilda-cahsmo, di mettersi a fare dell'«alta» o della «bassa politica. di ,partito. 1,1,a ciò c~e. è p-iù ~rav~ anoora è che sono sempre gh mteressi dei lavoratori ad essere sacrifi-cati. ~ Durante la Conferenza del Lussemburgo abbiamo visto, qui a Parigi, molti rappresentanti sinda-cali. Si interessavano alla pace. ~folto bene. Un problema molto importa~t~, la pace. Ma non ~elusivo, e :5oprattutto divisi bile in oomparbimenti s_tagn1. . Il <lramma dei -clandest.Ini -che muoiono sulle Al pi non fa pensare alla guerra_? Una guei:ra silenzi.osa, ecco perchè i nostn « gerarchi » sinda-cali la ignorano. . Guy Marester, rinviato a ~ontmé~ian da « Combat » des-crive il meccanismo di questa nuova tratta nei termini seguenti_: «_I _mer: canti di mano d'opera accostano m c1tt'.1' ~h operai italiani e li 'Ìnvitano a bere. ~i 11~- terroo-a:no sulle loro -capa-cità proiesswnali, chied~no delle referenze, quindi ~tabilis~on~ delle liste -che poi propongono ai datori d1 Il socialismo è lavoro, riservandosi per loro una percentuale di mille fran-chi per ogni operaio. Questi mercanti guadagnano così sino a venti mila fran- -chi al giorno ». Dopo aver definito Montmélian « mer-cato di schiavi •, Guy Marester dice : . 1: E' -certo -che l'emigrante iLaliano -corre 11 rischio d'essere la vittima d'imprese disoneste. Sta ai poteri .pubblici d'impedire questo stato di e,ose ». &ta, innanzi tutto, alla C.G.T., ed alla « Section de la Main d'Oeuvre Italienne •, di-ciamo noi. . « Quel che impressiona soprattutto questi emigranti - C<?ntinuail gior~l~sta di « Combat » - è Jl timore <lella polizia e la ne-cesaità di certe pratiche noiose davanti ai datori di lavoro, spesso bruta~. Q~esta è ~tata sempre la sorte degli stram~ri m Fran~ia .. Hanno pa,lfa di essere trattati come -reietti senza difesa an-che se il diTitto è dall.a loro parte. ) . . Certo, un regolamento di questa. em1graz1on_e s'impone. I proble~i da ~s~a po~t1 so~o. gravi_. Conviene di scopnre gh mde_si~erab11i ed 1 tarati (criminali, agenti fascisti, ec-c.), _ma .accogliere gli altri, dal momento -che s1 è deciso di a-ccoglierli, il .più umanamente possibile ». * Saranno vere le voci d'una prossima e seria ripresa de.i negoziati fran-co-italiani per tu~to il problema dell'emigrazi-0ne e degli_ sca~bi ~ Lo speriamo intensa.mente -chè, altrimenti, vi sarebbe veramente da disperare. . . Negoziare, -concludere e ~ppr~mE:-re 11 ,dolc,roeissimo « mercaLo nero d1 s-ch1a:vi.» e 1 onta."'.klle morti atroci dei clandestiru; questo è il comandamento di oggi. d. a. I. Internazionale Un'altra donna, tale Venetucci,, di Corato, avendo tentato di guadagnare Grenoble attraverso le montagne, è stata sorpresa dalla tempesta, quando insieme con tre suoi figli già si trovava sul versante francese : so,praffatta dalla fame, dal freddo e dalla Iati-ca, essa abbandonò lungo la via il cadavere dell'ultimo suo nato, .di 18 mesi, morto po-co prima, e ciò evidentemente nella speranza di poter portare a salvamento i due altri suoi figli, l'uno di 6 e l'altro di 11 anni, -che l'avevano seguita. di Bans Opreebt Giunta -a Gre,noble in uno stato di estrema spossatezza, la Venetu-cci, con i due Ian-ciuHi, fu ricoverata all'ospedale, dove il maggiore dei suoi figli è morto poco dopo. La madre e il figlio superstite si trovano in condizioni quasi disperate. La Venetucci ha poi na_rrat_o \di aver visto lungo il suo penoso -camnuno 11 corpo e.sa-nime d'1rna donna. Al oolle Rochet si sono trovati altri due cadaveri, µn uomo di 35 anni insieme -col figlio suo di 13 anni, morti poco prima e rimasti sepolti nella neve. J(. Attirati dal pittoresco di un buon reportage due grandi quotidiani parigini hanno inviak> sulla frontiera due dei loro -collaboratori. L'inviato speciale di « France-1Soir », P.ierre Fournier intitola così il suo primo ,articolo: « S@'Ynindm.dole Alrpi di ca.daveri, ogni gior,no 150 itx:Dliamisfi!dano la leg,ge e J,a nev-e per venirsi ad off.rire al mencato nero del lavoro in Francia ». Pierre Fournier, nella sua inchiesta, non r j vela niente di nuovo a noi, -che seguiamo ~ià da mesi a denti stretti, le drammati-che peripezie di quest'_emigrazi?ne -clandestina. Ed è da mesi che noi tratteniamo la nostra collera -contro il giuoco <l'ibus...."'-Olo,dtteil governo italiano e del governo francese, che non vo~ o-lion mettersi d'ae,cordo per regolare -come s1 <leve J'emio-razione, ma che tollerano, qua?do non incor:o-o-iano l'emigrazione -clandestina. on , . . Che il governo itahan,o non -c1~enga _a r~cco~- Lare st-0rie, se lui vuole, può 1mpedue 11 t_nste espatrio di t.anta povera gente. E cosa due p-0i del cinismo ~el go:7erno fra~-cese, che_pre: ferisce in-coragg1are 1enti:ata in !ran_c1a di una mano d'opera clandestma per nnch1u~erla in un -campo « d'accueil » -che non ha nient~ da invidiare ai -campi di co~ce1;1tr~m~nto d1 infausta memoria, scegliere 1 m1~hon,. d~po visita medica, lasciarli in b~lia a1 negr~en e rinviare alla frontiera quel~i -c~e son~ nco~o- !3<liutiinabili a ce,rti lavori. E ma-chiavell1co tutto ciò, ma H f u.nzionario Iran-ce~e è «mal in • che ha immaginato quest.o S1.ste1?a p~r fare scacco alle pretese dell'altro funzionano italiano, altrettanto astuto, no~ deve. veramente vantarsene per-chè un sistema infame è<l in,umano. Il '(J)resente ar,ticolo, ,che è del compagno Hans Qpr0cht, presidente de.I, P<-f!'tito Socialista Svizzero, è apparso per pnrrw, in «Europa ,SociaJùrsba» rrivista dirie~ta da Ignazio Silm'be ,nel nr. 6 del 31 rmaggw. Nel 1 quadro del Socia'lismo attuale,_ conside~ rato da un punto di vista inter?a1;1~n,a~e, ~1 possono disti·nguere tre correnti prmc1pah, nettannierrte d<ilMerenLiate:. . . . . 1) 1I'l -movimento opera,10 degh Stati U:rnti d'America che esercita la sua iin1f.luen~a sl.llllo sviluppo dellle organizzazioni proletarie nella Amer.ica del Nord e del Sud. . 2) Il IIIlOvi-mento operaio ne~'la Ru.ss,!~ sovielìica, che condiziona l'ev(j}uz10ne pohtica ~ sooiale inei ipaesi che si trovano 1nella sfera d1 in,f 1 luenza deH'Unione ,sO'V'ietiica. 3) Il im.ovimernto operaio deJ.l'Europa occidentale. ~fogli Stati UnJt.i d' Ameri?a -il mo!im.ento oper,afo è soggetto a-hle leggi del ,crup1,~al!smo che ha raggi'll!Ilto .}',api~ _del su? ~villuppo. Una orga,nizzazione politica s_oc~aihsta . n~l senso europeo non vi e.siste. Ne1 sindacati riscontriamo due tendenze: quel'la de'11a «American Fooeration of Labo'lllr» (tAF1L) e quelladel .«CIO». Quest'UJltimo non è comunista, come sp€6so vie,ne arf\fer:mato. Ciò ~ dimostrato da,illa ree-ente elezione del preS'ldente de1la Unione degli oper.ai del'l'i_ndustria aufi?mobiHstica. Al •posto del comunista Thomas e stat~ eletto -11sociahsta Reuter, un uomo dota~ di una cultura socialista europea e ohe ha. fmor.a iiruformato tutta la sua attività ai 1}rùncipi del socialli5II1o. Lo se,iopero ~eNa «Ge~~ra} Motors», •la gra,nde fab'brica di automob11i, e sts.to diretto da Reuter non tanto allo scopo cLiottenere aumenti di salari, quanto c<;>nlo obbiettivo di affermare ril diritto del srndacato ad una effettiva parteoipazione alla _gestione dell'azienda. L' AFL è invee-e socialriifor.mista in senso piccolo-'borghese e sta prendendo un orienta'Illento srunpre ,più ,reazionar,io. . Gli Stati Uniti s-i trovano attualmente rn. un periodo ·dri .fermento _rivol~zi~nario ed _è d-iffici'le prevedere gLi snlupp1 d1 ques_ta situazione caotica. Gli evenlìi potrebbero mvolversi in senso II'eazionario e rfasoista, ma anche evolversi in senso corntrario. I paesi politicamente dipendenti dag1i Stati Uniti reagiscono a questa situazione in un modo e,he n~n è del tutto un1fonme. l'l movimento opera.io nel Messico, per esmrupio, su?i•sce 11'-i_nflu_ru:za comunJsta mentre quello dell Argentma e mquinato d; elementi ,fascisti, come si è. visto in oocasione dell'elezione del P,residente Peron. In Russia ,il :movJmento operaio è completamente -subo.rdinato ana d.iJrelJione politica dello ,Stato e rtutta ùa sua azione si orienta secondo ie es-igenze ,politi.che dell'Unio_ne S?- vietica. Non si può d<ire perciò e,he es1Sta l:Il Russia un movimento opErrafo «Jndipendente» come noi lo ,conoopi,aimo nell'EllLropa occidentale. Ciò -vale aill'che per ri paesi cihe si trovano nella sfera d'iinlf,luenza deiHa Russia, com.ie la Polonia la Cecos,lov,acchia ed i paesi balcanici nei quali si stanno oggi -realizzando delle profonde trasio.mnazioni struttwrali del-l'economia. . . In conforIDJità -con questi nuov1 orientamenti deJ.l'economia, runche le fun:r;ioni dei sindacati e dei •pairtibi ,politi.e-isubiscono mutamenti. tLa democrazia :nei paesi delil'Europa orientale as,sum.e una ?uova f.i&ionomia, nel senso che la democrama ipuramente formale sta per prender.e ,un .contenuto ~C?no: m~co e -sociale. Da -ciò deri-va la :n-eoess1ta di una collaboramione fra sindacati e partiti politici e si rende ,ne~aria ,una stretta unità d'azione fra i partiti socia1i•sti e comunisti. E' però interessante constatare ohe, sia in Polonia che neJlila •Cecoslova-0chia e nei paesi 6alcaniici, J Par,titi socialisti non ha,nno ~·inunciato alla .loro imdi,pendenza ed autonO'lll.la. Al Congresso socialista diFirenze il rappresentante del'la 1Rom.a,nia iha sottolineato nel suo discOTso .iJlfatto ohe iù P,artito socia,Usta ruIMno mantiene una posi2'Ji001eindipendente di fronte ai coII11Unisti.Nonostante l'unità del movimento operaio nell'Uniione sovieti-ca, . i Partiti 60cialisti 111eipaesi alleati all.a Russia sono rfier,i della lo,ro autonomia e .Ja dHendono -contro qua1lsia.si tentativo di menomazione. I sindacati ed i partiti politici dell'Euro!Ja occidentale che sono posti fra il :movimento operaio ~ericano e ,le ongam.izzazioni prolet&rie dell'Europa orientale inf,luenzate dalla Russia si trovano esposti ad una duplice pres..si~ne. Di conseguenza iJl quad,ro del •~o,- vimento operaio presenta una certa va.neta di •linearmenti. In Francia i1lPartito socialista e il Pa-rtito comuni.sta coesistono pienamente autonomi, pressochè €guali di forz.e, e collaborano per la soluzione dei problemi fonda~ :mentali della vita politica francese. Nei sindaca ti francesi p.reclominaino, al.meno nei quad1,i, i comun:isti. rei paesi nordfoi i Partiti comunisti non dispongono di forze considerevoli. In Svezia come in NÒrv.egia il Partito socialista è considerato ,l'arganizzaz.ione dJrigente del movimento operaio. In Olanda, dove l'influenza del Partito <CQIDJUnista è nulla, il nuovo Pa-r- (Continua in 2.a pagina) LAZZARO Cammiina curvo in,eLJ.a,J,ucefiacca dei tremuli ✓anali e improoa Lazzaro; scroscia la pioggia e contro lui s'avventa ,con impeto e gli macera le .scarpe O"Otte e la sdruscita giacca, ,la rfarme il ventre rabida gli addenta. Siccome un ebro, a .sbalzi egli cammina accosto ai m:uri gocciolanti lucidi, il vuoto C(JJ[)oronzagli e tenteruna, la vista gli s'intorbida, al suol la fronte pallida ree-Lina, grave un pemier che :rwmina il dissenna. «Signore Iddio, i tuoi occhi divini il mio ,tormento, il mio swpplizio vedono? Pietà non senti tu degl'innocenti? Tu che al (J}iù 1Jmmondo rettile dài vita e moto, ·la.sci i miei bambini morir consunti privi d'alimenti? «Non sei giusto, o Signore, e sei crudele con chi già soffre, con la pooeraglia; (11Jni soltanto i ricchi ed olfri a laro anclve più de.l s-wperllu.o • e a noi, credula ,gente a ,te ,fede/Je, neghi un tozzo di pane ed il lavoro!» Ca'mllnina curvo neUe ·luci smorte dei tremuli .fanali e irntpreoo Lazzaro. Sembra ubriaco: al onisero pezzente, coi bulli delle rOJlfiche, sbatton sul viso, ,le soocJiiuse porte dei ristoranti, un'onda cal.da aulente. L.Z. Una cuoca cl ha scritto Caro «Avvenire», da!l (Primo ,gi.ormo rche sono giunta in Svizzera e da quando mi trovo nel ristorante presso il quate ,lavaro, data la tanta passi<Yne p,er la lettura, J,a 1mia attenzi,one è a:ndata tutta, naturalmente nei morrumti di libertà, ui giornali italiani. lii a Ira i rtanti, ad uno mi sono particolarmente aNez'ionat,a; a un piccolo giornale che esce quindicinalmente e che già dal suo titolo vuole 'Significare un'incoraggiamento a tutti i Lavorawri -rperchè a-niehe per noi attraverso il socialismo, c'è la possibilità di un migliore «avvenire». Vedi caro «Avvenire dei Lavoratori», tu non devi farci oaso se nelle mie esa->ressicmi sarò un ([)O.CO ingenua e se dirò l}.erte cose con tro.p.pa ,sern:plicUà. !,fa ,cosa vuoi, ,wn ho molta ,cwltura; tu devi sapere che ho incominciato a guada.goorrmi la vita all'età dei 9 anni e J,a scuola l'ho (Potuta frequentare pochino pochino. Ma mi sono latta una certa esperienza, l'e,S'J)erienzache tutti i lavoratori, chi (J)iù e chi meno, sono costretti a fOJrs-i.Ho girato un rpo' per il ,nwnào e oon è la prima volf;Q,ohe lavoro in iterrra .s,traniera. E' quasi sempre doloroso dovere -guada;gnarsi U pane quoti.diano .fuori dal rprOJ)rio paese. Ma io ho itmpa:rato che la patria è daJxpertutto, in tutto il -:rnnn.do, là, dove -Si lavora e si guadagna quel ,tanto -0he pu.ò rpe..rmette:re una vita sia p.ure rrwdesta, ma: con un certo decoro con ,una certa dignità, che non se.1n~re sono le car(l]f,teristwhe della classe O{J)eraia, e srpecialmente deLla nostra, i,n /ta;J,ia, abbruUila dalla miseria e dalla wtro :per soodislmre i più rpritmitivi b'isagni. E' rper me una gioia molto vvva quanxio beg go nelle fJUe pagine le belle rekt!zion,i di manilestazioni d' am8cizia italo .., .svizzera. Sai che cosa penso in ,quei momenti ? Penso che la Fedetrazione Europea dei pO'poli è una cosa possibile, perchè un'ese.mq>io ,/,'abbiamo già in qU.esta pfocola «Conlederaz'ione Elvetica» in .seno alla ,quaile llre stirpi hanno trovato la IJ)Osstbilità di a7i1111:1Yiicoanvivenza che è di chiaro insegnamento in questo mondo tpieno di odi e di rancori. I o sono convilnta che i pOJ)oli andrebbero d'aocordo Ira di loro se oerte forze ianimorali e ooculte ca.me quelle deUa dittatura del oopitalisrmo monopolistico internazionale, che è la rmostruosa generatri- ,cedi tutte Jieguerre e di tutti i dolori, fossero messe nehl'imipossibilità di nuocere. Quello che soprattutto dov.rebbe essere '11,8cessariodi far ,capire agli OJ)erai e a tutti i lavoratori in genere è quest,o: guardatevi dal .surper-nazionalisnio, gua:rdatevi dall'eccessivo patriottismo; la patria si ,serve in peri etta onestà non abdicando rnw.i in,ei conf<ronti della morale. Una cosa disonesta è disonesta anche se la si f à con le intenzioni mig,l'iori. Odiare e disprezzare le (Patrie al,trui per meglio esaltare la nostra (J}atria è male. Tutte le _patrie, tutti i p<Xf)oli .si equivalgono, soltanto .si rrw.nilestano in onodi diversi. Nel mwndo oon c'è prirrw.to di nesswn po.polo ,che da un punto di vista unna:no possa ess-ere riconosciuto. Solo la forza bruta ,al servizio di incon! essabili interessi può stabilire gerarohie rfra i popoli, gerarchie ohe s~parano l'un popolo daU'alìtro. Caro «Avvenire», io ti rin.grazio dell'ospitalità che forse mi darai. Penso di scriverti ancora ,presto e di sottoporti alcuni problemi, di ootura sindJaccilee sociaLe, che inter~- sano le rcrgazze italimi.e emigraJ;e. Frate.rni saluti. ALMA LAMBRUSCHI •

• • Bib NOTIZIARIO ITALIANO Ledirettive del Presidente del Consiglio dei ministri, ai prefetti dell'Alta Italia ROMA: Per d'ordine ,pubblico e gli approvv1910namenti. Il Presidente del Consiglio ha parla.Lo ai prefetti delia Lombardia, del Veneto, del Piemonte e della Liguria della, situazione dell'odine pubblico e degli approvvigionamenti dei generi alimentari. De Gasperi ha rilevalo come, nella difficile situazione cl'eala dai venl'a.nni di fascismo, molle difficoltà sia.no !.late superate. • D meccanismo statale - egli ha dello - va ridestandosi. Il prestigio dell'aulorilà rinasce ed è aumentata in forza jella legge. Lo so che manca ancora mo!lo al consolidamento della disciplina nazionale, che il costume non si adegua ancora al senso del diritto. Ua anche in que!.ta direlliva si SO'Ilofalli dei PJ:Ogressi. • Il senso dello Stato democratico va -0ra sorgendo dalle fumose rov-ine d~I di.saslro nazionale causalo fatl fascismo dittatoriale ed è affidalo in notevole parte a noi, -&ignori prefelli, in quan Lo noi, come amministratori centrali o periferici, dobbiamo servire imparzialmente e coscienziosamente il popolo italiano nella sua casa comune: la Repubblica d'Italia>. slranza specializzata, _purtroppo in!.osliluibile, .jato il necessario lungo apprendistato (per alcune categorie si tratta <li selte-ollo anni) e dato che, nel ramo, non esiste <lisoccupazi<me. L'allontanamento degli specializzati può portare alla chiusura di complessi indu!.,triali non indirfferenti, con conseguente dilsoccupazione cli maestranze che allualmenle, dopo la lunga stasi im~ posta dalia crisi bellica e dalla mancanza :li mar lcrie prime, ha trovalo utile impiego. Ingaggiatori svizzeri o nazionali per conto di Case svizzere, si reca.no nei vari laboratori (!.artorie in serie e su misura, maglifici, pelliccerie, pelletterie, ecc.) e con offerte <li vistose paghe accapanano gli specializzati, trascurando Ja manovalanza che loro non interessa. Il male è duplice : da un lato industrie nazionali che non poS!.ono più funzionare e dall'altro potenziamento di industrie straniere in concorrenza con le nostre cu.i tendono sostituirsi sui mercati. Il Sindacato :iell'Abbigliamento è già intervenuto presso il Ministero, la Prefettura e la Questura. per tentare di impedire il perpetuar.si di tale spogliazione facendo delle propo!.le concrete di controllo al rilascio dei passaporti per ragioni di lavoro; ma finora nulla di nuovo si è verificato. Però è ovvio che gli organi responsabili debbano urgentemente provvedere, da evitare una crisi in industrie ohe, come già jello, solo da poco banno ripreso efficienza e sono in grado di dar lavoro ad una non indiff.erente massa di lavort1.r tori, come le.stimonia la continua ricbie!.ta di lar voraiori e lavoratrici che, purtroppo, può essere esaudita solo in minima parte. ROMA: Continua la polemica tra ,democristiani e oomunisti. La stampa romana commenta il discorso di Togliaitti a Livorno e la risposto data dal :iemocristiano on. Cappa, sollo!.egretario alla Pre.sidenza. La polemica lra comunisti e democrislia.ni si è acuita e molli giornali naturalmente parlano di crisi. Stasera la Presidenza del Consiglio ba diramalo un lungo comunicato sul ritorno dei prigionieri italiani dalla Jugoslavia; in essa ~i confuta quanto .secondo il resoconto di molti giornali e dell'• Ansa,, il •leader> comuni.sta avrebbe dello a Livorno e che cioè De Gasperi è i! responsabile jeJ mancato ritorno dei prigionieri dalla Jugoslavia. Il comunicato ufficiale precisa che il Governo si è fatto promotore di iniziative ufficiali in tal senso e ba appoggiato quelle ufficiose, ma è sempre mancato il nulla-osta jugoslavo. •ROMA: I capitalisti italiani hanno denaro per il B•rasille. Il generale Adolfo Infante, giunto recentemente a San Paolo, ha dichiarato al Presidente della Federazione industriale brasiliana - informa • United Press > - che alcuni capitalisti italiani desiderano effettuare cospicui investimenti in Brasiìe. Il generale Infante, che ha dichiaralo di rappresentare i grandi comples!.i ind u.slriali italiani della Fiat e della Caproni, ha aggiunto di essersi recalo nel Brasile per determinare i particolari di alcuni progetti relativi alla costruzione di stabiìimenli aeronautici ed automobilistici che dovrebbero sorgere in territorio brasiliano. Osservalo che i rapporti Tia.s.suntivi degli or~ gani di pubblica sicurezza dimostrano chiaramente che le illegalHà a.oche ,se non .s<>no&comparse, sono diminuite in modo sensibilissimo. il Pre.sidente ha detto : • Su questa linea dobbiamo continuare; l'autorità non deve diminuire la libertà, ma solo regola,rne lo sviluppo in modo che la libertà del popoio, che tenfa a -Organizzare e con.solida.re il suo regime, po--"'-Sattuar&i 'Ilei rispetto dei diri lti e dei d-0veri personali e sociali dei citladini che ora la Costituente sla per riaffermare>. Il «Dono ·svizzero» per le vittime della guerra e la sua azione in ·Italia Terminate le consideraz.i-0ni generali, ]'on.le De Gasperi ha passato ilD rassegna tutti i problemi es&enziali del momento, dall'alimentazione al prestito, da:! disarmo dei civili al problemi amministrati vi. Han'Do poi parlato il mini.stro Segni e il vice commi•s.sario alla Sa,nsone. dell'Agricoltura Alimenlazinne Sugli approvvigionamenti hanno interloquito vari prefetti ai quali ha risposto l'ispettore generale dell'Alimentazione De Marzi, tutti concorfando sulla convenienza della solidarietà .nazionale fra le varie Tegion•i e sull'ar&Solula,necessità che siano impedite le irregolarità e gli abu.si peJ tesseramento che, purtroppo, in molti Comuni si tlamentarno. MILANO: L'emigrazione danneggia 'I' rndustria dell'abbigliamen,to. E' •staio già segnalalo dall'• Ava'llti ! > il doloroso fenomeno della emigrazione clandestina cli n~lri 1avoralori in Francia. Un ben più preoccupante accapa.rramento di maestranza viene effettuato .fa imprenditori svizZ-eri i quali puntano gli occhi quasi e&clusivamenie sulla maestranza altamente .specializzala, sottratta così ad aziende nazionali lavoranti a pieno regime, e che già effettuano 1ma larga esportazione di manufatti, contim1ando ad essere le uniche fornitrici di imporlan ti mercati esteri. Si tratta delle industrie dell'abbigliamento, le quali vengono a trovarsi in gravi difficoltà per il fallo che si vedono depauperate di tutta la maeIl socialismo è internazionale di Hans Oprecht (continua dalla prima pagina) tito del lavoro ha fuso le forze del Partito socialista con ,quel-le di a,licu-nigruppi democm.. tioi di sinistra, di cattolici e protesta:nti progressisti. Nel Belgio il PaTtito socialista ed il Pairtito co:tnunista operano uno accanto all'altro. Ambedue i pa 1rtiti fanno parte della compagine governativa, ma ,la direz,ione del movi,mento operaio è -incontestabilmente nelle mani del Partito ,socialista. SuJl'Inghilterra non occorre spendere molte parole: il Partito labwrista ripudia qualsiasi cooperazione col Partito comun1sta, ,che rappresenta del resto un'entità trascura-bile. Da questa rassegna soIDIIll.aria risulta chia: raim.enie che tutti i prurtiti -socialistli. nei paesi deltl'Europa occidentale accentuano la loro autonoo:n.i,a, perchè ,hanno riconosci~to che la unità d'azione ed :in grado rrnagg1ore la fusione coi Partiti comunisti, sarebbe deleteria per essi stessi per uutto il movimento operaio. Le clilfficoltà che .Ja politica socialista deve attualmente affrontaire si spiegano con la complessità dei problemi che sorgono in questo periodo di transiz,ione che stiamo attraversando. La democrazia puramente forwale è onm.ai superata nella ma,g.gio.r parte de1 paesi emope.i ed appartiene storicaim.ente al passato. La democrazia pol,itica deve sosta•~- ziarsi di un nuovo contenuto, ila democrazia politica deve cioè integrarsi nella democrazia economica e ,sooiaile. ,Se si vuole salvare • la democrazia e proteg,gerla contro un ritorno ,fascista ,bisogna darle una base socialista. Perciò iil Partito laibu:rista jn Inghilterra lotta per la nazionalizzazione dell'economia; perciò il movimento operaio in Francia è assillato dai medesimi problemi. Ohi non si rende conto di questa esigenza e crede di poter conservare la democrazia puramente politica e liberale, concorre a scavare la fo sa a1la democrazia. L'alternativa sarebbe fatalmente un comunismo di stato come in Russia o un nuovo fascismo. Abbiamo avuto il piacere di scorrere in questi giorni diverse pubblicgzioni italiane, .giorn.ali di tutte le tendenze, politici, economici, di divulgazione, nei quali si parla dell'aiuto sviz.zero in molte regioni d'Italia dove i bisogni della popolazione povera, sono quelli di prLma nece.sità. J)alle relazioni, che talvolta sono a·rticoli di .fondo, appare evidente il senti.mento cli riconoscenza per tutto quello che la « Svizz.era » ha fatto, specialmente nei confronti di tanti e tanti nostri piccoli connazionali.• E' quindi un nostro dovere, d-0vere di cronisti imparziali ed obbiettivi, di far conoscere alla emigrazione italiana della Sviz.zera cos'è il « Dono Svizzero» e quale è stata e ,quale ,è la sua opera, tanto meritev-0le di tutta la nostra più viva riconoscenza. CO•S'E' IL «DONO SVIZZERO» Il Dono Svizzero sorto per volontà dell'assemblea nazionale verso la fine del 1944, J,er lenire le miserie della guerra e voluto dal pop-010 svizzero, che l'ha sussidiato con una colletta che h-a fruttato ,circa 50 milioni di franchi, ha oggi -circa 2 anni di attività dietro di sè. In questi due anni di lavoro e-.c:so ha tentato di risp-0ndere ai più impellenti bisogni dei paesi duramente provati dalla guerra. Fedele alla sua divisa, esso ha dato il suo aiuto, obbedendo a .principi umanitari e secondo le sue possibilità, senza fare alcuna distinzione politica o confessionale. Ha così tentato di lenire la più nera miseria delle regioni parti- ' colarmente colpite, tenendo innanzitutto conto dei paesi vicini, con i quali la Svizzera ha sempre mantenuto rapporti d'amicizia particolare. In complesso sono state portate a compimento circa 500 azioni di soccorso in 18 paesi. O~i, i fondi messi in origine a disposizi,one del lJono Svizzero sono quasi completamente esauriti o già deslinati per azioni imminenti. Dei 100 milioni versa ti dalla Confederazione, dei circa 50 milioni donati dal popolo svizzero e dei 16 milioni di fr. votati la scorsa estate dall'assemblea nazionale per la nota orande azione contr-0 la fame che minac,ciava ~ilioni di bambini, non rimang-0no più che poche migliaia di franchi. L'AZIONE IN ITALIA L'opera del « Don-0 Svizzero » in Italia, _è stata notevole. DiretLamente, attraverso il « Soccorso Operaio », la « Caritas , e la « Croce Rossa "vizzera , una larga distribuzione di oeneri alimentari è stata effettuala nelle se- ~uenti Ìocalità dove ancora continua : b a Firenze: Distri•buzione pacchi-generi alimenta.ri a 2500 bamJb,ini. a Genova: In 30 asili e 2 dispensari vengono distribuì ti pasti supplementari a 4500 baim1 bini Inoltre a ci'l'Ca 600 mamme-gestanti viveiri e !fortificanti. Si distribuirono doni in aibiti e biancheria per neonati. a MiLa.no: O.itre 5000 ,bambini ripartiti in 33 asili .ricevono una refezione supplemen taTe e •i 100 del!' &silo Italo~Svizzero la rrnerenda. a Rimini: L'azione di Rimini, denominata «Centro Socia,le» i compone di un AS'ilo Infantile, una Casa per g,li Olìfani, un Cenbro di Cultura, e di due laboiratori, unoper falegnami, l'altro per cucitriiC'i. I 100 bambini che frequentano l'asilo ricevono il vitto completo e vi rimangono dalle 8 del mattino fiino al1le sei cli sera. Nell'orfanotrofio ci sono 20 piccoli. a Torino-V,enaria: In questa città s,i distribruscono a 1000 bambini pacchi-viveri. Ultimarrnente si distribuirono anche dei .mobili di fortuna ed ora s~ ta istituendo un coo-scuola per 500 bambini. a Livorno: iDistribuzione giornaliera di latte, lfortilficanti ecc. a 3500 ,bambini. a Carra:ra: Distribuzione di viveri (mine5tra) a 700 bamlbini. a Treviso: Vengono cli.st.riibU'iti 6000 pacchi- -viveri :rrumsi1mente a 2500 persone. ~ Verona: Distribuzione di 5000 pacchi mens111e quindicina:J.i a 1275 persone. a Trento: Assisten2a a 700 bambini dai 0-3 anni. Distribuzione latte e fortificanti. a Druogno sopra Domodossola: 400 bambfoi pretubercolotici trascorrono un periodo di 6 mesi di cura. a Be.rgamo: Si distribruscon 0 pacohi-vivel'i a 1500 barrrnbini parte dei quali ricevono anche i pasti. a Bresc.ia: DLsuribuzione di pacchi viveri a 1800 maID!IIle e brumbini, inoltre 8000 minestre al giorno. a Pontecorvo: 'Distribuzione di vestiario e scarpe. a Galla;rabe: IDistrtbuzrione di generi alimentari. Giornalmente vien prepaTata la mine.stra a 573 person~ e distribuiti ,177 litri d~ latte a VC1Jrese: Nido d':infanzia e Casa delle ciuJ.le-madtri. ,(Ospita 27 barmbini). L'AIUTO SANITARIO fanMa l'azi-0ne del « Dono Svizzero » non si è limitata esclusivamente alla distribuzione di viveri e di generi alimentari di prima necessità. Particolarmente importante è stata l'opera sanitaria e ospedaliera : a Ponte Corvo e · a Castel di Sangro furono eretti due ospedali con, rispettivamente, 60 e 40 letti. A Formia un altro ospedale è in costruzione e sarà per 100 letti. Sulla linea dei Goti (Pianoro, Marzabotto, as o Marconi, ecc.) verranno aperte con tutta probabilità, per il 15 novembre : 7 policliniche complete, 1 policlinica equipaggiata con materiale speciale, 1 p-oliclinica con laboratorio medico, 2 posti cli primo soccorso, 3 rifornimenti per ospedali. Per Rimini è in preparazione un progetto per ospedale, così per Firenze, Roma, Cuasso al Monte sopra Varese, e Sondrio in Valtellina. CONCLUDENDO Le azioni del « Dono vizzero » in Italia sono in parte terminate. Altre lo sono quasi, mentre quelle iniziate in ottobre continueran~ no Iino al mese di dicembre-gennai-o. Grazie al modeslo tenore di vita del p-opolo italiano la situazione alimentare, in linea generale, si è stabilizzata. Tuttavia fanno ancora eccezione le grandi città. Qui l'opera del « Dono vizzero » p-0trebbe essere ancora utile. E' noto che della mancanza di alimenti soffrono particolarmente alcune categorie di persone : bambini, in tenera età (che soffrono della mancanza di latte), i vecchi, e tutte le per~ sone a reddito modesto. Certamente non è il compit-0 di una organizzazione di soccorso traniera il rimediare a questo stato di cose: l'equa distribuzione dei beni di cui l'Italia dispone è compito dello stato e delle organizzazioni nazionali. Il compito del « Dono vizzero, è stato quello di introdurre nel momento utile i generi di prima necessità. La mancanza di indumenti e di alloggi è ancora vivamente sentita e i medicinali purtroppo sono sempre Tari. L'opera del « Dono Yizzero » potrebbe trovare il motivo di una necc. saria continuazione, con preziosi interventi là dove maggiore è l'esigenza e il bisogno. Ìlfa continui ancora o abbia termine in questi mesi, una cosa è certa : l'opera del « Dono uvizzero > arà. lungamente ricordata da tutti a;li italiani anche nel futuro e nrrà a consolidare sempre più i già stretti vincoli di amicizia fra il popolo italiano e quello svizz<'ro. B. I libri GIULIO C0LA~fARL\'0: Il fantasma liberale. Ed. Ilompiani, ù::. 8°, p. VllI-342 fr. 7.- pres~o «Lega degli amici del Libro», Zurigo, MjJitiirstrasse 36. Il cfanlasma liberale, è il liberalismo italiano che l'a;utore <;er,e,a, e non lrova nel corso di un secolo di storia italiana dagli inizi del Risorgimento al fascismo. Il libro è dunque un processo alla rivoluzione borghese italiana, come già ne esi.stono altri. Recente e ~oslanziaJmenle concordante con questo, quell-0 dell'inglese Ceci! Sprigge (di dramma politico dell'Italia,, lrad. il., Roma, 1945). Sprigge arriva alla conclusione che in Italia la democrazia parlamentare fu sempre corrollo parlamentarismo. Colamarino insegue un fantasma di liberalismo ohe sempre ,gli sfug,ge fasciando il luogo alla iira.nnia di cort.e e di classe. Libro amaro, amarissim-0 l~tamento di un uomo che subì tutto il fascismo e viJe appena J"alba della liberazione. Eccessivamente pessimi la, lalYol'.ias, enza a'V'Vedersene,la in.soddisia'llione e il biwgno gli si mutano in sprezzo: pericolo insilo in un alteggiamen lo moralistico che è fondamentalmente n-0bile,ma che per la sua astrattezza rischia di diventare ,aristocratico nel senso deteriore, in in virtù dell"equivoco che è alla base del libro. 1·equivoco è nella ricerca di un liberalismo irreale, ossia, nella piena adesione iniziale all'ingenua equazione Leorica Ji liberali1,mo e libertà e nella con-eguente delusione dei La,tti ohe sinentis:cono con dwra evidenza la legittimità di quella equazione. Completano la solitudine dell'autore la spregiudicata insofferenza dell'irrazionale ideologia piccolo-b-Orghesemazziniana e diffidenza veroo il movimento operaio: Le -sue simpatie vanno all'intelligenza positiva di un Cattaneo e si estendono poi al &ocialismo riformista. Questa di Colamarino, cosi riassunta, è una p0sizione tanto inaccettabile quanto -sintomatica. Il •vero, liberalismo! Che vi sia ciascun lo dice, dove sia .nes un lo sa: probabilmente esi!.te solo nei libri degli storici liberali. Si legge invece in Colamarino: •se il Risorgimento fosse -st•atomovimen· lo schiettarrumte liberale», e poi l'eter,n,o slogan: <il liberalismo è forma dello 6pirit-0 umano e non già contenuto,. Che il movimento liberale italiano sia stato moz:io e retrivo, è cosa nota, ma non è una questione dj forma e di contenuto. Simile pastoie cultu.raJisciche legano tulle le J.elici i,ntuizicmi (ce ne sono molte nel libro) di quest'uomo colto e siegnoso, fino a fargli pronunciare giudizi paradossali e ad involgerlo in contraddizioni stridenti. Quale coerenza ira la critica spietata al liberalismo conservatore e il senso di «accorata simpatia, (p. 114) verso i D'Azegli-0 e compagni che non avrebbero mai lollo R,oma ai papa e •che non ci avrebbero mai fatto tanto male perchè erano mode ti e umani>. Questo capitolo su Roma è uno dei più .sconcer'lanti del libro: comincia con la critica della retorica di Roma del Ri!.orgimento e Jel fascismo, per .arrivare a dire: •sarebbe stato pur bello e conveniente sotto molli riguardi che sul fianco della Penisola unificata in spirito di libertà, fosse rimasto uno Stato indipendente della Chiesa,. Xon si capisce -'>eabbia pesalo di più, nella determinazione di questo giudizio, l'innegabile gusto jeJl'autore per il paradosso. o quaJche gravosa tradizione famigliare di quelle che ogni tanto spuntano fuori prepotenti e ostinate di fronte ad ogni evidenza. Indubbiamente molte remore di questo tipo (anche se questa specificamente è solo una 001,tra infondata supposizione) concorrono a spingere l'autore verso lo scetticismo più doloroso (non lo celtici mo sui principì, ma lo scetticismo suUa possibilità di realizzazione di principi creduti), e in que.sto ,senso Il fantasma liberale può essere un documento molto notevole dell'oiierno dissidio di quella parte dell"intelletlualilà italiana, staccata ormai dalla borghesia, dopo che questa. col parlo del f~mo. ha. perduto ogni ,prestigio politico (si veda a p. 306-309. ecc. per il giudizio di Colamarino assai esplicito .!>U questo pu.nlo). ma ancora legata all'ideologia liberale e piena di ubìe nei confronti del movimento operaio. Appunto così volevamo concludere: questo libro ha valore Ji testimonianza per il momento in cui è nato e per la penna che lo ha scrilto. Scarso è invece il suo valore come s.'.lggio di ripen·amcnlo della storia d'Italia. ebbene sia notevole in que!.to enso l'impegno morale dell"autore, che lo porla ad abbattere con pari in offerenza idoli posti finora u altari e contraltari. :.Ionarchia, desl,ra. cri-spi.smo: ,n,o. :.Iazzini: no Garibaldi: nulla politicamente (,anche qui, ipa.Jes~ !"equivoco culluralistico). E allora? Allora: •inesi- !.lenza del Risorgimento, (p. 51), il Ri orgimenlo deve ancora cominciare. E' un continuo richiamarsi a un «vero, liberal.i.smo, a un •vero» Risorgimento. )Ia si può respingere un ecolo di storia, sol perchè non i adegua al metro ide-0lo!!'icocon cui i pretende misurarlo? O non bisognerebbe scavarci ienlro per capire? •E' .sempre meglio capire che illuder.:-i> (p. 53), ma non è dello che la mass>imacompren ione coincida con l'e tremo scettici~mo. Molli po sono condividere l'amarezza di cruesto libro, oggi. :.Ia la ua sterilità è anche un monito. G.:U. AVVISO Al LETTORI I lettori, gli amici, e i compagni, che ricevono regolarmente il giornale e che finora non hanno rimesso l'importo dell'abbonamento sono cortesemente pregati di rimettercelo al più presto. Non è ncc.3s ario indicare che abbiamo bisogn-0 del loro tangibile aiuto. Preghiera di versare l'importo ul nostro conto chèques poatale VIII26.305 Zurigo. Gerente resp. : Pietro Bianchi, Zurigo Tipografia « Grafica Bellinzona » S. A.

Bi I .Ca Voce degli ·Italiani Vita e Cronache della Emigrazione Italiana ID STlzzera EgidioRealeambasciatorde'Italiaa Berna Per la prima volta un vecchio antifascista, che ha al suo altivo più di un ventennio di latta contro la diltatura viene fra noi a rapprese,ntare la giovane repubblica ita.luina, Egid-io Reali ,è il p.rimo repubblicano autentico che appa!a nell'appwrato diplo-matico i:JaUano nella Confederazione il quale è stato finora diretto da funzionar.i di ca,1Tiera già appartenenti al pa,rtito f as cis la. Il vecchio antifascismo dell' emig•razione a cui è ben nota la dirittura del carattere, la preparazione intellet.tuale e ,la profonda fede ne,lla libe1·- tà di Egidio Reale per averlo avuto al suo fianco negli anni più oscu1"i, sa.tuta questo eveinto non solo come il giusto riconoscimento di ,un passato e di tma /,atta ma anc.he come un primo sintomo di rinnovamento della vecchia burocrazia ainco,ra conservatrice e profondamente •legata al passato. Al Palazzo Chigi si era affermato nell'epoca di Badoglio un gruppo di funzionari di carriera di S[Yirito monarchico e conservatore che protetto in seguiJto dai dem,ocristiani, riuscì ad evitare per lungo tempo ogni radicale rinnovamento dell'apparato diplomatico italia.no. .Scopo di ques,to gruppo è stato quello di conservare i vecchi quadri opponendosi con abilità a,tl'ingresso di eleanenti proveinienti da,ll'antifascismo militante e ricorrendo astutamente alla tecnica dei trasf erime.nti che senza nulla mutare voleva dare all'opinione pubblica l'impressione del mutame,nto. I .numerosi funziona,ri fascisti ripetevano cosi la vicenda della testa del cigno che sparita in un punto lriso,rge imp,lfovvisamente in un a,ltro punto della mperfice acquea. Cansoli nominati per meriti fascisti se la cavarono con qualche trasferimento o 1·ichiamati dall'estero ricevevano degli ,eccellenti posti alla sede ministeriale, funziona,ri che erano stati persino squadrfati mantennero intal.te le taro posizioni e qualche volta le migliorarono. L'ingresso d'un socialista al Ministero ,degli esteri segna un primo passo verso la demolizione delle caste chiuse e l'inizio d'un processo evolutivo che dov-rà condurre ad un rinnova.merito del nostro appara.lo diplomatico. Opera non lieve perchè essa non deve solo limitarsi al rinnovo di qua,lche orga,no direttivo ma a quello di molte farze esecu,til>e che agiscono con mille tentacoli •e for.mano il cuore e la vitalità dell'appa·rato. Un rinnovamento operato in profondità implica l'allointanamento degli indegni, la conservazione degli elementi più onesl-i, ,l'istruzione tecnica delle· giovani f arze e numerosi altri problemi per cui si richiedono doti di ,equità, di obbiettività assieme ad un ,energico spirito innovato,•,e. Questo cambiamento di carattere o,-gainico che richiede, tempo, metodo e tenacia si presenta come il problema dell'ora in tutti i irami della burocrazia stataile. E' chiaro che il cambia:m,ento relativamente facile dei soli organi dir,ettivi non .1ise>lve la quistione quando migliaia di orgcmi es,ecutivi op&rano con indolenza o con dete,-mi-nat,o spirito di boicottaggio o quando essi non hamw i requisiti mo,rali atti a fa,· eseguire d.agli altri le disposizioni ricevute. In questi giorni la stampa italiana ha agiitato i,l problem,ei della 1·ifarma del.la buroc·razia come uno degli atti essenziali per costituire una solida ossatura alla giovane Repub-blica. Si mene in evidenza la necessità di rnziona•lizzare i servizi riduce,ndo il numero degli impiegati dove esso è superfluo, di aumentare gli stipendi, di riconoscere e srtinwlare con vari provved,imenti la attività dei m,igliori, di combattere la co1•,1·uzione. Dalla misura con cui questi piani g,enerali della rif 01·ma della burocr·azia statale ve1'ranno r,ealizzali dipende anche la vi.la deUe nosire colonie all'estero che animate da ,rappresentanze sinceramente devote alla caiisa della libertà potranno dar forza a numerose istituzioni sociali, sviluppare più ampiament,e le ope,-e cu•lturali e di assistenza, p1·0cedere com più efficacia alt.a disonUssicazione degli spiriti in quei settori puriroppo vasti delle collettività ila.liane do,:ve gli organismi fa scisti svolsero per decenni la loro nefasta propaganda. L'arrivo di Egidio Reale a Berna segna senza dubbio ,t'inizio di un nuovo periodo in quainto nuovo sarà il rapporto tra i gruppi fondatori delle coloni,e ,libene e l'organo direttivo della rappresentanza vtaliana, ed in quanto nobil.i e serie saranno le intenzioni di ·rinnovamento del nostro amico. Aliro aspetto ccmserva il problema dei -,-apporti con gli organi locali ed esecutivi che sono sempre gli stessi. Tali ·rapporti che variano di tensione da centro a centro ·rimango,no tuttora complicali da comprensibili cause di ca.rat,te,repsicologico e politico. Certi asp~tti contrad.ditari delle situazioni che si presentano sono del resto seg,ni e,a,rQJ[teristicidelfa fcise di tl'ansiziane in cui ci troviamo della quale dobbiamo ,realisticamente comprendere i necessari lati negativi senza dimenticare il laro carattere bemporaneo. A. P. Oplnlonl Un ramo secco nella collettlTltà Italiana: l'associazione nazionale ex combattenti Riceviamo e pubblichiamo: Il 14 aprile scorso, gli ex combattenti italiani di Sciaffusa, riuniti in a&Sembleagenerale hanno approvalo all'unanimità una ri.soluzione con la quale ritenuto che gli scopi che avevano giustificato ;a creazione ,della sezione erano validamente sostenuti da.Ha locale <Colonia LLbera Itali,ana.>, e ne.Ila convinzione che fosse di assoluta necessilà cancellare per sempre dalla vita :lei popoli, la degenerazione nazionali&lica, generatrice del combattentismo e del vivere pericolosamente, convinti che soltanto una politica di pace fattiva e il rispetto della personalilà umana, po.ssono ,garanbir,e a,llo.ruma•nità un avvenire migliore, decidevano di sciogliere la sezione auspicando che in Svizzera altri gruppi di ex combattenti potessero fare altrella'!lto. L'augurio degli ex combattenti di Sciaffusa, è &lato sinceramente anche il nostro, ma così non l'hanno ·pensata a San Gallo, dove, .secon:lo una corrispondenza da quella città, l'•Associazione :Ka· zionaJe Combattenti• vorrebbe rinnovare i fasti della g!otia pa.ssata e ha pensalo bene di nominare un certo ,Cattozzo•, girella emerito. cono· sciuto benissimo ànche negli ambienti a'lltifascisli italiani di Zurigo, per le ,pa...:::.samlearachelle, presidente di tanta associazione. La situazione di San Gallo è un po' quella di tulle 1e località dove esistono gruppi e sezioni di ex combattenti. Co-si che, caro amico dell'ex c.ombattenli proletaria, anche a Zurigo non si sta meglio che a San Gallo e negli altri posti. E' certo; indivi:lualmenle· In queste a.s:socia~ioni gru.alche gala:nluomo, rpolilicamente paT'la.ndo.si trova, .ma -è vero 60prattutto ohe ufficialmente J· &SOciazione~aziona•le Combattenti> e per lei i suoi fa.scislis.simi <liriigenli,ha. ,sempre riconosrouto le direttive ,gener2J.ldi el passato regime. approvando rulli i delitti dei quali il fa131Cism&oi è maicchiaito. Adesso, .succeda un fenomeno curioso: molli leollli si so,no tramutati in timidi conigli e si vedono quo. e Jà a sailtellare sul verde prato deJJa democrazia. Per vent'anni hanno mangialo fieno fa.:;,cista, e adecsso ÒOJ)O tanto ma.ngiamza, ha,n pensato che essendo i tempi cambiati era dovere acrosan lo il cambiare anche loro; forse nella segreta speranza che il governo della Repubblica magari con qualche decorazione elargi.se,a larghe possibilità alla continuazione della ex fascisticomonarchica mangianza. :.\fa noi &periamo di no, e lo speriamo oprattutlo per quegli autentici combattenti involontari che si vedono appena si è passala la frontiera: essi sono, gli orfani. le vedove. tutta una popolar.ione inerme; i veri combattenti s-ono stati i ragazzi ine&perli mandati a morire nelle patrie altrui per il pazzo sogno di un impo.:;sibile impero. Que.sti sono i combat'.enti, ='l'ellecalde sale della • Ca.sa d'Italia• gli ex combattt'nti ½ur~ghe.:;i,,i riunivano e all'ordino del < Con.sole fasci.~ta > gridavano <v~nceremo>. E gli autentici figli d'Italia morivano. ■ Curioso; è passato un'anno da quando abbiamo ufficialmente saputo che Aldo Sampieri era una spia dell' • Ovra •· A un'a'l1no di distanza la &ensibililà della< Combwtte:nli> si è dest~ta e ha. eo.--puL so il socio per i,ndegnità. &mpieri cairi siignori, ha S€rvito 1Iussolini, da par suo, ma voi inneggiando come avete sempre fallo alle briganle&ehe gesta, del :ir.anno di Predappio, avete fatto, ne ipiù ne meno, quello che •lrui h<1 fatto; avete so-stenuto le colonne del regime. L'avreste dovuto fare, per essere coerenti, socio onorario. Il sacrilegio l'avete compi11toanche quest'anno. La funzione religiosa del 4 novembre è stata una grave 1beste,mmia.Quanto c5a,relbbce5ta,tobene se ar vreste lasciato <Gesù Cristo. in paTadiso. ~ella guerra del 1914 fi:no a.I 1918, per le 1glo,rie<l'Italia, Gesù avrebbe dovu~o lfar mori·re i tedeschi e colla.. borare alla sconfitta della GermarrLia; ieri è stato chiamalo in causa perchè la vittoria arridesse agli italo-tedeschi per la maggior gloria di :.\Iussolini. Oggi gli ex combattenti pregano ma non si sa bene per chi. For e per l'anima dell'ex paJrone che. per il principio di una giustizia in concreto. un colpo di mitra partigiano ha manck1to all'inierno, chiudendo co-ì il sipwrio di 1U1 terribile dramma. Si vede che Gesù turlupinalo una volta, non c'è cascato più. E t.anto per finire, caro allilico~fasini, -sarebbebene che anche tu la piantassi con quel ridicolo incarico, di • Commis ario Straordinario• della Federazione Elvetica degli ex combattenti. Tu credi Ji es ere un furbo, ma i fascisti ti piglian per fe,5&0e cSiservooo di ,te per fare i comodacci lo,ro. ,E' .per la co-ti'luzione di assooiazioni naziona:li e internazionali <l'oJYI)o-sizionaella guerra, che si deve la.vorare. e soltanto questa altivi'..à -potrebbe essere degna di Le e del tuo passato. Po sano valere que&te due righe, come motivo d'introduzione a una utile discussione. dalla quale dovrebbe risultare chiaro a tutti, l'inutilità cli una a S-Ociazionein contra lo con il nuovo p1r1to clell'l'.alia repubblicana, perchè l'Italia è v,iva e l' • As ociazione Xazionale Combattenti•, questo ramo secco non ancora bruciato, è morto: ben morto. Jforio Casa.dei del Pa.rMto Repubblicano Italiano. Lugano SEZIONE SOCIALISTA ITALIANA La sera del 7 u.s. i compagni della nostra sezione si sono riuniti alla Casa dei Sindacati, per ascoltare dal nostro delegato, la relazione sulla riunione del « Comitato Centrale» del Partilo Socialista Italiano in Svizzera, che si era riunito a Zui'.igo iJ 27 ottobre. L,a o 1anco La relazione, chiara.mente espoòta, con larghezza di particolari, ha suscitato una. interessante' discussione sull'ordine del giorno votato dal « Comitato Centrale» e sulle varie opinioni che nel corso di quell'impoDtante riunione si erano rivelate. La serietà- con la quale i socialisti italiani hanno discusso a Zurigo i problemi dell'emigrazione è cli buon augurio. . . Per la riorganizzazione delle « Colollle Libere Italiane» della Svizzera è pi'8valsa lar~ o-amen te l'idea di favorire l'adesione di tut~ 1 ;li italiani, fermo restando il princi,pio di nfiu tare l'accettazione a quei fascisti che 1 hanno veramente fatto del male e pregiudicato la sicurezza dei nostri connazionali. . . . Alle eventuali, dopo alcune comuD1caz10D1 da parte del nostro cassie1'C, vennero scambiate alcune idee sul patto d'unità d'~zi_one avvenuto in Ttalia fra il .Partito Soroallsta e il Partito Comunista. Ginevra Oose a posto Sotto il titolo « Necessità di giustizia» il compagno Sandro Per,tini richiama l'attenzione del governo della t-roppo debole R~- pubblica, facendo rilevare - dopo ~vere ncordato la poco onorevole liberaz10n~ del triste Cristini - come i governi fin qui succedutesi dalla liberazione di 1 R.oma, non abbiano seriamente cereato di soddisfare la sete di giustizia del popolo italiano. Ciò è purtroppo la nuda verità. Per quant-0 ci riguarda da vicino, è ben poco lieto spettacolo, per i vecchi militant~ antùfascisti, il vedere c,he nel corpo diplomatico si trovano ancora - sa•lvo . rare eccezioni - le stesse pei'6one del ve<:!ch10 ed infame regime fascista: i soli cambia.menti fatti sono cli... località. Ciò che è ancora più O'rave è il constatare c,he questi responsabili de.i' fascismo occupano posti di responsabilità., il che costitu.isee un insulto a chi ha sofferto delle loro angherie ed infamie. Le Camere ~:i commercio italiane in !svizzera, per quanto disorganizzate e moribonde, sono nelle mani di questi fascisti e commendatol'i, mentre nessuno ha pensato a rimediare seriamente, affinchè l'importazione e l'esportazione, che in gran parte è opera del lavoro italiano, sia rappresentata da degne '.Persone. Cosa intendono fare i nostri compagni al governo per Disanare queste istituzioni T Per quanto riguarda Ginevra, in particolare, la situazione è tutt'altro che lieta. L'Associazione Dante Alighieri, ohe per venti anni tenne alto il buon nome della cultura italiana, non è molto amata. Le si rimprovera di non essere abbastanza attiva e di non avere una sala così... lussuosa come converrebbe ad una associazione del genere. Un i<m.Jjie,ga,td,con.solaraièperifi,no arr.ivato ad atffermare ad W1 giovane studente, arrivato ifresco dall'Italia, che siamo morituri. Questi ed altri critici cli situazioni che non conoscnoo e di movimenti che non sentono, anzic,hè sollevare le sorti di questa, secondo loro, moritura società, penaanclo invece a far risorgere le vecchie società fasciste, previo cambiamento di nome, ben in te.so (com'è il caso della Sporti va). Gli organi centrali deHa Dante che ai tempi del vecchio regime spendevano 15.000 franchi svizzeri di sovvenzioni, non banno pensato finora di dare .nemmeno un soldo alla no.stra Dante cli Ginevra, nonostante tutto le belle promesse. Questa semplice constatazione dovrebbe almeno indurre ad un certo dJcgno nelle espressioni di questi critici. s~dicenii antifasci_c;ti, vel'So una povertà basata s0ltanto sull'onestà e sulla dignità. Tuttavia c'è in mezzo a tante di irnulazioni e falsità, una notizia che ci conJorta, quella ohe il ministro degli esteri, compagno Nenni, ha nominato ministro d'Italia a Berna il nostro carissimo Egidio Reale. A questa degna persona che ci è sempre stata cara ed alla quale ci lega 110'affettuosa amicizia, è superfluo dare il nostro benvenuto. Egli sa certamente quant'è la nostra gioia cli aver>lo con noi, alla sua «Dante», alla « Seminatrice » di cui è socio onora rio ed alla Colonia Italiana Ubera tutta. Auguri di buon lavoro. Omobono Frateschi Wlnte .. tbur SEZIONE SOCIALISTA ITALIANA Domenica 124 novembre alle ore 14 pomeridiane, nel solito locale, sarà tenuta l'assemblea ordinaria della Sezione Socialista Italiana. Tutti i compagni sono preO'ati di intervenire. b Il Coniitato Zurigo CONDOGLIANZE Al compagno ed amico on. Ernst Nob che in questi giorni ha avuto la sventura di perdere la. sua adorata ~Iama:na, giungano le condoglianze dei compagni italiani e del1'«Avvenire dei Lavora tori». Kreozlla9ea NOTE ,M1ESTE Domenica 3 novembre coo.sa,v.adi rvivere l,a cara ,e.sislen½ad. i )fa.ria Bosoheili nata iBru!Wlari. !La cara estinta dli oar,ai~ere generoso, buona, affobtuosa la.scia un vmoto LncolmaibHenella sua oa,. rru fam~01Ji,ae ne.11',a,nimed>i ohi ebbe il bene di o . cone>.seeJ·la. ed avvicinarJa. Il c5uo buon .a.ntmo era con 1101,sempre presente a Luite le :no-sire maniieistazioni; la a1bbimo com;p.aigtD(a;Ora in tuL',i i momen-li ,più tri.sti e di -spro,ne 1>er fa lobi.a contro ·la ,reazione. Ora 1110nla rivedremo ipiù, Sii voleva e speraJ\'O.che il male crudele l"a,v,essea .risparmiare, ma così non fu e cli dei ;non .ci recStaohe il caro o ~renne ricordo. Uno stuolo <li ,parenti e di amici J'accompa,gnairono all'ultima dimora, l'oma,ggio filorea.Je è s~at.o un.a ,manifosiiazione di a,ffetto alla nostra cara Mamm.i._no. Alla Faimio-lia e a •butto il parenta1do, in modo s·peiCliailael fi;lio Egidio e al J.ralalle>,Romolo Ba.Jinari, nostri comrpagni, le conde>gJ:.anzepiù senti~e e sincere ,di tuttia la ,famiglia Socialista. lA DU~~ICA DtllO~PODI Società Coie'bSttiJCa, Italiana « J'l1,ventus » COMUNICATO La &cietà Calcistica Italiana «Juventus•, che da due anni ha ripreso la sua attività calcistica dopo una completa riorganizzazione dello Statuto del Sodalizio, milita tutt'ora oon buon successo in IV. Divisione. Con la vittoria riportata domenica scorsa 1 battendo il capolista Wallisellen C?n 3 reti • ad 1 la Juventus si è portata al pnmo posto ' . della graduatoria. Gli italiani sp-0rtivi di Zurigo seguono attentamente l'andamento della nostra 00mpagi.ne sperando .che, a fine c~mpion~l? il passaooio in III. Divisione le sia ,possibile. ~a o-ra in avanti verranno pubblicati su questo giornale brevi resoconti delle partite disputate. Gli incontri della Juventus HiinggUh - Juventusla I: 12 (A). Senza essere costretta di dovere giocar-e una grande partita, la Juventus ba battuto domenica, scorsa l'Hongg col ricco bottino di 12 reti a una. La multiforme superiorità della squadra italo-svizzera è stata schiacciante dall'inizio alla fine ed ha dimostrato nuovamente le buone rqua•lità dei componenti. Con questa nuova atflfermazione la Juventus è passata definitiivamente al comando e sa·rà sicuraimente compito difficile per tutti gli avversari volerglielo .strappare. Invece di una pausa invernale, come si pensava, domenica prossima s'inizierà subi- , to il girone di ritorno, e la Juventus si triasferirà a Stafa, q1Uello 1Stafa ohe a-Jl'inlzio del ,campionato ha .saputo infliggere ai nostri giocatori l'unica sconfitta della stagione. I nostri baldi Juventini parlano di rivendica~ione1 C11i lo sà, Ma certo è, che combatteranno col cuor,e in gola, decisi di -piegarsi solo al •fischio finale dell'arbitro. I nostri più fervidi auguri l'accompa•gnano e tutto il s0daliziosi darà punto di convegno a Stafa per incora,ggiare i beniamini nel loro d11ro compito. E adesso basta% Il sig. Antonio Canonica di Bienne, co:me già per il passato, ne ha commessa wn'altra delle sue. E' partito, ,la oo.ncia in resta, come il grande «Don Chisciotte», contro i mulini a vento di una presunta anbitrmria coni ezione da rparte Mhla nostra Redazione di un i:mfportante 1C0<1nu1iica,tuoffici,al,e della «Colonia Libera» àJi Biienne. Q;ua:rui,o il si:g. Antonio Canonwa di Bienne sc:rive, tutti si ·mettano a ridere e il 1buon um.orre è generale. Una p,rosa da tiwni e 1 fuLmiini -e ,tirati in 1là ,che ci sorw io ritnupinzata di rpresunzi-One, àJi in,cwpa.cità e di un Jabso orgoglio 1 chie J;rad:isceuna malata a,mbiz.ione. Noi avvertiianno tutti i nostri let- ,tori, ohe ,chi vuohe verannente divertirsi deve i@gge.renel Nr. 46 d;e..l 15 rUYVfml.bre.del «Lavoratore», organo del Partito del Lavoro del Canton Tiicirw, il flrafiletto «Le Bugie han le gambe corte». La Recf;azione dell'«Avvenire dei Lavoratori» è in ,possesso deUa ,cor:ris-pondenza «aulie11itica»inviata dal comitato deUa «Col.onia Libera» di Bienne con tanto di firma e di autorizzazione ,aUa pwoblicazione. Questo documento da salo smo:nta, se ioe ne fo8Se stato niai bisogno, tutte le ohic.co.ohieredel bravo Antonio, r.nl quale ricordiamo la polemica dell'anno -sicorsone/ila quale è sta,to messo a mal part~to ,con vcnlidissitlni argomenti; uno fra i tanti ad esempio, la dichiarazione del cornpagrw _on. Fernando Schiavetti, derput,at 0 alla Costituente, che in queU'oocasione ha mostrato tutta l'inconsistenza dell'«Antonin bel bello» al qwale 1n.cmca soltanto d'essere scredita~ davanti a sè stesso J)er es-sere scr,edilato davanti a tutti. Impara o Antonio, la cristiana virtù delLa prudenza e fatti furbo che è tem,po e orra. Con questa precisazione che è dovuta più alla nonostra generosità che alla necessità, rif;eniamo da parte <nostra ohiuso l'incià;ente sul quale per nessun motivo intendiam,0 ;itornare. LA REDAZIONE

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