L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXIII - n. 52 - 28 dicembre 1929

: ANNO XXX.Hl (A. P.) ZURIGO, 28 DIGE.M.BRE 1929. Num.5.2. ' Telefono 4475 (Selnau) - Conto-Chéques N. VIII - 3646 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIAUS'fA ITAllANO NELLA SVIZZEftA Centesimi 15 la copia. Abbonamenti per la Svizzera per l'anno 1929: REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE : PRfZZI DfLLf INSERZIONI : Un anno fr. 6 - sei me51fr. 3 -tre mesi fr. I.SO Per l'estero: Un anno fr. 10 - sei mesi fr. 5 -tre mesi tr 2.50 < L'Avvenire del Lavoratore > Zurigo CommissioneEsecutiva del P. S. I. Per linea o spazio di linea (larghezza una colonna) 20 Cent. Zurigo - Militar-strasse 36. Per réclame continuata, prezzi da co~venirsi. I 1930 Dopo selle anni di dillalura. dopo trenta ballaglfo • villoriose, dopo lo ~cJ-,iacciamenlo defìnilivo d'ogni OP.posizione e I' inslaurazione del piit perfello slalo di polizia, alle soglie dcl1'anno 1930, il Duce senlc rumore e dà l'allarme. E' di jeri infalli l'ordine del giorno del Gran Consiglio Fascista, col quale si invitano fascisti e militi a pr~ararsi alla resistenza. Esiste dunque un nemieo? Il Duce ne confessa l'esistenza. E deye essere un nemico pericoloso se si invitano i fascisti 1i liepida fede e di vacillante coraggio fisico e morale a ritirarsi dai quadri del partito fas.cisla e della milizia ed a raggiungere le retrovie delle organizzazioni fascisle sussidiarie. Atla vigilia del 1930, il fascismo si lrova sul piede d:i guerra, in posizione di difesa strenua - è il duce che lo confessa --. la quale richiede spirito di sacrificio e noncuranza della vita. Iil! duce chiede al partilo di epurarsi, per difendersi, e <liYenire un partilo di eroi e di combattenti. Perchè il nemico è alle porte minaccioso e potente. Ma chi è il nemico se l'Italia è fascista al cento per cenlo? Il buon fascista, ex-squad1ist~ del '22 e del '23, ohe riteneva di aver compiuta la propria rivoluzione, di averla cJonsolidata attraverso l' instaurazione legale della dittatura, che s'era assicurata una mangialoja e che rileneva forse venula l'ora della digestione trannuilla ed indisturbata, sarà, senza dubbio, rimasto trasecolato ano squillo <l'allarme deili duce. Dov'è il nemico? Il duce non l'ha dello esplicilamenre ma lo ha fallo capire. Il nemico è il popolo italiano che_ assillalo dalla <:J·isi economica, riprende animo. I tumulti operai di Torino, gli opisodi di Carrara., le fucilate di Faen~ sono i segni premonitori della ripresa. La lira, pernio della finanza del regime, Yacilla. E più ancora Yacilla l'an.imo deJla Milizia fascista che a Faenza non marcia. e si rifugia sollo Ja prole.. zione di papa carabiniere. Il duce - e la cricca che lo circonda - cominciano ad avere dinanzi a sè il quadro del prossiJ110 domani. IL crollo disastroso della finanza e della economia del regime, la 1ivolla del ponolo lavoratore d'Ilal_ia, Ja fuga Yerso il nascondiglio del prode esercilo delle camicie nere. E sulla soglia del 1930, il duce lenta di fare una ini.ezione di coraggio alle sue schjere. Non s'accorge, invece, che il suo disperato appello è destinalo ad aumentare la fì{a e lo scoramento ne.lle file. Il fascismo ah.e non è mai slalo cervello, ma che spesso è slalo muscol6, o{1J!i è i,olamente venire. Urt enorme ventre affaticalo iflJ una laboriosa digestione. Il fascismo non vuol più comballe1~. Vuol solamente digerire. E' per queslo che ha falla la sua rivoluzione. Non si ricostHuiscc esercito di combattenti con della gente arrivala e sislemata. Gli squadristi del '22 sono Lulli commendatori e marciano in automobile. Quelli della sesta giornata son quelli che sono ... II fascismo è im·eeehiato preco- ~emente. L'antifascismo si presenta all'anno nuoYc;>con i volli giovanili di Fernando De Rosa e di Sandro Pertini. Ed ha dietro di sè le masse esasperale dalla tirannia e dalla fame. Il fasci.smo è già il passalo decre.. pi1o, carico (,i.' infamia e di delitti. L'antifascismo è ormai l'avvenirf;. orgoglioso di lulle le promesse di liberazione. Promes~e di libertà politica e di emancipazione sociale. Il duce avverte i.li ,peri~lo: contro un fascismo rugoso e panciuto, sor,ge un antifascismo giovane, robusto di volontà e di muscolo. E chiama a raccolla i uenlri per farne una trincea di resistenza. Con quale volultà la g.iovenlù operaia ed inlelleltuale d'llalia affonderà la spada della riscossa popolare nelle pieghe flacidc della verminosa Yenlraia fascista ! E' con gioiosa volontà di lolla che l'antifa~cismo s·affaocfa alle soglie dell'anno 1930. Dall'allra parie delJa bai-ricala un e~crrilo invi~li.acchilo ascolta inanicto il [{rido d'allarme del suo duce. Lapoliticfaiscaledelgrano CONTRATTIDI LA. VORO I zioni sono delle p{ù disagiate. Da un . . . . . importante centro industriale comuncal~ verità_ 1n qu;151.tutte I~ categorie' no che i contratti non sono punto ridell md1,1stria dell_altmentaz1o~e, co~e spettati, e che circa due terzi degli p~re nelle catego_rie_delle altre md~strie, operai panettieri della zona devono la- ~1:'tono c?ntrati1 d1 lavoro I quali sta- vorare a condizoni più basse di quanto bihscono m. generale un peggioramen- stabiliscono i contratti di lavoro. Da un to,. ove non e stato annullato, ?elle con- altro centro importante comunicano ciie quisì~ che la classe lavoratnc~ av~va I i panettieri si mantengono nei riguardi r~g~mnto ~ttrave'.so alle orgam_z~z10- del salario sulle posizioni quasi uguali m smda~h classiste. I_ c~ntratt! d1 la- d prima del 1926, le categorie dei pavoro v~go_no pr:para~1, d1scuss1 ed ap- sticcieri, cioccolattai, salumieri e macelp_rov:atidai fun~10~ar1 delle corpora- lai non hanno contratti di lavoro, ed i z1on1. le categorie rn~eressat~ se_a~ch: pastai hanno un contratto di lavoro cqe quakh~ volta sono c1amate in numom essun padrone applica, il che è come r;r _ud1_rlea lettura de11enuove condi- non esistere. In generale le condizioni z1?~1 d1 lav~ro non po_s~ono avanzar~ economiche di tutte le categorie dei lacnhche o ch1ed:re mod1flc~e, ma bens1 voratori dell'alimentazrone, fatta in pardevono dop? d1 avere udita la lettura te eccezione dei panettieri,, sono molto approvarne li conten~to. . . disagiate. l panettieri subiscono una N~un contratt~ d1 lavoro e applt• forte disoccupazione. cato m quelle parti che hanno qualche · . . . diritto ai lavoratorii. Per documentare Dal Piemonte: «l contratti d1 lavoro meglio questo fatto sarà bene che lasci esistono, e ve n'è qualcuno aneh: d(- la parola arrli interessati. $Crio ma non sono per nulla applicati. b Essi vengono solo a servire per la opiDalla Liguria: " I concordati ci so- nione estera. La Carta del Lavoro, dono ma non sono punto rispettati. In cumento storico, come lo chiamano i ogni categoria di lavoratori non si _con- fascisti, non è che una montatura ben tano più del 20 per cento di operai che congegnata che deve anche essa servire hanno la fortuna di percepire quanto per l'estero, in ispecial modo per Gistabiliscono i contratti di lavoro. I con- nevra. Essa invece di essere qualche tratti non è possibile per gl_i operai di cosa che aiuti i lavorator per la difesa farli rispettare e le corporazi_on_inon st dei suoi diritti, serve invece ai padroni interessano. Chi tenta di farlt rispettare per meglio sfruttare i lavoratori. ...._ va incontro a certo licenziarne_n_to»_. . ......._ Dal Veneto: «La situazione è molto Dalla Lombardia: «Le condizioni de, disagiata per tutte le categorie di lav~- panettieri sono molto disagiate. I con: ratori, compresi quelli· del!' alimentatratti di lavoro sono scarsamente fattt zione. 1 contratti di lavoro dove esisfo. applicare. In tutt i centri vi è !orte di~ no non sono assolutamente applicati. soccupazione e nella sola Milano 51 La disoccupazione è forte, e le condiraggiunge il migliaio di disoccupati. zioni di vita sono delle più pessime. forze, che sulle sue personali. Ti dirò solo che le nostre categorie che avevano nel passato raggiunto buone condizioni di lavoro e di vita, ora salvo rnre eccezioni, sono cadute nella piena miseria é devono ~bire l'arbitrio più sfaccia!o del padronato. "L' A_ vanti!,, di Lrislezza e di rimpianto ogni volta che mi è dato leggere il noslro Avanti! alluaJe e di constalare in quale staio di roYina è ridallo. Rovina materiale e roYina morale. I (Rievoeazlonl e PleoPdl di tren~•~nl) ' ij CAuanti !. Quale folla di memorie, quali e quanti ricordi soll~,·a Dall'Emilia: «I contratti ci sono pro- nell'animo dei Yecchi socialisti ilaforma ma nessun padrone li rispetta e liani ,questo semplice nome, che è se qualche operaio dovesse anche recla- una bandiera e un simbolo, che è marne il rispetto, nessuno lo aiuta, e tullo un prngrarnma, lulta 11na riese dovesse azzardarsi a dree qualche Yocazionc di 35 anni di lol.lc e cli rampogna verso i sindacati o i loro di. ballaglie in di fesa del Socialismo, rigenti è certo di essere violentemente del proletariato italiano e delle pubpunito. Nei panettieri, quelli che hanno bliche libertà. Quante bufere temvoluto reclamarne l'ap_plicazione sono pestose, quanlc villorie gloriose, stati licenziati e poi bastonati. In un pa· quante sconfìlte pìù aloriose ancora, stificio locale, nel novembre del 1928, .., 0110 racchiuse in queste tre sillabe è successo questo fatto. I lavoratori che in tulli noi hanno un potere pastai che sono tutti per forza organiz- quasi magico: la sola evocazione di zati nella corporazione fascista aveva- esse ci fa ualpilare di commozione, no reclamato presso la ditta perchè a- anche perc11è ci fa riYi,·ere col penvesse ad applic_are_ !1 ~ontratto di lavo- siero i giorni e i_periodi di lotta ro. La ditta s1 rifmto, non solo, ma della nostra miglior~ gioventù. ch_iamati i_fascisti fece bastonare ~tti p · ·h: l'Aua li! dt rante un Lrengh operai che reclamavano l'appltca- I ~ic e 11 • 1 . · d I t tt d I la O e . r lenmo csallamenle, fu la oose1enza ~ione, ~ con ~a O e vor , poi_ 1 stessa della classe lavoralrice italiahcenzo muned1a~en~e. (Va te_nut~p_re na; fu l'anima del suo ris,·eglio, del sente che uno di soci_ della ditta e un f>uo affacciarsi alla vita politica. delpezzo &'rosso del ~a~c_ismo ~ copre una la sua evoluzione, delle sue conquialta canea nella m1ltz1afascista). slc, delle sue villor~e _ ne fu semNelle altre regioni dell'Italia, e spe- pre fiaccola, guida~ incitamento e cialmente in quella meridionale ed in- sostegno - e come Lalc subì tulle le sulare le condizioni di lavoro, econo- ripercussioni e tulle le rapp1·esaglie miche, e di esistenza sono ancora mo!- di una bora.hesia ottusa e feudale to peggiori di quelle sopra citate che il pericolo di perdere i suoi pri- (Contrin.ua]: vilegi, rendeva ancoi· più brutale e più sch·aggia. l' llalia sidesta ? Fin dal &uo nascere, infalli, i sequPslri e i processi più ingiusti e più u1•bilrari pio,rve,ro come grandine Su quanto è accaduto a Faenw, d nt>- s-n questo fo~lio, che ave,·a il dono stri giomaJ.i .non Jwr.no potuto dare altre di ma11darc in bestia lui te le autorinotizie iall'ir.Jl!ori di qui!Ue pu.bbf.iic'aJedai tà al sen·izio della borghesia. Ma le quotidiani Jtaliani. p1·imc proYc del fuoco e le prime La stam/YCllocale no.n Ja la cronaca dei ballagli e in grande stile incomincia- /atti. Si o/imita a Qiralche c-0mmenio. Que- rono nel Ma~io 1898, e durarono :.to corsioo pubb/,icafo dal 1Po!I>01lo0 di R{).. lullo quel periodo torbido che da ,11.ad!.na del 16 d,icemb,e vale un tesoro: quell'epooa andò fino all'alba del " I DELITTJ PERPETRATI a Fa,mza , nuovo regno~ - cioè fino a] ~ ne;tU scorsi giorni ci haimo ATROCE. Luglio 1900. Non si può riandare MENTE percossi nella n<>straJede. Cl C'ol pensiero a quei lempi e a quei cembra orrendo che neltAnn-0 OMavo. vt giorni, senza provare un senso qua- ::lar.o ancora così cieche coscùmze da <:a.. !>Ì nosta,J,~ico per quei vivi albori di dere - per odio al Fascismo - -neWo. lolle sociali, che tanti fremili e lanmicidio poloi.Jico. • !e s~ranze aveva.no suscilato nel- ' Auguriamo che l'ambiente faentino l'animo nostro. GioYa ricorJare ... NON SIA COSI' FOSCO QUALE SI L'Italia, che la folle e criminale DIPINGE e, conuJT1que. speriamo che sta aYYcntura africana terminata con la ,apidamen;Je ,Jisa.nabile. d' f cl 1s al.La di A ua, aYeva dissangualo • Ai caduti Bocci e SilvaJ!ni. va il no- e rovrnalo, ti·avet·sava una crisi eco- -;fro saluto addolorato, ma fermo. nomica spaYenlosa. Da un capo al,. • Incitiamo i Camerati di F,aen.za. coi l'allro della penisola la fame e- la quali ci sentiamo particolarmente solida- disoccupazione avevano sollevalo li 1 in questo mome•nfo, a rinnovare nella I~ masse popolari, ohe prendevano resistenza alla sanguinaria provocazron~, cl assalto i municipi al grido di • paf'oroico sacrificio di rinuneoiare alla giu- ne e lavoro>. Di-Rudinì dichiarò lo i.fa vendetta; e ad afli!ndere la .suprema stat 0 d'assedio e in tulle le regioni " le4iftima giust,izia del Regime: i fucili elci regio esercito fecero meChi sa leggere fra le righe, capLSce a rayiglic sui pelli dei larnralori a1Ta- :;o/o che i Fatti di Faenza devono es~re mali. çtafi molto più gravi di quello che ila p~- .\ '.\lilano. 0Ye, i1 moYimenlo a,·ederasta stampa italiana ha volut,i o pr,- ,·a preso il carallerc di una Yera rifi:fo raccontar(!. voluzionc, i <'.annoni di Bava-Becca.- Il Go,·erno, come sempre, volle soffocare ciuesla voce imporl~ma ed un giomo - il 6 o il 10 1\~o, non ricordo bene - fece arreslare lutta la redazione. La notizia si· divulgò in un allimo e in tulla la cillà suscitò un fermento generale. Lo slalo di :-issedio fu rinforzalo. ·PalLuglie di. soldati. earahinie1'i e poliziolli face: vano sciogliere gli al!.gruonamenti anche i più insignifioanti. Il.locale o- ,·e si slampaYa l'Avanti ! benohè circondato da innumerevoli forze di polizia, era come 1111 alveare, pel via-vai dei compagni che accorrevano da ogni p;u·le. Enrico Ferri - allora appena ag_li albori della sua ,popolaJilà e conosciuto più ,c-ome professor" rJ; diritto penate all'Uni,·e.rsità di Roma, che come socialista - aveva rimpiazzalo assieme a qualche studente e qualche compagno, la redazione ar'resiata. Dappe1iullo era un fervore di vita, una febbre di attivilà che dimostrava chiaramente che il colpo di forza del goyerno aveva ollenulò proprio l'effetto con1 rario, perc;hè aYeva attirato sull'Avanti! e sul r>a.rlito socialista la simpatia e l appoggio di una quantità di elementi <lell'allra spanda. Ricordo sempre un episodio dei più caratteris1ici. In una visila che ancll'io, gioYan_issin~o, feci alla tipografia, vidi a,ggirars1 fra le blouses nere d.' inchiostro dei tipografi, una persona che si distingueva per la sua eleganza raffinala, tulta profumata e impomatala, dalle mani bianéhissime e aristocratiche, che faceva veramen Le làche in 111e1.zoagli operai e ai ,·isilatori ordinari. Domaudai chi fo!>se quel compagno> e n>i fu lisposlo: • Un compagno? - E' Ga. briele D'Annunzio! •. - Infatti 'anche lui, che in quel lempo aveva delle velleità socialisle, era aooorso ad offrire la sua opera, scirivendo qualche cosa, credo,. e corrC'ggendo le boz:;e. ~ la ~era, ~Ile 6 inyece delle 7, gli s_tn~lont !anc1av~mo m tutti i quar1 ien dell Urbe il loro. grido ,Wù acuto e più stridente del solito: « l'Avanti! ... Numero straordinario! ...•• Ed era, infatti, un numero veran~enle slraordina1io: un solo foglio d1 due pagine inYece di quatlro Ma queLle dl!e pagine ei·ano la più. bella affe'rmaz1one della forza e delia volontà del proletarialo italiano 0J1e incominciava a prendere aosc'ienza di sè st~sso e che raccoglieva la sfì~ da Janc1ala dalla reazione mililaresc~. E!·a l' ~nizio di quel pe1iodo amm1ral~de d1_lolla che jl" nostro giol'- nalc rnga,gg.1ava contro la horghesia conservatrice e relrog.rada, che vole,·a slroncare 1ìrt dal suo nascere lo slancio del prolelarialo verso la conquista. del proprio br.nesscre ., della propria libertà. Poid1è il foglio che è staio sempre l'organo de[ partito e ohe ora è invece l'organo di una frazione sollanto e della frazione la più intollerante, che si pJ·elende la sola socialista. negando ad altri - a noi - la capacità di essere socialisti, ebbene, questo foglio non è più l'Avanti I che abbiamo nutrito della nostra fede ed amalo di lullo il noslro enlusiasmo. Le divisioni, gli asti personali, le lolle di tendenze e le divergenze dollrinarie, oltre aver fatlo schiacciare e massacrare il prolelariato italiano, continuano a mantenere in ccrluni la stessa mentalità rralricida, per cui rAvanti ! è Iidollo questo misero avanzo che Lui.li deplodamo. Nel periodo eroi<",0 '98-'900, l'Auanti ! suonò la diana chiamando a raocolla 1utti gli uomini di buona volontà, tutti gli amanti della libe-rlà; il Partilo Socialista non diede ostracismi a nessuno e· non guardò L'etichetta di quelli che venivano a comballere per la grande causa comune. Tutti c:oloro che odiavano il disposlismo e la reazione militare ·- repubblicani, anarchici. democratici; liberali - furono considerali non solo come alleati, ma come fratelli, senza che a nessuno venis-- se in mente di chieder loro o di imporre un credo politico o sociale tJualunque. L'importante era di abbatlere la dittatura dehla sciabola; doJ>O, ciascuno avrebbe ripreso la ,·ia per conto proprio. Questo era lo stato di spirito ge- . neral~. E fu grazie a questo stato di spiiito che alla Camera trenta d~ put.ati fra socialisti. repubblicani e radicali, riuscirono a tenere in isca<to durante un anno intiero 450 deputati briaohi di violenza. e di reazione. Nel paese le manifestazioni, i com.iz4 le proteste di ogni sorta. tutta q_uella magnifica campagna cli _agitaz1one popolare, ohe tanto contribui alla vittoria, era impostata in base agli stessi principi. La stampa ugualmente era a questo unissono: il Secolo di Milano, il Mattino di Napoli, il Giorno di Roma, l'Ora di Palermo.. combattevano la stessa baltaglia dell'Avanti! e l'Avanti! la lo_ro, senza a~pigliar~-.i sulle dotLnne astratte e lontane ohe non ave- ,·ano niente a ohe fare in quel momento. Ma fu oosi che la lolla fu vinta, la reazione militare sconfitta e. ~he il. prole~ri~.Lo strappò il suo dn'ttlo di assoc1az1one e di sciopero. Non u·è che da augurarsi che que.sll ris aveYano snento nella gola dei fatti - e gli aitri simili accadut,i in altre prol_elari il grido di riYolla e gli stiparti d·1talia - siano i segni precurso- moli della fame, rinsaldando sul ri c/,i quella rivolta generale, che diuenta Lrono, che aYCYa un islanle lrabalinevifabile, quando un popolo è stato lato, il feroce e sanguinario Umberto violentemente privato di tutte le altre vie • il Buono •. La reazione m8ilareragionevoli, pacifiche e legali per manz- sca - come iJ fascismo più lardi - lestare e far va/ere /.a sua opi-mo~. non fece disli.nzioni fra i colori, le Se è così, si oopisce che il nuovo sta- tendenze e le nuances dei suoi netufo del parf.iro fascista - approvato dal miei: arrestò in massa socialisli, reconsiglio dei mirristri - stabil.is.ca che: ,pubblicani, anarc,hici. democratici, « nel Partito, come nella Milizia, tutti, callolici. Turati, Deandreisi Romusdai capi ai gregari, devono avere lo spi- si, D. Albcrlario, Lazza1i c~me capi nitc, delle truppe di prima linea, capaci, a l\Iilano. rischiarono la' fucilazion~ speci,a,Lmente in-tempi di,ffioili, di qualsia- sommaria. Si -sacrificlo "· Si capisce! Incominciano.... a sentire rumore. .:.. p. 1VI'emento D~ pertulto le prigioni-giberna funzionarono senza tregua e distribuirono a profusione secoli e secoli di galera. Umberto • il Buono• compensava lo zelo dei difensori dell'ordine • con manale di medaglie e decorazioni cd imiò di motu proprio jl famoso telegramma di congJ·atulazione e il ~ran cordone dell'Annunziala a Ba,':'a-Beccaris - telegramma e gran cordone, che C[llinclici mesi dopo, del resto, pagaYa co11 la propria Yila... E da quel momento la vita del,Jo Au~nti I non_ fu che un seguito di vitlo_ne una più importante dell'altra. D1-Rudinì cadde. Venne il generale PelloL!x· E la ballaglfa continuò più accamla ohe mai. L'oslTuzionismo alla Camera, l'agitazione formidabile scatenala nel paese, costrinsero PelJ01~x ad abbandonare i progetti liberticidi, a riapril·e le' porte delle gale11e e a~ 3;hbandonare il governo nelle mant di Zanarclelli e Sa.racco i quali dovellero iniziare l'alba deÌ « nuovo regno • abban<lonando la reazione e concedendo al proletarialo qt_1eLmimmo di liberlà, che ave,. Ya dimo~lralo di saper strappare a prezzo d1 tanti eroismi e di tanti saeri fìci. Se, dinanzi al fascismo nascente e mina~iante, si fosse adottata quesLa lattica elementare, Mussolini non sare~be il padrone d' Italia e il proletanato non avrebbe subilo ques1'a ,·ergognosa infezione. Ma la lezione non è an~ra baslata ai compagni dell' Auant1 ! ultimo stile. Essi non capiscono nulla, non vedono nulla e non ricavano nulla dalla scuola del passalo. E contim~o non solo 8;d os~a~lare r unione di lutti gli anllfasc1sl1, ma combattono l'unione degli S'~essi sooialisli P. predioan-0 e fom<;-n:tano la divisione delle for1Je, qualilìcandola come il 1imedio migliore per abbattere iJ fascismo. Se Muss?lini pagasse per ottenere questo risultato, ohe si risolve a lulto suo beneficio, non potrebbe esi.ere meglio servito. Qu~la è_ la :erilà,. o compagni, spogliata di tutl.1 i fronzo1i dottrinali e _di ~utli _gli ~ifici polemici dei uah gh anh-umtari vogliono travestirla. E se questi arlifici polemici riusciranno an:c-0ra ad ottenebrare il senno dei socialisti italiani e a farli continuare su questa falsa'. via tutta la gloria di un passalo glorio~o sa- · rà oscurata e il Partito, privo di lluce e di c~ore,. rapprei,enterà un sole spc1:i,to p1utloslo che il sole dell'av- ,·en1re preconizzato da Garibaldi. .. I TEMPI NON SONO FACILI. 0- (',N J NAZIONF. VlVE LA SUA ORA Dl FATICA. QUASI Sl E INDOTTI A CREDERE CHE CEQUILZBRJO NON Si RAGGIUNGA E CHE SARANNO -' COME AVVIENE SEMPRE - I POPOLI Plll· DISCIPL!NATJ E PJU· PREPARATI QUELLI CHE PREVARRANNO SU GLI ALT,RI POPOI.T DEBOLI T: INCERTI. A QUESTO FINE DI PRIMATO DEVONO TENDERE LE PORZE DEL FASCISMO~. J;Auanli ! a noma. sollo la lucida direzione di Bissolali, menava la battaglia srnza requie e senza paura; benchè sequestralo tulli i aiorni, chiama,·a a raccolta tulle le huo11c Yolontù della democrazia, infon- (ll Popolo d'ltal,ia, 20 dic. 1929). dcnd 0 coraggio e audacia anche nei Per i mugnai, in molti centri dove pnma si aveva un buon contratto di lavoro ora gli operai sono_ s~nza con~ratto. I pasticcieri e confett!er1 sa}vo 1_ntre centri, i più importanti, negli altri no!1 esistono contratti di sorta e le condtDalla Toscana: «Per carità non mi rarlare di contratti di lavoro e della pii, timorosi. Ed ogni sera alle selle, Hicordalf' coloro che> sofl·rono n<'f. in lutla la. cillà, a Piazza Colonna, la vasta gal<'ro italiana! romc nei più lo!ilani quarlicri operai. il nostro giornale andaYa a ruba, letto e commentalo con passioIn scg11ilo la storia dell'Avanti! si confonde coUa storia del movimento operaio. Le sue oscillazioni i suoi sucoessii il suo svilupp 0 inc;ssante, furo!10 __.!b.larometro esalto del progrcd_1rc del prolclarialo italiano sulla ,:1a lunga e dolornsa clcll'emancipuz1onc - cd era naturale che il fas~i::,1110lanciasse le ·ue orde baThar!che principalmente contro questo giornale. po1chè sapeva cJ1e fino a qu~ndo non :wcssc Yiolenlernente sonocato qt_1cs~ag_r~ndc ,·occ, queslo cmb~ema. d, gmsL1zia, questo simbolo cl, eroismo e di ."?lonlà, non gli ~arcbbc stato pos&Jbdc stal)ilire la sua clomina'zionc scl1iavisla sul popolo d'Ilalia. Compagni vecchi e giovani riflelteleci bene e fate sì che a G~enoblc possano cessare per sempre le lolle caine e possa fìnalmenle aprirsi dinanzi a noi un pc1iodo di 1~,·o~·o fecondo e profìcuo, capace d1 ridare al Partito Socialista Italiano il r-ispello e la stima cJ1e merita e resliluirc al noslro Avanti! la gloria e la forza ~cl passato, pel bene e per la redenzione della classe la,·oralricc ilaliaua. f)<'r I<' uillim<' politi- ne da gruppi di ogni celo e di ogni Qucslo glorioso passalo mi i·ilorcondizione sociale. na alla memoria con un cerio senso loro applicazione. Ognuno cerca di a_r- . .. ra.ngarsi come meglio gli è possibile, .Soltosrt lllf>l<' perchè sa che non può contare su altre eh<' ! o ca no an o ORESTE DOK\Tl.

L'.\ vve 1IRE DEL L:\ VORATORE --------------------,,------------------------- ---- ------- J1riaanta99io 1,1 briigamt~~o ,russo in Cina, con -tanto di mairca .ccmurusla e ibo.liscevJca, :i.p.re o.rm:i.i gLi occhi am,che a.1 ci,eçhi, cl1<: la co.si,d~Lta Terza ,Llll~rn,azi:maJe non è che l!l!lo .slrru,menlo di ~ovenno nazionale a ·ten,deu1za tÌiITll~1,iafo<\.a, 1che co,n ,la ceka, ,i tr~bur.a:li spe6taL1, ,la lontu.ra. e quel ~rande e:erci·io ,dj ,:1mboililor.i di craini pagallo ccù sudore del,,pol{>oto .rus,so la111guenite 11ehla untiseriiia, ~.e.rve a an.a,nlenere al po-tere ,un.a. o,hi,g:w::hi,a di irea11.iona.ri, che s[ruttamdo J,a ,r.iwol•u2l.Ìo,nreoo,;,a st.an.no divora.ndc.r.2 i be.ne.ficì di ~ilierlà ohe aiveva eon. :iuisl.alti. La ,!uri-da ccmm~dri.a dcJ pr.:.mo a,go.,to, i,n cui a:.I ,pc,po.!-0 5,1 ,·ole-v.a ,fa.r faTe la p:i,rte ±a bu.ra:tL:,no, e che del re :lo 'fu un fiasco s,o,!enne e •mo;idi.aùe, ora aippani.s.:e dhiaira anche .a.i più duri. ,Illlfalti, men,ire .aLlo.ra s.i dava o,rd,i,ne da M~.ca 'Clii rp.r01tesl1a1re ooo.Lro la gue11ra, ohe no.'l ,c'e.ra; o,~i ch-2 ùa guePra ,e,3.l'sledi fallo con liu.U( ,i suc,i oi1roiri e voil•ula con sp~ri-to ,a,g~ress.i•vo da Sta•l.in. ohe éllp?J'Ofi<tLaia<lo-de~e di-.icord.ie inleroe <le:i cinesJ, ribadis.::.e UUJ princi.vio di dkilllo di conauis>ta. ohe è un vero a'llo d,ì ip~rarleiria imperi,alisia. o;ra ohe .la ,_e:uerra c'è, .i bo.1leLLi.ni di Mosca hairnn.o l'o,rd,i.ne di l\acer:. Si =pisce in-rchè .i r,ussi viincono. Quando dùlllani ,l' .Ì111/pe.rial.iismo g~- po,aese che s1 vedrà locc.i..to me.i suoti intere s.i. darà L'alt aihl'eser:ù,lo bols~evko, s.i vedrà aUora le odle che 6ila1J1M,z,zera:r.ino ,di nuovo coo t.i:o fa ,guerra. Tris-te ccc-nmedi:a vo2ula ia u.n despota e che co,:.1tasLra,~i ed orrori a•! po:l)olo aL n.ese ~ià s,1ira.z:a,tonel,!e sue !Ql[.1.ae,ntesLine e fo.iite in n:<rne di w1 '!),11;.lc:irpiohe r..e dovi.~e:bbe es.se.re !,a n~az.iorne. Ebbene, è ,tam1o .i'.l bi,~olt.:, 11110 di un.a pa.rte dei -te~erai!Ji com.ur.iisili clie nessuno •ne pa,da, ìll.e$tLll<l protesta.. Gli aH:i paipalveri ohe ,la .vedom .a.'tri.airae cli,e nclLe a!-co\·e -si sòc,~tclll-a.no, s~nno poi z,;,tli ~er ,la ,pal\l.ra>del caid.regh.iirno o del rit,i,ro dei rublt. Le notizie che qw po.i air.r.ivaino per ~zo d~Ji em.is:,ari de.1 ,govermo di S-talLn aMra'VeI1S-O M«-..ca e Be.n!wno sulle c:>n-dizioni del popolo n~o..w -sono p-iù a1-roci che mai. I gener.i ,alri,mem,ta.rin2>i~r.a,n-dJcemibri dive:itam.o .sellllp,re p,1ù ,ra.ri, menlre queJ.li razion,ali soin.o sarn1Pre ,più .i,.,. a1umen.-to. Ch.i sta be.ne -cc.Jà e eh.i -si è or~afa u,n,a por,lz,iome a.ri-&to::mali,::aoome ii Ie.uda,Lari anHohi, sono .1 buxoora1Ll go-ve..naitÌIV1Ì e comuaali che hainmo tut,to i11llllJalno,comp.rei;;i vita. e mo.rLe di o,g,n.icirltaidnn.o. l.:e rivo! te ~,nv.J i.-vildiua,!ii ,e .crnJ.Lettnvescoppiano ovu.m:iue. ,11 po,pdo ViUO·'.epame e Jiibe.rlà. Slahn dà 11-licrnbo e Silbania. I bc,az.i del cc,mur.iislll:.o,]o sammo, e calool-am.o itubli anl.J'-rilvo.1:.Jzionairi ii proletari affamati che c!J.stem'dOC1ù1a0 ,mamo. Nelle sfere -comuniste -dii Bais:iba. ilo -s~ sa, ma non ,lo si d,::e aigli umii!i ig.re,J.airi: i maindar.ii:1.1ru,si sanno ii] •loro mestiere. iMa smo a quallldO? Compagni, pen.~ole al Salale e/Pi r<>Clusori e dei domicili coatti d'Jfalio ! Non dimenticate la gio1w11lùeroica rhc mC1rciscenelle ccl/e>clc>lla s,·- !1rega;:,ionecellulare> e ne//"11mili11:innc>del confinr. Il Partitsoalvise stesso I l'Esecutivo hapaudraeclongresso tendtairinuiarlo Da parecchi giorni 1 compagni delle di,·ersc località ci a,·c,·ano annunzialo il colpo mancino che sta,·:1 preparando l'EscculiYo contro il Y0lerc della maggioranza del Partilo. Kon a,·eyamo ,·oluto credere che lo r_;:sccttliYo pol~sc giungere fino a tal pu_nto. Chiediamo scw,a ai compagni della nostra ingenuità. O è una magra scusa quella della mancanza di fondi per mascherare la verità'? E cioè clic l'Eseculi- ,·o, :,..icuro cli csscrr ~,:onfillo, cerca cli prPnder tempo, allo scopo di 111a11ipo!are eo11 nuovi lrucclii e nuove violenze, la rnlonlà del Partilo? L'Esecutivo vuol llqaidare fl partito Oggi non c'è più dubbio. L'Escculi ,·o, in base ai risultali comunica- Q ucsl' 11lli111asupposiz:one .1ppare tigli dalle Se;doni. ha arnlo la con- In più fondala cd è ronforlala dal ferma di ciò d1e noi ::indiamo aITcr- lenorc slc~so della circolare a fìr, 11a mando da mesi. E ::ioè che la grande r:iorgio Salvi•. rna:t_~iournza del padito gli è decisa- Dice in falli la circolare: <' D'allro 111cnlP contraria ccl è decisa a rea- canto l'Esecutivo pensa sia necessalinarc l\ 1nit:'t socialisla per In rina- rio porre (ìne allo stato cli grave cri- ~~: ~eln;tr,t~~P~~~ifi~~~\~;~~tnd~\f~ -:i che perdura in certe Federa::ioni. r,11</c al Convegno queste Fedcraziololta autifasei!->la. 11i possano intervenire> con le loro r piccoli uom1111 drll'EseculiYo rc·r,olari rappresc>nlan::c •. hrinno 1:atto i loro conli e - pur (' · d · · c:;.1kol:rndo lutti i lrncchi e tutte le .on quc,l.o peno o s1 i;p.cga tul- :o. Qunli •:ono le Frclcrazioni in grarn1slrllc commesse - si sono tro,·a- ,·e crisi? li_ in 111inoran1.. a. \"cl_l·onesl~ lradi- Quella del nc+~io e'! st,1ta sciolta rione <lei noslr_o part1l~ r~s1 aueh- dall'Esccutirn pcrchè farnreYole t.1h<'ro do,·f1l0 aD_ro1~larc il Co~1gr_esso. l'unilù. l compagni conoscono i rC:nclcrc I .~ 01111 ili ~luc r11n 1. d'. ge-, ,nrzzi subdoli C ~lrali adoperali. s_l101:cpoli 1c,~ e_~ol 0_1_nc._ten,1a1. dc- La Federazione del Crntro-Franlibc1 Pili del l a1 l1lo 11un1lo a Con- eia, sollo la scgrelrria dr! compagrPsso l\I I · · Il l I 11 · ,.. · 1· .. 1 'E . . gno - are o1s10. a 1·0 rnem >io e e a . ,,1c~1l_c. e 1_tulio c10 .. L .~s~c·ut_i,o, Direzione, ~i lro,·a nelle stesse c-0nn~lo«1 111m.JJoranza, rmv1a il Con- dizioni. grcsso. La Fedcrazionr del :\orcl-Franc·c\. L11dlttalu •a dell'Esecutivo '>olto la segreteria drl compagno Sangiorgi. membro clrlla Dirczionr. Oggi, 23 Dicembre 1929, a poco è perfella1nenlc a posto. ,\nchc d;il più di dicci giorni di distanza dalla punto di Yi~la delle tendenze, è- odata fissata per il Congresso, i mcm- mogcnea, in quanto nella sua granbri della Direzione che non fan110 de maggioranza è contraria all'unilù parie dcll' onnipolcnlc Esecuth·o, !>i La Federazione del.le Bocche del son ,·isli arriYarc una circolare a Rodano, l!0nostantc la srllaria dcfirma • Giorgio Salvi•. nella quale stituzione del com•~a~no .\mcclco, si fu la proposta per un ri1wio del nllro membro della Direzione, Ì.' pcrCongresso. feltamenlc in regola. Le sezioni adeLa circolare rç.ca il Limbro posta- rrnli hanno Lultc volato. manifele del 21 Dicc1!1brc._ e l?rmina le- ..,landosi per i lrc quarti degli iserilstual111cnle cosi: • Una risposta 11r- ti ra,·orcYoli all'unità :,..ocialisl:.i. geni~, c_omunqu~ cla invi~rsi non più Q'uando si è omogenei fino.a lai pun- /arc/1 c/1_Domenica pro_ssIma 22 cor- lo, cornc si può parlare di crisi? renle, Ct sarebbe gracl1la •. I La Fcdcrazio11c di SYi7.'/,Cra non è Tra i memLri della Direzione non mai staia cosi bene come adesso. Sofacenti pa1ic dcll'EseculiYo cc ne I no tulli d'accordo. Le Yola7· 011i delsono di quelli che sono diidanli da I<' Sezioni hanno dalo i sc2uenli riParigi mille, seiccnlo e lrcccnlo chi- s11llali: Su 350 j,.~rilli solo 10 si son<> lornclri. Si chiede jJ loro parere il dichiarnli conlro l'u1Ìilà. i,:· il 11·:01121, per a,·crlo non più tardi del 22. fo dc-ll'om0i:1eneilà. E la richie'-'la, naluralmcnle, giunge La Fcderizionc della Cosla .\zzuril 23 ! . . . ra, do,·e le fo1·zc si equilihriano, h:1 _L'f:secul_1rn_ ha clcgl, scr~1pol1 co- l<'nulo ,·cnli ~iorni fa il proprio sl1luz1onal1. La convocaz1onc del ConYc!!no lodalo dall'E~e.culivo. Congresso fu dec:sa nel lug:io scor- Le Federazioni cl'.\ merica sono so dalla Direzione, la quale fìs~ò sci fuori discussione. mesi per la sua preparazione. li rin- Quali sono le f"rdcrazioni in crisi? vio non può quindi essere deciso che dalla Di rezionc. Ed allora si prcn- Gli ol,blettlvl fraudolenti d_ono in giro_ i membri della Dire- I membri dell'Escculirn, a parole z.!?nc. ~omi, 11~.can~o_ loro qua~ilo ha I gelosi custodi degli Stnluli e 'delle g1a d_cc1so • i:,sccull\ o - c_hc e. orga- lrndizioni del Parli lo. fanno fini a di n_o d1 e ccut1onc e non d, d~l1bera- dirnentieare, inoltre, che il C:onz1onc - e l?relea~enclo la _nspo 5l_a ~resso è coslituilo dai delegati dclJc alla_ ~ell?ra g~unla 11 :j}, per 11 lenrn- Sezioni e non delle Federazioni. ne 1,1re, oc~])lle del --· . Le Sezioni hanno ormai qnasi lulL Esecul~Yo no_n n1ol appanre ur~ le YOlalo e nominalo i propri r ..1porgan~ d/llalonale e con_gc9,na. 1 present:mii. Quelle che non l'hanno lrucch1 ne.la speranza che 1!. Pa_rl1l? fallo debbono es~ere richiamale al 1'.on ~e ne accorg~. Ess? nnvia 11 1oro do,·err a meno che non YogliaC._on~rcsso e, a deliberazione pr~sa. no cs:raniar~i daJJ·atlualc dih:.illilo. r!ch1cclr un parere per un lcrrnmc Ci sono delle ~czioni clJ1, non hanl ... alfll.,.. 1·11at1 a 1c11111·11r■ 1· fas['I g!à _<;C:)dul<?. lo ollc1npei·alo alle disposizioni del11111 UII "" LEsecutivo, ci~br? ~!~Il,! sua dii- I Esrculi,·o in 11iatrria cli rsprcss·odell'Jlmerica del Nord l~lura. r~on ha p_1ulnrnl1 cli clct'cnw. ne di volo? La Pressl'elegraph comunica Washington : C.rPÙC d1 poter ingannare impune- ) . 1 da 1 ·i p t·t ' Lo Stal11lo ciel l arlilo conlcmp a 111cne 1 ar 1 o. d • • · r La Lega fascista delL\mcrica, del r-.;ord comprendente 93 gruppi lo::ali con un ammontare compìcssivo di 12.000 insc-rit.ti. Yc11.11c lall'assemhlca dei àelcgali dichiarala srioll,1 al 31 di<'cmhre 1929. CuC',;'a cleci~ione ,·pnnr presa dai delegnli per ordine cli ::vh!sso1ini in scgLLilo all'inc,hie.<;la ordmala . cl:i) Parlamento americano sulla 0/11111/a delle organiz:.azioni fasci~/,,. Mussolini ha anli::jpalo il pron-r.- climcnto c,hc indubbiamente a,-rcbbr preso il C.overno americano. Ma la ~11a 1uru10,-ra non arrivn menomarncnle ad altenuare la sc,·cra lezione in.Ili li ar~I i dalla democrazia arne1·icana. Ognuno ricorda la fiera sequi!-ilor·ia nronunciala in pieno parlamento dal se<1retario cli Slalo Sirnson, contro i 1,;'e1odi di propaganda fascista esplicati dai Consolali italiani e specialmente dalle s:uolc italiane d'America. E, le en<'rgichc proleslc del senatore Boralt e di a.Itri senatori sullo slcsso argomenlo, clie pro,·ocarono l'inchiesla. Diamine! L'.\mcrica del r-.;orcl 11011 è mica la Rw,5ia rlei So, icl c... purtroppo nemmeno la SYizzcra. T.::\\'\·cnirc del La,·oralorc auyur? che il 1930 s'a l'anno nel quale> _11 prcletaria/ 0 ilcrlia_no in ri~olla a~b1? pe, y11i<la 1111 ,uw:o 1_.,~rt,to_~o~w/,- stu. raggi Llj)/Jil!'lc /11il1 1 soC1al1st1del noslro 1,aese.il quf:!le lç conduco a(- 111 uitlor:a c,mlro 1a Drt/atura fr,sc1sla. /J<'r la Re11uhblica ciel Lavoro. Il 1922 {11 /'annu dr/la sci.,sione e della scon(iilu. Il 19.30 sia l'anno dell'unila C'ciel/a l'illoria. 1oteca 1 ridicoli pretesti :\fa fin qui. siamo nel rampo elci trucchi gi~1da tempo co11osciuli e rir:onosciuti da lullo il partilo. La ci1-colarr enuncia anchr i moli•;i c.he consiidiano jj ri11"io. L'Escc11li,·o · - organo di esccu- ·~ione - ha riccn,to nel luglio scorso - r incarico dalla ffrczionc <li i-re.parare il Congresso per il 1-5-tì gennaio 1930. .\ YC\'a dinanzi a sè, sci· mesi di tempo. Oggi. a dieci giorni di di. L~nza. accampa il prele$lo che la • Cassa del Parli/o non potrc>bbe in questo monwnlo sobborcarsi alla spesa che> <.:ompurla ii viaggio C' la permanc>n;::,a <lei membri della Dirc>:ionc che dovrc>bbc>rorc>carsi a Grenoblc> •. E se ne accorgono dopo cinque mc:.-i? Quando il Congresso fu convocalo, questi mezz.i c'erano o non c'erano? L'E~eculivo li ha impiegali per la propaganda della proprw. frazione. i11"ccc di accanlonarli per i I C.on\~.rcsso ? La nostra frazione se le è_, pagale da sè le proprie spese, aprendo una ~olloscrizionc pubblicn sulle colonne dell'Avvenire. Pcrchè l'EscculiYo ha dislrallo fondi del Partilo - cioè cli lulli i compa~ni - per la propria frazionr, tanl 0 da cs::-crc og_gi coslrcllo a confessare che lr caS$C sono Yuolc? Q1wnclo è slal? con_rncat9 il Congresso per il 5 C1enna10 a (,rcnoblc, l'EsrcnliYo sapcYa le spcsr oc.:::orrrnli cd i fondi ai quali attingere. Questi fondi a q11alr sc~po_ sono_ stali dislralli? Forse prr 111\'1arr 1 de~ legali a quel ridicol? Convegno di Praucororlc a propos1lo del quale s_c ne sC"nliranno delle belle al pross1lllo C,)11grc'>S0? 1anco quc~lo caso e 1sl1ltuscc una \,0mmissionc cli ,·crifìca dei polcri, in scd<' cli Congrc~so. alla quale spella il oiudizio. n l'\on ci sono ragioni quindi, per il rinYio del Congresso. Ci sono solo elci prclesli clÌc ma~ehl'r:rno clc,~li ~copi fraucloll'nli. l,'Esec11li110 vuol uincere wl ogni co.\lO. \'1101 caìprslarr la Yolontù del Partilo. \'uol compiere in tulle le Federazioni, le violenze cd i brogli compiuti in Belgio. l~cl a qurslo scopo prende ciel lcmpo. Le Federazioni non sono jn crisi: è n:seculirn che vuol metterle in crisi per scio1~lierlc. e dislruggcrlc. Si dislrupga il Partito, si fac-cia il deserto nelle nostre file, purchè la sella trionfi ! [l piano è chiaro. Si comincerà con la Frclcrazionc delle Bocche elci Rodano. una delle prime e delle più benemerite elci noslro Partito. Es:-.a ha arnlo il torlo cli rsscrc farnrc,·olc alla lesi dell'unità socialista. Si è comincialo col destituirne il segretario. elcllo da 1111 Congresso. C.ontro il co1npagno .\rncd~o, una delle più belle. ligure operaie della resi- ~lenza soc:al ista del 1922-26, ::.ilascia pubblicare da mesi un libello, affidalo ,1 deoli est ranci del parli lo. Noi. per rispcllo a noi stessi, al narlilo e :1d .\mcdco. ci guarderemo hcne or111ai di 1·iballcrr le in<1iuric da fognii co1~lcnulc nel lihrrllo anl'soci,ili la n,nrsialicse. I .'oHrnsi,·a non è riuscila: Iuli.a la Federazione delle Bocche clel Hodano ~i è slrclla intorno ;id .\medco. \nchc coloro che sono contrari alla tinilà hnnno ~enlilo lo schifo di tali sistemi. J;E~eculi,·o non si è dalo prr y;nlo l>csliluilo il segretario, rimane in c-a.rirn u11 (:oinilato Ft'dcrnlc, regolarrnr11lc clello da un Congresso. L'Ssecutirn Ila bisogno cli destituire anche quc.:;to. Ed il ~islcma è lroYalo. E· il si:,lema fasc·sta dei commis5:Jri. Si nomina un commi,sario <·on I' i11carieo di rioraani,.wrc la Federazione clic non 'è mai slalo disor- .·ani,zala. Si sciolgono le Sezioni r·o11Lrnric. <;C ne rrcano di Jiltizi<'. ~.i convo ·a un Conve••no-lnicco, cd il !.!illOlO... i.: I it1scilo. I.a prima , ili ima prcdcst:nala è la Fetlrrazionc dcli<· J:ocehc <lrl Hodano. Poi. s· p~:~scrù a ,1nclla di S, i;.w.(•r:1.Qui l'osso è più duro, ma l'appt'.IÌl'l d<•ll'Esl'('Uli,·o i.· <•norme. fl risultalo dli 11cl!.!io lo incorag'.{ia. l'cciderc il Pa.rlilo, purchè b sel1 a trio1ifì ! E. que<Lo ii rnollo :kll'Ese~·11livo. :\fa il Partilo =>ilasccrù uc, ·c1crr '.' [J rinvio del Congresso r più ancor: .. i prctes!i che lo :,c-r:omp~gnano, rapprc!,enlano una ~ra,·e offensi,·a contro la q1ialc noi <·hiami,!1110 il Parlilo alla resistenza. E come jrri ai compagt1i de'.lu Fedcra7.ionr dc-llr Bocche flel Hodano offes: per la clc5liluzionc del compagno ,\medeo, cosi oggi a tulio il partilo. diciamo: • Nervi a posto! L'Esccul ivo - questo corpo or111;.iicslr~nco e nemico del Partilo - <:crea il più piccolo prcleslo per pr0Hcdin1cnli di dissoluzione e di d:~persion<'. Cerca di colpirci cli,·i:,i. \oi clobbi,1mo resistere unili. Bi'io!:7a sah·are il partito dai deliri dcÌla ~ella. 13i.-ogna che il Partilo sah·i se sle!>S0. C:i con~ullerc:110 e delibereremo ~nllclti,·amcnlc. Ogni gesto isolato !-arebhc 1111 çonlrihulo recalo ai di- ~egni della sella clclcnlricc dei timbri del partilo. , .\' C'rui a posto ! . :\'oi sah·cremo il Partilo SociaJi- =>la 11:iliano dal pericolo di diYenirc UH,1 riclieola Cniou SoCia/isle-Comuni-~tr, e lo restituiremo al suo compi'o di pariilo socialista di lulla I:: rlas-c opcr:.iia del noslro paese. \'i,·a l'unilà di lulli i socialisti entro il P. S. 1. ! Pr,ri:Ji, 2.3 Dirembrr 1929. rr, CO:.fff.\ TO dcllT~lT.\' SOCL\LIST.\. ----=================--=--- Dlei ccedsesoialni liunitari UNA LETTERA Q.:'.LLA SEZIONE DI MARSIGLIA ALL'ESECUTIVO DEL PARTITO Marsiglia, 18 dicembre 1929 Spell. Comitalo Esecutivo ED UNA DEL COM.PAGNO DONATI PER LA SEZIONE DI VEVEY Vevey, le 19-12-29 Cari Compagni della Direzione del Partilo del Partilo Socialista I tal:aoo n.el mandarvi la comunicazione qui inCuri compag,;i, elusa, circa ],a nomi,na dei rappresentanti 1 •so'.l<>s,;r,it.lsio-ci della Seziione di .Mar- al Congresso di Grenoble, debbo partesiglia del P. S. I. intendono con };i pre- ciparvi, a nome di tutti i compagni della eente, proleslare energicamente roolro sezione Vevey-Monlreux, la u.nanim:? d11·agire di un gruppetto di enér2umeni, s~ppre,vazione pa-1 modo assolutamente s6ci della nostra ~zione che, già da partigiano con cui è compilato l'Avanti! le:rpo. non tralasciano alcuna occasio- organo del Partilo - che è diventalo ne, per trasformare le nostre riun:oni in visibilmente e unicamente l'organo della c!i:assose d'a-tr:be, quasi leanpre d1 -ca- frazione antiunita.ria. raltere personale, impedendo con la lo- Infatti, mentre pubblica compiacenlero sistematica oslru.zione 02ni discussio- mente i voii di lul-te le Sezioni che s1 ne libna ed obbielt:va. pronunciano contro l'Unità Socialista, 01 appedllealla IIZIII! f I li fra Appello al delegati al C!oagresso di Greooble del P. S. I. ' A.nziiu/lo i sotloscril/i tengo-no a dichiarare che essi rest€Tanrw disciplinati al/a volontà delia maggioranza, non imoorta quali sararmo le der:isiorri prese sul fJ, obi e ma de/l'unità socialista come è propugr,ula da essi. Ma acciocchè il Parti-lo possa restare u11ilo nella lei/era e r,ello spirito bisogna che esso sia re/lo con lo spirito - ,nei limiti della disciplina che impongono le deliberazioni ronf.•ressuali - della toiieranza e della imparzialità. ll Pa: lito Socialista ltaliano non è una rm,erma, ma ur.'assoeoiazione di liberi, ed 1 lim.'ti delle bro al/ivilà me.r.Jali su questio,.i lattiche e teoriche sulla nostra !:tampa e ir. .seno alle nostre niurrior.i non possono essere imposti che da essi stessi r;~ ll e dei ib1:razior,i cong-resSuali. I metodi eh.e /'Esecutivo del Partilo ·ha usalo chiudendo la discus~or.e sull"uniln. che la s.trag. ar:de maggioranuz dei. delefa/i ai Congresso di Marsif;!ia avevano aperto, sono metodi contrari alle nostre iradizi::mi. COMPAGNI DELEGATI! La Sezione di Londl'<Jdel P. S. 1.. per impedire una ripetiz;ione di quanto qui sop:a abbiamo deploralo, v'ir:vila a dare il vostro voto alla seguente pre~iudiziale: « I delegati, riuniti a questo Congresso, acce1tano la pregiudiziale della Sezione di Londra, dichiarandosi per l"wtità del ParJi/o, escludendo a prior,i la possibilità di un un'altra sc,is.s:or.e;e, non impo;'/a quali sara.no le deiiberazioni della maggioranza, s'impegnano a lare tutto il loro poss:bile per mar.tenere unita la compagine del Partito per evitare qualsiasi d<iserzione o espulsione di t,.·'uppi o di sir;goli compa[;ni per motivaz,ioni di tendenza; dichiarano pure che la nuova Direzione del Partito non deve arrotarsi il diJ1itlo di porre ,'/ veto alle discussioni teoriche e tattiche sulla s.Jampa e nei/e Sezioni del Partito "· · 1comunisU d Scianosa La virulenza di linguaggio usata dai quelli in favore sono h;a.riabilmente suddetti compagni è slala causa all'as- l!ellali al ceslino. Esempio ultimo il de- ~f'mblea d: saba-lo 14 corr. di un il!Jcide.i- liberalo della nostra Sezione, che vi fu I espir>gono il ~improvero di non aver le d1 una gravità eccezionale, che ci mandato fin dal lunedì 9 corr. e che votato pei borghesi facciamo un dovzre di porla.re a vostra probahilmtti!e, ha subilo la, sorte <li mol. L'organo comunista del Cantone rii conoscenza. l; altri. Sciafìusa, il Scha/fhauser ArbeiterzeiA,11' o,rrl.ine del giorno del-la su:dde,l;a So bene che qu.?sta protesta lascerà fung, indignato perché il G. C. del Can. assemblea figurava fra l'altro, la rela- il tempo che trova, giacchè mi sembra lone ha sbancato dalla carica di giud;- zione della Commissione d'inchiesta no- the avete preso l'abitudine d, fare il ce cantonale il Dr. Schòttli, premesso minaia per conlr,ollare la veridicità di •1po·:x:a.o:,iocomoda.ccio 1,wlro» - come che i componenti ia frazione r'l.dicale un'accusa d1 carattere infamante lan- I ~i dice a Roma - ma teniamo a farla ed agra.ria del G. C. avevano ri.iolto di ciala dal com-i:;. Parlmder Mario a cn- ugualmente, perch2, b qualità di socia- volare per il candidato comunista che rico del com;,. Orlandini Ferdinando. listi, non dobbiamo sopportare imposi- cadde p2r un voto di sorpresa, fa 11n api! relatore comp. Lami Domenico, si z:oni e violenze da parte di chicchessia. le alla lealtà dei bor2hesi onde' ven~a avviava alla conlusione rilevando che Ed il vostro modo di agire è una vie-- invitalo il candidalo borghese eletta a mai il Parlender aveva esibito le prove lenza bella ·e propria, perchè approfit- rit:rarsi in fa•:ore del lrorn~to comupromesse alla Commissione, quando late di a~re nelle mani il giornale per nisla. quest'ultimo in ispregio ad ogni logica servirvene contro i compagni che hanno « In merito - continua l'orfano coe. senza pertanto fornire alcuna infor- il torto di avere le opinioni differenti mun1sta - dobbiarr.o respingere il rimmazione a soslegn0 della sua accusa, da,'.!e voot.re. Io son certo che, S'.! poli'- prcvero avere la nostra frazione negar:.affenmava es,erc sua precisa convinz.io- sle lappare la l::o::ca agli unitari lo f.a- le> i propri voti ai candidati borghesi. ne eh~ l'Orlandin, fosse slalo un lasci- reste volon!ieri e, per conto mio, che vo- la nostra frazione aveva risolto di dasta. nonchè un noto squadrista. glia.te convenirne o no, questi metodi re i propri voli anche ai signori Marco fl comp. Orlandini. che -durante !'in- sono lontani dall'indicare un vero sp,- Zimmermann e Dr. Sulzer "· chiesta aveva mantenuto tutta la serietà 1 ito socialista. Nc:1 è certo la prima volta che nella •101:sibile nonslanle gli insulti reiterata- Qui, si:uno lutti compa!gni della ,.ve.-:-1politica comunista si riscontrano episomenle lanciategli ora da uno ora da chia guardia, e prctendiamo aver dirit- di di questo gmere. l'altro componenle del gruppello. pro- lo ali~ nostre comunic-az.oni sul giornale I Comunisti ~ reazionari, qua_ndo fa lofondamene sdegnalo d1 quesla nuova in- che, fino a prova contraria, è di !\lllo ro comodo, s1 puntellano a vicenda, lnfi:>mia regi l!iuslamenle, somministrando il pa-rlrl.o 8 non d-i U'lla fraziot0e. Da 30 fine de; conti ... una mano lava l'altra, al Parlender uno schiaffo. anni milito nel Partito e da 30 anni il e tutte e due ... sporcano la faccia. Ma il Profiaa,nrlo d1 que:il'o im,cidenle, i•l pairLllo mi ha iinculcato di non .soppor- ~u,i,ìcio li'.bello che si stampa a Ba.s.ilea grupr,ello dei compagni su ricordati s: j lare e di non. a~~meltere nè violenzP.. nè_ continut.>rà a sbraitare che i socialisti scagliarono conlro alcuni soci prèsenti pr~ole.n~e, ne intoLlera,nze da_ parte tl1 vann0 a braccello coi fascisti e coi bercercando di colpire sopralullo i compa- ::hicchess1a e' lanlo ITT?nc,, rn1 sembra, ghesi. gni Orlandini, Sorcine!li e Amedeo. che si d~l:bano sopportare _da_parte di Ah! Sgualdrine. Quest'ultimo, alf:r.e di por termine al compagni. .. a meno che I prmc.p1 morali d;sgustoso incidente s1 avviò all'uscila -le! Pa,rU!o no,n ,i,uno più 1!li slessi e che ccn:lu:e.ndo con sè il comp. Or!aindi:ù ':l mi,a fe-de .u.,imula1a no.n sia die i,l frul8 Ilo scopo cli accompcgnarlo alla sua a- lo <li u.n ingenuo canrlor?» ;,,r non rlire bitazione. SenoncH il gruppello d"?gli cl, una congen;tà :.,becillità. •~nergumen;; ncn ancora soddisfalli, su- Saluti cordiali bilo li raggiunsero ed armati di bastoni li a~gredirono brutalmente. Si deve allo intervento di altri compagni della sezione se solo pochi c0lpi furono scambiali, e se non si ebbe cosi a registrar:: dei contusi. Nel ri·reltere all'esame dell'eseculivo la relazione dei falli su esposti, ci pre· ,<;a:no 1,n.fo,runerviche fil!lo a quwdo non c1 s: dar:rnno serie garnnzie s.t~l,la loro con-do,~l.a futura ,.ielile assemblee. nom polce·mo più ar.ce!-lare riunioni Jn -:omunc con :lei prepo'.e,Li .s:rnili; che oli-re a met'.ere i.n 1·idicc,lo la no,slra ope.ra -ii rn-::i,a,lis,~i, ri-schia. dri prnvoc,air.ci gravi prc,vvedimenli da parte delle autorità di pubblica sicurezza. Firmali: Giannetti Alfredo - Lami Domenico - Tron Augusto - Zoppi andrea - Marinel!,i Lui<!: - Tolocchi_ni Gerbina - Ca,polon.go A~!!elo - Cornigliaro Vincznzo - Candolo G;useppe - Rosina Amilcare - Tirone Giuseçpe - Bargagna Alessandro - Orlandit1i Ferdinando - Dognini ZeJfoo - Ro•ioia Auigus,to - Pc:ra Lui~t - Valienzi Carlo - Callei:!ari Attilio - Servelti Guido - Sorcmelli Mario - Arrighi Armando - Benoldi Ettore - Sorcinelli Amelia - Amedeo Filippo - Ciabattini luigi - Gabrielli Oscar - Lami Umberto Talocchmi Sante - Tubiolo Ignazio - Campa,n.,a G1:1JCO'lllO- Mornti Giovall1ni - Mizia 1Pao.Jo - Ba..rreini Viinoenrz.o - NataU Cesare - Ridi Pielro. I compagni Cibelli - Vantaggi e Costa non hano polulo firmar.e perchè assenti da Marsiglia. La sezione conta 45 soci. O. D0,NATf. UN ORDINE DE!l. GIOR:--10 <:!ellaSez:one di Krado/F-Sr:honenwerd f,Rit.) I comipaigni ddila Seziooe <li K1ad0Lf-Schéinoowerd, r1u.ni'li in (!l~- blea per discutere su !1'01dine <l. g. del Congresso del Pari.ilo: approva[:, alla unanimità, meno due aslenuli la Mozio- ;-e per l'Unità Socialista, rilevano indignali la scorrett~zza commessa dall'Esecutivo del Partito c-he p,andava un suo fiduciario ad eseguirn un giro d'ispezione fra le sezioni senza farne cenno alla Comm,ssione esecutiva della nostra Federazione. I compagni, affl:'rmano la necessità della più stretta disciplina di partito, e ricordano ai compagni dell'Esecutivo eh::: i metodi diltalor:ali da loro inaugurali, ':l le prepolen7.e che loro compiono ai danni dei compagni fautori d~ll'Unità sono la negazione del senso di disciolina. Fw:mo vof.i ,:ihe il Congre~so d1 G.renoble ponga fine a questo stato di cosa, :eso 01rma:i ,il!Jtol,le·rahile, e-cl avvij a.Jlo -:.forzo cOillto:r<le de-I• Poarhlo Sccia.1-sla u11ificalo per la lolla a fondo contro la dittatura fascista. La Sezione di. Amriswi/ ed il Gruppo di Wiidenswil che hanno volala alf'unanimità la Mozio11e per l'Unità sccialisla ci l·an110 inviati per la pubblicazione, due ordini del J!./orno quasi i11denlici a quello della Sezione di Krado/f-Schor-enberJ!.. Ci scusera1:no i corripag11i se non pubblichiamo ... per non Far ripe/ izioni. Un operaio. Jligliaiu di focolari Sjl<'nfi, in q,1,,. 8/i qiorni in Ua/ia. ,·,,ne CClS(' 01>(' la PiOIC'n:a , quat1n,[u /i,, s/1 oncalo 11 /e rii /a11ora!ori {1·df'/i alla J1()s/ra lcl<'n. .Ye/le ra.,,, 1 <!~e [)1 i Pc> d'oqni sn- ,1,qn-J dalle rn{fi< h,, de/hl f,Oli:ia f oscista. 1\' I', le ('1I.,e ol'<' la <li.,occupa:ionP rr/ i .\a/11ri rii f amfl hannu g<'llalo lo S<JllClllnr<'. Tris!<' .Ya/(lle I/ella di//alura {"- ~cist" ! J/iiioni cii lc111orntori. di c/onnC' squallide e di /Jimbi macilrnli, con lo .,Ioma1·0 semivun/o <'d il [recido nel/(' ossa jì<'11sr1110 alla prossima Pasqua c/C'lla risurrr:irm<' prole/aria italwna. La va benone m ,.. Nel mese di novembre 1929, il numero dei !allimer.ti fcfoarali è stato di 1025, mlNllre era stato di 1041 nel TJ'Te- <'ede,n,/emese di ottobre E Dl 872 NEL ' l,JESE DI NOVEMBRE DEL 1928. ~ Il numero dei protesti cambiarì è rì1-ultalo di 74.735 in co11fronio a 79.356 nel/'c,ttohre 1929 E A 6fJ.203 NEL NOVEMBRE 1928 "· Le et.Ire eh.e di.a,mo sr:1pra, sooo p.re~e di peso ,danla ,terza ,p.a,giina del Popolo d'Italia del 21 dicembre 1929. Que:9!e ciu,e soi10 sta•,e ,pubbdicait.e per fair crede.re aigli ~lailia.ni che, iin fin dei con-bi., ,c'è un migli,ora.menlo fra ,~I mese d'ottobre e 11 m= di ,novembre 1929. I leltcm sono pregaiti di fare ,il confronto .fra il 1928 e i.I 1929. Che cl isaslro ! li

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