L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXIII - n. 6 - 9 febbraio 1929

ANNO XX%l11 (A. l'.) ZURl1G-O9, FEBBRAdO 1929. Nu:m.6. ----------- ------------------------ rektooo ,1475 (Setutu) - Cottt.o-Chèq_ue~ N. Vl/l-J6,6 SETIJMANALE DEL PARfffO SQCIALIS'f A l'l'AUANO NELLA SVIZ~ 01 l rl ai 15 le eaplL AlJbooamenti 11er la SVfzzera r,er ramo 1926: REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE: PREZZl DELLE tNSBRZlONI: Un al\M' f{. 6; Mi llf«i k 3; t« meei fr. 1.50 • !.'.Avvenire del Lavoratore , ,~, r~«eN: u. aono fr. li; tei ll'\Ni fr. 5; tre meei ir, a.se Zurig.o '-ommissione Esecutiva del P. S. 1. Zurigo, Milità~sse 36 ?1!'? tm~ i> apUio di lme. (larchcaa - colonna), M Ceot p.,. ~é.cla.me continuaita, prezzi da ~I I · veritermidnei l ·dissidio tra lanostrFaederazione e la Direzione del ~artito Domeniea scorsa abbiunto invialo all'Avanti! il seguttnte scritto: ' iiuo 11; .sottoelci compagr1iche pos~ono impa1·tire le:.ioni di vivacità ar. dente ed appassionai.a.a tuHi noi; è quindi do cscluclere in modo asS-Olu. Io che Si sian i, lasciati spaventa.re da qualche .~.J'illo o qualche dis.co,· Nessuno ha diritto di 1Jiolart' le ,lecisioni dei convegni e dei congres. ~i; wltanlo SllCCessivicon_gressipos. 9ono modificarle o amwllarle. TA Direzione fu nominata dal Convegno di Marsiglia: lo stesso Co_nvegno lo investì dei poteri e delle incomben z:e. E' inttlile che lo Direzione si ri. chiami ad altri; il suo delegalo al nostro Congresso che tentò di farlo fu com?inlo apertamente (intima. m<•PI~ lo era.prima) che la Direzione trae i poteri solo dall'investitura de1 Convegno di Marsiglia. È non dicio mo alleo.. per ora.. "U qnesto dclico lo argomentù. possibilil~1. ìn un. perio.d.o non lon. con la sola (u·ma di Nenni. senza co. ftr1w, di rcaliz::are quanto I> nelle mitalo. causa comune. possa bensi contri. buire a tenere divisi i lavoratori, ma sia oltreehè antisocialistico e bece. resco anche sommamente imbecille. Cari Compagni, Lu relazionl' pubblicata dall' A- "anti ! del Congl'e~o della nosira Federazione è monca e tendenaosa: def problema dell'unita ripete 1" di. éhiarcuioni e le motivazioni del rap. pr~ntante della Direzione, ma •tace le contestazioni e le ragioni ad. dotte dai delegati delle sezioni. Il oommento della redazione pOi trai. la .del Congre~. del nostro giorna. le e dell'attegpi«rnento della nostra Federazione ,n generale dOlt .parzia. tifa settaria e cattiva. Questo e quella presentCJIW ai lettori il nostro movimento ed il nostro corrteg!)._o i~ una luce falsa. Ciò ~ i~o e nor dobbiamo Chiedervi d( fare· posto rtell'.Avanti ! alle seg,uenti note, che ltndono ad illuminare i compagni sparsi nei diversi paesi sullu realtd dei fatti e dei propasiti. ,o l'I.Ldee 11ivacC'. I mo.t.iui tJer-,vanno ricercali al trovo. ~ discWlSlone s~l p1·oblema del rumtù mandava ali aria feticci. scuo leua dogmi, recava 0 vunque un c.,al do soffì.o primaverile di rinnova mento; molti compagni, gior,anr ~ a~ira;r,ioni . del p'colclaria.Lo italia. Constatiamo e/te l'Avanti! pubbli. no come prese.rive ln decisione del cò la tesi con tutte le fume e l' AvwConvegno di Marsiglia. Non lo fecero nire la pubblicò con la iola fì.rma di e però uennero meno ad un loro Nenni. Fummo disciplinatissjmi dun. preciso e slreilo dov,ere. ì\' on .solo, que dnohe in tale circostanza; fum. ma .~;1ùotaronopure i'opern che, in mo perfino piu disciplinati dell'Ae~ec11zionedella uolo,i/it dr/ ConvP. vanti! oh'era diretto da wi membro gnu. cercarono di ~vvlgere i fautori della Direzione. Doveva quest'ultim.a· sinceri dcli'unila. Ad un dato .mo. prendere pro:1vedimenti contro dr mcr.lo c,m1ullarono, praticamente, la noi? Doveva punirci prima d'invitar dcci.ùme ciel Convegno, tapparono ci a non sgqrrare? In tal caso sareb: la l1ucca e legarono le ma11ia coloro be stata veramente feroce! Del resto al nostro Congrçsso si dis se pure di quanto {anno di buono I comunisti; perchè il delegato dell.a Direzione non ci denunciò pure co. mc apologisti della Terza.lnternazio. nale, Della Federazione sindacale inter. nazionale al Congre~ nessuno a. r>rebbeparlato senza l'intervento det vicesegretario del ·Part'ito. L'ordine dfl giorno - soaialistico, classisti~. se non vi dispiace - presentato e brevemente illustrato dal relatore sulla questione sindacale sarebbe sta. to accettalo senza discussione e l'og. getto sarebbe stato esaurito. Fu Sai. vi a solle.va~e la questione della Fe. derazione internazionale Leggendo ed illu.strando una specie di mozione, non roppiamo ~ .sl4l o dell'Esecuti. vo, da presentare alla prossima rtu. nione della Direzione del Partito. Fu in risposta alla sua teSi ed alle sue asserzioni che si trattò pure del. la Federazione di Amsterdam - senza farne l'apologia ma scartando nettamente e vivacemente, eome .- conveniva, la tesi di Salvi. E poi t,M abbiamo dovuto accennare allo mo. zione antiamsterdarniana, ci ma pe. mes~o di esprimere l'augurio cJie la Direzione ne faccia giuslizia. Non per la difesa della Federazione sin.. dac.ale,tOhedalla mozione non Ila proprio nulla da temere. ma per la seriétà del nostro povero Partito._ Noi siamo ■ell~ dtsc1,i1na vecaJu, alla visione della realta illu mi1tata dalla discussione 1iconus.ce vano come anacronistica e fallace Lu intransigenza dogmatica cui ®eva no creduto nel passalo e prupugna vano una revisione del programmc, di Bologna; 9/i argomenti dei con fraJ'i all'unità .non reggevano aìlc critica: le speranze ch'ess1 avevanc, fondate sul Bureau cli Parigi cire<t la possibilità di nuovi aggruppa.menti internazionali o di unire le aq,e in ternazio1U1licsLstenti, svaniVC1Jl.O unà dopo l'alfra; intorno al Bltreau Si ' (aceva il deserto; la vol011UJ. di urritfl , virt~ le titubttnze, pervadeva sern E' veto eh.e lta nostra Peduazit>M l'Te naovi oo.mpafni e nuwe se~o. Rispetto ai congressi la Direziont· è 0rgano esecutivo; ha da eseguiti le decisioni dei congres:,i medesimi. Pertanto i nostri dirigenti avrebben:, dovuto foci.liture l'a vviciuamento delle forze pl'Oletarie soc:aliste al Lualmente appartate o militanti in partili ai margini del vecahio Parti. I.o Socialis:ta itali.ano, onde dare la che vole.vano parlare cd operare in con.f ormilà del desiderio manifesta_ lo dallo gramlc maggioranza d'ei de. leq:.11 riel Partilo. r:,,11 tale atto la Direzione Jw eer. ca/11 di scavalcate il Convegno d1 Mars.g/10 e di collocarsi al di sopra del P,,rtito; si è messa nettamente conlro quest'ultimo. In proposito non t>ipossono essere dubbi. ·Le decisioni dei convegni valgeno aneh• pep la DIPezlone . è in aperto dissenso eon la maggio. m. Piti. disciplinati di così non possia. mo e non vogliamo essere, percJté divenendolo Ci toccherebbe di filare diritti in paradiso. l'al\%a della Direz:ion.e del Partito Tutte le sezioni della Sv1zzera, nu Noi impugnammo i.m.med.iatamen. cirC4 il problema delrunitli S-Odttli. mna ~selusa, si erano gi4 pronUitaia le la validita della decisione della sta. No;. fX)n8ideriamo t«le unità eo. le per l'Wtitd; favorevoU all'unita 6 Direzione: avvertimmo quest'ultima '™ il JJl'eSUpposto ~ ,er la rano pure i (,Qmpagnidel Belgio, del e per essa l'Esecutivo, che coMide. l'aCCOlfadelle font.!! proletarie di. Lussemburgo. di Londr;a, del Va1· ~ ravamo la decisione come un arbi. ~erse e sbandate. per la preparazio delle Bocc/t.e del Rodano nella lor<, trio, al quale Mn ci saremmo mai A I u me di lorica ne e lo svolgém.ento di una serra e grandissima maggioranza; in. altre sottomessi. CerC<unmo di indurre la vasla azione movente alla riscossa seiioni della Francia, in Austria e Direzione a rispettare la volonta del e di senso comune I.A riteniamo feconda di opeae e nelr Argentina diversi compagni a.. Convegno; per facilitar1e la ritirata . . possibilissimaentro ìf nostro Partito ve.vano irnpre,ço a ,propu~n.are funL modificammo perfino l'ordine del Esaminato il problema dal lato nelrora ohe r,ol,e. tà SOCltdista. . · giorno del r.ost'ro Congresso, sosti .. che chiam.e~emo legale, riguardia. . N(?n ne diremo q.Oi le grandi ra. Per poco che Si. avesse continuato tuendo •Unità socialis,la• con ,Svi. molo un attimo da quello della log1. f1oni. non ripeteremo f• tesi rima • discutere liberamente la vùlontd luppo del Partito• ma nulla valse. ca. Badate: a Marsiglia tutti i dele. ·sld incoftfutata: · stabiUdmo iIWeCt di anione nel senso della decisione · gati - eccettua:ti i terzini che si a. clte noi cercltiamo e propagruuno· di Jlarsiglia Si sarebbe imposta alla Ora ci accusa di indisciplina. Se la stenne.ro - decisero di promuoverei runità conforme alle deeisioai Ilei ,randissima maggioranza del Parti. situa:=ionenon f'ossepenosa ed i tem. la disc11ssion,~sull'unità nelle sezio. Convegno CÌi Jlamglie. Siamo dan to. L'Bsecutivo, 0 la Direzione che pi. tragici potrebbe farci ridere; per. ni e negli organi del Partito, al fiM, que ~ella piena (>S.9el'V41Ua 'llelle de. sono contrari all'unitd, capiro~o e ché francamente l'accusa è tanto ba. ecc. Fra i «tutti• vi era pure la mag. eisicni mede~ e Ci sfor~amo dl compirono il lot'o piccolo colpo di lorda che non può fard nemmeno gior:anzadella Direzione. La segre. reatizr.trre l'aspirauone màntfestato stato. Stracciarono k guarentigie arrabbiare. Noi affentuamo, e lo ab~ tarrc;mi ancava, ma visto che accetto dalla §l'andi.sia.maìna,gio.ranza dei rlemocratw:hedel nostro statuto, so. biamo dimostralo, clle la maggio- , la carioo pur conoscendo le decisio. delegati di tutto il Partito a prede li. spesero pe1· un tempo in.determina. ranza. della Direzione è fuori della ni del Conv~gno, si dovrebbe argui. bero. Questo é un fatto CM nes.vurui to la ~one. dea.sa dal Conve. disciplina, contro la maggioranza del re c~e anc~ ella_fosse d'accordo. In abilita, nessuna audacia dialeftiC<f e gno. Partilo. Non siamo presi dalla mania seguito ~utti a_ssie~e._.ce;n:i-presal~ nessun so(isma pu6 scalfire. La so.cnensione doveva, ev·idente. di erigerci a Partito contro il Partito segretaria ed I terzini, inmaste la d1. 7 • • . ' SCUS3ione la continuaste per diver · Ri.mp.rovertanmo e rimproueria mente, dar tempo all'Es:ecutivo ed come ufferma l Avanh!, ~ C1oppo. si mes· · nw alla Direzione di non e~rsi tl.1. alla nuoua Direzione delrAvantil dr nemmo, ci opponiamo e ci opporre.. 1. · . tmafa alla decisione. del predetto «lavorare» i ComJ)a.9Jli, di dare il , mo risolu_tamente ed ì.nfle~sibilmen. Secondo noi. e, cre~1amo, «nclw r.onvegno concernente il pl"Obl~a ~oontrovapore,. Senza 'discutere cu le ad ogn1 soprnso, ad ogni sopraffa. secondo la l<;>91eCd1f il senso ~omu. "-druniM. Per qualche tempo la Di. . unita, naturalmente/ Le risorse n.oa zione dellu Direzione contro il Par_ ne, non ·? 1 discusse per discute. t 1 J::1e,ne c.e1-cò di ftU credere ohe st mancano ai compa~i d.ell'Es.ecuti tilo. Se non lo facessimo ci sentirem. re,. ma ?em,. _Pervedere se el'lt pos. lroNrwo semplicemente-dì diversitd i,o: di.re tutto il rn.ale,che s. 1• può det mo dimirwt· ed umiliat· nella no. :,bile di realizwre «quanto é nelle • 1 1 · • d , 1 e · t ·t r di inlaprciGuone: n<>aivremmo in.· partiti coi quali si potrebbe formare s_traqnut~lità di socirtlisli e di uomini , }:1d~_·::~~~ 11 CJ 1}n/t~eenf:~°u~ ~naaia~~i-~ ..· tcrpr,::ata male ed ess,i at>rebbe in. l'unita nazionale ed internazionale <'n-an V\. te1·prdo111 bene la ,decisiOfle in paro. scredU-arli, denigrarli agli odchi del :- • ., 1 • rlmrun,~ r~te. sempre secondo la lo. ./a. ù. cantest~mmo. Conosciamo be. com,pagni _ Oome fece e fa l'A.van. La. nostra Federazione. che ha oi. 1:ica. d, ,veva <>sscredecisa da ••,:li ne l« sP~etana e l~ !11111 c~~zione lii _ non si chiama discutere di a. tre 30 anni di vita. non fu mai.ìr.di. i11swme, ossia dal Partito intero. del l'tlrt;u?, CoflOSCla!flO un pochino nita (chi osa pensarlo?), solo vate a scipli.nìata: furono sempre disciptt. Nossignori, vm, dici<nrHJ i dirigen. anelt_t> ;I ~1<·ese§l'eflJJ'lo, che or• ~e perSl.U1.dere i oompa~ che tali par. natissimi alle decisioni del Partito !i. L't. ne stropicciaste degli accordi, P-·nt1!0 11 ;quanto feee. « llarsiflt~ lift sono fuori del ver~ -~ocialism.<> e anc,he qu~i ~ci che non 1<r' ondi1,i. d:i ri91wrdi, della logica. della ra. fl'!:f l u,uta, e qu~e cono~ et quindi ind~i tli noi ... fl r~to ma. deva.no pienamente. gwlie (ciarpame riformistico anche aro•nc la eonvtnziORe clte faJt« e tnr• d.<~1- quc,,1,,?) ,: deliberaste che ... aueva-te l'altrv wrw risolut,unente ~ri Ma le deciSli.oni dei oonveg)'li e del ragione tJoi, che noi, fautori dell'u alfnpi1i, c:hepresup•ftl\1t- u·H~.., put • ,. o· . congressi devono valere pCI' tutti1 nila. dol1bian10tacere "',c·l,·,1c/11'narC'I miuir1~ 'rilocco def1.;td~e ';,;jpg_ lwtll 1re1•••e t fuoridella non soltanto :pe'r i gregRri, ma pu. alla vostra deeisione. ,, lite.. ....••• ,,·,11nacentro Il Part,·to ranco per i dirigenti. • Non vi pare almeno strano e cu Non approviamo le gesta dittalo. rio_soii uost1:omodo di agire ver~u l'iali di Stalin e del suo esecutivo; du cumpagtt11 Notate poi che avete constatiamo pero che il dittatore rlec1soin 6 (diciamo sei) mentre noi rns.9o è investito dei Poteri diltato. siamo in parecchi di più ed abbiamo riali da '-!lt regolare Conflres_s-odel il cwsensu della maggiorant.a del sno Partito; la nostta D,re'tlone :.1t Partir:,. Perc~-fa 1ospes1 la discas1f11e f~be flfllì s, t1'-1ltG.~wd:i et:·urH'I inferJJrttazione, ma di risoluta e fe naoe ov11ersio11e alla · decisione di Jlarsiglla trapelò eta tutti gli fl1ti dei. la Direzione e dell'Esecutivo e lo ,troncamento della di$eassiane sul problema de/l'Wtita e l'ultimo oo. ,nu.nic.ato dell'Esecutivo lo confer. marono clamorosamente. I motivi addotti dall'&ecutivo a giustificazione delfinterru.zione ~l. ltt discussione sono semplici e oo. munì oovilli. In proposito :potreTTUn() osser:vare ehe se vi fu. quali<,he mi. cofo, uivace, fu provoeato d«rto. ~r. Sist,enfa degli orgau eentrtl.li nefl'o. slsggi(Jl'e e sabolare cott opi surta ii me.z.zl e modi la ded.fione del ton. ~o. 'Jla Rtm fu la otua-eità li ile. fìfflllti1t«r-~ rint~ii~; n.éff'~ù. Chi ~ese la discussione? (A Direzione, si dice, nella riunione del ,L5 agosto. Puo darsi; dalla decisio. ne pubblicata nell'Avanti! del 12 a. ~o si pu6 capire che abbia volu. ta sospenderla. Pero la sospensione non risulta espliaila. Il dubbio poi 6i aflerma quando nello ~esso nume. ro dell'Avanti! del 19. agosto si leg. gono. due articoli dellctsegret~ria del Partito .rul froblema dell'unita. Si oonferm.a, I dubbio. quaJtdo .~; ap. prende dallo stesso Avanti! che il 12 agosto il u1ce.segrelano e la segrete. ria parlarono in una assembfea u IJraxelle3 contro l'unita O non sc1. peva.no i due segretari éhe la Dite. iione aveva deciso cu non più discu. te,·e di urdta? Se n'erttno dimentica. ti? Strana t1.tnne.li.a! Ila poco impol"la; an-umttiamo 1Ure e.he lrJ.det!lsio-ne sia ,tata p1·esa lfalla Direzione.Noi contestiamo flll. r~ éil. ~-~- cl tlir.ltl..o di l«rPo. vece non ha nessurca investitura dit. latoriale. -~i e res.a dittatrice da se Affermazioneinfondata stessa, ha sftaccciato lo statuto del Partilo, ha offesa e uiolentata la co. &1ituzionedemocratica- di quest'ulti. mo. Si è messa fuori della diHciplin-a e .~i è esautoro:ta. No.i chiediamo •che rienli-i nella disciplina 1 che eseguist.a le decimoni del Coruvegno di Marsiglia e Jasr,1 passare la volootà del Partito. ' ,l Dalla r~laztone del nostro Con. gte.!IS<' pubblicata dall'Avanti! risul. ta eh,; Salvi disse che la Direztone c.vrebf,e potuto prendere provvedi. menti disciplinari quando il compa. gno Nenni lanciò, a nome del Co. n:itato pro unila, la sua tesi. Di gra. zia perché? r:ontro chi? Noi e rdon noi diversi compagni residenti in al. Nien!e di piu e nient(' di meno. trz paesi aecetlcunmo e firmammo :d !esi di Nenni.- Quando apprendem. Come vedete .'~iamo ,superdisoi. che la Direzione era òontraria ac. ptinati • perche 11011 soltanto siamo ché si cosliluisù un Comitato, ac. ligi alla disciplina del Partilo, ma cettammo subito che di comitato domandiamo, esigiamo che pure I non se ne parlasse e telef6nammo rlirrfenfi faooiano «llretianto. 1'1/lati,pogra(ia di pubbricare l'a te~i Le acrobazie · del vicesee:retario A,proposiJ.odi tesi, nell'Avanti I del 25 marzo 1928 leggemmo un artico lo che era uno squillo di battaglia Aveva per titolo «Fuo1i la tesi.. Tra l'altro in esso si leggeva: ,quando verranno queste idee nuove, se ver. ranno., io credo che la Direzione dovrà pronunciarsi in modo precisC1 e conclusivo su di ess~, chiamando. se ne sarà il caso, tutto il Partito o esprimere il suo parere•. L'articolo finiva cosi: .Fuori la lesi e le idee nuove ohe trattino tuL lo il problema dal punto di vista dei p.rincipii e della tattica, che fissino 1 compiti della lotta sia per quanto concerne il terreno negativo che po. ~tivo e, soprattutto, <Che siano ~tcite su-I problema internazionale. Quando la lesi e le idee nuove -sa. ranno conosciute, la Direzione e so. prattutto i compagni c:he comµon. gono il Partito, diranno se esse so. no accettabili oppure no ». Era firmato da Giorgio Salvi. Bra. vo Salvi, pensammo. Cosi ci piaci. ,Portare la tesi davanti ai compagni che compongono il Partito,. Benissimo. La tesi venne; fu pubblicala ne(lo Avanti! del 3 giugno. Nessuno la di scusse: Giorgio Salvi rinfoderò la spada e nelle giornate storiche del 4-5 agosto 1928 1 p.resentò alla Dire. z.ione un.a mozione per dare ragione a se stesso e stroncare la di.Slcussio. ne. Puach Salvi! Addio squillo d1 battaglia. addio serietà. ed il resto. La nostra Federazionè e le Internazionali Dal comm.ento che il vicesegreta. l'io del Partito ha .s•crittone/I' A van. li I sul novll'o Congresso Si deduc€- clie ~ pareachi0 irritato contro la nostra Federazione. L'irritazio,,e si spiega,: al Congresso nostro egli do: 1Jette incassare delle smentite nette e partic~lareggiate e lasciarsi dire delle verità brucianti. che, probabil. mente, non si senti cantare nè al convegno di Brux(;/les e nemmeno in altri raduni. Si è che al nostro Congresso tJi e rano dei compagni che conoscono eerti fatti e particolari che la grande maggioranza dei .soCidel Partito i. gnorano. Ma l'irritazione non da di. ritto ad alcuno di falsare e nemmeno di ~ltera_rescientemente i fatti. Salvi scrwe di «apologia della II. Interna. a:f onale della guerra, della burocrati. ca Federar.ione di Amsterdam e del. I.ediver~ _socialdemocrazie eul'opee e mondzal,,. Ed invoca e minaccia fulmini contro gli ap-ologisti. Stabiliamo che al nostro Congres. so nessuno fece l'apologia dell'Inter. nazionale socialista 0peraia e nem. meno dei partiti socialdemocratici.; nessuno dichiarò nè pensò di sotto. s01•ivere tutto quanto fanno e non fanno l'una e gli altri; si riconobbe invece lealmente e si .mise nella sua vera luce quanto l'una e gli altri fan. no contro il fascismo e nell'interesse della classe operaia in generale. Noi siamo abituati a guardare i fatti sen. z.a la lente del seHarismo bisbetico R_iteniamo che il negare quanto gli altri partiti opetaì fanno effettiva. mente per la e1'•s.'ie lavotatrioe e- 1, l'Auenlra dli llfltlllrl e l'Avanti T La redazione dell'Avanti! per lt, penna, crediamo, del delegato della Direzione al nostro Congresso, se ltl prende pure col nostro Avvenire eh& accusa di essere diventato ro;pt~ benevolo di tutte le campagne oon. tro le decisioni della Direzione ecc. ~dagio: l'Avvenire cerco semp~e dt mf?r"!a~e scrupolo$arnente i compa. gm, di dLre loro la veriM•qualunqiu essa fosse; si- eresse contro la Dire. zione soltanto quando ed in quanto questa mancò ai doveri lmpostilè dal Convegno di Marsiglia, e sabot() diret_tamente o indireftamen.le l'ope. ra m favore dell'unità S<>Cialisla. Combattè cioè le illegalita. le soper. chierie della Direzione. E' verissimo: nella Cfilnpagna 1.n favore dell'unità sì distinse enorme. mente dall'Avanti!, ma sempre •· prof rio onore e gloria. L' A...._vven:re ospitò gli scritti di uztti: della Dire . zione, della Segreteria, della illustre Balabanoff, dello scarparo Sinz'cco ~ej co~gni vecchi e giovani. de; ,·iu~o~Le degl~ _avver&aridell'unita soc1al1sta.Tul_ti I compagni che avevano un pensiero da esporre, un :pa. rere da mani/ estare sul problemtl ·che tanto appassiona. ,potevano farla senza restrizione alcuna. Nessuna m_anifestazione onesta. .per quanto discordante e5!Safosse col n06tro Ptmto di vistà, fu respinta, L'1\vantil inveee nascoSe ai com. pagm molte veritd, li ingannò quindi consa..fevolmente; da qaando ea:rn.. biò direttore è ridotto ed umilimo da org~no del Partito ad organo del.' la frazione e fazione che deUene cJ p~tere; pubblict, cose non vere e ce st_moarticoli di Sinicco, di VuattÒlo d~Pedroni, di Nenni. di Clerici-(crt:· diamo;. di Fenner _Braekway, ecc. pcrche contenevano delle veritd c1t11 1aDirezione del giornale voleva M. S<?<>ndeariecompagni. Questa f sto. na, o cronaca, documentabile tn qualunque tempo e luogo. , E noi! facci?I"o a~tri confronti tr111 l Avvenire e l Avanti! per evitare hl accusa 'di... parlar male di Garibaldi. Stabiliamo .soltanio ohe l'Avvenin, si_~tt~nne scrupoloSttm.ente alle de. c1s1~n1_del Convegno di Jla.r$fglit1 e la.scio libero eorso alla discuasione mentre l'Avanti! in ma.no dentt fra' zione, fece fl ~ontr«tio.~ · ,- - . .•.. ,J

L'AVVENIRE DEL LAVORATORE _____ _ ---------;---------- -------- Ledeeisionidelconvegno sono validissime so. Tullo cleu<'ru11a11erecom·è. lii. tangibile. E ci domandiamo: ma al. /ora perchè l'E~eculivo a Marsiglia approvò l'ordine del giomo ,~avore. vole all'unità? Perclìè un suo mem. bro_. i~ vecesegretario del Partito, par. tecipo perfino alla compi/a;;;ionedel. l'ordine del giorno votalo? Percl1è partecipaste alla discussion<' sull'll. n_ità?Perchè il vicc~egrefariodel Par. /Llo, membro dct,·Esecutwo. ~r:risse nell'Avanti! dC'/ .'.:!.i rnaI";;;o 11. s. clic se fossero venute la !e.~ie le idee nuoue srr,.ebbero stale <:o/iopnsi<> ai compagni che compongor,o il Parti. lo, che uvrel>bero polulo accettarle opp!Lre respingerle? Auete giocale lutti una commedia? E' orribile il pensarlo: sarebbe 11n disonore. unu infamia. No, non è possibile. 11011 11ogliamo. non passiamo crederlo: uoj non a11etegiocata la commedia ... approvò l'ordine del giorno votalo dal Convegno. Le difficoltà si spiegano e, spiegano il f:Omp-romesso rtappresentato, daltordrne del giorno illustrato da Pedroni. Se g/l uni o gli altri accetlarono tale ordine del gorno con restrizioni mentali, non lo sappiamo e non ci preme di saperlo; prendiamo l'ordine del giorno qual' è e sosteniamo che vale per tutti. Semplicemente. Noi ci ai'leniamo strettamente ad es§_o;vogliamo l'unità con tutti i socialisti (chi allerma il contrario dice consapevolmente cosa non vera). Comunque vogliamo discutere; vogliamo che tutto il Partilo sia interpellato e decida con chi si può e si deve lare /'unione. In proposito /ordine del giorno è sufficientemente chiaro. lrre.dentismo fascista emuseo parlamentare ~on hanno dello per<> eosa con. Jcnc questo musco. Ì\fa lo ~i indovina. Vi ~aranno, per esempio, Je 50f1 bombe a mano con le quali HOJ1hy conqui,;tò il Parla.mento nelle prirm· elezioni; figurerà il collello dcll'?TIHijas con iJ quale cast.n:, i C?mu_rust1 che caddero ne le sue ma.111: V1 saranno le cord(' e i ram.i degli alhen c.;on le quali e sui qt:Ali _l'on. LÌ~~- hiis appiccò gli operai e .1 conta?m~: \'i sa1-à 1111:a targa che ricordera 1I centesimo assasSlin.io delron. Hija,~ col rclati,·o banchetto dato per l'oc. ca:il.ione al quale C<)IJ11pan·ero, oltn• L'Avanti! prima nella relazion~ del nostro Congresso e poi nel com mento a quest'ultimo si richiama al. le decisione del Convegno di Marsi. glia in merito alla disciplina... <dect sione che da mandato - sono parole sue - alla Direzione di colpire con inflessibile energia coloro, ecc.•. Lu Esecutivo del Partito, nel comunicato pubblicato nell'ultimo numero det. l'.\vanti! fa altrettanto. Congresso I! I idem (/)o/ /los/ro coi risprm!l<1Jll<1;) si lllagiari si dolgono di non Yeder a Budapest la delegazi?ne cronla. VIENN.\, gennaio. Per haslonarla, ben inteso. . I (I conte BeLhlen da qu<'lla ,·ccclua Qu<":,la bi~ogna lasciargliela: -- i tn!pe eh<' è. rispos<· che il goYerno foscisti, qquando ~1 ·mclt.ono, sa.nn? ,:i dà cura p~: ottenere u qualunqu~ far rid!err! alle loro spalle lnlto il co~1o la re,1s1one del trallato d, mondo .. \llro che i c/owns in circo Trianon e c.he in Inghilterra. Lanlo equestre coi loro lauj, i calci, g.li Lloyd Gcorge che ~.ac:donalrl ~ono f:Chiaffì e le cadute grolleschel... . foyorevoli alla rev1s1onc.:· . Cosa ,·olcte che ia, per csc1np10, Ciò fa ridere!. .. C~~ si npr~met- al reggente HortJ1 y, anche i. 17rincipr Caslagn:1lo (non mai abbastanza de. funto) e il colonneUo Ro111..anelli rappresentanti dell'rtaJia ... democra tica... · Egregiamente. Constatiamo con piacere che il vicesegretario, l' A van. ti! e l'Esecutivo del Partito conferma no che il Convegno di Marsiglia er>be facolta di legiferare, di stabilire nor. me e regole per il Partito; prendia. mo atto r,ol'ontieri che essi stessi di. chiarano avere la Direzione « rice. vuto mandalo • dal Convegno mede. simo. Ed osserviamo pacatamente: le decisioni del convegno valgono tutte, non soltanto quella che fa co. modo all'Esecutivo; non vale sollan, to qm.:-llaconcernenlé la disciplina, mr po.1.rc quella che si ri{erisce alla unità sociulista. E' chiaro. Oiocaronouna:commedia [.'ultime comunicato dell'Eseculi. I.il\ è una sfuriata denigratoria e ca. lunniosa contro la nostra Federaz10_ ne e contro i compagni degli altri patsi c-he s; tl'ovano sulle stesse diretti:1e. Se dicessimo che ci lasciò in. difjerent; mentire,mmo a noi stessi. Con/c<.:Jiamo che e.i amµ.reggiò pro. ;-m l'fJm<mtc. Non tanto per quanto di~c t.": noi e della nostra Federazio. ne, quanto per la spaventevole leg. gerezza e la caparbietà - cerc1ua. mo di essere moderati nei termini - dell'Esecutivo, che è _pronto " frantumare il Partito, piuttosto che cedere alla volontà della maggioranza.dei soci. Ecco: speriamo che nella Direzw- ••c .-·i irovi ulla m%giora11zadi com. pugni coi nervi pii) sa11ied wi più ,i•iLuppatosenso dj re.spoHsabilità di quur:lr.,d.imostrano di possedere 1 compagn: dell'Esecutivo. Ci auguna. scialo che -tale maggioranza· non prenda decision; che potrebbero -~- gnare lo sfacelo di quanto rimane del Partilo socialista italiano Non devastale con le vostre mani, èompa. gni della Direzione, ciò che non riu. <;Ci a devastare il r ascismo. non com mettete un parrieidio! In altra parte del 1:iornale dinroslria1110 che pure Salvi, Ire mesi dopo il Convegno, stampò ne/l'Avanti! che sulla nuova tesi e sulle idee nuove dovevano pronunciarsi lutti i ~omponenli il Partilo. I fautori dell"unilà non domandano altro. Ognuno è padrone di sc/r.ierarsi pro o contro l'unità, di voler questa con gli uni o con f!Ji altri, ma nessuno ha dirilto d1 impedire al .Partito di decidere sull'assi//ante ed appassionaniP. problema. Ci auguriamo che /'Atvanti!, che pubblica la dichiarazione dei quattro membri della Direzione, pubblichi anche questa nostra nota. la federazlne lra21t111 •el P. S. I. ha discussodell'unita socialista lullo ciò di fronte al'a disciplina del tono quei brasi. fascisL1 m~. an _da partilo fascista di Milano? t?scr~:11«· una re\"i5ionr del ~rat~alo d1 ~-Ja.. da d:!ellanli! Per essere paghacc1 d.1 11on? forse la re.sl:luz1one dell mtc. professione bisogn.a fare come i gior ra Croazia•? Ques-ta si che s~rel_)b~ nalisti fascisti che se la J)':gl.iru10 t<Hl buffa! fi lerr:itorio che i mag1a1, .~1 un o"iornalac.cio s,·:zzcro . 11alurn\. papperebbero :,-ai·chh? mo~to f)'IU mcnl~ ... anarchico, il quale osa ;i~sc grande che la stessa L ngheria. _E se rire che il grande Gia1npaoli. padre• si aggiunge che ,·i ~ono an.ch_eglt slo. della patriat>e c.apo del fa•,cismu .. A ,·cni _che. staccala la CroV:i.a. clall~ slalo destituito e al suo posto ch•.i. Serbia, ,·errebbero troyars! isolati, malo un altro hcll'esempln.rc di tep. ne deriverebbe l.lt1.0 Stato m pr~Yapisla, lo Staracc, vcnutn su dal 1na. len.z~ slavo do1:1i.nalo, ma si cupisce! \1i.goldismo squadrista. da<1h ungheres1. I bollettini dei fratelli di Preda})- Come si vede, la guerra n.op. h~ pio smentiscono e vogliono dar n insegnalo LUC;nlea ques~ g~nte e tl bere che Giampaoli lu ... pr<?m?sso ,·ento di reazLOne che sp:.ra.'.n Euro: cli ($rado. La qual cosra {'. ,·enssuna: pa la rende capace delle p-1u audaci lo !l.a11.110 così ben promosso che è fantasticherie. chiuso in un.a. forLezza. F.., siamo gtu. * * * sLl, que.:;ta è la vera promo-,-:iQneù1c T fascislj uiagiari hanno inaugur~- gli spetlava di diritto, dopo t.u.tto! lo il mu!-'eo parlamentare e, ne~ d1 - Anahe noi antifascisti avremmo fal- scorsi d'inaugura,,Jone, hanno dello to la stcssissima coSJa.con :lLi. Ma n- che l'Ungheria insegna al mondo, v-remmo dovuto loLtarc coi~ qu~st.a perché nessun Stato ha ancor3 nn difftcoltà: salvarlo vivn dall'ir~ rlella museo parlamentare. Vi potrebbe C:sere, se n~rn fos~c w1·c-ggcllo di valore. anche I or?l~gio cl'oro del redattore della socialista ,\' e pr.:=aua ssassinato per ordine dt fiorlhy: orologio che l'assassino, depu ·ato al Parlamento fa..c;cisla, mostrò p,iù volte. Per completa.re il mu~co, d~ :·{'. slo, Mu~olin.i polrebbc mandare la lima con la quale il suo amico Dumini h.a assassinato l'on. Matteotti e rauto di F"ùip,peUi. Ma si crede che non vi san\ spaz\o ,.ufficienle per contenere tutte queste 1·r :i:1u·iedel parlamentarismo• iascista. UMBERTO ERRA~VfE. ·--o-- 1\'011 opprimete il Partilo; persua. cletevi che il Partilo può prospera.- re soltanto nella sua cosrituzione dc. mocratica; la diltafura di quals.'.<Jsi. Dire;;;ionelo soffoca, lo strozza. Rien. Irate nella disciplina, se veramente amaie il Partito. convoCCLte un Coll. gresso e lasciate che la maggioranza clei soci fiiori dalla galera decida. A tale decisione si inchineranno tuCt1 All'ultimo momento, da .Buenos Ayres ci.~unge la no-tizia c,he Ii Federazio ne dei socia1isti citaliani residenti nella Repiilibli.ca ~a, ha tenuto il proprio annua.le Congresso durante il quale si è discusso a lungo del prol>lema della unità socialista. folta. ---============:;_;=====-===---- Constatiamo ancora una volta che l'Esecut'iv0 non parla più nè d; dL scussion8_ sull'unità, nè di Congrcs_ i buoni socialisti. · Viva il Partilo socialista italiano! La Commis.9ione esecutiva della Federazione della Svizzera. Er,a· la pmma voJla che i com:pa.g.n, dell'Argentina, così Ioni.ani dalia vila politica del nostro paese, ponewa..,o in discussione itale problema, .\nche il fascismo estero quando Inmargine al nostroCongresso La corrente uru.laria vi si è aliermala bcilla.ntememe. Su 17 delegali, rappresentanti di Sezioni, otto hanno votato per una mozione Ga-Sfl)erini sulla ba.s2 della « Tesi,. del la -Direzione del Partilo; sei hanno votato una mozione uritania identica a quella votarla dalla nostra Feder,azione al Co~res,so di Zurigo; tre delegati si sono astenuti. L'Esecutivo del Partito sconfesserà anche la Federazione dell'Argentina che - al pari della nostra - ha osalo discutere il problema dell'unità? s; melle a far il buffonr. non Leme ri... ,·ali. Ieri, per esempio, :ùln l.:11nera di Budapest, si è alzato un deputato fascista per prole!'lare contro !1 te!·.- rorc in Jugoslada. Una faw1a p1u bronzea di questo deputato fascista (si chiama Szilag)' ed é un campi?nt clella libertà 1lCT i ladri!) sarà d.iffi. cile lJ'Ovarla. Credo che neanche il nostro Turatougustolo. che in Itali:.. ha rimesso di moda la maschera di Sciosciamode'.a, superi il ,na~arv S1:ilagy. Costui ha detlù che des1dcr.i domandare ai ... / ratelli croati se oggi dispongono ancora di tutti quei diritti dei quali gode,·axw sotto i11 Ungheria, se possono ancora parla. re la loro Lingua Mll loro te.1-ritorio e se hanno diritto di sventolare \a bandiera croata. ·U1a dichiarazione Al ~o della. F edera.zione Sviz.. .zcra è sta.ta. letta una lettera dell'ex setfretario del ,Par,tito, comp. Ugo Coocia, che ,,ba dato modo ad aloun.i rappresentanti di a.Heimare l'esistenza di accordi oif:iciosi presi con i ira.ppresentanti della Direzione a Marsiglia per la .fusione col Partito Unita.rio. 1 ca nt articoli n~ reltiliche di !autori del- !' unità. Denitra, calunnia, ,ma non rettl- ; ca. Pure La settimana scorsa si riliutò di pubblicare una lettera di Nenni ed una di Pedroni. L'A,yyeru:re del Lavoratore imnce pubblicò sempr_e e pubblica ancora tutto quanto gl' inviaro110 e gl' inviano tutti i contràri all'unità. L'unità socialista « ••.•• La ,bor,Jiesia teme l'unità socialtsta più d'~tni altra 'cosa. Si potrebbe quasi dire che le attuali divisioni siano Jlale creale per _i{ suo maggior profitto. Essa trema all'idea che, un giorno, Le frazioni antagoniste nelle quali è divt10 il proletariato, si riconcilieranno. ·Di .fronte a que,çta. .aifferma.zione noi sobtoscritti, membri della Dire~on.e i.D carica a quell'epoca e presenti al Conve,no di ,.Mar~ tutti aderenti, compreso il .compa.gno COIOCia,all'aJlora esistente Comitato di iDiifesa Socialista, leniamo .a dichiarare solennemente d'ignor.11re i.D modo assowlo l'esistenza di 11:uesti pretesi accordi. Oli accordi che conosciamo s.i limitarono puramente e sempli.oemente 1tlla .redazi~ dell'ordine· del giorno &te è quello che tutti conoscono, e non furono dovuti, coine si è detto e .scritto al COM'egno della Federa.zione Svizzera, «al/linganno di una Direzio~ p2r sluggire al rischio di esnte battuta dqi/e due correnti di opposi• tione », gi3.Cehè tutti sanno e primo fra tulti lo sa il cornp. · Coccia, segret. del Partito in quell'epoca, che se ognuno fosse rimasto 15,ullesue posizioni, il Com.italo di Difesa ,Socialista ~ebbe avuto, da solo, la maggioranza assoluta sulle d.ue co.rrenh di destra e di ,sinistra messe insieme. Se quailouno prese accordi al di •fuori, ed' oltre l'Ordine del ~iorno, ne (l"isponderà a.Ila propria. .coscienza ed a coloro coi quali si è tmpegnato. N9i abbiamo la coscienza enor,inemen · le lranq,u.illa i,n proposlilo e sSe appro• v.unm'-t l'Ordir.e del ~iorno fu perchè esso afferma.va altament~ che H Partilo Socialista Italiano restava il Partito Socialista Italiano, che l'unità si doveva Fare coi partiti in margine al nostro f «pa,-liti» al plurale e non al singolare) e coi senza partito, e pe-rchè si confer m,a.va rades.i~e al 'Bureaiu folemaz.io• nale dei :l'art.ili Rivoluz.ionari. Se J .Jusion-istiP della prima e dell'ulhma ora pensa.vano che il Bureau dovesse essere sostituito dall'Jnternazionale Socialdemocratica, se per unità co, partiti ,i maigine e coj se:nza partito es· ai intende-vallo la fusione pura e "5effipli ce col !Partito :Riformista, non può riirua.rdare noialrtrJ nè i componenti il Comitato di D;fesa Socialista, i quali se hanno un torto è di aiver creduto che a Marsiglia tutti foss~o ,sinceri e non vi fosse invece qua.te-uno ohe aveva dise• tni reconditi da .realizzare. Come si vede v'è una notevole dilierenza e distanza tra la condotta nostra e quella della Direzione dell'Aiva.ntil. 1 compagni onesti e leali giudic,hino. In merito alla,dichiarazione dei quattro membri della Direzione dobbiamo osservar~ e dichiarare: tAl Co~esso della nostra Federazione nessuno a.Jfermò ohe a Marsiglia siano -start.i ,.presi d~gli .accordi con la Di.re• zion~ rper la fusione col Partito ,unitario. Nes-sW10 assolutamente. Pertanto o si tratta di malinieso oppure di ,un poco decente «gioco» polemico di Salvi clw, in questo caso, /,a sorpreso la buona lede degli altri tre FirmaJari, che non furono a Zurigo. In 0,tni modo la dichiarazione "solenne ,. dei quallro membri della vecchia Dire. rione cade nel, vuoto e con essa cadon'o le velenose insinuazioni che reca nella coda. Ed inlaJti l'uniià dei lavoraJori - se potesse realizzarsi - equwarrebbe ad un disastro per il regime politico e sociale della borghesia. Sarebbe l'inizio di 11narivoluzione prossima; ne sarebbe /o condizione indisperusabile e sulliciente. Quando si coru.ideri la _parte CM ha avuta la divisione operaia in taluni tipici avvenimenti conlemporanei - quah la vittoria della ditta.tura mussoli.niana in !Iitalia o lo schiacciamento del potere operaio in Germania dopo la breve fase del 1918-19 - si può concl~dere che tale divisione spiega da sola, o quasi, gli episodi controrwoluzionari del dopoguerra. Conseguenlemenle l'uniliccuione delle,lorze è destinata a por fine alla· controrivoluzione. Le camicie nere, quando si è trattato di incendiare le Case del popolo e le Cooperative in Italia, non· hanno latta distinzione tra socialisti e comunisti, esse han potuto colpire alternativamente gli uni e gli altri perchè il blocco ope• ,aio era spezzato. Esse non avrebbero osato massacrare e saccheggiare in lutto [a "penisola se il proletariato avesse resistito unilo e non iii ordine spar~(J. Nulla incora,Mia maggi0,rmenle I~ classi dominanti ad instaurare il lascismo nei paesi rimasti lino ad oggi immuni da questo llagel/o, quanto la divisione delle forze proletarie. 1 quattro compagni contestano che la vecchia Direzione abbia palleggiato coi fautori dell'unità per timore di trovarsi in minoranza al Congresso, contro le opposizioni di dl!!ltra e di sinistra. Ci risulta che alcun membro della medesima Direzione nè dfohiarò nè ammise la pre• detta preoccupazione; non è quindi posr;ibile,documentare il contrario di quanto affermano i firmatari della dichiara. zione. Ma sappiamo pure che nessuno diede «mai, ·altra spiegazione del piegamento della Direzione, che Fino alla vigilia del Convegno si era rnanJenuta rlJPdamenle contraria ad ogni passo. !)erso qualsiasi accordo. Risulta poi in modo posiiivo che alla Per intimidire le classi dontirwnli e vigilia del Convegno i cerzi11i iwitarono paralizzare i loro movimenti è indispenuna rappresanlanza dei !autori dell'uni- sabile un risveglio dello spi,·ito unitario. tà ad un colloquio c-;;l proposito di sia- Per imporre loro il rispetto delle liber, bi/ire con essi degli ~cordi per costrin- là conquislate. per prepa,-are il campo gere la Direzione a lare delle concessio- a nuove conquiste ed all'emancipazione ni. Iota/e, i lavoraJori non hanno che da E' quindi naturale o almeno spiega. proclamare la propria vò/ontà dt conibilisslmo che si deduca avere la Direzio- portarsi come una classe omogenea, pane patteggialo per timore di venire a drona di se stessa e capace di sùperare lrovarsi in minoranza. le proprie crisi. · Potremmo sollevare i nostri riveriti Il ferzo slalo francese era unilo nel dubbi sulla enormità della tranquillità 1789; il pro/p{arialo parigino tra unito della coscienza di uno dei Jirmafari; pa- all'inizio della rivoluzione del 1848 e il re inlaHi che « uno » si sia pentito di 18 marzo 1871; le yjltorie sono state quanto fece a Marsiglia p~r l'unità; e sempre figlie dell'unità, come le sconquando si è penlrli non si è enormemen- fitte hanno sempre coinciso con le s-cis. te tranquilli. Ma la coscienra è imper- sioni .... tc-rutabUe... Non c'è rivoluzione senza unità! Per quanto fati.a COh i perfidi in. lendimenli fascisti, l'ironia è taglien. te e hen assestata. Pcrchè tutti i «liberatori• s.i so$ dimostrati enor, memcnle più infami di quelle tirannidi che hanno per ~ni ed anni critica lo ed additalo all'indignazione ed all'esecrazione del mondo. L'Ungheria Li.ran.neg.giòvilissimamente 1 croati, ma agli eQCcssi e alle rapine che son giunti i serbi, non arriYò mai. Come l'Italia fasoisla (e prefasci. sta). Gridava da o'.t.re un st:colo con. lro la tirann.ide austriaca e conser. vava leggi (tutte le le&,ai,~ivili e penali) che l'Austria si sarebbe ver. gognata di aver in vi.gm'e. Parlava di... civiltà e manteneva un sistema carcerario, così infame da oscurare l'inquisizione di Spagna. E sopra tutta questa bella roha, la corrui-;ionee l'arbib-io (iahe rnol dir tirau. rùde). Vinta la bella guerra, lutto ciò a11menlò in modo spaYenloso e, lo- ~icamcnle, produsse il fascismo che è l'apoteosi. il culmine dell'arbitrio e quindi ij trionfo della tirannide. In Serbia come in Italia. E sri eh. be questo bel risultalo: che tanto gli irredentisti serbi che quelli ila. liani, una ,·olla , redenti. e provato stù'.e loro stesse spalle il bastone dei dralelli• 1·edentori, !urono presi da nostalgico rirnpianto per la libertà d1e pr?ma conccdeYano loro gli o. cliati tiranni. S11i nuu·i delle case di Trieste si lcf.'ge ,-pesso questa frase scritta col ca1·bone o col gesso •Cecco Beppe, torna presto: tutto perdonato!». l fascisti magiari oa.piscono il Mlurale e logico stato d'animo che s1 è ,·cn11to e1·cando nei croali e ore~ dono di a_pprofìtlarnc per i loro lo. ~chi scopi. Ma s'ingannano. Le li. ranuidi, con le wfferenz,e che un. pongono ai popoli. finiscono per in. ,egn:w loro molle cose. Per es.empio - e sopratluUo! - questa: <'J1e un popo-lo, per essere libero, non deve mai cedere alle lusinghe degli impe. rialisti che, col pretesto den·urutà della ... paLria. pt')ma gli mettono le calen<" e poi lo rapinano. Si è liberi quando si conserva la propria indi. penpenza di fronte a tutti, anche ai... fratelli redentori . Il popolo croato, che ormai conosce i polli tanto del. l'una che dell'altra ipatie, si guarderà. bene dal cascare nelle trappolf che pietosamente gli tendono i fa. Rcisti magiari... E ciò va.le anche _pel' altri po-poU: via da tutte le tìranmdi, veechie o nuoYe che siano ... LETTERE DA LONDRA SeratadellaConcentrazione Lcmdra, ,ennaio 1929. (Rii.) La prima cena o.ng.anizz.ata dal Comitaito locale dell...l Concentrazione antifa.scicrla clle, come a.m1unqi...to dalla «!Ll.bentà», ebbe luogo domenica 13 ~en• naio, f1u un vero IS'llCCeSSO sotto tutti punti di rista. Era.no pr~ti tutti ,gli a.mie.i più :ittivi dell'antifasci~"TI.O londine.se. Giusti.ficarono la loro assenza con messa~i di .solid.ar.ietà e d'incorauiamento gli amici: dottor Angelo Crespi. prof. Decio .Pettoello • (da Cambri~), E. Gibezzi (da Col.chester) ed i. due Bagnari (pa.dre e figlio). •li Presidente del Comitato focale A. Ci.ma, brindando alla Concentrazi~ • diede lettura del se,uente ~o che Filippo Turati ci ha itw.iato per t·occasione: « Cari ami.ci della. Concenlrazio~ antilaaciata di Londra. Saluto di ~an cuore il &O~ deUa Co.ncentrazfone Antifascista lt.a.l.iana i.n q1.:eUache essendo ~i la capitale della Gran BJ-et~, è già un po' la capita.le del!l'l&:.ropa, e 1potrà essere un giomo non lontano, I.a capitale del mondo. Co.lesto piccolo ttabt.o- se sarà in.te. so e pro.segu.ito con intelligenza e con a.n.i:mopari alle nece.ssità - potrà, dov:à assumere un'importanza assai matg,ore che 81fli inizii non appaia, un s1gn.i.faca.toal .t.empo ,stesso storico e co smopolit.a.. !L'evoluzione democra;bioa delle socie tà umane, tendente ve~ forme di soli darismo integra.le, ossi4' di sociali:smo sempre ,più ampie e più concrete, subì_ oon Ja guerira, col do~uerra. e col fa. scismo - ohe ne è il fenomeno il più caratteristico - una puntata d'arresto ohe vorrebb'essere non isolo un « di qui non si passa,, all'emancipazione proletaria, ma insieme, ,per .necessità della l~<:a, il rinnega.men-lo ,di quelle cfte di tale emancipa.z.ione ~ono le premes.se ~ le condiùom'. nec,e.çsarle, la di.5truz.ione cioè di tutte le <X>nqu)Stedelle r.i,vohtziol\i bor~esi, e quindi ,un ni.nculo nei sec?li, un ritorno aJ più buio M.ed.ioe-w, tutelato dalla m.ibia.gliatrice esaLta1a e d ivtinizz.a ta. spettano Quando c:hessia potranao esserne colti - come ooi lo •fummo - alla "J)r&V"Veduta..Spetta a noi, cspett& a voi, farneli oonsa.pe,voli, dicendo loro, nella -loro :lin~, Ja tra.~ comune. Noi non siamo 1?li ospiti, ipiù o meno « desirleraJ:i!liJh tdetaa ,pietà -~ neppure della solidanietà accordata oome un'elemosina dei popoli frate!Ji: siamo, al conlral1io, gli ammonitori, le provvide cassandre, le avanguaràie segna.latrici, dertinate a persuadere ai ~o ifiducios.i la necessità di premunirsi in tempo, e combatiten.do pel · ,camune riscatto, di combattere per la sai~ del loro proprio av,venire. Ora, una tal.e opera in nessun paese potrà riuscire altrettanto ~ruttuoaa, quanto .ip Wl. ,paese il cui idioma e la cmi inf.luen.u domina.no i tre qua.r-ta del mon. do; e c:iò ~a.tutto 1Se il successo elettorale, ohe tutti vi a~ proasimo, delle lfonz.e del Laivoro o~to, intenderà ~ vostri .sfoni e .li se<»Dd«à. E' questo il grande a.u.gurio che DOSI io, ma la forza delle cose m u.scire dalla ·vostra riunione. '1 miei ~ ed io abbiamo cert:eu.a che tVol aa:-ete d~ clf interpretra.rlo e d.i adempierlo. ,Per la Concentrcui~ antihucista Ua• liana di Francia, vostro co~• dev.mo Filippo Turàli "· La fine della lettura' del me:s.,aggfo di TUT"ati (,più volte interrotta d:a. applausi) f.u salwtata, ol~ da un lungo appla,u.so, da ripetute (rida di « Evviva Turai.il E-vrviva la. Concentrazione! Ahba.sso I• ca.micie nere! "· ,A questo punto l'amico Cape.lla, ap• profittando del.l'entusiasmo, propone N I.atta un.a colletta pro La Libertà, e ùalti isottoscris.sero igenerosame:nt.e met.l.efl. do assieme la somma di 7 sierline. L'amico 5i.niooo, dioen.dosi dolente di dover interrompere !'allegria, in-ma i presenti a levarsi in piedi e resta.re in s:il~o per quaJdie ..,secondo m me:mor.ia al nostro oa.ro com~o Pietro Gila.rdoni, dhe dopo lunga e crudele malattia cessò di Mi-verepochi ~orni fa. Pietro Gila.11doni era di Gravedona - pravin,cia di Como; - era un bravo compa.~o e ra.ra:mmte man.caiva alle d'unioni della Sezione Socia.li,ta ed a quelle della Sezione mista della Woc- ~ers Ul\ion; restò assente solo quando 11 male 1l0 costrinse. il ~tto ohe duranle gli ultimi igiorni di ~ rvita espresse il desiderjo che le copie del giornale, ohe ~,j portò qualche ora di felicità durante 1-a sua Lu.nega l60fferen.za, La ,Libertà, fossero gettate nella su.a tomba come suoi fior.i pre-diletti, basta a testimoniare la sua !ed.e. •I socialisti ed i conce:ntr.az.ioni.sti della colonia di Londra s' in.oh.inano davanti a questo esemplare caa-attere di operaio onganizzato e cosciente, e m.mdano le più senti te condogl iaru:e aila sua desolafa compagna ed ai suoi quattro figli. 1GIOROIO SAJL ViJ - GiLNO 11EiMP,lA . .SIROBURiG.ASSI - A!LFREDO MMJNI. L' A"\'U1ti!, in ·mano olla ma~ortJllta dtlla Dirtziont iii Pdrlito. non pubbliSappiamo che a Marsiglia l'accordo PAULLOU.LS. tra i rappresentanti della Direzione, e (Dall'Unité Ouvrière, opuscolo di proquelli dei !autori dell'unità 1u tutt'al- paiga.udaedito da.I Pa.rit.ito socialistatro e~ lacilt. Crediamo di sapere pure comunista francese. aderente al Buche qualcuno dei quatt o firmatari non reau dei P, R. S.) Lo Szilagy però ha ,·oluto mettere ttno specchietto per le allodole e ha detto di essere certo che i croati rirnpfangono il passato com~ eli stes... ,In ~ Lr.iste pa.reniesi, ohe a prima yi.sta sembra oontr-a.dgire, mentre in sostanza. confe:nma. gli schema tradizionaJi delle pre.visioni dei maest.r:, l'ltaln.a ha :rl vanto e la rvengog,na di un atroce primato. Lv.i il fenomeno - per ragioni storiohe, econamidhe,. morali e poLitiche - si riveste di fottrne più ISpi.ccatamen.te criminali e b.r,.ganl.esohe; ma il fondo del fenomeno è comune a tutti .i regimi c.apitala.sti, e dimostra a oh.iairissima luce ciò di cw è -ca.pace la p.lu toc.raxia. q uando vede e are<k minacciato seria.mente iJ ~uo p~vil~gio. Ciò ,attribuisce ~li e- ~1. e '.'-1 proscritti d'iltalia un compito prn.VJ.l~a..to: 1a mission~ di riunirsi e di ~te.nde..--s:iprima ira loro - ponendo in disparte, per un utante, ciò ohe li divideva quando i ,partiti .in l,talia avevano franclu.gia e poss.i'billtà di ml,uppo - e p~i di d~e.ntare ~latori, a:lle genti ~vei:se de.i p:iesi dh.e li ~ilano, dei pero1<:olt ohe nnn.a.ccia.no le democru.ie di ogni paese, la pace e 1- civiltà del lllondo intero. I paesi d.; democrr..zi.a - j soli che ~S$a.no .uwor.a ~ a· itali minQocie - ,i,eneralment. le i,n:orano e •o• soDopo questa dolorosa parentesi la cena ha proseguito il 'SUO corao na.tura.le. Vari amici presero la patroia, jnclu.si l'a• tnico lM.~ e l'a.m.tco Zane.lli, per espii• mere il loro particola.re punto di vi.st.s sul -fascismo. Erano presenti va.rie signore e signor.ine, incluse le signore Lore:ni, 5paignc,U, .Pa.squale, !Leone, Capella, :Sinioco, 'e le ~orine Leone e 11..illa. ll'a"Mlon.iosa riunione si sciolse al canto di Bandiera· Rossa e dell'Inno d~i lavoratori. · G. SliNllCCO.

L'AVVENlRE D81. LAVORATORE ......,,--•u-••-··.. .-.....-----. __........_ -- La crisi della dittatura bolscevica .Jl frotskismo fuori teaae ad ammonimento del ri11alto d1 M - c11el~ Della Maigiora, ii prim" antifa scisla assassinato fog<1lrr:,enle dalle camicie n<1'e: L, sua lettura serV!ra certamente a risvc~liare · tiepidi, a scuotere ~li inerti e ad alime,,lare i1 s1crosanto CORRISPONDENZE 1 bollettini l'hc paprpagallc5- amet~- lt• ripetono quanlo vien~ loro onl1n.alo da ~losca e .._'he·<:o~l1tu !c.1'0no la 1·osidella , stampa comu ni.sla , e1 .ino aneora Lulli occupali u , olit !. z_ /,are la parola d'ordine della lolla contro il pericolo di destra , allor. chè u11 nuovo grido <l'allatmt·· t· lli- ~eso dalle alle gerarchie del Krcm lino: // trotsky."-mo. ecco 1/ nc>ni'. col . Ieri ancora il fuoco di Lutle le bat.. Lcl'ic st.alinisle era dirci lo contro 1:i destra comnnisla clic « prepara la restaura::.ione del capitalismo auru 1Je1·so te concessioni ai contadini 1 ic. ,;Jii e medi e gli ordinli. più seven ,·enivano lanciali alle Sezioni delll'I lntcrnazionalc Comunista per la li. quidaz1onc del pericolo di destra. Oggi l'ordine del giorno reca invece, lo scli:acc·amctllo defin.ili\·o del si nisll'is.rno lro~, sta - dichiarato a.n lisioucttista e controrivoluzionario - con i melodi spicciati,,i drlla G11e. pee,u e del ten·orè. La PraYda - organo uff dalc del governo di Slalin - nel numero ltcl 26 gennaio n. S<'~, riferisce la ~o-- perla di una organi7..zazionc trolc;ky. sla clandestina e annuncia l'arresto di duecento seguaci di Trolsky. La not.a ufficiale aggiunge che essendo costoro - i seguaci di T1olsky! - degli elementi ostili alla dittatura de; proletariato, verranno sottoposti aJ regime dell"isolamento severo. Altre notizie giunte dalla RusSl:, annunciano ohe arresti in ma~ di trolskysfi vengono operati in Lutle le principali città. A Leningrado ed " Cronstatlt gli arresti sono eseguit~ sopratutto tra le file ci egli u fuciall dell'ese.i'Cilo e della marina. Trotskv stesso con la sua famiglia sarebb~ stato r:condotto, in istalo d'an esto, dal luogo di deportar.ione, a Mosca. per esservi giudicato. Un anno ra Trotsky per esserm opposto alla politi.ca di Stalin ed alsue concezioni del divenire del'a Rivoluzione russa ,·eniva espulso dalle file del partito comuni5ta russo e deportato in. una lontana ed inosipitale regione. I suoi seguaci subL rono la stessa sorte. I.a dHlatura del proletariato rw.so, trasformala dai bolscevichi in ditta. lura del partilo comunista, degene. ra,·a cosJ fatalmente in dillatura per- -.onaJe la quale per mantenersi al poLere non es:itava ad abbandonarsi alla più feroce repressione conh·o i • ,i)! 1 ii:} ot·i 1 •ililn11!i <kll:1 dnsse op,·.- 1 :1·,1 rtt!-.s:1 < lll r ,lamn,;•a1w il ri!ar. ,.,, r li,• tl1·,11:,.Ta1.ia in s(•110al partii.o com1111isla, hiw1i. 1·d alla clrnw. r'l'azia op"rai:i in '-1'IH1 ,, lo '-;t·1lo ~ ,_ , iellis' :• :il1r . ~ Ollll ,,[1l)I(• lt: j){'l'S('("ll/11111 (' k r,'iH"t'. :on: 11onostm1IC' la fals1ti'"a z:onc· quol;cl:al'a dl'.'I <' opinioni della opposi/.iO!lC'. nm:oslanlc che TrnL-;ky cd i snoi fl,s~ ·.-o J)r:,;ali di ogni mcz- ·o cli di[es,1 1 {li I cpl"ra, Jr :ctee dcll't,pposizio1H' halino continualo a [arst slrarh ·n uwzzo nl prolelar=ato 1 us~o ::-. 1 al. , st• ne i: 'it·n I' I e, 1, ina.c. ··c11,1 l 1·cc11ie og,.' :,l lrlì<',o Jl•l·kdo di lnlli i d:ltaior': in,c•nla ttn ~n ~1plol10 t' dcnigta i ~.uoi opposifo- ,.; qualifinrncloli lnid lori ùPI prolr-:arialo, :i:J nti <lc11'11nperial1!-.mo!,. Ci i .sless1 sistemi furono aùopc·1·aLi anni or sono per .stroncare- roppo- ~:/01w sot'ialisla e· .sindanilisla. \ migli:1.\1, i sociali!.>L1.gli anar-.:liici, 1 . indacal si i. furono imprigionai i, deportati esiliali. Ora è la Yolta di frolsky e dei ~uoi seguaci. Conlro la dittatura di Slalin il maL contento brnnlola in lulta la Russia operaia e contadina. Per consc1-va.rsi il potere personale, Stalin ondeggia dalla destra alla sinistra; per vince. re la prima si appogg·a sulla seco11da, e viceycrsa. Ma i problemi chi: lrasagliano la Rh·oluzione Russa non fanno che aggravarsi. La situazioni' economica pcgg:ora. Lina nuo, a l)or. ghesia è sorta e già diviene mina<'. e,· osa ed arrogante . Il proletadato che ha fallo la sua rivoluzione non ha alcuna ingerenza nel c<J!rideUo Stato prolela1~io: è. Stalin e la s11a e.ricca che comandano. Nel paese do. ,e • l'operaio è dillalore 1 lavora. lori disoccupati ,·eugono caricali e d;spersi per le ~:tradc dogli a.genti della Guepeou. Sono le conseguenze queste .della aho izione della democrazia operaia, sovietlisla, e dall'instaurazione tli u. na ditlalut a ùi partil9. L"eroico proleta1·iato russo l· stato defraudato della sua dvoluz1one. Do vrà riconquistarsela. Contro la tirannia d Stalin che lo consegna indifeso allo sfrullarnento della nuoYa borghe.1ia concessionaria. cd alla a. ,-iditù elci nuovi speculatori agrari, il grido di ballaglia del prole,larialo russo sarà ancora quello delr ottobn: l917: • Tullo il pofe1e a, Sovij,fs ! l)e1w)cro:ia 0pel'aia! Ubc>rlit! . odio antifasci~ta leslimomanza di [arl.e amore con ro l'imoero delle i-. 11.dedi v.:nhtr:! rinal~ - ad onore e ,,'ori.. de-Ila monarchia, c!ell:- Chiesa e e' Ila bor~h~a - in pieno secolo XX A. CHIOD1N1. ( 1). F. V o/tena. 1 l P,ocesso Zamboni - Prezzo per l'Europa fr. 2.50 p'ù O.Jn p1:.1· le spese di posta. Ordinc,;zroni: A. Ch odiri - 3 B.a de la Corderie - MarDa Ginevra VITA DEL PARTITO DomeniC!I. 3 <:<>ri-., ha a v'lllo luol!o J'a<isernblea de.tla ~zione socialista. Approvato rl verbale e la relazione 1~- nanz1aria, e provveduto al prelevamento delle tessere per il 1929, l'asi.emblea ha as<:oh.ato un"ampia relazione sul Congress0 cli Zutigo latta dal segreta.rio del· .a Sezione, e a.opo <.sauriante discussiO'lle Ila appro\'ato all'unanimità l'ordine del giorno seguente, presentato dal compa- :sS!.E±S-l.....,...,....,_ az:.se ___ = gno Villorino B~e. tome S~DO amminlstrate:1e Ci tà Italiana wci!tu~::no~ Ginevra del Piuulo 112 milionid llreorodideficit sentile la relazione del suo de.le,g.a.lo Il c;uot;diano Le Peuplé di Bruxeles 18 Gennaio, pul..blioa una 1!1t.:ressantis- ~;n,o a1i1::olo sulla situazione fi.,.inziaria 17 grandi città italiane del compair..o B. S. Ne riassumial1'-0 la p&rte essen,Jale, da notare che le cifre sono Lolle dalla stampa fascista e s1 r~feri" &cono a sole 17 grandi città. li delicit nel 1917 non er.1 che di 15 milioni di lire-oro. Ncl 1920 questo deficit è gi,mto a 133 milioni,. All'auto• re piace ricordare cl,e in quel periodo si era in p.eno regime democratico o, come piace dire ai fascisti, -demagogico. Efie,ttvameate il 1920 è stato l'ar.no degli scioperi, ,J.ell'occu:pazion~ deile fabbr'.che e di conqui.sta da parte dei socialisti di oltre 2 mila comuni, su 8 mi.l:i e di 25 Provincie su 69. Ma arrivato il fascismo al poiere si va in.tne, a ridurre le spese, si passa cioè a un ieg;ime d'economia, aipplicato con r,iduzione di salari a.gli Qperai, impieg.ati medie, maestri. Dunque il ,peri:>d-0 1923 1. 924 conosce dei buoni bilano:. Storie! Per delle ragioni di presli~o politico il fase smo aveva comandato di non fare delle spese e ~li amministratori avevano dovuto obbedire. Dio sà a qual prezzo, per l'amminislra:zione delle strade, della istruzione, de~l'assi.stenza ecc. e.cc. Poi. Poi nel 1925, l'Italia, non conosce più le amministrazioni a ~ elettorale. I commissar.i, hanno sostituito i consigli comunali. Non vi è 1più controilo della Qpmione pubblica. Si rientra nella via del deficit. li 1925 ne s~a 19 milioni, ma la ci1ra sale a 49 ne[ 1926. l commissan ~eng-0no sostituiti dai podestà fal:cisti al cento per cento. E" il crollo delle amministrazioni: Il delici. in prev'.sione per il 1928 è di 112 milioni di lire oro. Come mai? Non vi sono più sciaperi, il bolscevismo è schiac c1ato Tutto marcia bene in Italia; oiò ron di meno il deficit è in aumf.nto. E le spese? E' press-0 a poco la stess~ cosa. R:co,diamo che le cifre sono in lire al Congresso di Zuri.go e le 1~ioui del suo alteisgia.menlo, le approva come pure approva i voti del C4>n,gress•i, deplora che la segreteria del Parlito e la redazione dell'Avanti! - inte,·- venendo i,resso la Libertà e dando un re. soconlo tendenzioso e incompleto dei lavori del Congresso - lentino di naiscondere al resto del Parlrlo la 1icruesta della convocazione di un con,g.resso gene.raie, e d; falsare la posizione assunta dalla Federazione Svizzera di frontl' al pro. blema dell'uni1à socialista; invita la C. E. a provvedere pron. t..in<:.nte per ,portare a conoscenza dt Lutto il Partito i voti de.I Congresso di Zurigo e le ragioni dhe li hanno consigliati . DtasO&Plikon SEZIONE SO0IALISTA l compagni sono convocati ir. assemblea per domenica ,prossima 10 con-. alle ore 9,30 nel so.lito loca.le. Vi sono all'ordine del giorno questioni importanti da risolvere, necessita perciò che tutti i compagni intervengano e siano ,puntuali. Il segretario. Da Lugano QLI SVILUiPJ'I DEL CASO SAJ..Vf.lM1LNil La polemica sulla vietata cond:erenza Sailvemini è semp:re all'ordine del giorno nella s ta.mpa ticinese. Al <liscorso fat.to -in GrlUl Consigli,, dall'on. Caltori, capo dcl Dip. ,Educazione e Polizia de.I Ticino, la Concentrazione antifascista rispondeva ad alcune i:lfelici frasi de.I Catton, ,.;on una nobile dichiarazione e concliud.e-va: Ma non v'è eSl!ntpio, crediamo, nel presente e nel passaJo, di uomo di Stato che mentre s, vanta cli offrire, ospitalità cl accusu puùblicumente di utgliaccherta. oro. Il processo Zamboni . ~vanti~uerra, .nel 1912, le spese di d1C1assette Comuni, erano cli 272 milioni, innnedi.atame:nte dQpo la guerra, nel boni e quindi la probabile complicità di 1919, 400 milloni. L'ultimo anno del re, Non c· ~ esempto e 110n vi potrebbe easere, perch~ una reg<,la buna/e di galateo a[(a quale non st sottraggono gli uor,uni pubblici impedisce di insultare I pro prt usµlti, e un'altra regola di elementare ciuilta nei rapporl1 fra gli uomm1 impedisce di o!fendere sanguinosamente chi, per la sua pos/zlorre particolare non è In t;aclo di rrr.tazzare /"offesa com€ si converrebbe. La Casa editrice « Italia Libera • di Mar~l.ia, dopo il vivace ..critto di R M.arvasi «M.ala'Vita contro Malavita», ha pu.bh1icato - proseguendo la sua attività veramente benemerita per l'antifascismo - ,un'altra brochure dovuta all'wco e proscritto F. Volterra - già vice- ~eg,retanio po1itico del P. R. I e redatto• re della «Voce Repubhlic.1 na ~ - sul Processo Zambom». ln questo volu.metl-0 è tutto ~I Volt.erJf.a: lo stil.e è l'uomo. Non retlorjca, non !:ras.i sonore, non invettive, ma storia uedda, analisi cruda, densa di ia.tti, legati in maniera organica gli uni a.gli altri. Quella che 1A. racconta è una !JlCC~- dibite istoria. 11 processo Zamhonil lo vorrei sapere quanti italiani - an che ira gri antuascisli - hanno la sen~ iarione, la visione rutida e dolorosa del grado di abbiez.ione in cui è cadu~ LI nostro ~razr.ato paC$e. ln allre naz10a.i esistono pure regimi di dittatura, ma cerl<1.menle nesSW10 di essi eguaglia il l'egime delle c,1uucie nere, no.n tanto per la su.a ferociu, quanto per la perversità dia.boli.ca ed i.pocrita, per l'asser.za totale di ogni scrupolo morale, di ogni n· clnamo a printjpù di elementaT\! umanità, di cui da' quotid.ia.n.,.mente 1>rova. A Roma, qualche mese fa, due innocenti, .Mammolo Zamhoni Q ·r-abarroni Livia, sono stati condannati a 30 anni di reclusione, , e.i di essere, rispettivamente, il babbo e la zia di un altro innocente - il ,giovinetto Aaiteo - sgozzato come un cane da61; aliii ufficiali della milizia modernissima al seguito del Duce, nella tra.gica giornata del 31 ottobre 1926. Questo è quanto appare :in modo chiaro dalla brochure in questione. L'innocenza di un ass<l8sinato e/eval'l a colpa di due altri innocenti! V-0ltenra non inventa fatti, non li tira, non li allarga, non la-vora di fantasia. !Egli si attiene soltanto alle risultan• :z:e processuali. La rsua documentazione è ricercata solamente nel campo fasci• sta da Mussolini, a.cl Arpinati, al smdaco di .Bol~ fino a quel comtn. Dessy vecclrio degenerato già messo a ripo-so per idiozia congenitta e ridriamato in servizio a!ttivo dal regime di gio-vinezza. Non un indizio senio, g,iuri<l.icame.nte o mo.r.bne.nte v,ilevo!e, dal quale potesse a,pande la oolpahlliià Af ~m Mammolo e de.Ila Taharroni. gime democrali-;o, 1922, 320 milioni. Ma i.I fascismo a.veva bisogno di gius- Prim-0 anno fascista, 1923 le spese sotifica.re lo sgozzamento del martire in- no ridotte a ..... 13 milioni. N~l 1926. Do conscio: ed ecco allora la macchina del po la sotppressione com,pleta delle a.m" complotto montala sulla base delle in- minisLrazioni elette a suff1aigio le spese duz.ioni e delle deduzioni le più assurde raggiun.gono i 420 milioni. Nel 1928, a'll· e ,le più rimiuali.: e.d ecco una famiglia no imperiale, COl1J)Orativo,di vittoria ecc distrutta =n nome della ragion di Stato. ìa cifra previ.sta è di 646 milioni. ' Oh! Il bel risultato per 1 contribue-o.li! Dopo la morie di Anteo, quella della Occorreva abolire i consigli comunali. sua vecchia mamma impazzita di dolo- Ri • ' mpia. zzare i ,poveri contadini e rmerai re; e dopo élllCOrai 30 anni di reclusioeh ~r e si c-rano im,provvi:sati sindaci e asne ai superstiti. · sesson, con uomini di forte caipacità, di DaU'Jtalia nuova il senso giuridico e alta moralità al cli fuori delle clienteHe qt:ello mora,le sono scomparsi. L'Austria elettorali. Bell'affarel. e i.I Bol'bone s<>nosuperali, vendicati! E occorre dire che per conto nostro ,,Il processo Zamboni,, è preceduti) riteniamo che le cifre siano al di sotto da una nota di Fernando Schiavetti, il del ve.ro. li fascismo che non ha esitato quale, col suo stile lucido .e tei'SO, di- a fal.sificare il bilancio dello stato deve Sl.Orre del come laivon il Tribunale avere certa.mente ridotto di molto le Speciale e delta connessione ira i pro-- df.re per non spaventare i banchieri ~ i cessi da quqesto organo islruiij e l'opera Walls Streel. i provocazione e di spinta al cosl dette. delitto di leso Jascis.m-0, della polizia regolare e irregolare. li latlo particolare è ncondotto alle sue cause politiche ~cnerali e pe-nnanentr. ll lettore si trova davanti il quadro esatto della giusti" r.ia veramente nera come una di quelle huie notti med-ioevali quale la nostra fan~ lasia di adolescenti, intravvedern, risentE-ndone un brivido di terrore e <li ansia mortale, <:<>Hocante,durante i racconti Jel maestro o del babbo intorno a quei '"aibili lirar>.niche una volta dominavano il mondo Finalmente liberato. Questo volumetto del Volterra è una bt:ona, eHica.ce, battaglia antiwcista. Io vorrei che gli italiani sopratutto gH emigrati comuni - lo legges;ero e lo facessero leggere. Vorrei che tli itali.ani r.i:.arsi per il mondo --,IO mi!ion;, si dice - diventassero tanti propagandisti d~- la umana verità proscritta dalla terra di Beccaria. L'antifascismo ha bisogno di uscire fuori dai suoi. quadri chiusi di e- &pandersj, di conquistare nuove anime, nuove energ,ie. Per la sua -santa batta- ~1:.a avvenire, Per la sua difesa prescn• te contro la minaccia della macchia di ol o de.I fascismo, la quale, irradiandosi dai consolati cerca di insinuarsi tra le masse italiane emigrate, usando a11o uopo la minaccia, l'inganno e la frode. All'adempimento di questa opera, uh• lu,sima .sarà la di.ffusione del Proce~ z~,, il quale presenta pae'i:n' ad a - qua V1CE. Nel regimi fascisti InBulgaria la slluazioneeconomica è disaatPosa I rascismi si somigliano tutti nei fr,a.,;lri c!1c pro,·o("ano. Cosi in Halia c0me in [c;pagna. in t·ngheria. in lblgaria. ft~ ~ulg-aria._ sollo il 1·erimc Zankoft-1. aptchdl. la !"iluaT.ione sta pcgg101 ando di giorno in giorno. :-.'ella sola incluslria del tabacco st e·.mfano '.3().0ùO disoccupati. Gran parte degli opc1·at del1e altre industrie - metallurgica, edile, agricola - ~.ubiscono la stes.<.a sorte. Sono cir~& 2()0.000 i dic::occupati operai ::u rf11ali s1 aggiungo!tO i p:c.coli arligia. ni rd i -conladini rovinati dalla crisi "Conom:ca. C:omitati cli disoccupati sono do- \"'.111q~1e i11 f ?rn!azione con la parola d or_dme: \ ogl1amo pane e lavoro! D altro canto la bilancia commerciale> del paesP. accu'ia 1111 passivo dJ 800 milioni <li {Pvas; le riparazioni di ~uerra non sono state pagale, le la~!-e sono aumentale enormemenle far I idcre alle loro '>palle tutto iÌ è di 700 milioni. F:M-icmo e he wcli, disastro chr ·o, i! Tnnto dov~amo dlrt. cosfr quello che c:osli ,._ La dichiarazione della Conoentranone Antùascista hd fatto saltare la tno$Ca a.I naso a Catloti, il quale ha m«ndalo una lettera ai quotidtam prendendos~la colJ'avv, Randol!o f>4cciardi, profugo re pubblicauo a Lugano. Ma costui ha , eplica to dtgn1to:same11te e vivamente. L'a.V\>.Pacctctrdi d>s1 oonclu.de la sua replica: "La Svtizer11 può prescrivere, tutte le regole t t Timill della suo ospttafilà: non è nosrro ,:omµ,to di discttlerlt. • Non cl può pre:lerivere l'obbligo di non pensarp c:on la nostra lesta e di subire spnzu reng1re lo oFrese al nostro orgoglio di uomini che se hanno la sventu. ru di non essere asatsti/1 dt alcun governo, hanno la lierezza di combattere pe1 w,a nobile ideo qual'è quella di voler reslilurre alla Patria l'anima e i/ volto di nazione libero e civile,,. Ma ]a questione non è iini.ta. Giovani liberali e socialisti. scendono in campo con comiz:i di. protesta che si sono già ir<ziati e che culmineranno con ana ~n>,nde manifestazione di protesta in Lu~ano, alla vitiJia della discussione dranc011si.j!liare sul caso Salvemini. '"' Dal che se ne deduce, che il Diparl.imento politico federale vietando la conferemza Salvemini, non ha proprio ottenuto i.I suo scopo, ha anzi favorito una campa.,!!na antifascista. IìL OONGRE.sS0 DEI COMPAGlNJ TIClNESJ Presenti numerosissimi d~egati ha a vuto luogo domenica scorsa \'annunci-'t~ lo congresso dei sociali.sti ticinesi. Gli inlel'Venuti a,ppresero con VIV<> pia,. cere lo sviluppo sempre crescente del Pam:i.lo, ed approvarono le di.~ettive dctl 1Eiornale e del Partito. Una discussione a'V'Venne intorno al nuovo orientamento del Partito verso i add~venne a nessun -volo, atlel'd,mdo che (!li avvenimenti maturino. La Sezione Socialista italiana, aveva fallo pemrenire al Congresso un suo voto di ,plauso e di inoo~iamento per la bella campagna dei socialisti ticinesi sul ca.so Salvemin,j, tl voto d•i compa~ni ib.- li.ani è sta.lo accolto da vivi applausi lutto il Congresso. \ELLA SEZIONE SOC.JALI.STA ITAfJIANA da mezzo: l'organizzazione " l'azione sin••- cale, fo tarirle, i contratti di lavoro. Sonl!J 11ell'inleresse ben inteso degli stesii latori di lavoro. Ma l'organizzazione sinPresenti quasi lutti i soci della s~zione, domenica mattina s1 tenne l'assemblea della S. S. I. 11 con~agno delegalo al congresso di Zurigo fece la relazione d1 quel comegno, illustrando la situazione interna del Partito e l'appassionato dibattilo intomo alla uni.tà. L'assemblea approvando l'operato del proprio delegato, ha st.igmatiz1.ato l'ag1. re della Direzione del Partito in Par.igi. che à vietato la puhbEcazione -i<?llareLaz:one del congresso, e che rni:nacc.ia provvedÌl!Jlenti contro la [eder. svizzera Da Bellinz.ona LA MANO D'OPERA ffALl.AiNIA La questione della mano d'opera ttaliana nelle imprese edilizie dei Cantune, solleva sempre, di -la.Ili.o in tanto, cl,elle discussioni sia nel campo operaio, come uel consessi legislativi, e q-ualche volta ha un sapore sciovinistico che certamen• le: non iia onore a nessuno. La questione è sempre la stess..: ~- chè tne:ntr~ emigrano ~iaia di ticlneal: alt.re migliaia di larvoralori edili italiani eutru.no nel Cantone? .Ll fenomeno lo ha s.p1ega.to il coznpagno Canevascini, capo de.I Dip. del L,i. voro del Ticino, in un suo recente disco:r-- so in Gran Consiglio, che noi qw r.iporLiMno nei suoi punti più interessanll R1~n.dendo ad una interpe.11.an.za cU 88.pore 3Ctovi.nislico present.ala da un de.. pubato borighese, Caneva.scini diceva: Osservo subilo c.he io dls~11to lormal ,nertfe dalla lesi de/l'on. lnlerpellanJe, d1e rlttmg<, dannosa per la dcuse ope. ritla. An~tchè alimentare e acutizzare glt 1tt.iovtnlsmi e gli antagonismi pregiudt:ualt, che dwtdonu e mettono in cotttra.sto 1 lavoratori proprio là dove la serie li ac" camuna rre/l,e stesse condlziont dt lauor-o " ctt ulla, st dovutbbe cercare cii ellmtna.rlt perchè i lavoraJori si intendano, s, antscano e possano così eHieacemente dr fendere I loro interessi malerialz e mo ralt. ln merito all'appunto che a.i Javor1 del la centrale elettrica de.I Monte Piottino vi s1ano occupati solo italiani, Caneva scinl osserva: Su ,un totale di 262 uomln.i "ccupatl nei lavori del Plottino, abbiamo quindi 147 ticinesi corrlederaJi erl esteri domJciliali nel Cantone e 112 stranieri co11 permesso di ~oggiomo pMUVlsorio. DI questi 92 sono minatori e 12 carpentieri c-he nel Trcino non si potrebbero trovare. Possiamo dunque concludere che ['aJ. Fermazione dell'on. Interpellante nel sen so che le società appaJita.itnici Jmpi~- .no opera.i di nazlionalità qua..-u esclusivament~ est.era è an pò lontana dalla realtà. E più oltre, r1chiamando gli e.pera.i alla visione del loro Interessi di eluse, Canevascini a,ggiungeva: Ad (!-ggravare la situazione si aggtun.gc poi la immigrazione rtaliana, instabile e llutfuanie e oUi sorveg/iaJa dagli a. genti di un regune che pOTtando all'eccesso gli antagonismi na.zionaluti, non permette la umone dell'operalo italiCZM con l'operalo di altri paesi nelle organizzazioni sindaca/1 ohe educane i lavora, tori alla solidarietà dt classe al di sop,-o delle frontiere politiche. Dirò, per concludere, che gli operai del Pio/lino, tictn,esi e strani,eri, sono in grande parie colpevoli essi stessi dello loro situazione e dello scarso valore del• l'intervento statale. Quando essi fossero unili nel sindacato, potrebbero trattar, per regolare le condizioni di lavoro, " con la collaborazione del sindacato rzon si avrebbe più una situazione caofu:~ come l'attuale e anche il compilo dell'Ulficio di collocamento e del mpartimento del Lavoro sarebbe di mfJ!to facilitato e di maUiore rendimento. Ohe occorre fare per lraltene.re la mano d'opera indigena? Elevare i salari E questo è compit-0 degli operai. L'on. Canevascini cosi lo jndica: Si verifica dunque questo fenomeno strano: che i nostri operai dell'industria edìliz1a, potrebbero in gran parie se non lutti, trovare occupazione nel Can tone,· preferiscono, inoece, salvo quellt che stanno nelle periferie dei centri, , migrare, e i posii vacanti vengono occa, pali da operai stranieri. E poi si grtdo conlro la ir..vasior.e di questi stranieri,· .,, protesta contro il Drpartimento del la voro e l'Ufficio cantonale di collocarn,mto e agli stranieri si la colpa di toglier• ll pane ae[i indigeni e di rovinare il m<!r calo del lavoro. Questa situazione non é tnvece rmpnr tabi/e nè agli stranieri n~ agli indigeni come tali. Come rimediare? Elevando I salari o un livello tale da non rendere più conventente la emie,azio~ all'operaio ficlnese. E come elevare, e salari? Gli imprenditori non li eleveranno ma, .tpontaneamenle; appirofittano an:z:i di tutte le circostanze, e In particolar modo aella concorrenza della mano d'operct italiana, per ridurli all'ultimo estremo posaibile: T111Jratoria un +raneo l'ora, manovali a 60-80 centestmi. Non c'è che un dacale la /anno gli operai, e Fino a quan. do essi, nella loro ~ande magi!ioranta, preferiranno vivero isolati e sbandali, chiusi in un cieco egoismo, insensibili alla solidarietà, insollerenti di disciplina, non (ll)ranno ragione di. lamentw-si dello s!rut lamento a cui ven}!0110 sottoposti, /e condizioni non miglioreranno e la pro!11ssione andrà sempr._e più decadendo, malgrado la legge e le scuofo dPgli apprendisti e i corsi professionali istituiti dallo Stato con il concorso degli imprendilort, per il perfezionamento della mano d'opera. Parole que.Lle di Canevascini gettiate al vento? Non cred.i..aano. Da1l'a8to consesso cui f,u.rono dette spe riamo siano gm.nt.e m ogni cuore di ope· raio, e che esse .f.aJccian.o risvegliare que1 sentimento all'organizzazione di. classe, di.e solo può dare benefici morali e materiali all'operaio e può penmetter~li di diiicacemen.te combattere I.a speculazione e.d il sopntso capitalista. Da Laoarno UN PUGDLATO ED I SUOI SVJLU.P.P1 Un ,vivace e movimentato p~lato è inter.corso f.na l'amico nostro Centina ed ~I &egreilario oonsolare Gabbucci, capo degli. « :iquilotti .. della colonia. L'aquilotto capo ha fatto uso degli artigli, ma fascistica.mente iha colpit-0 l'amico nostro con mano armala di ti.ra-,pugnn. Le conseguenze del ,suo gesto temerario hanno trovato subito la reazione ed una ben nutrita ,scarica d; pugna lu cons~ato l'aquilotto a far ritorno a V.· locità discreta .al suo nido. M.ort.ificaito per lo .sfr~o alla .sua persona, J'aqu;Jotto ca.po ha .raduna.to i IIDIU' mocohi, inviandoli sotto le finestre dell'a.bitazione del nostro amico a ~idan d~li «abba.s:so• ed «a. anone>>. E' bastato dhe una fuiestra si aprisse per.dh.è gli aquilotti si <Squagliassero pe.r incanto, contenti per le loro prodezze di Baltilla e di. maiscalzoni&mo. (l;a iiaccenda isa.rà nisolta dalla polim, anz:i pare dhe qualcihe gradasso nero-cir;nciato che ba v-0luto parlare imprudenlemenle pe.r ,[are msalta.re le prodezze future dei [asci:sti Joca•li. dovrà ~pieg&r• più largamente .i suoi propositi belluin1 da:vantn le autorità com.petenti. RliNOR.AZJiiAIMENTO MERITATO •Il Consiglio ,geni!lrale della Concentrazione antifars.cista d; P.arw ha .indirizzalo al nostro compagno Loma.z.zi uno ape• ci.a.le ringra.z.i.amento per la sua atti,,viià per La p,ropaganda. e la diffusione della • iLi'berlà,, ne.Ila re;gione del Iocarneae . Al modesto compa.gno nostro, da molli anni sulla' breccia de.Ila lolla per la classe operaia, ile nostre sincere con~atulairion.i per J'el~o conseguito e di simpatica solidar.ietà pe.r la su.a attiva prop~anda socia.lista, sindacale ed an• tif.a.soista. VEGLIONE SOCJAILlS'fA GIOVANILE. La Sezione gi<Y.Vaniile,socialista Guerra a lLa guerra, ariganizza per martedl f)l"Ossimo 12 co.rr., ultimo giorno di cli.!'· n0Vale, una 'Veglia danzante nel salone de.Ila Birrari.a N azi.ionale. Invitiamo fin d'ora .i lavorato.ri e com pagni ad intervenire alla simpatica se rata proletaria. DLCONGRIESSO DEL P. S. T. Tenutosi a Lugano domemca scor.s-a l riuscito splendidamente. Le diSCt!ssi.oni di ca.rat.tere ammini/Slralivo e politico lurono improntate dii se rena e fervida fede socialista. ù soci.aili.sti del locarnese hanno viste. eletto quale membro nella Commisaione diretbiiva del iPa.rtito un loro ottimo compagno, il quale non mancherà nel pros1,in1-o:i.wenire d~ p,resentare ali' tcsecutivo del pMtito i desiderata dei numerosi. compa.~ni della re_gjone. CONlFBRBNZA BERTONI Ha richiamato discreto numero di lavoratori e comp<l!gD.i. .!.'oratore ha co~ Lucida tecmia trattalo la c:ùs.i dhe tra.vaglia la democrazia e del suo nemico implacabile: il fascismo. L'esposizlione del tema trattato ha trova.lo spunti filosofici, fonse un po troppi azzardati e coonplessj per esseYe interpretati chiaramente dail pubbLico lavoratore. Alla fine della coclerenza J'cr;.l01•e ~ ebbe meritati a.p;,laiusi.. Cauwa la malattia di diYer~i operai della Tipografia <:l'tc> •i :,,lampa il no~lro giornale, sia.mo impossibil;la!i a far uscire il presente numero in 6 pagine come era no- <;Lrnintenzione. Siamo perciò costrc1__ li a rinviare: • La nostra indiscipli. 1•<1 di Pedroni - Il partito è in tangibileh e di,·ersi altri articoli ~ corrispondenze. A giornale impaginalo riceviamo pure un_articolo del compagno Fr•n- ::o Clenc.i che dobbiamo rimandare as.!'ieme all'allro materiai~ rima&to.

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