L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 52 - 29 dicembre 1928

A.N.NO_XX_W_· _._ ____ A._:..._P___________________ _::Z::,:U:,:iRil:,:G::,:0~,_:29 .DICEMBRE1928. Num. 52. ' Telefono 4475 (Selnau) - Conto-Chèques N. Vl/l-3646 Abbonamenti ver la Svizzera ver r atlffO J928: SEffllfANALE DEL PARTITO SOCIALISTA: ITALIANO NELLA SVIZZER.i~ I REDAZIONE: Un anno fr. 6; sei mes~ .f.r. 3; ~ mesi fr. t.50 Per l'ecrtero: Un anno f.c. 10; sei mesi fr. 5; tre meei le. ~,50 , L'Avvenire del Lavoratore , -Un altro 111110 !... .\noora !111a,·oli.a quell'attimo che, nell<:>sp~7.lo del !emp(), c;egna il passagg:o c_latmo all'alt.-o anno, ci trova lontani dalla patr.ia, nelle rislreL tezzc, nelle miserie, nelle urniliazion i dell'esilio: un altro anno ha derato il C!alvario del pop,olo italiano, clùuso nella prigione folla, Eldorado di ti.ranni, oppressori di plebi lacerate e vinte. Un altro anno!... mori~li sulla c-rorc bcneclicendo t. pPrdonando'? Eh ,·.ia! Nulla ha mentito e la storia c·in. segna. C'he, in fi_n ~ella trag<'dia, chi paga e sempre il tiranno e che vifl_ àice di l.11tli gli strazi. sorge sempre s11pre1na la dea Lib1:rtà!! Avanti, dunque, per la slcs:ia via o caYalieri dell'Ideale, nobile stirpe di ffilblimi eroi. aYanti per la Giustiurlando l'in,·elliYa e la protesta. ·Che ml se oggi, baltuli e ,·in.li siamo dannnti alla galera, aUe isole o all'esilio? Giorno verrà che questo odierne:, sc:hiantc, ~arà ragiorre ài van lo e gloria. sarà la pro,·a di tuia fe. de che non piegò ai tiranni, che non cedelle alle lu<;i11ghc. alle rninacce, al ler ro, Hl bo:H, ma s'elevò intera d1rilta in faccia all'oppressore alta urlando li'm·eltiYa e la protes-ta. Per('in soffriamo. Pcrchè del no . stro solfrirc, ciel nostro immcn·slO dolv··e, più che noi sLe,:si, lrc111a paL Zw-igo lido e livido jl tiranno. Buon anno, dunque, a \'Oi lutti quanli siete, ovunque siate, mu.ral.J nelle galere, martoriali nelle isole maledetle, sparsi fra le miserie dall'esilio, o martiri. o Yillime della IL 1 a nitide fascista, buon a.uno a l.ulli!... (Tuardate: 111.quc~.to nuovo ,·enrir dell'anno, lra le nubi fc,schegg.ia.n'li che la reazione addensa sull'Europa, brilla, tenue ma sicura, una palli.da stella che ci ann,unc:ia Libertà. Cor1·c l'ra le nere nubi ii suo raggio bianco che risdntilla nei Yost ri pelli e r..w,·iva la fiamma della noslra fede. Il tempo investe. schianta e Lra- ,·olge: il tira11110 trema aU'appressar- ~i de1J' ora fatale. Oh s·i, li rivedremo aucora dole·.: [r•rra natìa.! Ti 1'i,·edremo libera ci.ai t·rarllli brulli di sangue e di delill.i. Dopo la notte lcnebrosa della Urannide, la Libertà diffonderà i Sl\.l'Odi i. \'111! albori e noi, liberi ritornando :.Ile lolle c.iYili, cn11tere111 col poeta: . ... Oh bocca rosea .<diiwlif: o fior dc l'anima, o f:or dl'! desiderio apri i tuo, caliri: e, car11, bracc.'a. apriLevi. In questo cupo mverno dell'anima c-:hcha iper nome esilio, nei giorni in cui il calendario segna le date sacre alla gioia· della famiglia, ci è caro riandar col pens.iero alla patria lontana, al paese dove, uscendo alle prime auree di v)la, imparammo ad amare e a soffrire. La dolce rimembranza brilla nel nostro animo e fu_ ga le fangose nuvole di tristezza del presen.!e: un fremito scuole l'intima vita dello spirito e fende l'inerte gelo che l'avvolge. La visione del _paSsato ci ric~hiama alla memoria gli echi di superstiti affetti e rivediamo spoglie di fiori ed abbandonate le tombe dei nostri ctiri, le tombe dei martiri che il sicario fascista ha assassinato. E forse _allora - oh mmma fralez. Noi Ed i compaSgVniiZZEri :,,;a! - in gola ci rampolla il pianto. « Tutti i socialisti italiani, nel ParMa confortanti lacrime non scendo- lito soc·alista i.laL1.no ,. Siamo d'acno a cacciar l'ombra del tedio; è un cordo. Sono perfellamente d'accorallimo: levalo il capo ve1""l5-qouella do anche quP.i c0111p;1~ni rhe pnm..1 serenia promessa di Libertà che sol- ùeila guerra aYernno delle r:ser\'e tentra sicura nell'avvenir che si a. da fare t' si rlomanda,·ano perchè i \·anza, tifacendc, l'antico volo, gri. sccialisli italiani rcs:clcnli :,•labilmendiamo alto: - Morte ai ti.ranni!! t0 all'estero 11011doYcYan() adc1·irc Là giù, al nostro focolare, là doYe ai p:1rlili ocialisti ùei paesi che li con,vergono lulti i noslri affetti, sie- ospilaYano 11ei q11ali nperarnno ande oggi uno sbfrro. infame e crudele z:chè al parli lo ciel lontano paese di e, irridendo e schernendo, col fei-ro or'.gine. e col carcere. mi.naccia. E.gli• .il sica. Ora che ; quadri del Partito i:ono rio pagalo. frena l'ira inerme dei clistn 1 lli in llalia. ,11l'c>1sern non si Yinti e schernisce e dileggia il dolore, discute: si innalza ovunque la ba11ransia, le speranze e le mule \acri- d'r-ra dc>) Parl.lo . ociali~t.1 ilaliano. me che irrigano le guance delle ma- Sont) ti'~< cordo a11cl11: i compagni dri. E' quello istesso ohe incendiò le sy;zzcri: de, ono essere d'accordo i nostre case e d1e - protetto dal re- socialisti di lulto il mondo. gio poliziotto e dal magis,tralc, i11fa. J.'un·1:,i 111 pariilo nazionale (uo11 me -- spinse 11,0,;1n esilio: è lui. il clc!la na;1,:rm~, i11 diw··sc 1,azioni, dr,_ fasci:sla 1nillanlatorc, mezognero e H' e ·i: lono parl;,i fraiclli, 0ssia alcodardo che sull'arsa e dislrutla Li- tre c.::1sesoeiali:;le. pur', ~cmhrare al. bertà, orribilmente dii !Ilo, calpesla quanto caP1pan lisiirn. ma nel c:aso l'ossa fraterne e - le insultando o nostro non lo , a,:,.-sol11\amenle.. \! Patria! - l'antica Roma inYoca dei .·r,1' r::!· o, 1o: C(:\111 am(, una lacn. Cesari ennùanào gli odi, gii 1ncencli 11a. comp!c-Uamo l'internazionale. e gli asaass·ni, ma - ahimè! - non :.fo il manl0nc1 e il Parlito sociala gloria. E intorno a lt:i. a lerra Lsla itak1:10. il tenere alla 1~1 sua schlacciato, pro_no nella poh·ere, un 1 1,rncl <'I a. il dif('lìderc ii ~110 patiipcpolo d. ~c:hiavj 1m·a110 !Jnrncic:a 10,1 o ,;,.aJc, b : Yolç~en: h propa. 0e1-cando nel p gro cuore ì'a11Li~a ,Hl-;n.nda lra i l:wora!ori italiani, i! ,·oL dacia, elcrna fallricc di riscos:ia. .;...:r0 , ,,si:rn·c,1ìu.lc il prnsiero noGuata il Lirnnno dal suo :nfamc i;lrn agli opprc,si compagni critaJia soglio e, ubbriaco di ,·igI;accheria, cd il lcnde1·e le nosire miglior; cncr- ··i<le di g:oia mal;gna per ingannar f; e pc•r ri, l:i1,: lm ri 0cl al nostro pae. se ~;lesso ed obliare il pauroso Yer- ~e la l:bPrlA. non dcYc. nnn può imso c,he Yiachhelh gli bisbigl:a all'o- r,cdirci cli stringere buo11i rapporti recchlo. \'Oi sòcial:sli dei paesi in cui ci lro~ Co!1i, o llal ia. I i r ilrova ancora 11- ,.·amo .. \ I <'011 lrario. proprio ncll'ill. ha1~no sempre le possibilità cli partecipare a!ln_ no~tra opera di propa_ ~:1;1cla~oc1:1lls!a ed alla noslra cam- ['a~na antifascis!a): ma è fuori di rlubb:o r-hc un po' di colpa della '.·-::arsa <:ooperaztone l'abbiamo a.n- •·!ie noi: nessuno conlcsla che tm rnigl1ore affiatamenlo cd nna più in_ lensa C-O(}perazione sia utile, des'de1:::-:bilce possibile. _BiY,ogna ch<' no: m,<:iamo dal gu- :-e:o delle nostre SPzioni e e.i mcttiat!lO :! c-onlinuo contatto con le sezion: del Partilo s,·izzero. Le ùiffi.co1Là linguisli,..l~c :, pnsi:onu e si devono rnperarc. Dal maggior conlatlo sorgerà m:gliort' conoscenza e magg;io. re rc(~·proc-a comprensione. Con una maggiorC: in_tesa si a\Tà la possibilità cl_· un:1 più rntcnsa e più pToficua azione c-omune. \'ella campagna antifasc.isla, rn molte Ic:calità si srnlge g"ù efficace o_pcra dt c-o.munc :1ccordo; si può e s1 dcYc fare d; più però cci in lulle le iof'alit,\. :a ,·olla l'::inno d1c nasc~. lcress<' della lolla per la ,J;bcrt:'l :la. 1 .,,.,.,,,..,- * * * liana noi dol..>hiamo accorda1·ci coi ~ _" <"<'111[)-agni d1 tu Ilo .I mondo. D'altra : ·c?li ull:mi anni 111 diYcr,,e locài;l,t <lella S,•;zzera tedcix:a sono sorl<' sezioni socialiste ::;y1zzcre di lin. gua italiana. Sono composle di comp,gn· _ti~inc~;, gi-an r,arl0 dei qual' :-:~.mc, ~?Ovalll, l~1h·olla di scars~t esper1c1v..a, ma qua~i ~cmpi·c 1·icche d• Pnlusia mo e di buona rnlonlù. Gna p:i1 in! ma e più inlensa coopcrazio~ r:<' dellP nostre sezion.i con esse è· fa_ e!li~sima e Yantaggiosa per tnlli. Sot~tallsti ilalian: e ticinese d'accordo r,os~ono s,·olf"erc ottima azione anc,he nelle loc~lità in cui dh 1isi potrebbero far pct:o o null~L gli uni e gli altri. ' · l"n al 1r,1 anno!... .\ncora una voL parle se non lo facess:mo. allora si '\'on i.ntcndo <li scem1c1·c in parli_ cclari: mi limito ad ac-cenn~.rc alla p_o~.::-ibilitàed all'ufil'tà di ttna mag- !,>crc coopcra✓,'one; richiamo sul problema l'attenzione dei compagni tulli e pnrticolarnwn!c quella elci delegali che si riuniram10 a Congre&"O fra qualche sellimana. Il Conaress() J ! fa1·ù bene ad esaminarlo. ~ MlR,\~D(). a gli esut:, ranù:1ghi per contrade che peccltrrcmnio <l• campanilismo. ()11.tane, ~·par,i fra slran c,·c genti-, Quali :;ono .i 11nsl1 i 1·apw,rli co: e son tuoi ligli o ,·inc·lr:cr Italia - i~ociRlisti svizze1·i? Cordiaii. buoni, affamali. smu;1li, laceri. fra il eia- fraterni. Sorgono talvolta dei dissen_ nor dei brindi5: e gli :u~uri degli si: noi non consentiamo pienamente uom:ni che son forti pcrc:liè son li_ in determinali loro atteggiamenti: ben, abbandc;mano l'anima all'onda e:-.si nnn sc111pre riescono a comcarezze\·olc dei ricordi e, (1uasi ~hic- prc-11dc-1·c rr-•rll: 11 n,:t re azioni, detcrdendo una tregua al loro slrnzio, mi_ !llinati modi cli ·a<•irc. Ma s· tralla sui-ano il cammino percorso. quas: sempre cl: ~!!~·sensi di scconQu.ante miserie! 'Qna11lc ro\'ine! dar:a imnorta11za c.hc si riscontrru10 ,, li coltura ·. eccoIl namlco '· I! Che strazi I Che spasimi!... Oh cada. non soll::i'nto tra i cornpacrni di tl YCrYeri antichi e nuo,·i, sorgete dagli a- si partili, ma pure tra quelli cli un affermano I giornali fascisti Yelli e 1110:.trale a questa ,civile• Eu- medesimo partito. :\"cl complesso Da qualche tempo la stampa fa_ ropa le Yostrc ferite! Nan-ale gli ag- rlunque l'accordo i~ hunnn, 1':1r111on 1a scisia conduce una campagna in fa. gu.ati, i Yili tradimenti, le insidie, la q11asi prrfc!!ta. vore della fascistizzazione delle [ini !ortura, lo scempio ~enza nome ... A. Ciò che il1\·ccc·1asc:a a dcsirlcn1:--c 11ersila.I giornali ciel regime procla. gitate o madri canulc, i funebri veli i; la cooperazione. \'i wno uensi clcL mano clw la permanenza di prof es. j ~- d_ite come ,·-i furono lrttciùali i le località in cui i c.:ompa,gni dei due : ori di .<,pirloi non fascista - qua. igh ! paesi agiscono quasi SP.mprc di con- lunque possa essere la loro capac1. Dunque. a n.oi Lullo ha mentilo? r erto - a Locarno p. t:. la Sezione· là scientifica - non pu6 più essac· .\more, s.cienza, giustizia. bontà, pa- socialisLa s,·izzera, quella elci nostro ioileraia nC'glidiluii universitari· ce, liberta. tulio. proprio lutto fu parlilo e quella clrl part,lo unitario, li Tc,·ere dichiara che tulle le calie. menzogna? 1,per::JJtc, insieme ,n f[II:J-i tut'tc le cln: ~ebbono e.,·sl!reaffidale a dei fa Il comballere non giova? Fu du11. manifec,lazion-i; ma in generale c·è sC!sLi. anrhe se ciò proclucessc , un que menzogna quel 'n.ilido sogno che s<:arso affiatainc11to e pO'C'aazione in imp0Yerin1cnlo delle uniycrsilù ccl c'u~segnava ad esser huoni ed amar comune. fl fatto può essere spiegalo, un abbassamento del li,·cllo cull11- .tillli gli umani perchè fratelli? De,·e. f!no ad un cerlo punto, con la ct1[fc- ralc per lulla una generazione•. dunque. iJ1 q11cslo procelloso am.l,ar renza della lingua p1clla SY'J.Zcra le- • La rinJlur,ione fascista - conti_ dell'Uomo, elernamenlc lr:oufare il dc!c'-<:a),con la pa.rz:alc cli,·crsilà dei 1111a il Te,·crc - ha lullo da guadamale e yj11cerc. sulla honlà il del il. compiU, noj non possiamo parlecL gnarc dalla decadenza di uria culluLo? E' dunque l umana creatura una pare alle campagne elettorali, in cu.1 ra che ,gli fu e gli resta nemica. Se tal belva •rapace che è follia, pensar essi freq11cnlemcnle ~.ono impeg,i1a- sono pochi i professori capaci di rc- ·c1r òomare? Ma allora, 0 Nazareno .. li; ess·, a cact"o1tr della differenza q.:,:rare la nuova atmosfera fasc'isla, ·fu mendace la tua parola allor che drlla lingua·~ per altre ragioiii. 110!1ebbene ,restino soli quesli pochi! Biblioteca Gino Bianco A.M. MINI~'TRA ZIONE: commissione Esewtiva del P. S. I. PREZZ! mtLLE INSERZIONI: ~ l:ine.'11o., apuio di Ime& ()aq:hec~ 1.1nacolonna), liii Ceot. Pu réc:1.a.me com:i:Daa,ta, prezzi da con~rsi Zurigo. Militarstrasse 36 lapaga dl u n,eralo InItal(ia Mentre il signor Gualino compra stabili e az:ioni estere, gli operai della seta artificiale vedono i loro salari ribas11are sempre più ..,.. li «gerarca» Mario Giampaoli gira,d per tutti i cenlri operai per « persuadere » i /çrvoratori alle riduzioni di salari, perchè « con quindici, sedici lire, oggi un operaio deve vivere ....". Quindici-sedici lire. E i salari sono effettivamente di •quindici lire. Abbiamo sotto glÌ occhi un foglio paga di un operaio della seta artificiale: !Lavoro •in una settimana: 28 ORE. Ciò che vuol dire tre ore per tre giorni e 1 per gli altri tre. ·P~a orar.ia: ,LIRE DUE. Ca.o 'Vli.ve:niL: IR,E SElI. Totaile ,lordo i."1 una rettimana: 62 LIRE Corulni.bwhi sin.da.caili, con-tr,ibuLi vari, muil-te, cassa crn~bua, ecc.: 27 Ll•RE. Tot.a.le metto ,in una settimana di lavoro: 35 iLIIRJE! Jr.tanto gli industriali e i banchieri imboscano centinaia di milion all'estero. A chi il sacrificio per la lira ? A loro! Ai lavoratori! (da « La Libertà»). Lettere da Londra « Discorpsairpassare Il tempo • C.osi C. M. Franzero, fondatore e direttore di q11Plla iinpos,t 11ra sei li_ manale che si chiama • J; Italiano senza ;nacehia e ;:enza paura ,, intitola nn ~uo artir-olo e! fondo. dove n1ettc lulli i ciitladini itali:ini della Co 1o·n·a di Londra nel sac-co degli op j)OJ·tun:r.li e dei ,·ollafaccia. come pcrso,w che non han.no idee e sono ~1ron 1i ad nsc·fr;en;i in qu:il~iasi parl lo, o <;ella. pu1· di. poter fare degli a!Tari. Che que$lo sia ycro ·per una J,110!la pari-:: dei bollega•. padroni di ri~toran.ti e, in particolar, pe' )xldroui di postrj})Oli nessuno lo può n.c uare. Ma è fctlso per quanto riguarda la ,t nigrauclc maggioranza di cil. ladini e di lavoratori scn7~'l macchio che compongo-no la colo11ia. E' al. lre!lanlo falso che gli antifasci::-1; sia. il•> quallro gatt, spa.ruti e solitari 1c112a il coragg;o ùi m0stn1n,i alla iu~c del mie. 'No, s·gnor direttore del la sel!imanak .Impostura, «senza macchia e senza paLtra•, non siamo ctei gufi e non am:amo le· tenebre. Gli anlifa~cis!i della colonia di /j)llclra - come gli .11n!jfascìsti degli ·tll:"i p~~e.< --- sono della gente senzt..1 nwcchw e .. ren:::a paura, e di questo ne hnnno dalo p.-ova in molle occas:oni sventolando la bandiera ros:.a di Giacomo Matteotti e cantando òe. 11li inni :inlifascisti per le yie princ~i- ~ali della città. Si mclla pure il cuore in pace il cl"r<'ilo,e della ,;et!imanale lmpo.stu. f'I'. la slrar•r:mde maggioranza dei c;it tad Pi il:ù:ani che compongono la c0lonia cli Londra resleranno fedeli 11 lorn spirito an.tifascisla; contmuc. ran1:o a p_rotcst~re con!ro le Lu,-pitu. din: eh~ ;) fasr:1smo commette (in nome di t!n pof;lolo che gode la sti. ma e la StmpaLia in: tulio il mondo, r·!1c ha _c:::i.pu!ocomballerc per la IL hei·lit cl, popoli op1wessi e lonlani), combatte rer liberru·c l'I!alia daJle ·.r1ti:1~anali e quotidiane Imposture, :--non s; l::i~cranno abbindola1·e nè rial suo fascismo vcrnic'ato d'anlifa_ ~r·ii,•no, pc1· gel-lare polvere negli <Y'- chi cki gon.zi. nè dnlle sue sellima11ali frottole 1·enza r:.acchia e senza [):lllra,. Forse fra i suoi quattro, o sr: ;1hbonati ci !polr,ì c.56ere qualcuno c:he h:1 preso le sue f rollole e la 0 ua n1ola rc-lloric-a per roba antifa_ s:·.1~,ta. rna all':nfuori di loro ncssunn brve co~i ~rosso nella colonia di Londra. No, signor direttore dell·, Italiano sen;,,.a macchia e senza paura,, il suo an tifosci<;mo nor, attacca... f.erchi qualcosa d'altro. Un aniifa.scista ,,,,,,,,,,.,.,,,,,,,s,,,n::c1 macchia e sén:::apaura . La pe.ura Ci si in{ orma eia Roma che cla va. r; g'orni sono in corso dei lavori - eseguili in frello ed in segreto - per l'adattamenlu a caserma dei. sotler_ ranei degli, edifìci che coslilui.scono il Palri:::odel Viminalc, sede del Mi_ nit.tera degli Inlern.i. Questi -sotterranei vengono t rcL .\for.mati-in modo da poter contene_ re in permanenza seimila 11ominr cJr,![a .l! ili::iafac;cista. Gli« lnesorabl~ sviluppi• dello 8tato sbirro loStato fascista è il più perfetdtoel mondo (nella ■chlavltù s'intende) Fi11almenle! A [orza di milla.ntar- &i che :--ono i prirr.i in Ldlte le cose ciel mondo, i fascisti possono ora, con fondala ragione e senza paura di ia rsi deridere da nesslmo, sostenere che in una cosa so110 ,·eramcnle riu- ~c:iti ad es.s-ere i pl'imi ! Era tempo, poverelli! Dopo avere scritturato lul!i i giuocalori di fooL ball stranieri cd averli mandali all'eslero travcrsl!Li da fascisti ilalian.i perchè conquistassero on-ori all'Ilalia i-innovata; dopo aver tentato i.nutilmenJ!e tulli i lrncd1i possib.ili ed impossibili per far credere al mon. do che l'Italia sollo il duce• è ai. Yentala realmente la pitL grande rn1- .zione ciel mondo e dopo aver raccoL to le glorie di Localclli, De Pinedo, Nobile, era giusto che le ,·cn:s ·e ric-0nosci11to almer,o 1111 primato sul re~lo tlcll'nmanit.à. La quale - siamo giusti! - è abbastanza ingrata se si pensa che ha volulo dare il premio Nobel per la lt:>!leralura a due italiani: Benedetlo Croce e G11glielmo Fcrrero. La •TrL buna• ,scnte1do qnesla lr;slc novel. la, è monlata su Lulle le inutili furie e gridalo tutti i giorni: - « quei due son morii!•. li mondo, i1wccc. sa che son viYi e p1·iione1i e che i! fa. sc;smo lenta inuLilmcn!e di soffocare le loro voci. Ma la «Tribuna• non s'è dala pace e ha. continualo a gridare: «son morti, son morti!,. E va bent:: so:1 morli. Jfa son elci morii c-o~ì terribili che prendono' il soprav_ Ycnlo sui ... ,·iyi e si fanno senti1·e da lutto il mondo, mentre 'i Yi,·i che son ca 1·i a • L2 Tribw1a •. non I i a~;colla nessuno, nonostante i milioni che il governo spende ·pe1·chè siano asco!. tali (non è Yero forse, o Luigi Pirandello?). Ma "hc trisle sorte per un governo ... nazionale dover brigare, com~alt~rc ed inlrigarc perchè un premio· mternazionale non Yenga assegnalo a uomini ·che col loro nome e il loro Yalore onorano l'Italia (quella aulentica, non quella mL st.ificata) ! Triste sorte d·over dire che questi uomini son morti, perchè. il mondo r-he li sa vi,·L rnol premiarli! ~1;re annunciala alle aul_or;là AL- _\u:,_'\iÙ un mese pr:ima che abbia luo ;o. n que~torc designa il giorno, il luogo e l' v,:a. Ma può anche proibire la riunione, se cosi gli fa comodo. Una commiss.i.one la consiglia nelle deci:,ion.i. E da clti è composta questa commissione? Dal segretario del fascio, dal podestà e dal.... e.:>- mandanle la guarnigione. Professori, impiegati, studenti. universitari o di ~noie medie. non devono fondare associazioni. Neanche se esse hanno scopi scientifici. Nemmeno lUl0 eommeri1orazione può avere luogo senza il benestare della polizia. La quale ha il diritto di stabilire il tempo, il giorno e l'ora di una pubblica 1iunioue. Così alla polizia ciesce fa_ c:le, in quei e~ dove o non vuole o non può proibire, stabilire il tempo e il luogo <love la riuniou.e dorrel>be· tenersi, in modo tale da ren.- derla impossibile o c;enz.a effetlo. • .\ttraYe1·so la pratica poliziesca, il p01·tinaio fu innalzalo a una specie di fallore dell'opin.ione·pubblica. J ::;. legge ric,onosce per giusta la ca.li.!\ a fama che gode un cittadino altrn, erso la maldicenza, ma poichè e,Nl legge non può \'eT1tire a cono- ~,•~pza del pettegolezzo che investe 11 c:Uac:lino, ricorre al denunziante, ciQè al provocalore, alla spia. Metternich ha da:lo questo incarico principalmente ai portinai. Mussolini lo ha plagiato. • Il cit!adino ital:an0 teme il gioru;Jaio all'angolo della via, il tabaecaio, il barb!iere, il portiere du gli !-1,:d<· ,ricino in trari1 e lo ste~ oondullore; a loro volta il giornalaio, il lo bacca io, il vicino in tram e il condu I t orc. temono gli uni dagli Allri compreso il rittadiuo cl,c teme di lulti loro. - • Il giorno dell'arrirn di Nobile in un caffè dl Milano clùesi a un amico, ~c:1;,,,aaltenùe:-:11i una risposta se1•ia, C-O!-'a pensasse sul generale e sentii subilo ri::ipondern,i: - ~on mi oocrupo di politica. - Del Polo Nord vuol c\i~·c? - no - . replicò egli - di _poI 1_! :c~ ! ~ e sp1~gato il sno giornale !'! !l,J:-è a leggere un resoconto sulJe E anco1· più trisle è non aver n.ienlc da sostitui.r0 clopo la sosliluzione i: a.i n·i c.. . . . di Grazia Dcledda imposta l'anno 1, !~ apetSi la _c~lle7:1on~. dei _di: scorso lra la generale sorpresa e cli- -;cot !'.~ clt Mussohm e I n~1e1 oce:111 s1 sapprovazione! posai on-0 ~, l[ll,esle frasi: « Vot do- . , Ycle essere persuasi che nello Stato Se s1 tentasse quesl anno con .... \.. r.1,(·,-1.., tuiti· 1· 11 ·1111 ·<1.· · ta · J . lJ C · · 1 '-• "' « ., 11 e I S~gre rl c_11 e . a~-~P8 I:1lc O ~ohcrl~. ~ar:_~~C- d_i. Slalo, non sono altro che soldati. c1?Ch1ssa .... Costo1oson,1.,1,,1,1s-1. siya-rnol;.,d ·1• d. · · M . d l I d. d t 1 • · • , • ,. ove : JOro capo or 1_ smu. 1 a ·:-:- ,e e e c 1c is e la._ - 1w loro d' anelare e restano là do,·c• pt~z~no p1~ cl'.e se fossero morti: io ordino loro tli reslai-P. , . ·, 1 rr_io1:;1,d1 c-011\'crso ... Beh! I~- .\lzai gli oc~hi e vidi un H.guro sc1dmol1 1_1. Peccalo che non v1 l"I~ mollo ben C'.ono!'ciulo. due tavoli un _prem~o , Nobe~ anche per _cedi lontano al mio, con la craYalta a c.ap_ola,·on ~ arte d1 g0Yern_a1:e 1_ p~- st,·iscie bianche e rosse, una testa P<?li. Se co~1 _fosse, .:Mus_s9lin1 st J?l-molto bene ;mpomatata, un sottile gherebbe d1 stcur~ il _pnrno premio. !:astone appogg·ato sulla sedia. un E le r_accomandaziom non ma_nche- paio di m:mi dalle unghie dipinte di r~bbe1 o. Ecco qu_a, _per esem~10, un rom e la faccia ·isplrala al SOlTlSO 0!.ù1~na\~ l)o1:gbe~1s!;1mo: quas1 . e.on- che _,·ien dal trionfo della vig]iae- ~en alo1 ::. t1 F,1 an~<fuiler. Ze1tu!1f!, c,lier a. Era l'amico del portiere deL cosa_ sc~1. e sull_T!al,a fascista. E 11 1 Hòlel dove abitavo ... s_uo 1m,-Ja_t?spe~1~le che parla ~cl in_ . _EgJiha inteso che io parlavo co1i lit ola lai t1c_ol?-.,:·,(I qu~rt~ Jlalia. ~o 1tal1ani usando una lingua slraniei·a l1-aduco ~e1 . est~So _pe1che, 11?~1, e- ed ha creduto bene di spiarmi. Per ne~d? dai nnn_ega~ 1 f.uorni;cil1. ac- ·quelle venti lir<>che gli daranno, dio· quista un doppio ,,aloi e.. sa cosa dit·à alla polizfa r • Eccolo: E' . . L'italiano non può Yiaggiare nel ' JG, eJa alala!•. suo paese se non ha con ·sè una CO- Così l'a1 ticolisla lcdes~'O. 4 'stan, .. sidella •Carla d'idenlilà» rilasciala- pa. .. i.mbabamata ha un bel dire ma gli <lalla polizia del luogo dove di- l'Italia all'es-lero non è .stata 'mai mora. Nessun Hotel lo può accellare cosi henc accomodala -come ·ora .. 0scnz_a di essa. Nemmeno l1os.ped:ile ra, intendo dire, che l'Italia non ha lo r1{:o,·er:i. senza la carta di i<lenti_ più. d1_i le conlençla il p.rimat~ ·neUa tà, ll('anche se ~La per crepare. L'c- sc~11av1lù, ora che lo SlatQ-~in-o mi1?r::1z·on.c è _pralicamentc impossL tnonfa su lulta là. linea .ed ha tràh:lc. I.e au!oi-1là non rilasciano pa&- sformato la pal:I'ia di Mazzini nella saporii per l'c::.tero. Ventimila lire di galera più perfella che esista al mulla e al minimo tre anni di cru·- mondo. cere colpiscono eh.i tenta cli oltrt- Ma se credete che la spia si fem11 passare i confini senza passaporto. aUa porta della camera da letto det fnoll r~ in llalia vige la le1111e della le famiglie. sbagliale: essa entra anso1-vegliam;a di polizia. C'll ~~nmom- che nelle alcove e butta all'aria len. Lo ~<:'n ha più l iberlà personale. La z~tola- e p~nn illini fìai::::icando .l'-i.mpe,. pol1f 1~ o i caraJ)inieri lo sorveglia- ~·1a)e e regio naso nelle faccende piit no. 1111nterrultarncnte. Essi gli pre- 1nlin-1;e.- E _là dove non µuò penetrare ~c.,n,·ono esallamenlc il lcmpo in cui la spia, v1 penetra il fisco . egli può uscire. Una· commissione di :'-Jon Yolete far figliuoli? Giù tasst! pol!zia può. assew:iargli un luogo di Ed ecco i porci più oscer: cl.i tutta resJdenza ... 111 Italia o nelle colonie,,. la banda, Paolo Ora.no cd lmlbe-rto «La polizia clispone com'egli deb- Nolari, farsi entrambi paladini della· ba passare la giornala, larnrarc, 11- gr3:n causa d_ella prolificazione e ~ire e donnire. QuaJsias,i riunione :;.crivere propi·1o come si conviene a pubblica, sia essa scienltfic::i. sporti- p~ 1 r~ctq r~!fftani _i•~v~na di aqcopYa e persino_ di beneficenza, dcy'es_ p.a1 e 11 p:u possib;1c I maschi COll i

le femmine Lirnndo fuori, il prùno l,r-11e, \·.,tica di.re se con le solite lrut. che sarebbe quella carogna fe_ fp uu1·ocnilichc per le quali si di. lente di Paolo Orano - Iutle le for_ sf ngue l'amministrazione iLaliana, mu1e delle leggi schiavist.c che nep- non trov<-t·ann.o il modo di caooiar. pure i pa·droni di schja\'i, quando 1u dai piedj scuza dargli un cenlesi. voleYano aumentare il ca:pitale, cioè nio, se, dunque avrà fOJ·tuna, quesrt.o acc:re~.ccre il numc.-o degli ~-<:hiad, 01wraio clie ha lavo1'ato ininterrol. facendo •Copril'e, le femmine, osa- tamente quarant'anni, polrà andase Yano app'1icai-c, e l'altro oioè in pcru,ione pcPC'ependo la Cf)..'>picua 4uclla latrina am.buhrnlc, srogo di ~omma di lire 6 e 48 centesimi al tutte le feci industri.ùi c'he si cJ1.ia- giorno! ma l:m.berlo ~ot.u.ri -- esaltando 1 ' ;\ qùcl povero diasolo sarà, quln. «DoYcri uuriali. con l11ltH la polen- <li, assicu1-ata l'esistenza. M:.a paL za e l'espt'.rienza .... tecn.ica che wno lo: clic Yada a dormjre sollo i po11. prop1·ie all'autore di Q11elle signo- L; ,. ~i nutra di Lorsi cli cavolo e bue1·e,, ,Marinella fa il solletico e «Il e·(, di palale. riwu1zian<lo, hcn inie. maiale nero•. so, al condirncr>.lo ehe è un ln~,so.., TI cillaè~ino italiano ha cosi lutto :::nljnazionale. quello che g;l-i oc.corre per essere u. E po quefrlu bella roba delle pen. no schi~vn perl'ellis5:imo, di fronte sioni, squillarono Lnllc le tro~e al quale quelli che \·eni\'an(, tra.sci- dell'impero irrn.eggiando al regunc nati a Roma dru vincitori, clivcn1a.no che r rcnvcdc con tanto amore alle, i cittadini più liberi del mondo. Tas- das..c;i laYcratrici. ,;a sui cel;bi, lassa sui coniugi senza Così lo schi::iso, costretto dall<:. prole e lassa persino sulla laurea!. .. lass,' e (j:cdlc perseauzioni a pt·cndci T n compenso, però, una grande mooli<' c a riprodtu-rc la razza dei lcu:;e di riforma ~-ulle pensioni in .òi::::rr·dali a vanlagvo dclìo Stalogi:;zia alla quale un opera.i'O <lcYe sbin-o e as.sass11no, sa che, se sarà lavorare 40 anni (dico e scriuo w111i buono, !'Cl' sgohber:\ per quaranl'anqiwronla!) per percepire una pen. P.i iii in! erro I tamen le. :1wà ::is.c;i~n-a- :-ione cli 2.332 lir<' annue. pari. dun. ti per ln Yecchiaia i torsi di c-:wolo quc a 194 1ii e e 33 ceni. nl mese. · e le bLt<:ce:ili palale. Sicchè, quando qneslo po\'cro 1! condimento, naturalmente, siCl'isto avrà lavoralo la bellezza di 1\) l'a,>i,ann ffà ora i gerarohi. quarant'anni e sarà sfinì.Lo, esausto. E ['ll<.'hc in questo l'lt~lfa fasoista 1·idotlo a un cencio, se Lutto andrà e ln prin,a del mondo! ~quOla e t.• tasche vq~te .. Co•alvo da " Qua•ta•ella ,, J corswz sono - o dovrebbero e~re I zale poichè nelle persecuzioni ci riirava- - redazionali. Dovrebbero esprimere il vamo nel giusto. pensiero del responsabile. li c:orsivo di E qui "fI'estero? La nostra_ linea non «Squilla,, dimostra quindi di quale pa- deflette d1 fronte alle denuncze alle posta sia formato il responsabile del foglio lizie straniere, nè ci si irrfiacc:hisceper la fascista.. prigione ohe ci fate ancora subire con le · vostre Falsissime accuse, ma sopratutfo E.gli si rivolge con particolare ferocia, nè le numerose o!lerte di danaro e di osadica e biliosa, propria alle nature malate, particolarmente contro « L'Avvenire » che non nomina nel corsivo pur chidramente indicandolo, ma che poi chiama apertamenle in causa in un Mticolu successivo. E ci nomina: traditori; e ci chiama con un nome che von·ebbe spregievole: 'fuorusciti; e ci copre di vituperi che non riescono però che ad offendere chi li lcmcia. In uri secondo articolo, sempre lui, deridendo le innumerevoli sottoscrizioni allr! quali è costretta a ricorrere la massa antilascisto, e>hiude il suo articolo con quesf.e frasi che crede siano ironiche e offensive: « Quale sarà l'« Avvenire del Laooratore? » quello degli individui dalle tasche vuote ». Noi 'non siamo nè maiali nè avvocati ex antifascisti Juggiti di casa per ragioni utranee alla politica e ricorsi poi nelle capaci braccia del fascismo per vivere meno pe~io. Non essendo ciò noi conserviamo appieno la nostra calma. Si, egregio avvocato in fregola di stipendio Finalmente arrivato, siamo déi ,, fuorusciti » e questo è per noi UN titolo di onore. ,Siamo usciti fuori da UN in. Terno, da una terra di morti, per amore al nostro ~se, per d,gnilò personale, per amore \alla libertà liberamente sentita ma sopralufto per la ripugnanza eh;! ci ispiravano e ,e.iispirano i v.ilissimi rettili dte arriepongono il loro viscido e insaziabUe ventre allo spirito, alla cf ignitd umana. Già, come voisiet<!: vilissimo rettile strisciante e accomodante per umor di 11erdre. E voi ci chiamate traditori. Ma che cosa abbiamo not tradito ? Non siamo mai stali commercianti noi e non abbiamo ,quindi esercitalo il contrabbando col nemico in tempo di ~erl"a così come iJwnno lalto alcuni di CO· loro che oUi ponJeficano nei Fasci di Svizzero. Non abbiam-0 accusalo malalti~ ine•i&t-enli per euere riformati quando si trattava di andare là ove si diceva ui f~- lle il « campo dell'onore». Cosi come ha.nrw laJto - e si vantano - parecchi Hponenff def Fa&d lecalt. Nè siamo -vohdi dioenire eroi per 37 fiomi di trirrcea o prN le lerite casualmente .riporlate « a ,:ipo-so », lerue pura• merde causali c"4 Jranno permesso però all'eroe della u&ia ,tJornata ..::_ Mussoll- ,;i - oUi capo di tovemo in terra, co- ~ dio M,po dell'unwerso in cielo - CO· me ama definirlo il lecxapialtini MelCWOf'l'e- di tXUn11Ulltp'~ zop o per tùtto ·u rilrta1rMfe della prra e sino a tjM la ~~ !"';, è. ,~nutà a ,tuarirlo miraéol osìamenle. , Noi.' ur· :ÌUerra, tanto chi la sentiva iiealmerde quanto il co.ntrario, ci si era m.olto ,tiovani e le nostre leriie non ci hatino ~ito di torml1'Ci. li nostro pe- r~o j; , perra non ,i 'corda 'acf Cl1JIIÌ e ntfS~O lo conosce. . Nè abbiamo tradito la nostra idea percM · C'i r~ ~ra sodlzli&ti o re- ~u:ani · o anarchici o comanisli co~ c~m~:'lo· er~" m' ltaJJa da'1dooè siamo douufi ,u,.tclre appu,r/o 'per ,qaeMo. E 1'è f~ ~,e·~, in :pairia, nè le Of" j,eaioiri ~te _: ~i dtf ui$~lr1tç111terrle 'par{aie di /ulne di·lr~'!f~ ai ~ton.Ili - IÙ U ctll'Crre IIUbUo ha s~ ili un millì.triefro le èoncezi~iÙ itl~òli iM-'tl11flJtlmo. · U ~a, t1rui, ra11ornori come gli stipendi che voi o/Trite - - e date - a delle graziose donzelle perc-hè ci confondano, servono a cambiarci. Siamo stati, siamo e J"imarremo ribelli all'oppressione. Se cercale traditori, nella espressione letteraria della parola, cercateli fra di voi: li troverete. Ma se questa !rase uoi la adoperate per designare i combattenti dell'antifascismo, se ciò vi serve per designare coloro che ui sono irriducibilmente contro, chiamateci pure traditori chè siamo orgogliosi di esserlo. Voi deridete i nostri appelli olla sottoscrizione, ma noi si chiama a .sottoscrivere l'operaio, l'uomo libero, il derelitto colpito da tutte I.e ingiustizie, colui che deve do sè, col suo sacrificio, colla sua forza stessa, combattere e vincere. A questo chiediamo e questo elargisce. Se noi avessimo, come voi avete, Te casse dei confribuenft italiani dissanguati in cui affondare le mani, nè i lavorato- ,.; pagherebbero nè si sarebbe con le • tasche vuote », ma neppure i lavoratori avrebbero come combattervi e come ripristinare quelle ltbertà che voi soffo. cale. Ma voi non sie/e ancora Jascis/a, voi sentite la nostalgia del tempo che fu, voi lo dite - miserabile - voi lo annunciale senza Torse volerlo il destino del popolo. E chiedete: qaule 8arà « L'Avvenire del Lavoratore? Quello degli uomini con le tasche ,vuote ». Cosi. non olfrrimenti. Si, l'avvenire del lavoratore sarà veramente di quegli uomini che disdegnano oro e allori e che soffrono in silenzio, in silenzio operando . .Esso sarà di coloro che sprezzano quegli stipendi che voi prendete. Curatevi. guaritevi dal vos/ro male, chè a noi dispiacerebbe non potervi ritrovare nel giorno in cui il desiderio diuerrà realtà: quello cioè al quale coloro ohe ,hanno le « tasche vuote -. e lavorano da mane a sera saranno definitivamente cla.ss.e dirigente, .uomini liberi. Il giorno in c.ui si travolgerà e duce e sicari e si abballerà oppressione e vergogna. M. d. S. iE' uscita - edita da1la Sala « ItaLia Libera» - J'aamunciata brochure di Francesco ,Voltenra su « .11 Processo Zaboni "· T,ra1btasj di -una documentazione serrata delie mostauositì, ~ur.id.iohe - mora.li delila igiustiZliiawa&cista; '\111 wvo fasci.o di -llux:e ~ettato ,sul processo Za.mbon.i driusas.i - iper aNiine del Duce - con La. condanna a 30 ,anni di reclusione dj due ,innooem,ti rei ~-ta.nto da essere i ~ di ·,u.n <altro iinnocentè - ~I gio- ~ Anteo - ~zzato ~i .al.i uf. ~ <iel!la imi!.i1.1ia, Balogna, nel:la ira- ~~ 4èJ 31 ottobre 1926. flil '-testo è .;rex::ed,u,t,o <fa una nota del prof. Femaa:i:do Sohlavet:t.i illust.ran;te i 'procedimemi deL1À ~ e deUa ~u~tima ioera inel lloro (S'V'()~O e nel ]aro passado dalil'>abbom:o ,a,I .siste:ma. ' · "ltl ,pré:zro ,de&,'broçhure è di ifu-. 2-~· ~~ amt.' <aJda copia per- ~e spese & ~- !Per ]1A&ttet,ioa prèzzo umico h. -,4,_ ' ''. '· .,. ~ o~ ,a: A.Chiodini.. Sala « fltailia !LJ'be:r<a,», 3, !Bd. dè ;la C<n-d'.e- ., ,u __ __,u..;· ·" ·, · · · ~e, 1......-,oc;,uc. . ....... .. ........ 1otecaGino Bianco L'AV\'ENCRE DEL LAVORATORE -------- --------- ------------ ·- --·- ·------- Decisioimniporta_ndteCi l omitacetontrale llargato .,.. della Federazioneooerai tessili Il comi<ta,io centra'.e allargato sl è ri-unito dome:nic.:i, 25 novembre, a Zurigo. li presidente centrale iece dapprima ;ilcune comunicaxicmi intorno all'elezione supi:letor.i.l. di un memb,-o del comilato centrale allarg<llto nel circondario di Aaaiaru., sulle 1V.icende ,di Bas:lea e le trabta1.i1Vein,wrno alla progettata fusione coli-a federazione dei tessitori a punti p~atti. Come membro del comitalo centrale fu eletto il compagno Guglielmo Bolliger in base alla IJYTO'.JlOSla d:i due candidati da pari.e della sezione di Zurigo. Do:po una discussione esa·uriente venne deciso di contribuire alla crea2ione di una .cosiddetta Casa Sindacale a Zurigo con Ja somma cLi 20.000 fr. in azioni e 5000 Jir. a fondo perduto; la Federauone spera che colila ~ealizi..azrione di questo pro.ge-llo s.i ,presenli anche una soluzione felice deLta queslione del locale per I ufficio cantrale. Venne pure dec1JSu di aumextare I.i parlecl(paz,ione finanziada a.Lia Banca delle Cooperative e de.i Sindacali dd 50.0CO a 75.000 fr. Cotesta banca $!ode di uno sviluppo e dri •una prosperità insperata. iLa 1SUastabilità è swflicienle· mente testimonlata dal mallo che la Fe de.az.i.one sviizze.ra deUe cooperative di con.smno e I.a •società cooperativa dri consumo di Bas:ilea !hanno quintuplfraito J:, loro pa:decipazione. 01UJiterodeLle copie eccedente il ,numero dei wai. e ii.I tillM@lle del 5 iper, ,cenito dov.rà essere ipa.g.ato da.Lle se7J:ioni. Cosi aJ. l'lllllo e a!ll'aJtro funzionano ·sezionale sarà ram:nentaito effioa.cemen-te il d-O'Ve· re del!la massiin-.a regola.rità ammi.nistrati,val Infine il comitato centrale aillargalo fissò la daita d~ congresso al 20 e 21 J· prile 1929 ad Aa.raiu. GomGeiamoaoll è statsoostituito da padrone di Milano Jlario (;ianipaoli. l' c:c_fallori1to postale conclunnui<: per rapina. P,/e. Mio dal {ascismo alla carica di pa. clrone cli ,ll i/ano è "lato siluralo. Lu sua 1 ·qwdazione · era staia chiesta da me~i. da/l'altro clan in cui si rlividc il mondu fascista. milan<'S<', ma Mus. ,' olini (ltll'PCI sempre esitalo dinanzi aìlo spirito di violenza e di rappre. :.a9ii<1 rii (;wmpaoli e dei ."uoi f (\rlcli squadristi. 1 recenli scandali provo. col; da/l'ailit>ilà camorristica e ncal. lalrice del ras milanese - conosc;u_ li onnui da tu/la la popolazione - lo hanno deciso al colpo di' forza. E la liquida:::-ione si è compiuta nel piu perfe!to stile mussolinianu. Mario Giampaoli fu convocato a Roma per conferire - con una scu. sa qualsiasi - al Palazzo riel Litio. rio. Sulle scale del palazzo, Turatau. gusto/o, segretario del Partilo, salu. tandolo amichevolmente e con il piu dolce sorriso sulle labbra. gli comu. nicò che , il Duce a,·crn accellate le sue dimissioni •. Queste paro[<' fw·ono come un colpo cli folgore sul capo ddl'ex-fal. /orino. Si precipitò al telegrafo per o.vverlire i fedeli squadristi di Mila. no del tranello di cui era villima, ma i suoi telegrammi ... no11 parltrono. Chiese di esser ricevuto dal Duce, ma gli fu rispo.~to che Mussolini in quei giorni era occupatissimo. Ed rin accuralo servi::-io di poli:::-ia fu as. sicuralo intorno alla sua persona con l'ordine di impPd·rgli li ritorno a 1lfilano. Dr,pv pari giorni di proteste. d1 minaccie. di propositi fì.e!·i, l'ex ..::us destituito capi che la res:sle11za .sa. rebbe stata vano ecl acc('[lò, quale premio di con.<;o[azione. la nomina alla carica di Jspe//or<' del partilo. intanto al suo pusto di padrone di J!ilc:no <;i assidev" l'analfabeta Sla. race in rappresentanza e per conto dell'altro clan {as<:ista milanese al q11ale, per ragioni di turno, .<.!){'Ila og. g1 il diritto di mangianza. '-OIl cenflittdei classe 11111 R1111i1 611 lns11111eatt d' 11 ~•rrata Il Iucido e profondo aI1.icolo di Bauer sui rapporti tra democrazia e capitalismo, riassunto recentemente dall'«Av,·enire,, trova una illustrazione prn1ica in òò_che sia ~vvenen. do in questi giorni m Renarua. La tattica del padronato metaJlurgi<:o di Gcnnania non è nuova. Essa si riallaccia a quella già :.1dottata daL la borghesia inglese contro il governo lahuri~ta di Mac Donald: quattro itorni dopo la sun oostiluzione, il gabinct I o labtn-ista !'.; l1·ovò di frante 1:no sciopero di tlockers ai quali si c-1ano uniti i ctipendcnti del métro e di tutti i mezzi di trasporlo londinesi .Tmpej!!iati alla risoluzione di que- ;to con n itto, i governanti laburisti non potettero dedicarsi ad altro. Per tema di cadere s11 un òetlaglio del \c)Jo prngramma sociale o su un punto impo1ianile 4uale la ratificazio11e della C:onve117.ionc delle 8 ore, i laburisti. nelh loro hrcve permanenza al potere. nnn hanno potuto nemmeno iniziare la propria politi. ca di riforma. · Le 1ULterioriitratlande furono del lavo, ro preparatorio per ò'J 'J).TOssimocongresso. Già neLLa sua penultima ,seduta il co miialo centraùe a.Uangaito ebbe d~to i.ncarico aù comi.rtalo centrale di formulare una mudifictt.z1one dello ~latuto feder<lile tendente all'inlrodiuz.jone di cosidett3 marchelte di necess.ilà e l'ahol.iz.iooe con. temporanea delle marchette gratuite. Lo art. 13 modifica•lo , il quale sarà presen lato a!llcora .al icongresso per la sanzione, è deil seguente tené>:re: Ca miseriadelpopoloitaliano Ciò costituisce ev-identemente una rl"fficollà ed tlll 1·isch.i0 per lutti i go- \·erni ,'Ociafo;1.i coslrelli a dirigere le ,orti di un paese ;,tùla base di una minoranza parlamentare socialista contro una 1na,ggioranza liberale e conser-\'alricc che può, con la coali- :dunc cli un islanle roYe!'ciare il mi.nislero e mandare a spasso i mi. hislri 500ialist.i. .\ dò si aggiungano !'enormi speranze che vengono destate presso le mas!'e socialiste dall'an,enlo d1 un min;stero socialista e con la co1labo. ,·azione socialista. Dal momento che il compagno .\... è alla presidew..a del consigLlo ed il compagno IL. al ministero del laYoro, si può combat. tere con più agio - esse pensano - ed i padroni sarnnno costreHi a ce. dere ~.u tulla la linea. Di modo clu' al1or0hè il governo è di sinistra con la pa1iecipazionc di soc.ialisli. è ine. \·ilabi'e fa rec-rucle~,ccn7,a di sciopen e cli agflazio11i. « In caso di mancanza di quadagno come se.rv.iz,io,rrulilare, mala.Ltia o dis-vc cupazii.one inquantoche per ~I nspellivo lempo non venne percepilo nè ,un'1nden, ni1à salaria.le oppUil'e un sussidio, si possono o11tenere, dal comi.bilo centrale, de.Ile marchebte di necessilà di 30 cent. Piu di 13 march0tle di noc~tà non si possono concedere in nessu.TJ caso. Su queste marchelte le sezioni non possono ,pre. levare deLle soprafasse locaJi. Queste marohette di nece.ssilà servono principaJme.n-te al man.teni.rnenlo della qualità cii socio della cassa pro disoccupati ed Ll loro reddito è devoluto ,inte$!.ralmente alla cassa pro disocc;upati ~- Il comilalo ç:entrale dovrà pure stabilire delle regole d'eccezione per esempjo ri~uardo l'interruzione del I' appar.teneoza aJJa Federazione dovuta a malattia di lunga durata o parlo e conseguente cura del figlio. Il comitato cenlra•le · 3.LJairgatoproporrà pta'e al congresso 1.in'altra mnovaz.ione modificando l'airl. 14 nel modo seg'Uenk: « I soci aventi raggiunto il sessaniesjmo a.TJnod'età e paigalo a,lmeno 1000 quo le ordinarie dw·ante una a.ppa.lenenz.a ininterro!Jta di almeno 25 ,ann,i, possono esse.re esonerati dal paigamenlo deLle quote senza però perdere i loro d.i.riLLi di socio. Col pagamento deUa quota di neces.5iità di 30 cent. per sebLi.mana que9bi soci ,po.ssc.no - se e.ss,ì sono ancora abili ail la.voro - assicura.rsi contro La disoccupazione. I soci divenuti i)wai1idi possono ,pure mantenere la loro appa,rtenenz.a ahi.a. Federaznone ;>agando La quota di necessità di 30 cenrles,imi colla qua · Le essi s:i assicuramo Ja consegna del giior na.le ,federa,le ed il diritto a,l sussidio .:li decesso acquisito cLura1'.l.te 1li perJodo delle quote ordiinairie ,.. DI oomiitiato centmaJe aJ.lair,ga.to ebbi pure a formulare una proposta suwla rappresentanza del comita.to centrale alLatt-gatloe ,La com.missione al co1'Wesso federatle. i.Esso propone •qiuindi al oon~resso lo M't. 22 modifiicaJo come ~e: « IÙa raippr.esen-ta.nz.a deLle aulorilà d~,a iFede:raznone -a.Ileassemblee dei dele~ti ts:i 00.llli¼uisce o~ ~: a.)' Ili! conribaito centrati e -è ii.nvit-ato i.n corpore; i ~-Oi ime:mhni non ihainno cliiritto aJ 1Voto ed ~ non possono a,ssumere dehle deleghe da IPaa,te deble sezioni; b) La .commissione· Jede.r<ale può ,far.CJJ rap,pre.senta;re daù istt0 presiden.te (o sup· wente} e due 0!ltni meu:nbrii des:i,gnati da e:ssa medesima. :L memb:ni della commissione ifeder~e. delegati a1 conwe.sso, non ha.nno diritto ~ voto saJivo nel caso eh& essi a>osse<lessero una delega di una seriane; c),B comiLato centrale aJilargato è •au too-.ia:zato a dele,ga.re tre dei suoi membri 11appresentmti d-i circondari. A questi tre delegati <è 1 confeiito liii .di.mto di voto Le spese -di '4eilegB.rione. de.i ra.ppre• sentanti· <ielile autocià della FedffllL'ione eletta' òel modo dii cui ISOplla sooo sopoO!jtàte dalll1a ~ .centrale,,. - · · ,U,nà, projxma de) oomi,t.ato ce.,,t.i,a.10 per il' in'tiroduzione deltl 'ob~torie-tà delJ!e ~ di sol:ia.aaii.età è\i;tata 'n. ~~ )COmibaito cenWe stesso ~- d~ IG°ue's~t.i \ma soi!uiione ~ Onde OYYTi-are ,aiLk, ~Ò 4ellé -co- ~·del ·~ fédett-~- ~tòii ,:tua P., -:I gi, e .• e· •. • ., ., ~ • e Jà ·.DJ taìmtàlo c.en~le decide dhé .U ( ' . .., . descritta dai giornalifascisti Il Du..·c è partilo in guerra contro l'11rbanesimo. E' q11e~là la decima o la quindice:.ima delle s11e ballagli<.> e c'è da credere che sorlirà l'rf(etl(• c\cllc prcce<lcnli. La dic 1i·a1azione cli ostif.lù nlle t~illà è si.ala falla con un articolo C'hc, riprodotto e commentalo da lutla la ~-,tampa del rcg:me, coslil 11irAil vanC1co' del fasc;smo ... rino a •HH)VO or◄ dine in contrario. C:ome sempre, q ueslo a rl· colo ha J' ç\·iclen le ~·.copo di 118!:'COl1dt>rc l~ Vl:- rilà al mondo! E questa volla si lrn:- la di una YCrilà particolarme11le penosa: quella che riguarda la misC'ria aumentante scn7,a tregua in Ilnt1n t c0ntro la quale ;l fnsc:smo si diclua. ra· impolcnlc. Mll$Solmi 11011crede ad unn parola cli ciò clte ln1 ~·nillo ~u\l(' ,virtù di assestamento delrag1 ico/luru •. Fu proprio lui. due anni o·r sono, a ::sp·n. gcrc allo sYiluppo rapido Jc;lle •l'~llà Lenlacolar . ! .a grande :'\filano, \:1 ~;rande l\apoli. la grande Genu\'a. fu. rono il p:,11,: Jclla nia fan!:1sb. Po'- c.hè.~ \·o1eva delle cillà immense, inYenlò a'lora il trucco di aggregare a >i'apoli, a Genova. a :\filano. i comuni Yicini. E.annunc·ò C'omc un grande trionfo del regime il 1·isullato di :iver falln di rnila110 1111ac:ttà ùi un milione di ahilanli C'Olll'Mgre{lazione degli abitanti di Greco Milanese, Sesto, ecc ... Allo slc::.c:0modo, avrebbe potuto fare una l.;ltà di 38 milioni, anneltcnclole lutla llalia!... :VCn. nella grande Milanu, co5l cu. struila, - come in lulle le a'lre cilt,ì d"ftalia - la disoccupazione impcr. \·crsa e con essa. la miseria. 1 ·elle campagne la miseria si Yede meno .rei chè l1· masse ùri se11za 1::1. voro sono più 5J).,1Ì-pagliali e quindi i:icno pcr:cc>losc. Gli slranie1·i che d. sitano l'Italia non debbono Yedere la nuseria degli operni: questo è il mo. tfro de1la nuova parola d'o-rdine fa, scis.la per il decongestionamento deL lr citlci La st.ampa fasc.is.la parla ,c;vcs~o d una ripresa di al~ilà economin, italiana. Veramente non ce se ne accorge in Italia. E gli stessi giornali fascisti si incaricano di smentirsi al riguardo. Tl Curriere tlcllu Sera ,Ii Milan.o re. centemenlc puhblica\-a degli aiii(:.oli su Una cri~i d'abbondan;:a e ~ttl rim. palrio dei poveri. - , L"esercilo delle do1u1e <l.i set - \' izio mf anese - ocriveYa il giurnale milane. e - è da tempo a rttmore. La di$c:ordia vi regna da quando delle ragazze di p.rovincin, iu massa, si :.ono precip.'lale sullà cillà tninac.- ciando. di far concorr~nza .ùle anzi.a_ ne. Mai la capitale della Lombardia :l\'C\'a yi,c;to questo fcnomen.~ di vera invas.ione di raga1:ze senza lavoro che domandano di occu·parsi in qualità di domestiche a ciualunque preMo. ecc. « L'Istituto ili proiezione della fanciulla,, dtirn.nlc il mese di :;ettemhi-e ne ave\'a raccolte ed ospilatc oltre 500. E po;c:ht\ i donnitori nioD basla- \·ano pi_ì1:;i dovelte porre <lei màl.er:is!"i in 1\:1-ra ed ÌJtnnè rifiutarne a centinain. Ma qual.e p.en:i a <""',m{,r:in_ c-erlc ad andar~:enc! Esse trovanb milie sause. 11hba.nrlonano l'lstilut.o e se n<.>vanno sole pei· le' strade. Non c,"r dunq11e da mCJ-aYigliarsi se finiranno male . ' , li Prefetto cli Milano si sJ01~t.a di r"mpalJ·iài·n~ il rhawpr numerb'pos.. i:.ibil.e, ma il fo.?òm,éno i-. b'os-ì-'~ve 1,;he .-i pl!n~ di segnala.do ai pode~là ed a i parroci pN<:ltè se ne preoccupino ed impediscano '.a partenza delle 1 ag,•zze che non siano m clà da po e r esser occtLpa le ~. , ,\ Milano - continua il Corriere rle'la Sc,ru - ne arrivano ili dieci e d; c,odic1 anni, l'età media è di quat. tordi(.;_ La pletora è lanlo più ecce. zionak in quanto si verifica nell'epoca d('lla vcriclemmia, Yale a dire nel periodo i·1 cui le donne polrebben trovare ptù fo~ilmenle eia occupar. ~· '.Q. La SO\'l'uLJ,on<lanza di clome.<,{Ji ., è une, dei lri:omeni più :;ig,ufic·,: 1 ddh !ll;':i .. i-;«. E se ciò si Yerifi(;., i• LomhardJa, O\ e l'in<luslria e I a~ c·c,llurf, 1111 uio Horicle, figu1 at.,1 · ;i.,, <'h<.; ~,·;ri._.1 1.. iìellc I cgioni p'ù ,,,\·cr'- • .. * Sempre il Corrier<' rlr>/la S<'lll. pre. occupandosi del 1·impatrio elci po\·e. ri. deciso d'acc.ordo Ira il p0destà di ~'(ilallo e la Questura . .ifrern,a che, IJenC'liè il pro\'Ycclin1cnlo pu:-,sa ap. 1;:1rre oclio!·.o. e,so è nece ·sario allo ~copo di liherare hi C'.itlù eia <'<'rli se. g1c; rii mi.'<'ria. di 11ergoy11a <' cli pe l'ICulO. .\ :\lilano ci sono tala11qi cli clisoc !'upati, cli mendicami. cli S<'n:a lavo. r11 ,, senza domicilio. Ci ~ono farni. ~l1e uurnerose alloggiai(' i11 una solr, carnera. Ci sono can1er<' mobigliale che ricovaano sP.i <' s<'ll<' pas.onc ciascuna •· • Da qwllche l<'mpo -- ag~iunge :m~ora il ,Corrieri.! - si constala in cillà una rinctEcila di q11c>slaculli. va gramigna che in pus•alo si <'ra r111scili ad l'Slirp<lre ~- Dopo il quadro 1calist icarncnlc fo. se.o, l'insulto alla miseria C'd a.lla fa. 111c!Ecco il fascismo nella ~ua piu genu.ina espressione. Ma invec,e di pre11de1 (' dei prnn-c. ùimenli radirali in aiuto rlei -,enza la. rnro, li si scacc.:::i cl:illa citlà. Questo è l'ordine del Duce: dt·con9,e~liona. re le cillà ! In ogni centrn \11·bano è sÌalo i ti. tuito un servizio di polizia inca1·ica. lo esc]11.,:Yamcntc di fa.r le relale dei 111endica11li. In q,:e,:.li ultimi giorni - è ~-empre il r:orriere che ce ne in. forma - tale sen·izio è stato rin. for,.alo nell'intento di spazzare la c'l. tà di questa folla ili disg.raz.iali che Ò1Jrn1ono sui gracliHi delle chiese, nei giardù1i pubb':icì. sollo I portici. E" una speltacolo pietoso che l'Ilalia non conoscevn piu da dozzilte di anni e c:he è riap,parso sotto il n~gime [asd.sta. L'alto padronato mctallurg·co clt Gf'r111,11·a1 C'On la ~erra la <lclle Rtùi I :,rlott;1 la ~lcsYa polifiC'a di quello in. glese, e giuoca quindi una parte politica di prim'orilinc. l n giuoco cl1e 1.tli eoslerà diecine di milioni di mar. chi. ma poichè esso non guarda alla ft,es;; \·1 impiel?a tutta In potenza. di cui dispone. T Cnp1tnliF!i clrlla nwla'lu1·gi,c,a le. de•·--a hanno \ 0l11lo an·elenare l'esi. ~le11za dc·l ~o\·crno d; Mueller perchi· que•1lo è en~lituilo da una coaJi_ 1.ionc- cli dcmocralic1 e d1 rnci::ilist i. .\ n·elen,ll"è la sua esisten.z:i e paralizzare le sua azione sociale; impcd 'n•li di fare ck·lk r'fon11c ne 1 campo ·del la\'oro <.>farlo apparire a<.11o1c_ chi delle ma!.'se popolati come in.capner rL1p.piicare il proprio pl'ogra1~1ma. Questa lattica padronale. ripetiamo. non è m10\·,1. Essa J)ermelle cli rliffcndcre nel pubb'ico l'idea paradossalr •d:r f..olo i (JOYern; reaz-ionari · fanno (\C'llr r'forn,·e <' che inYece i ~~O\'<'rnide,nocr:itici aiutali cla'la ooL lahora,,ione -,ocialista. ne ~no incap:lC'i. :'lfe!!lio nn<'ora. q11e~la lattica ha :wr 1·isullalo di far crccl<'re che sollo l go\·c-rn: rli sinislra non s; vCJ·ificano che !·.ciopcri seJT::ite. miser·a e a.. gita7Joru. I la\'oralor· tedeschi aYevano moL I e !:agg;a men te 111 isura lo il pe1icolo ohe pole\'a nascere dall'esagerare la port:-1!<1della loro \'iitoria detlorale P della parlec\>:azionc soe·ialista. al go\·crno dc' Rrich. Cosc·enti della prop1ia forza, slretli nel numero di rinque m.ilioni. intorno aJla Confederazione del La,·oro tedesca, es~i 110n si proposero d1e di chiedere -}l funz.ionamento legale e normale deL In giiu·is<liz'on<' del laYoro 11fficial111ente istituita. Si lìrn:larono ad esL gere l'appliieaz'one delle norme pa. ritarie fiss;1le da 1le e,onvcn.z:ioni coL leUixc e la obbligatori.età delle sen. tC'n7,e ::u·bitrali in OCTasion<' d'i confl:lti sociali. TI loro 1ùlimo congres- !·0 co1,fcdcraJC' ten.1.1!0ad .\mhl'trgo. ~,'nn1 nemmeno ch'cdf'rc riforme Ma non basta. o·ora in a\·anli tuLLi rnpidc cd ardile. ~•era pronunciato coloro che S'Ì rrresenleranno - è in f:nore della clemoc:ra7.ia indusemprc il Corriere cl1e parla - agli :,1J·ia\e e per l'eleYamento del Iive11e uffici di benefice1mt per sollecita.re della c.ollura ope1-a.ia. tln aiuto, se non poss,;>no provare di Sono stati i padron.i invece a :;/};Ìez. essere nativi cti Mila-no verranno tare la ruota cd a mettere in peririmpatriali aJ loro comune <li oriW· colo lulla. l'annaltu-a dell'arbitralo ne ohe, forse, a,evano ab.b~ndonato ohbligatorio. Essi si !>ono ribellati aL dall'infanzia. la s.enlcw..a. dc1 ·Tribuna'e arbitra}~ F_uor\i dunque. dalle cillà coloro ed hanno gettato, di colpo, fuori deL che hanno fame! Nelle campagne - le loro officine, 200.000 lavoratori donde fuggono le bambine affama. con llurca tm milione di 'donhe e te! - essi dovranno rasse.gnars1 .J bambini a loro dn-ico! · mangi.are le erbe strappale alle Siie. La le-L.ione è dura ma è piena di p:i ed agli argini della strada., saran- insegnamenti. &sa tocca più diref _ o costretti a darsi al :piccolo furto, tain·crtte quei socialisti ·eh~ vedbno a divenire pred.a, insomma., della rru. i1dla i-egolamcntaf_.ione giuridica' dei se11ia e del hrigan~o. cbnflitti del lavoro, il'mezzd di ·su.p.. Ciò non importa ai reg:me fasci- 11!irt: al(' 1oonsègùen1.e della lbttà 'di si.a. Nelle cam~e la miseri.a :ii ve- classe.' · " '· i de meno e la Slla.mpa, del regin1e ha ,\Bon:h<"· il prnletarialo, aumenl,an !'01·dine di ignorarla. · do'd 1 ro!enza, stima che l'arnia dtlAbbassc l'urbanesimo! ha. giusta,.. l'<J ~i<:>pel-o può·~re 'sostituita cqn menté grid~ µ D~. · , ~- ~t f ofaa dei ~t~tfi e r1-?U,e ~tl!B~

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==