L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 21 - 26 maggio 1928

ANNO XXXJ.l. A. r. Zl.J,RJJJOO, 26 MAGOLO 1928. Nuim. 21. ,. Telefono 4475 (Selnau) - Ccn.to-Chèques N. V/11-3646 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA rFALlA.NO NEILA SVIZZERA' --·-----------·-------------- ----------------------~:---- ----------------------·------- ------------ Abbo,wmenti per la Svizzera per /'a11110 1928: REDAZIONE: Un arnno fr. 6; se.i mesi k. 3; tre mesi fr. 1,50 , L'Avvenire de/ Lavoratore , \.\DHNISTlUZ!O~E: l.ommissione Esecutiva del P.• ', Zurigo. Militar-strasse 36 F!-<ElJ,! ·~1~LLk lNtiE.R2tONl ··~, ,.,,.·; :1 '"""~!') <ÌJ l;n~ {\ari:be·.;'!a Wi'l t:OlO;l\U), ~~ e"~' Per r~hme continuala. pTezZl da converursi Pu l'estero: Un anno fr. 10; sei mesi fr. 5; Ire mesi fr. 2,50 Zurigo ----------.!.!.----------=----------,-'---- Verso l'avvenire passalo: nel soctaIsmo tulle le ener_ g e dell'avvenire. A queste energie la Co11ce11lrnzione Anlifa.'c.sla ha e9regiame11le ac/_ dita/o la mi'lct immediata ciel/a lolla. La Repubblica denwcrufica clei /a_ uornlori. Alla vigilia della festa dello Sta111/0, lo Stalulo uiene calato nella tomba. L'e/09,0 1unebre è .staio pronun_ <.:ll!IO alla Camera da Giovanni Gio_ l!lt1 ecl al Senato e/ai sen. Albertini. C1trotli, Ruffini. Mussolini vi ha 6p11,alo sopra il proprio disprez;:,o ci111co e /'csal/a;:,ione ciel nuovo as_ s<:/uiismo - /'assoluti$mO della sua prrrnnci - che s'apr<' eta oggi anche g:11rirficame11/e nella vita del nostro p(t,·se. T11/lo ciò che [u uiolen;:,a brutale (ìnc, a ieri, ora è 'legge, anzi Legge fondamentale dello Stato. Un uomo è arbitro as.so/uto dei destini cli lui. /ti 1.111 popolo; i mez,:,i del suo domi .. _1111, sono un esercito di pretoriani, un Tribunale terrorislfco, ,ma im_ po/calura polizie.sca cli parie. Sollo il .!-LìO tallone quaranta milioni di ,vrvI divisi in casle: la casta privi_ li--giala e/ella borghesia {ìnan;:,ìarta, inc:usl rio/e ecl agraeia, la casta mili_ lorc.<eo dei mi/iii fascisti di allo e br1ssu ran_qo. quella burocratica del P.. \. F. e delle Corporazioni. ed in ba,so l'esercito .sterminalo dei pa_ r::-i delle o[fìc:ne I! dei campi. Per q11csl'11/limo. ness11na ingcren=a, nemmeno i11dircll11. nel meccanismo dc-Ile Sia/o: l'ob/leclienw più pass'i1a sullo la oppre.c;s;one e la repressio_ n,, più f<>roci. ['n'atmosfem ili ierrore e di cUffìden;:,a pesa su tnUi, Sullo sfondo. r,biadila. l'immugin<> decorativa di IINI ,lfonarch;a che il tradimento e lù sl,,,rg.'11ro rendono odiosa a servi ,, padroni. Si conrhiwle in fai morlo - e LL ti/e ripe/<'l'/c. - la guerrn ci11ile in_ guggiata dalla borrJhesia contro il prr,telarialo ilaliano, sdte anni or s<mo. La di[ e."a del priviiegio cUclas_ se be; imposto in llalia il ritorno cleL l'osso/11lismo personale cli prima ridia Hiuo/u::.ic.ne fntnc<>se. Per im_ pcrJ.m, la mr:rc·a cli emancif]azione dr/ produttore salarialo. la borghe_ sia ilaliano 11011ha lrcvalo di me_ _qln• rh<" strappare la r:arta dei di_ rtlti dell'uomo e dr/ cil!oclino. ca/_ pt'.,/11rc cinq1wnl'anni di r: ..o. rpimen. t,, 11ri=ionale. ritornare <1i regimi di ri,r:tlo t1~.v,[11to da essa vinti e de_ tron:::;:,oti circa cento anni or sono . . *** T,r: Hi11clu::ione fascista si con. clP11de q11indi nella Res!aura;:,:one. Come era prevedib '/e e come era slaic p·cpislo. Sell'<"venlo. (IC"ant,, olle responsabilità pl11iccrutiche e capilalisiiche emergono le respon_ .w!biliià dinastiche. Il pollo g.'urato Ira re e pop()/o - bc:se della legillimità del polere mo_ 11a1 eh co cr:slitu;:,ionMe - e slotr 1Jfr,/o/o dc!l pr·mo. La Jl anarchia é .spergiura e fra_ ditrice. li popolo ilaliann i> suinco_ lolo quindi dai doveri di s11dditan;:,u dt f'lvrm/, da: p/e/Ji,c:ti nr1::1onali cieL /'Cnità. (.:ue.':te le conslala::ioni che gli uL t111;i f ed cli della monarchi(! ,, ciel/a c :,/ilu;;ione derivano dal fallo com_ piu/c, di oggi. JJi fronte alle conti_ n,;l 1110/c.:::ionidi fallo della CostitLL :ir,1w perpetro/e da sette anni. essi e ppvnevanu un0 staio di r.ecessilà e 1111a integrità g'urtdica ciel/o Statuto. cc,p,icc.. cli .~aìuarc le clefìnitive re_ spm,.~aln/1U1 dello Corona. Di fronte alla sanzione reale dell'abolizione dello Swtuto le loro 11llime resiste11- ::.e lealisliche crollano e si sprigiona la denuncia clel lraclimenlo e dello spergiuro. Questo e il sig1ri(ìcalo della prote_ sia di C1n/illi alla Camera e cli Al_ bertini. Ruffini e Ciccolli al Senato. Per noi nessuna delusione. L' isti_ lulo monarchico. privilegio esso : tessv. i: il naturale alleato del mag_ qior privilegio di classe. La b'orghe_ ., a italiana - e piu precisamente qli strali parassitari per eccellen.:::a eh<' la compongono - hCI inteso premunir-"i, a corollario della sua villana. contro i ritorni o[Ten."ivi del pro_ /etoriato rPslaurando il pol<>re asso_ Iulo ed a[fìdanrlc.lo rrd un uomo e ad unn cnsta: a Jlusso/ini ed al fascr_ , mo Il problema del suo con/rollo SII ,1,/u.<solini e sul fascismo è il suo probl<>ma di domani. La monarchia. per natura e clPs/i_ 11a;:,ione. non pole11a chC' ass·ociarsi alla pretesa. E calpestare un giura_ mento è nelle lradi;:,ioni ciel/e clina_ sii e. Qualche cosa ha però rirnluzionalo il fascismo. Inconsopeuo/me11te. nella sua furia rea::ionaria. ho recato acqua al mulino della Hivo_ lulione italiana. Ha cancellato un' il/11sione. ha spianalo il /err'èno della ballagfo cli eia. se nel nosli'o paese. Il ritorno all'Italia del 28 ottobre 1922 non può più essere che sogno di melan_ conici impotenli. Fascismo e Socialismo sono orma: i termini della contesa. Tullociò che ern in me.::.::.o è slato roso al sllolo. R n<>Ifascismo si identificano - no_ lenii o 11olenli - tulle le>for;:,e del .Vc11 acceilarla significa esser ri_ /:t1lw,'i nel campo f (lSC .<.la,accei/are il rC'gime c,.sso/11/iS/a cli leffore san. ::io11<,/o ieri dalla monarchia. Ecco perchè noi 11011.siamo tento. i1 a 11ersare lacrime e ad esprimere r ·m piani i sulla tomba r<'ccnte dello 'ìlc•l11io ila:t:ano. La nosira volonlà è te.,a alla co;i. ()llisla e/e/l'avvenire. De/1'011ve11ire che . arei proletario e .<0cialisla o non wrà. Ecl. irridendo a chi si ollarda ne/_ /'elc-g:o del meschino prrsso/o cl'slmL lo noi so/11/iamo il radio.\O auuenire a/ grido ci:: ViYa la n~pubblica dei la rnralori italiani ! Esposizione delslatammpoandiale Se i dodici milioni di esseri u- ~na,ni caduti nella guerra potct.~cro mten ompcrc per qualche tempo .I !ero clcrno soi,no per recarsi a.L la ... :\fot:lra Inlernazionalc di Colof;na, che s!a diventando 1111 centro di allrazionc per gli abitanti di tulli i 1~acs\ polrcbbf'ro coiwincersi c.hc ... il loro sacriiìzio, l'oloca.uslo delle loro Yile è slalo ... p~,- lo meno su_ perf1uo. Do\''è an.dala a finirf' quella incompat.ibililà delle razze. nel rni nome furono ,·cr~ali d<'i fìnrni d: sangue, cli lag1 ime, d'inchiostro? , Non esistono oggi come non hanno mai esistito! E clo,·'è l'ah;Sl..,o clrc diccYasi separasse i ciYifi • dai ,. barbari e YiCeYcn:a. · ab'sso s! profondo che neppure i milioni di ~ad~scri ~cmbraYa poter colmare'? E do,··è I' inlollerauza, l'odio col quale perseguilaYam,i coloro che parla,·ano la lingua del nemico,? Tullo ciò è orrgi scpollo ~.olio le macerie umane, sollo le macerie della ciYiltà ! II cap:talismo ha cambialo asp-ello; è di,·cntalo intcrnazionali~!a, pac-ifìsla. Solto 1:-l stessa lf'tlo:a. entro il medesimo recinlo. si riun'1 -::.eanrcra una Yolla lullo il fior fìorc dcli' induslr'alismo, il fìor fìorc del progresso tecnico c ... ~pi1·itualc mondiale. C.onLrariamcnlc alle E~posir,;oni che l'hanno preceduta, quella di Cologna pretende aYcr un carattere -p~c.~alamenle ~-.pir'luale. lanl'è ,-ero clw fi rhiama 11f(ìcialmenlr r._ spo~·zionc Tnlcniazionale clc>lla Slam_ pa •. Difalli Yi :,i lro.,ano c'posli i giornali. le puhbl'cazioni period'd1e rklla ma1_gioranza dei pac>s-ieurop~; cd c)lrc Occ>ano, e quegli slcrsi g'orn~li che hanno scalc>nalo e contribuilo a prolungare la guerra, 11guralf1o oggi fra i foulori della p,acc e òella civillà ! Xla come nella Yila in gf'ncrc. cosi f)ttrf' ;n quesla F~f)osizione le ai·mi sp'.riluali non occtrp,ano che un poi::lo econclario. predominano le macchini' c.he ~ono il nerbo della ,·ila cont<'mpornnca cd i cui proprietari ·0no i padroni del mondo capilali- ~l'co. *** .\ncorn In ~fo-slr:i non è pronla. ancora molti oacliglioni non sono :.>prrli al f)'ubblico. qualc1mo è chiuso o ,-11010 addirillura. Ed armunlo p<'rd1è qucsla ~1oslra risp<'r~hi:) rosi fcclclmenle il caralterc 'f0ndamentalc dd caoilalii<'rno, è naturr>l". rhc- lo sguardo. l'interesse. le spernnzc ~i co-ncenlrino sui clur oacTivli0ni • snv,·f'rsivi ,. crruello deL l;i: R11<"".1~p0Yi0lisla f' ... rlella ,tamp,a ~ocia ldcmocral ica <' sin1:lacale lcrle- .,~- te-grafie, cinemalografìc che e,'>allano lo Stalo soYielisla, manca qualsiasi accenno a Troski. manca a·,;solnlamcnte. F.' questo, ollrc a I ullo il i·csto, una falsifìcazionc della sloria lanlo eYidcnle da togliere a qualsia-i ,·isit~lorc della ~foslra la fiducia ncL l'altcnd'bil:lù ciel malei<alc bolscevico. A togliere questa profonda diL fìdenza non Yalgono i rrodigi di propaganda, l'abbondanza della ~reazi?n~ lelleraria di cui rigurgita I pd gliene. · Nel pad ;gl ione della ~ocialdcmocrazia tedesca. che è fci·sc il più hcllo, in ogni modo il più spazioso della :\foslra. sentile pure una freclclczza ghiac<'·anle, l'assenza di quello sp'rito di ribellione e di lolla che rappresenta il palrimonio inalienabile, cli ogni classe sfrullaLa anelanlc -- cn anche più indispcn:"'.abilc - alla p1·opria liberazione. V'è come una barriera cli rhiaccio fra la ,lamp:1. conlrmporanèa ccl i singoli campioni di quello che la ~lampa ~ocialdcmocratica FU..... Un efficacissimo film di rrrop,apa11cl/.1 inizia il gran pubblico alla !·loria dello s,·iluppo della soc'.aldcmc--crazia. T crqi <'ccezional i di Bi-smark, st:.i mpa clandeslina, condanne a miglia'a di anni per la cliffoc:;:onc della stampa socialista illc_gak (pare perfìno c1· f'CS<'rc-nPll'Ttalia fascisl'a) e poi ... c;-,dula dellr lc17ai Pc..::rzionali mrrc~ il lr'onfo clcltoralc. Tullo ciò ncrò ~rnza accenno alla ccrcien:r,'l riY0Ju7,'onaria dcli!' rna~- ~.r della oualc la Yilloria delloralc non è ~r 111:ii.che u,no dei risultati ... .\ Ycdcrr quc>.~la. itnmC'nsa ro~. "i ac!l;i e si !arra. c"mhra rhP colo1·0 rh-e l'hanno cc"truìla ccl a6'lohhala nulrano l'illusione che le conquiste m:il0riali odierne co~liluirrono a1à UNl. parlf' rlf'lle sociC'là a \·cnire. menlre in realtà le conquiste graduali del prolelarialo nf'lla Socielà capilali~tica. per imponenti che possono cf,ere, sono ben roca cosa, [ln7i nwno ancora, ~e non sono anima1e dallo .spirilo riYoluzionar:o. E \·edcnclo le centinaia di giornali prole lari I edcsch i che cosi iltLi1;cono un patrimonio immenso ciel partilo e> dei sindacali, ,·iene da pensare con noflalg'ia ai gloriosi fo_çJictli sellimanali elci socialismo italiano, lulli frullo del sacrifìcio pc1--:---0nalc.portarncc di una fede che proprio o~- gi, quando i foglielli slc~ri rnno sl~- li dislrulli daJ 'bria:rntag{fio fa,<"c.'Sla, rgai alla prorn del fuoco. r·sulla csr0rc sl;ila in<"slinguibil<>. C cilonia . .llaggio. .\;\GEUC.\ D.\L\B \~OFP. Una ,·isila al primo. che ~i sia ::iddobba ndo " (l"I secondo c-l1e è 7ià entralo in funz;onr. .cuscilano la sl'esc:;r- dcluc:;ion" ... ~fanr;i lo rnirilo ri,·0Iuzionari0. innov:ilorc. manc::i lul10 ri0 che T'U;> f::in·i H'ntirc il 1 frPrnilo di 11n4 SociC'l:'I nt10\·n. rli u'.11:i loll::i nPr la rif'c1wra7ionP umana. « Lo Statuto dovewa segnure un Hmlte oltre n · qoalesare•be 11fato ~onsentlto, si, di progredire, ma non mal di tornare Indietro. E .Indietro si torna togliendo al popolo JI tllritto di scegliere liberamente I propri rappreseohtntl ~ E' Lipico ~r il holsceYi~mo che <\ r1i,·c>nlalo i:copo a ~è, che eleva a cnL lo la , iolenza, il trionfo del più forte; lra le migliaia di rilralli, fo_ Senatore RUJJ'FlNI ibl.iotècaGino Bianco Lo..scandTahloomas., GINEVRA, 18. (c. p.) Venerdl se1·a il signor Thoma~ h.. !alto diramare dall'agenzia Havas un comunica.to che ha prodotto una penosissima impressione negli ambienti ginevrini, Certuni speravano ancora che il sig. Thomas intervenisse a rettific,re le parti più compromettenti dei discorsi pr,)- nunciali a Roma e dio;fusi con evidente compia,ccnza della stampa fascista. Ma ciò il direttore del B. I. T. non potev:>. tare ,perché sono veri, ,purtroppo, i discorsi e le affermazioni, veramente avvenuta la ,pagliacciata del saluto romano, autentico il telegramma dalla frontiera. Il signor Thomas può ben dire nel suo comunicato che pretendere che egli abbia compiuto un raliiemeni al fascismo e grottesco; può aLfermare e riaUermare quanto vuole la sua fede democratica e socialista. Ciò torna a tutto suo sc:1.pilo. Perché se quella di Roma non é staia una cattiva azione pensata e voluta, essa r~marrebbe pur sempre una enorme e imperdonabile corbelleria. Simili infortuni sono più che sulficienti per liquidare un uomo anche più abile del signor TJ-,omas. Non si arriverà a tanto certamente. Ma le ragiona che cons1gli-ano di non 11ndare a fondo nell'attacco con(ro il :iirettore del B. I. T. avrebbero dovute essere sempre presenti alla mente del signor Thomas e consigliarlo a non oltrepassare i limiti del permesso. Le cose si aggiusteranno, ancbe se sarà necessario, per riusci.rei, aggiungere ai danni t<:-ccatiai socialisti italiani anche le beffe. Ma i socialisli italiani non dimenticheranno mai di avere avuto il socialista Thomas nemico nell'ora più dt:ra della loro sventura. *** Il Trcvcil, che riprcxiuce la protesta dei socialisti italiani di Ginevra, pubblica nello stesso numero l'ordine d-1 giorno vo~alo dalla Sezione sociali~t:1 gmevrina del Partito socialii;$ta Svizzero. Eccolo. «Le p:trole pronunciate dal sigpor Albert Thomas, direttore del B [ T., durante il suo recente viaggic a Roma. all'indirizzo dei res,ponsabili dei ~(;)itti fascisti e dei becchini delle libertà operaie, sono considerai.i, come un'atto di tradimento verso 1 socialisti italtani e verso il so:::iaLismo intemazionale. Tali discorsi gettano fuori dal so::ia!i- :::moohi li pronuncia.» Il signor Thomas Qual pecca-lo che Thomas (questo au- ~tero imbroglione che dopo l'infami:, delle sue dli.chiarazioni di Roma ha avuto il coraggjo di protestare ancora l:>. propria fede socialista) non abbia assistito a tutte le sedute del Con~resso delle Coi)Porazioni fasciste! · Il Direttore del B. I. T. ne avrebbe sentite delle belle. Quesl:i del comm. Rossoni, per esemç-io: «C'é molto da fare sovralutto per l'applicazione completa, leale da. ambo I~ parli dei contiralli di lavoro» E questa del comm. Cuzzeri: «Gli industriali .. a-pplicano in mol·ti casi le 11 e 12 ore di lavoro, senza chiedere nessun intervento nostro, senza discutl're, senza lrattare con noi.» E l'altra del comm. De Silvestri: «Gl! industr,iale aipplicano ,in molti ca.5i uua quantità di clausole, di articoli di sanzioni penali. Per chi? Per gJ.i opera: o per g)j impiegati. Manca. qualsiasi s.inzione per i datori d,i lavoro.» Ed infine questa del <.omm. Olivelli: «Ncn é vero cl-,e il regno della lotta di classe sia definitivamente tramontato. E' vero invece questo: é linita per gli operai. Continua per i borghesi.» Quando i commendatori corporazionisti si riducono a faT tali dichiarazioni, figuriamoci quali deve esser la realtà! Ma il si.gnvr Thomas é andato in Italia per banchettare ed osannare i fascisti, in cambio dell'a,ppoggio che gli d<?- vE: assicurare la continuazione del su::> favoloso stipendio. « I poteri dello Stato non avewano Il diritto di togJfere al popolo ltalfa• 110 le libertà e le garanzie dalla carta del '48 « ... La nuova wlolazlone stnto tarla non è ehe Il se• golto delle altre ... • Senatot·e ALBERTINI Le elezioni tedesche I risullali delle elezioni lrgislaliYc lccle,,'Che. st':ppurc allesi, sono tali da 1 icmpirc di g'oia i cuori dei prolelari e dei ~ociafo,li cli lulla Europa. La Germania conla quattro grandi partili che, eia dc~lra a f;:nislra, ;cno: i m1z;onali-co11Ser,·alori, i popnlisli, i cattolici, i democratici, i <;ocialisli ed i comunisti. elle ultime elezioni del dicem- !Jl C 1924. i so<:iat•sli ollennero 7 mi1:oni 880.000 voli, i na.z.!onali consen·alori 6.205.000, il centro calloLeo 4.118.000, i populisti 3.048.000, i co,mnni~li 2.708.000, i demo~1ralici 1.917.000. Quatl.ro partili 6e<'onda.ri a,·cvano inoll1·c riunili 500.000 YOli, i popul'sli ba,·are:,i 1.005.000; i ra_ c.':·li (ullra-nazionalisli) 908.00D; la Lega agraria 501.000. Nella Camera recenlemenlc di- ~.colla i wcialisli disponevano di 131 deputati, i nazionali conservalori di 103, i. cailolici di 69, i popul:sli cli 51, i democral ici di 32, i comunisli di 45. Se cl si riferisce agli ullimi d.ied anni lrascorsi dalla rivoluzione del 1918 che fu ~ompiula. claglt operai. dai soldali e dai marinai (l'insurrezicnc degli equipaggi del B::ill.ico ne ru la scintilla) si osscn-a come la German:a abbia evoluto dapiprima dall' estrema sin is.lra alla &injttra, qu:n.di dalla sini~lra al cenlro, ed infine, con l'ultima coalizicnc borghese, dal centro alla destra. Qnando si pensi che la bandiera rossa fu nel '18 il simbolo del popolo ledcsco, che i la \'Oralot·i trion.fat ono non solamente a Berlino e nei grandi centri inùustria.li. ma anche a Monaco conqui.slala dal go,·ei·no dei consigli operai di Kurl E.'sner; quando ci si ricordi delio f,ehiacciamento subilo allora dal feudalismo agrario, la regrcss:one sembra cnonnc. E" ben \'Cro che i iunkers non sono 1-:w,cili nè a re;lauraxe la monarchia in fayorc della quale sono slali lentali due colpii di Sinio, nè ad impoITc una polilica ·estera di. riv:inrìia mililarP: ma è anche \'ero che cr•si negli ultimi q11atl1"0 anni erano arrfrali a riaYcre in mano il limone dello Stato. Collaborando nella coalizione borphcse, applicarono a malincuore la polilica di Locapnro pur denunciandola: in compenso si adoperare-no a far una polil:ca interna di reazione che restilui alla Yeochia !)iHTcrazia rnonarrh.ica i p,osli più èlelicali della Repubblica. e che con I~ 1·ev'Stionc delle larifie doganali ha ~•ngolarmenlc aggrarnlc le condizioni di e~islenza del popolo. il rascismo ilalia110 era slala iscrilla nel programma elcllorale dei na;;o;o_ mili con~ervalori. Gli elettori tedctchi li hanuo cìeònal!. MusGoiini conta al wo passiYo una sconfìLla di più ml tcr•i:eno dclìa politica estera. -:Via la Yilloria clellora!c imporne dei pflrficolari do,·cri al prolelai"!ato lcdesco e lo e~porie a seri pericoli. II Vorwaerts, l'organo centrale dei sociali.sli ledc~chi, cosi dice nei .~uo primo .commcnlo a; r'sultati elettorali: « J partiti borghesi hanno ,,ubito una g:raye disfatta. Bisogna qu-indi attendersi una recrudesoe117,a del movimento fasci.<:.la lra i p,artiti bori;<hci.i che agiteranno lo spettro del bolsced~mo e si porranino al·serYizip clcll'alla finanza~- TJ perkolo è reak. Il prolclar!alo tedesro lo ~Ycnlerà ancora, come lo ~,·enlò in passalo. se s:am·à c..c:;sere en~r~co e rnpratullo se .~aprà essere unito. li compagno0'1. Viotto adI dlri11ndtai llanastra Fed1razia11 diBrescdiaeferaitlTi ribunsapl1eclal1 Roma, 16 notte. Venerdì prossimo il Tr-ibunale Speciale pèr la Dilesa dello !Stato sarà chiamato a giudicare un gruppo di massima• listi, che, dice l'atto di accusa, nonostante lo scioglimento delle Camere del Lavoro ed il divieto di riunione avevano mantenuto in vita la Camera del Lavoro in proviincia di, Brescia ed avevano tenuto riunioni clandes~ine e fatto propa,ganda sovversiva incitando ali' odi.:- di classe ed alla rvvolta. Dinanzi · al Tribunale compariranno quindi l'ex deputato massimalista Violto, l'avv. Guglielmo Ghislandi, l'avv. Pom,peo Morino, l'avv. Mario Nobili, Zeffirino Bfancfo, GiusE'iPJ)e Ghetti e Luigi Salvatti, tutti nativa di Brescia e dinlomi. Dovevano anche comparire P'ri.mo Martinau,i e Pacitfico Peder.ini, ma i ·d:.ic sono mort-i durante il periodo istruttorio. Il processo che occuperà due o tre udienze, sarà diretto dal generale Cia;;- ci. Dopo un anno e mezzo di carcere preventivo, il compagno on. Viotto e gli altri compagni dirigenti la, nostra Federazione bresciana, stanno per comparire dinanz.:i.alle j ene del Tril:,unale fascista. Il delitto a loro attribuito é l'.'¾.Ssolvimento del dovere socialista compiut.J nonostante tutto, ad onta di tutto. Ai compa.gni di Brescia contro cu.i tra breve si abbatterà lp s,pirito di vendetta del regi.me, la riconoscenza, l'ammirazione, la sol'idanietà di tutti i socialisti ifa,liiani. Le elezioni della settimana .scorsa segnano una enorme ripresa dei parliti operai. A . d I I soc.ialisli raggitlllgono circa 10 UD peno1venOO milionj cli ,·oti con 152 dep1.itali; i Una corrispondenza da Roma a La comun.isli circa 3 milioni e 111 ,ezzo cli Stampr.z di Torino ripToduce <la L'Avvevoti con 54 deputati. Quasi la rnelà nire del Lavoratore il titolo e qualche della mas:sa dei volan li, pur cosi im_ brano di un mio articolo sull'attegg~aponente! mento del sjgnor Thomas, aggiungendoEd i nazionalisli conservatori. C- vi questo commento: sp-011.enli del rilorno alla monarchia « Uil scci1a.lfasmo,quatnldl()< è fuoriuscito, ed alla reazione agraria e borgheS!e, non conosce limiti dell'ira contro il Fa- ~.ccnidono a 4 milioni e mezzo di voli scismo, e quindi la sua malva,gità lu dell'inverosimile». con 73 deputali. Gli allri parlili con- E videntemente il corrispondente ro- ~ervano presso a poco le loro posi- mano de La Stampa non é ancora riuscizioni. 1 lo a ca,rpacitarsi di questa verutà che é ~'importanza europea di tali risiul- d'una chiarezza solare: un giornalista itali è enorme. Essi significano il taliano che continua a esercitare la sua conso~idam~nto defìn_ilivo _della Re- professione in Italia, accettando le conpubblica tedesca_, la rmunr:1~ da p_01:- diizioni umilianti e disonoranti imposte t~ d~lla G~~·man,ia alla polilìca di n- ai giornalisti e ai giornali dal regime lavm-c1ta m_ihtar_e. . . . . ,. . I scista, non può essere, chiunque esso sia. . Per 1101}°?1ahsl1 st.gmfìcano 1 1111- ~e un 1 peniru1venidklil1o .e ìumi. ~,ew,c;iliisz10 ~ella 1 1p1esa da parte del ))il'O- snpa canaglia, e quindi.. .. poco imporlelanato tedesco del lerreno perdtl- tano i suoi a,pprezzamenti. lo. L_a Rcpu.b?li.ca ledesca nala prn- Carlo Pedroni. lelana, era divenuta borghe,s.e e rnin;o;cciava addirillura di csisere soffo_ cala dalle forze monarch.iclre Ora css anon solo è salva ma si incammina a ritornare alle su·c oi~igini. La scon1fìlla dei conservatori ledefchi giungerà al fascismo ilaJian.o parlicola.rrnente penosa. Il fascismo ilaliano aveva preso parie direltamc>nte a queste elezioni, maleriaL n1c11le e moralmente. Mussolini avcrn a esse dedicalo una sua inlcrvi_ sta: , Mi auguro - aveYa eletto - la Yi_ìl,)ria dei nazionali tedeschi per ragg 1ung,!re lo scopo di un'alleanza d_ci p~poli sacrificali dalla pace di \ er:--a1lles. oontro i popoli che ne hanno bem~fìcialo ,. E l'alleanza con Consensial regime Al ritorno a Torino, dopo il discorso antifascista pronunciato al Senato, il senatore Rwifini é stato fatto segno ad una entusiastrca dimostrazione da parte dea suoi allievi dell'Uni'Versità. Ma gli echi della dimostrazione non s'erano ancor:i.' ~penti nelll'Atenoo il<rinese ven:iivia iilnvaso cLa uria turba' di cami;;ie nere. E p~r oltre un'ora l'atrio dell'Università é stalo la palestra d'i una feroce lotta tra sr•1denti e fascisti. Numerosi studenti sono stati arrestati e deferiti al T11ibunale speciale. Quando le officine e le università si intendono e fraternizzano é segno che l'ora si avvicina ...

Losfcaeldoell'economia triestina (Conlin. e fine vedi num. preced.) Abbiamo accennalo in ,precedenza anche alle ragioni ,politiche le quali si rillettono direttamente e particolarmente su Trieste: Come abbiamo accennalo, quezibo po.t'ho, J',t,n!:loo,de!tl' ex-.gr=d:e j,m_ pero a. p. r:lceivew,a I' affllliSs:> di, lutto il suo retroterra che a migliaia e migliaia di vagoni f\l)ediva i prodotti dei paesi che com,ponevano l'Austria verso la Grecia, Turchia, Russia, Asia e Giappone. Basti ,dire che la sola Ceccslovacdu.a faio2<Va.tramis~taire 40.000 vaigooi doi zucchero per l'oriente i la Jugoslavia quasi altrettanti vagoni di !egnamei tanto ~1• e-ilare dua principali mere• di massa. Dopo lo sfacelo <lell'Austria, cosa ha fatto il Governo italiano e dal 922 in po: quello fascista, quando gli staJt&sori>! dai! 011c.P.ruo aisrb~.iroo, cercavano di riprendere i loro mercati delJ'ante bellum? Nulla di nulla! O per meglio dire il governo fascista ha ;'alt.o quai'.bolsa : ~a 11la11hnen1Le sd~gn-a,t,; i .successori dell'Austria-Ungheria, con la sua politica pazze,:;ca di violenze e <li minacce, tanto verso la Jugoslavia, la Serbia l'Au~lria ~cc. che quegli hanno voltato Ile spaflle ai Tri:1$1,e., coune ~Li succherifici Ceocslovacchi, gli spedizionieri austriaci, o facendo da se come la J ugoslavia e la Serbia, che hanno amplialo i loro porti e migliorata la propria !lotta mercantile da fre~arsi di TriP-ste "' del Governo italiano. Quando si maltrattano gli .lllogeni della Venezia Giulia, si colpiscono nella loro dignità nazionale, quando si urlia « idhe ,mùll11:a,a v.oillt,a f.a1rò par.lare ~ fui~ », q-uaintd:o runfì.,n:e .si ,derild.'ee si ,tentla IUIDillfa,reigente d)el'ohè diii altre razze, ma uomini, a cui il fascismo, il brigantaggio, lo schiavismo, nulla hanno da insegnare i ocsa si pretende? Questa gente di cultura elevala, di educazione r.semplare, e che sentono tutta l'importanza di custodire il loro patrimonio politico basato su forme ultra democrnliche, ,di avanguardia, di umana convivenza civile fra i pcpoli, hanno risposto :ille minacce del fascismo, boicottando il traffico èon l'Ihlia e ci sono riuscit1. Trieste e Fiume muoiono, mentre ·i trasporti diretti ad Amburgo ed i porli J~oslavi, si intensificano sempre più L'esempio del posticciuolo di Sussak è ediiicantè: in un solo anno ha aumentato il suo lrafjico di oltre 200.000 tonnellate togliendole a Fiume ed a Triesle *** E' recente un allr,o interessante 'ilrticolo dell'inviato specia.rle del « Corrier~ della Sera» il signor Gino Berri, app;,rso nel numero del 4 aprile scorso dal titolo: « Italia e Jugoslavia: gli affial!1!1 s:itroo :Il do1mim~o ,d~!/la ,p:Jl\;itilca »· Da questo si apprende corot qualmente la Jugoslavia si difende dalla politica pa11:,amc(1de dri Muss-c1~::ni, coone naz.iione contro le torture materiali e mcmli alle quali sono sottoposte le sue popolazioni rimaste sotto il dominio fascista, torture anche fisiche che abb:amo rilevale in una nostra precedente notizia. Questa na,zi,OJle, a tCU11/o,d a r,aig_ùone, che aioi socialisti per ora non q:ialiiichiamo, non potendo rispondere con (Pari armi ed t:1guaJ1~ m'.naooe e tf,art.ti,a.rlllevi:ruilen21e e v1::lenze del Fascismo, che ci avrebbe portato o forse potrà portarci, ad un'altra guerra, ha ristaurato il boicottaggio economico di tutte le merci ita:liane: ed a ragione. Ognuno si difende c:>me pnò! Irr.~aJli'.i 1Htiai1foi1illqpo.rbatv.aneM·a Jugoslavia per il 1926 un miliardo e 54 milioni di dinari per merci quali il cotone, tessuti, manufatti, ecc., discendendo a 9C5 milioni nel 1927 e la tendenza a! regresso si fà sempre più sentire e la patria del fascismo ridotta nella scala dei n,pporti commerciali con quella naz:one, al terzo posto, ,dopo l'Austria e la Cecoslcvacchia, finirà presto al}'ullimo posto, mentre dal suo canto non le è possibile liberarsi dall'acquistare merci nel regno S. H. S in una misura sempre p:ù crescente. Frz.. le cause d1 questo sbilancio fra iutportazioni ed esportazioni, lo scrittore rileva che vi sono delle ditte italiane che ignorano l'esistenza delfa J ugoslavia, ma la prindpale causa slà « nell'atteggiamento ostile della polizia, quello d:ffidente <li taluni organi de) Ministero del 10ammercio e le ~rto dii imfumi/cizia alimentato da certi correnti dell'opinione pubblica» fino al punto che in Croazia vi sono state ditte che hanno rifiutate merci «nostre» ,perchè erano italianei e in una gara per la fornitura allo Stato di una partita di autocarri, l'offerta di una grande ditta italiana automobilistica venne respinta, pur essendo la più bassa e quindi la più va•1la~- g:osa». 1"E;gregio signor Berri non v'è da meravi~liarsi di tutto questo: r:onlinuerebbe lei ad andare a servirsi da un commerciante, il quale profittando della sua forza materiale e della impunità che lui concederebbe l'autorità. si prendesse la briga nel servirlo, di m:- rt!a/Cc:,a,Ji!l,om, atllratitar,1o ed iai1ca.so s~ ziarlo, nel modo e in più grande ~lile così come hanno fatto e fanno i fascisti contro gli allogeni della Venezia Giulia? Naturalmente lei manderebbe - se le fosse possibile - ail diavolo quel commerciante e dei suoi soldi egli non ne vedrecbe più uno, non solo ma se le riuscisse farebbe opera per far allontanare da. quello, tutti i conoscenti e suoi amici. L'es~pio è forse troppo elementare, ma calza a meraviglia. *** Quando detto in precedenza rigu3,rda gli scambi commercia.li !r"- l'Italia e ~li Stati del retroterra triestino, che co~e abbiamo visto, per causa esclusiva dtl fascismo e della sua opera- brig~ntesc·i à fatto perdere a Trieste tutto il suo la• voro commerciale e diminuita fortemen• t~ la sua importanza di grande empn· i'IO. Di conseguenza la situazione econ'Jm:ca di Trieste è disastrofa o!!rc "gn• dire; questo da! punto di vista commerciale. Dafl'altro punto d: vis!::i ecOl"'Jmico, anc.he e per conseguenza di quello anzidetto. la situazione non è migl.or~. Manca il lavoro nel porl0 e nei can• ticri: la disoccupazione !nf:e! isc<> terribilmente e li. miseria c.rn lut:e le si.e doloros<; conseguenze, l,,1.~!e i:i11islramente aLle porle dei lavoni!on Dalle statistiche pubblicate nef ~ Piccolo » l'organo magn:) del fascismo giuliano - diretto dall'altro bel «;J.tlh,10» di Rino Ales.si ex ed ex tre\o!te -- si apprende che mentre la capaci•à di :mpiego di mano d'opera nei r:rnticrt ascende a 22.000 o,perai, ol!gi r.•>n ne lavora che 8000, amm'esso e 1;0n ,opcesso che questa cifra corrisp )Ilda ,I vera. A questi lumi di luna, ogin dubbio :n prc,posilo è più che l!iustific:ito. Quindi .solamente nei cant:Pri. :11ancano 14.000 ,ojpenanj ..ai~urt:gMdo a questa qualche migliaio di mar1Him1. eq altri due mila che non trovar.o r1u lavoro nel porlo, non è esageralo affermare che i disoccupati nella sola 1 r:estc ascenidlaino a 17.000. SOll1-0iper eissi c:,rca mezzo milione di lire al giorno che m-~n· cane all'economia triestina, calcol.:!" 'o che lavorando, quei lavoratori, gua.'.al!nassero io media 30 lire al gior'lo. Co;,- sideralo che Trieste ha una popolazio1te d. 250.000 abitanti, è facile a~gui~e :I d:sagio enorme in cui si dibatte que:la ci(ttà; !Stllp0Tfio:h1'Jmeate non si ha il' itmpressione di quiesto incipiente rovinio· 1 fallimenti dei grossisti, commercanli e r.imile g-,mia, non sono rilevanti, e ciò và ascritto al falio che es~endo m vigore ancora in quella regione il vecchio codice di Commercio austriaco, non è consigliabile da parte dei fornitori {al' !<"J1lirei clienti in.solvibili perché ci rimetterebbero ancora qualcosa oltre :i quello destinalo alla perdila in caso Ji falhmE>nto. L'Austria, nella sua legis 1a- ,:ione, nei suoi t·odici, non <1.vevanet.'s• s'là particolarmente per quello che riguairldta :n cc,mmer,cb, dii r.iloor,rere a misure r03lrhb!Jiive, iim qua.nbo quaindo è a,s:;icurato il lavoro agli operai, anche i c:omn1crcianti di riflesso, non hanno necessità di essere dei disonesti: il deP.arn circola, l'avvenire è assicuralo e il gir<> d'iaJfaire 1procede ban2 e ain'Che .i,J .negoz:t1n!.e é contento. Ogg·i purtroppo non é cosl: non pochi, anzi la preponderante ;naggior:i.nza do: 'bot,'~9J:. lbr.i:,:iosibìni, ,d ;. fa,001,leaLJla bragica realtà od:erna, .si lamenta e forse il loro odio verso il fascismo ·- qu~I raggr~ppamento di ladri, di assassm1 che lutti conosciamo - è forse P'iù lor• le che nun quello degli operai: questi lo odiano, oltre che per il disa,gio morale in cui li ha 1>osli, anche per una ben sentita educazione politica, gli a.Itri perché e solamente per questo, danneg-- g:ati nei propri interessi. Ma a questi d:.sgraziati, potremmo ricordare gli aiuti forniti aHe squadre capeggiale dal famigerato Giunta, l'inceodia,rio de) Balkan, assoldalo dai Fava e Carrelli dell'Hotel Savoi'il, e ricordar loro quel wcdhito a1dia1t•o: Ohl è caiusa d~' suo mail.... cun quel e.be segue. In tutto questo <lisaslro che si profili! sinistramente in lutta la regione Giulia, che nulla ha in sintesi - ma per ra:gioni differenti - da invidiare alle altre regioni del regno italico, vi è per noi socialisti una consolazione ed è quella di constatare, come i) seme spars:> a lar,ghe mani della nostra idea sociahsta, non sia andato distrutto, ma abbia crei.li,. un'at11mi, politica e sind:icale negli operai e nel pruletarialo giuliano, tale da far bene sperare nel domani, non lontano, in cui, il castello di carta poggiante le sue basi nella creta, oostruito dal fascismo, sarà distrutto da una santa ventata iuriosa del popolo, Alllora ,il protltelarj1ato gil\Jl1ianc .ri,prenrderà il suo iposto di lotta pP.r la completa e definitiva sua emancipazione, da o,g:ii forma di servilismo, di abbruttimenlo entro cui oggi è posto dalla violenza, dall'arbitrio e dall'oscurantismo fascista. *** Un'altra cosa ci rallegra fra tanta rovina e distruzic,ne: è la constatazione anche da parte di molti borghesi delle grandi ragioni morali che avevano i socialisti di Trieste-, allorquando nello immediato dopo guerra, sostenevano J'aul.'.\V\"i.::NIRE DEL LAVORAH)RE tonomia deLla Regione Giulia, pur sotto il iprotetlorato dell'Italia, •per tutto quello che rigua.Niava l'economia del!1 regione, onde mantenere intatti i suoi 11B(HpOl"bi ,di.i buon ,viK,inato ICQn Je Tegicni finitime e gli Stati sorli dalle rovine deLl'Austria: Trieste avrebbe !alto dia1 sè tiln dl3resa ,d.~~ l!)alne ,per ,i, suoi. concittadini senza danneggiare l'Italia, in difesa del suo traffico e <lei suoi commerci oltre mare, senza le ,pastoie burocratiche di un Italia ignara ed ignorante della i~orlanza e della particolare funzione di quella città liberala. Quetsba xl.ea ,aib,ora iderisa e combailluta da tullo il putridume nazionalista va nuovamente facendosi strada nel cervello ottuso di tanti commercianti e non è infrequente il caso di sentir dire quante e molle 1 agioni avevano allora i socialisti, e che « noi ubriacali daùla «vittoria» delle armi» non abbiamo interpretata nel suo :fusto valore». Per ciò fra i tanti problemi che le forze socialiste, dovranno risolvere do- ,po l'inevitabile crollo del fasc:smo, vi è anche quello della sorte di questa regione: un problema che si impone per h sua alta importanza che investe la sorte di una regione pcliticamenle e moralmente all'avanguardia di tutta Italia e che riguarda )a sorte di migliaia e migl'aia di lavoratori, cosccnli della prop1 ia forza morale indislrutlibile. l partili di avangua~dia e particolarmente il nostro, in questo momento hanno I" -Ìlll\Pl'esoi.nr.ibille -doivere di conJermllr:! c_uesto loro .pensier,o, affinchè il ,prolel~rialo, i lavoratori, i compagni di TriP.- sLe e r2gi:1c"'.lll,e, SaJAJ)i.au,o b mO'do run?quivocah:le quale sarà b )oro sistemazione futura, al tricnfo delle forze di avanguardia. Ciò ritemprerà e rianimerà questi compagni e sarà il viatico per una inten,siifioamcme demla~. 1 ctta iaintiilfa,sci'stla d acçeler~.re il crollo della reazione fascista. L'ora dei rimorsi Il ~enalore Ciccolti, nel suo discorso d'opposizione alla Lqgge, ha scolpito con una frase il fascismo: « L'l. rivoluzione fascista non é che il dispotismo illuminalo ed accade che /'c.,ggetiivo esula e rimane soltanto il soslant ivo: il fascismo non é rivoluzione ma involuzione; esso é una c.'J.ppa feudale che tenta di soffoca, e ogni libertà individuale». Il fascismo infatti significa il rilor,l,> t1e! medio-evo nel nostro paese. tMa aJ! seirua.b0tre illlhUiSLr,e IC'he, or s0010 auatlordici anni tradiiva e rinnegava il Socialismo, c'é da damandare: «N:>n ritenete che le uniche forze ca,paci dil ralta,~be c'he ,Le un~che f,o.r:z;e C<ljpaiOÌ cii:I Lra.tGonnecchian ti in cuore alla borghesia ila.liana - e che ora sono esplosi con :1 fascismo - mano la classe operaia ed ;1 partilo socialista, quelh classe e quel paa-b:ito al1h cui ,sccxnfi;bba !VOI) aiv211ì2 con- 'tribui lo? ». La frase del senatore Ciccolli é oltre che un'ob'::,iettiva verità, l'espressione di un Dersonale rimorso. Per auanla gente, q,~~ è J 'c,ra dei ,r,ianorsii!- Scherzando ... sul . serio 1l1L ,CO. ID.01ì11DEiRO iDF.L 400 Non vogliamo certamente parlare di U•orrlinie cose remote, tin quesl' epoca !utunista .... ma bensì di un eccezio'llaie uomo od,iierno, che è un lriipo di condottier,o idei 400 .... li lett/ore ~nte/lii.ge.nt,esor~d 1 e .... ed indouma subilo chi ,può essere quest'uomo slraor,dì,nar,io.... che ormai è sulla bocca cli tutt>i: un Mussold.ni da Poredappio. Dopo avenlo paragonalo a Cesare, a Napoleone, al Magnifico, ecc., ecc., in quesN ,rtionr.i è stato ,paraeonalo ai condottieri del 400 .... E questa uo.bta /'esa:fa,zione non viene dai servi p.agati cletle Conporazioni giornalistiche ,d,el viciino lm,pero, ma bensì dal/' on. dr. Bre.rJno BerJcmi, deputalo Ncimese al Consiglio degli Sfati a Berna. LU/i in persona! Occupandosi con lunghi anf:coli su un giornale ticiinese, deile correnti politiche r.la/iiane d,el dopo-t;uerra, dopo aver parl~to cli Carlo Marx, ,proJ,eta d'Israele, di sociaUsmo romanf:co, di darwini,s,mo di maniera, ecc., tutte cose chi! non hanno n!llia a che ved,ere con le correnti politiche •itaNane, r/,o stesso rimprouera gl,i ilct:,'oni d,i aver ~mportalo il sociial.'smo marxista, con ,/,a JoJta e l'od,io di classe, ~nvece del socialismo scienNlico, cioè un socialismo utopisllico, /'on. Bertoni, depulalo Nbe,rale del Tdc<inoa Berna, ammette come fatale la reaziO-'ti! patniotlica, /a quaie si alfida al /,:,po di condottiero del 400 .... ex agJfatore d~ masse, d:scepo/o del violento Sorel, capomastro, mura!ore, ecc. Questo condolt1iero, diice Ber,toni, vide [',/,taf,iaquale ,nave senza nocchiero e gridò a lul/.i gli italiani rossi iin viso dctlla vergogna: A noi! L'uomo necessario era arr-ivafo ùr tempo, e via JegnaJe, o/lio di ,r\3orno, assassfni, incendi, ecc., ecc. E [',on. Bertoni non dice che gii autori d~ così no!P/.' im,pre.se avevano /'acquil!- scienza dei tutori de//'ordirte pubb'/Jico, e che J/ loro cOJ1dotf•Ìl!ro del 400 .... non ma,,ci.aua auanM ai condotti .... ma che se ne stava, gua,.,dalo da brutti ce!fi, 'in ufo Paolo da Canobbio, a deUare paroloni sul gjornale .... francese, chiamato per iro.,Jia Il Popdo dU-taliia. Si disse pure che i'/ condottfaro .... in q1rel l'empo. s.i esercii/ava alla spada, ma egli. contrariamente a quel~i ,del 4()0, non S' ba!!è m~: cio: suoj avversari, ma preferì farli assa!.'simarl! dai suoi sgherri, pai;,•at•col 1derrcro del pubblico erario. Si parlò dri marcia su Roma, ma U condot(.ero Fece il u'ag.ifo ,in direttissimo, lasc,.'ando le !T'asnade àc"l' balia di sè sl,e,s1:e.La verità vera è che Vi/forino di Savoia gli conse~ò .... per vi/là atavicci .... i•[ oot,ere neUe mani. Per la stima che abb'amo per l'onorevole Berlo:1i. non cr-idiamo ch'egli abbia qi,G<:,;ficalocond oltiero M ussolirti per otte-rere qualche croce.... ma che l'abbia detto per ischerzo. IL BUONTEMPONE. La CJoneentrazlone A.ntUa•clsta fh. appella al popolo Italiano perehè eanalderJ eome uolea la lotta contro il fasclMmo e contro la monarchia e Impegni la lotta per lo stabilimento di una repabbllea democratica del lavoratori. Il C. C. della Concenlrazione .\nlifasc,i.-La ha :vlotlala, dopo il rnlo della lc~ge clcllorale al Senalo e la i-atifìca reg;a, la ::.cgucnte dichiarazione: « La Concenlra::,ione Antifascista. presi in esame gli ullimi sv·luppi del regime di usurpo::,ione e cli violen::,a stabililo in Italia sollo il segno del liftorio, csserua come il suo caraitere cinli_liberale ecl an/i_demo. crnlico - e perc:ò anti_stalulario - non è più un'opinione cli irriducibil avversari. Esso è consacralo in lulli gli alti e discor.,·i uf(ìciafi del regim<' i quali cli continuo proclamano lu reslrmra:ione ciel/'as~oluti. mo medioevale sollo l'aspetto di uno Slalo che si arroga i11lli i ch·,'/li s11/l'incfi11icluo e non ne riconosce alcuno all'individuo. • Tale trasforma::,ione clello Stal0 libere in Stufo autocrntico. altra_ perso lo Stato di poli::,ia. i> ormai riconosc uta anche e/ai 1ii1 ortodossi co. li/1òo11ali. J,a r:forma elellorale e staio clall'on. Cioliiii clemui,cic.tn a/in Camera clei ciep11taticome 11na :!1s11peruh,lecc:ntruclc/i::,ioneallo S111_ luto df'/ rC'gno in quanto 11ienea pcrrc fu (:wnero co;ne e/ella eia/ (;o. verno in luogo di essere lo sles.)O (;overno l'n'ema11r1::,ionedella r:umc_ ra 11. cita eia/la volontà popolare. allnwcrso il n1fi"ro9io w1iuersale. • Sei S<!nalo. cw.lorevoli coslit11::,ionali q110/iA/berlini. Ruffini. Cieco/li. )fosca. Porlwwto. Benecl<'lto Croce 'Cc. hanno. coi loro di.~cor~i e col noto. denHnciala ru~urpazione dei 11c,leri ciel/o Stulo. , quali non a11e_ 11<moil dirilio cli IO~Jliereo/ popolo i/uliano le libertà e le gct:·cm::ie /u_ scia/egli do/la Carlu del ''18. , Di q11esl" siliw;:ione la Corona porla una emergente responsubililà per fa pulenle si;a solirlarielà cc.n /11iia l'opera del fascismo clirellc1 olla di:/rn::,ione ciel/o Staio libero ed alla .,ua soslitu::,ione con forma di.,polica di (ro11emo i11esorubil111e11iceo11rlan11('/a il ft. mar:o 1848 con cc11clan11a rib<"dita dai plebisciti che la monarchia giuro di os~eruare <' clilenden·. , f.,a Conce11!rnzione Anlif asc-istn interprete e 1 appresenlanle. coi partili e gli organismi socio/i che In rompongono. tic/ p'upolo italiano. in consegul'n:a delle feti/<' prc,messe d chiara di considerare come w1ica /(I lolla contro il lasc1.•n10e confro lu mc,norch'a italiane,. , A.{ì'erma il clouere del popolo iia/iw10 di re11cier'i libero sopr" gli sfor:i congiunti ciel/a monor<'hic, e ciel fasci.,mo per opprimerlo_ « Fa appello alle clnssi lcworalrici etl inlellc>/1110/iper dore 1111ilàcli conlenulo alla lvi/a politica in llalia fendente allo slobilimenlo di una repubblica democralica dei /011oralori. scuola e garn11::,iudi libertà. ,\IJ'II_ mento di sociale ginslizia >. Museo degli • orrori Squilla ..... sempre fe~sa, malgrado la re~azioi~c :'ia stata portala alla 1.cgaz1one llaliaBa di Berna ha iuaugurala da qualche nun;ero · la rubrica Museo de9li urrori che è, sembra qua:,i impossibile, ancora più fessa di Lutto il .resto. Uditela: « Un'assoc~'J.zione italiane, (quale?) nel Canton Ticino ha protestalo contro la permanenza n,!ile scuole ticinesi di inseg,zanli Italiani, e fascisti per giunta. La protesta é stata 1,':lccolta e un tal Gasparmi ha tuonato nel Gran Consiglio. Tullo questo non ci riguarda, gli argomenti ancora meno, tanto e· uero che prendiamo il discorso colle molle e, per dare un esempio di quale strazio s~'J. vittima la lingua itcJicma - ne riportiamo la coda. « E che non ci si calino con ciò lezioni di democrazia? » si domand.2 lo iilustre preopinanle. Forse, mi dice un ma,igno, egli avrà uolulo parlare di braci.e, perché le lezioni si danno e le brache 1,.i.. calano. E meno mc.le che il diuo Ga1,pc,rini e un m2esl1 o! ... figuriamoci se nc,n lo fosse! E un giornale locale per non essere da meno dice: « Ceito la prafic:a de/ fascismo é inconciliabile con la civic.a (?) svizzera. Ma che roba ~ questa «civic'.1»? fa banda? la bandella, wme dicono i socialisti mollo locali. A.d ogni modo noi Fascisti non vogliamo mefle1 e il nuso nei fati I ctegl i .'Jltri, e quindi se domani do!lessimo riunirci a comizio per protestare per /'c.:11aredegli insegr.unli vote, emmo quesl' ordine del giorno indirizzato a quei valentuomini e leo/i suizzeri ( e non mancano) _che anco1 a sentono I' importanz::: e l'orgoglio de/la cultura ita/iara: "'Numerosi cilladini ilaiiani di parie fasciste, abitanti ne/io. Svizzera, preso e.fio che alcun, insegnanti italiani fascisti lhe si lroi:;c.no nel Canjon Ticino, ove insegnano nelle pubblici.e scuole - sono staf,i fatti segno ad attacchi d!l parte di socialisti - constatato come la confusione delle [ir.gue ecce/eri nolevolmenfa lo sviluppo del cretinismo - chiedono a.i competenti poteri elvetici - prima che s1 adollino prouvedirr.enli c.o:ilro gl'msefir.anti italiani nel TiciT'O - la lompleta ri!orTTll!della grammatica e della lingua ita/ian.-:-.nel Cantone stesso che avrà per lingua u!Ficiale un gergo austro-comasco cc,n to//erarza di parole uaresolle - dc,mcnciano infine che te.le insegnamento, del nomindo gergo, veng.-:: affidate. a, socialisti locali ... ,. Da pd.rle no,;tra ~iamo pure con- ,·inti che la c;onfusione delle lingue :>.C('r 1cri notC:',·0!111C'11tcl·o f,,-.;Juppo cl·l (Tet;1ùrn10 - - ba~tC'1<'bbc infatti " •·e; :'<'t·ar.,i ali' improba falicn di '~"a•rc -r·tt·manalq1c11!c Squillo Jta_ l;<'!l per conYillc-l'1·senc. :"\on crPdia mo Ìll\"C't'C' rll(' ~ ;a ii r·:,<:o di ciiicòC'rr l:1 cr.mnkla , :fornn rklla grammal;ca 0 dcllfl lingua italiana, poichè tale riforma è già ~i,1i'1 ria tc>mpo ::itll,ala dai fascisti. I .<'~~'ere. i:cr credere. qu<'!-ta pa{!ina di ~l!n pro·:1, parto dPI f}"randc ccn·cllo cli 11P fascista oul<'nt'co. niente di mC'no ehe il ~cQr<'tario del fascio italiano di :\Ionlhcy: FASCIO ITALIANO DI MONTHEY. ~ Feudle d'Avis du Dislricl de Monlhey • del 13 aprile 1928. Porlo a conoscenza deg1'inscr:lli che prossim-:.imente avremo /'or.ore d'auere Ira noi anco,a una uolla il commendatore Bruno Coccuccioni Regio console d'Italia a Brigo; il quale presenzierà alla dir,~, ibuzione delle tessere. E pertanto necessario che coloro che ancora non hanno prouveduto a !armi ai,ere la !olografia, lo facciano ai più presto. Sui é grato intanto portare a conoscenw di tutti gii inscritti che ha provveduto alla nomir.a del nuouo direttorio che ha form::lo come segue: Rcnzoni Clemente, Como Ernesto; Salerno Pietro, lenoni Emilio. Rammento intanto a lui/i i fascisti ed a lutli gli c.ta/iani che vogliono f::re onore alla loro pah-ia che é necessario .-:.i.ttenusi scrupo/ot;cmenle alle noi me statutarie emanale recentemente dal duce per i lasci all'estero e che qui ne trcduco le: sue clausole princip.-::li e cioé: 1. I fascisti all'estero devono essere assequienti alle leggi del paese che li ospita. Devoro dare ezempio quotidiano di questo ossequio alle leggi, e dare se necessario, tale ezempio agli stessi cittadini. 2. Non parlecip'1re a quella che é la politica interna dei paesi dove i fascisti sono ospitali; ' · 3. Non suscitare dissidi nelle colonie ma s<·nc•rdi, o/l'ombra del hitlario; 4. Dare ezempio di profila pubblica e priv.7Ja; 5. Rispettare i rappresentanti dell'Italia a/l'estero e obbedire alle loro direttive e istruzior>i; 6. Difendere l'italianità nel passalo e nel presente; 7. Fare opera di assistenza Ira gli il':1~ liani che si ITovano in staio di bisogno; 8. Essere disciplinati all'estero com~ lo evigo ed impondo che gli italiani siano disciplinali a/l'interno. Equindi chiana che solo altanendari a/le succitate nomme potremo !arsi rispettare come debbono essere rispettati gli italiani dll'era fascista Il segretario: Ercole Bazzana. \"a là Bazzano, che sei grande ... E che non ci si calino con c:ò lezion.i di lingua italiana ... E che non ci si \·enga pjù a proporre riforme Il Bazzano con l"e=.empio Delle nomme succitate L' ital;ano, oh! po,rlenlo Ha già fallo riformar. ' Non con gergo austro-comasco ~è parole rnrcs.otle :\fa con equindi Chiano altene11dari Saprà farsi rispellar. E la Squilla !>empre fessa Con -le brache già calal!' Farà inlanlo al Gasparini Sol la coda funzionar. Perchè sentono l'orgoglio Dcll' italica cultura Della Squilla, gloria pura E dell'E.rcole Bazzan. Co~ì unila, la crociala Dei g, ammaL=ci fascisli :"\on c'è Yerso non c'è cristi La 1·iforma è più da far. E qui; oslia !, faccio punlo Dopo ::i,·er ben climos.tralo 1.he i fascisti, presi in mazzo, Son dei gran lcsle di cazzo. mi. Paolo Axelrod Paolo Axelrod, fondatore del partilo sc.oiia.l- dleim'<>.Ora.tico <ru.SSO, è morto a Berlino il 16 a,prile, a 78 anni, dopo lunga e penosa malattia. Paolo Axelrod! Questo no-me evou l'alba lontana dalla vita sociale russa, i primi ba.gliori del pensiero socialista il periodo eroica del movimento rivo!J~ zioo,ar.i.o. Giudichiamo perciò necessario dare uno sguardo a questa epoca importante. ~uest-0 ci aiuterà ad apprezzare nel suo giusto valore l'alta importanza del!' opera di Axelrod. • L'idea direttrice dei vecchi rivoluzion_ari russi, chiamati narodnichi (,popolan) (I}, ai quali Axelrod aveva aderitr, nell'anno 1872, era la seguente: Il popolo russo, composto nella sua gra.nde maggioranza di con;.adini, è suscettibile di far suoi 1 principi del socialismo più che non lo siano i popoli dell'Europa Ocoi.dool1alle, d-0<Veregm. una fo:r:.e borghesia che si oppose con tutti i mezzi al socialismo. Partendo da quest'idea, i narodnicl,i giudicavano tradimento l'iocamminarsi nella via della lolla p-0li!ica, la quale sarebbe sboccala latalmente in un reg1me costituzionale. Un:1 Russia costituzionale non avrebbe fatto altro che dare lil:erlà d'azione alla borghesia, attualmente oppressa, consentendole di distruggere l'organizzazione speciale dell'economi-1 russa, cioè il comune rurale (ili « mia-»). Il «mia-», basalto su1ia p:I'C}Pl'ieitàcoanll!lle 1d& terra era consideralo dai narodnichi come il' nocciolo da dove poteva uscire il socialismo [uluro. Si poteva cos: sboccare nel regime socialistico senz.'l passare attraverf,O la fase capila.listico coi suoi effetti funesti: ip,rOlle~am:<at'oJ,)llllllpe1"a,smod, i.soccupazione, ecc. La marcia degli avvenimenti non ha dato ragione ai narodrichi, nè ai lor:> simpatizzanti che contavano sopra un:i « soonanOIS~ » d~ O()(ll)t.a-ruati, lllè aa ,pacr-- t.=rg.iram.i dehl'=ilcme <le!! rbm-o,re iinduvitdua1e (,Ncrro-d,naì.a Voglia). Dopo deci anni (1871-1881) di prop;,- ganda clandestina e dopo l'assassinio del!-0 zar Alessandro II, finale tragico del movimento rivoluzionario, il mo\'imento si trovò di fronte a,d osta.coli impon-enti: una reazione senza ()'recedenti si estese in tutti i campi della vita nazionale. I conta.clini ste-.«si, tanto idealiLzali dai narodnichi, consegnavano i rivoluzionari alla polizia. Lo etalo d'animo che ne derivò fu tale che non si sa. p,2va più quale tattica adottare per t'ontinuare l'azfone 1Qber~. LI diiso.r,ienlamentò qua.si comipleto e l'amara .deh:- sione regnavano nei ranghi dei rivoluzionari. In questo momento d'eclisse generale tre astri apparvero nel cielo politico della Ruo.sia: Pfokhanov, Axelrod, Vera lf'lssulitch. Gfog)1iti alle persecuzioni dello zar, essi andarono all'estero. dove potercno non solo seguire àa '!icino il movimento rodallM;tar..,ç .deja' Occi!dlellte, ma ancora s/_u<liian-e a foo® Qadotitinima di Mta.rx. Conor.cendo a perfezione la teori~ mancista, essi la applicarono all'analisi di tutti i fenomeni sociali e politici del !oro paese. La questione del comune rurale (il « mir »). che figura.va nei prof!rammi di tutte le fazioni di narodnichi. es-a Ila ipiù ~- Plekhanov e Axelrod dimostraronc la Uncommento si cero: Il commentofascista più sinceroal voto contrarioalla nuova Legge costituzionale,dei quarantanov Albertini ed i suoi del!,ni collel!,hi che debbono alla l!,enerosità del duce se sontJ Legge!Quantisenatori,all'atto del voto si sarannoposto il quesitose il duce sarebbestato o no gener BibliotecaGino Bianco

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