L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXI - n. 53 - 31 dicembre 1927

AN·No XXX'l. fA ·p,) ZURIGO, 31 DICEiMBRE 1927. N'llJil. 53. ' TELEFONO 4475 - C<>!Ko--ObèqueNe. VIII-3646. SE'ITIMANALE DFL PARTITO SOCIALISTA I'FALIANO NELLA SVIZmRN .=_..:_____ --;---------=-=~-:---- PREZZI DELLE DJSERZI.ONI; REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE: ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 1926: 1 anno, fr. 6.-: 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi fu-. 1.50 PER L'ESTERO: 1 anno, fr. 16; 6 mesi fr. 8; 3 me.si, fr. 2,50. , L'Avvenire de/ Lavoratore , Zurigo C.ommGsione Esecutiva del P. S. I. Zurigo, MiliHir'Strasse 36 p~ linea, 0 spazio di linea (larpczza izna colonna), :io Cfflt Per réclame confma&ta, ~ da co:muini Rassegna annuale Il 1927 sla per tirare le cuo:a e noi non acquislerà la forza ncccssar;a possiamo accingerci a lcsscrgli i.I ne- per porre .ialsuo Yelo. cro 1ogio. Che diremo d; lui'? l3ene Il Messico ftt percosso dali'opp~- e male, piì1 male che hrnc. Le ,·i- siz:one a,ccanila e da episodi dt ncrnclè ed i fatti s,·olli ne <la sua dtt- bellione da parlc del clero e dia. tllll~ ~"' raia furono poco faY01-cYoli a! pro- vasta solJcyazion:e promo~sa da mJgresso ~ocialc cd al sociali:1110.. \Yc- i.tan e· s:gnorolli 1mbrig'ial1. r moti vamo dirillo di allcndcrci e d· pre- furono repressi; cor e rn~lto sangue, len?cre di più e di meglio. si ebbero episodi ùi ferocia bc.lu111~. Nessun grande prob'cma fu riso!- in Russia le acque non sono le piu to durante l'anno che muore. l par- lranquiUc; profonde discordie d 1 rucconi del!o. diplomaz:a intemazio- mclod10 hanno condollo ad un connalc si radunarono a Gin.cua per l11llo apcr~o e vivace ne] s_cno del esaminare l'rlcrno problema cl~I di- parltlo dominanlc. La magg1oran~, sanno. Di~cusscro per delle s·et L:- enorme maggioranza, del parl1lo mane, ma non concluscrò nu!fa, o~ cspu se numerosissi1_ni. d,rigenLi d~I~ sia conclusero di conlinuare ad ai·- l'opposiz1one, tra cui v1 sono uomm~ mare come nel passalo e possibil- d'ingegno, cl' 111discusso Ya,orc e di mente di più. L'economia d: di,·cr., fede pro,·ata. Non si può credere che paesi è schiacc;ala sollo il peso delle lalc espu sione soITochi l'oppos.ziospese militari, le indusl1<c soffrono, ne; coi colpi di forza non s1 slrozil commercio langue, la disoccupa· zano le idee, I.e si comprimono solzio1lc dilaga. l'Europa è sulil'orlo dd lanlo, ma esse germogliano anche fallimenlo, larghi strali popolari non sollo ia compress,one. \ 'è da allcnpossono sodd1 fare ncmme-110 i bi- dc1•.:.tdunque che l'oppos;zione risorsogni più e!emenlari; non imporla, ga, non 1mporla in quale forma, .. ~ b:sogna annasc. Bisogna cosL.ruirc crei nuovi unJ)arazzi al rrovcrn.o. \ e cannoni, corazzale, rnlfroli nono- chi dal con.flillo spera ~na chiru·dif>tanle che i competenti assicur.no cazione w1 or,entamenlo più giusto t'he nelle guenc future g i arnrnmcn- de.Ja p~lit1ca russa; lale speranza è li e le slcssc armate coaleranno zero il nosu·o au.gwio; ma non po&S1amo inquanlochè ~i combalterà a colpi di a meno di doman.darc1 se è propno gas, recali al di sopra delle fronti lalale che gli operai debbano 1illgarc mililari ad av,·c'enarc le cillà cd i tra cLl loro quando si, sono sollralll centri industi)a.li (bella prospeltiYa!). al dominio borghese. In ogni mod_o h:~ogna arm::irc: Bisogna cosln1:rc 1e discordie inleslme della Hu sia così esigono particolru·i inlcressi di dcslano appren.s1oni e preoccupaziocasla ~ la follìa di megalomani for-j ni serie. scnnat1. , Un fatlo che onorò .iJ genere umaPure a Ginevra ebbe luogo una 'no ru :a grand10sa, immensa man.i~ conf-erenza d'i tecnici per cerca.re ed 1 1 feslaz1011e mondiale rn fa ,·ore dei indicare iJ modo di risoh-erc l'as:;iJ-1 marliri Sacco e Vanzetli. li mondo Janle problema economico. Pare che ci\'ilc convinto dou' innocenza dei la conferenza abbia formulala qual-J due compagni anarchici, si commos· èhe proposta discreta, ma i go,·crni se del loro lungo martirio e eh.lese dei diversi pa-es.i, che cj.o,·c,·ano e do-· disperalamenle la Joro libera1011c. vrebbero metterla in pratica non 1a Ì\On g,ovò, e però il cnusmo de1 carpresero e non la prendono nemme- nefic1 app-an·e di una brulltLra !>pano in ,considerazione. Ed iJ caos per- venlevo1e. d!ura, l·e barriere doganali si e.'evano. Jn qua.Jche paese la crisi ha perla c1-:si continua, il mondo sofTrc d ùulo il1 gravita, si è notala una cerla pletora e di penuria ad un lempo. ripresa mduslriale; ~n al~·i la ~1luaNclla lontana China continua la . i1one è nmasla slaz1onana ed m algucrra, la slragc e la rovina. De~ine j t1·i ancora_ è peggiora~. _In I~lia _i di mig1iaia di giO\·ani Yile vengono / d,s~cc~pau s~no ccnl111.a1a ~ mislnmcate, r:cchezze immense yengo- gùa.ia, _m I~h1,Le~Ta superan.o 11 n:iJ· no distrutte, dolori e miserie gellali none; m liermarna sono numeros1sa larghe mani in intere, immense simi, ma 5<?llom~llo meno d.elJ. aru~o provincie. E non si risolve nuJ!a, per scorso o di quanl1 erano al pr,u1c.p10 lo meno non si è aulor:zzali a spc-\ del 1927. . . . rare in alcuna soluz:one che scgnfi Quesl ann? noo s_iebbero co~1~l1ll! una lappa sulla via deJla liberlà e del ccon?mico_-srndacah dc1Ja grav'.là d_1 progresso. que.\'J. de½ anno scorso; non s1 puo Il fascismo, orrenda sciagura urna- lullaYta aflerm_are che qucslo 51a stana, si mantiene e non accenna a sfa- to un anno d1 tregua gen~ra.lc. ln sciars?; si regge con la Yiolenza, ipo- ,\meri~a ed i!1 .\_uslra!1a_ s1 cbbc1~0 teca i paesi che dlom:na, impone \'asli e lunghi sci~pen; 1!1_Geri:narwa priYazionj e stenti agli infel'ci la,·o- Yi furon~ gran?1 co1'.i~ll1 ~omvol: ratori caduti nelle sue g1~infe, ma genti ccntma1a <l;t m1gl!a1a :<lJioperai non..,cede. Tiene duro in Ita'ia cd in nell'induslria m,nerana, 111_ quel!a ~gheria. In Spagna ;1 wllalore fece mclallw·g~ca, ii~ quella less1le., 111 una goffo:sima. mo$a. per dar!',i una quella ch1m1ca, 11:- qu_ell.a d~l. Legno, cert"aria di accondiscendenza di li- ecc. Gran parie di tali con111Ll1fw·obera'.:smo. ma non riuscì a s;rpren- no risolti senza ba~lag,ia campa,!e, in dere ·e adl ingannare nesstmo. I larn- [orza di_ lodi ~b1lra\i che_ soYenlc ralor; organizzati in\'ilati a designru·e furono d1c~11aral1obb11galon per ~mi propri rapprescn tani ncll' assem- be ]·e parli c_onlen~en_l1.In gcn_eral_c bica pseudo nazionale risposero :pie- con tali mo~:1mcnli gli operai nuscLche. La diltalw·a perdura lullaYia e ron? a mg1!0.rar~ a quanlo le loro non si può p1·eYedcre fino a quando catt1ve con~1z1on1. . . durerà. I · •~~, .\ propo ·1lo del mornnenlo s111da- ::--:e1corso dell'anno un altro paese cale va rilevalo lo smascheram~nlo è caduto sollo le zanne del fa:,ci,,mo: delle manovre bolsce".:che co1:np1ul_o la Liluan:a. Cn. lenlalivo !!oneroso al Congre.-;so rnlcrnazion_a'c dL,Pan: dii liberarla fallì e gli ard1mcnlosi fu- gi e la fine del bufìo cqu1Yoco che .~1 rono lruc:dali. .\ 1la loro memoria chiama\'a intesa anglo-russa. Il p1u mc.la il nostro reYcrcnlc ~a:uto e l'o- destro dei moYimcnli sindacalj non rmaggio. 1,,- j poleYa con.linuare in clcrno ad anLa minaccia ,·ic;nissima. di guerra dare a braccello con qu?llo che ,·uol tormentò pa1·ccchic Yo!l0 i popoli ::.pii:gerc all'est.rema sm1slra ~ pred'Europa. Il con1lillo ju~o~la ,·o-al!)a· t~1:c1edi sollo porlo ad un partilo pone-se prima il lrallato d alleanza ila- hl1co. .. lo-aJbanese' poi, quindi I" alleanza J n Ilaìia si ebbe la_fam1gcra~a ~rfranco-jugos'aYa cd in ulli!no il con- l~ d~l ~a,·oro_, e ,·ane e graY1 r1dluflitlo polacco-lituano lrasc,narono le z10111d1 ~alano. . . . . nazioni alle porle di una m10,·a con- In Isv1zzer3: 11 fallo p,u saliente flagrazione. :\fentrc scri,·iamo il pc- iu l' approv~10nc dc!!a. lc~c r~gor;co'o pare a1lonlanalo; non è lulla- lanle_!a pos1z.onc ~c~n unp1cg~l1 fc- \'ia eliminato; lull'allro! I moli\'i di deral1. Fece ~n po _di rumore i[ te1:- atlrilo permangono e la ,·ogl:a di l::it1,·o comu111sla d1 promuovere 11 menar le mani pure. Per noi è paci- rcfere!ld~m conlro la legge slessa e fìco che se ncll' anno morente la la radiazione deliberala dal Con~re.,,. guerra non scopp!ò, 11011fu per mc- so dli. !nterl_aJ<.en del carlcll_o s1nclarito della Leaa delle t\'azioni e nem- cale d1 Basilea, per an)r Y1olala Ja meno per il buon en~o dei dirigenli disciplina s.indacale ed opcr;ito in la politica dei divcn,i paesi, ma bensì faq~r? elci rcfcrendu_m. . . . _ ed unicamente per la debolezza, le D1 ,mporlanlc P?ss1~1:10 1cg1sl1a1 e ammaccalure i dolori lasciati dal- un ritorno o un navvicmamcnlo all'ttltima guer/a. Date l~n~po ai p~e~i !'e9ui_lib1~i? negli aprrezza'.nen_li. C' di sanai-e J-e piaghe, di irrobu.st.rs-1, nei giudizi da parle d1 molli la, 01a~ ed ancle indubbiamente nuoYe guer- Lori; è la pre~cssa e la _p~·o,mcssad1 re - se nel frattempo il prol·etariato una riprer,a dt1 sana atl1vila. no 81 CO Xcii" atlirn possiamo !>egnare in prima linea la vigorosa e Yilloriosa rcsi<'.lcnza opposla dal pro'clar;alo ::iust1iaco alle manone a\'\·o 1gcnli e strigrnli della borghesia coalizzala. in ogni circostanza e parlicolarmcnle durante le elezioni politiche cd in occasione dc'lc lragich0 <' tremende !{ornai(' del.o !'cor.,o luglio: I compagni au·,Lr.ac-i si rnno hatluli con lir~ì\ ura, h:111110 agito con saggezza, latl0 fierezza. corag go cd abililù 1ar;; hanno bene meritalo dal prolctor·alo montL1'e: a loro Yada il plauso e ['ammirazione. Dri sin!orni confot·tantiss:mi di r.- presa ~ocialisla s.i manifestarono in occasione di rkz:oni politiche cd arnminislraliYc in di,·rrsi paesi e pnrL'co!arn1cnlc in ?\on·cgia, in Inghilterra. ;n Grrnrnnia, in Cecoslo- :,ac-chia. !Il S\'1ZZCl'a. ccc. Se questi sinlomi non ingannano y'è da sperare in un forte balzo in ::i,·anti del mo,·imento social.sla nrl 1" anno che viene, in di,-crsi e lra i più imporlant i paesi d'Europa. Il mo,·imcnlo anlifaM<sta si è difruso cd ii robuslito in molli paesi. Si è· pure disc:plinalo alquanlo .. \Jcuni. parlili so,·,·crsivi italiani :,IJ'estero si sono accordali su un delcrminalo proc<ramma di azione ed ag;sc.ono in di~c~·elo accordo. Bisognerà tendere a saldare l'accordo e ad estenderlo a lutti i proletari ilaLani. L'impresa non è facile ma è d,i tale e tanta importanza da giuslificarc ogni sforzo. li nostro parlifo si è i-ia :,ellalo ::ilquanto; llltmcroc:; compagni sbandali wno rientrati nei quadri e S\'Olgono buona alliYitù. Non <' mollo, ma è qualche cosa: è un fallo buono cd una promessa gr::indc: l:i promessa di u,11.ar.ipresa più gag'iarda nel prossimo avvenire. Frn pochi giorni il parlilo si riunirà a convegno, disoulerà e deciderà circa il da farsi per il suo magg:or sviluppo e la sua più forle alli- ,·ilà Confidiamo che esca rafforzalo dal ·com·cgno e Ci auguriamo che si .~Yolga Ycrso l'unità di tulle le forze socialislc. Tulto sommalo. elci 1927 non pos.- siamo dire gran bene; non possiamo essere sodilisfalli ,cli lui; periamq e facciamo che il suo suoccssore s.ia migliore; che nel suo volgei-e le for1.e della I ibcrlà e del progresso si racco!gano in ballaglioni poderosi e scuolano i regimi della tirannia. LA STABILIZZA ZIO NE Il colpo di scena è slalo giuocalo! Il rcg;mc fascista ha eslrcmamcnle bisogno di questi razzi di arli.fìcio che p·criodicamente galvartizzfno le schiere depresse dei gregari e dislraggano - sia pur per bre,·i i lanl i - le rnas~e popolari indignale e preoccupale per le Lrag.;che condizioni di miseria e di disoccupazione alle qua 1i il fascismo le cost1•;ngc. lcri erano gli all<'nlati addomcslicali, il terrore delle leggi eccezion.ali. l'impero de!1a conqUJsta. romana sul mondo, la ilisaslrosa battaglia del grano, la rivalorizzazione forzala d'ella lira, il nuovo Slalo corporativo... Oggi, come tu1 fulmine, d decreto per la stabilizzazione l·egalc della monela nazionale! Con cinquanla parole di dec:relo, duncjuc, ·ed una fìrma reale, il fallo storico è compiulo. D'ora innanzi la lira a\Tà un rnlorc slabile fissai.o sulla base dc 1la sterlina a 92,46. La stampa fasci.sta ilal,iana è troppo occupata ad elcrnre inni e ca:nLici ;n gloria del genio del duce e della potenza dc] reg;mc per degnarsi di analizzare la por1ata economica del proYYedimenlo, le operazioni che t'hanno preceduto, le sue conscgu-enze immcdialc e lonlane. Solo - cn pa:·san L- accenna ad una apcrlu ra cli credilo di 125 m;Jion.i di dollari presso Banche ing,csi cd' americane destinate a garantire e fìnanziarc l' OJ)'erazione. E' la defìn.ili\'a sanzione di un fallo g à duramrntc constatalo. E' l'ultimo anello di una catena che cos[1·i1ige il popolo italiano al ?enaggio del grande capilalismo americano cd ing'esc. Da cinque ann: il fascismo per vivere, lulli i giorni è costretlo a cedere l'Italia a!la grande impresa di sfrullamcnlo che la plutocrazia anglo-amcr;cana cerca di c1:stcndcrc sul mondo. Il pro\'\'cdimenlo odirno - dellato cl::i'!r nc>cc~silà d<') lrabal'anle prcrligio dd regime sa117Jona que.-,to ~lato di fallo rhe è la prog1·e~si,·a colo,rn·nazicnc dcll"Ilal'::i eia parte dC'l'a finanza anglo-sassone. Dopo 'a cessione del!<' inrh1striC' è:: la ste~sa moncla nazionale che il fascismo affida ai \'Olcri cd alla :pccular:onc dc 1 lc b~:nchc slranie1·c. I laY01a lori ;ta!iani spremeranno dai loro sudori ma! rclribuili ollrc l~t 1·1cchezza per J'a,·id'là padronale :ndigena, anche un largo margine clcf.linalo alle casseforli cl'o'lre Oceano per il pagamcnlo degli inlcrcss· e l'cstim:onc dei clchili conlralli da, fascismo. l'na prima conslalazione che s'impone all'esame del pron·cdimcnfo è precisamf'nlc• quesla: che la slabil izzazione della 111011a0!ilai iana si opera dircllamcntc sulle. f>~al'e degl! upcrai. :\knlrC' allro:·c s1 cli~.culc e ."1 lenta 1::i rc~lauraz10nr monclana colpendo la forluna, !nl?nsifìc~nclo la prod,uzion('. in llal a 11 fasc,smo ha imposto che essa aYvcnga 1i:irdi::intc un nuo,·o gra,·oso preslilo che i la voralori cd i consu malori ilahani pa!lheranno con un p:ù iRlcnso sfrullamenlo, con la propria raddoppiala miseria. * * * ;1Ja il decrelo di slabil izzazione con il quale m qu·esli g.01•ni il fascismo riesce a far parlare di sè il mondo, è realmente capace a fissare in. modo definiliYo il Ya.lore dc!Ja 11oslra moneta cd1 a .risolvc1·e la nostra c1-i.S1ei- conomìca'? O non è p,ulloslo un pro\'\·cdimento arlificiale inteso a prolw1garc una situazione artificiale e paradossale? Le r;sen·c con le quahi Lullo il mondo industriale e fmanziario aU"infuori dei banchieri inglesi ed americani \'Cri ,autori e beneficiari della OIJ~razioo.e - ha accol~o la· notizia della stabiljzzazionc italiana, sembra.no confermare i nootri dubbt Lo !>lesrn Lavoro d'Jtaiia, l'organo delle Corporazion,i fascisle, anunon1- ~cc che il decrclo non sal\'a defìnili- ,·amenle la monela ilaliana da eventuali allacchi e possibiJi ricadule ... Se è vero infatti che il \'aJore della moneta è jJ ler~ometro della lem~ peralura cconom..i,ea e finanziaria di un paese, iJ Yalorc fissalo alJ,a. lira da[ decrclo mussoliniano non P,Uò che essere arlifìciale. Con una bilancia commerciale in forte deficit, con una finanza slalale .paurosamente :,ollralla a1l'csame ed al controllo, con una induslr;a in graxe crisi ed una agr.collura in isfacelo, la lira 1laliana solo in \'irlù d'arlilicio può f·cggcrsi al lasso alluale. Ic1•; a mezzo deUc \'aìulc pregiale 111cassalc allraverso i prestiti indu- !-,[ria'i, oggi mercè qucl1e fornite·· dal nuoYO prestito conlrallo presso lo lfanclic di Londra e di New York. Esaur:ti i nuovi credili la ]ira sarà nuoYamonlc sull'orlo dcll'aJ)Jsso ·o tulle le chances di salvezza s::iranno ::tale sciupale. Quef.lo è l"avvenire pauroso eh.e il fa~cismo con la propria dclilluosa incoscienza d<'l domani, prepara all"Italia. Après moi le dél11ge ! E' il mollo del regime. ).'e] prcsenle immcdialo la stabilizzazione della lira a quota 92 s,gnifìca !a morte sicu1a della noslra cspo.rlazio1Jc, l'aggrarnmento della bi. lane.a cornmcrc1aJe, l'aumento della disoccupazione operaia. L' induslr~ italiana che soprav\'i- ,·crà al'a roYina do\Tà rasseg11ars.i a ,•;yacchiarc del nostro mercato ininterno che ogni giorno l'impovcri- ~ce maggiormcnle per la dimmuzionc dei alari e degli slipendi. E l'operaio in quanto produtlorc e con- !-,umalo1·c verrà piegalo, pcrchè lalc induslria rachitica non muoia, a nuove dccurtazion i di salario ed a 11u0Yi aumenti deJ costo della vita. li fasci!->mo significa ogg: l'impoverimento delJa nazione. Se conlinucrà ::incora per qualche anno, ne ~arà la ccrla rovina. -oCoseviste e... rivissute In questi uillimi gio~·ni ~o ~vulo ~ priYilegio a;i parla1:e 111d!ec1. locahtà dinanzi a fo1Lis!>1miud1Lon proletari germanici - ~ia nei cen_lri nrngg:o,·i dc~la Gcrm.ama c?me Lii?'" sia. Brrma, Ifrcs'a,·ia, ~1a 111 localttù numcricamcnle meno imperlanti come Feil7 Rcichcnbach, ccc. o\'e predomina i'demenlo tessile, g'i operai delle mini·cre~ gli_scalpe 1lin:i. O\'llnquc ho senldo 11prolelan~to - ed i stw; dirigenli - fremere dmdignazio1w vcr. o i carnefici _d_elpr~- letarialo daUa110 it ho scnl1t1 paLp1lare di soli,darielà coi nostri martiri, ii ho vi5li tradurre in alto la so-Iidariclà \'Crsando oboli a favore delle ,·illimc dc11'esccrato fascislllo, li ho sentili giurare fedeltà ai compagni martorizzati. ho udilo ovunque con \'OCe alterala da •;a commozione proc1amarc che i n1artiri ilal.iani si erano conquislala l'a111111:razio11ce la graliludinc dei prolclari cosicicnti, sia per il loro conleg;;o durante la cruerra sia per il marlirio alluaJe. 0 Non' mi sono imballula in una sola paro'a, in. un •·olo s~uardo che 11011avesse signiJ!ca'.o consen, o al le mie parole a lorqL,ando, risalendo al.1-eorigin; dr' f::isci~rno. accennavo alla via. s<·:-)1 l.1 dalla maggioran~a dei parlili . òc'alisli alfo scopl)10 della guerra , ;a che ha segnato 'inizio clel'a ln.:.n~ucb. c:1taslrofe sboccala ne' f::~, ~mo. I! pro'ctari::ilo tedesco sia. rilrornndo sè ~les~u, essu sia sconifessand'o scmp;·e p'ù i metodi -collaborazionisti. ~·•;i scppeJJendo le 11lusioni democrat id1e e av,·icina.ndosi sempre più - se anche c:ò' non s·empre !rom espressione immediata neglj_ o. d. g. ufficiali - al .modo di Yederc no5tro classista. Sia~o mo~to meno isolali, compagni, di quello che si crede. Gli è che accanlo cd a .dl:spelto delle Interna1,ionali uffìciali incartapec01ile, burocralicJic, \''è l'Inlernazionalc Pro· lclaria che ,·i,·e nei cuori, nelle menti. anche se essa ... non possiede regi~lri. li lempo la\'Ora per noi, per \·oi. o compagni ilaliani che gemete sollo il giogo de.ll' infame tirannid~, le scinlille della \'OSlra fede, il fascino det Yoslro eroismo rianimano ma 5S<;, riaccendono la fiaccola social isla ! * * * Eccomi a Lipsia. Quando sludiavo in quella Uni,·ersilà, su 6000 sludenli eravamo sì e no dlieci socialjsli. Vogt:o ri,·ederc l'aula _ncUa qu~le il mio pensiero si è nulnlo, la mia ~ede nel soc,ialismo s'è approfo11d1la nonoslanle luLti i professori fossero stal1 couscrYalori nella scienza e ncl'a poliLca ed a me qua!ic soci'alisla sebbene ~on ancora militante e ragazza, fosse leccalo superare molle diffìcollà e vincere molli oslaco'i. Mi ricordo come, essendo andata dal Professore di Economia Poi'itica - il più democral;co fra tulli gli insegnanti - mi sono falla quasi mettere aUa porla. Già, non gli an.dasa ch'io ragazza volessi fare un lavoro ~peci~lc <li e~onomia politica. Kon senza esprimere la sua meray(gJ:a eh "io conlinuassi a sl,udiare pur avendo già ollenulo il diploma, sla,·a.per cedere a 11c mie insislenze, quand'io feci andare tullo a monte, dicendogli il \'ero moti\'o. • Vi dico francanwnte. Signor Profcs ore, io mi vcrgoono di lare a J)ps.ia senza lar nu,IJa 0 pcr la c'ass~ operaia. Kon ho a\'Ulo bisogno d'i laYorare per ,·iyere perchè i !avoraLori hann~ fallo arricchire mio padre - vorrei rendere alla c!assc la\'oralricc Ciò che le dc,·o, ho 23 anni, non ho ancora fallo nicnlc, •· );on l':..i,,·c::~imai dello! Il Profes-- sorc, allonilo, scaltò in piedi. • Impossibi 1e, Signorina, io non Yog:io pasticci, ho già avulo noie con uno sludenle socia'lisla • ! Ciò era nel 1901-1902. Oggi, n:cl 1927. paxlo di socialismo nella più grande sala cli Lipsia ... · Ma ecco un allro ricordo di tempi P:ù remoli ancora. Menlrc nella camera dl'a'bcrgo sono immersa nel la,·oro intimo, nel la trepidazione che precede ogni conferenza che lralta cleli1a gra11dc tragedia prolclaria, entra una donna con tre garofani fiammanti. , Non mi riconosce? Sono slala s.ua istitutrice quando Lei era bambina w1 4D annj fa>. E fa rivivere dinanzi ai miei occhi la mia infanzia. le 22 camere in cui mia madre m,i teneva schiava e .'immenso giardino e molle, mo~le altre cose. « Se sapesse come mi sei:ito fe_lice di essermi strappala al m10 oiliato ambiente borghese - inlerrompo io - Ho lrornta la mia slrada nelia· vila nonoslanle tulli gli oslacoli frappo;li da mia madre e dalle_ mie islitulrici. A vele voluto far di me una « Stignorin.a per bene • chiudermi in una gabbia d'oro >... Un solo particolare ricordalo dalla mia ex istitutrice mi fa rabbrividire. l\fi raoconla che quando mio padre venne a pren.der,a con slitta e cavalli propri - facend01'.e fa.re un v:agg.io di 22 ore - ad ogni fermala, ad ogni stazione 'i conl.ap..ini accorrevano per baciare, inginocchia li, l'orlo 'della pel~iccja di mio padre, ricco proprietario ... I contadim in ginocchio ! Come son cambiate le cose. II ricordo detl'al1·oce passalo radx:loppia le mie energ,e, ritempra la mia fede ... E ne~ follo uditorio vedo due occh.i vei!all ,di lagrime fìssa1·mi ininterrolta.menl<"; la maestra guarda l'alJ.ievai degenere... • ANGELICA BALABANOFF. Filippo Turati ol f• pena I Su Squil'la llalica del 9 dicembre 1927 sollo la rubrica • A.sleriscbi >, Orazio Laorca-BaliHa, scrive queste righe: _• Povero Filippo Turati I Ha . compiuto sellant'anni. Possa vivere ftno a cento, pe1· assistere alla gloria della nostra Italia. , Questo vecchio emh!'cma del socialismo ci fa pena ! Ci fa pena per, chè nel suo giorno natalizio ha avuto un telegramma del partito socialista auslr;aco che sonava co::.ì: La presidenza det parlito soci~!-democratico austriaco le manda i suoi plù cor~ diali augtu•i per il 70.mo ruutiversario, e le augura un soMecito felice ritorno in Ita1ia liberala dagli scandali e daj briganLaggi del fascismo. ~ Povero Filippo Turali i· li parti• lo :della disfatta di Vittorio Venelo, dell'a.ssru.sino Adler e della strage dì Vienna de.I luglio scorso, Per un Italiano che ricorda Baltisli e Sauro, piutlosio ili ricevere una tale foLici, lazione, i 70 anni è meglio di non compir,i. Ma ormaj, tutto è fatto. Possa Filippo Turali vivere cent'anni a Yedere la gloria dell'Itatia nosli-a: fascista!•· Fin qui le parole che Orazio Laorca-Bailil-!a sommini5lra ai suoi leUori, e questo lai!1to per giungere nudo alla méta. Io, italiano all'estero la rirnJla immaginabi 1!,e Oraz:o Laorca scrive Turati. sento tutta per quanto di Filip_po Dunque a ,·oi, Filippo Turati fa pena! Voglio sperare che vi sarà rimaslo un bricciolo ili materia cerebraJe per persuadervi che norn è vero che Yi r a pena, a meno che la VO· stra pena (che può essere cinismo in qu·e!>to caso) sia. efTeltivamenle profonda perchè non avele avuto la sodcl isfazione di averlo nelle vostre mani seh·aggiamenle incalenato, per poterlo spulacchiare, ed infine man• darlo a1 1e isole del dolore I Quesla è veramente la pena IC!he ,·i fa Filippo Turali. Voi piagnucolale la pena che vi fa F,lippo Turati p·erc.hè ha ricevu• lo un lelegramma dai sociai'-democratici d'Austria? Io italiano vi rispondo che siete \'OÌ che avete costretto i socia;l-democralici au!>lr;aci a mandare il telegramma a Turati. Voi coi vostri brigantaggi. Voi che avete elevato le frontiere ita1iane a dei teoniìni s.ce1- )crati. Voi che coslringete qualunque liJJero cittadino a fare la scelta: O essere fascisla - O in galera - O al Cimitero! Fi 1ippo Turati fortunalament~ è :;fuggilo a quesla situazione creala da. 1Ja vostra civi1tà, ed allora si prefenlò l'occasion·e ai socia,1-:democratici auslriaci di inYiare ~I lelegramma di augurio. In quanlo poi a YOi italia,n,0 che ricordando Battisli, Sauro eoc.. 1 p:re•

feriresle a non compire i ,O anni p~ullo lo che ricevei·e lali relicilazioni r:spondo che se Ballisti, Sauro e cenlo ailri eh~ morirono sui campi di guerra co,l pensiero di un"Ilalia libera, polesscro sorgere dai loro avelli e con~lalare che l'Ila,'ia per la quale si sacrificarono è- ridolla ad una 1mmcm,a galera, che ~i è macchiata dei più abbominevoli diclilli, che la ljberlà, la pace e la giusliz1a sono. ridoll, a cadaYeri pulrefalli, polele slar cerlo. s·gnor ila:liano che e'e,,erebbero il loro rauco e sepolcrQJe g:r:do di maledizione, e dimenando f,c ische,lelrile braccia doloro· s.amenlc commenlercbbero: YaJeva la pena di morire su;, palibo'i a.u- . siriaci e ~ui campi dj batlagl;a per diarc ai noslri figli e fralel.i un 1talia tanlo lorda di de 1itli e macchiala di lanlo sangue dei suoi Hg!i a:1e1an· li liberlà, pace e Jayoro? Di fronlt- a que5le ombr~ Yui ilaiiano rlrpo,;ilario del p:ii eroico co · ragg:o e che oggi vo1Tcsle morire piulloslo di ar1i,,arc a sellanl'anni e ricevere il le!cgramma dei ~ocialdemocralici auslriaci, ,·oi Orazio La.orca saresle il pr.rno a fugg:re. Suonale T1<sli ! o italiano Laorca Orazio-Balilla, ma è prnprio cosL Oramai lutto è fallo, concludete il vostro dire, e chiudele scrivendo: Possa Filippo Turali vi\·ere ccnl'an· ni a vedere la g'oria dell'llalia no· slra; fascista! Non occorre a Filippo Turali di campare cent'anni per vedere la gloria deli'lla.lia vostra. Qtte~la è ben nota a lulli. A Fii 1;1ppo Turali occorre sollanlo di ripassare la raccolta di Libera Stampa, di Avanguw·dia e qualche a Lro giornale della SYizzern che si è occupalo di voi Orazio J.,aoq::.a-~alilla, i quali giornali yj ha~no_ mchiodalo al silenzio con arl1co 1 che vi ha,nno spezzalo !a pcnn~ in mano. Statene ben cerlo O1·azio Laor· ca-Balilla che ne,'~a sua immensa bonlà d'animo Filippo Turali sen· tirebbe lulla I; pena che' del cas?, conslalando che tLno che sl ·~pac.c1a per ila!ianò dia ~anlo molivo per lar:;i d.sculere da'1a stampa del paese:,che lo ospita. Questa è la conslalazione alL1;1aJe. Niente pena ad1Ltnque, per Fj.iepo Turali, Lui è lropl:'.o m a~lo per_ es-:- ~;cre insozzalo dai ,·osln a~Lcr1sch_1 ml giornale che dir!gele. Lib~~·alev1 di quanlo hanno sc.nlto dl _voi 1 su~- c.ilali giornali, ed alJora sig. Orazio Laorca-Balilla ne par.eremo. . Intanto arrivederci mollo pnma di lrenla aniù con FiLppo Turali e con l'Italia agli Ilalia111 oiviU. IT.\UANO. SiGi I guadagni favolosi dell'industria ohlmtoa Ulllla .ritvisba itecni:ca 1Ledesca « Deutsche WerkimeiisLe:rzci,Lung, » !Pfellde ,posizio~..: co,nt,ro 1~ ,po'liJt,i.cadz.i prezzi d.el <lirustdeli· le mat.er.i'2 colcman'.ii, [A. G. fair,beDJ!'-rust) ccm. un air~:oo'lo .im:lilloilailo" P,o,1iitica dei prezzi ». I oo.manenti -0he .la deLta Ti-vis.la oo,nine-lt.ecdl ra,plj)orto di goo~'i.onz a:n'l'l1:H· le ,del Fa.rben~rll5l ha'11I10 ~l [o,ro la,lo hn· teress.anlLe anche 1per gli ofc.raiÌ: « lrntorno ai ,prez:zsi,dei p.roidol+,;iarmaoeul!isci -si cii.amo cle~le ci[re a.dd:ritlura fontaistiiahe. Il •p,resi•dem,tedeL1a gjunt.a d~ [:u-madst.i :ede.s;:;hi, si.,gno.r doll. Th. Me1ne• ke pubbliicò su ,una .ri,viisslrasel,'. mana· le me,clica dli Monaco (Bav.i.era) che le spese d.: :redlame per pr_odoilli me~·.:naii çpeciiaJli J·-iiohledono.~I qumliuip!o rl~~- cus~~ di ,proldiuz.i.C'Jl.e. Laddove la~1 mea1unah gcidon-0 di U111a,protezione. di br.~vctto e !ice.nza, i,'. prezzo ,d,i venduta suoisc:e un ul,tcJ'1io.rea'llllllen~o ,a ,graive sca,pilo ~eil"ero,n,omia e de.lla sal!ute pubb-liioa. Sulle ~e di pro.cl,uz.ione ed ili 1p,r-ezzo ~J va:• dita dei Sallvamsan ,parlò_ reoen,le,m,!11tcJ! si,gnor ,µro-f. ,c!.c,tl.Fin,ger di Vienn:.1 nel· \ A.ssociaz.i,cme meid11eadi colà. JJ coslo di ,prcduzione d,i un ::hiì-0- ~ramma d, Sailva,rsia111dii.ile of!:c!ne d1 Hoch&t .aimmo:nla a so1 200 march1. A,1Je farmaci•,3 i,! deLlo pro<lo.Uo me<lic'inale va- ,·en<l:u~o ai! •p.rezz-0 di 8000 ,mairohi e k fanm.aid..e lo v,cndono a·Lla lo,ro v::1,t:aper 16.C00 maJchi., reaLi"Lzlroio qu;rndi un guatdl 1 gn:> de!.1!' 8CCO ip0r c,z.nto. Gi..i a1:ion1G'.iidel Faroernlru,st non sarebbero pu,nto coru'ent:i .se il SaJ'V'a,rsan inventa.lo dal pr,:;,fe.srnre too21Sco Ehrllich ed ii!) -suo a.s· s.isilenle 1g1:i9pooeS'e dot~. I·La,t,a a,ves&z a· vubo .real!menle la forza di ,guui,g~o,ne aittribu'i,ba,gli <lia.i suoi i,n,ve,n.L(}riS. e H Sal- ,·a,r,san g.ua!lirebbe ra1piida.menLee ,rad,'.ca,1mente i.i ilue (sitfiflifde)cc,me i suo-i i1w:m· tc-ri aJfor.ma.11.-0,un ta,le guadagno non sarebbe i.sta!,o reaJfizzabile .... Tale ,prvv.lol· to medi::ina/1.e è start.o s01'.an:nenleun buDùl r:imedio ,per ],a cura d-01-poriamonele dei ~~on aoon.lis.t,~1 La Redazione e l'Ammfnl,.trnzlone del 11 L'A vven!re delavoratore ,, augurano agli abbou11t.f, lettori, eolln• boratorl e eorrlspondentf Buon Anno L'AVV&'ITREDEL LA VO'RATO.:.RE:::_·:__________________________ _ LA FINAN'ZA FASCISTA giudicata da un ame:rieano La rirnlulazione delia monela in llalia, provocò una r;duzione immediata nei prezzi dei generi imporla- ! i, senza una riduzione corrispondenle nei prezzi dei generi domeslici e nel coslo della produz:one. Come risu'lalo immediato si ebbr una abbondanza di merce straniera a huon mercalo, facenle concorrenza Yillorio~a ai generi domeslic; cd una enorme diffico là per cspol"larc. Calcg01-:e intere di manifatlur:e1·i, daYanli a!:a m:naccia di perdere lo smerc:o dici loro prodolli, sia a'- 1' inlcrno che all'estero, si ,·idero cm:lrelle a ridurre a' minimo la produzione o a cliiudcre le fahbr:chc. I contadini (farmcr.), che aYe,·ano , edulo i! prezzo del grano prccip'tarc al.'a metà cli quello che era a'1orchè seminarono, si rifìularono di fare il raccollo, o abbandonarono rnmp'icemenle i loro campi. I bozzo'.i (silk cocoons) non si lrova da vender!i che a un quarto de: prezzo dell'annP scorso. Farmers (contadini, àgrico 1lor;). manifatlori,, banchieri e commerc:anli, scongiu1·arono persona,'menle Mus o:ini a far recedere la lira lino a' 1iYe1Jodel va'ore norma 1e in proporzione ai prezzi mondiali. Ma qfi aveYa impegnalo il suo prest.- gio persona e con una li:ra a 18 per .'lcrlina e si rifìulò. A norma dc::,:lc .cgg'i economiche ciò. non pole,·a s:. gnilìcarc che un di~aslro. Co,;a fece al1ora Musso1ini? Emanò una scr:e di decreti e cli misure di• governo che non lroYano paraL'clo. neUa sloria <l!i nc5?un 1~aese. cccelluata 'a 'Russia. Coman· dò ag'i induslr:ali di conlinuare a larnrare cd a produrre arliç;Qli, s:a pure a perdita, dicendo loro chia· ramenle che f.e a,·essero chiuso scn· 1,a il suo permesso, avrebbe punito i pa.dronj co!la prigione o co' 1a deportay,'on.e a termine dei'le norme che si trovano ne11a famosa • caria del la ,·oro •. Per mezzo d'e. 1 suo islilulo govcrnal!rn del 'esportazione fece in mo· do di sussidia.re cerle imprese in· tluslriali per far loro superare il punlo critico. Permise a gro~sc corporazioni, con .troppo capilale im• produlliYo, .cd incapaci a resisl·crc a lungo, di pro,damars.1 in fa/1'imenlo, liqtt'darc cd abbandonare il campo oppure riorganizzarsi con un capila 'e più p:ccolo. subendo la pcrclhta Jet resto. so1ini: Se la situazione non cam· bia noi moriremo nel'e nostre farme,; Mussolini alJbia risposto: • De· none! cd io co!l~clterò i voslrj cadaveri • ! Cerlamenle però disse loro: • Voi rnpc·!e di a\'cr proùotlo mo 1lo e che i 1,wrcalo è precipitalo. Io \'i rispon· do che sia a Y0i <l: produrre anche cl l}·Ù. più clic polrle: al resto pcn· su io•. .\ f1ayrnna ccl a·lroYe gli agricoilor' si rifìulai-ono di rare il racco 1I<,. La m lizia la c:~,a loca e li con· <h1!·sesui tainpi e. baionclla in can1w, li co~lrinsc a fare iJ racco/lo. r ronlad'ni ;nformaron_o il goyer11<, dH' 11011polcvano comprare conc·rn e ferli''zzatori per la semina· z·01~e aulunnn e, pcrchè non a,·cva110 un so:do. :\Iussdiini organi;r.zò fabhr:che di ('Olle.imi chimici semi-go,·crnali,·e e e co"tr:nse a Ycndere il Joro prodolio ad nn prezw mclà del e-osto. Ordinaallebanchdei farprestiti Gli agrico:tori fecero sapere alle loro banche che non potevano pa- ~:are i debili contralti, e neppure gli i1Jlcrcs~i sui meclesimi. Mussolini oro no a,' 1c ban.clie di non chiedere r·mhorsi e di fare inYece a'.lri pre- ··lili, con garnnz:a o senza garanzia a cuna. ad interessi nomina'i, da un minimo del nulla per cento ad un ma cimo del 5 per cento, sccon<lo me:a: dcll'agrico!lore. .\ questi sislem i, cd a parecchi a.1 - II; dc io si esso Lipo. si è ricorso nc-Ìla crisi prcsenle. F;' così assolu: to il potere di Musso~1_nisopra,_o_gn1 ,·IL,·ilà economica, sociale e po: 1l1ca, rh<' nkuni osserYalori c1·edono che no~:-.a riu ·c;re a passar 1 a burrasca. 1 ;\fa aJlr; di~ono che la burrasca è più pericolosa di quc1la che seg~i r/1:'assassinio del dcpulalo Malleoll1. Allora Mttsso1ini si lrovò a cornJjnllerc dcg'.,i uomini, ma ogg, eg'i . ta combat!endo conlrn le leggi del- ' a nalw·a slcssa. HIR \M I<. ìvL--\OERWELL (Corrispondente da Roma del Daily 1\'ews di Chicago). Compagni, lavomtori, leggete e diffondete l'"lnenire d l Lavoratori,, Salsa Mussolini ,L' in.venlcr~ deLla ~0<rLuraa.1l'olio di rioino ha lr01Vato in un cuoco m~lamese )'ideatore della lorlura con ... le conse• <"u~nze de'la s,lessa i.n un salsa a base di ':n2rda - chiedo mi !Je souse ai lettori ma si chianna proprio così - che m0;1lo apçrnçrfa.men'.e denom.i,nò " Sailsa Mussru:ni ,. e che con confaegue.nle Jo,gjca ha fatto S2>1'\:re i1: ll!ll banohelt.o fasci.sta. N tll sarebbe verMnenle necessairio, ma 1,;,t:,niamo non sia :nutiJe precisare ahe ne.i ;;.n,tifasaiGliir.vc-h121iana·r.i n0n pcssiamv che r;1pugnare da C('lfli at~i. La disLribu7.é,:ine di ~.inti<lisa1.se, se faLl.a a dei fascisti, troverà cerlo degli stomachi caplci a dùg~rfrle, crediamo pe,rò che a:L!a nostra oau,a - un t.rule fat.1/.J- pO'SSaser- \'Ure nienle di più che ... quaJe mamome- ·~·.:,ca'Pace di .rc,g,~sLrareil wa,do di .pressi c,ne... <lei cc,ns~tnsi ail r~gime, Cr11.-ru.7,que,n'::Sl.;,unopotrà mette.re iio dubbi.o l'iarrp.lacaib~le senso logi.co is,pi.ralcre del-:a salsa e de'J!a den-:,mina11Jione de1Ja me-iesima ohe ha gui,dato quel cuoco mila.nos.e, ~l quaile senza d,ubbio, deve o;;s.are un maLe.matico, da.Lo che oorn la s:JJ!.sain paTC·•'..a n om, ha fatlo c11 e ri.sOllun' equazione ail,gebri.-ca;in,fau-i: ro. + m. =- m. + f. = ro., 10ioè: Mibsol.ini più fascismo è uguale a m .... Il fat'.o po1 ohe... Ja soluzione del,la equazione sia slala trovala tanlo appetito.sa a,J brunahelt.o fasci-sla, può da:rci un:iJdea della t.enrib~le voraci~à di queò.la gente eh.e aJlla povera LLa 1 lia diwora tulio, r;e-rsi.n la m..... Ed ora, non s= un pensiero d,i pro-- k,r,da cc,mm,i5erazione ,pel cuooo i.nJeilice che dov.rà ben t.eriribitlmonle espiare la c0,',pl di aJver velluto aocqppi:a,re i1a1o,gj. ca alla oTdinaria, vi lrascrivo il fatlo com'è ,6poirLa~o da « J,' Opera.io J laJ!iamo » di Parigi: SALSA MUSSOUNJ E' ,lai.o arre,la\.o 11 cuor...o della lral• lC'>r;a«Pucd, in via S= Zeno a Mrilamo. In qu:·sl.a Lrattor'a, posta nelle vicinanze del Tribunale, venne, tempo fa, tenuto uno dei sol'iti bamcholti, ai, quaLi pa.rteciparono Giaill11paoli, Mooigaru, ed alLre persona 1 lilà fasoi-sle. Secon.do l'aiccu.:;a iJ cuoco, in una salsa picc:arrt'le, a,vrebbe messo una dJ.screLa porzione di menda, che i banchella,nli, col loro ~,nvidiahile stomaco di oemen'.ie a:rmailo, iin.geri.rono tutta. ,In .~-eguilo albla delazione .di un col. !<iga, il g2islo de'l cuoco venne conoscmlo, e il mani po!a1ore di taili ecdezionali sail· se è ora a S. Vittore, in ai~a di compar1re daiva!l'l::.ai l T11ihunatle spec:,ale aiJ1che per oil1fose a,\ Regi me ed ail duce, per chè la salsa era stata da lui battezzala: ,, SaJs:i Mussol,mi », loro buon senso ed acume i tipograti romanl.. .... « L'on. Cucini ha comunicalo all'assemblea che i risultali della gestione al 30 giugno 1927 presentano uno sbilancio di circa 20.000 lire. E siccome noi nelle noslre oculate amministrazioni non abb1amo mai conosciul.o deficit, così desideria.mo indagare (poviero ingenuo... n. d. r.) le ragioni e questo faremo quando alla direzione del sindacalo vi saranno delle persone di nostra li.ducia. ,, L'on. Rossoni, parlando della casa dei tipografi ha dichiaralo che essa stava passando un brutto guaio. Fino a che ne eravamo noi gli amministratori nessun guaio ha mai passato la nostra oisa. Si vocifera poi ad arle che noi non aveYa• mo fallo bene i corti della grandiosa impresa (no, no, caro i conti erano stati fatti bene, n. d. r.}. Ma anche ciò al la prima dichiarazione di guai ci tassavamo subilo ad un"al!Ta lira per settimana, ed 11, 4.000 soci mellevamo insieme in un anno la cospicua ~omma di circa 200.000 lire da salvarci da qualungue creditore troppo es;gente. < Riepilogando: l'on. Rossoni ci ha detto che la nostra casa l~pografi slava passando un brullo guai-0, l'on. Cucini ci dice che il sindacato è in deficit per una somma rilevante, il comm. Gravelli assicura aver trovato la Tipografia Coope· raliva Sociale sull'orlo del fallimento, la nostra Cassa Invalidità e Vecd 1 iaia è staia soppressa d'arb1ti 10 del commissario con l'autorizzazione della sospensione dei pagamenti delle quote sociali, dunque tutta la gestione commissariale prefellizia è stata disastrosa. L'imperizia e la mancanza di sorveglianza, la condiscendenza, la mancanza di capacità, la dappocaggine sono opere delittuose quando danneggiano farzi. E. che cosa si aspetta per provvedere? Ogni giorno che passa peggiora la situazione. Solo noi che eravam gli artefici di quelle prospere e fiorenti e r;cche istiluzioni e che ne conosce-.:amo i più complicati organismi potevamo amministrarli e dar loro vila orgogliosa e duratura... ». • Ton prendete abbagli, egregi lettori. Non fare l'indiano, egregio Son.cini, queslo articolo non è nostro, lo pubblicano i tuoi amici ,poichè esso ha visto la luce nelle cofonne della ~Patiia» giornale fascista Tornano e lo ha compilai.o -il collega tipografo tSchiop-pacassi pure romano e pure fascista, com.a le. Ma co<:a si vuole. In questa vita non i impara mai: io ~o,y- esempio avevo sempre ritenuto che i ladri avessero il con· cetlo o i.I preconcello dell'omertà. Ma così non è, per lo meno quando si tratta di denunciare al procuratore del re degli onesti .... Ma ne riparleremo. M. d. S. Il grave errore del prof. Salvemini Basla i<cordare il prof. Sah-emini perchè suJJito in Lulli gli esseri onesli · - non so'o neg i anl1fas.cisli italiani che g.,. devono particolare riconoscenza - si s,·eg:i un senlimenlo di grande stima e di simpatia, anzi di ammirazione per il fervore col quale egli diifende la civi.!là conlro le barbarie cd il blufl' del fascismo. I futw·i slorici gli assegneranno un poslo idi'onore per l' indomilo coraggio col qua/e eg,i lolla contro i potenti, sfidando la loro jra, le loro persecu· zionL E passando dalle virtù morali e civiche aJile doti inlelleltuli, si ammira -e si ammirerà sempre p:ù la ricchezza e Ja rnrielà della sua a1·- gomenlazione, le nozioni scienliftche e lo spirilo scinl.il;!a'nte che l'illuslre storico melle a servizio delila ver1là, della giuslizia, deLia dignilà umana. dierni egli a1bia voluto climenlicare lullo ciò che la scienza e 'l'cspei-:•enza gli hanno insegnalo e che egli da'la ealtedra univers:taria e dai l:bri ha insegnalo per alcuni decenni cd, auguriamolo, torni ancora ad! insegnare nel'c università d'Ilalia liherala dalla .Piaga fascisla. ' Se anche fosse esalto che vl sono • in Ila!ia e fuori d'llalia ·• milioni di persone ... che non credono più in nessuna delle formo'e « annose e ,·encrabili • che cosa d.imoslrerebbc 4ueslo? Confermerebbe cioè che ogni mar-xisla, ogni socia isla degno di -chiamarsi 11,,oluzionario e di militare nelJe fde rivoluzionarie, sà e dice: che cioè nc1la società allua1e duvisa in classi del~e quali la più numerosa - il pro'.elarialo - è artifìcialmentc allonlanala da tutto ciò che può far;e comprendere i proh'emi fondamenlali del consorzio socia1e. Siccome i credili ab:tuai'i deHc banche erano slali 1·idolli per O!'dine mo, per spingere la riva'ulazione della lira, e s·ccomc 'a inslabilc siluaz:one politica aYcYa reso 1e banche limicle. i! peso fìnanz\ado per L:rar fuori daì pericolo le industrie nazio,na'i graYa quasi e~clusirnmenlc sul governo. Ladorinesetigalantuominl daforca A queslo secondo modo di lrallare ~l problema del fascismo e dell'antifascismo Si de,·e che anche nei paesi che non sono soliti occuparsi <11 questioni • esoliche •, come J'Inghil· terra e L"America, si cominciano ad aprire gli occhi sul graye pericolo che m.inaccia l'umanllà lulla quanla se non si provYede a porre argine a1 dilagare del morbo fascista. Ma il benemerilissimo amico nor,lro Gaetano Sah·emini ha pw·e ... i piccoli drifelli deUe sue gl·a.ndi qi.1a· lità. Quando si appassiona per un, prnbi'ema 11011vede che queslo, anzi non Yede che un lalo di queslo. Cosi iniziando la nola discussione su, la Libertà il Prof. Salvemini scriveva nel • ·. del 14 agosto fra rallro: E ciò Lanlo pjù quando si lralta di un periodo di s.i profondo sconYolgimenlo sociale, psicologico, co· me quel1o provocalo da!la guerra e daf:a sua ... appendice, il Lrlonfo della più barbara violenza, ossia il fascismo. Come se i[ Socialismo - e no; per ragioni onie non ci OOCUP,'.amoéhe di esso in quesle nostre brevi ed alTrellale rigln: - aves~e mai preteso che il prolelarialo, da es_so gui.da· lo sarebbe slalo capace di raggiungere la propria méla di abolizione de la propnelà pl'.ivala dei mezzi di produzione senza imballersi in osla· coli enormi, senza essere ricacciala indl.elro, senza dover interrompere e riìare il cammino, sempre altraversv vle spiI1ose, deUa prop1:ia emanCont,ardlatlodettaglianti ~fosso 1ini s~ diede all01•a a ridlurre 1ì costo di produzione. ,In primo luogo ordinò a1 suoi gruppi fasdsli, in tutlc Je cillà e paesi d'Halia, di fare in man.era da forzare i venditori al clell~lio ,li ridurre i loro prezzi, almen.~ irr proporzione al ribasso •d'ei prezzi al.,' ingrosso, av,·':nu~o, c?me Jello pr,ma, per la nvatulaz10n~ dcda 1ira e per la concorrenza dei generi 1mporlali: . . . ~fa il bollega10 ila 1ano e slraordinar:amcnlc duro di lesta; cl'ab,tucline 1.:onla i suoi ccnlesimi e si rifiL1ta cli vendere un arlicolo quals asi al d;sollo di qua1!10 lo ha pagalo. anche se vcn.d'endo.o può rifornire il suo negozio con generi più a buon 111ercalo. Cosi i bollcgai, coslretl1, han ridollo i prezzi, ma hanno ridollo anche ]a qua.nlilà e 1a qua'Jlà <lcl'a merce, in modo che la ridl1z· onP dei prczz; è'. solo apparente. Poi Mussoiini allaccò i prezzi dc· <,li affìlli Ordinò una riduzione da} 10 a 20 ·e~ di Lulli g:'i affìlli, per clec-rclo reale, ed i padrnn1 di casa r~- calcilra!iti li deportò in isole sem1deserte. Coi due clementi princ:pa/i <lei coslo de~.a vila, teoricamente ribas· !ali l\Iussolini andò arnnli ed im- ()OS~ una • volontari_a • r:du~ionc dei salari ai lavoratori, obbligal1 per ;eggc a slare in_ unioni di la,·oro contro ~ate dal Lroverno. ifa anche qui la res..slenza fu lìc· ra ed i risultati appena parzial.i. l sa, lari sono <limiJrn1li, ma specialmen: le 1;mitando le ore 5ellimana·'i. d1 ayorc, o per mezzo di allri sislen1i ;nclirelli. Lebalonapttercostringaerfaere il raccolto Poi ycnncro g!i agricoltori a pro· leslare. Essi avc,·ano lealmenle ob· bed,lo a'l"orcline dl produrre quanlo più poternno, e per rius-cini si erano indebitali fino a,1 coJ:o, ma wl, tanlo per ye~erc i pr~zzi' che, erano slali promessi, prec,p1larc dclia mela. Si dice che allorchè H ra~pre· sentanlc dei contadini disse a l\Ius· 1anco I I signor Amleto Soncini - il " raptd0 " come si compiacciono chiamarlo in questi tempi dinamici ove ogni uomo deve aver seguito ~I suo nome da un aggettivo per divenire importante - il signor PJTilelo Soncini, dicevo, insieme al suo degno compagno Bruno Pircher, ha sporlo regolare denuncia alla procura del re di Milano contro ex cl'rigenli la s1<zione loca le della ex [ede1 azione del Libro rei - secondo il Soncini - di aver sollrallo - mediante voci cl· 11scila lilli.zie - mezzo milione dalle cas3c dei grafici milanesi. I fondi sotlrz.'l:, ci d;ce il giornale: «Il Corriere della Sei a» i:arebbero andati a finire, nella r.~aggiur ;:iarle, alla organizzazione grafica di Bruxelles. Dunque n~l 1925 - epoca alla quale risale la sottrazione - e cio;; nel m'J· 111enioin cui le orde dei barbari siaccin- ~vano a far man bassa del capitale sociale dei grafici, ca.pilale raggranellalo centesimo per centesimo e frutto dl<'I duro lavoro tipografico dell'operaio, in quell'epoca dunque vi sono slali dei buoni colleghi che hanno messo in salvo q 1:a lche cosa, Meno male. Io personalmente avevo la medesima loro intenzione e se malèrialmente non potelli farlo fu perchè ne fui impedito da quel !3runo che, avendo sistemata la sua personale posizione accellando la carica di vice-commissarioregio lemette no11vi rimanessero più fondi per il suo stipandio. Ma la smetto. I ricoFdi mi si 'llfollano e la mano scorre veloce. Devo frenarmi per non divagare. Quel che preme è che la magistratura italiana sarà cbiamala a giudicare dei colleghi che hanno soUratlo una somma da un sicuro furto. E mi spiego. li sig. Soncini - • il raipido» - accu· ca degli uomini che hanno secondo lui rubato per coni.o di terzi. Il ricavato di questo furto è stato invialo nel Belgio, come ci dice il «Coriere» o in 'jualche altro posto, non importa. Questi uomini, sentendo approssimarsi dei !ad.Ti sollraggono del valore, non per se stessi, ma lo inviarono a quegli organismi ai quali la Federazione del Libro era aderente. Questa è la storia e peT queslo il Soncini accusa. (Sta bene. Giacchè esso, accusando vuol passare per puro, se può mi risponda e mi dica, lui, con la sua rapidità chi è più ladro e chi più da condannare: questi colleghi di cui sopra o lui e i suoi amici. Dal dicembre del 1925, due aLtni precisi, 100 commissari prefettizi, oltre quelli regii - Ira poco ne avremo di imperiali - stanno facendo man bassa di lutto il capitale sociaile dei grafici. Da oltre due anni essi non conoscono treno per la loro libidine di furto. In ogni piecela città d'ILalia, ove esisteva una sezione della disciolta [ederazione del libro un uomo o più uomini hanno sottratto dalle casse sociali i loro lauti stipen· di e le ancoT più !aule prebende. I milioni, poichè di miilioni si parla, della Federazone· italiana dei lavoratori del libro snno stati divorati da questi lupi lamelici senz~ ohe nessuno abbia mai pensalo a denunciarli alla procura del re e, per r~pa.rare a queste mancanze, per coprire queste ulcere che minacciavano la purolenza essi, oltre che canaglie, incapaci, impotenti a ricopri.re il marcio si sono abbassati a chiedere i lumi a quel Tc,maso Bruno che avevano in un primo teJ11po ripudiato. li quale, si capisce, si è affretlalo ad obbedire man~polando per es~i una nuova disposizione muluali~lica che toglie a parecchi soci il clirillo al sussidio. Chi rpiù ladri, sentiamo, egregio So:icini - «il rapido» - i colleghi di cui il .Corriere» o questi che ci denuncia questo collega, senlite: « ... l'on. Cucini ha dichiaralo che della gestione commissariale egli non deve rispondere all'assemblea, ma unicamente cd esclusivamenle all'aulorilà che lo ha nominalo. Qui è bene spiegarci una volta per sempre: la legge dando facoltà al pre[etlo di nominare un commissario pe.- un anno vuole ,però che un mese prin1:1. del la scadenza del la gestione egli pr2senti alle autorità una dettagliata relazione sulle cor.dizioni della associazione, rulla consistenza patrimoniale e sulle inegol2.ri:à eventuahnent.e riscontrate. .se invece l'aulorilà prefettizia ha VO• luto sapere qualche cosa essa ha dovuto inviare un suo ragioniere, il dottor Contino, a fare una ispezione su lulle I;, organizzazioni nostre. Il risultato di es• sa lrovasi ora nelle mani del governo :I quale si farà se non allro una chiara idea sui sistemi parsimoniosi in vigore sollo le nostre ammnistrazioni passale e di quelle in uso con le gestioni commissariali. « It, una circolare diramata nel dicembre 1926 ai soci del sindacalo, !'on. Cucini diceva: ~Con l'inizio del 1927 venendo completamente a cessare il periodo • commissariale seguilo allo scioglimento della Federazione del Libro ... ». « Perchè si è ritornalo so-pra ai deliberali? La facile risposta la danno con :I · • I partili anlifascisli lradizionali, lanlo que li che fan parle de1la Conccnlraz:one quanto quel1'i che ri-· mangono fuo•ri della Concentrazione non hanno, beali loro!, nessun bisogno di ide·e nuove. Ognw10 di e si ha .le sue idee, perfelle, &!Cure, immutabili, <lefìnili,·e. I libera:i hanno queq•e di Cavour; i repubbLican.i han· no quelle di Mazzini; i socia.1isli de. le Ire d;verse ~cuole, comunisli, mru-:;imalisli e riformisti, hanno queil'c dei differenli Carli Marx; g'i anarrhici hanno quelle di Bakunine; e i popolari hanno quelle di Leone XIIL La ricella è pronla. E ogni partilo si tiene sempre pronto a mellcrc avanli at momento opportuno la medicina preparala secondo la pro· pr;ia ricetta per farla ingol~are acb avYersari ·e ad amici•· E poi conlin11a: • Ebbene. s.:gnori Partili, Tradiziona'i, s·alc o non siale concentrali, sielc tulli vi,·ameulc pregali di credere che ci sono oggi in Ilalia e fuori crILalia m:'lioni di persone, speeia1menlc fra i gio,·ani, che non crcclvno p:i1 in nessuna dr':c ,-oslri: formo!c annose e ,·enerabili, e perciò rinnngono fuori di qua·unque partilo. Anche nelle fìla dcg!i stessi ParL:li lrad;zionali mo'tissimi cont;nuano a las.c'iarsi irreggimentare. p·ul· loslo per forza di inerzia che per convinzione alliva ,. E conclurde: • \'i piacc:a o non Yi p:accia: non baslano più. O rinnovar-i o morire ,. Leggendo quesle righe si rimane La,nlo pjù stupili pensando che ohi le ha \'ergale è Professore dt Storia nonchè ~utorc dei più imporlanli scrilli storici la cui importanza ed inleressc provengono dal fati.o che Sah·eminì ha sapulo come pochi al· lri slorici moderni italiani app1icare un metodo, una disriplina scientifica alla ~loria. ln\'ece il suo ragionamento più so· p1·a riportalo non è isp,irato da nes· sun criterio scicnlillco; sembra anzi che nel giudicare g'i an·enimenti o· c. pazione. 11 fas.cismo rapprese.n1a il trionfo del.a reazione più seudorala, esso a.1 p-roletarialo, aL popo:lo ila~ano, inf11gge le p,ù lerrib1li sofierenze, le p.ù cruenli umiliazioni, esso rappresenta una sconlilla lenibùle. per noi lulli; ma chi oserebbe affermare che~ i1 fascismo non s,a un fenomeno di classe, una vendella de.'la borghesia coni ro un prolelarialo animato di c0scienza. <l1 dal>Sc'? Chi oserebbe negare che il feno· 111eno fascista - impensabile senza la coalizione dt lulle le forze anliprol·elarie - confenna la lucida teoria del • o,occo reazionario • doYula al marxismo e che i rifonmslidi tulli i paesi hanno invano cercalo di confutare? E perché in un paese economicamente arrclralo con1c l'Italia, a.1!'1ndomani della guerra, ne1 periodo di i·.presa reazionai-:a, la fo1ida cuaJiz,onc degli e cn1enti borghesi più elcrogcnet armalosi conlro la c:assc 1 dliseredata, ha polulo inl'iiggere una sconfìtla, un insigne storico e marxisla ailerma senz'allro che la dottrina a cui s'ispira i.I parlilo del proJelanato, clotlnna che rappresenta la chiave di volta della sloria umana, dollrina le cui preme5S'C e previsioni si vanno confermando su basi largltis-sime nel mondo mlero - alTer· ma, ripcliamo, che questa dollrina debba essere abbandonala! E' un disfallismo qucslo che Iorlunata111ente non LT0\'a seguac~ nolla parie p~ù sana de! popo o italiano. L'eroico martirologio dei rivoluzionari italiani lo sl::i. a dimosl.rarc 11 soc;a\ismo, l'ascesa riYoluziona;·ia, l' espropriaz;one degli esproprialori trae seco ristagni e sconlille. La' lormènta fascista deYe insegnare ad e~ sere più socialisli, più m·oluzionari ancora. O rimanere sociali•sli o monire. ANGELICABALABANOFF.

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