L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 15 - 9 aprile 1927

Num. 1•5. ANNO XXXI. (A P.) _z_UR_I_G_0_,_9_A __P_R_LL_E_19_2_7_. ------·-------------·-- _..:..:.;___:____ __;_.. ,__;___________ -e-------- ' TELEFONO 4475 - ConLo-Chèques N \Ili l-3640. '~E'J~ff:\1.\NALE DEL P.\HTlTO SOCIALISTA ITALlAt\0 NELL:\ SVlZZERA REDAZIONE: ----------------------------;------i------;' - A.,'\IM IN lSTR \ Zl O'.\E: PREZZI DELLE INSERZIONI· ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA RER L'ANNO 1926: · I anno, fr. 6.-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi ir. 1.50 , L'Avvenire de{ Lav0ratore , Zurigo <.ornmi.~sione Esecutiva del P. S. I. Per !ine3.. 0 <,parlo dì rmea (larghe:.-~ una colonna), ::i~ Ceat Per réclame continuata, prezzi da COJnlellirsi PER L'ESTERO: l anno, fr. 16; 6 mesi fr. 8; 3 mesi, fr. 2,50. Zurigo, :\fililarslrnsse 36 -·· --.-· -·-- -·--- -------------------------- Sulle tombe dei nost•i MATT'EOTTl ,,. Al martiri della Rivoluzione, I oompagnl,, Iledino, marm. mento elle cia.~c11110di noi f à là, diFm ww con{ ere1,::.a e l'altra co11- ;ianzi a c,uei/e lombe. tro il fascismo - nelle quali io cer- ·Que<:/e-39 fosse, divise da un picco cli dare al follo uditorio berline- colissimo spo;:,io, una dall'altro. se accorso ne1l'r>1·Senato germanico. queste fosse in cui si confondono le alta riunione indetlCI dalla Lega dei spoglie mortali. i cadaveri mutilali Diritti dell'Uomo - 1in'idea di eia di Rosa Llzxemburg, cli Carlo Liebkche è il fascismo. io mi reco al cimi- nechl. di Leo Jogiches, con quelli di /ero per rendere omaggio a coloro militi e martiri ignoti, il cui nome è che dall'incipiente fa. cismo germa- sconosciulo a tutti. se non Cli parennico sJno stati as. assinati in modo li. compagni. amici personali. Si ala/treltanf o uile ed obbrobrio$0, co- /argano e si opprofondiscono ai miei me il .1/aileotli. i Jlatteotli italiani. occhi ... li,,mo deìk ,·ecchiC' polcn;,;c: non indiclreggerù d in.an7,i alla riYolla della Cina oggi, dcll·India domani. Dinanzi -all'insurrczion~ degli .\.sialici crolleranno i lrallali che hanno di\'iso quel conliucntc nel '19 - sec-0ndo gli appelili capila!islici - e che og~i ci si osLina a di fcn,d.erc. :\fa in questo momcn.lo è un do- ,·ere per il prolclarialo prc111uni1 -i contro i pericoli imminenti che lo son-aslano. L'allarme ba!dan:co non basta? OC<'o1Te!ollare conlro i gìuochi della diplomazia segreta. conlrn l'intervento arnrnto in Cina, contro le spedizioni coloniali. Occon-e non lasciarsi sorprendere dagli :wveni1nenli. E' necessario che dinanzi al ocricolo di un nuo·,o maircllo i soèialisti riformisti fìnalmcntv strappali ai loro s~gn_i di democratizza: r.ione della soc1cta borghese, <'•l~c. 1 comunisli liberali daJ loro s,pmlo sf'llario e che noi sociali~li .-i,·o~u.- ;,;ionari ralli avvisali clalla grani.a dcll"ora. Lulli insieme, riformian10_ 11 blocco operaio. il blocco ri ,·oh1zionario. Se non ci fossern tanle n..llre ragioni per rifare l'unili\, haslerehhc questa. Per noi ilalian i. poi. è oli re una necessità, un d'oycre. ·n do,·erc _yr1· so noi slet"-Sie Ycrso il prolela.r1_ato inlernazionaJe. La clillalurn fasc1sla che terrorizza il nostro paese è. uno degli clementi più aUi\·i e piii m!nacciosi per la pace cur?pea. Ooh?iamo essere quincli i primi a dar<', l e~~mpio della sah·e::za comune: I t~nita o 1;er lo meno l mlC'sa prolctana. i Quando nel gennaio 1919 si venne La tomba dei martiri tedeschi. che a sapere in quale barbaro modo e- sta diventando mela del pellegrinag1 mno stati trucido/i C. Ltebknecht e gio del proletariato del mondo inieRosa. Ltu;emburg, da più d'un ila- ro. in questo momento mi pare pieliana o conoscitore delle cose ilalia- cola. poca prof onda a confronlo di ne, mi f 11 dnlo sentire elle in llalia nuelle f cs~e comune in cui il fasciun aSS-Ossiniotruce come qLLello, ua smo italiano sta sepel/endo i noslTi cini.<:rno pari a quello palesato dai migliori, ciò che di piil grand<', di più sicari del mililarismo tedesco, non nobile, vi sia staio in Italia e nel ~arebbe stato possibile, non sarebbe mondo intero. Trala farsae la tra,tedi"ii Contributoalla storia Rechiamo anche noi il nostro modesto coniribufo alla storia del fascismo. stato tolleralo dall'opinione pubbli- E' in Italia che un giorno verrà eca, sarebbe stato immediatamente retta la Tomba dell'Ignoto Soldato vendicato. della Rivolu;:,ione ... Sono 39 le tombe clei caduti in .\NGELICA B.\J,.\B.\l'-iOFF. quel giorno di pa:zesca ra::ia del gennaio 1919; 38 cadaveri furono sepolti subito; la 39.a fossa rimase rir · servata per Rosa J.,uxemburg il cui cadavere fu ripescalo e sepolto solo nel mese di luglio... Vicino a quelle tombe - come se si trattasse di proteggerle - è eretto un muro - è fatto di malloni rossi; sulla facciata destra uedesi da lonta- . no la falce ed il mariC'llo; a sinistra il noto verso del grande poeta rivo- /u::.ìonal"io che allo Ri110l11:inne fa dire: « Ftù, sono, sarò ... In cima alla tomba cli C:orlo Liebknecht vedo un semplice clisa<lorno cMtone - come se n<' vedono tanti nei « cimiteri dei poueri • - con una iscrizione altrellanto semplice. in lingua italiana: « Ai martiri della rivoluzione ... i compagni di Pola ... è datata del 1919... ed i compagni nostri che hanno sentito il bisogno ed il dovere di manifestare le, /oro solidariet<i, la loro ammira:ione, la loro gratitudine ai martiri tedeschi - agli antesignani della rivo/u::.ione mondiale - non potevano neppure sospettare che in bn'vissimo tempo le barbarie degli assassini tedeschi sarebbero state superate, an:.i sarebbero sembrale una ine::.ia a confronto della spedi::ione p1witiva scatenatasi m Italia contro 1111(1 class<' intera. Non lo sospeltaurmn ... eppur<' quec;fo loro omaggio proletario - questo piccolo pezzo di cartone. quesla iscrizione vergala da ww ;nano non àddesfrala all'arte dello scrivere - staccandosi dalle <'normi corone. dai bellissimi nastri rossi con lunghe dediche in !ettere ,1'orf) - o.trae lo sguardo di tutti. a,\ume il ,\igriificc1to di un simbolo tragico, <'lO'juenle. « Italiano. italiani. • Sento intorno a me i numerosi prol<'Lori. i parenti. i compagni, i conoscenti. i vicini rii casa che appro{ilt(lnclo di- ima domenica primaverile. spontaneamente, si sono recati i11 quesf angolo della rivoluzione . essi lutti. s'inchinano per poter legger<' meglio l<' parole italiane. Dinan,zi ai loro occhi ve/(l[i r[all<' lagrime del ricordo, d<>ldolore, del lutto, dell'orgoglio per le uiltime loro, sorgono altr<' 11ittim<'. altre .~evi- ::.ie altre torture, altri eroi ed altri mdrliri Rabbrividiscono, <'cl il nome di :11 alteolti. dei .llalleotti esc<' dalle loro labbra. alt rr• lagrime. venendo tulle dallr: sf<>,;wifont<'. allr<' impreca::.ioni ... Jlaledello il fa.,ci mo <'d in qize.<;/u r>.<;c/oma::.ionetanto più significativa r h'essa non vien suggerilo nè dal di- •.corsn rii 1111 ()rotorr• '1(; do un <trtiN>fo !cilr1 sul qior~wle. ne àa ww parolrt d'ordine rii un prete. ml'I sorf/<' .<ponlanN:. troriirr1 rii ammoni/rie<' r(' dn rm<•,t<' f 1~.,·, · si sente 1111 coro cli inn 11mNi l'f)CÌ S<'mbrano voci di oltr<' fo111l)(I rhe <;c11oiono l11ili i sopraL'11is.mli dal loro torP,or<'. <la/la loro mss<'qr.a;;ione. e/olla dimentiron:<t. ,Jrr[ p<'rdono. rhe c6ll'oblio ro/ bi\·ogno di P"C'C',,tanno per conrr•derr a!. nem:r•o eh<' non prrdona, Ili rapita/ismo. o/l'acerrimo mortale nl'mico. che non conosce lr<'g1w nella sua lolla sterminakic<'. • Morte al fascismo•. è un giura11.dovBrB d ll'ora TI mondo si troYa oggi nella stessa condizi01w del periodo 1908-1914. . Dapp~rlutlo si accumu!ano le mi: nar,-::ie cìi confli~li: dapperlullo si intrecciano alleanze ~eg:rele, si preparano gli c-sc,·cili e le flolle, si elaborano nuovi mezzi· di distruzione rhe annienteranno domani cillà inkrP. 1 ;Jrolcla•·iato ha giù climenliralo gli anni t:.1.mulluosi che preccclrt,<'1, im1!1edialamenlc la conflaora,ione u1.i, c1sale. e le analogie' t> • • • evidenti che prec;rnlano con I g1onn che vi, iamo? ~Icnlrc ì'ltalia fascisla t: il milit:11-:smo ju.gusla,·o si misuraYnno nello ~uardo due scllimane 0,. sono. non aJJbiamo pcn,sato ai lii id ~ui:lro-serbi del 1009 e del 1913? ~·Dal 1918 noi , i\ iamo in pieno utonismo democratico : dirillo dei popoli a dis-po1Tl' di sè stessi, $Opp1·C'ssionc della diplomazia segreta, Socielà drlle :'\azioni. Lasciarci ingannare d;'l lutto ciò è rendersene ~omplici. , 'on c<\sle di_ritlo ~ci .P~- p•1li quando le ohgarch1e cap1tahsti~ che dominano. Qani poll'm,a reclama il disarmo dal!~ ,·ic·ina ma c;ianna fìno ai denti. L:1.dip!omazia sc>,ctrclanon è forse in ~uo? Domanclalrlo al governo fascista d'Ila! ia, al goyerno conscrv~- torc inglci:r, al goyr:·no drmonal1c:o , fràncese, a.Ila Jugoslavia. alla Humeriia C'·c. SC' si pubblicano soltanto dei • trattoli d'amicizia è pe1· ,n~r;lio rnaschc-r9r<' 1~clausole 5Cgrc- '"· ·1,;1 Soric":°l rl"lle Xaz.ioni non è che· il campo chiuso degli appetiti impcri~ilislici. una nuo'.·a Santa .\1kanzn mondiale nrlla qtialc sieclono molli Slaii ra~ci.,li o fascistizzanti. e l'he i.• gu:clala eia un direttorio a cincrue.. \cl ogni conflillo {'hc _sorge. per p.-incipi0, la ;;i proclama 1mpolcnte. 'ìli •·l<'Si'Ì social-òrmocral iri -,-: c-rccl0'lo ancor'\ <;criamcntc'? Da tntl!' ·ou<'o:;1pconsicl<'razioPi dcri,·a an-::.ora una ,·olla una formuln r·hia r:i: lr· rruerrn sarà una co.<:rance minaccia (ì.11chèd11r<'ril il sistema ca1Jilali.<:tico. F0,·1rn1la che è h negaz.io- ;~,, d"l ~ori·)!:r,mo utopi<:.tic-o. d,.l so- ••i:,lis1P(, ,1; c·olll.lbora;1,ionr che pr1·- • c;is!" a ,,j·,r1·c ottanta anni dopo il '.\fonif"""'lo cfri comunisti. Ci <·0'10 m::-oriol"Ì p:--1·ico!icli !.'ucrra ,H•l 1!)27 rl1c nrl Hl13-J,1 0,gn 11110 dl'i (!I"lll". ~ 1:11; -;o•)ra•:yis;,11li nlla conflaorazi0nr ultima. p,•nrn o all'<'- ! rmoni:i. o all'csn:inc;ionc o alln ri- ,·ineil" JP' qoyr~nrJo i piC'toli Slnli. r .'Tnnhill<'rra s·:i1,po_~'!!Ìa- contro la n-w:si:i -- "u1lc r"'t)Hhhlichc halliche. , i-Il;, P·11111••1i:-1. ,nil'I''llh: la Franria 1.~ ·o:Ylu~P <11'i •rnll: l'On la Polonia. !:I .fi•r os·~I\ i~, l:1 <>c() lO\"fl.(•dtia: l 'l1li:1 olf. i 1 110 Ya<;-:nll:iwrioall'TnrhilfrtT'1. si ;. l·•,1·da alln Bu'"n1·ia. al'" t·,..,,h<'ri::. al1•1 B'l•ne11ia. r 1 (;,,rmnni:i è f}l'"S:l -lra !1apa!lo <· L0c:irn0 TC'rrihi],, 1·onf•1~ion<'! f1 do ., in io elci Iili.;ri si i: <'slr'-'o a!- 1'infìn ilo. Tutl~ la frontif'ra ornidrn1,1'" clrlla Hussia può prender fuoco ili"I ro 11n 01'<1 il'<' dei cons!'rn ,·tori inq!Psi. r; \~ia !'i ri erha ancora clrllf' .•~.l.raQrclinaric sqq~ci<' se l'impcriaL'episodio che stiamo per racconiare ri ·aie ai primi mesi del 1921, in qael periodo cioè in cui i fasci cli combattimento facevano i sinistrissimi, i socia/ istoidi, e repubbl iccmeggiavano a tutto spiano. Mussolini dalle colonne del Popolo d'Italia patrocinava la con(i ca delle ricche::.- :e, l'aboli::.ione del Senato. la soppressione d~l bilancio dei culli. la Costituente repubblicana. , In quell'epoca l'Associazione .\'a- ::.1onaleAgnaria. raggruppante i grandi propri~lari lerrieri del nostro paese. allarmata per i progressi coslanti del movimento rlegli operai ,, c/ei contadini. pr<'occupata dell'esito rlell'ogita:ione dei lavoratori della terra elci Bolognese dell'anno prered.enle decise la creazione di una ~uanlia bianca che (ì.accas<e la org,;- niz:a:ione e la resisten;;a proletaria. !.,'eco delle gesta delle g1wrcEe bianche imglwresi accendeva il cuore alla speran::.a agli agrari del nostM paese e ne .<;ping<'vagli animi all'arclimenio ed all'audacia. li presidente dell' Associa:ione. .\!arche.se Pietro Alfan d.e Rivera. ini- :.iò a questo scopo delle trattative con il generale Peppino Garibaldi. L'uomo non poteva efsere più adatto: assen.=a completa di scrupoli morali e politici. un bel nome. una gloriosa tradi::.ione. e fresco ancora il fascino - più o meno sbafalo - delle sur> imprese militari-al fronte. Si diceva onche che un mestiere pre.·so a poco identico a quello cui veniva chiamalo egli gia l'avesse f'sercilalo nelle we misteriose prec_eclenticampngne militari al Messico. J,e /rallati11e si protrassero per ollr<' quindici giorni. Peppino Garibaldi esige1Ja 1111 primo versamento immr>- 1/into cli :;n milioni: in cambio non rr•raua eh<' 11n vago piano di a::.ione che 1ion 1>arvemolto serio al noùile .lforchesd Af an cle Riuera ed -ai suoi r<'o:ionari amici. L'Associa:ion<' Na- :ionrile .lgraria non abboccò: essa non gi11clicò conveniente il versamC'nlo t111iodi 1!11colpo di unri cosi ;ngente somm<1. sen::.ct a11er almeno it pro/la di probabilità di riuscita rlcll'impreso. li marchese dc Rivera ebbe ollora un'idea geniale. Sugg<'ri cioè alla s1w us.•·oci<t:ione l'idf'o eh<' forse sarebbC' ,;/alo più rconomico di dar lo preferen:a n Renito .l/usso/ini che oflriva <;r fl<'?HJino Goribalrli il Pantaggio rii nl'<'r wi·org(lni::: 1:ion<' di base. i fusri cli combaliimento. che aveucmo yiti fatte i<' prim<' proPe al soldo deqfi 11grari emilirmi a l3ologna C' Ferram. Jfus,:o/ini. interpellalo. consen- 'i u transiç;<'r<' s11i primi uersamenli di forni i e fece 1111 ribasso. 11011 <'norme d<'[ re .\/r. sul pre=:o <'Sorl>ilant' pn•lcso r/11 Pr>ppino (;nribaldi. Tknitf) J[tl ~rilini cbl:e la soqqe:.:.(( tli moslr ,,.,. le• 11nçJhie111<'11() lilllrfh<' rl<'/ s110 degno compr1qno: {11 lui q11in- ,1; di,• lwP<'fìr'r') dell'affor<' r:iri f'li<' ne rÌ<'riuri t11lli .wmno. li 11w11imC'ntofosci.~lo m11tò imm<'dialr1mc11le programma: di11en11erea- :io11ario 111on11rchico clerical<'. ecr. .''"l'J11i1,, Gr'ril, ,[,/,. pr111ilo per la ~11<,ingordir,i" . . \i mis<' a far<' /'anlii11c;ci-;/a:qualche• c,nno dopo diuenne il lradr:- del/' ltfllia Libera • che ab- /,ondo/l(i al momento del/' c.mone ,/ielro v<'rsam<'nlo. sembrn. di una r·ospicua somma da parte del Governo fri,;cisla. C11'i11e:.iaperò. sempre. cli fronte c1/l'affare mancalo. Pascal ha dello: « Se il naso di (:leopatra fosse stato più cori.o... : Se il nipote di Giuseppe Gariba_ldi avesse avuto più modesto appetito. /u banda Ji ladri e di assassini che /erro rizzano l'Italia sarebbe stata comanda/a da lui e, probabilmente, ~! fascismo avrebbe indossata la camicia rossa invece cli quella nera ... Semplice dellaglio, del resto! Sicurezzapubblica \Yolfango Goethe cosi scrivev~ dell'Italia dei suoi tempi: « Conosci tu il paese dove fiorisce /'arancio? •. .Von aranci, (ì.oriscono oggi in llalia. ma poliziolli ! A leggere le continue nuo~e cli~pos1zioni in materia di pubblica s1cure::.=a che sta prendendo il governo fascista c'è proprio da immaginar~ l'lialiau una immensa caserma d1 poli:ia. · Corta d'identità obbligatoria per i cittadini sospelli; sorveg(ian::.a <ii ca- ;·abi nieri e mi li li fascisti alla f rontiera; vigilan::.a speciale 11ei porli e lungo le coste a mezzo di speciali reparti con motoscafi.. autoblmd~te e mitragliatrici; al/ri otlocenlo 1m~ piegati per il per{ ezionamento d'3i ~ervizi di poli=ia politica; collegamento tele{ onico delle polizie del regno; sta:ione radiolelef onica ultrnpotente. a Roma per i servizi di pubblica sicurez=a; nomina di altri diccia.<:Sellequestori, treni a vice-questori. trenta commissari; spionaggio obbligatori? dei po,:lier~ e deg_li~ge.nli privali di custodia; circa d1ec1m1la cittadini italiani con l'ammoniz.ione; oltre mille coatti politici. E' di ieri infine una nuova circola:·e ciel Ministro degli Interni ai comandanti della « benemerita > in clii e raccomandata la « lolla. enctgica, persistente. intelligente conlro gli irrid11cibili nemici del regime~. Come prova di « generale con.senso non c'è male! Un dispiacere l'n rcdallore di Squilla Tlalka. con la gioia del secondino nato, scriue: Ci risulta che il prode Lnssu è sempre acc1.ll'atamenle sollo chiave. -;oddisfallo elci Yilto e elci bon:1.rio tra.Ila men lo . Il prode Lussu. che dopo avf'r cli- ;eso la P"tria buscandosi ferite. medaglie. <'cl il lit o/o cli Eroe della Brir,ata Sa~sari . ha avuto l'ingenuità di crf'dersi in diritto cli rii{ end ere la propria rnsa ccl i propri bambini dagìi invasori in camicia nera, è acc11i·otament<' sollo chiave. grida con Il ria cli lrionf o il poli:iotlo luganese! [[ ricordo di {,11.•:subrncia il petto ml ogri f ascisla. Come scappavano q11elgiorno le prodi camicie nere che ti c<'ntinniri 11r/CW((IIO intorno alla modr,ta 1,l1itr::ione preg11sla11clo la qioia clel/ri c/epasla::.ione e del sacd1<'ggic: J.us<11.solo. circonclalo dai I< wbini ierrori::ali. con il fucile in J,uyno. pi(/e le i<'rgo degli eroici assoli/ori che correvano a rilugiarsi ira le m11ra proie/trici della caserma r!ei c-arabinieri. < Ed i carabinieri - <'Se/ama trionfanl<' Squilla Italica - lo hon110 me.<:sosotto chictP<'. <' ci re- .<;ta! . f;hbcnc no. cari signori aspiranti ,: curcerirri onornri. Lussu non è in 7,riqionc:. Lo lwn lib<'rato i suoi compagni di trincea. gli eroici sardi tanto c•:allrlli dalla ipocrita retorica pai1 io/1<,rdu. e rrspira la li berla dei bow·hi del/' Isolo {ori<' e clisgra:iata, pronto a cli{ enderselu. q11estaliberlà, con le armi alla mano. come crecletl<' di difendere la sua patria prima. come di{ ese la sua casa poi. L'''ordine,, in Italia 1n Ilaoo v~_g21'ord~r"'1 l.!~·le il pru~- feao. Es.so è ba.;,,to su 1due gr:J1I>di,pilasui: Ja Ie.-gge di P,i.;bblica sicurezza e la rn!!ge ,per !la D,i,fe:;a ddlo S~ato. Cominciamo da·lLa pri'lrH. V oùete lenere una r:,unione -publ,l,ica ? Bisogna pre,venin: la ipoliz.ia I.re giorni ,;>1:ma (a1,t. 17). 1a-tm-almente lia ipolizia :ia il dfri.llo cli r:li:iularv2ne jJl tl)ermesso. E gu.a rda t-<lvi bene dal crede.re ohe l\1M d,unione, anche poco numercisa, anohe c:mvocata pe.r ir_vit,i ~~rs;:na:h sia a,l nPTO cl!a ogni i111t~nlo IJ)c•l-i.zi~co. Ogni r.hmione, anche se co'l1/Voca'.a « in forma privata » ,può esse.re cc,ns±dera'La ipubb'lica :ilil ra~c11e - in'dc'Vinale ? - .dei suoi scopi! La lai;ge d:ce yre-o:saanente così ed ili d.il'ii•bto -di rirunjcne è Ii.m lo. Ebhene! non vi riun~te, restate a ca.sa v0str~ e vi s.i.· ,l,ai3cerà tranquilli! Nemmer,o per sc•gno. tL'arl. 40 è fca,ma!le: « O~ni ..gente di poHzia ohe sia inJoTma:o o « abb.ia indizio » che nellla vo-sh·a abitia- ;;:one rpri•vata si lro'\i un'arma « non den11nc,iafa » (ainch.c .se :permessa, anche se r.c,n ,periccJosa) ha il diri llo 'di am-q,uisi.rvi in qua.1unque ora dctl giorno e deUa noti.e. E non è necessario che si -tn-~tli d: un'a,nna in r,iena re~cl!a! L'ex-si.ndruco cl.i ,MiLano e àep111a:o in carica, on. CaldaTa è slalo gitudfoa,lo e condannato perchè è slato, trovato in una sua ca.sa ,di c.ampa_gn.t 'ILDa -pistCJllanapoleonica -.da Lrofeo c<l una bafone'.la' rO'lta di cui iil giancblied·e si sorviva iper ;,;anlare ficTi e cir.c,5le! .M.a le •i:~.rqui.:i.zioni non si pwscno fare t1Ulti i ,giorni. Biso~na dunque sorve- ~liiare i cittk.d.'m,i più a!liliuomcn.tc e rcgCJ1lanmenle. Se ne in.cairioa l'airt. 61 H vc-.s1:ropcòTliere deve essere ài ~radiimw- '.c de+1a polizia, .ha qu.t~ ,può rilfaiutaire quello che voi a•rele sc€iHo e cambiarlo. E' HaRussi.a de11io Zar che ritornai E biso~,na,..-a anche finirla con i gio.rr:a·li ~ •gicrnaJ2s!i satirici e le loro ~- gcwgoaite vi;gneU.e: l'a:rt. 112 di~e che è proibito 51-a.mpaire, distribuire e vendere ogci scritto o s!.aan-pa1o, imma,g:;1e 0 d1- ~e,gno ed ogni fi:gu.ra 'P'laJStica· "contra.a-i a,Jl!'ottdine nazionale <leNo Stato e ohe f'e:riscono fa, cu,gn.i1à e iilJ •presti,gi-0 nazionaJle e delle aiutorilà ». M.1a vemiamo aJ•le cose... irncre.dibia~ ! Art. 160. - Un· nuovo <letlitto è sanz,i<llllato. fil paiss.::,ggio del1a fron~iera senza ipa.ss~odo. Un deli-tlo punito con i,l c.iirce.re da tre a ... vell'tiquat\.ro M:U:., d;- cilamo veam.quaitl.ro! se è -stato commesso per ra~oni poli!.iche. Ma se si tratta di un fadro o di 'Uil semplice a.ssassÌl)o (non po'liiLirco) .rei mesi :Possono bastare. ,E natura1lmentc - in dispregio ad ogni doottrina ,giuridica - ill tentativo è pun,to come d'.ldelitto consumato, od ogni aò.u:to - anclie indire~lo, anche se aipporlafo .da&. madre, 1dallla m'.l!glie, <l'a\l figl!iio - è punito come iJ futto ,~.rinciipaije. Doipo di che ecco l'u1Itimo ipa.raigxafo àell'aT!a.colo: " E' ipenrne.sso di servirsi delle aTmi per :ian,pediire i1l ipassai~io abusivo della frontiera». Il carcere non è dunque che una pena sussidiaria della pena cl.i morte, la dii. cui a,pplJJicazione è affidata, senza giudizio, alla sentinella fascista, nella quale il [uggittivo ha la disgrazaa di inciampare. ,L' ltailia - ohe è la « madTe del diriUo » - non ha mai Sé!ipu:o liberarsi della vergogna delle IJ)un.izfon.i ammini- .s,tralive Lnflille - senza processo, senza d:.battimenlo pubblico - non da ~udici, ma dail.la ipdlizia. Queste pw1izioni, ,per la verità, non furono stabil!itc in passo.lo, che cc.n~ro i recidivi di re11.li comuni, i più inccrre,ggibiii, i ipiù pericclc.si: ma e~- se coslituisccno egualmente una mestruo s:là giurid~ca ccl ,ma vergogna po,Jilica. Si I.ratta di due ~radi detlo s10!.So troJl:.merto di s',Tella sorvegLiia,nza poliziesca che corni·ncia col costringe:-e éctloro che ne scr.o c,~c:tlo a non uscire dalh c:Uà, 4ll. non cambiJ,11·edi domid1i,o oonza a vvcrlirne la pcifrz.ia, a rientra re a casa alla calala del sole, e non uscirne prima d::ll'dlba, 1 nO'l'l frequentar~ dei condannati, a non entrare 11ei callè e nei ritirovi pubblici, a ncn frcqtien~a.re riunioni ecc.; ma eh~ giuDge (è il socondo grado) fino a lraderiTe il co,;idan.1alo in un isofo,ro e a farlo ivi s ...ggiornarc da due a 5 anni sotto un1 :;orvzgi;anza anccra più slr~ita. Il primo grado è l'ammonfrione, il secondo è il domicilio coatto. Basta il primo a for si che :! prej:\"Jdicato ,i:1 r,oslo in condizioni u. non p1 e,-si inai r,:ù Tiabilitare; il s~co.ido è la coab;lazionc forzala di crim'n:i1i incorrc:it:r11.,ilie se1na1; ~pcsso dalle ,,:ì, ripugnanti f J~:lH' d: de.gene.razione. L:1 wabilazione in b1- •,1cc11tnenl.iprimn;vi a;Ja mercè di lutl~ le camorrn» :!ri violenti, di tu'l.? le angh~ric d., ,parie dei peggiori secondini :r.as,J.r:'.: :i.i una vjt:;i s~lvaggia, in un~- lotlJ •·:g'iato da nf.(n· 1a•pporlo coo 11 moado civile. Ebb<· ;?.; questi on r 1; v..:rgc,gn~i · o 1 sarannn r Ì1 1 ·.,c-rv1!i ai crimt tau pi!r ~c.. ti cc,muni, a~h sfrut' a tori cli doone, ai !r1fl1~~ n'.! d. c.oc.a·na· essi sono este,i · :i: de!:1h ro'l'Lirci: ?eggi.o ancora: a.ld ;, s~1b'.~:tà dc. <ld.:ot1 1 ,pcliticol L'airl. 161 delln orr:bile legge, s'..abilir ~ce -lette-raùan.eal-te .che 1Si1posso·no coiJlpiire con l'ammoniuone le perso,r:e indicate dalla voce pubblica (1Sk!) come pem-ico• Jose atl.l' oa-cline nazii,çaiaf..led Ll<S l!.ato » - V a,le a d.iire ,perùcctle\S'e iper ~l f~-oismo. ,Per esempio: voi 1soriivele un ia:r,ticolo aipolc,geHco ,per hl soc.ialliMto o per il comunnsmo. Vi si clem.uncia .~ deliitto « cocntiro J.'OTili!neipu.bb1.ico ». 11 irihunaile v1 a~solve c,ppure il giudi~e is'.!J"U.tlcire decide ohe JIJ:Oln c'è 11ueigo a •procedere. Ebbene il'arl. 167 è fcrm-a.12: vci 1potete rL~ua!l.meinte- dopo-J'O$Soluzione_! - es• s<'J'e oo'Lpi:to ,da1l'aanmooizione! Art. 184. - ~ JPUÒ in,viare aJ doom,.. cilio coatto coloro che sono stàli ammonii.i e col-o.ro che «ham11-o m.aio.i.wstato 11 propocito di mutare il regime politico o sociaile o .d'ost.acoùare lli'a.ziione del.dioStato ~lll un modo ca,p:i.ce di nucce:re agli interessi nazicxnatl.i ». Un ,-po' di 'Prcipaga.nda no~ ecnformista; un po' di or-i.tica vEl!"baleo <SCrutla; la adesione aid = manifesto ce.nsu.rato, ec- ' co ciò che basla ,per essere rellegaito per cinque anni wn un i-sofotto di criminali e ili d~nerah con ,i q-ua.li ,sa:rt?tc 6bbhgato a v:ivere nel.la ,più r1pu~111·mtee avvik.nle iprcar.J,soui'tà. E nawra:.1me.,1e voi v.irvreLe.là 5<!'11.za fami,glia, sz,nza giomali, se.-i.za posta . .P0rohè che cosa ra.p~esc:n1.amodel~e •lettere ohe u,n cc,mm:ss.irio d1 P. S. .iipTc, d~ c.:1: ,fia, oiò che vuo~c. sen?.a nemmeno fard cc111c,scere le s,1e dr..'Cl• si-ora ? E non è !iullo. Quancl.> i;!.i isoioa1 saraamo ,pieni - e ciè- ac::adr:.i p,~i;h -- . si -pofrà TeJlew.1orecolor" ~he furono dei mi)Jilanti audaci, d~ u-o:mni politic: bruJJ.ant.i, dei giorn.,t-.s.!.i vivaci, m una co-· roni,a: Assab, sol~ e s:?bb .1, ;:, La Somalia, for-este, febbr.i. e tigri. P~ chiudere : .asposizinn.e di questa l!Elggedi -polizia d:e clisoncra I' Jtaima,non sa ,può dirmenticare lfi artiwi,i, 219-224 che « iegaJfaz.a"lo » !r.> s~ato d assedio, vale a. di.re la ,op,pr~t'Of,e co>mplcta dli ogni libertà, fino a.I t:ra.sferimen.to dì ogni ,potere all'autoriità miLi,t,a.-~ E' :Isa legaflliz.zaz,ione ,rl, ~ò che $1. ;,ratica da quattro anni. Ma ;, ugualmente utilE>r:- por!.ia:re quanlo segue: 1) Tanto nei oa'i-: men,~ grav.i (pericolo ,pubblico) ohe iin ,1ueiH più gravi (stato ,di guerra) la S;)?(>tess.fone legale delle 'libertà (di que!;e podie che Tffllano) spetta a~ mini.sfir-0 deN'lnterno. Niente più Pax.~amento, nien!e più re; il ministro', cioè Mu.ssoùntru. 2) Anohe nei oa~ meno gra-vi ji minis~r-0 ,può « emettere :leile ordinanze che dercig.amo ,a.l dliriLto oomune ». 3) ,Lo stato di ~uer,ra nr,n ha .niente a ohe fare con h g 1.1.erra: Non è che uno slato di tirannia afrf.-dalo ai mrhtari ,ai q11all,ispetta tu[~.:, :: pote.re senza l:mi~aZIÌone. 4} Il ministro può affidare ai prefetti (sic! sic!) i,l dfri~ro d; decretar~ 1>.a lo si.alo di ,pericob pubbllcn, ~ia quel1c di ~uerra. Lo za:i.smo :le.centra;izza 1 to! L:a ul:ama moda dolila perfezione reazfonaTi-a! * * * Fu una delJe gllòrie dell' Hia,Lia moder• na l'aver sc-ster.ut.o - <la Beccaria a Car.rara - ,I'abcnizione dehla pena di morle. Il fascismo ha voluto calpe!,$lia.re amebe questi aillc,ri giur.id,iai e umamtairi. E non per fedeLlà a conce:z.i.oni giuridiche e uma.nit..a:rie d-ive.rse, ~perl.aan.einte professate e neUamenle lraidott.e in formule iegi..,!:aLive. La pena di m0<rle è sl\élrt.a ristabilli-ta in l la!lia come un espedireaite di -pokz,ia politica: IJ)CT ciinq-ue anni (art. 8 della Le~e1 d<:il 25 novembre 1926). Qui c'è tutto il fasoi.smo. Nessun pro• gramrna c.rganico di, ,gr.am.dcportata: de.I pragmallis~o ipclfaiesco, giorno per giorno, che so,pprime « iprovvi.soriamente :o 41eLle•legf, il ri.spello de:11a vila umama con i'.O stesso ci·1Ùs.modci suoi sica.Ti nelle ra•ppresalg(lie e ne.ile IS{PedJizioni ,punibi've. . Una soie,nza s.evera o una mo-rale sor - passata, arvrebooro beui ,potut9 sipia,.gere il fasc:Jsmo a1 rislabi•limento deN.a -pena di morie conlro la beM uma'Tla che viola e uccide o che uccide ,per ,r,uba-re. Sanbbc slalo per lo meno un alto coerente. Ma coerenza e dignirlà non preoconpam.o i'I faiscismo. Non è stata ohe 1a ,paura degli alt011lia.Liche 'ha suggerito Ja Je~e per il 1TÌGlabi,l,illTlenlo detlla ipen.a di mooie . Donde 1'enol'11llilà giu.riclica e mora.le

L'.\ \'VENIRE DEL LA VOR:\TORE ---------------------· pe.: la qua,b n::n ci sarà :n lla.l.:.i condanna a mo.rte ccniiro la ,besi.la uman1, m0n- :ro ai sarà par i d<Ùt\i ~litici. [ de1iiU cioè che un tutti i tempi ed in tutti i luoghi, sc,no s~mpre stati c,ms;derat1 cJme i me-no ctli-0s.i. Uscila <la U!l ,tale -sir,irilo, la 1Jgg:! ,p::r lia .difesa .del.li:> S'..afo ,. non rp:>te\\'.l maincarre dii a,~giungere al ri.stam,i,Ljmenlodzlla pena di mc,rle ldaHe d1spos1zbni ohe b.:s-ogna leggere -:! r)bggcre n~l lon lesto ,pe:r !Pensua.dersi fino a qual -~r:idc ci;! ci. n'.lsmo pc,li:Lko ha p:>luto T:.d..r;;.; d :lb nOT!IIle eh.e h ,m•::rall,J~te,SJ. ,P:ù che i:i dotlriina ,gwridica ha fallo a-::ce'.ùtr_ -:bvunque come imwi:>-hhi:li. La ,pena di morie col1µi.rà dun:iu~, i,;i Italia, gli a'.Lenta·ti centro ~l re, b famigi.:.are~~ e...., jJ ,primo 1n"onisbro. (La p1ura ha frovat-0 una buOJL:l .:ilt~\a n;lh megal::nnamu:i !) , if..,.sa coL;:;irà :.: o.ohe i delit ti di trai-:Em:?1:1lo, :ii :i.1Surrc:z'.:m2annata e .... <li 1gu$1"ra c~viJi. Mi ncn .._,;cr~da che la 1J)0.'la dii m()I1~eco.!ipi,ràimpa.rzii:dmente ogn.i guerra c~vile! Quin.:io ;,;c.J10 i f~::is\j, ahé !I.a .s.ca'i;.:,nanocom'.r-0 i coniadini e ~!ti 01pera1 ,preve.n1Jwainwml.e disarma.bi o contro igLi imte!l!lettua!li che non ~·d• Ì!ns\:erascon,:,:,,, atl o.:l'anan è r,i ù gu~ - re civile. E ,La fogge fasolsta a,;;.sicura ~J,j ;.,;-sa.1itcri d.el!~em'3drughr.! ed 3.11ol1e un frattc:.meTIJ/odi pensione. come se si lral- ~asse di soLfati ohe si sono battuti IJ:>~ 11 pa:t.d.a. L'articolo 4, che-e: « La ricc-sliLuzion's, -anc/12 s<Tlfo altra forma ~ con altro nome ddL'<=asso:::iai,io,m o dei a>art:it:i•:lisciolti .per ord1rvt ,dc.L\'aulorilà è pun'la co!l Ja iprogione 1a 3 a 1O anni e con l'intwdizio.ne penpelua d•a o~ni funuione ,pubblica». Oiò ah.e vuciL di.:-e che quando u.n preie1to (tpo.iiohèè 1ui ohe a-.c iha i1 cp,oler~) a;trà idii.soio'l'.o I.a LaJ.e o tal artra asr.,dazi.om,e,.cobro ohe ne facevamo ,pla'le :non IJ)O<S\50!J1.0 pzirmzlt,ersi alcuna iniz.r.ativ a di ra~paunento. .Pralicame:de .essi av.r.anmo iperduto ogni dia-itto ,di riunione e di cu,gami-zz.azicm.e.Basterà un rajplpor to ,chi ~J.izia o b, iclen'UillZia d.i un arvvc.rs-ario par ,parsuadere iii T1iibunale sipecialLe iill quale sarà chi,a,mato a giudicare, che « .so1l'.,oun'afJLra forma , è b. stessa cc=! E non è tutl-0. Un ultimo paragrafo ci?Uo stesso aa-lic:>lo 4, co!jp1:;ce con 61 t-arcer'Z:da 2 a 5 all!l,; « o:i:1uiche, lin quals.:a:si. motdo farà prcya,ga.nda <ld1,e dotlri:ie, dei !J)rO•wamimn o de.i meto.Ji deliie as.soci.az.-ioni illlegalmen l,e ricostih:i~2 , . Ncn c'è dunque dubbi:> ohe ,la 'j)'rClp~a.1d.a, anche S<:? è fa~ta id.a dei .:IlOi!l aJli.filb.Li, è f,"roibiia aLl~ a,gso::L:tzbrn ~nterd~lte. Se ne deduce quindi ohe a. !partili soci.a;lr.sbi ~ssendo .stalli ài:sd.olti, e !Parecchie a:;soc;,,n,,ionli 'l!ibe.rzilie demooratiohe essendo sta.te scioH2 anch'e;se, ogni r,)TC!pa,ga,n-ch iul tfaivore ,dei~le i,d~ sccialis~e, fl~b~a11ie demoora"bi,ohe esipOllle a cinque anni di c.&a-cere. Ma 1da paa-ecohi me.si .aa:che a.I pa1:lito p~Te fondato ·da Don SLurzo ave:va dorvuto ,prcv.aire le violenze e le de,vasta1Jionii ,f.aJSciste.Già ,prima delJ'ulJt.imo ailtentaio, ma sqprairutio ,do,po, idecrei,i di prefetti aveva.no sciolto le assooiai,ioni dli balle ,pa:rti.to. Dunque 1'a,11l4. a,vJ-ebbe ireso « Cll1i/mina~»e amohe 1a IJ)rO~atnda cri- &tia:na ? · lJ. ,gramde cre:1io.re de.l,le « leggi fascistissiane ,, - w1 mì,ni.s'.;ro,guar<lasigi!lili on. Rocco - non ,aveva tl)0lllS<lLo cli.e co.n il 6'Uo arl. 4 incrirm.i,nava Ja ;re1i,gione dav..-nhi la qua~e ailDuce ,si prostern.1 con uno -slanci.o sempre ma,ggiOTe di fervore, che gki ,vale ogni gionno di 1PiÌIl'aiuto e Ja oodllaboa-a2lione idel Vall:ican-0! E' ,stallo •dtlillque 111ecessaTioohe un reg?1aanento ( un semp:Li,cedecreto) co-rreggesse Ja legge fgià votata da~ PaTLlanent'O, ,già ,publ:ilica'.a e già in vigore) dichiara:ndo (iaai. 2 <lel decreLo del 2 dicembre 1926) che nessuna proiliiri-0ne ,di !]),Opagan:ia è fatta « mei !l'iguairdi dcLk d :>-llrir.e, <lei 1 prog.rammi e dei meiodi che trad.iziO!lal!m=te sono stati giudicata co.."lle corn,pa.tihi,li con 1a Costituzio-nc ,pohtic:1 ed -econom.ioa dello Stato li'taihi:arn"c· Ecco oramai come .sono regolalt:l le cose 'iin I-tadria.Nden.ie ,p.ropai,ganda sooia1,ista: è evidente. Niente ipro,paiga,i~c!ademocratica: il ?iù ci,.gn()ITarrrte -dei fa,oi.isti è in ~aido dii .spiegarvi che h dem:>cra~.:i è 1'antitesi, per detinizione, del reg. fasdiìsta. .Ma Lutta 1,a pro:paig.ain'1a catJ~olica ohe si vo:nrà è ammessa: 1SCJ1pr1tt.ou d0i;>o dh.e i.i ipa,pa-Lo ,si, è dec'1,o aid impo,rre ai catlWlici 1a IPlÙ ,gran Je rlhbecl.e.nza al fa. scismo, anche se css: ,debbono rirnunzian• aJ!L'crgaintiizzazione delia ,gimrentù per ahba:rudon.airla. ,ai~ is'.ruttor-i fascisti dei !fo. lrlla ,che '1i educM10 zllo spirito di viofonza e di r.Lnnegamenio di ogllii s~nso d: fr'a.otemnit.l., IDlbe I negdr'iAmerl[a si or aplzzano I lavoratori negri non sono corus.iderali tra i più inlelligenli e lr~ i più proctredili; tuttavia anch'C'ssi comin- o . . ciano ad organizzarsi. In .\merica circa 6000 di essi adC'- riscono all'organizzazione degli ccli- . li, a quella dei musicanti cd~ quel!~ dei lavoratori del teatro clegh operai bfanchi. Hanno cosLiLuile poi 163 organizzazioni locali proprie, ossia di soli operai negri, le quali contano pure 6000 soci. Tulle aderiscono alla Confederazione del lavoro americana. Rendere la Secondo la ricetta infallibile delLata dal maestro e dtLce, rendere la vita diffìcilr Yuol dire manganellarr gìi anersari con stile - slilc fascista, si inten.dc, da non confondcr.~i con un chiunque stile archileltonic,1 - il che, in lingua comune, ,·uol dire, romper l'Oro, agli avversari, intendiamoci, un pu' la lesta, un po' le costole, un po· da una pa1·le. rn1 po' da1l'allra, ma scllanlo un po·, i11 :ne-do che non crepino •;uhilo. Fare cjoè in modo che le emonagic interne non siano troppo -::.opiose, che lascino insomrna al ·colpilo almcao un paio di m<>sidi tempo per crepa1·c, come successe per .\mentlola, Gobelli, ccc. e-cc. In conclusjone, rendere la ,ita dilfìc·!c n10l Jire: Per Mussolin1: accoppare l'a,Yersario in modo da lasciargli lc111podi 1110:·ire... di mode naLuraJc; - per Giov. Gentile: compiere un allo puro(!!!); - per un galanl110mo chiunque: commettere un clelillo; - per uno squadri,-la: fare il proprio mrstierc, c-c,~. ecc. Questo, naluralmcnle. in flal1a, poichè all'estero è un allro paio di man.iche; ci furono, è vero, dei lenlali,-i per stabili1·e anche all'estero i sistemi di cui sopra, ma non allccchirono perchè ... perchè non siamo in Italia. * * * L'incarico di rendere la vilu difficile agli an,Lifascisli alJ'estero venne, adunque, affìdalo ai 1s.ignori ViceConsoli, i quali, poverelli, rnlcnti o nolenti, dc,·ono uniformarsi agli usi locali che, guarda un po' che in.ci- ,·illà. non ammcl tono nè bastonature. nè fcrimenli, nè uccisioni, anche se fatle pel ben.e inseparabile di Mussolini e del fascismo. D'altra p:u-Lc i poYerelli - i11lencliamo sempre i \"ice-Consoli - devono fare il loro mestiere sollo il diretto controllo del fascio locale. Veramente non è troppo dignitoso, ma vislo e consideralo che in epoca di ricostruzione ecc. chiunque scalzacane può in 24 ore diventare Lanto \'ice quanto altrellanio Console. e ,·enire ad occupare il sudalo poslici110, ritenuto che la dignilà pe1·sonalc è una cosa aslralla, mentre lo stipendio è qualche cosa di concreto, quindi ... e si capisce. Ma c'è qualche cosa di ben più piccanl<' di questa c:onslalala assenza di .... ccc. ecc .. Ricordiamo di cerlf.' epistole pubhli-cale sull'Avvenir<' a cadco di qualche Yicc ... - il che non è aITallo ~trnordinario - ma lo straordinario si è che le epistole contro il Vice erano ~crilte di proprio pugno da un allro Vice, e che arrabbiatissimo si serviYa per la bisogna di un intermediario. Perchè il primo Vice a,eva acquislalo un posto al quale aspirava lui. e perciò cc1·cava di scalzare il primo Vice ..... Ma basLa per carità con questi -Vice; mi sembra di senlir gridare: abbiate pazienza ... Avevo aperto una semplke parenlel3i per parlare di ... dignità personale. * * * DiceYamo, adunque, che l'incarico di rendere la vita difficile agli antifascisti all'estero. venne affidalo a.i Vice-Consoli; dobbiamo ora aggiungere che costoro nella impossiliililà di romper leste, di fracassare Libic, di sfondare costole eciC'., devono accontentai,s.i di rompere i... santissimi sacramenti, rifiutando di ri11110rnre il passaporto. Si comprende e.be anche nella applicazione di questo sopruso, gli addelli agli uffici Consolari non. smentiscono la loro ben nola... intelligenza e perspicacia. Quello che succede qui a Zurigo si ripete press'a poco in lutta la Svizzera. Ai sospetti di non essere troppo enlusiasli... del regime, si ritira il passaporto, quan,do viene presentalo per essere rinnovalo, e rilascialo un certificalo di citladinanza valevole per due, Lre, o sci mesi a sec,onda il capriccio, l'umore, la tensione ner- ·,osa cce .. im,omma all'arbitrio più ·assolulo del funzionario. Qucslo famoso ccdificato di cilladinan1.,a doncbhc servire ad ollenc1·e il rinnovo del permesso di cLimo1 a. ma rufiìcio di Polizia non è di questo parei e e pretende ued<'re il pasi:aporlo rinnoYalo c... facciamo punto per non annoiare il lettore con la crnnisloria di Lntlc le ·;.eccall11·e procuralr dalla nuo,·a lro,ata. * * * vita difficile zina di costole, ci sembrerebbe ridicolo, ma denunciamo l'arbitrio. da servire per lutti gli stabilimenti. Pre~ cedenti in materia non ne mancano. S1 è invece fatto di megliol La vertenza Breda ad esempio, scoppiata in fabbrica, discusst colla Direi.ione, poi al Consorzio industriali, poj in Prefettura, è ritornata in fabbrica alla mercè della ditta Breda, ben nota per il suo !:,rande spiriio collaborazionista, la quale ha accettato (e come non poteva farlo?) di prendere in esame (no)l di accogliere) i reclami presentati. E poichè la risoluz.ione Breda farà iesto per tutte le ditte, è evidente che le Corporazioni hanno servito di barba e <li parrucca tutti i meLo denunciamo, non per quanto n nga a danneggiare le noslrc p~rsone, perd1è noi anli-fas-cisli cc ne stropicciamo allegranwnlc e del passaporto e di chi cc lo li-alticne, ma lo <i<'111111ciarno prr lo ;;concio arbit1·io che rapp1·esenla; arbitrio che vic11c a pri,·arc LUl numero non indilTerenlc cli <·.ittadini ilalia11i all'estero di un diritto acqui~,ilo e comune a tutti i cittadini di lulli i Paesi dC'I monclo. Lo denunciamo perchè affidalo all'arbitrio di un funzionario che opc1 a e colpisce basandosi su rapporti di ten:e pcr;;one. priYi cioè di ogni garantzia e di ogni controllo e d1e viene a colpire per consegllcnza una quantilà di citl:1dini che hanno a che wdcrc con l'antifascismo lanto quanto gli oramai barbosi cavoli a 11.<'n·nda. J .·> denunciamo pcrchè è una a- ;r,ic•JJ~ yiJc, sì cc:"Lo, vile pcrchè ci priva dei di1·illi di cilLadino senza a- ,·crc il coraggio di pr iYare i... della e ;tiadinarnm. n10 d<'i tanti. u chequanbdioasmoanora e quandl odainsozza " lln,pl8nrdl. (Far-e tutto rI bene c-hesi può, amar,z sopratutto lo lib2rlà, .non fracNre n:ai la verità. se -anch? si frc:.lfasse dr un trono). s~thoven. Chi .,1 è trovato nella condizione no11<·cr1r«•ndu,di aver me so il piede su un /JOvcro scarafaggio schifoso e dnpc; au,3 r con la pesante scarpa fil/,, .strn;w dei corpuscolo ributlanic _ç. nl<- - oila vi:,la delle inleno n ;<~c:cle c, ,:,11:rpnu.se sprizzale ;u .ri clriliu ca/olla in{ orme per efl·euo delta pedalu - lo stimolo del uomilo, irleniica ,<'n1>1t:ione ha dovuto prouan uupo av<'r leUo il m<'."saggio. cht. il iratrici,la duce della malavita in camicia nera. ha letto in omaw1io ili Bl'dhouen. in occorr('nza nel I.o centenario della sua mori<'. L'uonw infcm<.lo '<' 11nm0 • i JlUu d1i,1marc> U/1(1 l,e/vu - che> sj),1- <lro11<':JYÌ<1 - colp<'slanclolo un popolo nobile e laborioso come il popolo ila/i(lno con quel nu'ssaggio hu ml',\O in mostrn tutta la 111c>n.:of]I1a cll'llu ,'-WI r111inw fa/sa G pravu. ')i. .llu~\olini che>omug9ia Bl'ctho l'<'ll. i· 1/ colmu elci/o sf accia!uggin<' incosciente, è 1(/ bl'sl<'mmia contro zl 'WO proprio spirito tirannico. Xon c·i> che dir<'. il cl11c<' . Jw mentito a sè stesso, giacchè egli non può per I<' .\!le inaudif<' male{ alle'. senlirr> !a qrande::,ri d<'ll'opc>ra d, un'anima pura come quella di Be<' 0 lhouen, che sopratullo amò la Libertà e la Verità. Fle. I"succescsoir,.porazionisti In Italia FRA I METALLURGICI MILANESL !Tre settitnallle orsono :iJ ~iornali fa,., scÌsti milanesi - Popolo d'Italia in testa - die<lero notizia di un vivissimo malcontento provocato tra i melallurgrici di Milan0; e Sesto San Giovanni da una Jarga riduzione dei prezzi di colti~ mo, applicata d'autorità dagli andiu~ striali dii numerosissimi stabilimenti. Specialmente negli stabilimenti della Società ,Breda si ebbero incidenti 1vivùssimi e fermate. u Corporazioni fasciste, iptervenute senza risultato presso il Consorzio ci.ndu striali si rivolsero al Prefetto. Questi conv~ò in Prefettura i rappresentanti delle parli, ma g1i industriali duri, ed uno dei tanti commendatori che dirigono le Corporazioni fece inserire ~ viva protesta, a:vve?'tendo però eh.e, d1 fronte al,l.a re.s-istenza -degli industriali, gli opera.1 avrebbero... continuato a lavorare in ossequio alla teoria della col1.a.borazione e dell'interesse superiore della produrione, ed anche p~ non venir meno ai comandamenbi del Duce .. Cosa sia avvenulo poi non ci è dalo sapere. Pertanto i giornali milanesi informano eh~ le Corpo.razi.onr. fasciste hanno ottenuto un nuovo successo. Ecco il concordato: «Si sono niuniti in Prefettura ecc. ecc per esaminare la quistione re1ativa alla maestranza Breda. «Dopo brcrre e cordiale diiscussione, cui hanno partecipalo per l'organizzazione industriale il co:ma.ndanle Jamch, il comm. Llveian.i e l'avv. Baj; per la Società Breda gli ingegneri Sagramoso e Salamini; e per l'organizzazione operaia il comm. Giacomelli, il sig. Cuzi,eri (come ma: passato in seconda linea?) e il sig. Alti e gJ,~ operai Calabnsi, Marino, Diani, Nesti si è ottenuto l'accordo completo av=do la ditta accolto la ric11iesta di prendere in esame i reclami preser,lati dal!' organ ·zzazione operaia,,.. tallurgici lo,mba,rdi. Laposizione oeitorestieri rispetto i'assicurazlone contro ! ila dl~occopazione. Dalle domande che vengono rivolle all'Uffacio na:iionale del lavoro si deve dedurre che in certi ambienti vi sia poca cbiaTezza in riguardo, alla posizione de.i forestieri rispetto alla assicurazione contro la disoccupa21ione. Perciò sarà bé:1le chiarire la ½accenda. Anzitutto conviene stabilire che la legge federale sul sovvenzionamento della assicurazione contro la disoccupazione, del 17 ottobre 1920 muove dal /principio dell'equiparw.o~ id~ ~ curati stranieri a quelli sv12zer1. Però, a norma dell'art. 11, comma 2 della legge stessa, il Consiglio federale è autorizzato a rifiutare 1a sow,enzione federale ag1i assicurati cli quegli Stati che usano ai cittadini svizi,eri un traltamenlo peggiore di quello che usa ai cilladini propri nei riguardi dell'assicurazione. Può rif.uiarla anche agli assicurati proven.i.enli da paesi in cui non v'ha una assicurazione uguale a quella svizzera. Finora il Consiglio ied.erale non ha fallo uso di tale autcrizz.azione. Perciò le casse di disoccupaz::one riconosciute possono chiedere la sovvenzione per tutti i pagamenti legali e staAulari e!fottuati agli assicurati stranieri. Se in avvenire il Consi~lio federale sarà costretto a melt::re in v:gore l'art. 11, comma 2 della legge fe<le1aJe, le autorità cantonali e le casse di disoccupazione ne sa-. ranno informab per tempo. Bisogna poi tener presente che la Svizzera è otbL:gata ad usare parità di trattamento ai cilladirni di determiliati paesi. A norma dell'art. 20, comma 1 d::!la ordinanza I mila legge federale, tali obblighi valgono r,i;r tulle le casse ri• cono•ciute. Pertanto quesb non possono usare agli assicuraii originari dei paer.i coi quali furono stipulali dei palli cli -reciprocanza. trattamento inferiore o peggiore di quzllo c:he usano agli svizzeri. (Non si può, i:,er esempio, far pagare loro premi più alti, r.è prolungare per essi il periodo di allesa, nè diminuirz le prestazioni, ecc.). In. proposito bisogna anz.itulto osservare la convenzione sulla disoccupazione stabilita dalla cnnfereu..a del la70ro a Washington nel 1919, l"art. 3 della quale contiene il •s?guente -principio: «I soci dell'organizzazione internazionale del lavoro che ratilicano la presente convenzione ed hanno :ntrodolta la assicu1azion'Z: cor.tro la c:Usoccupai,ione, alle condizioni da concordare tra i soci partecipanti, hanno <la prendere delle mist1re alte a garantire a chi lavora nel paese conlraer.te di cui non è cittadino parità di hatlameno nei riguardi delle prestazioni dell'ascicurazii.one». La Convenzione oltre che dalla Svizzera è stata firmala anche dai paesi sottoindicati, i quahi, secondo una ior..l rc)azione inviala aLl'inizio del 1923 aJl'UHcio internazionale del lavoro hanno introdotta l'assicurazione contro la disoccupazione e possiedor-o istituzioni similari: Austria, Bulgaria, Danimarca, Fin1.andba, Fralncia, Gennani.a, Inghilterra, Irlanda, Italia, Norvegia, Polonia e Spagna. Nei riguardi di tutti questi paesi, l'I Svizzera si 1{oliene obbligata ad usare ai loro cittadini un trattamento ugual:: a quello che usa ai cittadiru svizze.rJ per quanto concerne l'assicurazione contro la disoccupazione. Siccomz l'art. 3 della Converc2,ione p1cevcde che l::t reciprocanza può venir sottoposta a certe condizioni, la Svizzera si è r',rolta ai paesi in parola per sapere s2 la I eci-r,rocanza viene accordala senza condizioni. Per quanto concerne la Germania la faccen-:1.a è risolta nel :.enso che taic paesz accetta la .reciprncità nei riguardi dcli.a Svi:.Zzera incon cl.i zior alamente. ello ste$$o senso, reccnlemcnle, furono scamb:ate dcl.h dichiarazioni tr~ l'Italia e la Svtzzera. Appena saranno lc11ninate b Lraitalive con qualcuno degli altri Stati, !"Ufficio caz.ionalc del la- ' 01o comunicherà il risultalo agl~ interessali. Finehè non si darà comunicazione contraria, nei riguadi dcghi. Sta li sopra elencar, vale il princjpio d~lla parità ci, trattamento e le casse dù d:isoccupazione riconosciute hanno da adottarlo. ~on orulesliamo poichè sappiamo troppo bene che i Comoli cl~ \ftL"solini si limitano a procurarci sempliccmcnle drllr noie, perchè il Paese che -::.i ospita non permellr 1oro lii procmarci 1111 male maggio~ re; protestare, adunque. cor1:tro chJ ci procura sollan_lo delle noie, sol~ nerchè non ,,Ji viene conces.•:o d1 J t> procurarci la fraLLura della base cranica o qurlla di una mezza dozTrattandosi di una r,iduzione di cottimi pressochè gei:erale, non sarebbe riuscito difficile, al più modesto dei dil'igenti delle vecchie organizzazioni confederali, hova1·e una soluzione precisa, Oltre ai cittadini degli Stati predetti, devono esse.re lra1tati come gli svt'.zzcri anche i cittadini della Cecoslovacch:a, perchè nella prima vera del 1926, la Svizzera stabilì con tab paese - che non h1, ad:!rilo alla Convenz.ione cLi Washington, a mezzo di un concordato speciale la parità di lraltamento nei riguardi del· l'assicurazione contro la di:soccu.pazione. BibliotecaGino Bianco Lettere dalla Francia Ha ilf ascismo,'possibilità difardeelglauerra • In queste ult:.ina scll1Jnane i gicrn11:i flé,nccsi di tulle ·I~ sfomalurz palitiche h,rnno ,ìargamoote riprc'Ciotlo gli ar:.lcoli cc,mparsi suJ giornale conserv3.,tore inglese "La Re.serve , suJia siluazio;ie mililare ilalian.a ~ sulla ferma vJl-ontà dcii d-i:.cedi muovere guerra a qual.cuno, princ1pa:lm0nte alfa Fra:ncu, per slraipp.arie Nizza, ,la Savola, Ila Corsica e la Tunisia ,e per farsi conse;gna.re tutte, o parte de::l'.2 sue colonie. La. stampa lran=e, libera e più ~eria di quella itaLana, ha accoilo le rivala- ;:;cm:i d .';Ja grave -Re~-:rrvcJ con. al.quanto sceLldsmo su~'.e possib:.ii.à militari dd fas-cismo, limHandosi a r~;rro:lu... e le àe:n11.ncie a titolo docume:it.a.rio. Credo che la larga ri,i:;ro✓Juzioine dogli .irlico,::i i-n if,arcL:i, app,u.nfo perohè comparsi su d: un .gi:)rnaJ.e co=rvatcre per la penn -1 d'un conservatore, sia dovuta alle 1J1ca11k ledi di Wil.,;-:>nChu.rchil al r~gime fascista q;,er una rispo.s'.a indiretb. al rn.:- cles•::mo. G~ articcli in paroJ.a parlaii1:> di fortezze e ca..7.noni e tanks amma.ssati al ccniine e cd± irnppe nu,n1ercse scaglionale nei IJ)U.:Llsitirabgiici più imporLanLi, arma.te di iutto ipu."1.to e proni.e a fan.i an bocco,ne <li Nizza, dclla Savoia e ci'.)l'la Corsica; d::ce di m,ovi gaz venefici i:nvoolab, imcidfa,li;.sirni; di c.,.nli.,afa e centinaia cli velivoli da caccia e da bombardamento in cosiru.zione, <la aggiungersi aUe mi,glfa;,a già es:.stor,li; di nuovi poten.- ti.ssimi sommengilblqi in costruzione nei c-.anlieri Ansar.do-San Giorgio; che nelle officine !Mia.ni e Silves~ri si •la,vora.no ore slraca-dinarfa; che a ..Monza, Bizlla, Jvli- ! .no 12 rr.aes~rainze la vc:rano ad orario rc•dd;:-~a.to p.r c.~,-tru::re m.:.lioni di metri di sl:J{:a '.{ri~~:> v?dc; pfil concludere- oh~ c.·n tulli :iu~!:i eao-:-mi 1;rrepa:rati,i :E materiale e cc.n lo sr,:;ilo guerr•er:> '.n[uso ,tlal 1.l:z::ism'.l ne!l,a gioventù , ili::::.a, s:i.rà bci'lc al <luce di r,~!J)parsi Nizza, Corsica, Savoia, Tu.,.:sia ed anohe . MaJt:i.: s~curo, ainch-e Ma!b, e,d è qucst-:> appimto il motivo de:1le preC.::c\l/J)azicru òeUo scr..ltc-re, perchè S? si tra:tla;;.se de!llé! so)a Fra11d..a non é!vrebbe forse dato r ,•,,:irme. Lo &eriltor~ :.nghse es?~era, v:)}utame:i'.e, l' i1J"llpcrtanz1 e ~-e p-0ss:6it~ m:- {;tari italiane; n"n cr2do sia la.!ll:, in.6~ nuo da credere tutto qu:mto ha scritto. La sua campagna contro il fascismo dev'esser suggerila da motivi che sfuggono alJa nostra at:enzi_,,.e, ma cl-..: odorano cl~ pre"cc1 pazic,ne impçri:.,::.:;t1, a miqJc rmgli:i <li distan:n. N'c-n può credere alla incont,;nibi.le e sov~chia ,te forza dcli' llalia fascista dopo ,~a r:tiraL:i. di Codù; r.on !J>UÒ -:redervi Jopo ·i fatti d.i Ven.ti~- glia che hanno ve<luto h ri:irata del duce di ,lrc.1le a.i preparali-vi i!.nilit.iri francesi a] cooJine Hatléa.no, cc.me risposla ;ille minaccie t.rucul~,n!i de!,la sfam1Pa d.Jl re:;limc. La Francia - e tanto meno l'Jn- :!h-iijte.rra- sono essi troppo tluri anche pzr i denti di Ùn cane arrabbia:o com2 Mrussolim. I Io non credo nella a>o..sibilita di una ruerra f.ra l' I lalia e Ila Francia, scate;na- ;" dall anegoJomaine e pazzo tiranno. No.n che manchi, a M.usscdini e:i ai .suoi, qu'.!- ~ia volontà: se essi sapessero di so:l"tir<? vhtoaicsi la. farebbero a costo di rovi1~;1.re l' Italli,a e J' Europa ,per szmpre; ma per quainto pazzi, !Per quain~o ubriachi di imipc.rialismo guerrie:ro, a,d essi non sf~- ge certamente il pericollo che una guerra può IJ)Or!a:e afJ regime; per quanto bestie siamo i ,grandi ,gerarchi de1 fascismo, non 1pCSs0'!10ignware che pu fare .guerra ad un paese forte come la Francia occorrono ricdhezze immens2 ohe l' J.lalia non ha; occorro.no materie prime cl.i cui l' Italia è complel:?mentc sp,rovvista, mentre ÙJa Franc:_a ne ha l..'l m:isura .s:n.- bocchevdle; c,ccorr.: - ed è questa una forza morale la di cui clficaci-a .si è consta-lato néll'u/1!.ima grande ,guerra - '1"a-p- ,p~gio mora!le d~l'-0pinic11e pubblica i1•- lennazi.onale - de.i pop-oJi - ,ed i,! fosct- ~mo s:i che ,j popoli lo considerano come una peste, come un flagei1Jo. co:ne un pericoqo <:ostante per b pace del mondo. Qua.1che govewo, •p.?r aJfimià pcl!.itiche e per solidar'~là interne, è per ·1 fascismo, cggi; ma domani, scaccna'La t,na ~uerra, i 1ove.rni filo-fa,::isti abb:i.n:lc•nerdJoe-r-0 il fascismo i-ta.lia.no p<?-r no,n dover s::>_-:- combcr~ sotlc ki .. n1 F~na.zi-:me de: ;JCpoli. Ammettiamo !)lire che qu2S~ co:nsderaziooi siano lrop,pe ollimisliche e che 1l fascismo sia c.::roa~edi sa 1L.:irl2;al!IlJTle!- ti:imo!e ;nes;s:enÙ· ve a1e seno ailtrc che rendono imxssil;,ilc a.! fascismo una gucr r<1guerr~~~ia.ta. Una guerr<1 eon•r· !a Francia (che conI ro l' hghi'. tc,r~• è l'a~-,;,urd:> d~}l".1ssurc'o) oltr~ ;l d:.'.T:.aro • 1-e m:itui-2 prime, cbe 1' ItaEa uc.:i h::, oc:::irre cl.i una moh:1li,tazi::;.P.-.! li m·:. T'J di uomini, che fa lrecenlomila cr..ni:.:.c ner:: del'Jb M:lil.a !!On son-:>capaci ,. •mmrno :>er una guerra cc,nlro la Kep1:1 )b!·ca di S. Marino ; questi milia~u d, u.im'i,i debbono e.ss~re ;-ire;: fr:i :1 j)r'lc::ir a'..J d"l!' ofH.:.ine e llei camp., che ·I f,~cismo ha aHaroalo e mari ori.a le,, debl-. nn essere pr ..le, ali <\~Ila ,pi:::c,l« bts~hcsia, eh~ il fascismo lll a,lrocem~nte ,l·•'uso nclb sue ll.Sjpetlafye; in u11a p.;rol·. la gu,un dovrebbe essere fa.ca <lai proic:ta1iato e dai c~.1 che il fascisuno ha maggiormente coLp:I'> con b sua vicll-mza e con ih sua ,polilica i11terna ed -economica berlia:le ed idiota. La Milizia - ammesso che suLla fede!llà ,cblla medesima. i:l regime possa contare in ca.so di guerra, il che non è f,-ilrc-hèU11agu'?.rra centro un a,Hro pa.ese, parime,'l~i armati, non è l'a1'legra cosa de~l!.e conquiste e degli incendi de,gh :<tiluti rpclitico-economici dei ilavoratori -- i,:i case di .tiuerra, dO'Vrà presid:.1re J' interno e terrorizv.i,re i.l pae.se, e per que:;ta tis~:ta fors2 bast~à; ma chi potrà contenere b .'.'jpirilo di r],0llic,ne deilJl'~.:rcilo ce,mba:tenie? Chi poirà far marciare v2T.so la mo.rte gli scli.iavi C'.):ç,res<iqua.1'1do saranno messi in possesso di quefie amti che hanno servilo ai dominatori pe.r brulalizza.Tili, affa.ma:rli ed incat~narli? .~iussolin~ - af1 quale non si può n~are una certa cc.nosoonza. d0l1a psicGloJ!ta delle masse - sa questo; sa che i fascisti, in Italia nor, superano ii quattro o i[ cinque ~ cenlc della p.::._;x;ll.aziM1e c. eh.e quest,o quatLro o cinqu-e per cento va dlminuito del due o del tre in caso di guerra, cicè ,cli que/11a parie - ed è la maig,gior-c- d1 .hscisti per oppo.riunismo, ve-r interesse o ~ <lesi.d-erio di qui.eto vi.ve-re; sa eh~ a:rm.ando Oe sue vi1t:m~ ~- *nerebbe la propria fine con quella del regime, e _Fer qu:anto corrusca .gli occhi e m.in.ac_ci,non dev'essere, non può essere preso sul serio. AvvenLuriero ,senza scru.pcil.i,,ma a.b~b i.n certo senso, ,potrà dare, ipTest'l,re, affi-t'oo.TequaQclie 'lmità agli imp?.ri31bsmi m.aiggiori, e.cm.e ha fatto in Cina per J.a Inghilterra; ma olltre quel! limiie non aaidrà mai a>ercb.è cl dann.o ma.~.:.ore, sicuro, saT.!ibhe il suo. SA.NLEMO. ,N. d.. R. - Non possiamo condividere l'oifiimi.smo del compagno Sartlemo. Anche prima dell'ultima guerra si ,usava cullarsi nella credenza che nessun govenn-0 av.rebbe polulo cor,ienere il.'O spiriLo di ribe11ione degli eserciti com.battenti. La. dolorow esperienza dovrebbe pur av~ci insegnato qualche cosa. Il pericolo di nuove guerre è insito nell'altuale ordinamento sociale è quindi sempre latente; necessita, adunque tener sempre vivo il senso di vigilanza del prolefari,ato sul p0ericolo che l'incombe. Scherzando .., sul . serro Quella te.~ta... di Mussolini è veramente geniale! E non a torto le altr~ teste ... rii gerarchi lo hanno proclamato Duce, e per giunta ... magnifico !... i11vinto da Dio, per la grandez- =a del popolo italiano, inuidialo ... da tulio il mondo!!! Fra tutte le grandi innova::.ioni apporla/e nel bel giardino d'Europa, sta svilr1ppando una grande novilcì. e questa, come dicono i fogli d'ordine assoldali, è destinala a suscitar,, vwcssimo interesse in tutto il glob'> terraqueo. E si tratta nientemeno di un nuovo sistema che a!::.drà in vigore fra alcuni P-WSi nella PenisÒla imperiale, per un equo compenso elci lavoro.. si direbbe che si tratta di un nuovÒ socialismo. che il Magnifico di Predappio 11orrebbe sostituire alle vecchie teorie di quel barbuto Carlo Marx, ormai sorpassato dal moderno Duce sbarbato alla moda di Giulio Cesare. Tuttavia, nell"apprendere quesl'J comunicalo, gl'italiani residenti a/- l'estero sono titubanti, e non sanna decider i se devono rientrare in massa... nel grande giardino geneologico europeo ... o restare fuori delle mura del santo impero sen.:a poter godere i bene(ìci dello sCJiluppo fascista. Le male lingue dicono ch<' questo 1wouo trucco imperiule non è altn che l'applica.::.ione del uecchio sistema del lavoro a cottimo, a tulio detrimento della salute> d€ll'operaio. ,lla ... si sa che il Gran Duce vuole mollo bene agli operai suoi ex amici, e lui non può desiderare allT'J che il loro bene. e se qualche volta li r (l l)CIStonare... o torturare. lo fa [><'r .,c1wter/i dal -.~<'ruaggio cui sono siali sottopoRti dai Gerarchi ... e quindi bisogna aver fìclucca ... del Magni(ìco di Pr<'clappio!!! 1l buontem.pone. la reazioinepieno sviluppo in Utuanfa Berlino, 3. - il Governo lituano ha proceduto. ieri, a/l'arresto del capo <l<'i social-popolari doti. Pajaujis. L' arrl'sto. che sarebbe in rela::ion<' alla scoperta di 1111 complotto-montatura. ha suscitalo in lullo il paese un vivo f ameni(?. I socia[ popolari spulleygia// dagli allri partiti di sinistra hanno presentalo un' inlerpel- /un.:a e si temono complica:,ioni perchè gravi dissensi sarebbero scoppiali anch<' in seno al Governo. Uf (ìcialmenle si annanzia poi che il tribunale statale di Kaunas ha condannato ·ai lavori forzati a vita il socialista Silewilsch e a morte ire comunisti. Due altri sono stati condannati a gravi pene e uno all'ergastolo.

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