L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 13 - 26 marzo 1927

ANNO XXXI. (A. p.) ZUtR.fGO, 26 MARZO 1927. Nwa. 11, ' TELEFONO 4475 - Cooto-Chèquei >l. \'lll-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELL.\ SYIZZER'ft: ------------------------~-------------· ----;--------------- ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PiERL'ANNO 1926: REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE: I anno, lr. 6.-; 6 mesi, lr. 3,-; .. 3 inesJ Lr I 50 , L'Avvenire del .Lavoratore • C..ornmissioneEseculiv_a d~l P. PER L'ESTERO: I anno, fr. 16; 6 mesi lr. 8; 3.mesi, fr. 2.50. Zurigo ______ :__ __________________ Zurigo. ~{ilifarstrasse 36 ., CONSEGUENZE ~t•no al Pa.rlamc11tc, che è conseµ.tc11za della prima. I.a guerra passala non ha ntùJa :11scgnalo ai r,formisti di Frnncia e, purtroppo, di altri p~esà. E~si si preparano a. riasstuncrc di fronte "-!la guerra che viene, lo stesso atteggiamento del '1,!J. Essi si cuUano e cullano le masse che Li seguono nell'illus.icne della $ociclà delle Nazioni e contemporaneamente Si prestano a preparare le anni per iJ prossimo maceUo. Quando n.oi. sor.iansli i-iYOluzion.ari. affernùam.o che la Inlernazionale Soc,aldemocralica, arlrlie per il fallo di essere GOrnposta. dei partii! e ùh·etl.a dagli uomini che nel-: rAgoi.lo L914 foccr.o causa comune con le rispcltiv~ borgheS.:.C in guerr~, è destinala aU'i.mpotenza. cd al fall1mento sul terreno delle rcaJ:izzazioniÌ. sociafo,.tc. Yeniamo, di solito, ad<l:il.ati come cicgl 1 inutili ri.mcslatori del passalo e come d<'gl.i ;ncon-eggibilli settari. Eppw·c è questo u•jslc passato della guerra, questa degenerazione. del pensiero e d~l'azi?ne socialista. 1:1aj 1·innegala e ripudiata, che lrasc,na ancora i pa1·titi socialdemocratici a.Ila de1·.iva della lotta classista e del metodo marxista. li Partito Sociat-isl.a F.ra,ncese oIYrc ih questi giorni un esemp.io d'ecisiv~ in matcr·a. La Camera dei Deputal.L francese. in, lre breYi, frellolose e(L impacciate sedute, ha ruscusso ed approvalo un progetto di legge per la • riorgaw::.=azionede/l'esercito • che ha avuto per relatore w1, deputato socialista, Paul Boncour, e l'approvazione utlanime del Gruppo Parlamen.tare Saoial'ista. Gli n<>m.inied il partito che nella seduta tragica del 11 ¾aoslo, ancora caldo il cadavere di Jean .faurès. vota.rcno i crcd',li della guc1-ra e dichiararono che • i soci'cilisti sarebbe. ro i primi a difendere la Francia della Rivoliuwne e della clemocrazia ,. votano oggi lilli mostruoso progetto di legge, strumento dcli' imperialismo del proprio paese. E' curiosa la storia di questo progetto. Elaborato sotto il primo mm,_ stero Poincaré daUa maggioranza reaz.i0'.11!3.rida'allora, ,·erme posto nel dimenticatofo dalla magg;or'3.lw:a· ca.rtellista uscila dal1e cle:r.ioni del1'11 maggio; timidamcnle ripresentato dopo una sommaria r·spolveraLura dal m,n.istcro Pa n.lc\'é cd i11 scgtrito ritirato per le oppos.'.zioni manifestatesi, improvvisamente, senza onori. di discussioni di slampa, clandestinamente quast:. nel silenzio generale che sembra una ct0ngiura -prc_ otd.ina1a dall'alto, r'ap-parc in Parlamento affidato alle cure di un soc:alista, e quivi i depulati di Lutli i scilori (esclusi i comtm:sli cd i soc:alisti-comunisti), uhbi<lcndo ad un un~co comando. c,(jtano cl disculcrlo e senz'allrn lo approYano. Ed in tre sedute la democrazia moderata, radicale e soc:aJista <li Franc·a, con dei commenli di stampa di ,·enl• righe, vara una iegge che è il p ù terribile attentalo a.!Jc L.bcrlà. indi,·iduali. s·ndacali e politic.l1e dri questo paese. E l'organo ufficiale del Parl;to Socialista che ha arnto l'onore di produrre dal suo seno il relatore di tale p1·ogctlo e che con 1l volo unan:'ime dc; ruoi ciel.li ne conlrib~to all'apdCi !-ìlO•: eletti ne à conti·ibu.ilo aJJ'apun rigo, un·espress:one, un cornmento, una difesa al P'roprio atteggiamento in tale occasione. che rischiarasse l'op:nione dei mil'ilanli e che ribattesse le accuse degli organi comunf sti e social-comunisti. IL Partito Sociansta ha assunto in simile c;1•coslanza i~ contegno di chi commette un'azion.c Yergognosa forzala, dipen<l:enLe da ttna Yolonlà superiore, e sulla quale si vuole ad o~· costo distendere il ,·olo del si- lPnzio. * * * Il progelto di legge, dal pu11Lodi \'is-t.a p-roleta1<0 e so.cialis~ è scn'.- plkemen.Lc enonne. Il prnno articolo tcstualmcnle -d!'cc: • TuW i fran_ ce.~; sen=a distinzwne di <:'la e di S<:'S· so ·sono mobilizzabili . .\ parte iJ ridicolo del!a c~a (i bambini, le donne, i ,·eccJ-u, gli infermi, militariZ?.,ali!), il progetto è w1 lerribrle sfrumenlo in. man.o ai go- \'t'rni borghesi. lini emendamento presentato dal nostro compagno soci-alisl.a-comunisla Lafonl e mirante a stabiurc che la legge non pu_òa,·er ,·alore che in caso (li guen-a in atto e non in caso di scmplfoe mobilitazione, è stato respinto. li tranello è c,<dente: domani Lmo ~i opero generale pericoloso per lo Stato borghese e per i celj padronali può dclermlna.re la proclamazione della mobilitazione generale ed allora cessano tutte le garanzie rosliluzionali, e a ces,sano i codici e le leggi, lo Stato democratico cede il posto all'autorità militan', ai lri~unali giberna, e Ltttli i francesi, uomini, donllle e bambin,i son,o soklati solloposli agli or- <lin.i ed a; regolamenti dell'esercJlo in guerra. I~' lo Stato fase· sta che la borghesia l'nm.cc-s<.' si é preparato, come r"iserva. nell' e\'cn.Lualità che la -Cirjsi l'Conomica &p·nga il prolcla.riato alle azioni dccis.Y<'; e ciò senza sforzo alcuno, nelle forme della. più p~rfetl.a lcgat'i là dcmocn1lica, facendosi togliere le castagne ,dia! fuoco dal Par: t:to Socialista, rappr~ entant~ degli i11Lcrcssj e della rnlontà del prolcta1·.)alo contro cui la legge è dirella. Ma c'è di peggio: la tcggo preYcd~ 1:1 militariz7A1r.ionc non solo degli ;nctYidui, ma anche degli • aggruppamenti•. In cas.o cli gucrr:i., i partiti i sindacali operai non solo sa: ra~o messi nel!' imp-ossib'lità di svolgere la propria azione contro la guc1Ta . tessa - pena le ~~z:o~ d<:l co&-cc m:litarc - ma nnl,Lanzzati, diverranno degli. orga~i nel sistema po1;1ico. r,·onomico. mi}:Lare dello Stato capitalistico in guerra. fl prcgello Booco11r {la _lc~gc reca il nornf' dct deputai,) soc,altsla. a.rcartgclo della pace a G_inc\Ta!) incatena legalmente tutto 11m_ov,m~- to operaio alla politica dell'nnpe1'.al smo fr;:iw·esc. E!-"&> toglie 'al capilali.srno impcriali:sla di Francia t'uni_ c:a remora alla prop1··a a;,;one: 1~ paura ,lcl moYimento operaio. Negli intendimc>nli del prcgetto. questo, f-camhio d e-sfere un oslacolo. un impcdimcnio aUa gucJTa, ne <li,·ienc inYeae un.o strumento. * .. * .\ CfU"~topunto i lettori s: <l_omandcrarrno ~e i clil'ii!enl; del ParLLo Socia] ~la fn:inccsè ·;iano tutti impazzjli o siano cli\'cnuli Lutti dei traditori.. Nè l'una n.è l'altra cosa. L'attegg'a_ mento odierno dei capi riformisl i i1-ancesi è la conl.Ìlrnaz onc della politica di difesa nazionale> inaugurala .I 4 agosto 19H e ma 1·innegata e ripudiala, e della polil'-ca di collaborazione di e.lasse pc1·segu:1a in. scn.o alla Società delle Xazion;, :n 5cno al Consiglio Xazionalc Economico, in Dimenlican,o clte c'è tllla sola forza capace di impooiire all'imperiali: smo capi.talisla di celebrare i propr, salLtmalj guerreschi: la foi-La organizzala del proletariato. Che la ~orghesia teme un solo spdlro: la r,voluzionc proletaria. Che nell'orga1~zl'~1.Z,onedell'una e nella preparazione dell'altra r,i'<icdono le sorti della pac-c e dcUa CÌ'\tltà umana .. r riformisti l'rflll<'CSie cli tutto il mondo disliJ1gucno lra guen-a imperialista e guerra di difesa. lngcn.ua e colpc,·ole clisl;nzione! Qualsia..c;1 slalc b-0rghe ·e ha mille mezzi per fa app.a1·ire aj_ propri sutd(,i,li che la guerra è di difesa e qucLla del nemico di aggressione. 1~· ancora vivo nel nostro ricordo lo spettacolo pietoso cd i-n.dcgno insieme dei socialpatr:oli di Pranc:a. di Gcnnan:!1, del Belgio, d'ftal:a, ccc., i quali ciascuno dal ca.nlo propi•:o prctc11Jd'evano di es-sere gli aggrediti cd i difensori del suolo nazic:nalc dall'aggressione dell'altro! In regime bo1·ghesc la guc1Ta i> sompre :n potenza ed in, preparazione: è connaLurala, col rcg;mc stesso. Si vis pacem para bellum, è il moL t·o borghese. Il proletariato invece deve solennemente proolamarc che esso n.on si prcster..} a nessuna guerra: « Nè un uomo. nè w1 soldo! •· Sarà il mezzo migliore pcrchè gli imperialismi esitino claJJo scatenare i nuoYi macelli in prospellin1. I socia I isli fra.nccsi, rerndlendos( complici cd apprnYando il progetto• noncour hann.o rassicurato la borghesia rr'anccsc circa il conlegno del proletaria.lo in caso· d!i guerra. Hanno contribuilo alla fabbricazione cli un istrumento di compressione della protesta e della r;volla proletaria contro l'imperiaJjsmo. e questo islnr. mcnlo hanno affidalo al •pacifico• gon:rno di Poincaré! Tra la farsa e la tragedi& I " canards ,, daldue,. l'no scrittore francese, Jean FaYard. è ::;talo in Uatia a compiere ~llla inch·c~ta sul fasc;su,o per cont0 di un giorn.aic ron. crrntorc parigino. L' in,:::,hiesta ha culminalo - com<' di regola - nel.J'immancabilc inten·isla al duce. Parlando dei rapporti il.alo-francesi e rispondendo al lamento dcUo intei-v.isl.alore circa il contegno. della slampa nffìciosa ilalfana nei confronli de!Ja Francia, il Duce ha delto: ~ Ma non ci falc caso: si lralla di canarcls con 10.000 copie di lii-alura ! >. Coli' inlena:ionc di mentire, al duce qucsla volta è u,c,cita di bocca la ,·er,ilà. Il Popolo d'llalia che per un mese di seguito, dopo l'attentalo Lucetti, ha min.a.cciato la guerra al~a. Francia, un canard con 10.000 copie di tiratura! L'intervistatore che, nazionalismo fi an.cese a parte. è un anuniralor_e del fascismo. si è mostrato soddisfallo della risposta. ~on ha obbielLato. per esempio, che i canards a 10.000 copje cli Liralura soJro orgaJ11 del partito domi11ante, e si p1;1bhl~ca_ no indistnrbali in rtalja in. p.1cn.oregime di rcnsma e cli sequestro. Lallngubaat.t.e. Ma il Duce n.on ha lascialo h·ascorrere l' intervista senza ballcrc la. lingua doYc il denlc duole. - • Infine, egli ha delto, c'è 1rna cosa che a mio parere è a,Jtrcttanto grave di questi malinle?i di politica estera. - .\lindo alla ,·1olenta propaganda_ ~ntifascista di cui il ccnlro è a Par1g1... ,. - e ~fa le noslrc leggi non permettono di prendere dei proy,·edim<>nlicontro i rifugiati antifascisli , ha i-isposlo Fayard. - ,•:'\on Si tralla di adoperare le k<rni ma di cscrcil:ll'c una s<>mplicc :-,n, no neo azione d~ polizia. Anch'io ho qui dei r;fugiati politici: greci, slavi, bal~- n.ici, russi Ebbene io ho loro detto: Se Si produce il minjmo incidente, il 1ni~ mo attentato contro le rappresentanze diplomalicl1c dei· ,·osti-i paesi. qualunque esso sia, io "i. prend~ lui ti ,·oi, le \'Oslrc donne, r \'Oslr1 bambini, i YOslrj ben.i e ,·i rifilo senz'altrn alla frontiera! .\ parte lo slile Lutto fascista della rappresagl':a contro le donne e i bambini, il Duce con queste parolc_si è fìnalmculc sbottonato: ha clnararncnle detto cosa vuole dal go,·erno francese. L'as.-;.ic11razionecioè che al min:imo allentato contro l'.\mbasciat.a italiana a Pa1·igi o contro i consolali cli :\Iars:glia e di Lione, per e~empio, lult; i profug.hi politi.ci. 1taJi::mi wngano rifì/ali alla fronllcra cd a preferenza a qucUa ilaLlana! .\!l'allentalo, poi, pro,·\'cde lui. Se HiC'.ciolli Gar;bahi!; è espulso <' Lapolla, Sala, Torre, smascherali, il palazzo elci \'i111;11alcè _ancora pi~no di gente adatta alla b sogna. L~a hcmbclla ammaestrata nel co.-t1lc dcll'.\mhasciata a ruc dc ,·arc1t11e. o un. colpo di ri\'oltclla a rnolo di uno scono$ciulo prezzolalo. e lutto t' ,·isoli o! Jran. Favard con lulla la sua buona ,·olonlil di rcaz..:onar:o e di fìlofaFc-isla llOn osa commentare la fras<'. [~li dcw ave,· pensato che il DuC<' csagcrn in impudenza: a pochi mesi di distanza da.ll'~ffare Ga1%aL '(l'i e dall'aITarr Torre non . i di~ono ccrlc cose. Prudenza n1olc che si 1:isci passare almeno un po· di tempo! Il successore? J; :ntervi:;ta contiene ancJ1c delle ri,·elazioni. .\nchc se un allentalo contro di mc riuscisse - .\fosso1ini parla troppo S]){'SSO dcgJi allentali: segno di paura! - il fas('ismo n,011muore dopo la scomp...'lr"S"adel suo capo. Esso ne ha un altro •. . . . E chi sarà? Far:naC<'t il s.a.p1ci:i,le, · \T J · l' ffansta Fcxlcrzoni il ~i,La., 0 P1 a o Dnmini il mite, cons_erYato a. que- :=,toscopo tra le ospilal1 mm·a eh Reo· na Coel.i'? . . " ~•[a st.ia t.ra.nquiJlo :-.-Iussol~1u.: se cl' p<:ndessc da noi nessun-0 l uccider -bbe. Chi come noi ha a,·uto b. rara I. t 1 ,., d· ""nosccrlo non Si rasscor un~, t ""' • . llacol.o o-nerà ma i a p.nv, 11·~ l(J!cllospe . , . di ,·celeri e pallido e tremanl? d( lei - rorc halhctlanlc S/CU!'<: e ~ 111st0ca~ ,,,;on?, imp'oranlc gra_1..1a. d.n1a.1~. ai . i· ,· 'lei 1'1·bt1n.a.lcr.voluzona1 io. 0'1 ll(uC!1 ~ · · · I n Ve lo immaginate _voi.!'v~ussol_;m,. 1 • z tr' ao djnanz. 1 alfa qun.c s.Y1<~nc a ~1 o . . ~irin.ga delle iniezion: an.llluellc.hc, che a Forlì imp1ora,·a In compagnn R· labanofT di ncn, ahbandonarlo solo ;,~~ stazione perchè ci ~on~ i rcpubhlic:mi rhc "ogJiono p1cch1a1·l?, ~ · - g:·ottc-:"o cl111.a;n:zr 11c1 do,-ra es~e1 e ·' . nlla m.'n::tcc:à del plotone_ di p_5cc.u.. zio11c? Sa:·à capace ~ri. ch·cderc una · · ll ·r accu- p··oroaa di ,·ent1qua ro o1 , I 'f-\ t s..1ndo J'uJcera _allo stomaco. E O ,. quel 01orno proporremo che ~ n. 1 · ::> t alle ~:a g_raz:!llo e che s: a. CO-?-'-ervao, . cr· o,:a.ni acnera;,,ion<i ,!altane pet ~h_c ,.., ::> h t rr ~,..,1c1oslnu- a.pprenda no di e e s_o _a ·= . l .. fantocci im1)ac,l1at1 chG- la bo!- 1 1 • ,. I ·opr1c- ,1hcsia crea per escrc: ta1·c e p1 ,.i~ ~cndct le e 1 e propnc ra I?P!'CS?&"'e. G·li Spa.rtani ave\'ano _gl~ i(ot1, u\ br·ach; per allcntanarc i g,o,~n, ~a- . . del ,.;no "o··, a,-rcmo \foss,() VIZ'O • · ·' h1·i· per inscgn;\r<: ai 1ro,·nn· ur?~ci 1·11··c•uanta tnifcnn mornlr alJJCt f:'.h < • • • 1· lei <:.oc1a- 11cl1'n11.;l'10tle1 r:,nncga , e . ; , lsmo e dei sicari della borgJ1es.a. stragi a rotine IA ,1sta Lo indagare ,[e cause che_ i~pregnano {aria d'i odor di polvere è trnzt,le .. Dalle notizie che ci vengono dalla ·tal'ana assoldata e sottomessa stampa r r , • , , d da} regime di Bemto Mussol1ni, ce a farsi un'idea che la guerra_ è sulla soglia di casa e che un incentivo, da lun~ data preparato e tenuto pronto, . potra Far sì che l'incendio divampi ed il macello umano incominci. . . HO detto che non è il caso dr rndagar~ le cause perchè troppo lungo ~a~ebbe '~ dire come il governo del crrnunale d, Predappio, con sa/artica costanza _e con meticolÒsa preparazione, cerca d, prouocare in Jugdslavia que-i se1:50 ~i _re: zior.e, che la spin~sse a flsenNrs,, . quanto da ben due mesi a q~esta parte, esso, sta manipolando perche la guerr~, agi; occhi del mondo, auesse una plausibile giustificazione. . J patriotti italiani, impernialJ ed impersonali n(!/la gretta cotta borghese, c_he allieta e spadroneggia nel bel Paese; tnuasafi da tanto amor patrio ed in vista dei lauti guadagni che andrebbero ad ingrossare le esauste casse de!le società industriali, di cui essi sono , detentori delle a2:ioni, battono le mani al duce, che, nel suo insano sogno di un'lt~lia imperiale, conduce •il pouero popolo italiano verso la rouina e la morte. Se ieri era a spese della Francia che si pensaua di Far soddisfar~ la ~te d,i dominio e di ambizione all uomo nefando e nefasto, oggi è la JugoslatJia, che quale più facile preda, vien presa di mira e consacrala al sacrificio, non solo a saziare qwzlla site, ma anchè a serlflre da diuersiuo, per pwitellare, con una pro: bcbile uittoria un regime da cuuenfurier 1 che tiraneggia la nostra pouera Italia. Ma purtroppo la probabile uittoria non è poi probabile quanto i gerarchi del Fascismo la credono, perchè non si possono a p11ioriimma~inare l'estenzione e le proporzioni che lo scatenamento di una tale jaltura assumerebbero. Se /'on. Musso/irti crede che la selva di baionette che oscurano il Sole gli dia il diritto di dare inizio al TP.assacrodi centinaia di migliaia dJ crealure umane ed c,'la distruzione di incalcolabili ricchezze, egli, si sbaglia e si sbaglia di grosso perchè oggi l'ha da fare col Proletariato internazionale, che. assolutamente, non intende più di rimanere indil!erenle e prestarsi a/Je carneficine pro. ditor'Ìarr:ente organizzate da belue in sembiante di uomini. E noi Socialisti - che secondo le masnade del fascismo siamo giri anli italiani. gli anli na-rionali ed i fuornscifi, sol perchè della patria abbiamo un concetto che si connette al rispetto delle patrie altrui - non rimarremo cerlarr:enle 'inerii e con tutta la forza della nostra coscienza e della nostra buona uolontà, che è retaggio d'un Ideale di Giustizia e di Pace, dobbiamo opporci al diabolico piano di una men/e malata ed irresponsabile. Fle. ?RE ZZ l D:ELLK INSE'R.idONl · S. I. !•-1lC&. 0 irpe%io di linea (larcbeaa una colonna). -zo Per réclame continuata, prezzi ,da com•e,ursi Cent Proe contro. H sociiilisffio Poche Yollc la lolla elettorale in u11 singolo paese ha avuto un carat.. tcrc di sì dclìnitiva ballagua conu·o <' pro il socialismo come que~a che si è inaugurata or ora in Austria con l'inten·cnlo armalo del gov~rnb ... Come scrn.prc l'offensiva de1~e dalle classi dir-igenti per quanto 111 i·ostanza sono esse che difendono i 0 p!"Ì\'ilcgi, 111~ ad ~ssc _n.atural1:1entc non basta p1ù la d1fcns1va; ogn.1 borohese cl1c si . cnt.e m.inaccia:Lo nella o . sua facoltà di sfruttamento, ogru donini-c,ciuola, delle classi priviJeg:iatc che sente dal marito che vi son.o delle ta,,;.s.c dii pagare - non. già t..1ss~ imposte idaJ governo SLLj generi eh p,..;ma necessilà che ,·cngono a gra- ,·arc in modo inlolJcra.bilc sul· già magro bilancio delle fa_migtie prole· laric e su quelle dei d ..soccupati - sono qu.cs.lc lasse , indirette >. che no11 intcres.san.o coloro che ,·JYono del l:woro allrui - ta.sse sui divert imeni i, sui generi• di lusso - ogn.uno di ques!.i si s,c.nlc in d.iritlo di asi;;alire la classe la,·oratrice an.che con cruellc anni eh.e dovrebbero essere incompalibili con un regime • a·emo. eralico . I !'alti sono noti; dietro la denuncia di tUl agente provo{:alorc - un rna{fg'ore monarchico - fu c-ccupalo l'~r-srnale \'icnn.csc da un 500 uo• rnin; scclt; lulli nelle compagn.ie la rn= r<'clP.monarch:('a Si palesò anche ultimamente nelle c,le-L=onidei i-apprcsenlanti dei membri dell'ese1·cito (i cuj tre qunrti rnlò la lista sociaI sia). Gli iJwasori c1·a110mun:iti di Lullo il • necessario pc1· procedere milita 1111e11tequalora a ,·esser o ti-ovai o c:ò che la spia a,•cya dichiarato depo~itato in, un luogo segreto, una delle torri del già arsenale prima della guerra adib:Ln alla fabbricazio11cdi armi, ora adibita a s-copi• più consoni colla ch-:itlà e diventata pro· priclù di un ente coJlettivo. Dono la smobililaz:one e la ridu7.ione della fabbricazione d.i armi imposta cLaU'Inlesa. rfma.i1eYano n~l~ l'arsen:a.1,, iJl:$,Crvibili pezzi di fuc.tl1 e di altre armi! Figurarsi s<' anz:c11è lroYarc questo, avessero trovato altro! Se per lo meno si fosse1·0 cl'.isturbali a perquisire i depoS.Ìli di anni delle associar.ioni anti.proletarie, il cui _p:ombo ha costalo la. \il.a a più di un pr'O]etario and1r recentemente!. .. Ma quc. · ste sono domande ingenue anche quando Si tratta di un~ repubblica democratica ... Quest'epfaodio che avrebbe dovuto, qualora il t1·ucco del zelante age:nle fosse 1•iuscito, gettare nell'aJJarmè il paese e provocare anche l'inter- ,·ento ,dlelJa comm.issrionc degli Alleali onde poter di.re che sono proprio i proletari che minaccia.np la pace• e I' integi-ità • del paese - cLimostra come s.i sYolger:'t la lotta clctlprale. I borghesi pronti a Lutto per difen- ·dere ogni lembo dei loro privilegi - pr.ivilegi ill1Lesinel senso più autentico della parola. Essi sannlo bene che i socialisti non hanno nessuna intczion.e .di scatenare la rivoluzione sociale e ciò per più ragiorui, note, stranote. Ma i borghesi odierni non tanto paventano la rivoluzione - p,u1troppo sanno quanto il suo ldon. fo sia lontano - quanto, fatlisi spavaldi delle sconfille /dlella classe lavoratrice negli allt'i paesi - credono poter difendersi contro ogni sia pure modestissima. ri.vendica;,Jone prol'etaria colle armi. &ieo percl1è meulre il sindaco di Vienna, compag110 Seitz, presidente del parlilo socialista aLtsti-.iaco, nel suo discorso elettorale :&ichlara doversi nelle imminenti elezioni misurare il grado di coscienza di classe del p1'0leta.ralo e degli intelleltuali proletarizzali, i giornali borghesi rispondono trattai-si addirillura cli una scella fra regime socialisla e regime horghesc. Sorge la domanda: quali sono i motivi che intdlucono la borghesia austriaca ad un contegno sì spavaldo? Come mai essa si ren·dc iniziatrice della gncn-a ci,·ilc? La ragione principale è che, essendo questa piccola repubblica uno dei pochissinù paesi ove la classe lavoratrice mantiene ancora le proprie posizioni e non ha 1in'unziato aJJa sue rivendi· cazion,i di classe, menlre all'estero, segnatamente. purtroppo in lta,lia, regna la reazione pm sa.ngu:i~ . e l'arbitrio più c:inico, la borghes a austriaca si lascia lentare dall'esempio che v;cnc da fuori, s."cw·a cli potei, contare sulla solijd'arietà di classe dei celi sfrutlat.011 dei paesi rcaz·onarj. Un'altra ragioiìe d'indole più lo: cale. più immediata., è che le da~~ privilegiale vedono nel com.une. ~1 Vienna che si pefmel.te di amm,1111stra.re con cr~terr di equità (non. si potrebbe neppm·e diire con criteri so_ cialisti., essendo ciò impossibile in un paese adl econom·a cap'tnlista ~ con Ltn gc•,erno borghese come tutti gli altri, in un, paese che non può permettersi il lusso cli esperimenti sociali). Uno spatu·acchio questo che me1·ita l'allenzfone di lutti i proletari e cleyc far considera.re ai sodaJJsti di tuttj i paes~ di qualsias,j tendenza politica, le elezioni ansl.J;ache come un aYven.imento di classe dli. prirn.is.- sima importanza, il cui esito non può essere indifferente a nessun sov- ,·e1-sh·o. Basta che un muruicipio \'Oglia essere equo perchè la borghes:a tli tutte le Lendew.,e, svelando sp,t1dora.tamente il suo caratlere di clas.. se, dichiari guerra ad oJlranza a chi amministra non n'el solo interesse dei ricchi. La campagna.cleltorale che éuh-ninerà nelle elezioni po-litiche e munì_ cipali fissale per il 24 apriJe, ha comincialo c-0lla formazione del fronlç · u.nico anlima.rxista • al quale aldleriscon:O grossi proprietari delle banche, dell'ag1·icoltura, del]' industria.. grossi affitluari ebrei ed antisemiti. Da notarsi che il partito intorno al quale s.i stringofl<:) ~ul.ti costoro, in,y~tando i prnp11. seguii.ci e Slimpa.:- tizzanli a fare altrettanto, è il partilo cT·sl.iano-sociale. ,\Ila sua testa t.rovas,i tm autenlico prelalc. ma è un partito sp,iccatamente a.n,Llsemita.. mentre i suoi soci sosten.ilori sono ebrei, ebreissimi. Basli questo cini-. smo di classe. Il • fronte unico anlimarxisl.a • ha pc1· is.co,po di schiacc:iare quello mar_ xisla; la sua parola d'ordine è la. lolla contro le hnpostc Breitneria.ne. Breitne1• sarebbe quel tale studioso di sciem:c finanzia.r;e, il cui genio oramai è un;iversalmenle riconosciu_ to. Avendo applicalo alla- ,·il.a pTatlca le sue r~clie conoscclize e il suò meraviglioso spirito cl: iniziath·a, ha saputo rislaurare la. città d~ Vienna che dalla guerra era usc::ta s.i sa già in quale stato, ih modo tale da farne il modello delle città moderne e farvi. alThùrc a scopo cli, studio nwnerosi studiosi ed a.i11min.is.t.ratorianche dei paesi • ,incitori > e dalla stessa America. La borghesia pure rallegrandosi deUa fama cui gode la capitale ~a pat1~ja odia a morte l'artefice principale del risanamento di ViCllilla. Perchè? Perché Breilner impone un limite e Si permette dr stabilire un confronto fra il diritto del ricco a godere sprecando il denaro dovuto al lavoro delle mass.e, e il diritto aJla vita, d~ coloro ..,çhe lavora.no o h31l!l1o lavorato tutta la vita, perchè Breitner ritiene essere al lrettaanto sacro i] diritto dei, bambini proletari all'igienP. quanto il diritto degli altri allo Sipcrl; allrellanlo sacro il diritto dei vecchi proletari ad un 6éovero quanto quello di super r'icèhi di soddisfare i loro cap11cci n,utrendos:i di dolci sopraffini... Quan;d'o SiJ sente quell'uomo convinto e clignii.toso difendere 1a sua poUtica senza 1ipiega.re UJl\ lembo del suo programma. senza ma.i ven!i re meno ai suoj doveri di amministratore equo ~ imparziole, sembra sentire la più serrala, la pjù efficace requisitor'ia che mai si s:ia fatta contro tul regime di privilegio come quello in cui ahbiamo il disonore di vivere noi. Nella amministrazione di questa questa cap,ilale di un, minuscolo pae_ se l'ispecchiasi la via cruds di lutti co1oro che o.ggjgiorno osano difendc·rc il dlii-ili.o delle cJass; diseredate alla vita, ad nn po' di civiltà, il diritto della maggioranza del genere umano di essere considerati per degli esseri 1m1.an.i. Qualche esempio sollanlo. Nel 1903. quando cioè Vienna era a.mm.i_ nistrat.a dai cristiano-sociali, l'ammL n islrazionc cristiana lolle rava che in •

un solo dislrello 15.000 bambini dovessero recarsi aJle scuole coUa fa_ me ed il frod!do ad.dos.so. Che fa Breitner? Egli fa pagare LUla lassa ai propr:etar_i dei locali ove i r.icchi passano ie notti bevendo lo chamjpa~ gne, il che gli permc:Ue non solo d1 fare godere tutti i bambini delle S{'ttole elementari e mcd.e di un.a refezione scolastica, ma an.ehc di muni.cipalizzare lre ospedali ,per bambini che prima d:pendevano dallacarità pelosa; le spese del ma.ntenàmenlo di quesli sono coperte dla.lle lasse pagale dai g"uocalori d1 t football,. Le ta&Sc ,mposlc alle quattro· grosse confelterie-paslice:ede di Vienna di carattere di lusso md'sousso, servono al Breilner per mantenere delle culù· che dovf' vengono curati i denli di tntli i bambini senza eccezione. I or1stia.no-sociali, in. coerenza perfetta colle loro professioni di fede cr~stiana e casta, haruno attaccato feroce1ncnte il lkeilner per avere egli imposto iui.a tassa a quegli alberghi diurni in oui i m,arili più o meno fedeli o seguaci d, doltrin.e crisliani, te cu1 fune.ion,~ sacerdotali implicano una v:t.a ascetica, si recano p:!r soddLsfa1:e i loro bisogrii libid' nosi; ebbene il ricavalo di que- <;Lalassazione ha dalo modo a Breitncr di oreare un ospedale modello per le partor·ienl.i n>0n abbienli. ,\ qucstc- il mun:ciJÙ> fotn,is,~e bi.ancher:a gralttita - per la madre cd i neon;a.li - an~he [>C partoriscono altrove. . • Allrettanli dicasi de.gli ospedali per i tu.bernololici: questi son0 spesali· con ciò che il mtmic:pio ricaYa dalle Lasse imposle ai giornali per le inserzioni. Ed il ·1mmf c:pio socialista "tllifcn.de il calmiere sugli alloggi. Ecco lo ~aura.cchjo della. borghcs:a per ccmballere il quale si è crealo il fronte al),Lima.rx1sta. AN'GELICA BALABANOFF. -Ilfascismosc.uoladi delitto Ancora nel· .numero dEl1 12 febbraio u. 11. sotto iJ hltc'lo " Capire j[ fascismo », ehbiamo riu,,.,"·,rit.afo id.<111. « P~lo .d' •Itian1a o.rtana lPeilSOOMe idi Mussoibni, IU!r'..a breve ,nodiiz:i,a, una cosa da ilUJNa. A San Pa11.1to B~b, un .i!bal1.Jianao.ve-va ucciso un le<desoo ~ La ,perohè >OOS!tui a vev,a ilaJOea"a'lo u.n :ri-1.raAtodi .Mrussdiini. JJ: lferoce 'Cinfo1mo, fa m.enlaiità, [a .morall.e if.al,ci,slla, •si ri.-ve:La iim h»~La la sua bruil tura m questa lll.otiz.iclla di cronaca, ripO!l"t.albal idall giruulaùe idi MUSiSoli-nicoane fc.sse:i.a cosa 1 paù nat~e tdi que.slo mondo. Gbe u.n uomo abbia iaid uc~eTl!le un a:ltro pel sello ;fart,toche si è iasciar..o tTatijpOrba.re aJJ' i,nnoouo sfogo dii ·la:cerea-e ill rita,aJ~to di .un'ia!Ftro rucano, non importa se quiet.to ,NllppTesen.la!sse uno che abbi,a . satpu~o eccclIDm.e neJlia scienza o .nel!lle airti, 111011a. tpoilililca o ai.e!l!leletitere..-OJ':PW:e abbia saputo eccellere solo nell istmorusmo, nella- v-olgarità, nella cupi,digia e nei adilltii. .Non itIW;rllà. se questo rifur.aitt.ora,ppresenti un martire od un carnefice. Il del\ kto com'è .stato coumn;esso e com'è si.al..:> ri1;,oaibato tdiall ,~or,nale ,di Muw:illimil, è un fatto ohe J"ill~ [\im:tima EiSS211lm del:lia ·- mull"alk fu-scista, ia q,u.a.le !PUÒ ,berus,siano essere. ra\ru)reSen'taiha d.a '\l.!1° equazione semplice: if = d (.fa!scismo è ug~ a de- ~).· .... Non ,dobb',;aano rperò ~raiscu.rare idi t111e: va:re O.'intiima pr,eoccu;pazno.ne di questi de'l:mquenti, q,ue:1la cioè di .a:Ji_t~r~ a ,fatti, di ouoace, men.tendo ,di td11mmu1JrD.e la ·pOl'bM& La ihiivida ;paura cli un f.U!tu.ro ~c,amo li, obbliga a,d aJl·tera.:-e ·liav~~mà per ail'tenua;e, ,per q-uafui~o siia rpoosib~le: la ~.e resi_ponsahilli1.à per i deli:t.Uà cOIIlmle&Si. Il!llfalbti l .l P.o.polo d' Itolia ,scriv21Va: , « [.'istial'.iano ,Gi,useip_pe Bé..11uoci, rprieisente all faitt.o e ;n,(li~to dell'ob'.r.a,g~o, spianacv.a ;ia: ,nvciJrteTui·,.sul itedesco ,uccidendolo IWl e~:.. Nu1J~ di ,più if.alli;o.L'a.ssas:silllo Be.ll1u~ nom· e.ira ,presente aù fatto. Il 1de-1itt.o f.u più ohe anai IJ)NlmeililtaltO. ~porwa.mo da' N MClJ'llello <li Ne:wYork dèl 12 cor,reni\ie .la clianosLr.azione 10 - coiruf,UJl,abjjLe dEII .noshro alSISQllto.:. IlmostrudoesloitdtoiSanPaolo Braelle .Il :i8i,cmo 21 ge:imaio utl 1 biimo, GU:~llm~ Book un fervente àmlico cieg,li italiani, • quamto fiero nemico ,dei rfaisci.sli, essein.do a'll!dalto in l\lltl negozio d,aliliaoiiblà oo aJVendo viist.-o .a1ppeso ,a:d runa 1pa-re.le. \!Il ~endio-ridh:ian,e ICO!Il J.a bieca effigu.e ò.eJlll a s6a.51sa,'.I,() di Mab~e::l'lti e cli ,m~liai:a ~'allibri• marrtfor,ii!aliiaillt, .mon JPOCl.è fu-en.are il1 sruo &:iegno ,ed jjmfPUIJis.iivaim~te staccò 1a ,réclame e do.po aviet11a fa.ti.a. dn 1pezzà, Oa gedltò a!J.i &u.olo. La. cooa, essendo Ga t?Olpolla,:zii.oineéll1a q1.1a& t01\ialli'tà -wt.ifa.scis-ta, .non >tro.~ò a1cun.a iri,pr~one; 521110Jl0hè itia.l Giu'SEJppe 1B011Lucci:, un .mat-ru<:ol:ato ,criminatle delllia ooll:Olllli,a it llna~ ad serviizio dellllo sparuibo •~PO tf.a.sci.sta lcicalte, V.e.llJU~Ollle a conoscenza, ,vo& Giquidati1a col 1rut.ocomune aOae oalillilciie l!l.el'e: coll dielitMo. LA IRElLA.mQNE.DELLA P~IA Alno iscorpo ,cli ai.on es.sere aroousatii id~ pairtigiiaai~ ine.illa 111.ostra espOISlizi,op.e d i ifa<t1i, ruaJIIlaO:a ipag-dla aid un enite del tutto aiffme iatll1a immooda isebta. clie ~dirofle@gja il!l Ltalia, oioè da {l>Ol1i,ria. L:a re1.azione del <le!legatlo rehe ~ cOIIll- , piut-o U' iincluesta dioe testuallan'em~ quanto 50gue: « Antonio Be~Luoci, s,awwto i f<a.tt.i, aindo' a casa e .si a,nmò 1dil un fodle (spm- ~ a fu01co oenlbr~e) i si ITllUl.ù di UlJl .:illtiro oallerrdairio iperfebt'aanente ajuaile a quello che ere is'!.aito roiito dall Boock e ~ò ,il isuo vicino, iil n~r.o J ero.ni,mo E variisto, imivi,ta.nj({oalo1d<alll/oor,e cr>er ùe oampag,ne onde aiddes'.iraxe iii caine « tp,eir· dmgueiir.o o> ed entrambi s'imcamminaa-ono veai::o jJ « C1'UZeiiro ». ,I<v.i,giiunibi, ali/ J osè BelbLucci si ,fei,mò, mentre li>lsuo icoor~no pro.s21gu1 ;per Ila ,;l11a®. di « iPmhe.iirimJho », • ~gnora.l!l!cio ill · c:ia1J10 ,deJlwbLuosoche bdll.iiva n-ell C0l'V0!10 ~li Josè Be!lluoci. J,L OOLITTO Erano !Passati poc'hi minuti quam.do un uomo a .ca,v,a;Jllo isi a'Vlvkiln.aiv,a, gaJl<Jf~po, e<so~do da Vii'lilaNO'Va per la slral<i,a di Soraéat·,a.. Era Gu~l,mo Bco::k che andava a 00IS::I. Josè ,M\u.ooi, cdl'l'aama il!l (Pugno, glLi or:liin,a di ferman;i, 2 fli presenta. itl. calendario cli.cendo~li: - Voi (lJVeJ'..e IS'!,r21HJ):a,tuon J1itrat.to di Muss.oliini; .str~pip.,•Leqiueslo ora,, Giuseppe F ocx:k g bi rispose che :i. - vre:hbei 11'.0ltto q1Uanb ca•kmd<tri u.gualli a qne!'Jlo ,gH fotSSer•:> .s1iali µr~ntati e si avvilcina cctl catv.a•~:o per iimposise3,;a-r,si cli q'l.llEffio chz esiibiiva i.l Béllru.oci. Jn que.sto imomenlo Josè Bel!lucci gli ,;.casri::ò ,a bru.cia1pilo .due cc:11pidj. ifruoile, uno. dei quali colpì il Boock gettandolo a r'.,er,ra.senza -vmia. &..a -c01Dsuma,io if, <lelutto. Jos,è Be!~cci, tenenkb aincora in pugno .!ili fuciile rsi diede a fu~gilre per i oaanpi. Questo ifi tfa1lo ri.COS'Lruilo con tubi.a li.a f~~l1là conco.rd,a,n.'..e con l<e-prove iraocdlk melll'iii.,_ohiesta. . COiNOLUSlONE . . Nc.:i a.endo così n~,su.n motwo -p1aus'b1i!'e ohe IP:}SSia ,g1usbifiOM'le110 stupi.do · ÒfJiitito, questa .delega:znone giudilca che si l!eYe ddiné!re Jooè ~:!lucci coon2 un crimlDan.e -perlcoloso ,per La isocre<là e ohe C:Z'Ye essere isdhaito ,d,a,l \$1.IO consorzio lllll- ;::,~1.nen'dogi!.1 un.a rpunial()(!le severa d'acwrdo .oon ila •cl.is-yositzione ~essa del C:xlice penale che ha vi<i~•afo"·· DUE GIUDIZI TiLP,LOI DELLA ST•AIMPiA ,Ll P,r,agresso, occUjpa.ndosi de11a cosa, de,forma. •OOlllle ,a,1 soliito Jrq v-erui.one 1faoendo passa.re il Boock per un comune e fero::e prO!Vocatore e finilsce cOII. rfaa- apparire '.:)rese!lie ~h VAl~ B-e.111ucci. ohe « IÌ!nci~~n.a'Li.ssiimo ed esasperailo ,per t1a g.a-ve 11I'ovocaz.i-0n.e. per il' cffesa besti.alle, ispmnò, :iin un aicces90 d'.iira, ila r,;.'VoJiteilla sul tedesco .e tirò un colpo che ferì il Boock a!1 cuore/». . •La rella,zione ,de.fui pcO:itzia oi ila vedere, in,vece, dhe ii1 déli\1,o non solo EÙipremedH,a;:-o, llll!i che lllOn ,vi fo « morlilvo pliaius.:hille per ,gi,11&!.ifica.rJo » e ohe s.i « deve d~I.iin::treJ o.sè Bz-1i1uccicoi:ne un ariimiina1,e ,pericO'looo ,per ùa sooi.e'là... ». E .se 11 o id.ice Ja IJ)Olltiziia. ore.diamo che baisti. -La baitl.2.g"tiz.ra Diresa di San PaoJLo, iin un ,aJI1tiicc!lo ,detl •.!>uov.aJorc.so •dire~ore on. Frainoe!;co F-rofla, .i.nt\toìat-0: La scuola del• d<?liNo; dà.ce tra l'allitro: « U111 ,gr.aive.fa,Ho di 1,;a,ngue è ta./\<wenuLo n&'mterno. Un itaili.aino ha ucailso un itedesco perohè ha lacerafo aJl rr.iilraitto di Musso/lini. V o,g1iiamo diicìhi.ara.reohe J'rucci.s,i.ome del ,tedescc è •l'effetto dcl!a ,?redi,oazione costa.rute de!l,1a viollenz,a, oh'e vie:i.e fatta inwu,neme.lllte daà ,fascisti, O~ni. faiscistia 11'.i.pete1daa dru.ce Ui!l mamdaito per ,uccidere iselvaigg-iiaanenrtei suoi a'VVersari. E'S.iist.e quimidi r.iai,a alten.uatlllte generi-ca r;>!:.r 1 gre:garì ohe cormnebtono de!Ji:b~i. 'Essi non ,sono. ohe ~li ~-ru,m.enti. irneoi!l.Sah:>evo1i ,dii u,11,amo.raffe in.ver,lért.a, i1a qua,1~ è IJ)rediicat,a dia ,uom:iini usi aJ tiracli,m0IJ!o e aJ11'.i:gnomi.niae v>i.en.e a.sscaihita e aiwioaila <Lalllle. memiti sc()lltv-0,Hideei tarati de.l{]].1g.uerra e d€fl!la iso,ci-età. ilil de- ·lii;ito è ,diventa.le, a.ttraiverso la: e.sa1taZl!one dellle caim.icie nere, un-a dclile forme • più a1We delll'iatti.vilà l\l/lINlllla. Il veri ,cotlip=o!lru non sono ~lii stru.m0!llli che .aigi.scono, ma de ,menti che dii ,dirùig<mo. Dwmillli è assai meno colrpevole idi MussolliOJi ». E fini.amo convunti che la moa-al1e fasciGt.a si.a questa: Ucc-idere mm è deliUo, U{'Ci.dereè un bel gesto che porta &i allo. dove il s,acr,ificio coscie,nfe· e la fonga mi- ,[,jzfo de/Ja fatica non arriivercmno mai. Pro vittime del fascismo Somma precedente fir. 590,30 KRONTAIL - Mairdllli SiLvlo " 5,- iLUGA.rNO - VisaJlii tr. 3 - Nemu 2 - Dentà 2 - Fonti 5 --' P!ncelli 1 - TC1g.nazz,o 1 - Ba,ssi D. 2 - Rilva 1 - Faa-clh ?. -- Vivian1 1 - Mar-0hel~1 1 - llie~gibiJ.e 1 - Flliigari 2 - Gi- ~lia 1 - • Cavaigne;ra 1 - Topi 1 . » 27,- VLEVEY - G. Gia.ccm~Lli » 2,- AJLSTETTEN - N. N. 2,-- ZURIGO - A .mezzo del compa-gno !Lezzi: in 'l.l'na ri u.ni:cmedefila Unil\·ersi là Pc,pc'l.a.re di.retla ldial pro.f. Leonaudo Ragatvzi » 124,- ZURf CO - Mairiam:i » 3,- F<r. 753,,0 1.oteca Gino·Bi'a. L'A VVE~IRE DEL LAVORATORE~·--------------·------------------- Polemica penosa che QUESTO FOGLIO ERA SUSSIDIATO DAL GOVERNO FASCISTA DI ROMA e solfo l'apparen::.adivo. ler combaltere :[ fascismo esso aveva invece per iscopo di SEMINARE LA DISCORDIA FRA GLI ANTIFASCISTI. Riguardo a certi articoli particolarmente velenosi Garibaldi dichiarò: • Sala mi ha confidato che quelle pubblicu::.:oni,erano dovute a lui e La Polla A S<:OPO DI PROVOCAZIONE•. "Dux,, Polemi;,,..zare con. i comunisli è cosa ~empre penosa.. Sia per la malafede che coslorn reca.no costantemente nclJa disc:u.ssionc, sia. per il scn.s:o di scon.forlo che le masse provar.o allo spelta-colo d, quesle lolle inle~line lra i pari.li ciel prolelariato. )la qualche \'Olla lJ;sogn.a pur rispondere alle ;nsin.uaz oni, alle: men_ ~ogne. alle i.n.vell;\.e che, dii soli.lo, formano i tre quarli della prosa comunista. In risposta all'appello della JV)- ~lra D:rczi.on.e per -ì\rn;Là d' nLenli e d'az:one dei parlil1 prolet.ari nell::i lolla antifa:scista, •Fnlce e Marte/lo. non trova d1;meglio -:::-,hreisfoderarc 1P lande spunt.ale dc-J lrwlimcnlo Aventiniano, della mancala adesione al frnnte unico com1111iistad.el mancatu sciopero genernle del '2ft. <'CC. Lanc,ie spunla1.e abbiamo dello. perchè tLLltc le Yolte clte, in pal1i_a o all'estero, i connmislj le han 1·,_ volle contro di noi. sono si.ali, t:oslrefli a precipilosa e d,sorclinala fuga. Vogliamo r:comi11,ciarc la d:scus- . ') s1one. Vcgliamo. a m.ag.gior sollazzo del fascisn10, aontinuare ::i d21·r lo &p~ttaoclo dei polli di Hcnzo heccan.t1s. sulla via della comune pentola? E' quesla la educazione rirnluzionaria che si deve dare in questo momento al p.roletadalo? E' con questi sistemi che Si in Lende preparare t' favorire l'almosfera di fralenùà e di w1.~one dei parLLi proletari ifaliani? Se Falce e Martello proprio ci tiene, noi. ben,cbè a maJ;n.cuore, si~- mo disposti a riprendere la polen~ica• sicuri di vedere ru1iC'.orac, ome 1~1 passato, i com11nisti c~ntor~ers; e ritirarsi sul Lerrcno dei fatl1 e delle 'precisazioni. . Ma i'organo comunisla non po(eVa dar termine al suo travaso di bile senza una canagliesca insinuaz:one: , All'indomani dei fatti d~ Bologna, il Partilo Massimalista passa.con ar. mi e bagagli all'estero, trasferendo altrove la wa dnrezione, lontano dal posto di batlaglia, abbandonand_o i lnvoraton e gli stessi compagni socialislf iisolali, in baiìa delle orde fasciste ,. Sono Lrascorsi' cinque mesi dai [a1.1.dj t Bologna e dei \"ecchj dirigenti e figure rapp1·c:scntative del Partilo So-cialisla Italiano, non uno - acl eo::.ezio-n.edell'onl ... \medeo - ha Yal'calo la frontiera. Essi son tutti o al dom:cHio coatto, o, in galera, o ammonilj o celati in Italia per continuare quell'opera dii propagai:-da, di oraanizzazi.one, d1 ! lolla al reg me fascisla la quale - ·e qui ~i_a.mod'aecordo - si co~llbatle ali mte1·no e non d'iall'ester'-0. Dalla parle comunisla i11vecc, non sj contano più i rU:ugiali, i profughi all'estero. Ogni g orno un uomo arriva. Yuolc • Falce e MarteL lo ~ che glie np facciamo una list~ apprnssimativa? E, son tutti pe;:,;:,1 grossi. Il nostro Parlito s: è creala tu1a Direzion.e all'estero p-er la sua ra.p• pre.sentanza ufft-:::-ialce per J'oper_a di organ:zzaz.ione delle masse emigrate. Mn la sua forz..~, _l~ sua o~·ganizzaz· one, la sua alt,Yjla magg:orc rimane n,~I campo di battaglia, in Itali.a cioè. I noslri ccmpa!mi non son,o isolat; in lLalia., ma saldamente e ser•:amenle organizzali: ci auguria.... mo che altrettanto sia delJe file co1mmistc .. \i fìni della comune battaglia. Ma no; non sentiamo il bisogno di far srr,;1~ qucsla orgallJizzazi?n.~ clandestina che è frut.to di sacrifici inauditi, che: è inlessula di audacie e di pericoli, che è il pigno della rL scossa, a scopi di réclame id-ella noslra <Ulta conlro le ditte concorrenti. L'azione illegale i·n IlaJia noi la con.cep:amo come rivolta contro il rf'gime fasc'.sta, non conlro gli allri pari.ili proletari: Quj è la dilleren~ Ira la nostra azione e quella oornu11J:s1a. * * * Fa/cc e ,lforl<>llo è i11dignalo contro il nostro «Corriere Parigino perehè ha osalo dar nol zia di un in_ tercssan.Le documento sulJa crisi che sla allraversan<lo il Partilo Comuni;- sla Francese. Evidentemente i re<lallorj del foglio cornunisia di Lugan.o sono deL la teoria dello s!ruzzo: nasco111dere il viso per non \"edere il J)er·colo. La cri~i della Sezione Fra11r:::-esc dell'I. C. è ;n allo ed i primi a non nascon.ders<:Ia .ono i comun.isli francesi stessi che appass;onalamenle ne discutono le origini, gli sdluppi, i rimedi. Sla in. fallo èhe il P. C. F. e,ostiluitosi nel 1921 con 120.000 aderenti vissulo in una siluazionc obbielti,;a delle più fa,·orevoli (crisl economica, fallimento del cartello delle s:.nislre, degenerazione progressiva del partito riforn1isla), l'a11rno . corso al Congresso di UJla accu~<1va 4-5.000 a1dhenti, dei quali, 'affermavano parecchi congressisti, solo una metà p-aganli. Non è crisi questa? I firmatarj del documenlo da floi pubblicalo sostengono che la causa è nella l13.llica imposta dall'Internazionale Comunista .. \ tLChc noi s;amo della stessa o P.Jl (;·11.C. • Fttlce e .llarlel/o . risponda quindi con degli argoment.i. se ne ha, e non ccn delle in,solenzc. Chè que.ste non commuovono più nessuno: se ne è fallo troppo abuso. Nemmno i lett0rj del fogl o luganese sono più dic;pcsli a f)<ren<ler:e sul serio. E sopratt.ullo si sp· eghino con ch:arezza e dicano a eh; all11dono qua11do affrrma.no che n~I nostro part..lo • tro11ar.o a.<i/fJ i peggir>ricontroriuoluzionar! russi •. Ì\011 sp:ngano il lon:; gesu·lismo al ptmto cl di!Tamarc senza proYare e SPTI7~ far no111i. * * * , Falce e Mar/elio • che ,·a in cerca cli pretesti - e quando rucn ne trova ne iiwenla - per poiernizzare con no .. perd1è no11irisponde a quel !aie quot.dia.110 tedesco ~ Munchener Zeitung •, che recentemenle P;u.bblica rn tLn a rlicolo riguardante dtretla_ monte l'azione dej comunisti italiani all'estero? Il quoLidian.o Lcdesco ~iee,·a ~e~ slualmen.le: • ·Vi sono 1n Pang1 molli element~ violenti, speciqlmentc comunisti, i qual! funzionano da crvanguardia fascista. ·Colà si pubblicnua un gi•arnale comunista ila[iano La Kscossa , che attaccava so" prattullo gli anlifascisli più moderali. socic.1bti, democraib. callolci e liberali, talmente violentemente- che il Governo francese d!ovette sospenderlo. Ricc:ow Garibaldi con{essò Noi non crediamo a lullo ciò. Noi voalia.1110 credere, per l'onore e la digi1,'Là del sovYer.0\ismo italiano, che i comunisli c.o:np'a11,0 la loro opera di sc:ss:one, d disor·cnta.menlo e di calunnie contro gli altri parlil" 11roletarj esclu:;\·amente pzr set... tar:smo e p~r as.t:c;si!à dj lallica.: no;1 pcrchè prc-zzohiti dal Gov~rno fascista. Ma è necc--:s.a1··0-d1e • Fole<> e Martello ,, e ocn lui gli organi respù'l:- sabilj del Comunismo italiano, r1r✓pon.dano al 'Jllc-liçl ano di Mona-oo, che, r·petiamo, non_ è un. foglietto clandest:no, 1~a un g·ornale a grande difftLsione. • Ln Riscossa • fu LLl1giornale or: gano uffk. aie dei comw1.isli it.alian1 in Francia che Si disUnse per la su.a campagna cc.piro _il nos~1:o ~ar:Lito e !ulti pii altri p'.lrl t· antuasc1_sl1. ~er la e Risrossa la letta anl fascista pa-"SaYa in !'econda linea 1dli fronte alla lolla anliaven.Liniana. L'accusa del qLLOL;diano Ledesco, dtc é!ala da una qLLiJ1d·c.~·11.a di giorni, ass11me anche le apparenze di Ycrosim.igli.ai:iza. . I eomun;sti ha.11111q0umdi il ~acrosanlo dovere d: smentire sollecilamenle ed esa.urie11tf',;11enlc. Per l'Qnore dell'emigrazione pol'itica italiana all'estero. _ Ecco un mot', ..o di polemica, sel',o cd' onesto, ohe noi suggeriamo a ·, Falce e Marlel/o ,_ I.I ma:niiare ll!l1 ll)eZZO d'oca 11-.ta, bere un.a -tazza cli mamouni'LLa fredda 50Il2l<l zucchero, leggere iiJ resoconto parlamfflh:ire ....:.. con rEilallri,vi,djscorni fatti da.hle u compa;r~ » - SQ:n0 cooe ia.nl,o, na1use::i,nti che è necessario cc,rreire ,a,d acca,. ~.r.ra.rsi it1 p.iù vidno ~aoilDeli~ dii de-cenu, se ncn 9i. 'VUCIÌ incorrere JJn quailche ~p;a,cevol-e i,nconven¾mlle. . Ta:le è ,stato iJ ca&o IIIDO, sahaLo -scor- :,o, dopo di aver im,gocilato irl ll"-2lS>CCOn~ J.,t1-rl~11..tnenla.Te - CO!ll re41altivi diisoons:_i ~ f:;a,rbielliari, Lm:.im e ~ iinse,t,ta lllOtlOISI e> molesti -- che iU (PlÙ vdlie iio.folice Corriere della Sera - a coa-to di a~ µ:i• ini~ressaa,ti - ipreipi.'na a,i lettori a c:osi così abbondanti ,d,a. f.ar creiµar?- un cJdam,le ioo.:aoo. Res,piirai doppio quando ,potei rtro·,armi a mio a.gio, e, come era logico, a tu per fo con « Squill!la Hail.ioa. », che, ~ c.g.n.u1: ,sa, ia ,servi.zio d'onore iin iutt, J pubbli:oi ritrovi a solo -della Svirzzera. T utila U.a te-slatta dcl •.f~o falsdst!a col r~la1iwo « direti<>re: Oraz.i.o Ù-<>Tcai » era r;' ata .di cOillpo e~pontata via <!Id ,usa,t,a, da qu.aikb~ aJ.iro, ohP-, priaria d-i .me, ,a1vevia l'isirt:uto ~ " citiJrata,,. e quindi, a.vendo .avuto ,La ,precedenza, avev,a alfrfermat-0 un &uo dlini:bto que!hl.o-<h usare :a ;,arle mi- ~li!ore. Nzù pjigE,;;re il ri.m.'llnen1e, per s~ re anch''io la. mia parte, roi ca.pi.la solfo ,i.tli ocr..Ju U7l: ,cLa, Ztl.TI(!!o. Sa.nLa curà.osità! Leggo e v~ a isaq:,ere ,come e qu.aùunente .per ,la d01I11ffliica .seguente al «Cinean,a Tea•lro CaipiLaij» fesr- \."Z'V3!IlO i ,µ-e.pairartiiNi .per la visione (~ già dice ipro:p1fo ·visione) de-l magni~ f"O.m «Duce,-. H. G. Wels • O belll.,a. !1)00SO,questa è l'OCCél!Sione ,per: vedere Musso1ini r~'Dllu<;cialto e rimp.t,ta:~o, ,tam.lo, i:;er a.ver 0.(10 <li fare 1m ,::onifron.to corl Mu,s.~ di alltri tempi qu.an,do il suo era suo e qudlillo dei compagni era pure suo quando - sia pure con passaporto falsifiqto - po.- teva ancora venire on lsvizzera,_ Ora questo trionfatore è impri~to entro .... il suo futuro Impero; alle porle d'Italia una folla di spettri gli sbarrano la vtia. Mussolini prova.ti via a fare un via~o di piacere attrai,erso le principali città d'Europa, vedrai che accoglienze!! Checosa è il fascismo? Quella che ir.ionfa è la mentalità emobiva, imma.g;inosa dell'adolescente avventuroso di scarsa levatura inlellettuaJe. Ma la peggior cosa, a parer mio, nelia attuale situazione italiana è che perlino tra i fascisti c'è del buono. Vi i- in loro del coraggio e non mancano d,; buone intenzion.i. Essi amano qu.alcos;>, anche se è il fantasma di un'ltilia r.!ie mai eslstè e mrui esisterà sotto que1!e k-rme; •essi po.ssono seguire con devozione un capo anche se egu è solbnto n ciar!alano che inganna perfino se stesso. Essi operano. Certe loro malefatte hant.> forse la scusa .dell'andignazione, b~nchi: siano spesso insensate e ,pinte f:n:> all'estremo della crudeltà. Mescoh:e con queste buorLe q.i.alilà vi sono sen7.'.l dubbio 1r.tinti maJvagi. una feroci... puerile, una 1:bidine del sangue Ja bestie furiose, come quando essi hiu1 > selval!giameal<:: fOlpito a morte il ra)!à77.,) c!.e può avere o può non avere S!)arato u:i ine!lirnce colpo di rivoltella c,~ntro jl loro ditlatore. Ma alcunr.hè di buon'.) c'è. Ci )110· nostante non ve;,:l i c•.i.ne la ~enerns1tà e il coraggio che ~os :Jr..} esistere in fond:; allo sp;irito fase; ,;_1, s:an., in grad0 d.t salvare l'Italia ,!al!~ .t.1 r:b:h conseguenze di un tale regime. La· cosa i:;iù morl:i 1e eh~ il fa~c.-sm:, ha instattrato è la sistemat;c'l. e completa distruzfone di ogni .-ri•ic.1 e di cgni opposizione. Non lascia nessun.a possibilità di alternare uomini e partiti al goverflo. Distrugge tulle le speranze ii guarigione del pa,e;;e. Il re può esser"' {orse un giorno disotterrato, il Vaticano potrà essere forse udii Q ancora, il partito democcalico cattolico ancora esisle rin qualche forma; ma è ben difficile immaginare come uno d:i queste- lre vestigi del passato potrà ricuperare sufficiente 'Vitalità per ricoslnuire un.'llali.a sconquassata ed esausta. Il fascismo domina tutto il mecca· nismo del pensiero e dell'educazione :n Italia, z,rendo uc.ciso, paralizzato o espulso dal paese ognuno che sia capace di pensare liberamente, sgombrando di ogrui indipen~le espressione intelletltcale anche l'ultin~o rifugio: l'università. Nello stesso tempo 'i suoi gesti militareschi allarmano e rendono ostili all'Ita1ia lutti i paesi vicini. Ora, per la questione del Tirolo, s'insulta la Gennan.h fino al limite de] opportabile; poi si minaccia la Francia spavaJdamente e temera.ria.me:itc; e segue i1 !urno dl?i turchi e dei jugoslavi. Ep'pure nessuna r.azione europea è meno attrezzala dell'Italia per affrontare- una guerra moderna; essa non ha nè carbone, uè ferro, nè le industrie chimiche necessari.e e al tempo istesso · non può sviluppare i suoi impianti senza l:nusilio cli ,nisorse esterne. La sua popolazione aumenta se= pause; nessuna propaganda per il co!l.- lrollo delle' nascite e la loro .limitazione può essere falla entro ,i confini itali.ani. Cosi sotto gli squilli e gli strepiti d'una Italia apparentemente Tinascenle si sta accumulando una congestiorce di milioni dt uomini già scarsamente educati e che nel prossimo avvenii-e saranno fatalmente ar,che scarsamente nutrili. TI cap.ilale inglese e quello straniem ir, generale, poirà per un certo tempo offrire cOmb~tib.ile e materia prima per lo sfruttamento delle virtù ,di questa massa cli lavoratori a basso prezzo e di qMlilà inferiore. Udremo perciò nel prossimo futuro parlar molto della espansione industriale dell'ltaLia. Saremo invitati ad investire nelle indust,rie -italiane. Ma ~ da du- !};t;,.re che i più intelligenti lavoratori dell'Europa centrale e occidentale vogli.ano consentire a ridurre il li-vello della vita europea a quello del mal retribuito avoro italiano, senza una decisa ea effeltrra protesta. Così mi sembra che l'oroscopo dell'Italia sia a un d•:presso il seguente: questo romantico, magnilioo, patriottico par.tita fascista, co.sì esaltato e devoto alle sue prof~sioni di sede. continuerà ad attanagliare il paese, ma diverrà sempre più il servo del capitale straniero e nazionale e sempre più ridurrà la sua cara ed amata Ha·lia ad una terra congestionata di lavoratori sfruttati. e di contadini terrorizzati, fino a che sarà ridolta allo stato di suburra industriale dell'Europa. Non vedo in Italia nessuna forza capace cli frenare questo molo verso la degradazione e la catastrofe che il partito fascista, con tutte le sue millanterie ha creato ed accelerato. L'ltaba è oggi il paese malato d'Europa, in preda alla febbre, avvampato dei colori che fanno rassomigliare il tisico ·al sano, ancora capace di una convulsa ma non sostenuta violenza. \::ssa declina. Essa è caduta fuori del cerchio dello sviluppo generale d'Europa; essa non è più un fattore di civiltà e di progresso. Nei tentativi per consolidare gli affari e11ropei che saranno fatti nei prossimi d:ieci anni, l'Italia sarà · sorvegliata anzichè consultata. !Essa ha ucciso, pa· ralizzato, esiliato tutti quegli itaLiaru che erano all'altezza della civiltà euro-pea. Molte cose possono accadere i.nfqne a questa iinferma e sfrutlata Italia, co.sl profondamente ferita e indebolita dalla sua stessa_ sviata giq-,entù. Le sue gote rosse, i sucxi occhi brillanti, la sua alta temperatura dovranno preto svelarle l':nganno. Essa ,potrà lanciarsi in una guerra disastrosa o sviluppare una tale miseria sociale da produrre l.1110 stato caotico cli rivoluzione. Una di queste due cose può seguir l'altra e tanto la guerra ouanlo la rivoluzwne potranno irra<liiar-c i loro effetti in una vastissima zona. E' per questo che l'Italia è divenuta un per.icolo per tutta l'umap.ità. Ma come cosciente collaboratrice essa ha cessato d_ essere grande e sig,nifi-cativa nel dramma mondiale; essa, per gli altri paesi, non è più che Mussolini, può divenire fra breve Ja sua sconqua,ssata reliquia. Ma l'IlaLia è qualcosa di più della gran valle padana e cli una penisola mon.tagnosa sotto il giogo di un tiranno. L':intelhi,genza e l'energia ita.Liana sono ora disperse dovunque. Chi può misurare la sap:ien7,a, l'esperienza e l'inoitamenlo cli cui no.i, abi latori del resto del mondo, saremo in un prossimo futuro debitori verso le menti elette e gli spiriti liberalj di quelli che furono cacciati d'Italia dal bastone fascista? Qua'ht.i uom.in.i ci sono fra loro che dopo essere stati pii e devoti figli d'Italia, imparano ora a servire. l'wnanità! Ftigu.rati che i tuoi CODSQÙ non si fidano nemmeno cli farti vedere... al cinemato~afo, la tua film deve essere proiettata dli nascosto, nessuno qui a Zurigo ie sapeva qualch0 cosa, e se iii mio caso non fosse stato così... pressante non lo avrei saputo nemmeno io. O miserabile grandezza. di questo Cesare da operetta che all'estero non può usoire liberamente ienuneno sullo schermo. Carc!'o. Trov(.. un ambo non isà ni-e.nt.e. Ne trovo un a,J,t.ro - Ha iairteoo di.re. Ne i!r,ov,o un terzo - Sa. che SO!llO $la.ti dii.siper;.,;audeg,li :iin'WI~ ,al!J1a che~la e diretta,mente ,da-1 Co.nscdato ,d' Hléllka, il quale, (Per rieIIJij}i.re ila sal1a del «Caip,iita,1,., 1n·eva escogiitato .iJ :ne.zzo di lrulllldare. ~ invii.1.o,non solo a quei quattro gatti spam' i .che fcrm,run.q il daiscio elci. a ,tutti. ~Li [mp:c,ga<hi dei signori cavalieri - ohe bJa.nn'.}:btlo q1.:a,lrf.riuati rpail-aie con la guerra - ma arich~ a rLi:~ Je a,ersone àatdli.gen.e che in un modo o in un alt.do avevano avuto a <:he faire ocd Consolaito rd' J,tziliia · eia col -v'~',o ,di ,p3<9Srup'oaiii. sia J:er lle mfamna.zniC1Da co.mmerciadi da e1S5e chiieiste ail e -ir.,s~to .stesso. Sam.to Guio 111.o.cn'è da fia.-rniente. A chi mj .ravc,11go {Per aivere uri .iin.vfut:o? Basta, ipenso, ,domarl'i ivaldo e « DLo ,me la ma111dibuona». · Aili!Je ~ci -s001Q di v~'è!!.la onde iat\<'l2!r mocLo ·cl,i .pircifii.tla-re dell!l.a µiù ,prc,pùz.ia -occaisione. I ipriani a ,grungere som:o i giovéincelliliche .si trat'.fon.goo.o nel :ii;dobto !l)er aver modo .di .scli1Linq1lrul",si. IÉn ossequiare le «Dame» (Siotwc, Je ~e oggi si di-cono iDame) iper {Poli, ifuire ~ ai.thi im più opportuna sede (e iP.Oli isi d.ioc ohe Orazio e iRenzo non hanno ~gi.Olll.e). IIù Console .aittomi.lait,o da ,una COii'Oila di eccelen.tissirrna e brillla<n,ti ,patri.otiti, (cthe brillliaa-o.no ,per ,la lloa-o aissenza 111e'l1Le blincee) fa il' ~sso. Te:n,do• .I' orecchio per sentire ,u,n tararan fararan tararan di ma-r.cia re,aile iniiarute. :N,emmetno un. i.e(lba.- tivo dn (?JW1a.usoe ,p.en.sn che non c'è più rcl1gàOIIle d.atl momenll,o <::hes' incomin.oi:1 a 111l<liil 001.o.rareicl.egnament.<: li.a .più a,1,ta.ger..;a-ohla fascista resi.dente ne.I. Cam.to..-i.e. Man mano che gjungono gl'invitati corw.no a •farsi il~ biglietl~o ,d'entrata ma, purtroppo, tutti,· debbono esibire la carita d' .inv~lo che ii.oill0n ho. Sbo quasi :per ri,n'1.Lll:zii.ara,le ,dcs.iiderio ma m 1m <:eri.o moonento c'è iressa -a:l1a Oa.ssa ed arpprofii~to. J\'li faccio .lair,go'ed • affr-onto la ,sifuatione. Un g,ovanottonc con ta.nto cli ,cimice all'<><:chiello sta per farsi staccare i bigLietti. Gli caccio 1 fr. co :i.n -mamo e gJi dlico che von,go €'S\Pf€1Ssa.menL2 id.a Baidmi. Vlllo'l niiula.T1s:i. Gtlii• sc,rrido gairbart.am.e:nteeà i.I dLruLio ,j pres1-adi buon •~aido. Pe.r J'eJ11:a-atai'TI sa•la è necessaria ll'esibi,zi,one ,dehl' rumito ed ai110tra.pen.so di ruppiccica111mi ail,lc fallide di un isi®oore, -a!! qua.le, [P.niipnc sulla iport.a, @li ,d-0m<l31.d.o guaite o.ra fosse. E 1pa:sso. ,L'~o a!llacca un ipezzo dclùto Stabat M aler idi Ross.im.i, 1naeslra1mEm.tc eseiguito. Penso che n.e valeva la pena di. procuquale proprio suUa porla gli domando rars.i wi posto solo per udire quella muò::,a ce-leste. •Baista!

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