L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 5 - 29 gennaio 1927

(A. P.) ZURIGO, 29 GENNAIO 1927. ----------------------------------------- TELEFONO 4475 - Conlo-C~ques ~- VIII-3646. SETTIMANALE DEL P.\RTITO SOCIALISTA ITALIANO NELL.\ SVIZZERA Centaiimi 15 la c.:op6a. ABBONA1\1ENTI PER LA SVIZZERA PIERL'AJ\NO 1920: I annò, fr. 6.-; 6 mesi, lr. 3.-; 3 mesi lr. I.SO PER L'ESTERO: I anno, lr. 16; 6 mesi fr. 8: 3 mesi, fr. 2.50. REDAZIONE: , L'Avvenire de/ Lavora/ore , Zurigo Al\·Th1INISTRAZIONE: r.ommi;,sione Esecutiva del P. S. I. Zurigo, Mililarstrasse 20 PREZZI DELLE INSERZIONI· P-er tmé',a., o tpaz10 di linea (larghezza una colonna J. :,o C<-<tt Per rédame continuata, prezzi da COirVenirsi ----------------~----· ·-- - -·· -----~- ---- ·--- -----·····--· ---- L'impero della fantasia , E' nolo quanto accac1de a quel contadino arabo che,. in possesso di una dozzina d'uot>a si incamminava verso li mercato elaborando tulio un suo piano per arricchire. • Vrmlo le uova - diceva il iap·- no - e prendo tanto da comperar. ne due cto;:zinc. Le rivendo e guadagno da comperarne qua.Uro. Le ri. 11endo... ,. E la mente Jel contadino lavorava di f anlasia, e si vedeva già padrone di un asinello, cli una carovana di camelli, di una infinità cli merci da rivendere, cli grandi palaz. :i con giardini e fon lane marmoree. rl, w1 harem con mogli, eunuchi e odalische. E il contadino, camminando sempre verso il mercato, si infervorava, gesticolava f ebbrilmeI:L le come fosse già in possesso cli t11t~ lo que[ fanlaslico ... bene di Allah. E ragionane/o, e gesticolando, finì per bullaFe le uova a fare una · bella frittata sull'acciottolato e/ella strada. La clura realtà fugò i rosei sogni. Chi,ssà mai per quale strana associazfone di idee q11esto racconto da }.tille e una notle ci è bal:,ato alla mente leggendo l'organo. sfiatalo se Polete .• clel f asc1smo nella Svi:,:,era. nel punto in cui riproduceva il sw1to cli una con[ eren.za del senatore, Leonardo Bianchi, secondo il quale . alla fine del secolo yli italiani saran. no ottanta milioni; e leggendo pure 11 commento dell'organo suddetto, aflermanle sen.:a esitare, e che il problema che già comincia a farsi è preoccupante: o Colonie per la popolaz;on.c in più, o la guerra •. Con{ ess;amo eh<:. lfggendo. siamo rimasti di stucco e che siamo caduti d, sorpresa in sorpresa continuando la letlura rie/l'organo, sfiatalo se vo. lete. del fascismo nella Svi;;:,era. e Tocca alla Società delle Na:,ioni cli prouuedere in tempo. E tocca a lutti - era proprio seri/lo cosi - d! aiutarne la solu:ione. Perchè qui <:i profila. proprio_ o signori socialisti, il detennin.ismo economico •. Lasciamo andare - per carità - il determ;nismo economico ... che si profila. E lasciamo pure correre gli ottanta milioni d'italiani ... alla fine clel secolo, per i quali incomincia già a porsi - a porsi oggi, notale - il problema: o colonie, o guerra. Gli imprevist: della storia hanno buttato all'aria -- oltre i castelli f antaslici del contadino arabo, che pur pos. sedeva le clodici uova per incominciare - ben altre prev:'sioni storiche e demografiche. Ma giacche siamo stati l'ira/i in ballo - sia pure dall'organo. sfiata. lo se uolelP. del fascismo nella Svi.:- .:era - discorriamo un po' di questa pretesa ridicola del fascismo. secondo la quale le colonie servireb. hero ad assorbire la popola:ione es1tberante. Un libro recente di Francesco Nit. li (Bol.s-ceYismo, fascismo e democrazia) esamina anche questa assurda pretesa del fascismo e, in un apposito capitolo, l'ex primo ministro del regno d'Italia condu<i.e come ronclusero sempre tutti gli studiosi - celebri o modesti - dei proble. mi de/l'emigra=ione e, quindi, colon•ali. i paesi che posseggono ricche co. Ionie - e /e posseggono perchè paesi ricchi - non hanno emigra:ione. Non sono gli uomini che cercano le colonie. sono i capitali esuberanti in patria che cercano nuovi centri di sfruttamento. Le colonie, anche se ricche, perchè siano redditizie richiedono impieghi di capitali. Le nazioni povere di capitali, anche se con popola::.ione esuberante, non avranno mai colonie reddilide. L'esportazione di capitali dal pae. <;epovero per le colonie, rovinereblw l'economia de[ paese stesso. 1111 a n parte tulio questo - e qui si •pro. fila veramente, per dirla coll'organo. s(ìalato se 11olele, del fascismo nella Svi:::.era, il determinismo economico - le col<mie non hanno mai sprvito, ad assorbire la popolazione esuberante, e perchè i capitali esuheranli in patria cercano la mano (L'opera indigena che costa meno, e perchè la popolazione esuberante è attratta verso climi, condizioni di vita e mercati di lavoro migliori, e non peggiori. di q11elli della madre patria. Per cui diremo con Nilli: La. <;ciando in sospeso il problema ciel <·ome e n scorno di chi l' llalia pol r<'bl>cai,erc> colon ·e g;à accaparr<1. le - eh,, solo uomini sprovvisti cli ogn' coìluro economica possr>no ragionare in modo cosi semplicisti. Che i s·gnori dell'organo, sfiatalo se volete, del fascismo nella Svizzera siano sprovvisti di coltura, lo dimostra il fallo di avere lirato in ballo i • signori socialisti e il , proChiacchiere TI signor Churchill, ministro inglese - 11 pi.ù reazionario degli atluali ministri - è andato a Roma a trattare non si sa ancor·a che cosa con :\Iussolini e con Volpi. Trallandos.i cli questi due nomi, è probabile che col primo esso abbia scambiato dei compLmenli e col secondo abbia Lrallalo di affari. Quali, si vedrà. Il signor Churchill ha parlato - o ha dovuto parlare - a dei giornalisti italiani e esteri. E ha detto cose in leressanli. Ila accennalo alla iJìinlcrrotla amicizia fra l'Tn6hilterra e l'ILa.lta, senza domandarsi che cosa ne pensm·a :\lussolini nel '22 e nel ':23.Ha detto che con ~lussolini e con \'olpi ha parlalo, in gran parte, della situazione economica del salar~alo i tal ano. t.:hm I Sarà! :Ma., se mai, noi vorremmo sa.pere su quali falli e su quali cifre egli, come ha affermalo, s.' è fatta la con.vinz:onc che c'è in Italia un miglioramento deciso e costante. Perchè dei falli e delle c:fre ne possediamo anche noi, e poss·amo dire che sono taJj, da non permetterci l'ottimismo di Churchill. La situazione economica ilaiiana è lull'altro che bucna; e poichè non e può e.sere una buona situazione fìna.nziaria senza una buona condizione economica gene1:alc, anche il bilancio di Stato fmirà per r sentirsene>. Ù che segnerà il fiasco completo del fascismo il quale m.i,. ram a fars: perdonare la ,·iolcnrza della propria azione promettendo che, iu cambio, aHcbbe dalo' a tui.Li il 1,ane, ~-~ non. anche i circensi. Ora, la ,·:olenn è aumentala, assumendo forn1a cl: kggc senza rinunciare nel- 'o stc>sso tempo alle forme illegali. - t il pane ... Eh. il pane è piuttosto salato: è caro per ~è slesso. ed è ancora p'ù caro se si: melle il prezzo in relazione con le cnlrale nelle fam if•l;e della lan.la po,·era gente che c'è in Italia. :.\fa il sign.or Churchill (orse non i,i preocc.upaYa tanto ,deUo stomaco del salarjo quanto della politica che Pgli noloriamenle predilige. Egli ha affermato che il fascismo ha fatto da contrayeJeno al bolscevismo. Se è un. complimento che egli ha ,·oluto fare a ~1ussolini, Yada pure: nei romp,limen.li le ipocrisie sono perfino d'obbt:go. Ma se egli crede di ayer dello una verità stor.ca, aJ_ !ora si sbaglia di grosso. Poichè ~1ussolini non è cosi mulo da non lasciar traccia dcUc fasi allraYerso le quali il fascismo è pas.sato. Il fasc;.smo - n.ato net 1919 - c.erco dapp1•:ma cli essere un mo,·imenlo in, <·oncori·enza col bolsceYismo, nel f,cnso c·.he Yole,·a es.sere anch'esso un moYimen,to l'ivoluzionario di estrema s:n;stra. Leggere per credere il primo programma dlel fascismo. E. dappr:.ma, fu infatti - in uno span1lo gn1ppo <li aderenti - movimento con tendenze bolsceyizza.n li. Tanl"è Y<'ro che ~fu!'-Solin.iapproYò,l'occupaz:onc delle fabbriche. Tant'è ,·ero ancora che alla Camera, in un suo famoso dis.::-orso, egli presentò il suo partilo come partilo di mas.se e fe.c;capp"llo ngli altri partili cli ma.5- ~e - ,1 social.sla e il popolare - per una collaborazionc a tre .. Fu in ~rgu ilo quando il duce rapi che da qucsla parte non e' era niente da fare che> il 'fascismo di- ,·c•nlò mo, im<cnlo conlroriYoluzionario al scn·· zio di una horghes:a che daYa danaro, aiutato da; C'api dell'esercito che r!arnno le anni e dal gowrno di Giolitti chc assicuraYa l'im_ punità ai fascisti quando commellcrnno atroci ,·iolenz<' contro Jp nofilarsi• clel determinismo economi. co. Diamine•! I socialisti in quanto sono tali, in quanto cioè vogliono ~ociali::=are, mellere in comune. non solo le ricclie::e di un dato paese frn lutti gli abitanti cli q11c>slopaese, ma tulle le ricche::::e del mondo fra lui/ ; paesi del medesimo. sono i soli rhc prospellano la solu:1one più rurl:cale de/ problema, i soli clw si pn•occup:110 di trovare un posto nel mon<,'o... r1gli ottanta futw·iss·m; nr. lioni di abitanti che /'l la/ia c11rà fra tre quarti d! secolo. O ia soluzione è qui, o si profila • 11eramente - o signori f usc:sti - la mori<>cl<'ll'Europa. diplomatiche sire organizzazioni e contro i loro capi. Il Yecch.io volpone annullava così il prestigio che gli proven.ixa dall'ayer inauguralo nei primi anni di questo secolo una· polit.ca con tendenze democratiche, credcrud!o che le vio:enze fas.c:is,tesi sarebbero limitate a rovinare il part.lo soe,.;a1 ;sta e le organizzazioni proletarie cbe lo fiancheggiavano. lll\·ece, ,--;n_ te le res:stenzc soc:aliste, il fasci- ' smo andò oltre e colpì scnz-a misericonlia - con rapido successo - tulle le altre forze costituite nel paese, anche quelle che da princ,pio 16 ave\:ano aiutato, arrivando anche a lui, al Yecchio G1olilli, obbligato a r;nunciare (rinun~a dolorosa!) al sue seggio di pres.idente del Consiglio Pro\'inciale di Cltneo. Gli sta< bene! Tutto questo a\'Yenne - si badi bene - quando oramai la così della minaccia bol'-C-evica • non es·steva più; quando un certo asseslamenlo ndlc file proletarie faccYa ritenere oramai impossibile qualunque LenlaL:vo rivoluziona.rio. Le date sono là a provare quello che affermiamo, a disposizione cli chi Yuol conoscere sul l'l'rio le origini, la natura e le fasi del •mc,-in1<·nlo fa,cista, e non intende aeconlentarsi - come fa il signo:· C:hur-~hill - delle aiTenna.zion i ,·aghe rl.ffuS<' ad arte dai fascisti ;n mc>zzoal pubhlico che be,·e grosso. Senonchè, noi siamo osli.nali nel ,·oler giustif~care Churchill. Che il fase smo .laliano sia staio o no l'antidolo contro il bolsceYismo, a Lui de\'c importare poco. Quello che gli imporla cli consta.lare è che il fascismo è stato in Italia e può essere oltroYc> un. mo,·:mento borghese per tenere in iscac.co le orga.n.izzazionl operai" e.be, pas.sa.ndo di conquista in conquista, minacciano un poco dappertutto gli interessi e i pri,·ilegi delle classi padronali. I metoicLi democi-at:ci - pare egli dica - andavano bene quando il potere era lenulo da una destra e da un.a sinistra parimenti borghesi, tutte e due interef.<:alc a non toccare le basi del nostro sistema sociale. :Ma ora che i laYoratori - un.ili nelle loro or~ n.izzazioni - ,·engono avanti a minacciare> i nostri posti e i nostri prL degi, comiene a noi, borghesia, ~tarc altaccati a questi metodi? •· Egli, il signor Churchill, pare dica di no, po·chè afferma che « l'ltaUa à mostrato che c'è un.a maniera spec·ale per comballrrc le forze son·er- !-;Ye . Ed rr.co spiegato l'arcano. Senon.chè il sig. Churchill non de- ,·c nascondersi che in Inghillena vi rnno forze proletarie le quali - bene espcrimenla.le - non consentiranno nè a lui n.è a gente come lui di trascinare il suo paese ,·erso forme antidemocratiche che sarebbero - come son.o in JLa.lia -una roYina pc>1r·Tngh:JLcrra. Tanto p:1:i encrgiramenie essi rcsisleranno, in q11anto ~i vcdono oramai in ILa.lia i be-i ri- <.ullali cli questa dittatura che ci opprime. Il marlirio del proletariato ila.1iano può es.sere. cd è, pieno di in_ ,·ngnamcnli p('r il proletar:ato di lt1l!o il mondo. EDG. ROY. Dopo Ja fut!a di Miglioli In seguito alla fuga delì'on. Miglioli sono stati arrestali alcun.i suoi amici del Cremonese. Fra questi il sacerdote Don Fino. A1L1·isono rir-ercali attivamente dalla poliz:a. BibliotecaGino Bianco Laveritaàproposdietoll"edeportazioni ,, pol ticihne Italia Il Segretariato della In,tcrnazic.nale 0i:c-raia Soci.aliGta dirama questo rap.por- /o sr.tl!e de,portazioni politiche in Italia, che esso ha ricevuto dall'Italia sf2ssa. Ne pubblichiamo in q11esto numero la prima parie, riS{!rvandoci di pubblicare il resto nel numero prossimo. Premettiamo che le notizie che ci pervengono dal1 lidia confermano 1a· verità, nuda e cruda, del rapporto. . U,.a raccomandazione ai nostri le/lori. Faccia·no leggere il rapporto a quante più persone riesce possibile, traducendolo - se occorre - in francese o in tedesco. Tuffo il mondo deve conoscere la ci:vi~tà fascista in lutti i Sl.!Oi dettagli. .. * * Il ccnfino è una doJle misure più r•diose che jl Governo fa,scist.a abbia in- :ro-dollo dopo l'attent:ato di Bologna. Lo i è alpiplica1o su la.riga scaJ.a. ,L'i.n:!Pret:il51011e che se ne è avuLa in Ilatlia. è silata enornw. Mus.sc-bni ha sentilo iJ bisogn0 ci, inte,n.'l:re per attenua re il dis~1,.,;i.> e 1'in<Ji.gnazione che aveva suzcitato qu{:- slo i::ro::edimen.~o, dando ordin€ di 110;-i pubblicare le liste dei ~confinati,. e !acerrd o diffondere comunica/i rivoltanti sulla clemen:,a. di cui dava prova fXIS· :;ando sotto revisione le condanne. .Ma le menzogne di M'l.l.Ssolini vanno ancora meno Lo.1lM1e di tutte le 1llre menzotne. In un ccanunicaLo, dove si d.ic..i.ia,rava che le Commissioni provi.nci:1.-li avev.am.o :e.rminato i,l loro còllIJIPiio ooli d~sse che iil ITilumerodci confinali ~a "d1 522. Una setlimaina dopo un aLtro c.omun1caito, pubblicato espre!Ssaimc.nie per mettere in evidenza la bontà del Duce, diceva ohe iil numero dei deportati era di 972. Si ha .motivo di ritenere che ;1,,;J. che questo JJ.lllTT'~O è di molto in.foriere a•h'ia rcaùità. CO'ltluin,quela grande ipreocc111pazione <li mantenA?Te .segrete le ,liiste non JJ=ette di conoscere, :Prowincia !PeI' rprovimcia, id numero esa.tto dei confinali. Vegglo che nella Russia zarista Il mecca.ru'S!Tl-0del:l.a deporfazio-.ne funz.i-0,na in mcodo tai!,eche esso lla van.ce n l conJrom.to con le deportazioni in Siberia tdila Rrussia zair:.sta. In l'.Qlia le depo,- tazioni si faam-::> semipl!i=enie e somm1r.amenie ,par mezw di un procedilment J ammim.istralivo. In cigni ci,tlà, :.l F a,scio e la polizia compi.I.ano una lista di tulti gli avvers:irì del regime, a,ggiu.nge.nxlo a ciaiscun n-0me una !llc,ta 5iPeciaile - !ipo polizia - per ~gnalare •l'opera dE,ll'ii.ndwkduo sospetto. La L'<!laè sottomessa a una Comm.issiooe compo,,;la come segue: 11 pre- .fctto, iil. qU0S-tore, il prOC'.i.ratC<re del re, un ufficiale <lei carabi'lte:-i, un uffi.cia!e della milizia faisci.sta. Quest'llllltimo è quasi sompre hl se,gro!,ario della F edera.zio:ie p:rCJVimaiaJfaescista. La Commissione infl:i;gge da 1 a 5 a:11.ni di confino senza :n1.(;r pellare in n-?.Ssu,na maniera i.I con. da.nnalo, aJ quale nessuna 9J>i~gazione è do-vwta in m~iio -a.Ile accuse ohe gli si NlillllO. E~li non ha alc1..n modo di di~- de:rsi, nè diretlasmanle, nè ,per m<?.zzo di l<::rzi. la :eg,ge pcrmel~e al confinalo di 1 ko.rrere ad una Com.missiane centr.:ùe, ~re:!;Ì.0d,uta da,[ 1S01~to-s0gret.ario d~li Interni, e:n-t.ro dieci giorni dalla comuni.cl~ 7:cne de11a condanna. M:i in molti casi ta polizia riesce a i.mpediire aJ confinato d, valersi di quesLa prcrc,galwa. MussoLl.misi è ;·1:;erva.!o b. facoltà <li proce<l...1re _ad una ulteric-re revisione dei ca,s,i. Tiranno cil(j:'riccioso 'e cmdcle, egli ha ·- tn quakihe caso iso.laito - .rw.oU.a .la ;,ena inflit:.a, c:rd.i.namdo ~oj ai ,gioma,h d1 C!.altare la sua maig.narumi1à. Ma si sa che dà personalmente oiidini ohe wmi,fo. no quelli che e,gbi ha f.artto dep?rtare. Triste odissea li condannato ailla dE;porla.zionc é ')Ul!.i sempre arrestato 'Prima che veng:: la, sent€Jlza. della Commissione - qulndo. ge:ne.ral~me:nte, egii non ,sa inie:nl.e di queltlo che •sla per succedergli. Qua,1.do lo si arresla i:n i-slr.a.d.a, o aL!a fabbrica, o ri:n ufficio, è rpossibile oh~, ,per =a sel1 :man:.i e anch2 più, la sua famiglia ncJ!l riesca a sa,pere dc-v'egli è. Il det!enuto non conosce la !.ua sorte che quando, dopo una quindicina di giorni <li iprig'.one, 1!li si comunica - un ,giorno o <lue prima deHa pairlenza - h condanna eh~ lo •3epara, ,per .parecchi a.nni, dal mondo civi!le, <falla sua famiglia, dalla sua pro-. less.ione. Solo qua,lche ora prima del,la pairle:n.za si :i.v·rnrle la sua famiglia, Un ccilloquio di rueci miniuti, sotto ,gJit occhi degli a.ig00li e dei carcerierj. AiVVen.gono &C00,es!razi.anti: m.adri, sip:>se, fig.[j s-Lra,;>- p.a,ti con la ,1':iolenza a cdw che è i.!l !oro sooteg:no. La !J)atrlenza ha lu~o w pie.no giorno. I confinali SOPO ccmdotti aHa slazioné, wmmanettali, ci,rcon.d-ati àa una quanti.là di carzh'111ieri. li pubblico che non sa riieinte, può CJ·eder.e che si !ralli di vCllga1·i delinquenti. Ll via,g;gio - via crt.K:is dctlorCISa - si [a m qi.tcè•!ecamere di tortura che sono i vagoni-ce1lulari, dentro i qua,lli il con• &.nn.ail.-0 resta ammamettato. Dalle città deil!Ttail:ia ~t(e:n!ric11a,le fino a Nap0u, centro d:i :s.m.iistarnonto, ci si mette qu:ilche gic:rru.la. Giornate interminabili. 1:1 ci1JSCUll centro im,pc~·bamte- .Miti.ano, Genc:va, BcJc.gna.,Firenze, Roma, - iil c•Jll- (in.afo res.ta un giorno o due neille pri,g,ioni focaJi, 111eilor.aili dencmina.li sr:Dledi transito, iin mezzo a còndannati di og11j s0t11a, di fcrz.a.1i che cambi.ano penitenz.ia.rio. L'a,lim.ea:iit,o co111sist.eesolusi'Vaimente di due ipezzi ru ,pame cattivo e di un.a bottiglia d'aicqrua. N001 si tciligono neanche tle ma,neitle al co"nlinalo per permettergli cli m<ll!,gilare i fo si laiscia .léhero 11n po' solamenie, a!PP00a quam:l.o basLa per permelt.et1~ un ipoco -di moto . Dcipo sofferenze in.ena1rrabiil.i, dopo aver patilo fa,me, ,.'<"tee frc.ddo, i,l co.1finato arriiva .liiru!J.ment.e a,lla se-de del confino. Dove e c·ome vivono i deportati. Nelle prigioni sotterranee del borbonl. Questo confino -- .m.aJwado il -suo no• me e--J.femhtico, è searup,li~eruLe 1t:ia deportazione. Atli'esl.ero, in seguilto alle menzogne di 1M'U.S.Scilini, si potrel:be credere ohe s:i trat-li sempliceanen.te di ì.;oiare eleme.nli ,pc•li!.ici .atli'Vi. ,No, Spe:;s.o n-0:1si tratta neanche teli. tii,Jli elementi. l ras del.la 'PT<><vimcia, i,l duce i.n testa a tutti, hann-0 aipprofittato d,i questa occa- ~icne -per, sfoigaire iJ loro ,più basso i.s:into di ve:n,delta. Ci sono ®1,i O'di perso.n.ai1 e Le rivad.illà profossi-0nali che 011!..ano :n giuoco. Avr,roca,ti e medici fasci,,ti 5i son') ·~harazzaili di colloglj.j che facevano loro concc-rrenza fu.!Cen,dc,limandare al confino. B'..sc,gna poi vede:re d-:>ve sono dep,i.rmle ,le vittime. A il..iip,a.r-ai, U.stica, a Fa-1 \·itxi'!l.a, a .PanteUeri.a: i nomi sin.i.stri che si trO'Vano ne:lle ca'llZOD.iche r.iiguaaidano mai'aat.toTi e ga!le-otti In ,generaile, ~ 1- ~lzaa1i non sono molto prclond.i conoscitori do!.la &eog:rafia del loiro 'Paese, e cinquaaitla su mi-Llesanno fo-r~ d01Ve ~on-0 ,qrueisle iscJe. Ma LuUi vi saru:io di.re che E->sj so.no luo~ orridi, tr.usli, ~osti a t!utti i ven.!.i, s.prOIVVi!sti-di aoqua, senza vE1~mzi-0ne. Seno le iscile d.el.!a dosolaz.io..'le e dehla morie. Scmo isole che cinco:nidano la S:iciliia, dC1Verisied-0no da anni ,gli er,gastodan.i, i dclinque:nti esdu.si da e~ cc,ntatto con La soci-età dqpo una serie dii d.eli>bti e di ccmdanne. Per quanl'.o può bo oc.correre. is.i. cQlstn-.iscono dclle milrerab~li oa- !:!upole ili pietna, o d'an,gj,hla, o di degno, senz'aria e ise.nza. luce. tP~io ohe nei camipi di concenitirazione dei pri.gi-0nieri di •gue:nra. I rari ~tanti di queste isole che non siaino 011ga.sfolani s' incaa-icaino p:ri:nciipatlmen.te ,di spoglii.are i tpoveri depo-rt.aiti dei pochi soldi che ,i,] Governo dà foiro. La~iù, Ja vi La•socia.le fa IWl &a•l- '.o :indietro: essa è iprianiliv.J,, sparverutosa. Lii.i frequenti, ~se che iiin.Lscoo.occn ool1pi di coltcllo, degenerazione sessua•le. Da rprilncipa.osi ipensaiva ohe .il deportati avre-bb0J'o formatto d~Jtle colonie separ:i.t.e da queLle de;i td.elinquenti vod,gari. Ma il fascismo so«-pa.ssa in sceLler,a.lezza il Gcverno dei S0trboru: fa ,delegare u;>- mini e .d.o:nne1 oneste, la cui vi,ta fu s-anza ma-echi.a, colpevocli solo di ,pe:nsaTe !ibe- :-amen,te e fieramente, nc.lle coloni.e dei <leliquenti comuni. Le isole della desolazione e della morte. 'Le ,guide :i/..a 11.ia..'1.e id i! lourismo descr.ivon-0 9uest.e ioole con 'l1l1. certo !pll<lore patriol7Lico. Per il v.iaggiatore, ciò clte interessa è il foTo as,re!Jlo orrido, vuJc.a.nJ. co, desofafo. Le cosliruzion.i 1Si chiamano « cubi», vale a dire ohe esse sono delle ibicocch<.?a un so,J piano, senza fir,eshe, rassomiglianbi perfeL!iaanente ai • toukottl » deg,li arabi. Anch'esse, le gni- ,de, racco=111,dar.o ai turisti di port.lre c0tn tsè delle a,cque mirnerai1i e dei vi•,eiri, jft':roh.è non .si k-:wa là ohe d'eill'acqna di cilit.erna., spesso ma.Ls-a:na. Ll clima è morti.tfo-ro: i venti freddi e i vClnt.i OJ"n.di si a.Hernano'. In esla11e la t.empe.raltura è òrc_,pic.1•le; iin itwemo •pio\·e e n0\"J'ca. Un ~ra,nde cc::nii~en.t.e di dopo.rtati è sla,to iinviato a Ustica. E' un isolotto di lre ohilloane!ri cl.i •!nr,j;ihezza .per qua~t.ro di lunglfezza. Subisce di frequeJ?,t.e l' invasi-cne delle cava~letl<>, è priva d'a,oqu.i.. N-ei -peric,di di ISiccilà, ,le ci&terne si vu•J· tano e !'a.equa ,deive al•Lcra essere f.orn.ta da1 !fa Sici,l:ia, per .mezzo di battelli. Spesso, cz'l.:sa inc:idenl.i che p05Scno a.r.ri,va,re, dato che iil servizio è del wt~o prim1ilivo, l' isoda rcsla senz'acqua iper lre o qt1,1ttro gionni Lo sci.rocco e iii vento di nordest vj !Soffiano con estrema vi:o~. I :ibri di sboria" rico.ndair.o i diversi tentali vi Wru~Lu-0si che il Gorverno sipagnuolo f~ -per r~popolaire Ust.iic.a .La rpopola.zione allua-le è rapça-esental.a per ia più parte da engastolani. I <lepoa-tali sono stati aillloigiali neila fortezza. Una ig:i,ande paT~e, noa:i. s,aipeo.- do dove trova.re um r;1r.airo, si .so111.o ribf al i in numerose groi!te di ~.Jrte vulcanica ,;,nfool.aLe ,d' ,in.setti di ogni ~cie che abbonda-no nel!' i.sola,. •A Favignana, i de,porlati. sono sbti CO'iloonlrai:i nel forte ,è.i Santa Caie!TÌ,na. LaGuida deol Touring Chtb Lta&.mo dice: « NeJ.la fortezza, prigione sotterranea dei Borbor.i, si mcistra l' onrib:~e ceHa dove v'...sse per l=,go forqpo Gi,o,valllali Nic,c-tera » E' in '.!ueste celle che l::i,ng~cono i dc.por!ali dcl Gov01"!1o. Jl Governo naip-JJeLaaio, che un miootro ir.~!eGe defi1ì « la aw,gazi.one di Dio " è -prc,pa-i,or-iabil!iafo. La dls!llenterla fra I deportati: senza arqua, senza vitto, sen• za medici. Lampedusa, ;.,ll:ra dest.im.a.ziorÌe d~i ,fo. ;>o•·tali, è un' isc,ln .sLrdl:l., di clieci chilometri per d't1\?.Anche là, j <l.,eipc:rtatip,1lil;ci v:1vo•H1ce: forzali eou=i. Noiiz:1 di·-2'ta,meute r:ce,-ule in,f,ca,man-0 s•.ùlc spitvenot-2'\·0!: condia:ioni in cui essi viv,1n., L:r. spor::1zia, : vermi, una aHment:.1- ;,ic,r.~ crr~bi,!e d· J..,'<lJldei gra.n:t,urcd e cH e-:·'1e crV.? La disse-nte:ria si è già ;,ropagata f1-: ccnfina-ti. Non c·~ 11a :n'?· d:c,•, non :ma m~clicuna. I m.a1la1iche si ;',~seno d:rc più felici se.no qu'?!:li l.he g1acc1ono su pai;lfa umida. A Lipari sò è 111\:ato t.1!11 pri.:n,:, cc r• tuigenta ,; 25(1 ciei;o11tati. Cos~or-0 ~,,n J 5i°ati sbarc-'ll1 p•i.vi <iel necessaa-io. P:i:·e--:- c!ti, incapaci .:: lrovaxsi un riparo sGn.> abb~nd<..r>ati d <è.• ~l~is-i; .mo1ti sono m:r.- !.w, nutrii! ;yrù male id.ei 'i'I'~giCll\ieri di guerra, senza il ITTl~mo ise:rvi.zio Sdnj. tario. Alcuni hamino trovalo pc.sto uel cosi .debt.o «Ca.slehl.o» dii. ou:i, ila Gt.ciJda del T curin,g Club dice «ohe 'l.tl1a gran parte è ,x-c111pa-tadagli immorud,jJ ,locaili ohe servono an ,f01rzati». « E - dice sempre la guida - metà ro,v.iine ~crr.i:biwme.nte tnsti ». Sarobbe una. seimiphce rLpeliziJone d1 queHo ohe oobi.amo •detto 11>iù su, se si -par.l.a=e ainohe delle aùitre i.sode destinar!:e aii, deporLati. Negll orribili vlllaggl petrosi della Basllleata I vi lii.aggi,deJJa, Sas~licaita. sola coot,a- <la dcl contiine:nte id.ove sono stali inviati de:i deportarti, n.on hamno niente da v&le1 e con le .i.sole <leùla Sicilia. Ill gov~rno :asci.sta ha sce1tQ con cura i ,Luo~hi detlla de,porlazi-0ne, cercando di, !x()(Vare i r,-iù I riisti e i Jl)iù de-.s-cù..ati. Si fratta di borgate meno che modeste, <lO!Veùa vita è !tblo ,;,fosso livello ,delle camp%ne d~ll'Alba11ia, situate nogli Apipe:nni.ni a più di mille metri, complet.annent.e separai.e dai centri ,urbani, senza aoqua, senza m-e,<l1c:, ~<'nza scuole. Le co.s,Lruzi.oni in ,pietra e in arg-i.liLasono a un sol pia.no. ,La luce cn1ra aLlrarverso aipe.rbure -pra,licale nel t.:lto, ohe duraint.e l'iilwe.mo, la.sci-ano oenctrare la, 'P!Q~gi,1e ba neve. · In questi miseralbii]:i locali., :in una pr0miscuità r.1pugnanle e dan.n-0sa, dimor:1no insieme uomini, donne, fanciuil:i ~ animali domeslici. I depomati v1vono in uno -staito che fa spavento, senza possibilità di la1Varsi, di radersi, di ca,mbia:re di abiti. Il «centro-., reùatiiva,mente civitl.e :più IJ)rossirno si Lrova sempre a parecchie ore di dista:nza :

ci si va a -d.orso .di mulo. In questi vi\la;.s. · gi, ia sa~one è ooonoSC:,Lloto. Vi sono già m-Olti deportati ammalati, ca,usa le Laticlie dcl vi~o e de: .regi.me .di v.i,ta che essi devOlll,Q seguire. La carta d'ldentlt6 del deportato Ecco dunque i ~uQ~lu. che ~l ,go,yemo !~ceista iha sceslto ,pe;r i suoi a!V'Vt'a15.J.ri pv- :itici ohe lllon <Vogliionocurva"'.! ::. ;;.;..;,;~ na. iE' I:\ ~-< essi devono 1par.,.sa.re deg;i ann.i., OC!:l. un m.a.wo -ver,g~oso S'\.lSs~ili.o ~iorna.ìiero che essi devono .aoceltaa-c oer non morire di Ifa.me, non a.vendo ch,e l-;,na ~cl.i.ma .possibili là di lr oivar laiv or:>. .LI. re- ~ me di viila del deportaibo è lissalo Jalia «!tessera del confinait.o» ohe es50 rice-v-e e firma -col •suo nome, aippena a.rrivab a Ò(>S <inazi-cme I\ confinalo d~v-.e: ;. Non alloolanarsi 1per aimTJ. preteslu Jai ComuM destina.lo come luogo Gi ,.w:-o.fino»: 2. NO'I) ailL::mlaruirsi.dal J.oca.1e ohe eg,1 .na ,s~ltu ISZ'llz.apni.ma aivver-:..irne•le aulo- :,Jità di pubblica si-cu,rezza; 3. NO'll ritirairsi La sera più l:ardi dcUe 5 \l non uscire ,Th mattino ,prima deil!le i· 4. Non ~s<.!!de.re nè porlaJ'e ar.mi o altri oggetti ohe possono in quailche modo 5eJ'Vi.re da ,armai odifenswa (ba:ston1, ecc.); 5_ Non d.requ,e:nta,re aiJ.bo..ngh.i e ailrtri locali di caTatter-e pubb~; 6. !Non ,prendere .parte a riunioni, a ~coli o a divertimenti pubblici; 7. Condur-si coane si deve e -non dar lu~o aid alcun =;,etto; 8. 1P;resentarsi o,gni ,dooneinica, e a.-d o. gru or.dine, atl servizi,o di pubblica SlC\1- \'ez.z&'; 9. A,vere ~e con sè l,a presente tessera; 10. No:n f.reque.n,tare ~!i allri «confina. ti-, 1 It .governo .fascista .n.vn si -con-t=.ta di essere crudele: è anohe i.rorulCo. IafatH, nei J.uo,ghi di deportazione, non c'è ni,"?tnle, nealliOhe :nel senso ,più .1ango deihla.paro-la, ohe IJ>Ossa es.sere cons.i.derato come un lu~o di diverlimenlc di cui è ,parola negtla.arti.coli 5 e 6 della " te;sea·a ,. che vieta idi ,f req ue:nAa rd.i. Non 1pa.t11-ia.mdoella «buona condolla». I deportaiu ,sono SE:-mpresorv'?.'gliati. Le 11~-tizieche ci pervengono sono passale pc-.r mezzo di strata.-gemrni e dj irute.rmedi,ari. La ipo,sla ,dei deportaiti, all'amrvo e alli ,par.lenza, è sollo,~o,sla a rigoro-sa censura. Le pri,me lettere arrivaie da questo inferno di vivi do,mandano insistenl=enle del pane, del pane, dei vlvei m co:nserva, -de;lla ip:i:s.la,e cercano cli i11.eora.ggiare le fa,miigilieche, prive del Imo sostegno, -sano cadute nella mi.s-eria e nella disperazione. l,J reslo al prossimo numero. Scherzando... sulserio, La nuova battaglia In Italia I reduci di guerra non si devono certamente spaventare a sentir parlare di battaglie in Italia, perchè ne hanno àbbastanza, ma si tratta della nuova battaglia deUa seta... ch2 va inscenando 1m certo Venino, decano deputato alla camera ... bivacco del nuovo Impero... del littorio. Il sig. Venino, che non conosciamo, dev'essere un eletto nella lista-minestrone, e certamente sognava grandi lot.- le parlamentari, tanto più che Cesare da Predappio, per dignità d'.ll nuq ·o Impero. aveva fatto erigere una gran tribuna da -dove gli eletti do,,evano pronunzia.re i grandi discorsi, ed una grand'.l suoneria elettrica, per dar modo in Casertano di farla squillare ogni qualvolta un oppositore si crooev.a. i.i <liTi'.to d1 criticaire e di denunziare gli atti.... di brigantaggio che venivano commessi nel Regno del littorio ... Ma poi per rag.ioni di Stato... si cambiò ro-tta, ed invece si ricorse a mzz.zi più energici sistema Dumini, quindi l'Aventino, e poscia la soppressione totale ddl'opposizione con lo arresto e la deportazione di tutti i d-.::- putati di opposizione. Ma al si.g.r Venino ripugna i:il.alscare diciotto mi.la .\ire all'anno senza Javorare ... al parlamz:nto, e si è deciso di es,plicare diversa,mente a.a su,a altirvità proponendo una nuova battaglia; e così dop<; la battaglia del grano... della lira .... .-.vremo quella della seta. E questa proposta non consiste nel sussidiare i bachicultori, ma bensì a finanzi.are le Cattedre d'agricol'.tura... le quali con le chi.a.cchiere faranno aumentare la produzione -dei ba.chi... e dei bacati ... E così assisteremo al grandioso spettacolo di vedere le nostre gentili signore e signorine non più indossare a.biti di viscoSJ ed altre s!o<He sali:naLe, m.a. bensì abi11 di ,-,era ed oi:tima seta, dando tegni di m:1<1gior opulenza. al nuovo lIPpero, "' Oltre a ciò, non dubitiamo che le fignore be:n:::d.ira.nno il genio del sig. Venino e non escludo che con pubblica sotlv~crizione .femminile, gl'frina'1z.ino tlll grnndioso monumento ... di neve sul Past:bio, a colui che voli-.:: abbondante sela nell'Impero.... -delle camicie opache. Il buontempone. L'.\. VVENIRE. DE.L LAVORATORE O.. ientarsi e agire 1:,a facilità con cui in ambienti n0slri ~j _è l~sci.ata, sfuggire la parola a~1mr~t1a, e anch essa un sintomo dcl d1soncntamento in ou.i ,·ivono 11 crnesto momento. i ;::.:.,•i.;ii d'opposiz ('Jr)('. D~ fro11Lcal fass::isano i partiti anti. fasr\S1i ~he non .intendono prestarsi ;ll_la_otl!erna ,Y:sib·li~bna manovra 11lh111a-masso11jca (l'ora del re dii. lal11ra militare e ,-i.a dicendo),' non pos<;~·rno avere che queslo chiaro e prcc:so programma: sbarazzare l'flal a dal fascismo ne; s·uoi uomin.i e nc!Je sue istituzioni <', più radicalmente possibile, sbarazzarla da!Je istilu1ioni che il fa-c:smo hanno aiu. Lalo e sorretto frn qui. Se così è, parlare <li amn· sl· a - a pari.e una questione di dignità che non dovrebbe essere ncccssar· o r:_ cordare - s:gnifica cadere in una eontraddizione spaventosa. Ko: non vogliamo r formare i.I regi.mc fa<:1c.isla,renderlo più sop-po,rtabile. Vogliamo !'harazzarcene o. almeno, lenta.re di sbarazzarcene. Su questo punlo non devono e.s.is-~erc _dubbi di sorta. Il problema è cli orientare l' az:one in modo che non sia o s.i risolva in cont.ra.dd:z:one al la _finalità da raggiungere. Il fascismo - è g;à. stato dello - è una e.osa seri.a, molto ser·a. Si può, ad escmp~o. fare dell'ironia suL l'ul~i:ma circola.re del duce • a.i pre_ · fett1: Ma chi non ha capito che quel.- la c1.rco!a1·e non è c:he tmo dei tanti pr_onrcd· menti coi quati lo Sta.lo fascista tenta di normalizzarsi? Chi non riesce a capire che Mussolini - costretto al potere - ha tutlo I 'i.n.terc-sse ad essere capo di uno Stalo ~ormalc-, p·~utl~o che di nn paeSP n preda. a r,onlmue convulsioni, P che. potendolo, ha tulio da guada. gn:rr(' a da re un certo rel ath·o bcnes_ ~ere an,~he alle classi pow-re? Ora di fronte a questa cosa mollo seria ~-hc è _il fasc·smo; cosa oppon- ~iono 1 partili di op.posizione? Cosa d·ccno e promellono alle masse che Y0gt:ono libe,·are dal fascismo? E' f?r~c pcn~abile che il loro compilo s, hm ! i a colloca.re I essere e a fare - in ?tle~a cli un.a qualsiasi cri. i libcratr.ce ... o peggiora.lrice - delk 'ament,17,:oni "-etlima.nali o quolidialt<' stù !errore fascista che polrebhe anche CC-S,Saree il cui ricordo potrebbe anche affievolirsi fra le stesse masse m.arlor·ate? Qui qualcuno lroYerà strano c.he t~n gion:iale soc:alista tenga simile l:11guagg10. Ma come?! J socialisti Yo. gliono il soc. alismo, c:oè l'abbattimento della societù ca.p la.list:coborghcse. Il fascismo è ,·ear.:onr capitalista. Dtmque ... . Qu?slo ragion.amento lo faceva g_;or~1 sono sul Corr:ree degli ltalrnn, un operaio cornun:sta. Rasla però dare uno sgun.rdo coscie-.nzioso ~lla situ~zione economica e politica 1nte1:nazionaJe nel suo ass;eme c, pai-1.cola.rn:en.te, in ogni s.·n.golo par. se, per cap:re, a meno di <'.SS.Crme al. lo da legare, che il popolo italiano done~be a~ellaro nn hel pezzo la •ma l 1beraz1onc, se questa dovessr attenderla soltanto dalla realizza2,ìo_ rw. ~lcl soc:aJisrno o. quanto meno. (la.Uan-cnto <llcl proletar:alo aì potere. Certe situazioni determinai<' non ~olo da rapporti di for7.,a, ma ~ndw da stati d'a.njmo delle mas..<:<'n. on s.i ripetono tanto facilmente. '.erciò nO'; sia.mo per una intesa cluara aperta e s~ncera che vada dai rr.pubblic~'lni ai comunisti, se vorranno sta.rei onestamente e fraternamente. Siamo per la compilazione cl tm programma minimo comune, cJ1e ra.pprc-senl: - contro il fa.c,ci- ~,no e con lso cerlo ibrido antifascismo monarchico e reazionario - la caria detl'antifascismo di sin'islra. Siamo per 11 -c-oorci'namenlo di l~ltc. le i.11,:z;ia_trYsecparate; per la d1rcz1onc- un ca del movimento e p-e1: l'azione <.:omunC' - quella poss bile - attorno a questo progra.n1. ma. Da lutto ciò non e-i a.s'J)ett'iamo miracoli. QuC'sla ;nlesa non abbatlC'rà il fascismo - ptu·lroppo - ma signi:fì. cherebbc l'unica poss"bililà di innu;r<' in ·cn.so no~tro s11 delle crisi cllC'_non potrnnno Larrlarc a preS<'nlar. 1. .\ Pn.rigi o,(' sono gli uomini p'ù nntorevoli dei parlit; di sin.'slrn." ci ~i pensi seri~Jnenle L' anti'fascismo ·clew' d' rnniare qualdw rosa rii grande. cli c1·gn:itoso. di slo1·ico. Lariunione d llaOirenzeifdel Partito Domenica scorsa 'S1è tenu!a a Parilli la riunione <ldla Direzione <lei Pairlito oo-n la pr~nza al CO'lll/pldo <lei membri r;?Si?e]l)li in F1Tancia. SVil.LUPJ'O DEL PARTITO li segreta.rio rpo.Liticoe querulo a.mmin.islratiivo hanno riferito .suHo sviluppo del tesseram~o e ,della riorganizzazione del movi,m.ento alJ.1e'siP.u-o. La Direzfone esprime in prq;ro.si~o .il pr~o compiiadmento ,per lo s!:incio enLusia.stico con cui ; socialisti i•lali.l,Jli 11n ogni iparrle dcl mondo haamo .raccolto Lo aipipello a.li.a rio.ng.a.niz.zazoi·one. Invia un sanuto alle nuove isezioru cost-iiuiite o in viia ,di oosli1'l1Zicxne m Ftancia, in Austria., nel Bergio, in !svizzera e nelle Americhe, e rin,grazia le .rnoù!.esezioru e comipagni J· sruati che haamo volufo il1via1'ile ordini del ,giorno ed ii.ndirizzri di plauso e eh incoraiggiamenlo. Speciale motivo di compiia~im=to riscontra nella crescente ,di:ntusione delb Avar..N! ed a taile proposito ,prende decisioni ,per -il ,proosimo i,ngra,ndimento del forma lo <le] bc,!lci!.iinosi-esso. RICORSl La Dir-ezione è qui!!".d:,ipassata ,aJJ'l?$..l• me del ricorso presenlafo d3.i oitladiùi Gamba Aluho e Nanne1•LiNino, esp:dsi per mdisdplina ,da11ladisciolta Diirezione i,n ltàlua ed in prc1pusi!o aip1prova iii seguente 011cfuiedel ,giorno: «La Direzione non cn·de di daver rivedere e modificare :iii •provved_i.mcnlo preso a carico de-i cittadini Gaim.ba e Na.nne!i.i daJ.la ,disci0ll..'.l Direzione, p;::rohè nessun farl.to nuovo è ~nlervenul◊- ad at~enuare o cancellare i motiivi che lo determinarono; constala bensì ch2 ii ir.uve atto <ti in,disci,plma (:Ompiu1o dai ricornmti serve preci:;ame:nlc in quesli giorni come a-nn.'\ ,polemiica da 'Parte di a.vve,- sa.ri corulro il nostro •pa.~ito ; e dejp-l•)ra infine che il riccrso µrese.ntato non contenga in ailcun modo iil nccmoscimenlo da ip.arle dei coliptti della m:1.ncanza disci,p.lin.are compiuta». Per :iilricOiT<SpOresentalo <la1 cittadino Rdola, la Dire.z.i-one si riserva di deci-i-.!- :-e <lopo aver com,ple-tab. fish'utloria del ricorso istesso. O. D. G. DEL GRUPPO DI LIO. i: qLa Dirc~ione IJ)reso i.n es.,m.e .1'01•d.ir.c d::1 giorno a.ppriova lo dal G.ruPIPO dj Lione, lo dcplcra ed invila Jormafl.menl.e il Gn11piposlesso a rili.ra,r,1o, ricorda ai podii com~gni che, non renà-endosi co.nl0 d-ei daveri àel!'ma, ivc.nrebbuo trascinare i1 IJ>a.rtilo sul lerr-e-no ster.i,le e _p-e,ricoloso delle picco'le schermaglie di '.ende:nza e idi frarz:ione, il'impe~o d'onore &iffida'.oci dai compa,gni <l'Hai1ia, e riaffe,-m.a, I.a ,proipr:i.:i·deciisa volontà, a co,sto dcJi"..cp~ù ,seveJTe~-3ll1.Z.iondi,i 1provvedeire acchè la più coir~p'.eta <lis:i,p,~na <li Ofr..T2 e di inlenl'. niJ:i.i in qt,cslo <leiicalo momento della vita del Partilo». CIRCOLARE DELLA SEZ. di VlEN"lE ,,La Duezione •presa conoscenza deìb ìeLera inviatale <lalla Sezione di V-iMne (Isère) e dd dopi'ore-voìe g.es'.o d'irKiimplina e di ali.ivilit frazior.i.3la daJLa s2Z-1011esiessa co:ritPiuto col cli.rama.iret.atlc lettera a lutle le sezioni, .gr.i.ppi e comp:i.- gni iso,laii d.i F r:mcii:i., .:iipprova la rj31pos' a i11viala dall'Eseculivo della Dfrezione e dà 1!.'1.Caricaolla Segr. de''.i!-aiFederc1z;o, ne de1le Sez.icni Social.islc ffaJlia'lle i:i Fr,,ncia, di ccmunicare a mezza <li ci:.:oLarc a lulle fa Sezioni, g:I'll@1pei compagn.i isolati aderenti, 1 concetti e.spres,i 1n la le rispc,st.a . Uomini (Da/I' Auanlif•) E' inutile continuare a picchiarlo. Tanto non se ne ollen-à nuUa nemmeno d'im])C.'d1:rgli di rimetter~ piede in Umbr:a . Cosj il segreta.rio della federazione fas-cista di Perugia scrl\-eva del nostro compagno Tilo Oro ;,.Jobi]i alJ'indomani d· una delle sue Lan le baston.alure. Nobili è stalo. i.nfatli, il depulato anlifas.~isla più proYalo dal manganell_o. Ne ha prese pc,- sè <' per gli alln. -\_ Roma w1a Yolta fu solloposto a c,r~a ,·cnli mi.nuli cli intenso pestaggio pcrchè scamJ)ialo per l'on. i\Ionic.:. Per ,·enti minnli eg!i ha sop. portalo, senza fìatare. le earezze dei mang3:nelli p~r. non scoprire :VIonici che rl1 era ,1c,no. La trngica giornata del pr:mo no,·embrc lo ha sorpre;:;o a Pesciano (Perugia) al capC'z_ zalc- ddla figliuola malata. , 'cl cuore della nollc due fascisti lraYcstiti ,dia carabin'cri gli in(1ittncro. no di seguirli C' lo caricano-o su ;:,di un 'automobilP diretta verso Tedi .. \ metà strada L.rnlomob'lc si ari-:.-sla, e, ~bucali dai cespugli. cinquanta ellcrgunwni gli si aYventano atldos5<>. Sotto la tempc_sla dej colpi egli iwic. ne ed uno de, braYi ossc-rva: E' morto - e :\lacchè, ha la pdle dura! - ghigna. il comandanle dell'impresa. - \'uoi vedere che è ancora vÌ\'o . E con il mozzicone del sigaro acceso lo acceca d'un occh.io. ' .\ll'alba aJcunj contadin; lo raccolgono e lo trasportano a~l"osped.ale dove viene raggiunto da un mandato di ca.llw-a. Fchbric:'.tanlc, colle ferile aperte, lo si ammanetta e lo si conduce alle carceri di Perugia. Ne è uscito un mese fa. Su di LUlca.rro bestiame, a.mm,a_ n etlal o. gli han fallo altra ,·crsarc per sei.giorni !!lezza Italia, diretto alfisola di Usitca. Gl' hanno negato il poler baciare i figli, cli scrivere ad un amico per la sistemazione del suo fiorente studio di avvocaLo, gli han rifiutato un med·co. .\d UsUca <lhlla famgilia può ricevere solamente le lellere che lo scongiurano a presentare ricorso contro il decreto di 1·elegazionc. L'ultima conleneya - scritto d; pugno dalla figlia malata - il ricorso completamente redatto. N~n ha· cJ1c a apporYi la fìrma - agg,unge,·a la figliuola adorala - pt-1· !Y'!<•r111r'abbracc are subito .. ;'\obili, i.I padre affezionato fmo alla morbosità, ha 1S:spos-Lo: e Pre. ferisc-0 n.c_n ,<vederli 111a pitLtlosto che comp.ere un allo di ,-ilt.à ,. Lettere dallaFrancia UN NUOVO SCANDALO CAUSATO DA AGENTI PROVOCATORI FASCISTI. PARIGI, 25. - Un nuovo tentativo è stato fatto da.i fascisli per attirare uno àegu emigrati politici in Italia ad «attentare» al Duce. Il !atto svoltosi conLe:m.poraneamente al processo Garibaldi ba destato '1a più viva indi~nazion2 in Francia dove l'opinione pubblica ha ravvisato in esso una manovra ripetuta sul vcc:hi,o ca.l.co.lo per comprometter.: ~e relazioni tra i due ·par...s.i. Ecco in brqre come si svolsero i fatli: Canovi, redattore del Popolo d'llalia !ci è ~res;..-nta1o alcuni g.iorni fa agli uffici di redazione del Corriere deg!i /laliani dicendo di aver avuto una settimana prima un diverbio coll'ardilo Albino Volpi, uno degl.i assassini di Ma.tteotti, di essere slato costretto a fuggire dall'ItaHa, dov;) era iscritto al Fascio di Milano e collaborava a:I Popolo d'/la/ia. A questa narra,,-..ione il Canovi aggiunse di volersi vendicare delle vessazioni che aveva dovuto subir2. I redallorj del foglio antifascista sospellando l':ntrigo consigliarono il Canovi 'a cercar altrove i compari a:lla ,u.J. vendetta. Tuttavi.11 l'agente di pubblicità Nino Sacchi ,,olle vecbre più in fondo nella faccenda e finse di accedere ai desideri deì Canovi. Ques;.i r:le.nendo ,di a,vere lrova.io il suo 1pollo gli espooe il se.guenic fomt...wLicopiano: Si sarebbero reca·.i a Nizza, di lì in canotto avrebbero raggiunfa J.a Corsi,ca dove un velivolo 1:i attendeva con mitragliatrici, bombe e fu. ciii e con queslo aeroplano avrebbero sorvolalo Roma e bombardata la casa di Mussolini. Sacchi se ne finse :ntusiasla e CaLavi fo condusse seco a Nizza via.<lgiando naturalmente Ì.n prima I class:, µoichè a quanto pare i mezz.i non mancavar..o. A Nizz<1 Canovi disse di avei dnunciaLo al p;og::llo di andare in Cor<:ica e s1 fece consegnare dal Sacchi dellle fo. ~cgrafie promellendo che le avrebbe adop::rate per avere il passaporto. EgH in realtt non faceva che ripetere quanto Garibaldi fece con Scevoli. Le fotografie cd il passaporto venn::- ro consegnate al Tone, capo dei fascisll nizzardi, direttore del giornale fascista il Pensiero Latino. Il Cane. ,i a Parigi si era mantenuto a contatto con i1 1 noto Antonio Pirazzoli, direttore della Nuova Italia e corrispondente del Popolo d'Italia. Il Torre versò anche al Canovi d:,I denaro. Ma mentre l'emissario fascista cercava di entrare a conlatto cogli elementi antifascisti il Sacchi lo denunciò ailla •polizia che lo pedinò, 5coiprì •Oll!nicosa e proce<lctte in.fine al suo arresto. Fallita l'imboscata che si tendeva all'antifascista alcuni fascisti si affrettarono ad a.Herm:ire che Canovi era un esaltalo, il To!ìc ammise di avergli Fornito deJ! denaro e disse di riconoscere che esso era sempre fascista e di avere in lui ogni fiducia. A confermare il carattere della missione del Canovi è venula una nota del Popolo d'lfalia dicente che il Canovl era slalo scacciato dalla redazione del giorna.le dal direttore Arna.klo Mussolini per il suo contegno verso il fa.scio di Milano. Nota che non aveva altro scopo che rendere prn v<.-rosimib il macchinare di Canovi. Per intanto il ministero degli inlerni, cloi;o il risulta.lo <lc•)!liinl::rro~t();Ti dai qual1i em-:.-rse quanto sopra vi ho esposto, ha fallo decretare dal prefetto delle Alpi marittime la espulsione dell'agenL:: provocatore f~cista. Egli è già stato accompagnato alla frontiera. Nessw1a decisione è stata presa sinora contro Torre direttore del Pensiero Latino. -oBibli·otecaGino Bianco Oh la barba! Da un po' di ternpo in quà i pappa stipendio del Guguss di Lugano dwicano settimanalmente dei trafiletti piuttosto cret.ini a.i custodi dei «principii immortali». E questi trafiletti., che ricordano gf..i ::pisodi più violenti e sanguinari dcUa rivoluzione francese, hanno tutta l'aria di voler dire: « Vedete!, Anche i vostri ~immortali princ:pi» sono sorti da un.a rivoluzione violenta, dal sangu-::, dai delitti. Perciò se anche la rivoluzione fascista oommetle qualch-e errore, ecc., ecc.». E' proprio vero. In c:·rte persone è D'età in età Ereditaria L'asinità. socialisti custodi ~si pur~, sissignori dei principi immorta!'.i - potrebbero risponder;; che quella francese è stata la r:voluzione di una certa borghesia europea, e quindi anch _ italian...:i, che ha trovalo poi nel.la cosidetla rivoluvone fasci.sta co~ì valida difesa del suoi poclu on_-sti privilegi. E sarebbero a posto. Ma, borghese o no, la rivoluzione francese è stata SL;J ser~o wi.a. ~-,oluzione. Essa ha frantumato le ultime barrier:: del feudalismo e ha fatto fare uno sbalzo in avanLi all'umanità. Quello fascista vorrebbe far relrcx:e-- dere l'umanilà di qua.nto la rivoJ.uzion-.:: frMiCese U'ha fatta progredire. L'ironia idiota dei barbagianni fascista sui «principii immortali» ne è la prova. La rivoluzione frances:: a proposito di violenze, di sangue e di deli.tti - aveva contro di sè tut'..a l'Europa in aa·- mi. I fuornsciti di Coblenza militavano nello:: annate a.ile.ate che ave-vano i-nvaso il suolo dEl'Ja patria, e ~davano la rivolta nella Santa Vam.<lea. Nulla di tutto questo è capitato alla rivoluzione che il iasci.smo ha fatto a.I soldo e per conto di tutt, 0 le d1assi privileg'.ale e para...<'Sitaried1t.alia. Agli inizi la rivoluzione francese tende alla mOTJarchia costituzionale, ma sbocca n-:.-11.raepubbl i.ca. Il capo dd'. fascismo, repubblicano di~ giorni prima della marcia su Roma, diventa cu~o del r~ a comme<l.ia f;nita. Ma poi, a che discutere con simili J•nbeci!li? ! _Vadano a scuola i somari del Guguss dt lug<'oo p1ima di far,z dei para.Meli ~torici. E, sopra lutto, lasci-no in pace 1 «principi irrunorfali» sorti - che so- :nari - <lai~lari,voLuzione fra.n-ces~, e :>0,,- sibilmenk accendino loro oualche ~occolo in .se-gno di riconosc::~z.a. ~enza i! lr'onfo dei «principi immortali• potrebbe darsi be:ni.ssi.r.ioche Mussolini fosse a pascer porci ndla sua Romagna,, e Laorca, int::.lligente com'è, a batter 1 acqua dei fossati colle verghe perchè le rane non disturbino i sonni di qualche graziosa castellana. _Viva qa grrande rivoluzione fascista! Viva la presa .... dello stipendio ogni fine mese! Viva l'asinità ereditaria dei redattori del Guguss di Lu<Janol ., ma/ifa rossa. • La Carla ciel Lavoro. che non ;, u~a iesse1:a come qualcuno p1Loaver c! edulo: ~ la m_o:;ionc programnwt1ca c~1e1l Fasr1smo enuncia agl; ila/i~n:. e1 al monclo e che riguard,1 I~ ,'.'.ob1lla ?el_ laP?ro, la produ:;iorn> e • < qua d1slf'lb11::10nedella ricchez_ ::.a lt' lute 1a degli artefici di questa ::,cche~::.a. la concezione _degli_ egoi- .,1111 d(. superare, la cod1fìca:.10nl' di tutte l<' legg; chl' passano sotto il nome gloZ:ale clj assistenza e preÙi. drn::a soc,all'. [ 11 ciocuml'nto che ugurig/,u certamente la dichiarazione a:i Ò!rilli dell'uomo e/e/l'agosto del 1180._ che supera il mani{ ('S/o dl'i co11111111s/ 1 del 18'18 . f .e crelinaggini su riportate sono tolte da uno dei soliti articoli di fondo del Popolo d'Italia fìrrnali a. m. (.\.rnaldo Mussolini. E' noto che questi arlicoli sono sci-:tti dal • duce e telefonati da Roma a Milan_o.. \rn~ldo - inca.pace di SCl!"ivere s,a pùJ·e delle stupidaggini di tale pe. so - •deve mettere la firma e assumere la responsabilità dei delitli giornalistici commessi daJ suo grande fratello. noba - robaccia i.n famiglia. FìllvpTouraatimmalato RO.\i\A, 25 [a~)- - Diversi giornali pub~licano im'informazione da ParJgi, seconcio la quale Filippo Turali, il d~p;ilato socia!isfa italiano, sarebbe sia(() ,:o/- pilo da un leggero attacco apoplettico Egli ai•rebbe dovuto mettersi sotto il ri: goroso controllo ,dei medici curanti. J m<>- dici gli hanno consigliato di recru·s.i nel Mezzogiorno della Francia. Perciò l'ex deputato itali,ano è partiJo per Tolone, da dove proseguirà pe-r CharqueiranntJ, dove conia soggior-r.cll'e per qualche lcrnpc,. f!.in~andiamo ad altra_ volta - perc~1e giunto troppo lardi: Grandi. ma. nifestazioni antifascislc. Lo scandaloCrémonesi GII affari del Vaticano ROMA, gennaio. (R. V.). - Sulle rag.ioni che hanno deteJ minata la ca.cci.ala di Cre:mon~ da Governalo-re di Roma vige l'ordine del silenzfo più rigoroso. Per altro corrono c.ue versioni, tutte e due di ottima fon.te; I. Le « divergenz~ amministrative ,. di cui parla il comunicalo di defenestrazione sono state reciproche accuse di ladrer~ scambia.tesi tra Crem<masi e VaseUi (vice-governatore) e finite in uno S<.:ambio di gentilezza diverse: ceffoni e ~zzotti corum populo. Separati i contendenti si stabili di rivolgersi a Mussolini come arbitro, ma questi si rifiutò di ricerli. k accuse di ruberie riguardano aliarl di appalti pubblici. 2. Qualche mese fa il fratello di Cre-- mo.nesi, alto prelat.o, uso del pres~io che gode presso alcune sfere vaticane pe:- consigliare l'acquisto da parte del Vaticano di Buoni del Tesoro Italia.no (:,nzi.chè di titoli esteri) per CINQUANTA milioni .. Si trattava di uno s/ok che era nella cassa della Banca Commerciale Triestina di cui è pezzo grosso Cremonesi governatore. Appena questi ebbe sentore dell'emissione del Pre.çtito del Littorio e relativo consalkamento dei Buoni, mi.se il fratello in moto come è detto s-opra. Sopravvenuto il Premi.o forzoso il Vaticano, rimasto assai male, sollec:i.tò i fratelli Cremonesi di riparare al brutto consiglio, creando WUI. qualsiasi finzione legale, bancaria, eco. I Cremonesi ci si misero del lo-ro m.0glio, o almeno fecem finta di melk-rcis-i, ma la cosa non fu potuta rimediare. Di qui gli alti lagni del Vaticano c:he fu. rcno !atti pen-veni.re al duce. L:: due versioni si coUeg.ano cosl; la versione banca.ria, diciamo così, è stato il primo motivo. Quando Pippo, che era creatura di Mussooini, ca.d,d.e in disgrazia, sia pure parziale, j nazion.a:li:sti, che l'hanno sempre odialo ed insidiato, ~i hanno scaglialo addosso il• loro u.omo. Va.r.Jli. Adesso vengon fuori le magagne. Non c· è più nessuno che non dica che Pippo e Vaselli erano ladri matricolati. Del primo si ricorda la rapida forlu.n.a accumulala negli anni della guerra e del do- .J po guerra. Poi is parla di frodi al dazio per quindicimila lire. Cremonesi introdusse in città, senza pa11are il dazio, la sua lussuosa mobilia. Ancora: terrem oompe-ati per niente dal Gavernatorato e riv~nduli sempre allo stesso Enle dopo qualche mese per un occhio della testa Altro j!rosso s:candalo quello d ~ ~er::aLi sotterranei. Il magj!iore di essi, 1n preparai7,on:: in Via Cola di Rien:w (Piazza Unilà) si è dimostrato ineffettuabile e dopo due mesi di lavoro cd una spesa di oltre mezzo m;lione di lir.;, si son do•;uti sos-pendere i lavori. Alcuni l!iomi fa si padava anch~ di diffic,,J. tà di Cremonesi dj rendere certi grossi conti del Comune. POTENZIANI, figura mediocrissim1t proprietario terriero d::lla Sabina. Con~ la di realizzare. <la buon fascista de, gro<>si guadagni facendosi espro~ar'! par le delle su:: terre, facendo e' ej!uire secondo sue vendelle il tracciato della nuova ferrovia (in pro<letto) umlro-sahina. " La sua nomina, pre quanto strombazzata dai giornali, ha la.sciato freJdis~ima la popolazione. Il Polenz;an; da qu~lche anno è noto a Roma per gli affan _ forlunati falli in materia d1 S-labil: e d, banc-he. Monumentoa Matteotti In Bruxelles I La:-o.ri p,er il monumento (~h.: r Inlcrnaz1onaile O~ra:ia Socialist ..l . n· 1 , . fl! ·· .l1 Zl· i 1 -.i a memoria del MartiTe del mr,v•- '.n:·'l•r -op~!':,:., .t11liano, hanno <ltà .t1111tJ •:t:Z!f'. .:, l] P ..rlito Operaio n_l"a . . . "t =·o sr e nv·~I o .i <l.ec: '-'mm<.J,,t r,cwtori del B~L.,· : _ '[• . !' ~ ,;IO .O ', 1 anaL• 1 a parleciipare a un concorso Se:tc d: essi hanno invialo mo.:icih ed u.no uno schizzo. I!! Giury ohe si CL•mpor....;,va. di .Max Haiuer, l,oi;:i,s Piéraird, Vanderwa~l.d.men e Van Roopbr-·-'- .·_ 'b ~, 11 conoo e all'unanirnilà il pregio ,di un modi:lUo su h1lli gli altri. All'-'.lipertura ~cli.~ _busta . che contenava il nqme dcl- \a.rus~a - la sola a-perla - ri•suHò che i,, lavoro prescelto era ~ra dcl compagno W-'ltr vcm A5'le.ri, un giO'Vane sculte<re di Mc•senbe.ek, eh.e a,pipartie:ne da ltL,go t01npo a~ moivimento soc:iaù.ista. li &~o •proget,t,o ha ris-co,sso l'a'Pprocvazione di :utti i compagni eh~ lo hanno veduto. Il _monwne.u1o - di aTe:naria ro,sa dei ~-osg1 - sarà di qruJa.lt:roin~tri e me=o d.! altezza: un qperaio e un'opz-ra.ia (grandezza quasi naiu.ral~) si a,wo~-riano d.esol<!~i a una c0-lonna che po.rta" un cu<:'1"~atlra,versato daille fia.mm2 e la iis~n.zionc; « Questo cuore ardente 111 palP-<tlo per la ~ibertà . La ba.se porl:a. scoLpilo in rilievo il c,\- po di Matteolli. L' i,na'l.l,gu.razio.ne arvirà luogo 311 15 a- &C\sil.o,con una ~a:nide manifesla.z.iOl!l.C r~lla sal:1 bianca della Casa del Popo.l~ <l1 Bruxelles. -o-

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