L'Avvenire del Lavoratore - anno XXX - n. 50 - 11 dicembre 1926

(:\. P.) ZURIGO, 11 DICEMJBRE 1926. ------------'---...!----------------------------- .\NNO XXX. NtAm. 50. ' TELEFONO 4475 - Conlo-Chèques N. Vlll-3646. SF.TTIM.\NALE DEL PARTITO SOO,\LIST,\ ITALIANO !\TELLASVIZZERA ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PIERL"ANNO 1926: 1 anno, fr. 6.-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi lr. 1.50 PER L"ESTERO: 1 anno, fr. 16: 6 mesi fr. 8; 3 mesi, lr. 2,50. --------------------·--··- -·-------- REDAZIONE: , L'Avvenire de/ Lavoratore , Zurigo AMMINISTRAZIONE: (.ammissione Esecutiva del P. S. I. Zurigo. Mililarstrasse 20 PREZZI DELLE. INSERZIONI· ~ L111e--d. o r.pazio di linea (larghena una colonna l. ~o Ccnt Per ~éclame continua la, prezzi da cen:venirsi Il PartiStocialista Italia·nriovinvaellSaeziodniFirancSiav,izzeArua,strBiae,lgaiodallAamaric Gli organi direttivi ... Avanti!,. e Direziòne del l?al"tito• trasferiti a Parigi. · Al lavoro compagni~ Viva il Socialismo! Lu Dire::,ione del Partilo Socialista /luliano prima di sc.ogliersi - in .,eguilo ai Decreto che colpisce luL ti i Par/ili dli" opposizione in Italia, rlecrelo che a clelli Partii, inibisce non solo l'attività ma anche l'esi. ten- .:a - ha deliberalo di lrasf eri re i .,uoi poteri allll Dire::ione già nominata e residente all'es/('ro compo- :,/a dei compagni: .\ vY. Ugo CocCJia, che avrà fun::ioni di Segretario Generale; Giorgio SalYi, che avrà f11n- .:ioni di Yice_Segreiario politico e di Segretano r\mmin:slrativo; .\lfrcdo ~fasini, Gino Temp:a, Siro Burgas.'i. Giornnni Bordini, residenti in Pi-ancia, Pedroni Carlo, a Cinevra: .\rmuzzi Domen~co e Lombardo Danlc a Zurigo. Il Partilo Socialista Jialiano riviurà nelle Feclera.:ioni ciel/e 'e:ioni Soc-ìa/isle llal:une in Francia, nella S11i::,.:era, in Austria, nel Belgio <' nel/" America. L":\,·anli ! rimarrei l'organo del Partito Sociaìisla llaliano e sarei pubblicalo, per ora selt;manalmenle e: Parigi. Tutt, i compagni del/Cl Se.:io,ri della Francia della Sviz::erct, delle .L meriche e 'delle altre na.:ioni debbono mellersi in relazione col compagno Avu. l"go Coccia, 10 Rue cle la 'l'our cl' Auvergne à Paris (9e) Fran_ eia. e debbono. da oggi, con Lena e con fervore maggiore ciel passalo. cercare di raccogliere i me:.:i nece!>- sari per dar vita al nostro movimento e per venire in amlo dei compa_ gni che. in Italia. sono stati duramente co~piti dai provvedimenti rea- .:ionari del Governo. Siamo sicuri che a/torno al no. stro Partilo si polari:.:erà. oggi come ieri. l11lta la solildarielà dei lctuoratori italiani residenti all'estero. Le sol/oscrdoni per l'.\,•anli! e per le viltime poi1iiche continuano e debbono e:,•,·ere più nutrite e più iang."bili: debbono costituii-e la misura e/ella f ecle e la intensità della protesta degli em1gra11li italiani. Al lavoro compagni! Con aUiuilà. con fede. con enlu.siasmo. con deuo:ione, per 1/ Socialismo, nel nome del martirio dei nostri compagni che risiedono in llalia alla mercè di 11n regime di rea:ione e cli violen:a. La l)irC'zione del Parlilo Socialista Ilaliano. 1 .\ey11ilo ciel deliberalo clella di. •:ciolfa Direzione del Partilo :n Italia la nuova Dire:::.ione si è s11bito r:w1ita e come primo suo atto ha preso le seguenti dclibera:::.io111: 1) Accettare l' inve. litura con(ìclu- /(lgfi dulia aisciolta Dire:ione e meL tere subilo in o:ione, in pieno. ·{ nuovo organismo Dire::ional<'. precedenti'mcnle preparalo nell'euentua/ilà inlrm,isla ciel/() possibile ecl or_ ma; avvenuto sc:oglimento legale del Pcrl,fo in !tcJ/ia. 2) tl partire cisti 1 Dicembre 1926 /',lvunli !, v<'drà ~eltimanalmenle la luce a l'arigi. Es,c;o sarà l'organo uf (ìtiale <1<'1 Partito. T11/ti i compagn: hanno /'obbligo e i dar<' ad esso ia mas\Ì/lla d1ff11sio11<f'ino a q11anclo non potrà e.,;sere defirntivamenle orffoni::alo 1111 p<'rf eUo serui:::.io wn_ minislralivo di rivendila. 3) Le [P.r-;<;ereciel Partito sono in ,orso di 1,rcparo:.ione. li Segretario: l·go Cocci::i. L'antifascismo La ricomparsa della Stampa di Tori.110doPo la so9Pensi-011ci11ilittag1Ji da'l go,·crno fa cista, è senza dubbio un fatto dii capH,a:lc ùmporta112a pc,r il nos1n pa-c;;c. Fatto d1 ca;pita,k impcn·tanza, 11011;ià pcrch~ a ricc11sa.:.rar:! alla rclig,:on-~ ia.1;-::sta)I , (!è:- clù> giiorinale li•brn:(' è staro ch,iamaro quel ta'lc A1n<ln.:aTorr~, 1-mn,or-t.a.t!.ato dal Becco Giallo com~ capo d~g,!i i.,ta-lici fc.s~i. _,i cl:.:c a1121.i.,ile Mu ·sol-i111lie. tri i tre pr,mi articoii di iondo, abb.:a fatto caipirc al nu,>vo di.:-ctto·rc ch·cra mc.g-lio tmit.a s..: le sue iu·nz.::mi a p1..ibbli 0.:a.rc quei d,\'Crtcnhls ~mi baHcttl1ri emana•liida lfonw clic ham'IO reso mon:)t::marnent~ cl "Ualii - a•lvo i titc,!i e le cronaohl! ~iù o meno letterarie - rutti i g,ioma- :i fasci ti :> fa•S<:is-tizzbai. La fa1s.cètiz.zaeiicnie della Stampa di Torino è i11un cento sen~o u11av- \·c11imenro torico, perchè dietro ii giornale che fu giià giolittia110 e dietro Andrea T,::,,rre,det.to il ie~o. sta'i1no i m,;iM-rnti ,ita!o-a1J11errca11ide.Ha F:ar. na oioè :il capirali~o pe a11te: e pcrchè que11·1~11comi1nciame11d1i to nuova ,ita ei;11a la frne di una pur b'landa opposizicmc bor,g;hee al nu0vo reg,m1e. li ,passaggio della Stampa f.ra g,li org-ani del :reg-imc. si~'ll1ifica che la bor~hc-sia ca,pitalistìica si è dofifi1Hivamnete immedesimata nel f.asoi mo, e che le ,·er...c.hieeia i dii.r;ig-e11nUoin opporrarn10 più 11eaI1~heu11arestsm11za pas iva alìa nu.>va anta a·llca11za calJ)italist~co reazionaria. Il fascismo - a11ohese Ro on1 e di parer co·nbranio - ha fintto per consoHdarc LI potere delle dlas,i abbienti e ,pe-r creare e ~t:albi·hirele co.ndiz:oni per ,le quali e C'.)lle qua~i la bcr.g-he_:iacaipitai~i·tica poorà ancora per :111cerro periooo <l,i tcm:POco:1tim1are nelle sue funzioni di classe . iruttatrice. E. naturale qui11di che le eia. ~.i abbienti. ohe la borg-hesia cap'tahsu:1.;a si sia110 immcde. ima1te prontamt'·lltt.: nel fa.so:•:.m'). c,1za ri- \.'.Uardo alo!.mo pe:r i vcxhi cd amrnuffi ti pri'lc:pi •l:,bcra,l,i-dmnoOTta10111 ia".cismo erma; - a parte tutta la s1n1, ;1r a :to.ria dc.i delitti e dc- ~h; orrori •1ndimen•tLcaibilie inca11celÌabill - allro non è se non il capilaii m:>, che. piìt o meno bene messo j;n s·1.lure,continua neLla sua opera arnt1-sc..:ia11e. Clic fra qucsLJ capit.aui.smoe il sc- (,;2,Lii.smosuo natural nemi:;o, no11 si 1rappo11g-cnopiù cc,rte :>rma1 i11gJmbrainti e <la,1111c,islluc ioni liberali dc- ,1,::,·.:iraichc borghesi è 1111 bene. Queste, nelle ferree ncooss,ità dc!.l,a soc,elà capila I. -l1ca rapprc cnlaYano una c:onlradd:zionc i11 lcrrnini, un non senso. Il oapilalismo, giunlo a ccrli sv,:•l,uppi,o si 1:a·oia vivere colla soddi ·iazi()!i1e p:ei1a ed ~ntora cLi queste sue icrrec ncces ità, o ·i SU!J)era1101 sc:,iaJi mo. 11 fas i•·mo raip,J)ffcsen,ta ippu11tola pos.sibi!Hà JJCr iii caipi,tlaliimo di odd;,jfarc a11<::.:>rqnuc te ·11e ne,;ess-~t:1 ferree. Ma a1ppu11toperchè fasd mo sig11ii,i:a capitalismo senza ireni e senza maschere, il ooia1lismo oltlalnto - s..:.0011fict1o1,1anon vinto -- ha ~I diritto di elevare 11-aba11dic-radell"anoi.fas.;.;,s11101.,1s·.x:ialismo. che nel prolctainiairo - di oui è g-Ltida- trova la s11aforza. Il q·Jale 1)rol0tariat0 tende. sempre e ovunque, a•!la ua emancipazione c,.;011ornicae alla libertà, e runa e l'altra 11011potrà mai rrONairc in una ~')J:;':!tàche, comunque camuffala, dcYc Yi\·erc dello sfrnllamenlo dc~ruomo ~ull'uomo. L"anNfasci.s,mo r :i\li,vrà 11e-l ·ocialJsmo e nC'l proletaria,to. l~iv,ivc a11z!i Le dcl:b0ra.z,;011iche pnbbl~ohiaAn'.> swra - 111irab:lt atto cii ro.rz.1, di C:)•raz!(io e cl-i volontà - sono la riprova evidente di qt1c to nostn recisa .tf.re-rmazi-011ec,he è bon più di u11 !'.emplicc arto di fede. L"ainfrfa ~i,mo, che 110n ha nicmc a che vedere collo sca11da.Usmoi•nconcludenlc, si sla riorganizzando e r.i11v.i,g,orcnd'e) ben pr-:s10 <;i 111ottcrà t11 marcia. F,ra le fc~rz.cdel progresso e della rcaz.i:Jll~, dC'l,la ci\ ·-!,tàe del cannibal•fsmo, del bene e del ma le, 11011 è a11c0rastata comba{t,uta l"t1Jtima. <lef · 'q1 bat!a!!lia. 1anc eonstatazioni necessarie (Lettera aperta a S. E. Il ministro cr>nte Phrnattl) Eccellenza, 1\"oi non sappiamo precisamente se Ella abbia o no cle/l'ascendenle suL l'elemento fa.\ci,,;la rhe prelencle cli rnppre.~enlclre l'Jtalifl in Jsvi::::.era. .lii e/icono che Ella è per ·o,w intell"genie e [orn,tu di sana (ìne.:.:a. Qu('- ~10 e fa temere che Ella non Si troPÌ mÒ/lo " .,,w "9-0 fra i parYcnus che. oro a Berna come iC'ri o Praga, rkuono .~lringerla molto do presso per farle fare la pari<' ciel f ascisla con tu/lo quello che di meno .,im_ 1,a/1ro es.,o comporla: per,ec11:ione < oniro gli ilulioni the non sono li- <( al regime; pres.~ioni .\11/ go11erno ,1·i::cro perchè sopprimei, per gli svi.::eri e per gli iloliani, ogn; l1ber_ là cli critica contro le m('ne fasciste r·hc 11011 si s110/gono -oio nll territorio italiano; t11ribolc1l<> a: capi-fasci- ~ti perchè, nei loro rapporti segreti al youerno. la fascino in pace; ecc. Com111ir1ue. poichè Ella - assu. mC'ndo il poslo d1 .llin•.slro a Berna - cl,ch ·arò di 11oler essere il r-appreH nianlc di l11Ui gli italiani <en::,a cli- -.tin:ioni di partilo (il che. a/ g orno cl'oggi, è mollo), io. italiono non fu- ~cislo. r rdisco r,uolgermi a Le per dirle [rancamenle il mio pensiero. che e ,i pensiero di tanti e tanli italiani residenti in Jsviz::era. .Yoi constatiamo 11n follo: che l'unica cosa che i fascisti dt, qui fanno bene. è il ba<:.~o pionaggio. E" la crea=ione - in paese straniero ....., di q11el/c.; rete cli informo.:ioni. di dela:ioni. di minaccie e - solo che .si possa - cli persecu::oni che in J_ la/1'a è oramai co. a normale (normale per modo di dire) nella 11ila cli tulli i giorni, ma che all'estero non cleve es. ere. tolierala. La lisla nera preparala nel Canton Ticino è una prova ciel/a mi.<'eria morale e men_ loie della genie che Le <,fu al/orno. .llenlre da un /alo si tacciiano da diflomalor; llel/"llalia lutti coloro che. anche in lsvi::,zera. osano dire r·hc nel nostro pouero paese non c'è· piil. libertà, che coloro i quali non si b11tlo110 Cl capo (ìtlo nel fascismo non possono più viYerc - dall'altro loto si proclama chiaramente. senza g!ri di parole. che in llafia 1111 solo partito ha il diri/lo di esistere. il parI,.lo fascista, e che coloro i quali pretendono cli appartenere ad o/lri pctrt,t: e cli agire conformemente alle loro ide(' devono essere p('rseguilali ed eliminali. Se w10 cli noi sii permei/e cli espri_ mere le we opinioni non f avorevoli a/l'alleale governo. c'e subito l'individuo che ha sentito e riferi.<-ce mogor; allercmdo il senso dei nostri <Fscorsi - e c'è chi raccoglie l'inf orma:ione. le da forma in rapporti e studia il modo come perseguitare il temuto avversario. Se 11no cli noi è segnalalo come onlifascisla io si sorveglia anche, scusi, qua nel o lw bi ·ogno cli fermarsi Cl spand'!r acqlla per sapere dove ,,a. con chi parla. eh; riceue. e cosi uia. Cosllli puo fare q11cllo che vuole; ma se apre booca egli non l'ha a. perla - secondo i f ascisli - che per mal('dire il suo paese. per preparare 11na cli quelle congiure cli caro.llere medioevale r1 provocar le quali .(i sa ora con quanta c1Lra si impegna il patrio gouerno. Tutti costoro che esercitano lo spionaggio, rodendosi cli non poter esser<' in Jsvi:::..:era ubbastan.:a agu.:- .:ini come lo Si può essere in llalia. sono poi quasi sempre gente che dal punto di vista morale e inle/letluale ha 11110scarso valore, quando oddirillura non ha w1 valore in{ eri ore a :ero: giovanotti senza arte nè p.ar_ le chC' si sono messi a fare> il fascista per viuere comoclomenle senza la11orare ,111 serio; imboscali che ora parlano della guerra come se l'aves_ sero falla es.9', e solo essi; commerciani i sen:.a clientela: prof essionisli mediocri in lulti i sensi ... Noi ne conosciamo parecchi e, se li confrontiamo con quei poveri diauo/f che scappano ora clotr lla/ia - poveri e sen:::.a 1111 clomani - colpevoli solo di auer<>w1a testa che pen_ sa a moao proprio. sC'nliamo la infinita s11periorità d1(' i> clul/a nostra parie . . \'o. per quanto f'eN;ere q11el. lo chf "amo ci possCl costare noie e s<1rr1(ici: la comodità che e: prouerrcl>h<> dal/'es.\erC' accClnlo a dei Ferralo e a dei Laorca ci M'mbra assai inferiore al nostro stato atl1wl<'. f;' per q~Icsto, Eccel/en:a. che noi non imiidiamo Lei C'o<lr<'llo /or. e. per roc11011idi carriera. a s11bire la peMmle compugnia di (JILesti signori. *** .ìlu lasciamu More: ogn11no sceglie 1/ posto che o la propria coscien::,a o la propria conven'en:rr consigliano. Quello che volevamo dirle è che, ,<e in fsviz::,era la genie ha voglia di occuparsi wl serio della sil1w::,ione itaiimw. l)(lsla la forma di propagami a come la fanno. (fili. i fascisti ilaliàni per p('rs11acler/i che ra.::a di libertà esi.~te in llalia. Che roba. Ec_ ce/len:.a ! .\'on parliamo ciel/a rello- :-ica indigesta. sen.~a alcun conlem,_ to. stereotipata, che è runica manife .fo::,iow intel/ell1wle del fascismo. ,Von c'e ombra di pensiero, ne cli sentimento. in quella prosa. Lei dourà ben leggere. per esempio. quel pouero foglio cli carta c{ie e ce sei-· t,manalmenle o Lugano per opera dei f ascisli, e certamente - poi ehè mi dicono che Lei ama i buoni scriL lori italiani - Ella è del mio parere. Parliamo piulloslo cli tulio que_ sto anf onare dei pochi fasci sii nelle diven°e colonie italiane della Sviz- ::cn1. Eccellenza, segua allenlamente la [oro allwilà - e vedrà quanta grossolanità. quanta smania di sopraffa- ::,ione e cli violenza ai clanni di tani i ilal,ani i quali, venuti qui in gran parie da tanti anni. d'i null"allro uorrebbero occuparsi che cli lavora_ re in pace. Questi ilaliani dapprima hanno guardalo con curiosi là, forse cmche con s:mpalia questi giovanotti che parlavano allo ciel loro pae_ se. Qualcuno s·è anche la cialo attrarre da essi .. lla quando si è visto quali Lipi si ono messi avanti con la prelesa di rappresentare l'J tali a lontana e amala. quando si ono accorti che palriolli ·mo voleva dire monopolio ,li pochi a dispello dei più, allora gli italiani che lavorano hanno voltalo /oro le spalle. E poichè., in lanli anni clii oneslo lavoro essi hanno avuto modo di allacciare relazioni con ci/ladini svi::,zeri. nelle case di costoro, Ec_ ccllenza - quando le porte sono ben chiuse e si può parlare liberamente - non ono proprio inni quelli che si cantano al fascismo. Proprio ieri sera (l' idea di scriver/e questa lettera mi venne di là) una degna signora vi::,zera mi cliceva: - Dio mio, questo fascismo come manca cli mi ura ! Ma quando finirà in llalia questo /alo di cose? Io sento che da noi, roba di que$/o genere non sarebbe permessa. - Questa è. la réclame che i {ascisll fanno al f asoismo. Se anche il buon nome del nostro paese ne va cli me.:- ::,o, la colpa di chi è? (,radi ca, Eccellen::.a, i nostri ossequi. UX IT.\LI.\.K0. 1l prof essore interroga: - Signorina, se le vien deUo che il cervello della donna è meno voluminoso, e pesa venti grammi meno di quello dell'uomo, che ne conc/11_ de lei? - Che in fallo di cervello si deve guardare più alla qualilà che alla quantità. Clamorosa dimostrazione d solidarie colproletariatoitalianoalParlamentoCeco-slovacco l.asedutasi chiudeal gridodi;:abbassoMussolini. La com,pagna Balabanoff, per inca, ico ael Partito socialista tedesco zn Cecoslovacchia, aveva intrapreso un giro di conforenze su! lasC\is'l?O. Le conferenze avevano polu/o aver luogo, indisturbate, in pa:recchi centri, quando il 25 Novembre, Guivala a Praga, senza che gli fosse lascialo il !empo di rifocillarsi o, comunque, dare avvi.so ai compagni del suo arrivo, dove/i;? recarsi alla Direzione di Polizia ove fo cos!reltet, pena {' immediata espulsione, e, sottoscrivere una dichiaretzione, con la qual.! si obbligava a non parlare di Mussalini ne dei suoi sistemi di governo. Alla sera, la noslra compagna aveva appena in:ziaio il suo discorso, in presenza di parecchie centinaia di op,ua.i, quarndo fu interrotta da un commissario di poli=ia c/ze con un nugolo d; agenli, fece sgomberare la sala. La conferenza ha pot11to lo stesso aver !uog,-, in forma privata ma l' inqiwlificabile conleg,o :lei- /a Polizia provaci, una interpellanza al Puriamenlo. Traduci<rmo per i le!!ori dello Avvell.!lre, dal Sozi;.Ldemokr.1l di Praga, il resoconi'o d2lla storica seduta. Da lun~o tempo il Panla1111e11nton v;de tanla irr.itMione come oggi, a-l1orch(; il compagn:> S..,harrer,con co1J1- ,·ineenli. parole, grida va al pubblico <'Ccitato il disciplinato modo di agire della pOt!izia neMraissomblea Balaibanoff a Praga, dimos,traindo la piena 1espo'.11abilità del G-:>ve.rnopcf i ia tli terrorisrici dol sangiuinairio fasci- ~mo. Ad ogni momento veniva :nterrot,ro da gridi di «Pfui, Hamba» contro il fascismo cd iU regime- bUJO.)rat;c:) ohe regna nella nostra nazione, cd un vero tumulto empi1Va la safla Quando egli CO!I fonti parOlle e!Jpnme- ,·a al Proletairiato lta1liaq10 tutta la nostra solitl0.rietà. Tcr1111inòiii suo d~scor-s:>chiedendo che iii 111i11istrdoegli intenni si p,rosent1assein pcrso11a a render conto deM<i! , idlc-nze della poiizia, vio-lenze cau5a tc certarmente idal mi111isterostesso, ~I quale si prostra CO'llpiacere ai piedi di Mu s:>lini. ro-g,lie la libertà di pardla e di a semblea 011de ,piacere a quel demente diittatore, Ri,ma111oera a vedere Qua1leposizione a sumera1mo i paq·titi 1t0ive.rnati,vi di fronte anla ,nos.tr.ai11tcnpelilanza cd a quella consimlie dei socialiisti ceco bvacohi. A·nche oggi u11 piccolo g1,uJ)podi aigra1-icechi ceroawa di aumentare r i,ra dei nostri compaig;ni 0011e1sclamazioni e grida, ohe cessavano però -ben1presto, ed essi dovevano abbandmiare ila sala aiocoanpag-nati da;lfle grida di «Pfuj» <deisociali ti unitamcn,te- (cas:> rairo) a quehlo dei comuni,sti. *** airomo ora curiosi di srapere se i parti.ti reggenti tedeschi proibiranno al meni, tro Cerny di prese11tar,si,cQ~ mc a nosbra richiesta, e se difondera11110iii a11guiJ1ariofa cismo italiano. Per la c:>mpag11aBatlabanoi,f, ohe a11001raqucs~a nobte e neMa mattinala era ricorcata dailla Pdliz.ia e ohe non conosciuta vo'tè a.ssÌ'Ste,reaU-lasedut,a da una ,trib'llna del! Parlamento dove e sere tata una grao1de so<kli~ sfazione l'acqui tare la cortezza che r i•n,teiro,proileta,yiato eco'.) ·lovaicco è fermamente t1111itoa quello ita!liano, coi! Quale. pa,rte i11esi•lio pa.rte nellla propria patria. comibaittc il fascismo e vivamente di:-sidera che quosti storici cpisooiJ d'ltaCdia aibbiarn:>utre·to 111t1ermine e che il Prolotarriato po,s a nuovamente procedere e 111i~liora,re k ue orgainizzazioni. A•nchc 1111 oratore socialista ceco ed w1 c:>mu,11istaespressero ,]' i11di- ~nazioJ1e dei rispettivi pa,ytiri 1pe,r il trattamcnro usato dal'!e auito,rità in conironto de~la ccmpa,gna Bailaibanoff. 1,1 cornpag110 Sohafor disse 1>ri01cipal111ctnc qua111tosegue: La polizia di Piraga ha ,ieri ccunpiuto ·un atto così vergogn'.lso, il più tri te che dailla stessa si poteva aspettare, ~ (:he è 11navergogna incancclfa1bil-cdi ironre a cutla ,la pubblica o,pi II ione. La nostra orga•11izzazio11ec. ircondariale aveva invitat:> ieri sera per alcuni dis...;.ori su Mu- soli·ni, iU fa.:;cismo ed il 111ovi111e11oLpoeraio in Italia la grande rivoìuzionaria Balahanoff- In molte locallità della RepubblLa erano già state permesse tali c:)llferenze e ~alo la Polizia di Praia si riserYò di brutalmente impedi·;-lo al pro peroso, proletariato, per ~crvi•lc affezione a Mussolini. Compa,gno Dr. Czcch: E" una verg-og,na! Dove è il miui,s.tro deg11itntcrni? Deve C'.)111tpari.re! -ebbene la conferenza fosse stata an111unciatacd iii tema pe11messo in bt.: 1ttc le forme, la ccrnPaLitna Balqha11001al suo airrivo a Pr-a1ga,fu senza 11P1m111c110 averle concesso il tempo di rifocillarsi e di rifarsi dagli s.traipaizzi del viaggio, wndotta in P01lizia impedenddle perfi1110d, i mettersi in coirnmcazione coi capi dei partiti sotto rise1we e 1pretesti ,inse1nsati. Compagno Czeoh : - Con la mogl ic di uno noo hann:> fatto così! Com11a\g"110Scihafer, con1ti1111ando: Non a pcttaJVannod-aUlapO/lizia cecoslovacca oomip1rensionc a'1.;unaper la ~ran:dc ,battagtlia s::icialista, uè éonsiderazione per tma donna infc-lice la qua1le per l'a1J11orc ali iproletariato f.t1 più volte esi,lia,ta, ma ci saremmo aspettati almeno i riigua-rdi ohe si usano fra uo111i11ciiv~li. . Co1111pag,1K1irapa1I: Questo 110,n P:>Ss1amo aspellarlo qui! . ~a la polizia so-i-passò ancora i I11111lidella sua -&faccialaggine! Ouando la compag,na Ba1Jabano.ff davanN a numeroso ed a,ttent:> pub~ blico, cominciò la sua co111fore11zsaul tioma .permesso dalla pcilizia. en,trò il ra,pp:ros-entante <l>cJ regime e senza alcu11 ri_g-i1ardo sci01lse ll"ais5cmt,lea e lesse i-I decreto po.liziesco. Compag-n J Ezech: Ne1Uavecchia A1Ustria nessLJ>noavrebbe azzardato fau· questo! 11cornm:issario dc;>marndòUa parola forse per spiega,re ai p,re6eJ11itli perchè dol decreto (grida di «Pfui, Haunba»). Un secondo funzionéllfi:> pro,tiestò ail gri-c.lt di uno dei presenti (E' una ver.&"Ognaper la ReJ)Ulbblica). Sai~>iamo ohe Questo ordi111evenne ema,nato direttamente da.I ministero degi]i i11te1111ei -lo re11diamo .resp:>naibi,!c dello scan<lafo. Poi facciamo osserva'!"<.a' .I Regime ohe con ciò egli 11011riescirà a sohia'CciaJre il proletariato e ad evitare ila sua aMversio111e J>cr ili san1,,g1.1inarfiaois-cismo ma ben- ~ì lo rai~foa-zerà mag-g'i~nte. Eg-N 1a·cendos1servo di Musso1li01inon ha rioava.to ailcua1ut-ille"ma ha dimostralo a•l vr:>ll.tta,rìato di questa nazione il proprio cauait:tere reaziona,rio- Con pa •ione cres_ç.entecoanbattercmo il \"O tro sistema ~ nessuno potrà mai i11rupedi-rcdi i c:>mpierc il nostro dovere verso iol prolejariiato ita1liano. E di iirontc alH'esrer-0 forse tma acoua ,per ecciit:are i sentimernti contro le tirannie senza pa.ri •sowortate dai! p-rolletariato ita~ia11:>. a1>pia1J11ch0e ile borglie,slie ,per iii,1t1o di clas e si considerano unioo a_Miu olini ed al uo vergognoso rett1111e ohe un alJ)peMosa1robbe inutile. 'Putta via il pr:>letania to in1ter11azio11allc1101d1i111e11tiohcrài fratcMi itadiani. Cara•11tia1110 ali prolleta1riato italia110la nostra si,ncc a a:ffczione cd il

noslro col'd.oglio per il ~uo l1· :,le dcslino e lo ammi1·iamo per la !;Ua tostamza. C'è per i oeohi llll 111ot1Yo1>Jaw,ibilc di far 'i cLif011s)ri <li Mus~o~i11i? La polizia di Pra . ..('a è ìorsc qui per aiutairc a so,p,primere la libertà? 011 si dovrebbe ammettere che ov1111que cd ainche i11 quo ta nazio'llc il PoPolo dcmocratùit..:.o si u11isca per combattere la f :mnazionc di un reg-irnc terroristico e sanguinario come lo ,'e-diamo atrua 1lrnente 'i11 lfalia? In una nazione dove r~azzi e uom:11i ·ono battuti a sangue. dove g-li ·>pcrai e le ,loro con orti ono i11cate11ati e minacciati di morte ol)o per..:;hè fedeli alle loro :.>rgannzzaz~o11i. <love bi oirna combattere co~1 rutta la forza co,ntro un rcgg.iln1e11to di vergog,1osi, i111una nazione simile 11011può esservi nè coltum ilè h_u:}lìi costumi. Se fra. la classe borg-h~ e , i fo,3-st:- ro degli uornin~ co;1 un po::o dli dig-11ità, non avrebbero n d(}l\·circ di protestare contr:> ragire dolla pol1izia prai__~hc-se?Ma purtmp,po sembra cJ1e noi si relroceda, che anc·he in Ce::oS'lo,·acchia quella noca demo.:n.tia che ancora esiste vadi e tinguendosi. ciò che procura Qìél•ndc piac~re a I rcg-imc poli7JiOSO:>. Il compagno .:hUicr ram111c31ta che i faitti di ieri o:io •uguali a quelli che si ,r.iissero 80 .an111Ji fa. clLl'a ernbJea di ieni si ~>otcva ammettere ohe si fosse a11coi;a in quei tompo reazionari. Allora erano Pernerslorfcr e Kro11a\\·ctter, contro Ka:ilz. Sarebbe curioso il saipere se oggii un tale K,a·ifa si trovi ancora neHa repubblica. A queste pairole i poohi borg,hesi abbandonan) la sala scg1Uiti I dadlc .strr<la «rnui» dei 11os-t11icmn,pa,gintl. rn compagno Schaier prosegue dicendo ohe non si tratta <dli provvedimenti pre i da organi dipendenti ma bcnsl oma:nari d!ircttaim{'lnte cl.ai! ministr-0 dogli irntemi il qualle è peraiò reSJ}Onsabile se neHa not1te e noHa mattrnata la c;>mpaigina Maiba,nofi i,a dalla poliiz.ia rioercaita, se un funzionari'<.>di poliZlia si fltÌOJ 11l1Ò della SUld partenza e se si vuole impc<l.irlè_ di con tbnua.re le sue conforenzc 1pout1c:he. ià doive deve ancora ,parlareHl compagno S'Oh~ifcT fa rim:uca_- rt dhe il più spioai:> sairobbe che 111 111i;,n; 1 stro si pres01i'tasse in per,sona per spiegarci i provved.innenti wes.i. E' la Occo-Slooaoohial uno staro libero o vassa!Llo di Mussolini? A quc- ~ta domanda dovrebbe ri p:mdcre il rrn; 11~is,tro ! Qua·loa:a uno stmmiero venisse a tenere una co111fcrc-11zacontro il socialismo, in difo a del fascismo, a,l!ora sarebbe festeggiat:> e la poJiziia si fo.'robbe u11 dovere <li a coltar1Jo ! L'aratore porta arncora a,Iouni hip(,;i esempi. No11 è la .prima volt~ che la pol,izia aitisoc colpevol1110,1tc m sim i li caisi. A.Ila d~m.>straz,io•nc dj Trauto11a'l:1, per esempio, u11 commissari?_ ,ionpod1va l'esposizione di un marnresto sull quale figuravaino le cifre del bilancio per le scuole popolafli e quelle ,per il 111i1'itare. Douto ma·nifcsto VC'JlllC seque:,trat.>. Noi saippia_mo ohe ain~lle i11questa a scmblea siamo sorvegi!rati dai poliziotti. che da un n~o_mcnt~ all'altro ci si può levare ·il d1r1tto d1 padarc libc-ramente, che tubt? le nostre assemblee sono sorve,glratc come si nsava n:!'Uì'ami::.:i A.u tr,:~. met:)dO compiaccvoJmente adottato d_a quc~to r~g-imc. Potrcmn!o ~resto ?'- re, 110'11siamo più austnac1.. ma s-,a: rno lo~lizzati. Se i .cr0de dr poterci ,impedire di dire la yerit~ _sul ten~ut~ fa;.<:oi1110.sui suoi 111et::>c:;1n'1umarn. s1 sb-ag-lia ! Orn prowio vo~liaJ1110ixHtare do,..:.u11101tip-::r far si che quc to pC1pc,10 .~·Hne aneli? _quc\lo frainc~~ po~sano l(iudi~are rl ra c1s1110qual c. !11 Francia vivo110 o•ggigiorno 1_00 mlla iuggiiaschi italiani, in magg-10T parte -:)pcrai ai quali è_ tat? ~ol,ro og-ni avere, rovi•nati, 1mnacc1~ti e ~he l1ainno doV'uto prendere fa via doli esilio. In Francia essi hanno _trovato un asilo, e la Ceco-Slovacch1a deve considerare r Italia fa ciste! c1111lutto Io deg-no. appiamo eh~ il popo,lo italfaino 11011 è ros,po11sabi.lc d1 ~usvh:11i e dei uoi scanda,li. _cl_1cI assai i11i·>è divom_1to lotta pol;~rca. che il fe~ tel(giato dittatore e I ideatore del l'uccisio11e Matteotti. Si oonohi J)urc di· provare id ...:.011trario di dimo ·brarc che ciò nor~ s,1a una v~rgogna ll)Cr ,wrfii i p~poli c1v1!1. ma n:>n ci riescirà aid o tun!:uor_.:: 111 noi questo sentimento. on rre c1rct~ ,ieµpul'C' ad arr_c~trare la_ lotta ~,e __i•l proletaTiato -ital1a•110con•_t111u_amal.!.(':t1~ do i per,icoli ohe lo 1111naco1a110-Se ,:-~gii le orgainizzaz,i_o1_r( _so_n~. s~~c sciolile, se gli uom!111 m1gjl101, g-1~1-.- ciO'nO nelle carocr,i o<l han11_0_dovuto espatniarc. verrà l'ora in Clll il POi>O- .Jo u111it:) i sol.lov~rà contro qucsld 11a1;:;chia doHa civ1lrù. Ciò che noi chicdi·alllo è ohe !1 mi_- ni t:ro degil,i intorn1i si P!·e_enb1 qu~. ohe ci dichiar,i e Mu soltn1 _e_la su.i bantda hanno rl di-r:,tto dii l)rCY1 , 1:ur 11 ~~a mani1fcstaz,io11e r11 ~eco-Sl?va.cc!11.1~ nelb qua1le noi ,·ol(l ia m ·> d1most1 aire al .proleta11iato itaVia110 la uostr3 '-')- !ii<la·n?età. I }L:\.: ~omparirc qui ,a 1dar du~l1.: ~1pi-::.:-azioni, poichè an0!1c al r~~illlc <lc,·c J)rc111cre ohe questo scandalo 11c:11, 0111(:11nrtato alL:stcro, e eh'..' l'onc:,rc dello tato sia dii-.::-.o. Anclrc lui <lcArcbbc onorar~i di dire elle qui 11011si-alllo servi di Mussolini. Qualora, ..:}mc proba,bik il mini- :-.tro 110n s.i ,prcsclbtassc, ~LPJ>iamo a ehc conclu ione dobbiamo allc11:!r~1Lsappi:11110 .:!te dovremo con tutte :::! i ;r;,,:,: -xl i11 tempo util.: impedire oh~ i'I destino ci porLi si basso, dcA:.: c.~l!'i il vrolcr:1riato •irali,mo so- "li,ra. ( Lunghi llf)J)l!IIISi f)Ur/0/1() dai Ùllll· clii -;ocialisti e comunisti, frwwni. ti alle f!r:da di abbasso Mus olini). Docume11ti L'agenzia italiana - ufficiosa Cin- !ormaiore della stampa in[orm1 i giorPali anche esteri che Zurigo è diventai.o il centro dell'attività antifascista. Là ci sono Treves, Turati, Bocconi, ecc. ben provvisti di milioni forniti naturalmente - dalla massoneria italiana. Tanto ben provvi$ti che !unno già com· pralo un p,alazzo, di dove iliramano circr.lari in lutto il mondo ... E via di q11e· sfo passo. L'agenzia l'Informa/ore della stampa per di.ffondere !·avole d:i questo genere deve scegliere fra questo diler1ma: o essa è in buona fede, e allora si vede che i suoi servi7..i [unzlonano come il cervello de' suoi padroni; o ~a è in mala (ode e allora ... E allora bisogna doman· darsi il perchè di queste pubblicazio~. Per provocare nt:.ovi atti di rappresaglia contro socialisti e mass,oni? *** Il Torchio - giornale fascista (ma ci sono più, oramai, in Italia dei gioma· li non [ascisti ?) - commenta in modo proprio deg:no di nota la situazione della stampa italiana non ufficialmente legai., al regime. Il Corriere della Se:a? Ospita ancora dei redattori non lasostl. Signor Oietli, fate il piacere cli mandarli a spasso. La ,Stampa? Fu venduta da Frnssati ad Agnelli per 40 milioni di lire. Male! Invece di dargli 40 milioni bisognava fucilarlo. Ec.c., occ. Qualche svi'zzero ingem:o domanda o.ncora: - Ma come! r on è le::ito a w1 giornale - impresa privata di assumer: i redattori che meglio gli garbano; di sostenere le idee proprie? - - No, no. Ecco, a proposito di re· dal-tori, la teoria del Torchio. O voi -- egli dice ai giornalisti che appartengono a giornali no1,1ufficialmente fasci- ,;ti - siete contro di noi, e ve ne dovete andare. O vOi siete con noi, e ve ne dovete andare lo stesso, perché non abbiamo bfrogno di voi». Oh, ma si tratta di un giornaletto ... -- Sì, o f.ignor svizzero ingenuo, il il giornale è proprio i.:n giornaletto come tutte le pubblicazioni fasciste che pullulano in Italia, senza lettori e con lfratura minima, a spese di Pantalone. Ma. col regime della stampa che vige in Italia, un giornale non stampa nulla che :ion piaccia e che ma~ari non sia sug- ~erilo da Mus~olini, Ergo ... Ricciolti Garibaldi era agente provocatore in Francia al servizio del governo fascista che, per mezzo de' suoi La Polla e Sala, gli mandava ordini e da nari, molti dana,i. Tanti ... Sentile questo dialoghelto fra Ricciolti e suo fratello Sante, uomo della stessa pasla. Diamo parola che il dialogo avvenne proprio fra i due galanlomonj. Sante. Ma dimmi: hai prop· io ricevuto del danaro? Riccio/ti. - Sì. Sante. Quanto? Ricciotli. 750 mila lire. Sante (sdegnalo). Ma com~! Tu ncevi 750 mila lire e, quando le ne chiesi 30 mila, mi dicesti che cri all'ascit:itlo. GenLe moralissima. come si vede, questi Garibaldi! In fondo, è meglio così. E' finita, se Dio vuole, questa coda della epopea garibaldina che pesava in lutli i modi sulla vita pubblica italiana. Ma i giornali fascisti come hanno potuto tenere al corrente i loro lettori su questa questione che, si, deve ~sere un poco scollanl~ per essi? Li abbiamo letti con vera ,:t;,•iosità. Se la sono cavata prima di lutto buttando a ~re Garibaldi (e questo è naturale); po, rac. corciando le notizie; infine - facendo una confusione di cui solo gli imbecilli non si sono accorti hanno tentato di far pasrare l'allivi1à di Ricciolli Garibaldi come atliv:ilà ... anl;fascisla. Sfido io, che non si , ogliono giornali di opposizione! Sessuno quaggiù è felice ~e non i 1 eri idio/ i o i veri sapienti; io non sono abbaslan::.aidiota per sorrider(' alle vanità e abbracciare ll/1 r anlasma nè ho abbaslan.::asapien:.a per elab~rare 1111afelicilà artificiale del dolore. Joun.g. 1 liotecaGino Bianco Notereile • e 1,0 lcJ.;g-~rc ; nomi dt c-.:i't.; picmm..c. I utro sta ..• a J)O'torscl.: pr ,curare. ID margine An1clte .({1~i opera:: dcl-!.1 T~~.òtura me:)~anica Cozzi avc\'a.110 dalla loro pa.rtc tas ati, i arl'.:<)ii d; ]cl(g-c ... s,cri tti swlla carta ..... ----------·-- Il pr0'tu.: cLi Callaratc dc, ·~ss~r..: una persona mo!to int-:lfor{!nt-.:• 'làn- { > i11t0Vi,:zc11tc.almono, da e,~pirc a mio l'aria ~hc ,pira e i tempi cl,~ .:,}rrOllO. \ al'.~a ;1 , oro. Un b-.:1\!iorno, a~1zi t111brutto i.:;iorno, !(li opera.i dèlla Tessitura MeG-:a11i-ca Cozzi d' S. Macari > Sa111ara to, andando al Ja voro, os- -.,c1Ta110 in portincrta LUI avvi.so prca:111un..:,ia,tnc una iliminuz,ionc di pal(a. Colite pa l(hc eh:: corrono in It·1- !ia in rez:111-.: :;allaboraz1011ista. simile pr 'a,1111unzio 110111nt-::\'a C:)rl1mc11L.. suscitare 110~li opera.i u-:io ',CUJ)'J)io di allegTia. (;li operai dice Il Popolo d' Italia - si Hmiitarono a crLt!care J'av- ,·iso; p::>i- ano!J'essi conosco110, pmtro;mo. i tempi clt~ cocrono - si a v- ,·ian-0110 al lavoro com~• d'abitudine senz:i la111e11te'lce --enza proteste di sorta». Ma il pa<lr·.mc c,h ! a11ch·0 -;o sa ,,;osa può csizerc coi tempi che corrono orr~so o :,nd:spottito dall'i11cre:ib~le ardire dczli ()J)crai, tol e fa corrente, 111cttondo d(_e sempre Il Popolo cl' Italia - butti g-li operai ndia ~o,ndizio11c di 11011poter più la- ,·o.ra:re. Questa perla cl,\ padro11t: a,,.:,·a. in -;ostanza, ~ozr.aw per ben due volle contro g.H arti-.:.:.i,li della nuova lcg;.!c ~;ndacale fascisla. Pr;mo: perchèuna cventualr diminuzione dii pa.(he 1,on può essere decisa dal padrone e com1micata dir.ettamcntc a$(1:iO'i)Orai, ma dev'essere trattata e concordata con •l'organi-zzaz.:one != 1i,1dacaJ!c: s.::- c:>ndo, •perchè, i'rl flin dei conti, av•~va sompLicomenic faMa una serraita, e andt•. la serra ra. come lo sciOJ)OrO. è dalla 11110\'a lcgg-c severamente vietata. Quel signor CCYu,i avrebbe dovut,> 1endere conto alla Ciustiizfa fascista ... (;(!'U.'.l.leper tutti- Im·cce è cap;,tato, aJ c:,ntr1rC·), che g-li opeirai si sono visti citati 1.1ilaP!·ctura di Ga>!lairate. dov~ :·•j11tctllizc,1tissi1110pretore li ha mtti •~()111dannati. Que. to ("dfficanre ca. ·etto tt110 ira i molti ,;lia a <l!mo trarc come e -padronato e mag-i~rraburra si s,)a?1~ subilo falli capaci dello spinto :::he informa la n.uo,·issima legge si11d1:~al:! fa oisla. la quaile. comLmquc s:ano -.:ti!.lati ~I; aroicoiLi xitli. l1a un u11':::o se )po: con :}g>nare mani e pUlii leg-a,ti gli operai alla Cl(Oi t,i.:a propotc11za dei padroni. M(\ quel clic è più dcg-no di nota i11 CNJ:!-;tocaso. è il co,:1tcg110 deWor- ~a"10 massim., doli•:' Co,:-poraz.ioni. 1cl quai!c or~a:110 ~li operai. a!lmcno quat>do si trovano ad a,·er.:: ra~io11e. doncbbcro sentirsi cmesi. Il Lavoro d'Italia balbetta invece d' crr')ri <lc-vuti al fatto che la mal!''stntura si tro,·a di fron,tc ai primi casi d'appli.::.:izionc d~lla nuova lez~c. e rini. :::e por clrie<lcrc che non ~; d:.:1 a1~b le1t(('!.' <:te;.sc;a « una scv0n l: sproprrzionar.a imcrprctazicrnc davanti ad atti 11011ccrta111011tc aipprornbili ma sempre gimlifìcabili: J) per la ma,nca,,1za <li dolo c:}ntro lo scopo 1C.;n<la111;;11 tailc dc.Ila legge: 2) per la .~ilora11za della 1lez~e tessa che 11011 s,i è a, uto a:th.:ora il tempo marcriak d,, divulzarc ampiamente e minuta11,011teira le masse•. 111 ·omma, a andare contro la kg-- z<; scr: tta è . ta t,> il pad ronc; 1;11 >- pera: p.)rÒ. an.;11.:: -.,e pvtc,·ano cs)crc pordo11ati pcr ques,ta , olla per ma11ca1Jza <li dolo e per i~;wra11za <l.:.h'.a IC!.!l(C. ·ono dal!a parte del tor-to. E que"ta è l'aiHe.\!ra 111)raie dcMa favo.la in pcr:nl-1as..:ista-..:0Maborazio11ic;ta. >t * * I >l'I resto sono i11ez·.: c< teste. Chi , c)rrù 111ai sofìcrnnrsi su queste mis.;r:..:. Pl\'pr;o m.:n tre il rascis1110 pr mette la Carta nazic .1:i.,'.:.d: el la- ,·oro c t111a,, cni re imperiale? Prc prio così! 11 ia ·ci ·mo darà b(.;11 prn to ~ tu•Hi !(li operai ital'~ni .... u111 carr:1. L'ha prca mu11..:;ata HossO',li in o.;:;a :0!1c dcli' ,i•11ai1zurazi,'-nc d::!1 hrst> a ri!;pp,> Corridoni• In occasione di ranta bella fes1:1. ~I' op::rai d10 P'1>PO CorriJ011; vGII~: , 1 l'bcri. seno ,;tJ( irrcg-zimcnratr come ta:nti s::hia, i e '-PC<lili da ozn' l)artc dcòb Lombardia a ~lil:i.no aJ i1s::..ytla,,·c le spa~c<,na te e le btt l!ic del bue padano. 1'I fascismo ha detto lfossoni ha 111arciato su lfo111a per riparrt:,rsi da f?oma a ri::011quL tare g;!i italia:n,;: dom~ni. COII i Z<t.ziiaT<lohti, COII la fede, con le l..a.i'mcttc conqu,isicrà il po. to eh,' ali' Ital:·1 CGJ11J)CtC',Id 111011do . E demo ,l\ ere po, ·a to a 0111rno d'am,e COlllC 13iazh di Vil(g-iuto. ffo .. olli ha og-g-.i,mto:, Il iasci-;1110 L andato i11.;011tro al la"oro e lta fatto del ,-:n<laca'lL 1110 ! Mlr,imonri ~I 1as.:is11n 110 1 n arcbl:c stato u11a Rirnh1zìo11c. ancbbc olo troncato u11a ;01 za cli disg-,rcznioilc sociale; ma :1vrcbb:: r;nsal'.dato irl potorc delle .:lassi ,dJhionti ». . E s.:ccomc i I ia. :.:ii1110 c111 c q11c!l·a·11ti11nion::ilc eh-:- 11cdubita I - 1•·J11 lr.t r.n'S<vl<lato ·1 Jh'l1:.·Te Jell..: dassi abbi-.mt1. il fascismo darà b(;il ;p·e-.,to b CJ:Na nazio11a·k d\)l lav()To. Che .:os~• '>!'J quc-sta famos..1 Carla c.:c lo <1:...:e ,.;,,1.:omun1ic,rto qu:i .,.i. 11i1:l"iialc del M:in;,;ccro deHc Co11poi-az·,J11i: La , Cairta . a <lificrcnza di .in.!!l0<~L.:pubblLazir>11i esistenti in a1ltri pac:--i e d1c 11On sc>110aJ.tro clrc la r.. .:cc-!La inorzan:,.;a di lcg-g-i sul la- , ..>ro, -.,arù una sm tosi orzanbt di 4uclle dispo ·izioni i11 ma·Lcria di la- , oro e di asshtcm .a. -.,ociailc, che so11 '> orn1a: c11trait..: ndla prau'..:a g-c,1cra!c e -.:hc scn:> a:::..:-oltc i11~11tti i -.:011t1atti. Queste 11onne, ,·-:·r > mi~•in10 <.;0mu11e de1101ni: 1natorc ddb k!(islazionc e della praitica del ,lav(,rn, r,i- ~uardano i minimi di salario. zH orari, g,ìi uffic; di CO!llocamento. ·I\! i11dc11nità di L:enzi::iment'l, {(ii inforrunì, la l{Ìurisdizione sul lavoro. il dopo-lavO!ro, 1-.: i. tituzio:i: prpf,..:-.,sio11ali e I~ ferie». Tutto qui. La difit:.rcnz:i co-.:-Li.ultd p:,csi, sairà unicamente fra la rac,.;olLa org-aw~a e la ra:::::.JIta :nor ..('an,c..1. E -;iccom-.: 11e: paesi ove sono ancora ;-;1uso i prinòpi SttJ<p~didello stupidi<;_imo secolo , le 'leg-g-i sul lavoro - ra • ..:-Jltc orQ'ainicamcn,tc o 11011 sono di 1110t1o ,uperiori a quelle ormai entrate nella pratica g-enc,rak del na tro pa ~se, 0J.;ll'tlllO può iairsi 1111,'·<lca prc-..-::sa di che •.;osa «.ia mai b ia11w de:anta~1 promessa nssoniaina. A. pa1rt~ i con i-ronLi ,.;oi1 a.I rri Paf'...Si. la iamosa Carta del ·lavoro sarà mia ,;pe::::-~di menu, sul qua.le si pO't!rain- ... Porò resta sempre:, ct~li < pera i, la -;ocldisìaz,io11-.: morallc: e il chrn10 materiai:: - di..·. d:J\~,.; :::011tribu'Tc a tante belle e patriotricl1..: cose, fra I,.; qua1li la rirnlutaz,ionc do.Ila lira. lniatti il sogrctanio zcn,.;ralc dc:1r Ufi:.cio prov,ln:::ialc dc: s.indacati dclh provincia di Torino ·lta stabiiito » che tutti g-li on~a.rizzari da lui dipendenti sottoscri\'éi.'ILJ a quclla spe..:ie di cspropriazio~1c forzosa cl1e si chiama prest1ito d-:.-,1 1litt.;rio. almeno una canclla <la ,lire c.mto. che costa lire 87,50. Ognuno è iin g-rad1 di capi'Te, che quando l' intra,1>n.:n<le11t:! ,cg,rcra.rio « ~ca-bil:sce, (a prcpo<;:to di spontano;tà !) rolx1 cli questo g-en:x.:. a: po- \'eri cri"-ti di c1perai che ,zli sc7o capitati ::irto non resta a.1tru da 1'.\!Te d1e ubbidire. Il ia:~~ismo 11011tra ,S:\!e. I >i•r'ni e c!ovci'i. C011 1 pi-:rc tutt: i ds'\cri. se s· , uvlc a,·0re diritto .... alla Cana 11az:cna;L: (c,;~ani:a) del lav :·o. , hl vl.!ro e propri? ias~:- t:a ha detto Rossoni i•11quel !'uo famoso dis-::orso• ... della carta s' Yede e si mkun da quello che <là. 11011 da t1uol,lo elle prende"· Gli :)J)erai itaJiani dre continuano a da,re senza prendere mai, sono adunque dei n"ri e propri fascisti. Ma. cosa sonu allora i Ro soni e cc,rnpaRni,a mag-na. che continua110 a prc 1dert: scm:a daire mai ? refrattm·io. Ca chiusura ed il suo di una fa66rica Circa due anni fa s'installò nel fabbricato abbandonato delle Officine Rictcr a Steckborn una fabbrica di seta ar· tificiale denomiruta , Borvisk •. li fondatore della nuova industria, un signor Borzykowsky, polacco, veni:{o dalla America riuscì presto a<l interessare della fa~c(.nda un g.rt:?PO di capitalisti svizzeri e ~c:1manici per::hè egli dimostrò d'essere in possesso di un metodo d! p• oduzionc più sempl:ce e n~en? cost~- so di set a artificiale. La socie la anoruma fu loilo cosliluila ed il signor Bor· zykowsky nomiralo dii cllore della società medesima. A Steckborn e cLinlorni s, salutò con vera gioia il sor~er:i d1 ~na nuova industria dopo un periodo triste di ciisi, ristagno nella produzione e consegi:enk diso:.c.L,;::1zion~. A su? ,temp~ Lanto l'oflicim1 di mac,hme de, 1ralell1 Eachtold quinto la allo,·a fiorente industria dei ricami, come pure la libertà di rcambio con l'o'tre-confine davano a quel borgo una relativa prosperità il chè lt:llo cau:.a la ~t:e• ra. v<!nne a mancare La r.uova fabhric:i. di seta artificiale Borvfrk assunse subito dopo l'inslalll)zicnc, 700 operai di cui '100 so'lanlo da Sleckborn l'nedcsima la cui risurrezione e,;:onomica sembrò con ciò a:sici.- rala. Il sentimento di sollie,o per h nuo- ' a possibilità di guadagno pervase p~rlino le autorità, tanto da renderle mdulgenli verso la nuova ditta c!rca le rrelese legali per igiene di fabbrica e orario di lavoro. ~ on siate troppo pedanti e::I csij!ent', tasta per ora che la genle possa lavorare e guadagnare dopo lanlo tempo d1 crisi ed ozio forzalo! . Tale ft: il tenore delle risposte di persone ap;,arlen_enti alle autorità. Quando la F ed~raz1one Svizzera Operai Tessili inoltrò un reclamo all'ispello ·e federale ::le!le fabbriche a San Gallo contro il lavoro domenicale imposto agli operai di SleckLorn, quello rispose che il metodo d produzione inventalo dal ~i~nor Borzykowsky richiedeva il lavoro ininterrotto e quindi senza il riposo domen·ca\e. Come il signor ispellore fe<l<.:ralcf1,;lralto in errore, vedremo presto. La fabbrica andò innanzi un'ann > quando s, inie e cl1t· 1 rapporti lra (!I• a,.ionisti si;c·ic qllcg\i s,izzeri ed il s1· )Jnor direttore erano a1quanlo lesi. 1 pr:, mi non poteva1,,> di)!crin· il btto che 11 i ij1nor direttçre gcl'eralc aveva preteso ed dlcnutc lo co:i!'egn~1del 51 per cenlo deJle az1on1 ed una somma in conlanlc di fr. 250.000, a titolo di compcnsa7tOne re• la nl-ova nce•ta di rro::luzione remplificata. Alle rimo t,anze per qut:- ~io {atto il iignor Borzykow~ky aveva risposto eh' ej/li e;on simili condizioni vole,a sollanto evit:u<.: le cattive esper;en· zc fatte in Airerica. I sospetti e malu· mori di ql'efli azionisti andavano sem· pre in~ffssandosi <::a1.1.sc.ei 1le rimarca- ;,jon; fatte mto•no al modo di salv:i- ~uardare g!i interessi della società anonima e la sua i;olilic.a dei prezzi. Es.si vennero :i sapere che il signor Borzkow~ky tra già ,lato condannalo in Amc, ica per truffa e mistificazione e si accorse, o pure che la produzione di seta arlilicialt- a Steckborn non venne falto sulla ricetta d' Borzykowsky, ma s<.condo un metodo poco dissimile a qi..ello della Viscose . La truffa ba~aia !:dl'igno,anza tecnica degli azionisti era dt:nquc evidente. Intanto la società anonima e,·a , enula a trovarsi ;n una silt:a- :ret•osoena zione finanziaria molto critica causa la politica.... capricciosa del signor direttore. Gli az'.onisli svizzeri allora p-0rta1ono le loro lagnanze davanti al giudice 1slruilore di Zurigo il qt:ialc a sua volta spiccò 11 r..andato di cattura contro il Borzykowsky. A, restalo a Basilea. quest'ultimo fu rilascialo soltanto contro cauzione suihcienle. Col 4 d1cembr~ gli operai , ennero licenz1at1. el bo1go di Steckborn regna la e.oste, nazione. Tutti sperano che la produzione venga r presa dopo alcune selliman-! quando la ~-0c1elà anonim:n.a avrà potuto n .osliluirsi senza il signor Borzykoswsky. Per ora non vi sono che indm.1oni alimentate da speranze. Qi;esto cpisod o d1 ,1la capitalistica ci insegna c.he la guerra e la crisi non hanno per nulla r~i scettici e guardinglti i capitahsli nostrani e slr<1.Ilierie che J'ispetio1alo federale delle fabbriche non è nemmeno lui infallibile. Giacomino Wo/f. Lapotenza ò' cquisto della elesse ope.l'a1a La quesl10ne del:la p0tenza d'acquisto dcLla classe operaia è l ggetlo d1 studio lulto il mon<l.o. I1 mondo n<,11 è povs?ro perche non può produrn abbas.anza da parte dei scienziaLi d econvmia di <I elle ricchezze. Altre ti .. ·i.o vero e che non v1 sarà presto un,,. tra:;lormaz1one della croduz.ione per il yrofillo in quelia per il labbjs01!no. A prv;,(,silo del prcb1c.ma ::!ella produz, une ,1erita ..!»- sere riportalo un bran0 cL un d1scorsu d' un person:igg10 1mp r,anlc deli 1adas,ria tessile ~rmamca, signor Bri2. E~ii dice che s:i.rcbbe un g. a..-! err ,r:: ii nlenere i sintomi d1 un m giioramenlo passe!l.6ero per r inizio d._ I~ ·m n.,zione dcfir~liva de'IJ:. c.ns,. Il m gl•or, mcntc1 degli affari subentrato nell ,:i,ulu,no sia pure <la considerare da quc5!o punto di ,isLa. Esso era causalo s, lam;:nl;: da acquisti più s'.rellamentc neces.,:ui. L'clin,ir,azione dell.a crisi nr n s:irà poss.ibile se la potenza d':1cqi,1sl > d1 larghi ,;Irati popolari non viene rad •rzata n m do tal.;: da po..-sibibtarc • s :l::l's[a\; mento dei o.sogni oltre lo slrctlu m:nimo d'esistenza. • Se si r,esce a::I au:nen.are il h.bh-s~gno deìl interno 1:i m do tale d~ C:;,re sufficient"m":1te 1.. ~oro per tulli !!11 stabilimenti ed i:11p1anti, :i carac,là de'- J'economia avrà ra,ggiu:ilJ un grado Ja él!,Sicurare il successo pure ~11a concorrenza industriale all'e5.cro. Atunento della cap:icità d'acquistJ sgn'fica pw·e r 'basso dei prezz.i senza c0nnel lervi una riduzione dei salari. E,;;_.-.va:1 fati.a medmate la me-:canizzaz:vne del procedimento produttore slessl> l la messa in uso di lul:.i j!li sLabili-menl. ~<l impianti di produzione. li signor Brie dc.1<le"a l'mlcrv~nlo d:!I Governo per il dbasso de: prazzi di, tu:- te le merci necessarie, come primo obiel. hvo ::!dia creazione di una maiuriore polenza d'acquisto. E' la 1prim/\ velia che noi sen'.iamo parlare in ~in modo simile un rappresentante dell'industria. P.:r C"'loro ohe finora sempre credevano che l'unico r1me-dio per la crisi fosse la riduzione dei salari e l'aumento delle ore di lavoro, cioè il rifarsi ,del danno de.Ila crisi sulle i.paUe dell'op~:raio, una confessicne come quella del sLgnor Brie deve scrPbrare per lo meno ~lr,wa. Infatti •e .:i. cr·s, e d-.>v'lJ!.J inn.::.nzituLto a1~:i. se~ la po!enz.a dACquis'.o, è chiaro che si deve cercare i rr.ezz, oi.de portarla alla priir.iera effi. cenz.a. Le ri,duzioni dei salari non fanno che aculizzari! •a crisi. S'.dari all1 e prèzzi b~si sono pcssi.bih so1fanto ladd<JVe la pro<luzione è razion.alizz.1.la e fat!a con lar~o uso di m1echine. Metodi .a.r!".:- lraii -di ,produzione non s1 a.dallano alla r~z:ionalizzazione. Ecco finalmente un indus'riale a co:ifessa.rc che le ,ic finora se~lie per combattere la e.risi non p<>rlano sa:lvez.za alcun:i, anzi che ,proprio qu?-9'.im~odi (riba-;so -dei salarì, ecc.) a~,iraYmo La crisi inver...e -di risolv.rrla. Quando la potenza cl'aoquislo de1la ~ran massa o~nia è ridotta c01 ribas~ dei srulari, l'economia pubbF.:a ne risente brtennenle. ()uzs'.o è lanto naturale GLACOMO WOLF. Sottoscrizione pro vittimedel fascismo Compagni ! Lai/oratori ! Le alrncità fasc: 1 sle consumale in li.ahi in quesli ullimi tempi, conlro lnlli ,·oloro eh<' con spirito di fìen·zza hanno sapulo res:stcre alla bieca Lirannia di YI ussolini hanno superalo in nefandezza quanlo di più crimino~o fìn.o ad oggi è slalo compiu:o. Le 18 ore di assa,;s'nio e di incendi, di saocJ1cggio e di fuiti, di deva- ~lazioni e di ferimenli coman.d.aLi dal pa7zo crim;nale alle bande cLi delinquenti che sono aj suoi ordini, han.no ridollo ali' indigenza un gran n.umero dti famiglie. parecchie delle quali manca.no persino di un letlo OYC riposare, perchè i fascisti cti5lru. sero. nelle ça.s,e degli aggred.iLi, Iullo ciò che non hanno poi uto rubare, saccheggiai-e. Pochi ardimenlos:, sfidando i fuc]i della milizia, hanno polulo Lra- ' errnrc la frontiera e porsi in salvo, allri s<;,,~ranno il loro esempio; ma l'esislenza già precaria ,dici profughi polilici, ~rà ancora più amareggiala daJ sapere i loro cari m baJia del regime- della delinquenza impunilaria. Compa_qni ! Operai I Per no· anlifa~cisti è un impegno d'onore. fare il massimo sfor,.,o per pc,rlarc i.I conforto di un a iulo a lulli i perseguitali per la causa della l bcrtà .. \Ile f~rniglic dei nostri com_ pagni già assegnali al ,domicilio c:oallo ; alle famij!lie dei noslri compagni profugh; che so1Trono in. e:,i1 o. a;]c loro famiglie- che slenlano la ,·ita in Halia. Oglllmo facc a il ~uo don:rl'.'. L'a.nlifa~;cismo si dc,·e dimostrarlo con i falli: proclamandolo a.perlamenlc; pol'la.ndo il contributo della propria sol dar;C'là alle ,-iltimC' dH fasi' i~ mo. Zur go Dante I.omhardo [r. 10; Lezzi 10; Tenti ,\nlonio l: Favero Giovanni 0,:'50: Moroni 0,50: ~- N. 3; _\_'.\".0,50; :\1. R. 0.50; N. , . 0,50; C.. P. 0,50: ~[ie1m.io Angelo 0,50; Peri 0,50; ::'lfarolli 0,50; Cro•Ci 0,50; G. r,iacomi 0,50: B. Speranza 1; Americo 1; ~- X 0,:50: Parol ni 1; I•:. Dc-zzn .,: Y11allolo 10: Calla.ne-o 5; Catl'n; 2: Bascraa 2: :\fjJa.11· :3: Bian- ~-h .\. :t Biann·hi P. :L .\rmuzzi D. Hl; CaYco.a.-io 0.50: Banfì 1: TY.\nclrea 1: Fra1z"'•:ln J · Ferrai-i I: N. X. ().'.i(): Tosini B:-uno l: Buu· (riu- ~epp,· 1: Bolognesi 0.,>0: B·agin.i :'>; f,arhclolto 1: Sa1n-·11ore 1; Sanch-i 1; Frado,1 0 1: [l!egibilC' I: La 11franco11 1· Fa., ro (;·acomo 1: :\faclla Gr,·- i'Or;r> 1: Hcnzo \rman:rlo 1: Ma razzi Carlo 2: .\urel;o Canonica 1; P. !.<·pori O,:'>OE; . Oliboni 1; z·ni '.!.: B. I.. l · T. :\I. l: lmperalori O,:SO: Bard n 0,30. - Tolale fi. 11~.~0. P S - Tulle le Sezioni della Fcder;zi~ne del P. S. l. ·n fsy'zzera ed i fìduc·ari del Partito 1-:ceYcranno delle liste di :,.olto'·'crizionr prn vit_ time del fascismo. Ogni compagno ha il <loYere di clarc i! massimo d:i alli\'ilà alla raccolla dei fondi. Le somme verranno i1n-iale ali' \mminislra7ionc dcll'Av11enire. Ernlea1ftont f ellritadtaol sotial!!tl emigra In Francia li Con italo Centrale delia Federar.ione- delle Sezioni Socia iiste Haliane in Francia. riunilosi rcCCJ1.lemenle a Pa1<gi. dopo avei· preso in esame gli ultimi ancn:mc nli svoltisi cd il contegno tenuto neU'ooca- :-ionc dai p1·opri i ade reni i. ha conslalalo con soddisfar.ione' che lulli i s.uoi mililanli .si sono t:omporlali in maniera ptrfellamenle -consona. ai prin::ipì cdl alla disciplina del Partilo. [I Comitato Cenlrale anziclrllo ha anche lenulo a segnalare a lutti i propri aderenti cd all'opinione pubblica l'opera SYolla sia in Padamen_ lo che nel paese dal proprio compagno Depulalo F,rncsl Lafonl che ha saputo p:ù che ogni altro inlerprelare lo spiri lo cd i seni imenli dei ri_ f11giati politici itnliani in Francia.

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