L'Avvenire del Lavoratore - anno XXX - n. 27 - 3 luglio 1926

AN1·0 XXX. (A. P.) ZURJGO, 3 ILUGLIO 1926. NL\,TI,27 ' TELEFONO 4475 - Cooto-Chèques N. Vlll-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCI:\LIST.\ IT:\Ll,\NO NELLA SVIZZERA Centeslmi 15 la~ ------··--------------------------.------------------------- ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PiER L'ANNO 1926: 1 anno, fr. 6.-; 6 mesi, fr•. 3,-; 3 mesi lr. 1.50 REDAZIONE: • L'Avvenire del Lavoratore , Zurigo AMMINISTRAZIONE: PREZZI DELLE INSERZIONI: Commii>·sioneEsecutiva del P. S. I. Per I.Inca. o 11puio di linea (largbezn una colonna), ~ Cast. PER L'ESTERO: 1 anno, fr. 16; 6 mesi fr. 8; 3 mesi, lr. 2,50. Zurigo, Militiirstrasse 20 Per réclame continuata, •prezzi da Cfllvenirsi Echi di Gil1evra ,·enlo id~i fascisti era necessario, e cita il Journal de Genève, il quale I comuniesti Serrati LamoradleldiscorMso tta deve aver riconosciuto e·ssere lmpos.. I comunisti di Falce e Martello, nella R 28 sibile che, vedendo airn,unziare un fiegola di polemizzare, hanno perso la d' . oma, . più direttamente e la cui s,erie non comizio antifascista, • i fascisti di sinderesi o la memoria. Il giornale s'ocèuperà, c1:e iamo, r consigliarvi di usar prudenza. Chi ha Le dichiarazioni del consigliere fe.. sarebbe stata inlerrolla senza l'ener- Ginevra se ne elessero a casa piaci- Sono furenti perchè, nella nostra re- del discor?o i\I?Ua, a_propoS1to della r più giudizio l'us.i. •· derale Molla intorno all'incicLenle di gico gesto dei i1ost.ri amici. E' di po- damenle accanto al fuoco •· cente risposta a certe loro rimostranze bagarre d1 Plampala1s, e queste _no-j I fascisti - non preoccupati del Ginevra, IUl.llno prodotto, co,me era chi mesi or .spno un comizio • p,er Già, ma il Journal de Genève, il causa una nostra citazione di Lenin, ab- slr~, note _saranno fo1:se un du 1)iica-, galateo internazionale se non quan,. facile immaginarsi, numerosi com- protestare co'lltro la scandalosa as-- quale è tull' altrn che soYversivo o biamo parlato di attacchi a Serrali nella '?· I ut,tav1~ non possiamo tra~lener- do torna loro comodo di fare appelmenti nella stampa italiana, ~ipec.ial- soluzione degli assassini tdli Malteol- amico dei sovversivi, scri\"cva anco- sua onoratezza personale. E scrivono: ~• dall esl?nmcre la noSlra opmwne I<_a>~ esso - possono anche gloriarmente in quella fascista o fascislofi- li •; è di un anno\ fa. i11Joccasione del ra queste altre parole, èhe il Popolo «In quanto al sibillino per Serrati, un m f~opos1t_o. . . . . . 51 d1 aw~re strappate al s!ig. Molla la. E pur tra le proLestazioni di com- primo anniversario della morte, un d'Italia .si guarda bene dal ripro:dlur- momento, signori dell'Auuenire. Smen- . I nma di_ Lui.lo. noi, 1lalian1'. ~ob- queste conclusioni del suo discorso. piacimento e di simpatia, è facile altro comizio « contro i crimini del re. Per esempio, queste: tiamo in primo luogo l'accusa che ci b1an~o con~1derare M_olla m1rus.~ro Ma il popoJo svizzero - tradizionalscorgere che i fascisti masticano a- Governo fascisla •, del quale furono • Ma noi richiamiamo J'allenzione muovete, per quanto avremmo sparlato cl~glt eslen per la._~~izzera, ~anco mente e profondamente ,c;iv:ile maro. oratori i maggiori esponenti della del Consiglio Federale ~ulle conse- di_Serrati. E su questo, pattj chiari, ve-I d1 ~ma r~spo11_sa~1~1Lcah_e 110_1non compren~e l'amaro significato dell:a Certo, di compiacersi hanno ra- Secondai Inlernazion.ale, Jotthaux, guenze mollo grayi che potrebbero ghamo le prove». abbiamo, m co,1diz1on1 ben diverse constalaz10ne cLel sig. Motta e dep1ogione. Il capo del Dipartimento po- O4degeesl, Marlens, deleg. alla Con- risulla1·c da un tentativo di soffocare Ma, con permesso, hanno letto oene dalle no~lre: I S-O?ialisli s_vizzeri po1 ra, con lui, le prnvocazioni fasciste. litico della Repubblica Elvetica ha ferenza del lavoro e in .tale qualità l'espre·aisione ùei voli legittimi, fatti le nostre parole i cugini di Falco! e L1:3)rno g1ud1ca1·~ 11suo di~cor5? col I Il fascismo è _ è vero, com.pafatto per l'a·vvcnire certe promesse, protetti dall'immunilà diplomatica. da cittadini svizzeri per gli oppressi .!f!art~Oo», Nqi , scr,ivevam~, qui.~Jici ~ll'll~o eh~ pro\t:n~-~d e~s• dall _esse- g~10 Nicole - w1 fenomeno internache non possono non rallegrare cer- • In questo comizio furono sangui- rifugiali nel nostro paese sollo l'egi- g,om1 la, che «se qualcuno oso un r.u al- ! e c1lt~d111_1~v1_z~e11,no1 1 d?bb1a1110 7,1onale e qualohe svizzero può anli cuori fascisti. E su ciò non ispetla nosamenle oltraggiati persino il Re da della croce federale,. laccare Serrati nellas ua onoratezza. per- 1mporc1 dei J11111ll.E lo facciamo v0- che tentar,e di introdurlo nel 'Slllo a noi far commenti 0 dar pareri. La e la Famiglia reale italiana, senza E parlan,d(o di oppressi che cercan sonale ~ accusarlo di a~ere preso _soldi lont_ieri._ . . paese. 1\fa noi sentiamo che dapperstampa socialista svizzera ha già parlare del reslo. rifugio in Svizzera, il Joumal de Ce- dal ?e'.111~0f,.~on~ preetsamen~e... 1 co- . E dei f~sv1sl1 ch,e - _a~lrave1:so :1 1 tullo il fascismo potrà magari attecdetto la sua opinione. Ma quelle pro- e Che cosa d'ove\'asi adunque a- nève non alluse ceri amen le ai fasci- mumsh, 1.~1r_1gen!d1el ~o~u~smo ·. chs.corso dr i\~olla -- ~01 m~en~1am'J eh ire; non in !svizzera, paese ohe è messe riguai·danti l'avvenire erano spellare dalla riunione nuo,·amenlc sii. T_utto c10_e chiaro, ch1a~1ss1ma. Noi~ parlare. ,E gh clcmenlt che 11d1s~-<H:-trnppo sinceramente democratico - accompagnate da apprezzamenti cir- permessa di queSIL'anno, ed espressa- Cerlo, è doloroso che certe coii- abbiamo mai mosso tale nmprovero a1 so ci oflrc wno Yeramenle prez1os1. laborioso e lranquill percl . . . ~ Ca ·1Ipre"•ente, circa l'attività spiega- mente qualifk:ala di e antifa!Slcis.ta • lese nazionali rnn~ano lrasporlal,c e redattori di Falce e Martello, ma ai diri- Vediamoli. na simile aberr,,~·10110! . 1e .1bv'u1I ~ d ~ g t· ·1 P t·l C . t d'I 1· =· e sia poss1 I e. le dai fascisti nello evento in que- e intesa, come dicevano i manifesti combattute su suolo eslern. Ma di en I i ar 1 0 omums a ta ia. TI signor JdoUa dice eh.e prima Cle!- L BE slione. Ed ecco quel che fa mastica- attaccali alle canlonalc, a protesta- chi è la colpa? Forse dei socialisti, Fin qlli dun~u~ le cose ~arebbe- la riunione di f'larnpalais, le au!ori- I RO. re amaro. re conlfo un regime che, sen·endosì che s--~o all'estero possono dire libe- ro a pos_to,e noi ci potremmo <l1.;pensa- là italiane a\'CYar~o fallo passi presGià il Messaggero di Roma, dopo di un linguaggio 1gnobile, si gloria rament.::- il loro pensiero? E poiché re dal nspo nd ere altro. so cli lui per ollcnere che la riunio- Il d1·r1·tt d ,. aYer pr-eso nlto • CiOll simpatia-o del- di calpestare la libertà, minaccia di i fascisti possono dire liberamente il ~~a. c~mprendiamo benissim~ che ; ne fosse evitala. Motivo: i fasc1.;li oa 8 1nque le dichiarazioni del consigliere fe- far giuslizia sommaria di lulli i suoi proprio pensiero lanlo ali' eslern c~gmi di Falce ~ M~rt_ello _lac~t~:w ~ti? gin,e\'l'ini sono mollo irritati. E' il . . derale Molta, senli sttbito il bisogno oppositori ed esalta la guerra e l'as,.. quanto in paitria, dovrebbero ~once- t 0 d~vertta tJid~r~~t~ coi d'.r~~~nti 11 giochetto soli lo che noi italiani c.:i- . C~1e agli a 1 ppartenenli ad una ~<>- di scrh·ere: solutismo ,? dere c:h.c i non fasci.sli !'i Ya!gan 0 ai- 0 : ari . 0 · . poto e 1 comums 1 0 vo: nosciamo mollo bene: i fas.ciisti s':r- cia~i~ne co pevole di innumerevoli E · J · I L ·, ., · ghono, spieghiamo anche quel che c>ssi . . . . dehtll _ ci·oe· a· fa · 1- • Ed una Yolta stabililo che le di- poic 1e e au or1i.a svLZzere non meno della Ubertà che loro accorda- . . . . . ntano; le· aulo.nlà 1tallane fanno . 1· sc:is 1 - possa non ,·e · d' l I n r •t • •i 1. S . . . chiamano ti nostro «s1b1llmo». d . . . . . . piacere che V"ngan ·t . chiarazioini del Capo del Diparlimen- ~· p,pero impe ire a e e O m1 a, 1 no g I lati slra111en. Soncello' E.e I t . t ella ll'nlaz1one dei fascisti un ar- . . " o ape1 amente, m to politico ssizzero possono conside- Popolo d'Italia scriYe che I' inter- r CIVIS. s/ d g. . ._». ' 0 . t~ d?-oFs rla m?~; a. gomenlo ncr in fluire prima in Ital~a, Pt1:1>bhci comizi, enumerate le proda . d oddi f e nmo i comums i i a ce e mar. . f .'d'l .. I. I pne male fatte e· pe ·f ll t rarsi tali ehm ere con s sa- -----=========================---- le/lo di sfogliare l'organo urrc· 1 ,J I poi uon ta11a perc1e a pn::1;0- . _ 'b'J 1 e amen e comzione l'episodio asi.,ai increscioso di Partito Comunista Italiano de·\; e. · _e t<mza fascista abbia doYunque il so- pi,Te.n_s1i ~- . G . d' .l' t d La 11·berta' d . f . 1· . I 1p1,m.' .. l 1atlas1 d1 acnle senza sc1·u 1·· 1nevra, non, ere Jarno -un con ra - • • • e1 a SCI s · I CUI Serrati era ancora fuori del loro 1)1a,\ en o. o, • - po 1, dirci se facciamo con franchezza al- Partito. e troveranno molto spesso ·uel-1 Molla si riYolgc allora al Consiglio I n_essuna meraviglia adunque se non cune riserv:e sulle dichiarazioni sles- Il prof. Gorn·1 c·1manda la lellera. / fasc1:s11fa·n110del baccano a ·p1·0- la parola. Quand'o i diri<Senti comJ~ist= '1 di Sta lo di Ginevra per Yedere se ~1 arresta1~0 davan. li a nessun mez11 l l . . . ., · ·· . ·1 ·1 • ec1·. I · · zo pel' evita.re d'esse• nr e t t· al se per que a par e e 1e suona cn- che pubblichiamo. C'è, qui, un caso posi/o dei funzionari italiani del B. 111 polemica con Serrati, non sapevan•:>e[la•Cpos_s11?e•d_1nS1p li e a nd,ttmone:; l'estero per qu~ll l { es n a I - lica all'atteggiamento dei fascisti in- tipico della Yiclcnza fascista: padro- I. T. che non intendono di , sollo- più cosa dire per metterlo in cattiva lu- i ons1g 10 1 lato non ere elle dt, o. c e veramente lervennli alla riunione, per rinluz- Il · I a1· d' I ce, gli gridavano in faccia: «Soncellol~:rico·noscere ai fascisti il potere di ii- 1sono e se per i:aggiungere il loro I ff I . d ne asso u ~ 1!1 l. 1a_, ove_ 1a sop- metter i lealmente al regime fasci- ,,Son~=llo!». 1 , 11·1tai·e 1. 1 d-11.-1110 di 1.·•un·ione cl 1 e 1 ·n i scopo_ c_ercano far pressi·one ""'lle zar.e e O ese e 1 e 111 essa OYevano p:·,esso ogni hberla, 11 fascismo ora sta •. Fra questi ci sono anch'io. Se - = I \ ut t "'" ess~r fatte e furono falle al nostro · d I E'sibillino anche questo?, Haniio c1· 1· I fsyizzera è sacrosanto, e permise la : _on a - m,agari_ provocando un s1 preoccupa egli ila iani all'estero domando per me la stessa libertà di I mcd l J I paese ed al Capo del nostro Gover- l l · 1 · menticato anche questo i cari c•,gini? commemorazione .cli MalLeolli. In- . 1 en e - e qu:11 Autorità per far no. Anzìlutto r:ell'avYiso della riu- e vuo oro impon-e i Sllenz.io e la cui godono largamente, e di pieno dli- Ebbene, tanto per semplificare Ja cosa e tcrYenlo, allora - preparato, pre-1 pi~~er~ a Mussolini. ed ai ·suoi pi»- nione era stato a1munciato il con- sotlo~issi?ne. Ma poiché all'~!ero ritto, i funzionari fasciSii cli esprime- chiudere più presto che sia possibile annuncialo, accuralamenle organiz.. I 1°_1. tani _do~-rebbe~·o. impedire - per tradditorio; il eh.e significa che i fa- non si_arn\"a co! bas~one e c~l revol~ re e cli dif e n c/ere le proprie opinioni. questa polemica, che roba tanto prezioso zalo - dei fascisti in formazione mi- e, it~re Il r!p~~ersi di altri incidenti - scisti· dovevano considerarsi invita- "~·, s1 c_e,:ca d1 arnvar~ coi_ mezz! si risponde: • Ah, no! I funzionari . I t . I l'l I . d' b l 11•· . t· ogni publtc1ta alle gl . L diplom_alle_1 e con Je_ m_maccie. Al fascisti possono godere di que to di- 1:pa~10 a nos ro_ g1:>mae, spiegheremo I are, co p1 _1 as. one su 1mp1an 1- d f . ... onose • ges a li. Ma a parie anche ciò, gli italiani f f d I B I T subito anche tale enimma. ! to ... e Yolo d1 seggJOhe. cl asei~m?· . d . G. · d' ·1 I tmzt<_>n~n non . as? 1st1 e ·. ·. · ritto; voi - avversario del governo Soncello e· il nome d1·un tale, che s•.'·, Qu'1nd·1, protesta delle aulo1·ilà 1·- I fatti d1 _Gm_evra, p1·eannun~:a11· 1 mevra agirono secon, 10 1 oro esso mluna o d1 d1Yenlar fas:c1sl1 o fascista - no •. All'estero c'è molla ' q lt •...., clirilto ed il loro cloYere inlervenen- di andarsene. gente la quale non sa che cosa è il era sa,puto insinuare nei circoli socia1isti taliane; minaccia del governo ita]ia- ua l'O mesi pnma da Squilla Italido ad un comi7.io anlilaliano, con- Il f G • l" · • e pel suo cortese modo di fare, pe, la! no di non inviare più delegati a Gi- ca, sono la pi~, chi~u-a dimostrazione sentilo per incomprensibile lolle- · pro · •: orni_ - a cui• mli ma- {asc1.~moe, crede che si esageri quaai.. sua cultura, pel suo spirito rivoluziona-! ne\'l'a; baccano sui giornali italiani; ... ~ella fabbrica di incidenti. ranza ,. z!one è piu precisamente dl!'ell~ do Sl a{Terma che ora in Italia non rio, per l'entusiasmo con cui difendeva I articolessa di quel bra\"o uomo di . Com,e deformazione dei fatti slesL'ex-democratico ed ex-1·epubbli- nspo nd 'e: c'è libertà: mo.'$lrate loro questo cu- I~ ca~sa ~roletaria, aveva conquistata la Salandra eh.e Yuol lrasporlare la So- 51 attraverso la campagna bluffìsla cano J,fes,;aggero lrorn quindi in- • Non di\'enlo fascista percd1è la rioso modo di ragionare dei fascisti. f1due1a d1 parecchi compagni dell'estre• cietà delle Nazioni a Vienna, ecc. del_la stampa pagata dal governo icompr.zn~jbile la lclleranza di un mia les.ta non e come un fonografo In quanto a. me. non staro qui a ma ala sinistra_del ~artito Socialista, al-' Sempre, sempre il solito sistema. Lahano, conferman'o la dimostrazioGoverno repubblicano cLi fronte a a cui si possano appiccicare lutti i esporre la mia posizione di diritto Iora ancora ~ml~. S,_era so~ral~tt,,_ gua-' r_ fascis~i pro,·o~no. Se la provoc.a- ne fle~a. . liberi cittadini, che Yogiicno lenere cljschi secondo t gusti... dell'artista come fun::.iorwrio del B. I. T.: se io' <lagnala la hduc1a cli Serrali, d1 cui lre- z1one nescc, -essi approfillano della \ ediamoli adunque all'opera coun comizio politico. - e, quanto ::id andarmene, non Yi sia funzio,iario na;;io;naleo interna- quentava la ~~a, dove si incontrava an- vittoria. Se non riesce, essi fanno le desli fabbdcatori d' inciden~i, ' .\nche altri ~ornali fecero riserJ riconosco il diritto di insegnarmi la zionale, e :iuali limiti mi debba im- che con _uomm1eh~ ora sono alla tesla, villime per far inlerYenire il loro go- . A Gincn~, alla commemorazione \"e in tale ~n::o. Più di tulli però e porla. Che prendc1~ei sponlaneamen- porre - in Ufficio e fuori di Ufficio deSIPar~1to Comunista. ; ,·erno. di Matteotti, Wla lrenrina ,ÀI: fasci·- le quando Y0i di,·enlaste padroni del -. nell'esercizio dei miei diritti d'i errati dove u r rt Ull con maggior aworilà di lutti si difTu- 13 I T r b •tt d' r d 1 va a ora are _ce es rese, Di fronte a questa situazione, Mot.. sli, cioè, di apparLenenti alla stessa se su tale argomento il Popolo cl'J- -~~~n ·d~~-anno 1 fascisti che la for- I~ ~i~ouc~l~l~n~l g~~xi/: 1 ~~g1~~:pel: ~~r s:;~. arell aS sti a !~sa. Gli odcco:n:va- la - diamogliene alto - si compor- associazione degli assassinii di Mattalia. il quale dedicò alle dichiara- superior· del B I T e _,,,., 11 1 lt _gaml buo . 1. 1 . o~ce bo, uomo. anaroso, lò da uomo ,cJ1e sa di aYere una di- leolLi, con una i.n1ipude'l1Za da ri""'---- zioni. :\-fotta un hmgo articolo in cor- ma di questa inlim:12ion,::! sia libera1 . . • uu a ro a n nvo uz10nar10, uon amico v<>dcn· 'L. . aJ d dif d I . sl ll . . l .....,.. le. Ci aspclliam 0 anzi cli leggere il giudizio della mia coscienza, perso- -do la vita d1 sacrifici e di priva;ioni che grn a nazion . e a . ~n ere: ia n- ru_ o_n, m enengono alla commesi,·o. che recarn appunlo il titolo: solito sberleffo contro la libertà, il naggio che vuol contare qualche co- Serrati faceva, volle venirgli in aiuto ,.. sp~ st0 al g~nen:o italiano_ che non mrazione. t . . • Qualche ;iser\'a · liberalismo, la democrazia, ecc. sa. offri a Serrati una ce l : - s • anno mllHJ.CCJesenza pnma aver provoca on dopo essersi presa .\nche l'o1·gano uffìcia 1e d::!l fasci- r a somma ,n pre- discu-so E' una le.z' l' d' 'là qualche sega· J t 11· · r li Ma, allora, egregi signori fascisti, .~\"on c'è posto per il fascismo _ stilo. Dopo molte riluttanze, Serrati ac- . ~. · . · - 1?ne e I igru e J b 10 . 3 _ a ne ~ ~orna, vensmo e ic iara c:he l'incidente • è da bisogna essere più loaici: non si ,·a e_il B. I. T. non è una istituzione i'la- celtò il prestito e comprò mobili, d1·cu·1 ?L. fì.e1e~za c~c. colp._1sce i~eltam_ent_e gono_.dal)a p~liz1a ca.cc.ia_l1 dalla sala considerarsi sc1~irJ:sfacenlemenle ty 1slem1 fas t l ll J I JJ e I mcl di h a Gin,2na, nelle riunioni inlerna!-io- l,,ana qual_siasi dw si possa prendere aveva assoluto b_isogno. 1 .-· Cis 1 u 1 Ja~a I su a mi, uus_i 1.n guar .na., m.entre_ la e i uso •· Prima di chiuderlo, però, d l 1 nac··1a e sul blu{T com.memo1 az 0 ti fì nali. a proch1~:are che in Italia c·2! assa to in barba a tutte le norme nlanto Serrati si era staccato dalla V • • • • • • • • • 1 ne con nua e m1sce gli pare che alcuni passaggi del di- libertà e che coloro che lo nec,ano di legge_.Che se esso. coi sistemi· d1· Terza Intérnazionale. Un bel dì si venne ~fa c1_so_no delle s1Luaz1ont •dehca- t1an_qu_1ilamente. U_na Yolta tanto i scon:o cli :\Iolla richiedano una mise '=> te 11 e b gn d -1 fas.h1 t f 1 f sono dei clifTamalo1·i. Si dice: ~oi cui si va_nta autore. ne diventas5e pa- a sapere che quel Soncello era una .. S"ia 1_ u_i •s~ a, o~con_·en, o, an:--1c . Vs__1 . eccro a •gu_ ra di quei tali à poinl ben chiara ed opportuna. Erl dr d I G S " usar 1J1udenza TI o ì\1 ll p1fl'e11 d1 11 10 l l ~•iamo al potere e ci allribuiamo il one, IO non uspetterei la sua inli- e overno. errati si affrettò a porre ' t ,: • 1 0 1101 .0 a n~o~ n a~a; m ervennero alecco come l'organo personale di dirillo di piegare - con ogni m.'7,zo mazione per prendere la via della quella tal somma a disposizione ~<:I noscc ~hc_ I mler_YcnL~ dei. r~c1slt 1_~commemora~1one p,er suonare e ~lnssoìin; n1olc mcllcre k~ cose a - lutlo il paese daYanti a noi . Il porta. E, fra lulli i fun;;iO!lwri.non Soncello, che però prese il largo e non n.ella nu~1one d1 Plamp_ala,s e atto t imasero $U0nal1, e come ! Ne avrebposlo. eh.e sarebbe, del resi o, la pura Yerilà sarei certo nè il solo, nè il primo. si_fece_più vedere. Ma i comunisti, i rii- ~l~e \"a d1sappro,·alo. I s_1g_no1f_a·si.ci-_ bero_ ~dtunque_ abbas_lanza per verg0Comprcndiarno - c;cri,·c il Po- d I p si n l Ldi d gna1 s f I I' farebbe - ah. ~i! - un bell'cffet- Dico semplicemente che non c'è ngenti ~. arlito Comunista non i- · 1 on e eYo_no arrngars1 _1 • nllo . • 1 I ~ ar s1_enz10. polo d'Italia - che il COD"?g'.iere lonc! . mmaccia la quale abbia il potere di tlellero p1u nel_la_pelle dalla gioia. 11 co1_1rnndar_c L!l casa altrui, cli cserc1-1 · :\fa s1, fi~ur'.amoc_i se dei fascisti ~folta abbia dornlo lcner con lo di f lor g fl 1 1 lai e conti oli cl e LI I Il siano capac d l . 1 I! prof.. Gorni parla di comode cri- ar_m_i~ambiare opinioni. Le ·mie O 0_rano u 1cm e si_s andò subito su . .· ,. 1 1 spe ano s?. o. a e " . 1 . 1 sen ir Y.ergogna. esigenze par am2ntari, nè ci aspella- <ilai cosnen::a per urn cli ce1-Li Girel- opmzorn c;ono mie, fmllo di senti- S~rrat1, accusandolo d1 aver preso sol- a~1lo11l~ ~cl_Io_SLalo. Tanto_ p1u e da Sqmlla Italica p. e.. che è stata \"amo che egli nel suo c\iS{'orso· rico- la che si piegano JJ-::!r,·illà e vanno al m_enlie cli st11di miei, e non le cam- di da_ un a_ge~te d~l Governo, i,1 ogni d1sap1~1o, a1e ti _loro ,allo m qua1~lo sempre grnnde - in bluffìsmo _: no.::clcsse l'opportunità dcll'inlerven- fa!·r-isrno per ottenere posti e guada- b10 come si cambia un caf'Jpello pole_mica gli r_mfacciavano d'aver preso i1el__g1uppo fa~:_c:is_tcaerano _fu_n_z10q- ues_la \'Olla ramziunge 1•·1pe1·bole e lo eci fascisti al comizio; ma non i old d 1 d 11 s l d Il ,1 ~ gni, o !lCr mcltcrsi al sicuro - tre- quando_non è piu di mocla. Contesto s .. t a n~mico;_quan_do non_ sapevano na1 • . •::!a oc1e a_ e_ e .,az1on1 e q_ue_1 qua!t_ro suonatis.s.im1· pifTe1·1·d'1 può accellarc p..'r buona la argomen. p1u co d d ta J r del B r L J d J J G Lazione fatta al nostro ~linislro, che nwlc anime!)(• - contro i rischi del- al fq.sczs_moil ciirillo di privali va sul- tari m~ _,sere i _ro ii:1 accia al pr,;11!- . . _lll'Cau. n e1naz1ana e .. e Ja~ rne,·r?, d1,·entano tulio ad un lral- .. r· l d la Yila. E' il lalo più scandaloso e le q11e.~l1onrihe interessano l'llalia e d Ialo ilal'.ano, gli gridavano ~ontro, ~ 01o, '. qua~t godo:1,0 del clini lo. d1 Lo dcgl1 aul,entici eroi. c10e m en·cnlo ei fascisti alla riu- anche più ridicolo. di oucsta triste ho la coscien;;a - come funzionario I a loro giornale: «So:icello!» «::,once!- immunil:1 d1plomal1ca e devono Jm- E' Squilla ad 1·nfo1· . h 1•· nione, era riproYeYole, pe1-chè aYe\'a f . . . . . d I B 1 T . . o!».... pors· de do . .· id . I' l . "' marci e e rnfornilo se non la causa, il pr,elcslo nsc cbla ,·ita ilahana. Il fa!'c1smo e . . . e come c1llad1110 - di E h" I t _1. ,e, i a egua i a ques a chiesta ha assodalo che i colpi d' ri a torbidi . e pcrc,hè ess·1 es"1·cila- nrn _n·~trarrà gran pro11tlo. E ncan- s~~·nir~anche il mio paese che amo . eco pere e noi scrivevamo, quindici oro pos1z1on~. Tul~o questo ,egli l'ha t>o_llellafurono sparati contro ,·Ifa: l 1 '-:- eh{' J! paese. ch,c ha biso!lno di acnlc p111 d1 /unta yen te la quale grida g:_o:ni or sono, ~he i dirigenti comunisti cletl~ ben clt1a1o, in quella forma sc1sli a ·bruciapelo· ec t 1 rnno con a oro presenza un con- di carattere. Se a propo~ito c~~.1in- • Patria ,1d ogni momento e non Si airl1lvarono persino ad offendere Sernti che i fascisli - foggialori di brutte la sua foga blufr.1sl•aPs. dc~o ct~ehi:i,edil~ troll o pri ,·alo su una riunione pub- . . ' . . ' . . ne a sua onoratezza personale. parole _ d fì · • . . . 11 < 1 1men 1c 1 blica . p..ir essendo slran·1c1··1slab1·- c1as::1rr~oa lcgg"re la \"ila a1 lanli gt- pr<>occupache ,lei/a propria pos1;;io-. E' 1 · ·1 l ·1 e m1scono zneqwvoca- d1rc1 quanti furono ·1·mort· d . f - re/la · ,· • • I • • f ne I e uaro ora I nostro sibillino? n e .1 . d. . 1 e I e !ili in Lerrilori 0 s,·izzcro . · ptu '' meno ipici c 1e icn ace- · . . =========-=-===== ,i . ri 1 •... n,·oltella. Il Popolo cl'llalia zrò si a i l'a \"ano i furiosi 1n pal'lili antifascisti. S_epwce. e r_osi:e se non piace, è 61' I di I d I . · a ncll? Slcsso lempo_ e_gl, ha do- Però in cambio, scegliendo fio. d lui pure al conlradd~ol"io off~1~;, 'e. e .che ~ra - _dal ca11:po_fa._ci~ta .-: :osi lo sle:sso.(,~rie_. cri i cli co:scien-. I n e 8 costo d&ll3 Yita s~'.~~ c~n~idcra~:. la po_s1z1_on_e_della fi_or.e intorno ai falli di Ginevral c~ seri ,·e che le parole ciel consiglicr.c' f)I c_l~nc1ono ~ •. dar lcz.1?n L d, d1gnila _a non so!1? cli mw gusl~. Sar~1que- 111 crescendo a Roma l' i (e1 a. ~ pos1~1o~c cl, Gin:' I a. E: fa sa pere che nel tumulto una 'ra- ~folla im·ertono le posizioni e pon- pol1l1ca a ~h1_mtend_c d1 restar fedele sta.- se s1_ uw:,I~ - pratica di • po- Dal Bollellino della Camera di f i . ia__~o, ~1_Lo:~scie ... palei 1'._0c~1 gazza comunista (?) finì in mezz al gono in luce ingiu la e sfarnrernle alle pr0pne idee'? S~rcbb" diYerten~ poli st~nchi • e cli • movimenti ~n de- Commercio e Industria di Roma del /c1~lt l1's, ~zz,~1 J. li ~01:0 del suo dt- manipolo fascista e che ... non fu 1ocil magnifìco §J3slo dei fascisti di Gi- te ... e ancnc patnoll1co. ~aclcn_rt ; _manon so che farc1. Del di maggio togliamo i seguenti daii· I sJ0_1s0C, \1_0 d•:~ ct1a1_ame~1le q1:1e- cala, il che, se viene portalo a titoneHa ,. , (;inevra. 27 giugno 1926. l<>Slov. ogl!amo_uederli i risuUali_cli Roma (luglio Hl20 - 100) calcoJ;_ · ; 1 i~·ne ;a. 11 _aimc•: _a. hberla idi rm- lo di gloria, deYe rappresentare oerQui il Popolo d'Italia ripensa ad On. Reda;;ione de questo : d~n?ml mo> che vuole 1m- lo d'alla Camera di. Commercio e Jn- r ·o -~ar a .Pt\ 01 c~n~e pc1· mc. Lo un'eccezione. altre c\i~grazi::ile esiperienze fatte! • !,'Avvenire del Lavoratore • por_re 1, un,tabbc~nla f or;;a e non fa. cluslria di Roma. I Loi'.::,no1e1. aslc1s11·sono e e1 proYo~a- ilfa Squilla llul1ca non si ferma G. da . . ' . ·1 , . · cosi c1e fa ncare dei girella :\Led· rnr 140 - 18 . 1 - 10 o c1co senza troppi airi qu.i 11 ,. 1 c1· a !n~,·1·a quc1 poYcn agnelli di i\ on cl1slurberei i vostri lettori per E'- checch. . . d. . . . . - . ia .: ;:>: ' rL. - Novembre di pnrolc. :\fa. d'altronde I' f. o t ' on e e c ic li'~, ~ coragg•.iosa e f::tsc1sl1. cose che riguardano anche me se il ro osito a· e_ pza~~1a L :'>c'.werein 192;:>. 14 ,,53 - Dicembre 1925: ad un aoycrn che . ' e i_ i on e non ha paura del ridicolo anzi lo . Ma b,en _allre disgraziate espe-, caso cli ci_ii mi occupo non foss~ mol- fne ~;sta. 1 signo, i fasciSli - per 1, 48,8~ -:-- Gennajo 1926: 150,48 - rappr<'saglie le ~uali n~1\n~~c 1 \fel~e ~<_>rpas~ae_finisce per div,~ntare adrienze -. scrn·e esso .- . erano sta le lo islrullwo dal punto di vista gene- Con tanti sai li r~ib• aio 192~: b0,87 - Mai·zo 1926: noi in serio imbarazzo d'ef _er~ Je 1\ 0 1 ;•llui ~ gi oltes~a. falle a Grne\Ta, che c1 riguardavano rale. u · ? ,68 - Aprile 1926: 151,30 - Mag- Società delle Na·. . à·\011 e a ~ n P1 ima pagma, tìtolo su due coO. :GORNI. g10 1926: 151,52. nostri inte ·es . ~10111e L ronte a1 ! Ionne: 115 Associazioni italiane soli1 s1, io sono coslrello a dali nella difesa del Gover no. I 1noBianco

• I:.\ \"\"E..\ !RE DEL L.\ VOH \TOR.F -------·-----·---------- ------------------·-------------- --- --- Ed al posto cl'cnore, il primo, 1\ più importante, ,·iene colloc?lo il fasciu di Zurigo, con trn lekgramma · che far,~bbe pian~erc i ~assi, il quale I salula , camerali di Ginevra che a 1 prezzo del loro sangue hanno rivc>nUnappedlloiEugenVi.oDebs pro Sacco dicalo a se, ecc. ecc. , La Corte Su,prema del Massachusetts .\h ! bluffìsli, per p1 clt-~ corna am- ha -~lfiM parlato ; Bartolom~? yanz.:Lt: maccalc cian~ialc cl~ prcno _del ]oro e _N~co!a S~~co, oue ,delle ptu ora,ve e sangue! Ma il blu11 non si arresta m1~cm sen.inelle nel mo'VlllTle_nldoal .lùqui, cd iJ più im porlan le fascio del- varo, ,debbono a.ruda-reaJJa sedia elellnc.i. la SYizzera manda l'adesione niente I La ,decisione di questo lribunal2 giudi meno eh~ di 10 associazioni cli Zu- diziario ca.çilaEstico nOJ1 sorprende. E' rigo. _ I penf.~tt.amenle in acc0il1do con !a tr~-geciia Ci sarebbe facile dimoslrare che ,dEdlmtero prQcaqso contro qu,e::h due fra le associazioni che il fascio fà lavoratori tpersegui1ati •vergo.gnosaunente comparire come aderenti, qualcun.a sebbene f,iano ass01lutamente innocenti. ha cesi::.alo cli esi.\$lcrc _già da l,~mpo: .Le evidenze dei 'Pro-cesso, in .cui P-ssì ed altre, come la Società filantropi- f.urono accusa,li di assa...s.i.nio, nel cornea e Società rnanclo'inislicn. l'ade- meUere i.l qua!e non ha.runa avuto più sionc \'Cnne mandala a·d insaputa parte di quanito n'/4:bbi io, non aivrebbedei soci. ro cOJ1da.nnalo ailcuno s.2 non un « agitaMa la lallica bluffìsla c.ìel fascismo le.re st ran.iero » duran•le ,la pazzia i.droè tanto conosciuta che non Yale la- fo:ba •deHa guerra mon.<liale. In ogni alpena d' insiste1·c; figurarsi che al 1-ro caso le ,tesli,moruianze fo+se ed evicorteo per la Fesla nazionale dello oentemenle fatte alil'or<l.ine ripetu1amenStatulo, ma.lgrado i st::imburamcnli le sbugiar,date e ben conosciute dalla di queste pretese 10 ai,.i.sociazion:, Corte, avrebbero condollo aid una assJ, l · 'r h.zion-e 1mmediala. Nemmeno un cane par e~!parono :l!:> p,~r!'onc. l\Iolliplicate I importanza cli queste 10 asso- ch2 fa <Slrage d_: ,pecor.e avrebbe pollJt,, ciazioni per ... tulle le allrc ccl a\'relc essere codannato •çer così Qpudorate cu11' idea di cosa rappresenti il famo- v:denze, ma soJa,mente un "vizio.so sovso plebiscito dei blttffìsti di Squilla versivo .straniero». /lo.lica. Sacco e VanzeLt:i sono sla-Li posti sol,!) Il g',tioc·o · · L arli.ficiose accuse e condannati sin dal pero e roppo .:::coperto e 11011 può riuscire. prindp~o. TuHe Je tostimon.ianze ,çrc..:lot- !e :per 0tab:11ire la !ero innocenza o,ltrc Che l\lussolini e,1prima il suo comogni :fubbio non avrebbero potuto sa,!- p:acim ~nlo jJer coloro che con uno rnre i due ac::usati in qu~!1la Corte. Ii ~;tralage111ma c~rcan 0 all'eslcro di · cl gw1 ice e.ra stato messo al SIUO ;i-0sto i- far soffocare la YOCC di chi dice la namovrbile. Era slalo ondinato così dalverilà, è semp!ic,emcnlc logico; che le forze caipifa,liste, e questo doveva avun cenlinaio di pappagalli sj presti- venire. E non ,doveva essere conce.,so ~n no ad imilado non ci meraYi!!lia. N ~ nuovo a>rocesso per IJ>M.l.rache i,I failso on possiamo però credere che saibanico delle ,testimonianze e il gran il Governo di una nazione civile comaraiiume del 1procedi•mento ri.sultaissero mc è la S\'izzera, \'Oglia impedir,e lrop,po eviidentem{mte e in mo-do rNo'll'unica difesa di U'n popolo marlo- tan.te mal~graido la cos,pirazione deih rialo, la narrazione pura e semplice stampa a 'te.nere iù <p,ubblico neiLl'ignorandel proprio martirio. za è; qu~sli fatti vergognosi e a:lidomiNon possiamo c1iederc che il Go- · nevo.li. verr1i:> di una nazione civile possa. p~r la pressione degli assas.sini, proibire che ne siano commemorale le Yillime, poichè con tale proibizione Yen-ebbe ad incoraggiare la mostruosa pretesa ad un nuovo dirillo, il dirillo a clelinqu-:~re. mi. L'aggua·to TTT Dun.:iue i fascisti a Ginevra, sono si.ali v~IL:.madi un agguailo. Non ci credeie? Ecco le ,pro-ve: 'Il manifesto idei Comizio, annunciava una Commernoraz.io.n~ faiscista: la vi,Urma da cc.mmemorare era un qualunque morto fa.sciGJta:ora1lori Farinacci, A. Turati e ... Laorca. I fasci~ti ,vi accorsero quindi entusiaJsti e disanmati, per r.i.coll"dare i,n raiccogliimenlo, .i loro martiri. Invece ain;,ena ar.riva,ti aLla Safa Comunale di Plainipalai.s si accorsero che i,l pt,bblico non era dei loro: un ritratto inna.lzato in fondo alla SaLa non era un morto fasci.!.ta ma .di tMa-tteoitt~: il pri,mo ()(falere non e.ra .. ,Lao.rca, ma l'anarchico Berton,i. I ,poverini erano ca,duti in un a,g.i;iato degli antifa,sci$li! Prolj}rio così l Am.mnttolit.i idalla sorpresa non ,poler•)- no quindi n~i:9ure rea,gi.re alle pri.m2 se~giolate e ai ipri,mi pugni ohe gli anlifa.scisti - <ilpjpr01fQ,t,tandoel fatto ohe i fa.s:,isti si erano trovati 'per caso unili in un quadralo m fon.do alla saila - poterono sferrar loro senza tema che ::a- <lessero nel vuoto. A parte -il cara'.litere ,cii. farsa rivoltante del iprocesso che avrebbe potuLo e Si.J.- rebbe dovuto te.rminarre in 15 minuti in quel lT~bunaile dei IPaid.roni, la nulii!!111tà raffinata e la cr.udellt.à barbarica di "que- ,sti tribunali cau;i~a!li9lici, al li e ba,ssi, è manifesta nelle torture inflitte ,per sei , lunghi anni, anni di atroce a1g::m.ia,alle loro vittime impoiont,i e carcerate. Sarebbe .sta,to meno crudele, in paragone, se fossero stati ùmmersi nes'.d'oli::i bdllen1e, ansi vjvi e ridotti a brancLelli, quando ,per la prim.a volta rimaszro pre- .<lia ,della vencielta di, questi padroni che s' ingrassano sul lavo.no dei ragazzi, divengono 'Prepotenti e non .perdonano mai a1!'« agitatore » che è rlroppo coraggioso IJ)er essere intimi,dito daiIDeminacce troppo ribeNe per essere osoro:,rcsso. E questa è precisamente la raigione per cui i manig01ldi ohe eserciscono le fabbriche de.I MaooachusebLs hanno ordito il complotto contro Sacco e Vanzetli, li hanno acciuffa-ti e gettali in µr~g1onc e fatti coruda.nnare a morte dai giudici al ·loro ,se.rviz,io. Mi rilvoLgo ai ilavorailo'l'i eci aiHe lavo- ' alrici d'America <1iffinchè es.,i pensi:10 a quesiti diue fedeli com'J)agni, a questi due onesti buonissimi no,stri frateHi, in que.st'ora tremenda in oui essi attendono la sorle più dura ed ignominiosa. Le Co.rli caipitaU.sti'Che del Massachuse'Lls ,li hanno lor.Lurali giorno e noll-e, di,laniando le loro carni e straziando le loro anime ,per sei !Lunghi anni per poi vilirar loro l'U'llimo colpo tremendo e E co-sì dovettero lasciar.si butt.ar fuori crwciele, alto a s,ped.irli alJ'a•litro mondo dalh sala. come delinquenti ed aissasis.ini. FoSGe in Ccme ne;gare .drun"l!uel'agguado? m10 ,pote.re di' costringer.e ,quel giudice e S::.h~zi a parte, e>gnuno chz abbia an- q•uei tiranni toga,li dehl'Ailta Corte a sucora un rpo' di ri~Loet,to!Per la verità com- bLre per soltanto un giorno le terribili Pr~n,cb qua,le dose di sfaccial~.rl.,(ne e di -= lcrlure, la IS!pi::Lalaçerseouzione e cr-ufaccia tosta ci vo,glia ,per iparhrr di ag- deità che hanno inflitto con la loro fredguolo e di provocazione valorosamente da e calma serenità giu,diz.iaria a Sac<.:n rinfozzata! E la finisca•no di piagn,u.cola- e a Vanzeliti •per sei interm.inabili anni! re che eram. in 50 conlro ?OO! Chi '1a Forse qualche giorno questi solenni e dato a loro la mer11.a,ta lezione, non so- .t0.gati s-erv:itori de1Heclrussrididgen1i dono stati ,più di una veruLina; gli altri- sono v.ranno farrnentare questo rivoltanle crislati semçlici sipetlalori. mine contro l'innocenza nel nome d~lla ,E se :Per l<YPOl'iwerle ,prese, pur es- giustizia. serudo andati per darle via, è un allo di &si hanno 1 pronunzialo la con,danna eroiismo, ,si accoonodino e si consolino delle lc.ro vit,t.irrneda Lungo tempo in sofcoi telegraim.mi di «affettuoso ,plauso». ferenza e la slampa a,fferma ohe -l't~ltiOrmai il fascismo non è ohe una asso- ma ,parola è s'lata della. Io lo nego rec:- ciazione ··per la coltivaz,ione dell'aipplau- sa mente. Vi ~ un 'a.l,tra voce e questa è so ad uso irulerno._ . . 'quella deHa oltrar<tgiala olas~ lavoralriM li · · d f una malli- 6 :usso ru, guai,oan ° uon ce. Sono i lavoratori o,ggi ohe debbono na dailla finestra deUa ,Camera, b_rontol~ farsi sen,lire e se la decisione uH-i.ma nche adesso viene i~ betlo?! P-ronti! Tulli mane ai JavoraLori questa dovrà essere: i fasci •si ,meltcmo m moto a manv.lar te- « Sacco e Vanzelli sono innocenLi e non le.graimmi di aim:m.irazione e di ;plaus0! dovrainno morire! ». Un ragazzo tira un sasiso conko l'aiu'.o- Far morire quesli due i,nlrepi<li loLtamobile di Farinaicci! Al,lri -telegraimmi c!J tori cOJne cri'minaili comuni, sarebbe una com1pLirnent~e felicitazioni per lo scam- on,La incancellaibi.le per i lavoraitori d'Apato ,pericalo. Una povera deme-nte vuol merica. I loro f1gli li mal&:lirebhero per suicidarr.si davanti_ a Muss~lini,_ e ,per. la la ,loro vigliacoheria. e Va:n.zetti zione del la.voraitore ,possa essere, ciò che egli rap!P'I'esenti nc,ì ca:r.,po l2orico o ,pratico, a qual-e pa11liiloo unione egli apparLenga, ,perchè questa è l:i cau-a cli lutti e ognuno di noi è chi.:im1L0 a pre,- dere il suo posto, da co!'-Laa cesia, in ogni Stato, ablTaverso l'intera n,azione ,perc'hè la nos,lra vo:e buoni cont·ro la comsumazione d~ 1m crimine dannante contro il l!avoro in quello ohe &i una volta il su;perbo Stato de] Mass.achuset!.s. Un rniigliaio di comizi di protesta ,iovrebbero essere S>tibitoindetti per dennnz,iare il cni.m:ne che ci sovrasta. Un milione di leLtere di indignazione dovrebbero ·tempestare il gov,~natore del Ma.ssachuselts e liubti i rappresentainil e senatori degLi SlaLl Unili. E' questo e solamente quello che ,:al- \ erà Sacco e Vanzelti N 0i non poss;am::i mebtere da pa.nle questo dovere verso noi s-tessi, verso i nostri rrarlonzzati comyaigni, verso la nostra causa, verso ìa giuslrizi-ae l'urrnaruità, senza di,e.1tare colpevoli di fra<limenito della noslra mas.::ù1.inità e senza oltraggiHe le nostre ,tnime. Leva,lev,i voi milioni di lavoratori della nazione e gLiura:leper Lutto quelfo che ·voi cons~derate sacro nelLa cansa de] lovoro e in queLla deLla verità e della giustizia, che Sacco e Vanzelli, vosÌri e miei fratel!Li. tainlo inno:cnti quanto no: lo siamo, non doV1·anno e:;sere vilmente nccisi, perchè Ja condotta di una acc0zzaglia di plut.ocraili.ci S'.;hiav,:sla venJa con:ipiula. EUGENIO V. DEBS. Abbasso privilegi L'esito della \'Olazion.e che ha avuto luogo in Germania in questi giorni non ha recalo sorpresa a nessuno: si sape\"a che gli anlimonarchici fa- ,·ore,·ali all'espropriazione d,~gli ex ref!'nant i, a \TCbbcr racco Ilo moll issimi YOli (il loro numero complessi,-~ è slalo cli 14.570.000), ma eh.- questi nou sarebbero slali suffìcicnti per controbilanciare gli astcnsionirsli più o meno volontari che i 1honarchici hanno clisrnasi o impediti di volare. :\la anche se il numero &!i Yolanli a fa,·ore dcli' esprop1-iazione fosse slat 0 mo,!lo minore di quello che erfelli,arncnl.:: fu - il significalo morale e polilico della votazione stessa non sarebbe ~Lato minore. Esso sta in c,iò che un popolo intero è ~Lato per dei mresi indollo a pensare e disculere su cose ed U?- m ini che qualc-he anno fa ancora, m Gerrnan ia, non a n-ebbcro polulo cs- ~,~rc clif'cusse. !11\·c:::.eora, grazie alla propaganda che ha cosso Lulle le_<:oscienze, tulli. anche gli accesi fautori ci'ella monarchia hanno dovulo rìflellcre ed assu;nere all,::ggiamento concrelo a cospcllo di problemi che scmhra,·ano ri~olli per sempre, a◊::>­ ~pc·llo di isliluzioni e di personaggi la cui inlangibiliià era fuori d'ogn}dubbio, al cli ,;opr:1 di ogni clisaussione. Prima i regnanli passavano per clclli da Dio e.cl irufallibili. e Lrnllanclosi d'un popolo conservatore e monarchico, anlid'emocralico per eccellenza quale la Gçrmania, per tal) passavano rnchc dopo essere slal1 ufficialmente Lksliluili dal r,~gime rcpubblicano! Ora invece 14 milio~ di cillaclini dell'ex impero gennamco non solo si ~.ono permessi cli nega.re il dirillo e la pr?Yenicnza cl_i,·i::i ai già duci della nazione, ma d1 p1u ne hanno clenunzialo il carallere para!'si la rfo, l'influenza dreleleria. ì\IuoYcn.cl 0 <la ques.la premessa, ne hanno chiesto 11 pareggi~1J11enlo ai • semplici mortali , chiedendo I~ espropriazione immediata di lutti 1 monarchi senza alcun indennizzo. nonchè eh," le ,oslanze, diventando proprietà dello Stato in cui ayeva regnalo cd ,1\"ulo 1esidenza l' espropriando, cl'oYe .;ero e sere adop-cralc nell'interesse pubblico. in ispecial modo all'assistenza degli in\'alidi di guerra, cieli.e Yillime della inflazione, nonchè dei bisognosi in genere. Gli immobili, quali palazzi, Lcnule c ,·ia dicendo. a\Tebbcro dovuto essei;~ adibiti ad i ·tiluzioni filanl[Q.piche ccl cducali,·e. Ora la '-Ola sifTalta imposlal-ionc del problema e !1erelatiYc d_is,cusssio: ni rapprescnlan una rivoluz1onc d~g,; spiriti che Ya ben oltre la cerchia dei 14 e piu milioni <li \"Olanli a favore cLell'c,propriazione. preciJpilaz.ione ~ei presenti, ~h fora m-, Non è possibi•1e, ed io non lo credo veoe il naso? Via ancora alln telegra,m-. nemmeno IJ>robab~leche i lavora Lori aanemi. E cosi ali' iinJinàt.o. I ricani abbandonino, tradiscano e consc- •Ma chi li può ancora 'Prender s,ul se- gnino ai iloro eseau1ori due uomini che rio ? · i non hanno lralignafo e leahssim.1 verso E~si 'F~lano cii JJgguato ,perohè le han- i loro compagni d1 lotta sono slaii conno ,prese: se le avessero -date via, aivreb- dannali alla pena capita.ile ,dai nemici ;mbero gridaito al fulmineo attacco, al ge- p-lacabiJi de<ll·aclasse ,laivorailrice. Il temsfo fascista. ipo è 1 gi.unto ,perchè i lavoratori si uniscaPazienza, allora s~rà ,per un'altra no e formino una unione fol"midahile che Chè discusso e rifletlulo hanno pure quelli c.hc hanno Yolal_o conL'.-~ e oprallullo quelli che dai parlll1 reazionari &ano slali direllamenle od ;P.d,irellamenlc im.pcdili -di volare. .\nche neUa menle di que ti è stata profondamente scossa la fede nelle isliluzioni •nonarchichc, n,ei delenlori dei privilegi politici ed economici. Cn' altra conseguenza cli immensa portala soYversi"a: per la prima volta un referendum ha raccollo in- nacti. volta! difenda il suo proprio onore e non permetta che due ii.nnocent.i siano assassi- ~on v'e palriu nel dispotismo. i B . La ruyere. Non interessa affatto quale .Ja occupa-torno a sè Lanli Yotanli su un qttreBiblioteca 1noBianco silo cli carallere eminentemente politico. spicc:1lamenlc sociale. Più imporlanle ancora cli questa circostanza è il fallo che. m,::r::è ia ,·otazione :11 qu1~lione - il popolo lc-lcsrn s'è t_ro\'alc., ad c_,;~cre legis/u1orc> nel sem 0 ,ero d~I termine, per- :-hè non p'ù i ,leputali, bensì le molliturlini ~lc-;sc sono ~l:i.tc chiamale a !cgifcrar,~. poichè in Germania per la prima ,·olla quel referendum s-è allribuilo nn compilo che neppure ·n ls\'izzera es,-c ~.inora ha an1lo. Tn Js,·izzera il popolo - mercè il 1~eferendum - ha il mod 1 0 di apP.,rOvare o resping,'rc una data legge, mcnlre in Germania - ed è questa la inno\'azione rivoluzion.aria - il popolo slcs,o -- m,ercè l'iniziativa dei pad:li !)pcrai - è slaL0 chiamal'ò a creare una legge. A confronto cli queslo fenomeno - segno eloquenl,e dei tempi - passa in seconda linea l'esito efTcllivo della votazione. li popolo lavoratore ha c,:,presso la sua ,·olonlà, ha precisato il suo orien/amenlo repubblicano, 'a sua ostilità al pri\'ilegio. Questi quallordic.j e piu milioni cli ,·oli $,...hièlla111cnlc repubblicani e sc::ialisti, n,'.!s,uno potrà più cancellare dall'albo Jclla Storia. O'allra parte la votazione compatta. solenne, ha dimost1·alo la grande forza dc l'un·tà proletaria. Social-dcmo- <:rnl;ci e comu111sli hanno seguilo la ,tef· ,a ,·ia. ''arebb'.! staio più schiacciante ancora il sue.e.esso della lolla c·onill-o i privilegi, se le diatribe e le i·'·iss:0ni delle scl1ier-:: cperaic non avessero fallo allontanare, disguslnndoli, dalla '11ilizia politica un numero rile,·anlc di proletari. .\NGELIC.\ B.\L.\B.\~OFF. Dalla • Squilla " sui Talli di Ginevra Nel tumulto. una ragazza comunisla finf in mezzo al manipolo fasC'isfa. Non fu toccala. Anzi Fu probelta con.1-roil lancio di sedie. E così, riparata dai petti foscis/i, la 5iouan.e ragazza potè, incolume, uscire dal tumulto di Plainpalais. Ma irusomma, !l)O.ll3;aimopenmebte.rci .di racooma.ndaTvi di ~vere un ,po' meno di i.mpronlilu,di.ne! ... Ne-i sal!=lpiamoil11V~~.oh~ 1 fa.scisti si so;;,o .sel".1:,l•idiiq,u,zb!iara,gazza, oaiduta mirJ ::okos,amer..tefu-1 lc.ro, ccme scudo con- -ltr-o ne òoL'te degili mli,fasciislli !... A.CQUEFORTI Fuorj le bandiere li «Regime fascista» di Farinacci si presentava ieri al pubblico con una reminiscenza dei tempi di guerra. Ur,o dei woi articoli era luteo scatpe/lalo, si vedeva che, quando lui/o era già composto, era venuto /' ordine di non pubbltcare quella certa notizia, nella quale si vedevano però ancora paroie ironch(!, come: Ar ... de ... Gr. ,'.:o:sa voleva significare fu/lo i:iò, che diavolo si nascondeva sollo quelle, spazio bianco da cui erano scomparse le parole? Ma mentre a Cremona nella tipografia del «Regime fascista» si scalpellava quelt'arlicolo, a Parma le case si imbandieravano e ia popolazione si abbandonuva a dimostrazioni di t;iubilo. Che cosa era dunque accaduto? Una cosa da nulla era accadula. Era scalo arrestalo il famoso conte professor Lusignani, il cui norr,2 echeggiò spes:;o per /'Italia, sempre, 11aluralm2nle in siI a una sera/~ di gala al Coslanzi, ali~ Scala, al Regio di Torino o basta assistere - a quanto ci assicurano, perchè non ci siamo mai sfati - a un ballo dell'arislocrazia, per vedere con quale d,- sinuo!lura le più alte dame della sodelà me/fono in mostra metà del loro Larpo. Colpa della censura, che non sorveglia abbastanza? Ma no, la colpa non èd della ,:ensura. E' la nostra società, la società dei benpensanti, dei timorati di Dio, la quale non sa più cosa lane per divertirsi. per distinguersi. Abbiamo sentilo una V,Jlia una di queste signore dolersi, com2 se lesse sfato olleso il pudore, perchè 1.,n!l madre popolana, lenendo un lallanle in braccio, in un p:1bblico tranvai scoperse il seno per dare il latte al bambino. Quella stessa signora è capace, pur senza compiere una così alta funzione materna, di scoprire in sodetà il seno e qualche altra cosa ancora, perchè cosi vuoie adesso la moda. gnificalo anlisocialisla, specialme11ie poi Ma /'on. Martire converrà che q<1es!a in occasione di un processo eh' egli nueva moda nasce e viene coltival_a specialtnlenlalo contro /'Avanti! Adesso il mente nella parie più «nobile» negli crnp, ofessor Lusignani, insegnante in une bienli più «arislocralici» della soc1elo. Universilà d'Italia, da cinque anni cinto Di li si diii onde poi anche negli altri della corona di conte, è staio arrestalo strali sociali, approfondendo ancor,t più per il lallimenlo della Banca Agricola di l'abisso di corruzione, che iui è ;/alo Parrr:a, nella quale egli sembra aver scavalo dalla rr.-iseria e dall'ignoranza, mangialo rr,olfi milioni ai poveri ag.-icol. mentre in allo viene scavalo soltanto dal lori ma averne incassali a!lr:!ilan/1 a uizio. proprio beneficio. Col Lusignani è staio anche arresla!ù Sei milioni GilIndicdiellacrl~eI oonomlca FalllmanptrloteIsntci ontinauuomento un _pezzo n:,~llo grosso d~l mondo ban- ' Dunque, avremo /e Opera Omni._, le cario parn11g1ano, che pero era un pezzo Opere Complete di Gabriele D'Annunancora _P_iùf.r~sso nel la.scismo crem J- zio, stampale per cura dello Stato, che nese: drc,a1r-o ti professore Alessa11dro "' concorre con sei milioni di lire .... Gro!'ali,. ex-socialis~a anche l~i, c_o,r:-2, lo ho sempre am,r.iralo D'A11nunzio. Fann~cc1; anc~e lui come ~arinacci !?- Nelle sue prose come nelle sue poesie ci coso mle_rvenl1s!a, senza pero vede, ~nc.:r sono pagine meravigliose. N 011osta11te un austriaco ne un led esco. Fu .~re~isa- tu/li i suoi dilelli, egli è pur semp, "• inrn_e,nle.q:iesto Groppa/i, :he ali U nwer- dubbiamenle, il più grande artista della stia d1 Modena, dove egh ~ra profe~so- Italia moderna, uno dei più grandi arfin, fece laureare avuocalo ti suo pnmo. sii dei nostri tempi. Confesso però che seruilore, poi amico e _inlin~ pro!dtore, la notizia mi ha non poco rallrislafo. Se onorevole Roberto Fanna~cr. Adesso ~-, D'Annuncio è un gradissimo artisln, egli gli era un pezzo tanfo grosso r.e/ Fan-' è anche un grande ciarlatano; la ui'.a che r.accismo. che, grazie alla sua co,r:pelen- 1 egli conduce nel suo Viiioriale, è addirilza in affari, occupava un poSlo impor- 1 tura incredibilmente scandalosa (non par- /unte nel_ Consig!i 0 d'AmminiSlrazio'le i lo, naturalmente, di scandali am ·,rosi); del «Regime lasc1sla». Ma adesso anche I lo sfarzo, Ira cui egli vive, le maniere il professore Groppa/i è rinchiuso in una francescane che egli s1 allribuisce, sono C?lla del carcere di Parma. dove Sia a ridicole, sono un'offesa alla memoria del meditare corr•? potrà lavarsi dal/'acc!rsa Pcve;-e/lo d'Assisi. di cui il D'Annz,nzio / che gli vien m~s~~ di bancarotla lraudo- uno/e essere un !raie/lo. Ebbene, anchi! lenta e cr;,se s1mt!1. ; quesf'ediz:one delle Opere Omnia non è La Camera di Commercio comunica il consuelo bollellino dei clisscsli a lullo aprile 1926. :-fel gennaio del corrente anno si dic.hiararono in lulla llalia 629 fallimenti, 59,t furono dichiarali nel successi,·o mese cli [cbbr~io. 726 n,el mese di marzo e 610 in aprile. La media mensile del numero ·dici fallim,:mli dichiarali nel primo quadrimestre 1926 è risullalo di 640, contro una media mensile di 602 ri1 ,;ullala per· l'anno 1925, di 60, per il 1924, cli 47-1 per il 1923, cli 297 pe;· il 19??, di 149 per il 1921 e in confronto a una. media cli 596 fallimen.Li al mC$2 diichiarali nel triennio 19121914. Kel territorio elci due Tribunali di ,;\Iilano e Bucto .\rsizio, furono clichiarali 93 fallimenti in gennaio, 69 in febbraio, 99 111 marzo e 62 nel mese cli aprile. L'anclam,~nlo dei dissesti nella zona di Milano si presenta. quindi, del lull 0 analogo a quello Ycrifìcalosi nel complesso del regno. Comp~essi,·ament,~ furono d'.•ohiarali nel primo quadJrimestre cl.cl corrente anno, entro la zona dell~. circoscrizione tamcrale, 325 fallimenti, 8'1 al mc ,e, in confronto a una media mensile di 75 fallimenti nel 1925 e ad una media mensile cli 80 fallimenti ollemtla per il lrien.nio l91219l4. Le mcdi.2 qui e~posle s0no superiori. a quella ciel 1913, ciò significa che si è an1lo un aumento nel numero d<'i fallimenti, aurncnlo assoluto anche se !'i lien,~ conlo dell'annessione delle nuove pro\'incie le qua '1 dànno un conlril)ulo minimo. La Camera di Commercio comuni,ca pure il numero ,d12lle cambiali prole~ilale a Milano, Torino, Geno- \'a. Firenze. Roma, Napoli, nel 192.5: 157.254 pe1· una ~ornma cli L. 396 miJicrni e 485...f2.. J e -~n una media men- .;ile di 11.809 n,~I primo semeslre e di 11.000 nel ·,ccondo semestre. Nel gcnn:1io 1926 i protesti furono 17.709 per una somma di L. 55 milioni e 900.510, in confronto a 12.853 per una somma di L. 26 miiioni e 062.913 n.el J2nnaio 1925. QuelJo rhc è maggiormente inleressanle nella statistica pubblicala dalla Camera cli Commercio di Mihino e la parte riferentesi ai protesti cambiari, per i quali fìnora non cs.islc\'a nessuna .-1lalislica. L'andamento del numero delle cambiali protestale preoe,de di q_ualche mese l'andamento delle clic'hiarazioni di faJlimenlo, sicchè si può dire iche il prolr lo -cambiario è l'anticamera cliel fallimento. E adesso chi farà sulle colonni! di: che una delle ciarlatana/e, :mo di c1uegli , Regime fascista» gli W:ii~oli _di po!emi1 1 spari, di cui è piena lulla la vita del ca «marxista» contro l Avanti? poeta in questi ultimi anni. E a me pare Per intanto stiamo ad aspe Ilare eh>< che, in /anta miseria, quei sei milioni a- , cosa verrà ancora fuori dalle indagt11i urebbero potuto servire a uno scopo più delle autorità giudiziarie inforno a qu2- I nobile. sii arresti, per cui la popolazione di una'. Ma coloro che hanno deliberafo tali ci/là espose le bandiere, come ,quando onoranze al Diuo. hanno ora una sorsi traila d'un grande avuenirr,rmlo nazi J-: presa che, dato il loro profondo spirito nafo. I callolico ( così almeno essi dicono) do- . • I vrà non poco turbarli. Proprio i cafiolici Moralità teatrale sono montali su lulfe ie furie. Ha cr,m:n- ' . . I . l I eia/o a dolersene e ad inveire il Cc,rrieL on. Marlrre, deputalo e erica e a- re d'Italia, organo dei cattolici fas<.:isti. scisla, ha presen_lalo a~ Governo del su" Adesso si unisce al loglio romano a:1che cuore le segu~nti due tnlerp~l~anze: I l'Unità Cattolica di Firenze, la qual* «Il sotioscrillo domanda d1 mterrogare; scrive: il Ministro degli Interni per con•)SC~re I «Ieri nierimmo a titolo di eloJio la le ragioni che hanno reso possi~ile a, i nota molto opportuna che il Corriere Teatro Costanzi la rappresentazwne di f d'Italia scrisse per il decreto che stabiliuna iivisla nella quale seco nd o la ~!e--: sce di ristampare a spese dello Slato lulnaca d_el Mes~afigero I~ dan~l'.· 1c'. si j Le le opere di: Gal:riele D'An.nunzio. alpresentassero. m ~os_lu.mi _legg~nss;m!. I ci;ne delle quali, come si sa, son,> siate talvolta cons1sl2nlt m pocl'. 1 veli e di-· pc,stc all'Indice dei libri proibiti,, come ~cesero anche dal •palco~cem~o ncll.J. sa- I contrarie e:l. offensive della morale cri1::. tanto che - a . t(;slim?manza r.<..~t~, 1 fliana. Ora, che l'Opera om'lia di Galistesso giornale - il pubblico a.bban:l,mo I lec Galilei si stampi a spese pubbliche la sa)a disgu~t~to e na~sea~o ~el~a 5lu-' ognuno comprende ed approva. Si compida 1mmoraltla. Un epis~dw si_mde v~- ! prendono gli ono1i resi agli scritti cli rificatosi i.n Ro:na a pochi pas~r dal Vi-: Giuseppe Mazzini e più a quelli è.i Le)- minale sembra m contrasto evidenL<: cd 111ardoda Vinci. Sono Galilei e Leonaroltraggiosu co:1 i p_ropositi _e _l'im;iegr,o dc· insigni genii della nostra patria ecl il che il gove1no naz10nale 51 e lodcvol- Mazzini un fallare dell'unità poli,ica temente e fe:-mamente asrunto per h tu-' nuto in estimazione dagli studiosi. Ma, tela della moralità. Il sottoscnllo dc-; il D'Annunzio è un uomo discusso, è un manda risposi~ scritta». . i romanziere non caslo, fu sp~ss" nelle «Il sotloscntto domanda d1 111tc1To-,poesie e nella prosa un misconoscitorc ,:!are il Ministro degli Interni pe, sapere della santità dei principii -::altolici cose non creda opportuno nell'intcnln di me nelle po::sie in cui bc·stemmia ,a Verp· ocedere ad un integrale ordinamento' gme e nel San Sebastiano parodia la videgli uffici di revisione di impartir" i- la del Martire. Ne è quel genio lell<.:rastruzioni aflinchè la censura lcalr:i.le rio, fiìosofico o politico dinnanzi al q:iaccmpia più seriamenle il suo dover<' e le debba inchinarsi la nazione. Il discornon si rip0ta più quello che è avvenute- so di Quarto ie l'impresa di Ronchi, òorc::entcmenle a Padova dove è slal_a ra~- po lutto, appartengono alla poiilica. non presentata una sporca pochade dt>: si- alle lettere. Un busto al Pindo sarebbe tnori Paleu e ancey traduzione di stato più oppo·tuno. Invece si spendono Franco Liberali che era già statn cen- 6 milioni, per divul.gare le sue trageiclic surala sebbene tardivamente dalla prcfet- ed i suoi romanzi proibiti, sei miìioni, tura di Roma. Il sottoscrilto domanda che, in ultima analisi spende lo St,, lo ri~posla scritta». a1;sia tutti gli Italiani dannunziani e anN oi sentiamo di non peccare di ecces- tidannunziani; e costoro sono i più. swa pruderie, nè di troppo puritanismo,' Spesso, sul Popolo d'lialia :;enliamo e tanfo n·,eno ci sentiamo infetti r:a snw- parlare di Stato cattolico e lo sentimmo nie reazionarie e censurali. I alla Camera e in giornali amici del faConfessiamo però che il male, deplo-, scismo. Allora chiediamo con quale crirato dal/'on. Mar/ire in q:1elfo sue tTl/er- l terio morale e con quale logica lo Sl:\- pC!llanze, è veramente grave, ribulianle. 10 lo Stato callolico ed il Governo deMa, che cosa potrà giovare quel/'inter- ! crelano lanti onori e tanta spesa "Ile opellanza al Governo? L'on. Martire e pere. di uno scrittore condannato dalla addoloralo, perchè al teatro Cosl,:mzi le I autorità ecclesiastica per l'immoralità danzatrici si presentarono in costumi leg- I dei suoi romanzi? La coerenza :lov'è ?». gerissimi, scendendo poi Ira il pub/;lico. Ma che ingenua quell'Unit.à Cattolica, Ma io credo che, se quella era una serata che pure è serr-pre fan/o Turba! PrPiendi gala, Ira l'arislocralico pubblico del d" coerenza dal Governo lascisla! teatro ci saranno sia/e delle signore che fo,se mostravano almeno almeno /anta nudità - se anche non proprio nell<i stesse parli del corpo - quanta ne mostravano quelle ballerine. Basta anelare Lavoratori, leggete e diffondete l',, A vanti I,,

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