L'Avvenire del Lavoratore - anno XXX - n. 19 - 8 maggio 1926

(.\. P.) ~ U111. Hl. ' TELEFO\'O 4475 - Conlo-Chèqucs '\. \"Ill-3646. . ETTL\L\~.\LE Dl~L P.\RTITO SOU.\LIST.\ IT.\U.\:\'O ~ELL.\ SYlZZERA Centegjmi 15 la C09U- ___ !.... ------- ·- --- ----------- _______________ __:-;--------P:. =R-=E::Z::Z:l--::D:E~L~L~E::--~I RED.\ZlO~E: ABBO AMENTI PER LA SV[ZZERA PER L'A\'~O 1926: 1 anno, fr. 6.-; 6 mesi, fr. 3,~; 3 mesi fr. 1.50 PER L'ESTERO: 1 anno, [r. 16; 6 mesi fr. 8; 3 mesi, fr. 2,50. , L'r1vvenire ciel Lavoratore, Zurigo .\:\J:\lI:\' ISTR..\Z10!\E: tinca. o s;>azio di linea (larghezza una colonna), 'lo 1 _ o mmi.~ ~ione Esecu I iua del P. S. I· !:..er Per récla mc continua la, ;:,rezzi àa coavenirsi Zurigo . .\Iililarslra~ e :20 Cent I Il' Il A t . I dI p. Magg11to li ~otialismo, questo sforzo di li- ~~ 1 t;.a;.f~·. ·~~~~:~b~:~op~~l~~~1c°l~1~('~~ 1 ;= • Il martlrioI" del proletariato ta_lia~o ---- . a van I e rimo bcrazione degli sfru.llali, il_lum.~~a l'(' elci sicario. ~ b' I • •,mchc dove lullo pare tenebra, ,1,P t M d la Yiolcnza fa.s.cisla si fece su ilo cu- 11 F arinacci dice: - Pigliamo lutto, "'-' el o enese L I anche e fcnnenla.<lo,_·C' lutto s_emhra d l" rarnenlc sen ire. br11ciato dai f'asclstt Sa.halo mallina. menlrc- i camion.:. , rrilù. cli<' hi. ogna clifiondcrc. E lo J)orlaYano alla slazionc- e ~Ila c~o- :\1111('ntr(' è ora il so/o giornale soprrativn giornalai i 1~accl_11dc_ll_ .-1- l'ialisla .tali:rno. clic' possa libcrapun/i del Primo ~Iagg1u. 1 sol1LL 1- mc-Pie riproclu!'l"c qu('I clw il no:-:lro ,,nolt fer111arono i camion:.. s·irnpa- .1Pan/i 1rnn può slamparC' senza far- ~ronirono dei paC'l'hi dcll't\pan/i, n•~ si scqueslrarc. . , fecc-ro clei f,ilò, impc<l<>ndo co:,ì agli, Dal 11_1ollo mal<'_ri:il<>. dcli /1~1011/1 operai di .\lilano c- cli fuori di rice-- del Pr 1111O :.lagg,o nprodu~·1a.mo , ere il lc,,ro giornale, prnprio in la-: quindi l'articolo di fondo che rra~crlc solennità. i ma la nostra fe1dc; cd al prossimo Credia1110 far {'Osa grata ai con'- numrro d~ll'.-:1,vu. n,~ pul?b.lichc1:erno pagni italiani della S,·izzffa ripro- 1111 altro dr '.)1morn1 :.farl1111.. cl~d1calo ,chi~·endo alcuni articoli sulle colon- ·1'11• do111w, <' t!n. altro bcll·ssun_o, :1 ne dell'At•u('llÌl'f' de/ Lcworotore. · cui viene spc-::1~lC ,·alor·c- ~lal la~lo Sebbene passala la festa, la puh- che è do, ulo n,la penna eh 1111g10hlicazione non è s1qwrflua. Sono Yanc. coi mezzi che ogni caso richic e; ma d b · l ~o~~ia<:f're alla lcggte 1nc_so1_·al_)ile 1dcl- l)ai·l·,lYamo, alcuni giorni fa, con rt !)rimo fas.cio i com alllmen? ~-- comandiamo noi. - d f t la reazione. Scrnbrn,·a 1en mcrolla- Dite mo' che egli ha lorlo. 1111 compagno, che, dopo t~ia ltu1~~l nella p1·0,·i11cia 1110 enc-scd. t 1 1 cos !- bile il dominio feroce dello czarisrno * * * Yila cli l:woro C' dopo una !1ldc~css,1 l11ilo a :\fodena le.ssa e 1cc e i pn- (' 1·,t-."r:'nclc fiammala_ 1·iyoluzionaria '[ 1. 1~ l ,.111-1,.·11,·t si>1·0_g, 1la ncll'orQ~U11z1azt0n1' m: scQni di ,·ila dopo 1 la. 1 v.illoria 1 r 1 i- .. _, \'c111w il fallo., allc-ol 1. rcpara o - ~ ~ l1a dirnrn1)alo ,·illcrwsamcnlc clop:., 1 ,[cl l>t·olrlarialo modenese, ,dbYcllc J)Crlala dal Partilo ~ocrn 1sla n..e _e I c-o111c fu preparalo; scopcr o <:onw ~ · D a, cr co,·alo a lunQ'o, ins-o~pcllalo ne ,, • · l>lllJ- ·•l>l>,·ltl'lonare il suo 1rnesc nati,·o e c•lczioni a111111inislralLYC. a pnnc1- ~ lu >c'operlo. Quando 1 op1111on(• ,, ~ , . forz~ilc silt'uzio dcllr hoccltc,_ Ira le lilica seppe quel che si polt' sapere I cercan· duro !aYoro in altra parte pio l'azione •ciel fascio si concreto in ~·?s~·,en~r._l_C'_mp_ral:,:Ile s~l!C't ~119'.e ~ e :nluì il resto, e urlò il suo sd~gno. crilalia. . _ . , alcuni tumulluosi inlcn·cnl: alle. sc- ,~-•lc.un1rl1.'~1?n1._.<.c'.:,1_Lt~ll. i p1~lel~1- fu lo sgomento in mezzo al fascismo.\ - Sci p1u ritornalo al luo paese? clutc• del Consiglio comunale e pro1~al1 opp1--:ss1, '.1olc1~lctl1 nc-_l '?'% e~ ~[us,olini _ l"eroe! _ fu prcso dn gli dornaii<lamrno. Yincìak ccl ii1 -c-orlci milila1-111cnlc '.'''.l.?·. a, rnn'.10 il lo~o. dc~lll(t1·,.'.. :_ss~ una sporca paura: {·creò. cli creare I - l"na \"Olla :,ola - rispose egli ordinali per la cillà. C ,1~i 1,c1, <[ueslo clomc1n_1dr ::,1u.--l1_z1a' dC'i capri c·spialori: mollò il pol"lafo-, - mi an·cnlurai là, do,·c una \'Olla La sera, in cui si s,·olsc in oncl• p,:c." '.C'r:-i J).C'r lul11, i,1~11pet ~'.n_a,,li dculi inlcrni a FcdC'rzoni clw cgli1:-i,·e,·o tanti amici· molli ne incon•• ~fglio cormmale la com111emo1·aziof-ihl1'·1 eh co,e ma J)rrc 1c sono '1, e t> "' • ' • ' ne di Giulio Giordani, i fascisli mo- ' ' L< . 1' 'r I l . .. b:ula,·a prima a Lctl('re lll un posto l1 ·li 111'1 la macraior parle non osaYn clcnci i· inlerYcmwro con ,·iyacità,, ed opcran 1 11 e orze e ic O P~c11nu '~~ seeondario; sconfcs'-Ò coloro che pri-' nc:n;mc,no J)iù ~lularmi; :,ilri mi sano I ·1 e ·1ssc non cono!>(·c 1 >rC'\ 1 . • l , · . r· 1 l turbando con clamo1·i lo s,·olgimento . r·_,_ , .. ·di li IT a )·l·1 ma Lgl1 pn's<'n.La,·a come suoi co -, 111LaY:-lnoalla sfugg.La; ina men <' della discussione. e bran.<lend0 (1 '.° 1 ~ 1111 sc1~ 11 n 1L_i la al po 1 1 1 ~·-a.e 1 1: >-laboratori co1wrli dalla sua rC'sponr Ire, ai uno. con cui' comballei insie- · , 1sl1("t •10 1 oc I e· I<' ( O\TC >uc1o t 1, 1- • 1. 1- · . 1 minacciosa men le bastoni e ri,·ollel- . ' '.,,. . 1 . <l sahilili\.· parlo < 1 norma 1zzaz 10- mc mollc- lolle pel proletariato e e 1e clcre i popoli. La e· asi-e e O\'Llllquv · ' . . . . ;\f ". le. Dopo la seduta, il compagno cons·1 rscrc'la lo <;frullarnenlo capitali- ne · · ora_ri:1 11.1la nel can~polal,l;acil~o:. 'a 1 111 ·.1 sig]icr0 .\d1·iano Bertani, che si re- I f d I L I Il . Far'11acci scuotc,·a b lesta s{'elli- aYn"ino e mc11101e e e , n 1ca - " li . 1 •t • ,, · eo n a Stessa e e stico; essa _oll:1,da_ppcr~ul o per, u ~ ramcnlc. :\'o _ <'gli dic-enl _ così '.·, ., ' . d· e· Sai>c,·o cr:à che sci ca,·a a a propria a )1 azione pos ..a 111 ,,li OJJJ)rc-,s1 cl c0 nt nazione e d ogni r, aJT uzi.i. 1111 1.s.. · "' ub. lccalità ccccnl1·k·a, fu assalito da "' 0 ,·0 1· liquidate il fascismo. , , are <l · 1· ,-0 111·1al10ad an.darlcnc s ilo . . . . . , . ., flir C'. E uan<lo css,a a,·,rnza in un 111•. 1 " . 0 5 . . < • • • ' una ,·cnlina di indiYidui e ferocePr-imo ~aggio. ~oi scnY1amo an-·71onc c~s~_sogg1aciano, ad un_ mlc\1 pun~o, qu;ndo ('·sa strappa un:1 con- ~lallcolli? ?Ila noi possiamo semprc alln111enl1 Lt pot1cbbeto cap1la1c mcnlc hastonialo. Da quel momento, cora quc:,la data con lo sle so senso ~cmp!·c piu st rclta -~ coi:coi dc, _al e uisla e uanclo s11ianlella una posi- ~pi~ga_rl.o come ci p_arc e pi~ce - <' bn~lle c_ose · le Yiolenzc conlro gli indi\·idui si -r ·ntima commozione di quando at-'un'az1onc sempre p1u decisa per in- I. , J . , lulL-:1.la classe i g1ud1::1 doHanno a0.coglicic la no-, C.o:ì e Ycramcn,lc .. \nchc oggi, molliplicaYano con un crescendo ' 1. 1 . 1 n,_ a 110·1 s·1 sin~da,;ano le solenni I frangere le comuni catene e Jibc-rar1 71 1°n<' a,·,·ersa 1 na, ncq 1 ., 1 ,' 1 c'l,c ,.· 11 ' 1cc dra spiegazione .. \ un patto: che con conw cinquC' anni [a, nessun com01 ..,.., ,... . . . . I li . 9 (' IC'a vani.a. e: 1C to LI~'' , . I j •·n • le . I . 1· . . impressionante. e libc-rc manifestazioni delle masse s1 al pieno gocl1me11lo e e a Ytla. . I anche )Cr e uc-lli chc- sembrano igna- un,1; i_Pc1110s, ~ngano >~n ~ldtJ e pagno id11_qua.che nolor1: a P\I0 _a,- .\]cune sere do1>0, si tene.Ya alla •· ·e 0·1c·ta1110 anzi che questo! \I ,1·1 co1>ra del rumore [ebbrtk . . 1 1 1 1- rechn1 dC'I polcie, e con lallia_Si lc.11- ,·enturarst senza la certezza eh esseopei cli · · ' .., . n o rn1po cn 1. . 1 1 . l l tt· 0 1 . _ . d g1· . <:a...-a del Popolo una riunione del I )·, :\Jaacrio come quelli che -cl-a del larnro criungc ocwi ai laYoralon . . i. . L ga I ):Jslo11C'p1on o a u i 5 l c,cn_ re csposlo alla ,1olenza e, 1 a.v,c1- r.011s1·;11·0 ge11e1·alc clelle legl1e. J.,1 n110 . 'i:,::, • ::. = Primo 'lfogg10 nostro suo-:::c1ao 1- 1' · d'l l Il · 1 Clu~1 , i d. · 1· l. :-; -- uak.he aru 10 Ja cronaca registra in j ilal:ani la parnla cLiconforto e cli in- .n. • ' • -cl . • 1 . ' . · 1 ri ali1 '· es_t ar I a, sopi:a _u 0 11 " sari. ;\Ono~lanlc lulla a . 1sc1p, 1!1a (,.a::;zella dell'F:milia. organo della qTta 11a· ,··1 1·lalo clalla lecrgc e dai uoi -~,-,t~'nenlo clc·1 fratelli lontani: .\ni- dal sa ..u. o do,1_01e. ei .a~oi~ 0 '• -_ 11 . 0mc·nli. che_ :\fusso.1 1111- da quel- eh.<' i fascisli Yanlan.o, la_ '".ria e. I 111g t> I-,... talo dall 1ncst111m11b1lesete clt 11 1 f ll L I Iorale borghesia agral'ia, av~Ya t)uh- 0CC"hi~1tizclalori, ridiYenLato di pun- mo compaoni! ~ulla è perduto peri men'. , I . ot·-- . ll il pc- l uomo e ic ~• pro_ i ? ore ~na noi; c·olumilù di questi -ciUadm1, a \'Ila e hlicalo che in cruclla riunione si sal ·n bianno r<'alo dopo essere ·La- la ~aus:1 co~1unc se ·rnche una s:::;hic- beraz!one e ic sr a~u !zzal sl~. o creatore <li nvoluz1011n - cs1\a\'a a.,, 1· incolumità di lutti coloro che osas- t·"lll)c di•sct1s.ra la fo1·maz.·1011e de1· 0 1 < ·u I ·' '· ' s:o elci Il' calcnc n.01 l1 sa u •amo con <l ti e 'Ifa quando cali SC[)pc che· l 1· · 1· 'L· a ' .... "· · - - to uasi una [csliYità ufficiale, si è ra ha dontlo momcnlaneamcnle so-.. . . ~ . . . . d'un a _o ar . . . . "' . , I :·cTo pa1· are e i socia ismo o cri ic - rattuglioni rii gua11die ros9e; affer- ·trÙkalo cd idealizz:1lo riatcoslan-1 stare! ~on è forse lui lo il mondo del t ]a slc~sa mlrma comrnoz1onc gli a,:Yersan a ,·~,-ano in m_ano Ctocu- i t·<' il ra~cismo, sono abbandor1;atc al- mazionc a. solulamen.te falsa, e.ne fu ~~si alle odgin;. . p,•;,-;leg;o alle p.-csc con la prop,ia '. ''.mpo, . . . , . ~-cnt'..""~i g.-an a suo ca.'·"? - ,che l i·a,·bit,•;o d_i clementi, tanto p,ù .'e''.: catcgoricamPnlc ~men lita prima dai l . :1, 11e· tormenti della m1- ·1mpo'r•nza a ao,·crnarc i popoli se-' Che fa 5e 1 ugg(' il mo11 clo e pcu eh~ \ 1llo! 10 Emanuele ITI ha 'islo. .1 za scru1)olt 111 quanto sono s1cm 1 .onccr, a 1 . I · ' ' ::. . . .. . . o.~curi , • ·h ·i . '11 tt u· ti . . . E . e dirigenti delle noslrc organ:izzazio- <:eria e dello sfruttamenlo operaio, con,clo le aspiraz1c111 sempre p-u irn- . . . . '? e capi c e I p1ocesso . a e_o J s_ dC'II irnpuml?· ogg: _anco1·a, com. ni poi, senza possibililà di dubbio, ~ La l ·1 anm1e della repressione i pc-llcnl· dC'ilc masse? ~on è for;:c · l'alba fatale _d~i fatai! g101 ni._ prC".:;enlaYa molto male per lui, c._ap! lre come cmque annt or sono, l I ·. f tl· na ra I s · '"O' • · 1 L . • • · ,,. d · · · l l · col enl ur l I · 1 f cr l I lesi ' u · bi r e a' a 1 cli Chi.cago, yielala dapprima dai I qucsla reazione. che s1 norgamzza .t 1 1.. 1 p,u_ ie 1 : 5 ~ 1 •• ~ . 1 a~c 1e _c1e, .m qu~ ~an::,en e, a . rappresentanti dc 'autori la pu l 1- i · 1 1 ... f ,, • l" . l m _ Governi borghesi come il sinl01:10,in lulli i paesi. il scg.n.o che il regime o P 1~f~la 1;1fal! 1b1 le._.11 om, d'. Fari~acc; ~ra '· unica che coiweni- ca. i .funzi.onari,.che auebbero 1)C1: 1 rar~n~u:n: ~~~~~cc:~~:1~/J~1r~i-aJe della ribellione prolclaria alla sch1a-:dominanle non si ser1lc più icuro efe:'} ,~fa t~ ir~o;i . lo ·1 ,·\~c~ra~lira ~fc;:~~~~o discoiso clci!comp1lo dt flalr nfupcll:s\1vl: !~~~:!', che,con<l~1cono alla Casa del Popo~o vitù capilalislica, e corrotta po_i dal-:nl'lle SUC' bas-: e pa~·cnl_a. l'ine~ora- fug,co. agg10 ce1 a1101a rt. ..., . . . . I 1 i tengono ne a p p cà oroan.1zzarono un Yero e propno 1 ,, democrazia per farne smarnre lo I bile arn.nzala della g1ust1z,a sociale? -o- " gennaio HJ:.!5- 111seguilo a. qua e I quando non proteggono palcsemen- . 1 r d- _ t 1 . . Il " ~ J'\,·e11Li11o a11·1me· 1 aynebbc clo\'Ltlo . • 1 l. 1 as~ec.o, mao pareccue 01e, a a · ·t d. J ti nel menzocrnero o- -----========================---- ·· · , ' ·• . le qu<"slr \'IO en 1. . . • f · .· 1· bbli spm o i o a , "' . I gridare il suo presente! - mise Fa- F. . a h nel modenese le P_Icsenza dei u~1on~1 i_ e l pu ca maggio universale al l.aYoro, la gior- ~~~~ . . 1 I l ·L'L f · l ,ppui c. ne. ~ . . sicurezza e cleglt uffictal1 dei carabinata del Primo Ylaggro, mentre so- F • • nnacci al a lc-Sla ce pai 1 0 aseii.s a, masse Jayoralnc1, da lunghi anni e-, . .· . . . . f • ] d li ===== a r l n a e e l e lui con Federzoni al goYemo C Fa- d l Il · d Il' gan.izza 111<'11c,oadnl\alt da nume1osa 01za. no cadute nella reaJtù bruta e e a ===== ======== i·inacc· n.el partilo cominciarono a _uca e afa c.ol1s,c1enzate or. e;l~ che rimaneya complelamente ina.tti- p olitka dominante le illus.ion_i delle 1 ===== · 1 . • . . z10ne, e 01·nr e, per en1pe1am , , \Il' n·. d li .· 1 • • a Il I l)l ·en.a1--1rc 1·1proce.sso l\!atleoll1 coi I d' 11 d" n· ira e , a .. :- U.S-vll e e a 11un.10ne, 1 r J>- . ociali \"iene resl1lu1La a a cl ,-,e , . . llalura e, t mo o senso 1 1 JSL _ . t· d Il . . . . f armorne s ' · Dicono le cronaclie che Farinacci· egli dissente dalle direttiYe a oltat~ risultati che sappiamo Sconn 1a farsa d. Tb . . . b I p1 esenlan. 1 e e 01ga111zzaz1on1 uclasse. d ffì • 1 1 .· d·a La f - caduto in disgrazia idei duce per dal 1d)uce, e oo.s,tui qualche Yolla gh cl~Yanl i alropin.ione ·]lubbi°ica che 1 1 edqu: 1l no, noni] si 5?1-.non,ai ea ~ I ron.o insultati, minacciali ed mseIl mon o u 1c1a e o 11pu 1 . , I . . , . . 1 h ' • ' • )an ona e a que e estweranze •u· . bb d . . 1 l<k:al _ . . • 11 ,~.,, E·, 1-1 se O istigazione cl/1I·ederzon1, e forse a.11- ha fallo capire sul suo g10n1a e c. e non poleni frschiare, truITa sct:inda- cr]· . eh son diffìcil-, gm , essi a an on.a1~n~ J e classe 1 eJelLa lo npi e ,u,c,. gn J • • d 1· · ll crcria . . · · · . _ queo I ec~esSi.'. . e pur 0 . della adunanza alla sptccwlata per hc n1· idillì Lra le classi hanno effì-;ch~ perchè arnaYa lr~ppo parar<: 111 era seccalo i oor i suoi a e= - lo~a da,anl1 alla gmslrzia, m~··· po mente entab1I1 m un grande moY1- . . r . . e 61d . L la lolla ripialia sen'- prnna per!:-ona. c,an a11e da gene1 aie menli: eppure, quando si prcsenlò le\'ano questi signori agire ·claYcrsa- mento. 1 non _dare pretesto .a spiace, o I mc1mer.~ Ul ~ a e d O d • , - sia slalo dimesso dal posto che il suo quarto d'ora, egli fu segreta- 111c-nle0 Ora fu Farinacci a indkare . . . d il .· denti. prc i_lsuo. uli:ipero nel mon o et con-, occupava in lesta al partilo che è rio del parlilo fascista. E che segrc- la \'ia.· Dia~og]i questo merito. I Duradnllef lul.lt gli 1am11 e o. 1~: Il segrelario generale dellfl Carnetrasti socia i._ . . ··1 ·1 qualche cosa più d'un partito perchè Lario! In,tendiamoci bene. Ci sono dei updpoll e asc_,snf10~ a consaye_, o . 'ra del Laxoro, on. Enrico .Ferrad, ..\ncor ogg. 1 du.nq_u~ · 1 dua c.~c L I ntol es ere un tulio. Qualcuno che · o1 ·c·1a 1110 dLtnque che eali è uJlo il b bi · h · b"L za · 'e a propria orz.a non a,e,a mar rimasto nei locali con quattro o cin- 'I'.[ f l I Lino • ~ u lOnt e e 0 scoppiano su ~ o, 0 tolto alle folle organizzate il senso · . . · d l Pnmo · _aggr~ e !Ili O e_ ~e . 11 : la sa lunga. Yorrebbe anche aW;un- quale _ pur non cssen.do, oh no!, f)C'nelran 0 , col Jorn ,·eleno n{!ll orga- . . . al 1 quc compagni, fu an ei tilo a cornpressoche noi _ma_lcdel _la, o1o 111Tta-' oere esserci di mezzo un certo aflar" un'aquila! - ha capilo come s.i deYc nismo infella.ndolo e prepa1·a,1.do d~lla. lm~a, _s'.~.c.he, sal_vo ~u c. c _e-; mi~ario Cammeo che. pel mom~n.to iia si annu11c.1era h npro,·a e.be le,"'d·1 ""n1b·1al·1 pa1·111ens·1cl1e non fa- l 1· . . l 1· F . . p1iSocl10 mdn1du~le dr t,ascmabilc non era l)ntdenle ti.Serre Infatti e- bi d l ...._. naYigare in tempi come ques I e sa ma t pecrgwn e mora 1. ·anna::::.c1 . l . . t· . • · · · , masse . opc1-a1~ .ha_nr10 _a )an ~na o,, ebbe troppo onore a :ra1·inacci, il guidare bene la ,sua barca. impedì lo scoppio del bubbone - e imp,or m1za, l md~nmen I ~)?C1_a1rsr gli rimase bloccato per parecchie i .10r.o ideali d1_ieri e s_1so.no._neon-• q11alc m1·ra ad a,·e1·c fra i· suo·t titoli I l I "" l s,·o scro con or mc e con isctp ma ore I fascisti che l'allenldevano con .. E . ,. * * e conseguenze e Ycc 1:emo q,u"';1co er·fella 1 .· • . '. .· . c!l1alc col regime ~ap1Lal1st1:-✓o. p- il van Lo di n,on aYere in nulla - a le sue idee s·1rà il suo tempo. Spenamo cl essere p . . cl d.all g11da m1n.acc1ose, , rsto che oramai pu:e mai co_me oggi il pen~1cro dcl!<l:fkrcnzn di lanli - tratto profìllo Egli ha s1ul fascismo ;;0i' ad a,·ere il bi1s.Luri in mano. Ma La lolla agraria, co.n: olla.. a era trascorsa la mezza•notle ed egli P_nmo ;\,faggio s~rà s_lalo p1 csc_nle e: dalla sua cminenle posizione. Di cer- ben precise. non era ::\fo ~olin:i, non. era Fed.er- nos_Lr:1f, iorente Fed~ebrazwnedderlcon~ non usci\·a, si portarono innanzi alla \'1.\'0 nel cue:r~ d1 Lu~l1: nel cu01e d_c-, to non si saprà mai niente. Per sa- - Cari sign.ori - egli dice ai suoi zoni, non erano lulli i grandi e pie- lad1m, era stalla I ,t rcYe 1.tr\a, s~ porla della Casa del Popolo e Lenf]1 av,_·e1·.-;an,,.1qual.i _non posson_o il~I pci·c cl,e co"a c·c· sollo })isognerebhe camerali - il fascismo è un regime 1 . . 1 . . .b. . 1 era S\'olla mo Lo composlamen: e, s1 tarono di far irruzlione sparanido B d 11 " _, d ,,1 co t parassi 1 rnsen s1 ne goYerno o 1 . d d IJ -:--,1 , lude.rs1 e_he I 1mpos1;r,1one . _e_a legg_ I che Fai··rna.('.ci... diYenlal"se anlifasci- d'eccezione che le masse, opo l\.,le- . . d'Il 1 . . t 1 . . era e 11usa senza anno e a p1uuu- anche parecchi colpi di rivoltella I I d Il - - . 1. 1 1. d l ne1 g0Yern1 1 1 a 1a, 1n eressa 1 a ,e- . , d l J 1 .ò • abbia ,·1nl_o anche o_ spi! 1 o e .e I sia .. \lloi·a, come e· a\'Yenuloper al- cenni di una relal1va 1)era uran e d . . . 1 b bl 1 b tal ZLone, con un conoor a o e 1e asci I funzionari presenti si limilaro- ,, 1 da l . cr ,s,pa1·1re I u )0ne: sarc) es a 11 d L· d· oddi f - ' m~sse. cl.et !.8''?ralor.1. ,,e ,cu_o1cl Lri, Ycrrcbbc fuori il suo slalo di ser- i quali esse si erano, le a cos ru1rc la loro fine; Farinacci li ha sakati. n_c e uc_ prul· ~ ~n ~enso i s I sa- no ad impedire l'in,vasione, respinde1 la, 01alo, 1, 1 qual~ sollo I ofi~s~ 1,·izio col bello e col brullo. sopra- le loro case, non possono amare. 0 . r . L . 1 Il.· 1 b) . Zlone e di 'SO l1e, o, lll quanto e 1e, se crendo i ctimoslranti aJl'imbocco del- I ) . · · · L a 1) ·1 I.J I · · d Ltin' q est 1·e 1 a. eg I rn uisce e ,e a ti )u, )Orn · la,·oralo1·1· ebbe1·0 da esso notevoli O ,· ., • • <f' La coerc1z·onc s1 n ro".1:0 su ~tlutlo col brullo. erc1e esse s1 a a o a u o - don-anno spnn.lare e allende desscr, -. ..i I ,la ,1a dove, pe10, es&1 pole1ono l I l Slal . ,., quell ideale 1l1 · a· e non c·c· rl1e J,, ,··1olcnc,;a eserci . ' . Y"nlacre11 la parte paurona e non po-· t . · d. t b L' il J . gg1 ua men e acco: i « . :\fa Farinacci non c1iYcnlcra anl1- 511n ~ -a. , - chiamalo ancora a sah·are la s1lua- ." ,. ~' . I man enere tn is ur a, oro a oc~1aneipazion~ cJ1<:: ~cl. ~rm,_? ::\Iag- fasci·s.La malgrado la pedala che deYe lata in lutti i mod~ possibili, p;er zionc-. Fin che i51punlerà il buhbone Lr dirs1 sconi1lla. . . meramento. g10 ha il ,,uo 111,.<;oppnm1b1lcsunbolo ayer arnlo. ~oi continuiamo a lral- mezz.o degli organi del governo e finale - e allora Farinacci n011 ba- .\nche le lotte poliltche nel n:odl~-1 Finalmente. cir-~ alle ore due del vni\'ersale. E' .difficile cla,·.v_ero pre- laTe qtieslo uomo da stupido, ma bi- p-cr mezzo degli organismi e degli l .: ; . I IBERO ncsc furono sempre conlenule m 1- mal lino fu deciso di uscire perchè sumere che, nbadcndo p1.u for.te- sognerà che un esame più obbiclliYo uomini noslri. Violenza allo stato ~ CI,l P u. · ' · mili di bu~n senso e di _tolleranza,: le imm~djale adiacenze apparivano me_nlc. u~a ca_Le1t~, s1 facc!a 1~cg110 I d~ll~ su_a. alli~·ila gli renda un. poc~ normale, perchè non. c'è da illudersi: e, sebbene 11 nos~ro Parl1lo potesse çwa.mai deserle: ma, non appeua pc1 dei e 11. de~1de1 ~o della l1_be1là. . dt gmsl1z.1a: C un uomo formto dr il giorno in cui noi rinunciamo aJla, Dove piglia j danari conla.1·e ~l~ m~gg1oranze_ Yeramenlc l'on .. Ferrari ed i pochi compagni f la\'oralon oggi coslrell1 al la\ o-, vna dir-illura leslarda. che a periodi pressione nell'en-alo c>alcolo che _la; il quotididaenlolacorporazioni fasc ste form1d_ab1li. gli avYersa1·1 1~011ebbe-, furono in js[rada, inquadrali da 1..mro - non La1:Lo cl~lla legg~ quanl~ ! (la vi1.a politica è un seguilo di a.lli pian la mantenga oramai la sua pie- r.o mat la me~1oma n:oleslla .\nchc ponenti forze di polizia, si formò un da un senso cli p~~1co c)1~ li _fa lullr I e bassi) lo Yalorizza. e anche cl'i una ga, la pianta si riadd1-izzcrà con Yio-'. J1 Lauoro cl"ltalia. organo deUe I arma del bo1cotlagg10 era slala u1 minaccioso codazzo di fascisli, che colletliYamenle p1u p~,·1~lt. d1 quan~'c<>rla abilità. lenza e ci sballcra sul muso le sue Corporazioni fasciste, che finora era sala ne! mo~en~ e meno larg~mc_n1 l'insegui urlml!d.o fino alla casa del to non Io sar·ebbcro 111dtY1~ualr~1en-j Mussolini non è mica un primo frasche. Questo, se parliamo della s<'llimanalc, sarù d'ora in aYanli le ~hc_ 111all~e pl~ghe, e ~e 01garuz- dC'pulalo Ferran, sollo le c,ui finestn: I<>_- :1on P?lranno . ~ullan~ d~slo-j minislro e un capo partilo come al- classe op<'rnia e, in allro campo, di quotidi:1r1o. E quanto alle fon li dei zaz1on1 prov1~c1alr o~er~c a\'e\'a't 1 10 1 sostò a dimostrare Yiolenlemenle glierc 11p~ns1cro da cw. che s1gn1fì~a lri che abbiamo conosciuto in pas- qualche altro pie-colo celo. Quanto suoi danari, esso scriYc: sempre escrc1~~lo .un azione moc e1 per ollre un'ora e mezzo. questa g10rnala; dal r:cordo del,,, salo: è come un re che innalza e li- al resto, facciamo hene allcnzion.e: I , Ecco i primi contribuli per il ralncc e conc1hatn~e. , Di questi fatti fu estesa regolare manifestazioni di un tempo; dall:1 Cf'n.zia. secondo la conYenienza del Jwrchè i Yecchi partili e i Yecchi uo- nostro quotidiano: Con[edcrazionc :\fa, olle~ulc _ncll t~no o n?ll. allro · esposizione alla autorità di pubblica Yia delle con~uislc nella. ~ualc si e- momcnlo, i •suoi aiulanli. E colui mini non hanno rinuncialo al loro corporazioni sindacali fasciste Lire modo, le ,·1t10~·1c dct e:onlaclmr non si-:::urczza la qua~e ... 11011 se"' ne &edc rano a\'anzat1; da lu_llo ~10 che l:an- che è innalzalo oggi, domani può giuoco, e si inseriscon? a noi pc_r 300.000; Corporazione nazionale del- da,:ano pace ai pa~ron1. Il mdd:cne- l)f'r inlec;o. Pochi giomi dopo, dopo no perduto e eh<" e s1mbolegg~alo essere liccm;ialo; come colui che lrornrc 11el nostro parli lo ~tn posti- 1 L\gricollura L. 200.000; Teatro Li- s~ e anzi la proYa YJYenlc che la rea- a seclula del Consiglio provinciale, nel conlraslC? stesso di_ 9:uc_sta_g1or- oggi è licenzialo domani può ri.diYC'- cino e ricominciare il Yecch10 gmoco re J00.000; Società aulori 30.000; z1_onc bor~hese 110!1ayev~ n~mm~n?, un gruppo di fascisli accompagnò nata pc'r essi e pe'.· mdt0n1 d1 !oro nirgli utile. Restino quindi, Lulli, a c!C'lraltalcna lanto caro agli a1-ri,·i- 1 Coq)orazionc nazionale impiegali bisogno cli cause n~1med1atc. pe1 1- minacciosamcnle il compagno on. fratelli oltre le alp1 ed oltre gli o- sua clisposizionc. anche quahdo si sti .. E p_oi: _lulla_la ma~s_a ~egli ~ne?~ 10().000; Prokssori, inlcllelluali 100 scalcnare la s~1a Yiolene-a. Essa Cl;'8 ~ Donati fino alla sua a.bitazione. Poi ccan). torna ad cs&ere piccoli duci in una lori, dei plccol1 amb1z1os1, dei_ Yd~ mila; Carla e Slampa J00.000; Scuo- mossa da r~g1oni ~encraJi ben più· una colonna di essi si diresse alla Xon c'è: forza di legge n.è minaccia sPmplicc proYincia, può presentarsi che stanno_ SC'mprc dalla_ pa~·tc_d1 chi I<' 100.000; S 9nilaric 100.000; Ospc- ,·~sle. Era I ascensione. del pro~ela- Camera del Lavoro, doYe iniziò una di seYcrc sanzioni da parte padro- J'oc-casio1w di lo111are ai fastigi dl(>Icomancln, e ,·enuta a 1101.P1gl1amola dalilà 100.000; fnduslric chimiche r1alo che sgomenta,? 1 padron 1. I densa. scarica di reYoh·erate len1.annale che rie. ca a sopprimere quesla potere. 'pure: il numc-ro è sempre un rnlor<'. J00.000; Edilizia J00.000; Indu tric Perciò, anche doYc man.cavano I rlo di I forzare la porla. Per allro, la grande eomunione di spiriti che ogf!i Farinac-~i sa pcrfellamcnlc queste 1 :\Ia anche l_cniamo.la ~•occl:io p~i-~hè melai111rgichc J00.000; Induslrie Les- prelcsli. anche doYe non Yi era la presenza rd\ non pochi operai rnanavYicina le Jibrrc folk frslanli nelle cc<;r" si mantiene in riserva .. \ huon nessuno di quesli Signori atTJ\'L a sili 100.000; abbigliamenlo 100.000; sipiC'gazione locale, il padronalo non darono a niolo j} tentativo. . p:azze cii lutto il mondo al Ja,·orato- e-or.lo c>gli ci tiene a dichiararsi fe1 oc-cuparc po,,li cli C'omando. - a1·tc ckl wlro 100.000; alimenlazio- aspellaYa che il momento propizio, Inlanlo aYeYa lnocro l'eccidio cli re italiano coslrello accanlo al sun dck al 'ch1c(' - cosi come faceYano I Qui c'è il rilrallo, esalto, della si- ne 100.000; Industrie cslralliYe e .\. P"r islrapparc al prolclarialo tulle Correggio, che fu pe.?pclrato da una tornio, alla te~silricc avvinta al suo un tempo col re i ministri dcc.aduti. 1 t11azionC' in Italia: classi laYoralrici G. E. J00.000; trasporli e comunica- le conquiste che esso aYeYa fallo. E squadra di fasdsli modenesi. In lclaio, al bracciante inl<'nlo all"ope- a.nd1c SC' in cuor loro gli inYiaYano 'c·onlraric al fascismo; Yccchi partili zioni 100.000; Pesca. 100.000. Totale quando, sollo la p1·otezione dei go- quella occasione furono arrestati due ra feconda della terra. un acc-idcnlc al giorno - e a dirc 1 composli da baldracche <li meslinre I .. 2.150.000. . verni liberali•, il_ .r~scismo anjdò fascisti modenesi: Luigi Cuoghi cd Chi può impedire questo afìlalo in- che <'gli i1:;P~rsona. nel p~rlilo la ~hc s'accomodano co_n c_hiunquC' css_e .\ CJ\ICsla ~omma Ya a~wnla la g~ll~ndo le sue ra.cl1c1 rn altre pro- .\!berlo Vellani, i quali furono per 1ernaz1onalc che richiama tulle ](' COJT<'nle p1u rnlrans1gcnle .. ella sua mcon~r_ano _sul marciap1cd? c~ella v~- q_uola d1 L_. 10.000 per ogn1 federa-I Yrncie, ncn:mcno .il modenese pote- alcun.i mesi traLtcnuti dalla autorità grnli del la rnro. a qual una ,itµ,,_l canineoò'B r prima YOl()chc la poi, I,ca; ,1 branco dc; ,-,ghaccorn l>OTIC pronnc,alc . Ya essc,c nsparm,ato; ma anche qui giudi1.iao-ia di Reggio Emilia ,otto la

irnpula7,io11,e di orni.ci.dio. Quando quei due cd i loro comvagni furono rimessi in liberlà proYYisoria, il fascio mode1wsc organizzò in loro onore una pubblica manifes.L:1zio11c, che ru con ,·iva compiacenza rcgi- !'Jlrala dalla (;a::l'lta c/C'll'Emilw. Così. allraverso qucsla rnolleplicc complcss'là di ralli, si andò delerrni~ nando quella roYcntc situazione cli passio11alilù, che ebbe poi il suo Ira~ gi.{·o epilogo negli.• episcdi lrclllend1 d<'I 21 e <lei 21 gennaio. I neslri compagni ;ive,·,u10 la sc11sazionc clcll"insostcnibililà di un lale sl~1lo di co~c. e· quando. pc! c;.1~)0 d'anno, i rapprc-.-,cnlanti delle nostre amministrazioni si 1·ec:arono a portare il sa.Iulo di cortesia al prefc-llo. essi ripclero110 insi,stcnlelllenlc la dcscriz=onc delle ,·ondizioni preoccupanti della nostra cillà, ric,hiarnando il rapprcscntanJc del go,·erno alle enormi responsabilità che esso si assumeva. Si cbhcro i con:,ueli affìclalllcnLi generici ... e cosi si arrivò ai d?loros:s imi falli del 21 e 24 gcrma10 del 1921. dei quali parleremo nel prossimo numero. Il monumento a Matteotti Bru.relle ·. 30. La clelibcra.zicin<' clell'fntcrn.azionalc Operaia Socialista di erigere '.1 ,1alleotli un monumcnlo. che sar:1 collocalo nella Ca.sa del Popolo di Bruxelles, ha inco11trato generale consenso nel prolclarialo belga di cwni tendenza politica, ma ha anche p~ovocàto odiosi commenl.i cl~ part~ di alcuni giornali borghesi, 1 quali sono indi!mali che proprio n,ella ca- o . pilale del martorialo Belgio si \"Oolia eriuerc LUI monumento a un ::, b . ·• • indiYi:clluo che [u tra 1 p1u accaniti oppositori dell'en.lrata clell"llalia i.n ouerra. si Yoglia cioè recare simile ~!lesa al popolo italiano. E qualche giornale accenna anc!1e. p(ù 0 meno ape1tamenle, alla mma-xrn che quel mo1rnme11.to po~sa essere di$lrutto dalle bande fasc1.sle. .\ queste rabbiose malignità dcll.n stampa borghese, risponde or~ 11 Pcuple. il quale dice che re.rez1on 7 di un m0numcnlo a Malteott1 n,on e rivolta contro la nazione i.talia1:a? così come la riYclazio11e dei deht(1 dello zarismo non fu un'oll'esa per il popolo russo. . . . , MatteoYi - scri,·c il giorn~lc socialista belga - ha s.a.h-alo l'ono: re idell'Itali.a: egli è mori.o a 40 anm come un puro eroe della causa della libertà ~. Tnlanlo il segretario generale del Parlilo Operaio Belga, Yan Ro?sbroeck. ha indirizzato al Seg.relanalo della Internazionale Operaia So- ~Iaggio con dei falò e con l' immancabile scqueslro. Il giornale era appena u:,cilo cli lipografì,i. ::hc i fascisti fermarono il cnmion che portava i pacchi alla st:.izione ferro,·iaria e ne fecero Llll fnlò. fnollre. 1nenlre ancora si c:onLinuaYa a stampare il giorn,ùc, un nolcvolc numern di fascisti penetrò nella tipografia, '<loYe il giornale· Yie11e ~lumpalo, presero Lullc le copie che ancora erano li rimaste. e porlalele sulla strada ne fece u11 aJlro falò. Tullo l"l,J non p1 dello. il quale ..... dell'.\Panlt ! bru~·iaio. has-la,·a ancora al c)l'dinò il scqucstr,> c-he <'ra giù staio Sia1110 morti da lanlo lelllpo. eppure inculiamo loro an.cora lanla paura. Tempranreslilseofferenze Un gicrno, avevamo L:.djt-J un uomo polilico esp:irre LuLle le S!)P.n'J7.~!di p:i.rle sua. C'era sfata lulota la mali$, cieih siluazion;! di fallo, in bell'vrtlin:: poi avevamo .-f:lalo, di fianco p~.· quattro, tulle le argom.rnfazioni; poi ('ran.~ pass:: le le deduzioni, hi alt~rna:i\·~. i cani i;:lcali dei dilemmi,,. e infrne ie conclusioni. La sig.nora KuliscioH J. ✓e\, a5c;iilalo, com·ella saipeva asc:>lt3r•~: cni l"ha \t-Òuh, mi intende. Poi, fatiomi itn cenno con la mano, perché mi ac.::osta--si a lei. mi d1s5e piano: - Ci sono dei nostri am:ci ciie non s.i sanno ca1pac1lare, ,poverelli, cL una cosa tanto ~mplice. Vede-te: ~r•?nt')nn.i e.i lavoro, di speranz.e, cli vittorie, di cose che ~arevano sicurissime, v~de:e c,>sa ne è successo? Cosi. Si portò la mano all':iltezz..t ~l:::!!abocca, e vi soffiò sopra, sorrideatlo. - Cosi, è successo: tullo svc1nilc. Ne resta tanto come s0ipra la mia mano. E c~rti bravi a.miei no.n se ne vo.~lion0 persuaderi. S.tette un ,po· sQpra pensi2r0. - Sentile; a voi, vi voglio confidare un segreto. Sapete il perché di tnlto questo? Il perché dei nostr.i insuccessi, il perché s.iamo stati dispersi, e le folle :,on ci hanno ,più s2iguito, e i gio,:i.ni non sono più venuti con noi? o, non cia~e retta a lanle spiegazioni storiche, econ)miche, a lanrle teorie. C'è una ragion.? sola, più semrplice. Albbiamo soffer~:> <tre ppo poco. Il sociaHsmo italiano ha sofferto troppo ,poco. E.h, per cariià, un po' di prigione, un po' di conf.ine, a 4uci lt-mp.i, parevano grandi cose: ci Ìta:rn'l )J0rtato avanti per dieci o venti anèli. E così, quel ca.pilale cli ;patimenti ohe avevamo messo da parte in giovenolù, .;e h siamo consU1malo tulio. A=dde qu'!l che doveva accasdere. Un rpartilo non pui> vivere cli usufrutto ,su qualche an,,·o di ,prigione accantonato pri~a del mtl!cnovccenlo. cialist~ la seguente let.tera: . E ancora: I[ ConsictHo Direlt1,·o ha preso _ Una cosa m.i ha col-pilo, tra q1:anlo conoscenza ~lella decisione del C.o- cii or.ribile succede in Russia .. \Ila morte mitalo Esecuti,·o dcli' Inlernaziona- di Lenin, il successore non è ~t.1io ncsle di collocare in una delle Sale de)- suno ,dei ,prof.itlatori della rivolu1,1,rne, nè la Casa del Popolo !dli Bru_xell~s _'I Cicerin, nè Rakowski, no, nessuno di qùemomm1ento a Y[alleolli. Il Cons1gl 1• 0 sli. Fu Kykow. Andate a vedere un po' Di1·cltiYo mi ha incaricalo di espn- nellla vita di quest'uomo. Ci trova.te dwci mere alJ'EseculiYo dcli' lnlernazio- 0 quindici anni di Sibenia, dci p;1lim-.nli nale- i s1.1oi più ,·i,·i ringraziame!11i seri delle sofferenze ... Ciò vuol ,fo· molpcr il gran<lc onore ~alt? al Parlll<;> to. 0 Era Ja sentenza ultima, non ~J11io Operaio Belga e di cbrYJ che esso e della sua ciollrina, quanto del su0 sar.- fclicc di a-ccetlare questa ofTe1ia I' gue. Si sentiva che, ~a tempo, ia 3ua -:eche non mancherà di fare cli lullo sta lavorava in quella direzione: che di perchè il mo1~1!m~nlo, i_nna~zalo a.ll~ fronte afila caduta di iulle le pr•Jv1si,rni e memoria dcli 111.d11nent1-cab1lc mai - di Lutti i ragionamenti occidea:.ali, lei -- tirc del Socialismo. sia collocal? nel: 0 ,piuttosto: le radi.ci di lei, l'.rninw. sua ]e migliori condizio1~i nel tempio 1 dc1 p;iù profonda, il sue «io» più nascosto · cl Il Lale lJelcra _ av·evano cercato una spiel!azi,,ni:. un laYoraton e a e.api o<. _ ____ _,,"""'""""r""""'...,."""'.,.....,..., ... _ _, conforto, non più sui libri, :na daggiù·,· I ,,la,g,giù»nella gran pian'lra dalla su.1 priIl Primo Maggio in Italia 1 ma gio.vinezza, dove la soffera'll:.1 ~tman~ si se=na come grano, a brao-1al-, e s. Ì miele come èl grano, solco per solco, su : campi immens1, a milioni di s;:nghc e a f nostri compagni rcsiclcnli i.n. Ila- mlioni di vite. E di là le era ve~uta lia si lroYavano in una cond1z1onr ancora, con un fiotto rinnovato, I~ !mf.a trislemenle particolare. li tcrr~rc viv~f.icalrice della s.ua vita; le cn ria.ffl111fascisla non ha lascialo mdl~ ~i m- te l'impeto pri.rno, l'im,pelo cli farsi s~ll? tentalo, per impedire qu3:Isias1 a- alla croce, di restare ac~nto :i chi ~ p<'rla manifestazione pel Pnmo Mag- abbandonato, di marciare rns1'!mc a chi aio. è solo ... D :'\ella vioilia e nell'anti,·igilia si Tale 10 vidi Anna K,ulisoiolf, slr.m1era cominciò ad arrestare alcuni degli venula di Russia, nei! tempo ;iiù bell,J l. elementi più pericolosi"· Ollre a ipiù glorioso della sua vita: qu:-.aJ-1 vec• CJO. siccome 1a polizia ben .sap~Y:1 chia, stanca, mallata, obbediva più Lhe che si era stampalo un man1festi>~o mai alla vocaz<ione, sentita un .~1orno !à, per clis,lribuirlo agli operai: comm~ nella casa del ,padre, pi,.,ga-ta nr.l ~e~l0 ciarono ben pre!-IO i pcclrnamcnli pt0 della donna ru.ssa, le cui lainmc ha:i~ per impedire c~1c la d.i~Tusione an·~- no di tanLo accresCJulo b provv:!:t,1 Ji nisse· e ai pcdmamenl1 succe1elctle1 o dolo;-€ che regge il! mondo, che 5ostienl. an.ch~ qua e là degli arresti .. f.on. lui- la vita, che chiama dall't1lero delle malo ciò, però, in pi.ù •d'una c1llà. 1 ~o- dri, le ~aneraZJÌoni ansiose di soffri:·<!. C->- eialisli hanno polulo tenere nurno- ,ì com~ ce la descrive il canto dP.111s,1a ni alle quali, è vero, .n.on poterono :·azza, il ,più antico ohe ci r2sti fr.• lutti inler\'en,irc compagni 111 gran_ n~1.- queUi levailisi da,lla terra dove lei era mero, ma nelle quali regnò il ~IU 11ata, da'lla ,pianura d,1srl~saalla foce dei grande e il pi!'t confortante cnlusia- 1 ~raindi humri \ smo. « Andava Wasilissa nel polwrone e Cosi furono lCll.LLlc riunioni a ~o- « nel fan.go, sorreggendo come pHcv.{ iì ma. a Torino, a Piacenza, a Tre,·iso, « vecchio padre lacero e vinto. E s~lo a Y crona, a Tries.Lc. a Bologna .. a « una volta chiese, aFfranta d:i,la lu.i~a Forlì coc. ecc .. \ Milano poi la nu- • via: fede dalla sconlitla e dalla prcpotei1- fl fondoMatteotti s o e I A I.. I s M o ;,:a brntale del ,·incitore. ,\i fratelli Berlino . .30. 11oslri, sopra lutti, pcrcl1è il supera.- Lu l lirezio11e dd Pal'lilo So-eial- .\ un retlallorc dC' I' .-1. H. r;_ di slala suffragala quanto claJla crisi mento di questo momento tragico è democratico tedesco, ha ,·olalo una ~fodrid che lo interrogava sulle ra- conrnlsionaria del dopo guerra . ~.nelle un problema di Yolonlà. risoluzione, in ,·ir1L1 della quale sa- aioni d<'I !--.Uòdislac(;O dal so•..:ialismo, I Fra Lutic le dollrinc impron·isale, f I sociulismo - accusalo a torlo ranno organizzate in lulla la Germa- 71 ton O padrone d'Italia non seppe' rn 1~ezzo ~i tc:1:ta!i, i di. crirni~aJi di suscitare r egoismo basso delle nia per il ~ionw IO giugno, a!-:>sem- accampare altri prt Lc:slj che la ma-; pazzi, ~olo iJ soc1al1smo s1 erge s1cu- folle:, il piallo materialismo. l"odio blee e soltoscrizionj, i cui pro,·en~i lallia parla111e11tare dei capi sociali- ro, malgrado la bufera, additando le fra I<" "enti - r,i appalesa oggi come sara1l!lo ,·crsati ,d fondo ,ratteolli, ::-ti ilafauii. la bnroc:razia. l' .ù. lcaiua 1 \'ie per le quali la sociclà potrà trar- l'uni<·; J>0,sibilili1 cli alluazione di 1:cc:~~1lernen\c del_il~~1:at~ ~allo ~-s~- 1 c-~>Jla 111:i.-,soneria, l'imp~.ss~bililà di si ,1 aah·dnH:1110. Chi ha Yolulo pog- quei p1 in:.;ipi cli giustizia, di liberlà cul1.,o. dell l11lc1na.71oncllc Opc1au; r:porlare ti flad1Lo socwltsla alla giare ~li altre forz<'. Ila clo,·uto o do- e· di fratcllan;m. che furono<' sono Soc1a1Ista. ____ I purilù dc-Ile origi11i e, infine. la quc- Hil COll\ i11c{'r.-,i eh<: solo nel prol<'- anc-orn l'~spirazionC' unica dell'w11a- ~lio11c· cieli' inlC'n·e11,lo dcli' Italia hr:;ito, nella genlC' del la,·oro sano nilà dolorante. Una 01rn1araz1uoe delSouallsllalllam I 1wlla gul'l'ra mon,<lialc:. (' ulile, .-.tanno le fOJ"i',('capaci di rin- Xella lolla fra iJ bene ed i.I ma.le, r~sidenti a Ginevra I interrogato cioé: sui moli,·i che lo no ·amen,lo, capaci di superare gli fia ÌC' fo1·ze o~cure del passato e Ji1 ~'\-..<fnoMrazzino Tofani - rt!rsnnc! '1a spinsero ad abbandonare i principi ostacoli ins-irmonlahili eh<:' la socie- quelle fulgide clelran-cnire, il sociacui p0::a scrJ;?tà è ben nota frd 1 s11c1-.- 1' l<' id,·P :·Ile lorn1,1110 l'assieme dcll,1 lii ('apilalistrca s: è posta <' :,i pone lismo. che n1olc c~scre un.a :,ocielà listi e.i GineHa - aLlacca il 1w.;;1ru~,>m- !..rande• dollrina .-.ucialista, .\lus~olini ogni g:orno, da sé: stessa, ~ul suo !-:>Pmprc più umana. r,.empre più cri- •P"gno C:U'lo Pcdr,mi su Falce e )!arte/lo ~lOn scµp<: dire clH· i pcrchè - \"Cri cammino. Solo il proletariato. Solo sliana, sempre più <liYina, non dcYe con un articolo p1c.i10di io.i.sultt ~ r.1 in- o falsi - elci suo dislacc-o dai soc;ia- il ;:e ciali~rno. I e· non può soccombere. Contro il sos·nuazi:rni. E. una m.:miera com-, 11u·a;1r,1 listi italiani. Q11e-!a n:rità. questa sicura t{;,·-, c-ialismo lc>porle dell'inferno ... fascidi propagare e difendere le propne IÒ(>I!. La rispo::,tu 11011 1·i:,po11deva pn IC',1,a noi ,.;ridian10 oggi ai nost1·i ne- sfa non prernrntnno. noi lasciamo a.i comuni:.l1 à1 :.::uJica~e 11it·n!e :dia p1ccisa <Ì1>manda clc·I gior- IPiei fcrJci, agli in<:erti n<:lle vie da \"i,·a il !-.(1(:·,ialismo! s:: c.s$:t sn la ir.igliore. Per cunl,J no~tro naiisla J1La<lrilc•110. 1rn1 il granct:e tra- ::.eguirl'. ai fratelli sco!-:>si nella loro REFR.\'IT.\fUO. c•sserviamo che in questo ,nom1!•1toi.n c·11 ditorc non polp,·a rispondc1·e altrilcrvc i.a 1-tta contro il i1sci,l.tl:.J l:berl1- menti. cda, i:<>'lemidw di tal g(.11.:re- anche se: Quando !si ~rno ,pc~i anni e anni c·è dj$,enso cli iol.'~ - non :!ovrabbero della propria esislt11za a propagan- ?v,cnire lra panLlti eh::: µorta1n ! ,,j::pd- dare i principi de:,I ::,ocialismo; quanlativ\) di proleLa.ri. Perciò noL -- dichia- do si è cresciuti <· falli maturi nella ,a.ndo L:i nostra piena soliJarietà con Pe- convin:ionc che ,..,oJo il socialismo dro!l.i i.I quale c0n,,pie il suo hver-.: di rappresent.a la salute di una sociclù socialista con profonda fede e con un in~·amminala \'Crso il lnunonlr); equilibrio che noi vorremmo augurai e ;J quando si è propagandala per ven!i sig. Tofani - inviliamo il nostro cvm· o lrenl'anni la soluzio1w •,ocialista di pagno a non pros:?guire la pobruic:i art• lnlli i problemi sociali. si.curi di esche ~e ciò dovesse costargli un s·icr;iicii, ~ere nel ,·ero; i 1noti,·i accampali a d'amor proprio. Serbiamo le colonne ~e, : piegare il capoYolgimenlo delle pro. e''' inequiooca6ile ,, fascista Al barbaro e l'2utonico impu,1/ico cale- combattuti dal fascismo app<Jnlo per la gorico di Kant, i hscHti che 0.,:::ntano loro azione in difesa dei l.avo,·:i'. Jn, e la goffam~nte e fino a1 ridicelo :I nchia1110 ~arilà di trattamento fra lutti i larnraa Roma irr;p2riale, hanno sosl;!~111'.>il fa-. tori non s0!0 l'hanno s2.n~prc sostenuta sòtissimo « inequ:vocabile . I e la sosten!!vno come princiç,io. m:-. hanUn fascista non clice ciae v0hc la stcs• i no lottalo I! lottano perché il pnncip10 s::i coS"l..Quando dice basta, ..: ba$:J. J)i basi su condizioni scddisfacen:i. rostr;, <Jic~nali 1=er l:.t pr-ipaga,1.da delle · · · · p escnlano · pne..... COll\"1JlZIOl11 rap r ' nost.n idee:. !--.t'111pn· una patente dj cretinismo I 1:n·oralori dell'una e .lell'al~r.t µci, le rilasciata a se stessi, almeno pe1· il giudàcheranno. passalo. Per il preSC'll le e l'a n·cn ire, I socialisti italiani resid.?:1/i a Ci- • • • roi. que.-lc sp1egaz101ù non con,·m- neuro. cono ness1rno. C:hi ha sbaglialo lin0 ;1 ieri. chi ha poluio ,·i\'cre nclJ'erro1·c per tanti ,11mi, è almeno iJ meno adallo a erigersi con lanla sicu1·c•zza a signore e c,1·ealore di nuo-,·i prin,·ipì i11 conlraslo pro[ondo con lì non si muove ipiù. E' così infalti ohe nella poiem:c:i i'er l'assicurazione infortuni, dopo avermi ammazzato già da due numeri, con un Basta inequivocabile la Squilla mi .11,Jica soltanto una colonna, ancora s1tl10 stesso argomento. E crede d1 trovarn'i sempre in peccab di ii!noranza e di conlrasd-dizi,)ne. Lascio andare l'accusa di ignoran.i:<1. on ho false modestie, m:i cert~entc non assumo pose da enciclc,pcdico. ~-Jn sono ~on solo per scddisfa:c al d·!sidcri,> dei comp:igni, ma anohe per riS!)~lt,) a me stesso non ri.spondo :i.I signor Tofa11i. Cé ,l,.-nta g;mle szri.a - ,rnch(! fra I c:>- n1tmislà - che conosce il mio ,;assalo e sa quello che ho faLto, s;;:nza m~nar va,1lo - qui e in Italia - pzr ila mia fed.:. quanto aYeva - con eguale sicurcz- Quella di contradciizione invew la :·e• ;,a - professato nel passalo. spingo. Balilla. Il g.iudizio e 'la stima di quell,1 !;Cllll: o le moillto di più degli sfoghi e ddh: ::lclaz.ioni di t'v\azzino Tofani. c. p. N. d. R. - li compagno Pedroni tccu•pa ,un posto tropipo allo neN".-sLj,maziune dei suoi compa.gni di Parti:o, ! c.:r u- !,'uomo che 1·agiona non può fare a lll(·no cli domandare: qual'è la ,·crilà? Quella di ieri o quella d'i. oggi? f! ferncc dillalore 1,on capirn niente ieri, quando l'ra si fanalico soslenilorc dc-Ili' idee ~oc:iulislc; o Bbaglia ogf,i facendo il contrario di ieri? n1.i1iarsifino a raccogljere ,la 1 1a·i.t ·:1:-1~~ * * * nosa di un disgraziato in fregola d1 auto J>,.i soc-i,lli~li rirnas!i fedeli. malrèdlam2. Un comunista che s,i meiUc in grado tulio, al loro passalo. che ègara con Balilla si è ~ià -da ,;~ st<,ss0 l'an·en;re. la rispor,la 1)()11 è dubbia. \erno svizzero esisteva si o :10. 6iudicato. 1 '.osa ha saputo e potuto mula re, E abbiamo dello si perché cosi è. La Svizzt:ra, infalli, ha s<~mpre motivalo b sua opposizione :illa co11cessione della parità in materia di as,;icuraz1nni contro ~ infortuni, colb maù.:anza Ji condizioni equivalenli nella b.~is1:izionc sugli inforlur.i degli altri p3.csi. La causa era dunque unicamente qui e la unica via, per noi italiani - rico~cli sempre quesb nostra qualità la Sq>.Ji!la -- era quelh di constatare se il przlesto del Go- ., Mentre ,dichiarnamo la nooLra :·iena so- 1·inno,·::irt•. migliorare e risolYcre il !idarietà al compagno Pedroni. apprc•- regime inslauralo dal fascismo in '11<.mo])ienamente 1b sua dec1sic:n.-.:; la ftalia? :'\i(·nle. ~è i rapporti fra paprosa di Mazzino Tofani è roba che ,,on clroni e operai. S<' si toglie ... l"inaspriYa toccata nemmeno con ii m0i,'.e. men lo dc IIC' condizioni di. ,·ila dei Facciasmo i:noLire le no,;tre p:u viv;! ~c:c-cndi a faYore dei primi; nè il proc.crngralulaz.iorui.com Falcz e lrJa,i<!l/u che, blema della maggiore produzione. e certo in relazione alla teona ,le-i fronte nemmeno la situazione ec:onomicour:ico, ha accordato cspita.lu,,à ne'. nu- lìna1;ziari..1, dC'lla quale incomincia- .i.iero del primo nnaggio ad u!1 :.irticdo 110 a giu11gcrc cclii poco conforlanli. C('s·1 denso ... di fede r~voluz1onan;,. soffocali •clh t11lta la artificiosità di E lasciando alle organizzazioni e associazioni svizzere il compito ci.i a,<;ire Y<!rso jJ Gover.no Svizzero per con,vincerh a àesistere daJI suo atteggiamento •- g1us'.o verso il Governo italiano ma in5!iusto nei confronti dei lavoratori italiani - -:i siamo rivolti al Governo italiano cerch~ levasse quel motivo che imp2diva a, lavoratori italiani -di godere dcllla meriia!a parità di trattamento. Dovevamo forse fare un.a maYC•ù su _ ""'""'""""""'""""'""""""""'"""'"""""""""'"""' un bene,,s,·re falso e cli carlapesla, Berna? Un aoaua1u tasc1s1a I Lugano , tenuta in piedi é~ _fur!a di ba.llaglie &dr. 31 1 22 •n via che costano mthon 1 e che ti paese L'azione delle 01·ganizzazioni svizzere Venir l, 1,. s., ve~so e •)re 1 1 · . h . • e -deU' Ufficio internazionale d~1 la vc1ro P h ... 11• g I di vi:l Ce paga e pag eia. I uvini erseg '.ni•. a a~ 0 0 ., ' · .. - Quattro anni di ferncc guerra ci- è riuscita ora a convincere il Consiglio la.nlo V •gezz1 il fascista l rcmoh, in- · · · F d I d. ti · l L · ti· · ro " . ' . • . Yile comballuta per ncoslnure e nn- e era e I me ere I avora ,n : ,1 :«ni I fascisti invece vogliono la p:tril,ì nella Svizzera p<:rché non costa alci.l.!1sacrificio al capi talismo .i•.a:!iano e la vogliono sfruttare come un merib del Governo fascista, mentre rifiutano ogai miglioramenfo aLla le~ge italiana, sc,p.pur maggiormente doveroso, se il Cottc;igiio Federale si deciderà day,vero a r:ilirkare la Convenzione cli Ginevra. Il Governo fascista in :questa •iuestione non ha quinci.i alcun merito in confrvnto delle organizzazioni sindacali C03Ì dette rosse e del Partilo socialista. Il Governo fascista ha semµl.ice.rnenle trov:it:i applicalo in Italia il princia>io della par:tà e non ha fallo che sventolarlo all'estero J'I consiglio Federale svizze.ro, leglto og- /1i d.alh secolari iradiz.ioni democra tche e repubblicane della Svizzera lo Jc:·,c pur·esso accettare? Chi ,può farsene ttn vanto, sono coloro che non solo hann0 sempre lottato T-er far se~uire a princioi buoni anche condizioni buone e non chi invece si accontenta di agitare ,aie i:;rincipio a sol0 scopo cii speculai.ione j)<'liLlca. Perché non ia nostra è specuidzione, ma quella della Squilla: specuìazwne sconcia e ridicola perché fat-ta sui meriti altrui. '.'ìoi invece, continuando la-nos:ra lotta in difesa dei lavoratori italiani nella S~izzera, non facciamo che contribuire alla lolla che i lavoratori di buHi i i"a~si !Sostengono contro iutli i capilalismj e i goYerni nazionali, legali inlernazio11aln 1ente dai loro privilegi e da.i loro in•te.-..:,si di classe. O:i in lu\l.:i la nostra lotta siamo quindi a posto. Conl ralo un !!wvane 1ta.liano c.ol qu3 le a- .. , . 1 • 1 • . , I· . · u.11 t t a· g 1· · · d. f n - d. . . c>c·a·i· Jtl~ no, a1 e: I La]1a, ianno 111, ccc c1scialo s o sesso erreno e u s\·1zzen , ru _ l n · ~ ~ Il I I f mente anl'eslero. "c.:va avtL o tbna 1scus~ione ' ._, · •i . d. • · 1· le a a egge sug i i;i ortuni s::nza <1liP.nde Ll'ttllima assemblea deLl'Ospc.:dal<-!ll:i- i_ paese ~n .. c-011 izd,1.011c1~ual i_.-S s~ d ·1 . 1· d Il l t 1· Chi è inequiuocabi/menle in contrnd::1.izione è la SquillCI che Yuol mant~n..:re CPprcssi i lavoratori iLalian.i in llaiia e ostenta falsamente di ciife.nderli e:1ergtca- ,. 1·d . l L "zon' i·nvi- liOn pcggL01 L - I lantt 2 l1 I lal1 ere i m1g ioramento e a oggc t a ,;i. 1'"110 lo s I ava a srngo er Ch •., · • · na? M,.,.11·0 '" ' . . r . governalt dallf' wcch1c e sorpassale · <>x · tandolo a recarsi verso ,la vi,i ,._,ei,)lamo ' . c1· • • E' una meritala s:iddisfazion:: di riù . 11 .1• l· . diie classi mgent1. Vegczzi, cne ne a oscun a .os.p• <1\a ' . , .· . . . , . . . che otliene la chs.se lavoralrice. M:i f0rUno della Colonie Proletaria Ila[. o tre altri fascisti, tra i quali :I nolo) Ver- Det,,a11COS.dJcl•c.at I 1; 0 1t!ZLOll( fl~SCt se ohe di ciò se ne può fare :.m merilo · a malo di un nodoso rao::lcllo. L:-L::la. e e a ollr1na asciSla, c>sa a a ,·1 Gov~rno fasc·1sta?. .:_-~nle~r1·,·1tt0. d · ·d· t t mzzi r · Il · · d Il , ~ n li ramo e1 suss1 1 è cer ame11 ~ ui,:i ·itiscì ,,.,..,.rchèaccor3e '5cnte e i ancora 1c1'i ne a ne,·ocaz1one e a Q cosa non r ,,_ 0 • • I • I l" Cosa ha fallo esso ;>~r spinger:! i~tituzione degna di riconoscenza. uanL'aiurteocipronceolsindacato rii.-nulanti vennero separali dopo che ~ra leggcnlda fralrl1c1cl a rnna. zal~a ag I o- 1·1Governo SvJ'zzero a m·11"orare '1a s,- t:. miseria ha potuto essere elim,nal<1 •l -,- al he cazzolto nori e i festa e el aYoro ila 1ano, una __ u " - corso qu c · I · • · l tuazione dei lavoratori ihliani ;i,•lla almeno fortemente mitigata. Il biblico Decl·same~tc ·1 fascisli slann<i .. ita,liù- sola cosa resta, a p1u penco osa per . " Svizzera? Niente. amore per il prossimo ha trovalo qui la mzzando il Ticino. il nOSlro paese. per l'tlll'Opa e per sua attuazione moderna. La nostra feil mondo: la delittuosa infalunione Ha forse migliorata la siLu:izi,Jne dei 1 ,_, 1 E l' derazione Operai Tessili concede dei 1 \.1..,.i' ,•wmpo tessile I pal1·iolla1·cla imp('rinli!'la. avoralori svizzeri in ll-d!lia? No. • a ,o- .,"' "'u I I I ra la concessione del Governo Svizzer'l sussidi in caso di disoccupazione, di ,n- AMNISTIA PER SOCI MOROSI L'intesa ... fra -capila e e aYoro, a digenza acuta, rappresaglia, ~errata, Slll)ol ·clinaz·1·0nc deg·Ji indiYi.ùui e del- altro non è che una conquista :ldb ciasE DIMESSI l · • T • 1 • 1 sciopero, trasloco, decesso e pucrpe•·w, I., cl", ss·1 allo Sia lo, la lanlo clecan- 52 avoralrJce s·vnz. ult a ,,,ù i rnc- I I I LI Comitato centrale amplialo della ' " • d _1• • e di viaggio per la ricerca di avoro. 111, - lala Coll.a<}Jorazioiic (coi •capitalisti nlo i aver co1114piutoun a<llc 11 g1u~tnia 1 . nostra Federazione, visto che per CJIJ3a . d I G • ,. li Ire garantisce ai suoi soci assistenza Che YCdono e fanm.o solo i loro inte- e e overno sv12zero e non <:1 qu<'. o della crisi economica molli soci har,!10 f .) I fascista. Se il Governo Svizz,!rù avesse, giuridica in cas di vertenza per i rapsospeso il pagamento delle quote opi:-u- ressi. come disse {osson1 e g i ope- porti col datore di lavoro. Negli anni rai che non debbono prelenclcrc. di r,er esempio, peggiorata la s.iluazionc de- clie •:-:gui,ono la fine della «uerr::i (1919- re si sono dimessi e che in queSli mc• I t · L f gLi infcrlunaLl svizzeri in modo da ,pa5 menti desidererebbero rientrare nella f::. f)iLI... e i una e ,sere a paga, come a - 1 1 d l 1 192S) la scrima dei sussidi pagati ha derazione pur non potendo pagar,' le fermò .\Iussolini) clcYono serYirc a reggiarla con quel a altucr e cg i ifa ia- raggiunto la somma rispellabile ,jj franrcndcre forte e lemula la nazione. ni, forse che tale parità, come p,incipio chi 1.762.156, cioè quasi due milioni. quote arretrale, ha deciso a suo tempo . 1 I I :i.slra,lto e tanilo dP.canlato lÌa~!a Squilla . . di concedere a tali soci un'amnistia, pcrchè conquisti I posto e JC' e a- ;,vrebbc s'Jddisfatlo i lavoratori il:i.ljani? l soli sussidi di disoccupazione ,,mcl·oe· d·1 r'iammctlerli nella Federazione SjJC'lla nel mondo. , n 1 onlano già a fr. 1.349.975. QuanclP s1 [vjdentemente no. col riconoscimento dei loro diritti ac· TI fasci~rno, eiOl' il preteso 1··11110- . 1 I pensa che queste somme sono ~<>rlite · E allora ci1c rim::JJJ(:di lutto h .. squ1 quisili durante l'appartenenza pr,ma ,·a1nenlo elci paese, si nppalc.-a cosi .- dalle quote pagate dai singoli soci, da d I t ' Ile 1· !:.ue dell orgar,o fascista? 1 della cessazione e pagamen;:, oe una forza di primo ore IIlC' alla a umili operai, esse rappresentan,:i :. r:- quote, senza l'obbligo del pagamrnl,> 'Ospingere l"l•:uropa sulla Yia - ahi- E ora che i lavoratori italiani ·:vranno sultato dello sforzo contemporanc,J dequote arretrate, a condizione di un P~- ,11(', giti ballula - degli allrili. degli la giusta •parità di lraHamenlo, ,,:{ni cil- gli operai organizzati. Il piccolo coi:lririodo di carenza di 6 mesi duran!e ti urli. dei :-.ospclli. degli armamenti ladino italianissimo non ciovrebb<-!~enti.- buto di solidarielà versato da ognuno <ii quale è sospeso ogni diritto ai sus:;, li costosi cd cslcnuanli. della guerra. re il bisogno di togliere all'Italia q(ni loro ha pure operalo questo bcll'e:;1!0. Passato questo periodo il socio ~ rien• \'crso cioè gli antichi sistemi che la dovere di :ic_onoscenza spin,ge11cl? ;I Go~ I E chi di loro ha dovuto ricorrere alla fet,ato nei suoi pieni diritti. «uerra u/Lima _ e riYolu;,:ion.ai·ia _ ,uno a m,ghorare la sua legge mlortun1, derazione per riparare ad un col!J,J !'iDi questa facilitazione dovrebben a,u· ~nebhc clontlo dislrugacrc per ~em- laddove essa contiene condizioni inferio- nistro del destino, ricorderà con gratili . -, I ;:, · -• I S . ? b H 1· 1 fruire tutte que e compagne e quei '- 1 • prc; che rappresentano una nccessi- n a quio, a vizzera · tudine quale aiuto ene co g 1 1a poluleghi i quali in un m~mento di scorag- lii inclullabilc ciel si~lcma capilalisli-' E non si attacchi la Squilla. alla legge to assicurare l'organizzazione. giamento e di depressione cessaro~u ~ 1 co, ma insicrne la dC'caclcnza sicura f1ancese. Dica se è vero o no che in Ha- Amesso pure che i sussidi non hanno adempire a.i dove:i più elementari co1 della C'i\'il1;'1.europea e mondiale. lia uno svizzuo, in caso di infortunio, da iormare la missione principale della ogni operaio cosciente, e che ?r,t deb- i * * * I anche se calcolai!.:: la lira 1 p1ri al franco organizzazione sindacale, in questi temb.ono rico~os~ere che I~ orgamz~~7.ion: 1 Jn che siamo slali battuti, noi so- !'vizzero, riceve un~ inde~nità i_nferi:.,re a P! _torbidi. di crisi, di ristagno, :li in$lasrnd~cale e. pni che mai .necessa;i\!I~-: cialisli. nella prima grai1,diosa lolla~ qu~lla che nceve il opera10 1lahan•J nella bil1là ed 1.nc?slanza del. merc~lo .:lei l.inion~ ebbe luogo addiriltu~a all',:i- « Padre mio, dureranno perto, e da,·anli ai numcros_i C?rnpa- « questi nostri dolo11i? reaz1.on~ odierna n~n lascia sp~ra ed.I .. , mondiale inr<:1·ag<Yialnael dopo guerra· Svizzera. 1voro, del! esistenza del! operaio essL so• o m nessun aiuto fuorche la I c.:s,i <> " I I · l 1· · ·d 1· d I I an cora n111lto perai . • · contro le forze morlifcre ormai . E per tutto il reslo, 1·ipeto che ~e l:t no pero es imont evi en i e va ore approntala da lui stesso e dai suoi com· . . . ' ' . . . . . , . 1 cl 11· " · ·on sl . della bo1-<,hcsia <·apllal1sl1ca? j legge ilaliana e, an11prne hbe,a1c•, 1 me-, e oroaruzzaz1 e essa. gn i accorsi. il compa$ 11° Fio no po-I « E il padre rispose: I<' anche tenere un cl1s.corso. . . , . 11 morte. t all 'Atian/i / come cl1c1a-. " - Oh, Marcowna. F~no a a Quan O < • • I E" • cli <>n •a.re· I · 1 altra parte del 1110.rna- • ,e1 sse senza so.,,,,11 . mo anc ile li cl I ~ t ·1 •suo :-,Primo, « - Bene padre mio, continu'!rc-mo. le esso ,a ce cJ1a o 1 .· , . a Gi u pagm._- . d • · 1 · d 1- , "'cl]a 0 11oslra icleoloaia sociali la, rito non è cerLo dei fascis.Li (11iliìiberali Comincino a comprendere la nec.::ssilà I libretti e1 soci cue en i l'amnisl.1.:-. ., - ::,- . I . . . . . . d 'd Il' d . I . d h I t . · Il tt · i lJuali h no - scri,·c giustamente Claudto <p<:rd1ohlaraz1one e .deftruz1on.!) ma e1 e a es1one a sin acato anc e r:i oro \"anno consegnlal 1 ait c O Ie on . e"i- TreYes in Critica Sociale -. perchè I gli ociiati soci1ljsti e de~lc ortù.llizzazio- che per questa istituzione finor:t non manderanno a a cen ra e ove sai a r ,>. • • • • • • • • . • • b . 1 · d. I. , · I t·b tt te ,, la critica ant1cap1lahst1ca non e mai n1 rosse 1 quali sono stati .wversati e e he10 c 1e un sornso I scherno, slrala amntSl1a ne I re o s ss e . e ' • anco

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