L'Avvenire del lavoratore - Anno XXVI - n. 49 - 2 dicembre 1922

ANNOU\ll. A.. P. ZURIGO, 2 DlCEMBRE 1922. Nom, 49. ' SETTIMANALE DEL PARTITO SOClA~lSTA ITALIANO NELLA SVIZZERA m=:::.:::,==========================,f-·-::,,-~=z::;==z;:r:i:::=:~•-.;::;z::;n:::::-4-r;--~~-~~~~:'~~~,.,--a=...a=---===-=--==-=-=-=-.:::-=::::==:==-========== :::= --;;...:.;· :; ·;.= =.;.-=-·=.;..== ===:.:. ;= ..- ~-· : ;;..:;·,:;;,-.;;.;· ;. Centesimi 15 la co?i.i Cr.,nto-Chèques REDAZIONE; AMMINISTRAZIONE: ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO r92.2: D d p S I ZURIGO o t ar.no, fr. 6,-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi, fr. 1,50 UN NUMERO ARRETRATO Cent. 20 N. VIII-3646 "L'AnendlerlLeavoratore,,. tartgo .... Commistione nsecnttva el ... ~ Mtlttllnt,UI«,,., PER L'ESTERO: I anno, fr. 10; 6 mesi fr. 5; 3 m~;. fr. 2.50 --- Dittatura M~olini ha le reji•1i d,:;ih politica in tema, eser .:.:\o e forza pabbh:a 50no in mano degli organizzatori dc~ fusomo reaziiona: ·0, la Oi,ezionc del Partito fas:::.iiSta l1a dan i OJ-enipoteri a Midteiino Bian,:'!: per i:i pross:1ma campagna elettoral~, e la Camera ha testè ac.;_'~•!.J.10 i pieni poteri fiP.anZiari al G0vern0 di MU$rn!:n:. La dittatura ~ quirlJi nel ,u0 pieno sVJ.1uppo. ç.over,no e St-.:.tc, o~gi si impcrsonificano in una sola persona: Mussuliru. Denunciam0 questo stato di rns.; non ~r avere d~lle preginclizial\ d1 fronte alla dit:at111?.. od ai diritti della rivoiu.z.ione. li P:1rtJo Social:sta Italiano, partito di riv0!11zionc so.::ialc, non nega che lr.t nvolt:zicne ab1,ia i suoi diri,tti. e 11'), è crnindi c(intro la dittatura. Ma I.a ditt:L:ura cli .Muss0l•i1)1 è !!11,1 dHtafora perscn:th.'. egli !1011 è l'esponente di un ;1:ini'.,, che abbia dietro di sè una cla~se avcnre dei iini storici e sociali da raggiungere. Chè il Partito fasqlsta non è animato da r:.essu.nai.dea; esso ha bran:.:obto r;cl btrio fin da,1mo sorgere, quando aveva fatto un mosaico di di\erse parti d~aittru! teorie, per ostentam(: un,! propria, ,ed ora più che mai. dopo aYer abbandonato quella babilonia teoretica. 1-1 fascismo è un fenomeno son:<1 daH0 crisi post bellica che ha inve stito un po' tutti: partiti e cittadini; e si è aiffermato<ecrnc ann::i.del-la bvrghesia. capitaNstica seriamente 1pin.acciata daW azione riYoluzionari1 proletaria e non sboccafa ne!l' urto decisivo fra le duo parti in lotta. Quin<l~ i1 fascismo non ci ~i presenta altro che. come un fenomeno reaz.iÒnarlo. n suo :;ondattiero Mussolini non è stato r esponcrrte .ùi un n'll01/0 soif.io di civiltà. La iorma di dittatura personale è Ja più dannosa per una naz!i.onc. Non sono invece ra!i le dittature <li tma dasse. guidate da mi partito che abbia un còmpito sterico da. assolvere. Esse rappresentr:mo in ml! ca.so prw:resso ~r la vita civile eh un popolo. Prc~reS.<.oche non sa· rà ma~ari immdiato ma m-:-d'i.ato. Tipico ecempio ne :;ia la Ru<;..<:ia. Che la dittatur:l personale s;a 13 forma peggfore di d:ttatu,-a r.c Yicn'" dli tcgg-cri ossen·ando r o:licrn:i. che esiste i,n tfaHa. JL Con:rno attu;i k no:t ha infatti nessHn p,ogr:1m;m_ di ricostntZionc compl('.to. chi.:1ro. nè iinanzi:ario, nè econorrt.co. eh~ instauri qualcosa di. nuovo. Mentre Mus:;olini neI 1919 rrr:pll~a rn l' c..-:rropriazione r:.arziaJe di tutte le ricc-hcz7~ e r :iifrda.mc.nt-oalle piìt .:apaci org-,rnizzazioni op2raie. della gestione dei srr· v1z1 pubblici mcdifican<lo cosl qu,tnto disse ne! 1914. nd qu:ik anno era falltorc cbJla gcsticne <la, parte <lell-oSr:iro di quei servizi .c-tess.-i oggi im:t;::C aholis(.·c la nominati\'it~ sui titoll. per quanto non anc0ra :ittuàra. e ~i dimostra fam<'Tedella concossiarH~ a privati dei servizi pnbbliC'i. 1ìwrro ciò assieme alla imposizione sui salari. aume11to delle ore di Lavoro. ecc. - in contrasto stridenre su ,.., ·, • qtt,rntc disse nel 1919 -- dimostra la contraddizione della dittatura. personale. • Ou~~t ::ontradclizionc è ancora e- \idente ~-':!: si consideri clic per a,·er:.: un resultato da una dHtatura cxorre un G-Ovcrinodi parlito. mentre il suo è. e sarà. un Governo cli coalizione in tuianto si appresta a i:irc 1111aco'.lli- 'lìone elettorale! Le tenebre che èircondano la politica del Governo è appunto prodotto éd indice della dittatura personale. I pieni poteri in materia finanziaria. non sono per nienre chiari. là dove si tratta di provvedimenti ispirati a giustizia (rigore di accertamenti. semplifi::azioni, ecc.). mentre lo sono anche troppo quando in qu:ilche ptrnto specifico. Ila detto il ministro delle finanze. De Stefani. che la sua finanza 11011 sar,ì basata su criter1 di persecuzione del capitale. Co~\;cnc __piutt?~(o premere sui consumi. .. e cio nel! 111tere-:se delle classi più disagiate! ~LLeJlte maggiore ;mpovorimen(o Jella classe p_iùp,,vcr:i. E' questa ùn·~ pc!n1ca iinanziaria ù; classe a favore <lei capitat:sti, e elle r,:hie<le per cootro um, maggiore imposizione di saoriiizi al prole- :ariato; pohtic::i. c!tè •Jel resto non ~i sorprende, in quanto essendo Mu.sso- :,rii al scrv1z _, dei :J1pib·listi. è ben ·i(·gico che d~bba fare i 1cm 111tere~'>i Vi è poi un perk:oln che inc0mhe sulle claSSI h.v JrJtricr: b rditk:1 e- ~kra di Mils~ol:ni, ;x;r auanto 11,,:: modifichi :;0~~·.111zi:1lme11qtuecll:t dei suoi predecessori, è quanto mai oscttr::t, e si intnv 1.:~eo il p0ri::o!J di un~. mwva g11e;·;·:1n.elb qunle. an,lle fra ore.ve, il pr0lctarjat,1 p,)t··chrc e,s;crc c1:::.ciato. li nostro r:a•~;;~ ,:: p1ir che rna1 1n t:!'a crisi ter;_·:i'.e, la q11:1lc h::t sì 111; modo di su11t:-r.Hl.:. ~fa questo 11111d· lìCn è certo q11elil,seguite ùall'att:1ale Governo. Eg-li cede di ~upcrarb ,oi « pieni potc:-i ·, 0 più cl:iara;·,1e11!c con la diitta·.,!o. i.o Stato 11c,11 pctr;', ,·incerla se n-)IJ viene tJrim1 ~11rc 1 ;:, t I nel paese. UFJE~O TUlNES. Socialiesti comunisti Da qualche tempo circolano in !talla e. per cci1scg-u011za.anche in 1s.,·izzcr~, tanto tra i borghesi quanto tra gli cperai, notizie di un' imminei1t~ fiisioi1e cbl Pan-ito Socialista Itali;:.no col Partito Comunista; e tale \ o,.:e venne anche raccolta re-::.entcmentc dalr organo del Partite, SociaIL ta Unitario -- la Giustizia - che. in un telegramma datato da Berlino, annundaya, addirittura come qualmente a Mos.::-asi'.l stato già raggiunto t· accordo più perfette. Anzi. l'oriano dei socia.1-c!,emocrati'Ciitaliani , 0Jcya wa~he sapcTe che. i11seguito a qucll'acc(TGO, i comunisti donanno rientrare nel Partito Socialista, e che Serrati !:.i.scerà l'Avanti! per ass~irnere un· importante misS'.ionc internazionale. Anche crue.c:;tanotizia non è nuov:.1. Ma ciò no11vuol d:irc che si.a esatta. Vero è chr. g-ià al Congrcc;so di Ro-- nw. i tcrz· int{'rn:n.ionalisti avrebbero voi-Irto sostn11i.reSerrati alla Direz.i.one del Partito -um 1tnodei Joro: e allora si foceY:l il ncmc d-eH'on. Riboldi. ~fa allon i tcrz' internazionalisti rinunciarono a11eloro pretese: e oggi ncsrnno dei dirigenti più n,e parla. Oua11t0a qu'.?!.loc11c ~i sta de.:idendo a \f0:;c'.!. n<'·-~·:m,. qui cc sa nuJla; sono quindi. :1·rnc:102!mci10. premature wrtc le YOCi d1- corrono. A ~tosca pc•i la questione ,ti.Liana wn è anccra ,:J;ih r,ortata cl3.vnnti al fon~r~so: e iino,·a non si sono an1tc che pcd1c tr3,rtativc. che procedono molt0 lentamente. ira i dele- ~:iti iialiani e i membri del Comitato Es!.'curivo del-la Terza lntcrnazio-nale. Certo, a una fusione tra s.ocialisti e; com11riL-;tisi verrà: t~k iu an-::lteil ffto dt.! Con,zrcs~n di Roma. g-i~cchè la -adesione alla Terza Internazionale p0rt~ imp!icit:l con si'.:quella fllsionc. Ma le 1 10ti~ic. che p:1rlano di 1111~:1cmnlic,:: ricntrat:i. dei co111u:1isti r,cl Partito S:1,i:.ii'~ta S0ll''. ripetiamo. premature: ,:; si potrebbe anche dire: infond:u::. s-~ siamo bene informati - e lo cred.i'.lrno la flrio11c ù wtf altra che immin<.'7te. P:uc si ,·og-lia creare 11n Comitato paritetico. r,rcsicditto da 111d1elegato cfol Com.i L1to fae::.uttvo di ~Io::,(:a.per Preparare il terreno e rambiente adatto per la fusione, t.li c,·enti %tcriori reclrcr.anno, clirrmn cosl. il loro contributo. E con, un p0· e.li buona volontà e c011 molta iN71 cli dimcntican7,a la fusir,ne a\.\·crr,\ autom,aticame11te. Ma non ri1;i. ni: domani. ccrt0: vi è prr~.ino chi _narh cli 11;1 p·1io d'armi! ---~,-----,,,.-- - -- -- - - Ti l:11·r>r0è p•·nn~n q1t:J11do11011è legg-c c<>m;11H·; I l;n·nrn din·nt:J odioso, qu:Jnlo chi '.r, compie· \ ,·dc altri che 11011 la.. nra11n ,. lu J"imprc~sionc che il suo travaglio < a fottn per il loro r>zio. P<';;;;io i:·. ,e· \'gli <vntc- lodare e prt·<l'- (":Jre il l:Jyoro cr>m<· 1111 don:rc ci:Jchi po· 11011 mdl in pr:itica questo dn\·crc·. non ~i prncacci;i questa ;;ioia. .\llor:J. ,hi al la\·orn è cos.lrctto eia! i,i<·ognn. lo cnn<idera come una condann'1. Q~ecta significa preci_samente ~J,c occorre gravare ancora il proletar'Jato con nuove imposte. con 11:1cJn-;cIl l:l\ o··o c<·s,crà d"t·sscrc una p<'n:J pc-, alcuni. q11;i11cln~;ir:ì clan·cro ttna lég-g" prr tutti-. Biblioteca Gino Bianco = PeP una umana e neeea■aria redenzione Deml odoi giudicare i d linquenti 1palvaigità individuale!· E in conse~ gu.enza dii questo preg~udiz.io i pazzi si tratta vano come peccatori e malvag:i, si caricavano di :atene, si tortumvano, ecc. ranno sosti,t;u,iti dalle colonie agricofe, dove i delinquenti stariarnno segregati, come ora i pazzi, ma fo condizioni di vita sopportab'ile e igienica. Napoleone Si legge nel fascista « Popolo di Trieste»: Nel Soda.Lismo c'è ima parte di dottrine ,eschLSivamente economiche, e qu.csmobbcro svolgimento comvtcto, nolle loro linee fondamentali, so- .prartutto per la parte critica e storica. Ma il Socialismo rappresen.ta tutta una 1rnova corrcn:lc d"idcc sc:i.entifiche nC'n solo nel campo economico, ma anche nell'oPdine morale, in{ol!cttualc, iiuridico, a.rtistico. J)Oliti::o. Sicco1nc però nessuna scienza n~tsce completa e perietta da.ll'opc.ra di chi la inizia, cosl anche il So::ialis1110, per quanto messo sulla via scientifica e positiva da Oarlo Ma.rx, Ila bisogno cli rinnovare og-ni rarte delle comuni opinioni e abitudini mentali. Arlcsso . .ill11mfoak1.dailla ~cicnza, anche la op,inlone,comune h.a compassione per i pazzi e non li odia nè li perseguita oorne malvagi anche se uccidono o incendiano. Ma se.gtrira però a odiare e a persegu;tare i delinquonU -· che non abbiano una forma c-vfrlente di vaJZzia - per ·il p.regi11di7.io:::Ile U ,delitto dipenda in quei casi cl.alla volontà malvagia e perveTsa dell'individuo. Cosl fa giustizia penale non avrà più la spirito di ~ vendettai prnbblk.a » contro i delinquenti comuni, tanto pitì lo perde,rà verso i delinquenti politic,i. Appunto perichè le verità scienti fiche harnno sempre l'effetto di far progre<l'ire la vera civiltà e di elevare i1 liveHo della. moralità umana, socia,Ie e indìvkl.uaJc. Ve<l,ano a•d,mque i soctalìsti coscienti di :11b'ìmar,sai considerare il dolcroso fenomeno della delinquenza non piìr come l'effetto della perversità individuale ma 'come l'effetto di una malattia person,ale ereditata na- ~-cendoe prodotta oo ooca::.-ionatada cattive co1Jiziani sociali (n1i-eria m.ateria!le, intellettuale e morale). « Noi non comrneotcremo : sa rel>be un pleonasmo. Diremo soJo che mai Homo di governo ardl tanto e mostrò di voler ordire meno. Tr,emenda, infa.llilb:ile, implaca:lYile, la frusta del Dittatore, ha sferzato i mammiferi. La sacrosaITTtapt~nJ,zion.cnon poteva essere più artroce. Chi ha orecchi per u:- dire, oda. Poichè pare che ci S'iano taluni che ancora, non ,intende.no il latino. Sveglia, sig-nori ! Pare - pare, dliciaano - .::he sia successo qualc.he cosa di nuovo dopo la musica di due settimane fui: « Montecitorio potev,a diV€1J'ltareil bivacco delle camicie nere». QuaJe mai goven10 ha basato I.e sue dichiarazioni su più fom1idabjilj cardini ? Quale s-ernnopolitico da anni, da ò.cce-nni.in qua, ha parlato co-.11 !' inequivocabile ;;hiarczza .del nostro? Nostro, sicuro, nostro. Perchè M11.ssoliniha ,parlato da faiscis~a; ccm tt~ta sincerità ohe rasenta la siro,nfatczza., ma anche con una fede da dar re le ,·er.ti~ini alle mezze coscienze. Finalm~~1ire.dopo I' a11archi.a.è ccmric1 rso· Napoleone! lnteitda ntaliai. E int.cn'4a -- anche - l'Europa». E i leRislatori e i giaclici e i carcerieri - - in buona. fede. come i direttoLavoratori T Il prelevamento sul capitale 11011 colpisce nè voi nè i piccoU propril'- tari, ma soltanto i ricchi, i pescicani. Non intacca i modesti e onesti risf}{lrmi, m.a solo /.e forhr.ne pii; o me no grosse, accwnu/1rte senza sa,rifirio dei loro detentori e a detrimento · del popolo ktvoratore. Il prelevamento non manderà in ro\ri.na ness.rm.o; coloro che son.o tanto ricchi du venir raggiunti dalle disposizioni previste del/:iniziafim, resteranno ricchi anche dopo il prefe,.•a,nento ,nedesimo; stara.nno sempre meglio di \'Oi, conserveranno tan fa ricchezza quanto basta TJCr non aver preoccupazioni per il proprio a V\•enire. Non rovinerà né i singoli pri- \·ati e nemmeno le società e le imprese. Chi affemia n contrario, afferma cosa non -vera. Il ricavato del prelevamento sul capitale è destinato a costituire un prùno fondo JJer I' assicrrrazione contro l'irzvalidità e I.a ,·ecchiaia. E dcstinafo ad assicurare 1m pezzo di pane a col.oro che dopo aver lavorato, sudatn e vrodotto per tutta la vita, senza null.a potersi risvarmiare, sono divenuti \·ecchi e inal>i./i a guadagnarselo. Terul.e a impedire che. i nostri ,·ecclri.soffrano la fame o subiscano r,cmiliazione delkr carità peloSCJ: di co!oro che arricclùrono col fm.tto del loro lavoro. Si tratta di compiere un atto dfalmeno varzi.ale giusfizi(L. Si vool togliere qu.au:he cosa dove è staio a.ecum11lato troppo sfruttmul.o il prossimo lavoratNe e consmnaiore per destinarlo ad assicurare gli, ll/.tl.mi anni. di esi.stenza ai vecchi. e agrin valk!i che furono i pr0<luttori delle ricchezze accumulare dagli al.tri. Perciò chl ha pal..piti di amore e di vene.razione f)eT la vecchiaia: chi, ha il cuore e la mente aperti a un e levato senso di gàlstizia e a un nobile sentimento di solidarietà umana, domenica 3 dkem.bre, deve rmd{/,l'e a votare in favore del prew.-amento s 1ll cavltale. COMPAGNI! Fole lntti il vostro doi-ere; ree atel'i alJ.eurne e fate che \'i si recfri.n0 <' voliJ10 in favore a11che tatti i vostri amici <' cOJU)scenfL Una di Qttt'Ste. e imporitantissima, rii:ruarda il modo ,U g-rudi<:arei delin'- quonti. Che gti attto1i di un detitto politico, cc.i.saoltanro di pensiero o sia accomr,ag-nato d.. 1 qw.1lche forma di delitto comune. come l'omicidio. non debbano essere punri e traitta,ri come i delinqllen,ti GC•mÙni, è un sentimento che gli_ i,tali,a,ni hanno per tradizione. Le cospiraziorri, le pubblicazioni. gli stessi attc11tati (Orsini, A~esilao Milano, Obercla,11c.cc.). che per piÌI di mezzo <;ec.olobagnarono cli sangue e di martirio l'epopea dcll"indipcndcnz1 patrfa, h:1n110 ins-c.g-natoccl in~cg11:1110 tuttora nelle scuole, agli italian,i. che :,rii autori di u11 clelitt,· nclitico. anche se shag-liato o illusorio, non 0110 eh coniondcrsi ~egli assassini. :::ri !'.ldri. C'-.Zli -:t11pratori comtmi. Ma quando si tro\.·ano clannti a nnld1c: dclinr!uentc comune. per c- ~1,:mpioun a,,;sassino per ,encletta. 1111:i madre clre t0rtma i suoì bambini, u110st11nra(orc cr-11violen'l'.l e con sevi7;~. ~.:c.. rnnlti socialisti continuanr ancDra nel q~::.\.. lrio modo cli pen- '"'lrc e invoca110 i rig-ori della giustizia penale e i tormenti del carcere ccllt.Jare o tn1g:,iri I" 0hhrohrio della pena di morte. 11irngna in"ecc elle i s0eialisti ~i :icr~èladano anc:h_ di quelle veritù scientifiche. eh<' non avranno rapp0.-ti dir:;!ti colb 110-:trn d0!trina ccr:nemi .:i 0 politica. ma Ll:c concorrMo perii al rinnovamento della coscienra umana. c111ancipa11cloladai pregiudi7i ciel medio evo. Un SlJlÌO fa. 111i1llustre 111cclico tedesco. Heinrcth. rinctc,·a ancon. in 111,1uo libro stampato nel 180.1. il preg-iudizio ~'1tico c:he la pa:aia non fo-;sc una malattia come un· altra (che intacca il ~ervcllo come la polmcnite intacca i polmoni) ma fosse invece refretto ciel peccato e della ri doi mainù.c.omfiino ai 80 an,ni fa - ca.ricamo di catene o seppelliscono v:- vi nei carceri cellula,ri S?Jiassassini. gli stup,r,atori, eoc.. La scienza moderna però ha. dimostr,.uto che :inche l'essere dcJqnQue11te è 1111ma alattia come m'altra. o cong~nita, o acq11Ìsita. o permanente, o transit,otia. Come c'è chi nasce co11iai tcn:d.onza morbosa alla p;-izzia o al s11icid·:o-- e ruttavi.a se vive in favorc,-oli ccndizioni socia,le -può morire ~::rna 11ccidcie nè srnprare nessuno -- oosl c·è chi diventa omicida o stupratore o incc-ndiario o ladro pc-r un tra~porto di passicnc improvviso o per un·acquisita clei-cnerazione del ~ci1so.sedale (il senso elci lecito e clell'illccito). Ecco perchè non è delinquente <.:hi vuole. Caserio, per esempio, se fa un omicida per fanatismo politico. conicscèi in lettere ~critte due anni prima dell"c111iciclio.che ~li, sebbene in teoria ritcnes~e che la DJOprietà pri- \·ata è ille~ittim.a. pure sofferse la fame. e sentì una ripug11a11zainsuperabile a rubare e non rubò. Così c'è chi sotto i tormenti della miseria piuttosto che diventare gras atme si suic•icla o soffre la fame, appunto pcrchè nrn è delinquente chi rnolc; ma l'essere deli11quonte è un::t malattia, gra- \ e o leg-g:Qra. congenita o acquisit::t, come la pazzia. il 2rctinismo. la tubcrcolo-,·1,l'epilessia. ccc. Questq, naturalmc11tc, non vuol dire che agli assac-sini, agli stupratori. agli i11ce11cliarsii debba la.-;ciar fare c.iucll0che vo,:rliono. No: come si r'ìnchiudono i pazzi o i colerosi. così -,i dcvcno segregare. per molto o per p0co tempo, secondo la gravità della m'.l!attia, an:hc i delinquenti. Soltanto '>i tratteranno come deg-Viammalati e 11011 come delle « bestie feroci». e i carceri cellulari - forma ipocrita e stunida cli vonclctta .sociale - saL'odio e la vendetta sono sentimenti a.ntisc,::.iali e ::tssu,rclianche se profess,aii contro il più feroec assassine. Ess•i devo1,o sparire dalla cos::ienza, cli ORni nomo, come dalle leggi della società. 11 Socialism() - ..:hc riassume .Ja sè il rinnovamento della coscienza uman::t. seco11.do•i dati delle scienze positive - ,rea.lizzer,\ sulla torra anche queste verità: i cle!,inquenti, non devono essere tortu-rati nè perscguitat:, ma, pur impedendo loro cLi essere nocivi a•ìloro siT_Tiili,,·anno redenti o•curari, come si g;uariscono o si curano tt!tti gli aJt.ri ammalati. Enrico Ferri.. F, scusate se è voco! Pare invece che a Laasmme /'ìmvressione no,i sia sfata molto « napoleonica». ·ACQUEF·ORTI L'operaioe il signore Le, scrittore Auburtin desci-ive questa i;cer..a. E' capitata a Berli:;io; ma potrebbe anche essere accaduta in un'altra città del mondo. A una stazione deìla ferrovia sottr:rranea entra in un elegante vagone di sccorda classe un operaio senza colletto. Pr0bahilmente è tm imbianchino:_ si vede daJ r.ecchio di colori, che p<>rta m mano, e dal pennello. Ei pone a terra, tra le sue i;t.mbe, il secchio, e si lascia andare i;ul reclile imbottito. come se nulh fosse. T ~ mig-!iori , elementi cJ,e;lla seconda classe sono senza parola. « Come mai? pensa ognuno di essi. Come mai viene q11est'i.ndividuo qua ckntro? Ah, se vcnis. ~e il controllore e lo buttasse fuori ! Ma il st~nor control}Ore, come è naturale. viene quando non si ha bisogno di lui •. Alla prOssima stazione però c'è chi fa osservare quello scandalo al capo-staz:on~. Questi guarda attraverso il finestri.-10, V e<le in seconda classe l'uomo senza colletto. Come un falco, si precipita nel vag,one, sull'uomo sen~a colletto. « Il bii:-Jietto ! ». L'uomo senza cotletto sa che il tre..-:o non può andare avanti, fino a che il capestazione è nel treno. Ei non ha fretta e fruga ad.agio adagio in tutte le tasche. ,Non trovo il mio biglietto~ dice egli alla '1ne. ,\h, ah! E' chiaro .• Fuori da questo vagone! E il resto lo vedremo poi! , gri. da il capo-Stazione. I passeggieri osservano lo spettacolo con gli Occhi raggianti dalla gioia; così, certamente, anche gli antichi romani quando, nel circo, assistevano allo sbranamento dei martiri per opera delle tigrL Ma ecco che l'uomo sctl.zd colletto trova il suo biglietto. E<l è proprio un bigl'etto di .seconda classe. La sicurezza pubblica è garantita. Il treno può continullre la corsa avendo nella seconda classe l'u:imo senza colletto. La signora elegante dalla spilla d'oro c0n il monogramma V./ II e la corona im,. periale si converte alla Repubblica. «· E' ridicolo - dice ella al marito che sta guardando nel giornale il bolkttino della borsa - anche un operaio può essere una persona come si deve ». ,. Già - risponde il marito - m3. che bisogno ha egli di venirsi a sedere proprio fra di noi? •. Nelgiornalismoin2lese Alcune settimane fa è morto a Londr3 il famoso lo!-d Northcliff, il re della stampa inglese, quegli che poteva a suo beneplacito contribuire a... creare l'opinione pubblica. Ma in Inghilterra ci sono nel giornalismo, ancora altri re senza corona 11 « Daily Herald ., ad esempio, ci forni-· <;cealcuni dati interessanti sul patrimonio dei vari proprietari dei grandi giomali in. glesi. Il • Times • è posseduto dal signor Giacobbe Astor, il cui patrimonio ammonta a 20 milioni di sterline, il che al cambio d'oggi eouivale a circa 2 miliardi delle no. stre lire: Il • Daily Chronicle » appartie. ne a un sindacato di milionari amici di Lloyd Georgie, che c<>mplessivamente possono disparre di 30 milioni di sterline, ,,aJe a dire circa tre miliardi di lire. Il « Daily Mail» è stato acquistato, d0p0 la morile di lord N<>rthcliff, da suo fratello lO!'d R.hobermare, il cui patrimonio è valutato a dieci ,nilìoni di sterline, vale a, dire circa un miliardo di lire. E non si parla nemmeno dqli altri giornali i cui prOprietari possiedono soltta,n,to due o tlld o qua.ttro milioni di 5ter1ine, vale a dire due o tre o quattro cento milioni di lire ... E quelli son tutti giornali, è superfluo dirlo, che appartengono ai partiti dell'ordine e che conAcrano le loro enormi forze finahziarie al bene del p<>polo. Non più raccomandazioni di dt>pu-tati. L'on. Mussolini e i suoi colleghi: al ministiero, appena conquistato il pOrtafoglio, si sono affrett'<lti ad annunciare che d'ora in poi non si prenderanno più in con.side. razione le lettere e le raccomanda.rioni dei deputati. .. Benissimo ! Bravi ministri fascisti ! Questo ci vuole in Italia! Bisogna farla finita con le raccomandazioni a scopo elettorale I Ma ecco che si legge net filofascista , G:orna!e d'Italia»: In seguito al vivo interessamento dell'on. Acerbo, sottosegretario alla Presi. denza del Consiglio, sono stati, in questi giorni, dal Ministero degli Interni, con. cessi i se1?:Uenti sussidi : lire 15.000 a favore dell'Orfanotrofio Maschile di Atri (Teramo); lire 1000 a favore dell'asilo infantile di Mocciano S. Angelo (Teramo); lire 1000 a favore dell'asilo infantile di Morro d'Oro (Teramo); ... lire 100.000 (centomila) a favore del- ! Ospizio di Mendicità di Aquila ... » Tutte spese -· ammettiamo pure - che saranno necessarie. Ma è strana la combinazione. Il deputato fascista Acerbo è, precisamente deputato di Teramo e di Aquila, se non erriamo. Ad altri deputati non risponderà. Ma a se stesso ... non ha bisogno di rispondere. Fa semplicemente elargire. GENOSSE. La civiltà e la giustizia dell'ordinamen_ to borghe~e si manifestan.o nella loro vera luce, gTavida di procelle, non appena gli schiavi di questo ordinamento si sol. IP.vano contro i loro padroni. Allora que- ,;ta civiltà e giustizia si rivelano come mascherata barbarie, come vendetta senza legge. Qualsiasi nuova crisi nella lotta di classe fra l'usurpatore e il produttore della ricchezza tl'Tlette questa realtà in una luce sempre più sinistramente chiara. MARX.

------------------ " Menare lafalceb,isogna ... " Lo ha detto l'on. Roxo, sottosegretario al Tesoro, nel SllO diSCOTSO tenuto domenica scorsa a Velletri, parlando su la restaurazione economica e morale del noslro paese. Requisitoria mordente. contro tutti i Governi succodutosi durante e ·dopo la guQrra. Dovette constatare però. senz~ metterlo naturalmente troppo in evidenza, ,che le critiche, mosse ùal Gnippo Parlamentare Sociallsta, s.:~gli sperpe1~i esercitati e gli errcri ~ommes_~i dai Governi di allora, avevano un Pll~ che giusto fortdiamento. Ma __ i1~ q~1e1 tempi, 111u0Yerc critich~ a N1ttt. Salandra. Giolitti, Bonom1. ccc .. ern co111.e pairlar male cli Garibaldi. Insinuazioni vl.lgari: tradimento deUa patri-a, disfottismo. dipe11d,enti daUo Stato e cosi pure 1 140,000 funzionari o agcnli dipendenti ai Cor!)J anma:td. La soluzi()ne del problema dovrebbe es~1-e quindi quella di procedere ad tma riduzione numerica. Ma vi è di più. Senza. dirci :::hc diminuendo il numero degli impiegati stata.li, l'esercito dei disoccupati aumenterebbe 1 suoi quadri e quindi indispensabili si renderebbero maggiori erogaz.io11i di sussidi di disoccupazione per dare un tozzo di pane ai nuovi disoccupati, !'on. Rocco ha agg-iunto che ove le economie non fossero sufficentl ad equilibrare il bilancio, il Governo do- \·.rà ne~essariamcnte fare nuovo appeUo ai contribuenti. non continuando però a pescare su quella zona ri- ~trctta di contribuenti che fu già duramente provata. Anche questo linguaggio. null:l '-pecifica. perchè non ~i ccrnpronde quall sia,110, secondo l'on. Rocco. i contrihuent: giù dm:unente provati. In qttesti giorni. si parla ~lte progetli PER L'APPLICAZIONE DI TASSE AGLT OPERAI SONO lN ELAI30RAZ10NE, per ctii ncn a torto possiamo p~nsarc che i sacrificati s,:iranno a·icorn gli appartenenti alle clas~i me<lic e lavoratrici non abbienti. L'AVVENIRE DC:L LAVORATORE IL QlaRDl'NOD'ITALIA 4Ogni ciltà d'Italia è wI fertile gi,ardi110: il birro è una cGJnetia u prete è un gelsomino; spioni e corfi.rdani son Ki.f!.li e tulipani: elle olezzo, che piacere! /;'\'\'i1•a il giardiniere. O compaf!no, .!!iù la .scappa, scappa! Di sangue e di sudori son bagnati i fiori. Ma la campag11a è (}01·era e colfi,·ala male; zappa; /'ingra, so è il JJ(//1 di :nigtio, il sanl1io è l'ospedale, L' cresce f!el/a mota il fiore de!ridiola; si, questo fa radice: è il fiore più lelice, O compaf:nO, ;dù la zappa; SC{[f)f}U, scappa! Se la vamiina scemi. saltan fuori i serpi. f te, resa purpurea, o rosa giovinetta, sul cespo ti ghermirono con unghia maledetta. Ohimè la rosellina buttata {!l/'officin.a Hel torchio del lavoro per far /'e senza d'oro! 0 C0111pag110g,iù la scappa, scappa! che prndono le mani con quei ladri cani. Il sule de!la pa/J'ia n ha l'is/o le fatiche; sa chi raccolse i grappoli la:-,ciando a nei le ortiche. O, f)er rubare, avanti! zappa; si son !ernti i guanti. Andiam, che il mar ci porti, e addio, po,,eri morfi. O compagno, giù la zapµa; scappa, scappa! conosci tu ladroni pegKiori dei padroni ? POMPEO BETTI. f. (Da Labor, fiorita di e.o'lnti sociali - Casa Editrice A\'C111ti!, Milano). o Difendiamo lavecchiaia del ppoJetarl Operaio elettore, tu hai ancora /,a madre, u padre, o fors'anche il nonno? Se sì, è possibilissimo che tu debba pensare al loro soste11ta11umto,dato che i vecchi sono con molta facilità e molto volonUeri abbw1donali da tutti, e che, speci:e in q1.iesti 1,w1nenti di cri.si, non possono tJ:Ovare lavoro eùcuno. Tu devi quindi sapere mol10 bene quali vengono ad essere le tue condizioni dl fam.i,~/ia, tu, che a stento giù potresti hastare a te stesso. Ma i borghesi non si occupano di te. Essi ,wn ri darebbero e non vogU011-0dare neanche un centesimo per soUevare le conàizioni de!la tua fa1n.i.glia. Per contro saran11r_s,empre i primi, a dire che tu guadagni più eh.e a sufficienza per mantenere i tuoi ,·ecchi genitori, e nel caso in cui tu non abbia nemmeno lavoro, saranno ancora i primi a sostenere che basl!c la pubblica assistenza. L'ocoasione li si presenta per rendere felici i vecchi Riami di colera che ti lw11110 data la vita: iJ pre/fNa111en.tosul capitale. Non si fratta qui dd, Ubretti di risparmio o di altro_ Ouesta è LLJlamenzogna borghese. I libretti di risparmio 1101s1aranno as- ,;;o!utamenfe toccati, poichè essi 11011 seno compresi nell'iniziativa. Solo ma,dama Anastasia. può sapere qu:cunti paia di forbici dov~t~c usare per tag.liuzzare quella ventil. che nòlla sua interezza, alla luce del sole, a vrébbe s li i.affcggiato eh i mentiva sapendo di essere degli imposl~- rL Oggi. la verhtà che non si può c\i1strugge1:e, torna quale a~usatrice superba. od ancora una volta viene a~ affermare che g,li articoli mutilati, come i lunghi snazi'ì in blanco della stampa proletaria. altro non rapprcsentavanc che un' incon ulta sopraffazione di ogni più elementare diritto della libert~t di stampa, d•ì pensiero e di -critica. Ieri. per amor di patr;a. era ci imposto il b1 vagllo; oggi, sono gli esclusivi e dispotfci depositarii del potere costituito. ::he per lo stesso amor di patria, lanciano i loro straìl contro quei capi di Gov.er.no. rotola:i I' un sopra l' altro. per logica _onscguenza delle !oro ma.lefatte. Se è vero che non si d•istrugge se non <;: 3a cc,strutre. così è altrettanto vcn che 110:1 si dovrebbe criticare quand~ w-n s1 sa correggere e rinnovare. Se cc ì dovrà essei e, ,l!iudiclterìt quella p,artc dolle stesse chssi lavoratrioi, che a quanto si dice, sono cor- .,<:c aJ fa9-:ismr credendo cli trovare in css,o l'ultima ancora di salvezza. Per 'f I I I conto nos.tro ar ermiam() ancora c re J111/~~ ~ /4 Xl /4 P I' 11!111~ 1!1~ o Il prelewunento sul capi/al.e è sperilr!menle destf11aJo alt assicurazione per la \'ecchiaia, e de,.·e permeMere alla Confederazione, ai Cantoni ed ai Comuni, di garantire 1111a pensione onorevole ai vecchi lal'Oratori di /11/te le condizioni. Secondo le afiermazioni dell' 0110rc,-clc Ro::co, piìt volte mili on a rio. la ricetta per sanare l'economia nazi0- ~•:1!e, sta nel dover dar mano :il!a ia:ce. Faikidia re. Il sottosogrcrn r:o al Tesoro però, premette subito che ~e economie non devono andai-e a detn1nento nè della attività prod11tltva del ;1aesc. nè delle necessità iTnp1esri,1di- !i!li dell'organizzazione militare. Per r.Gl socialisti. ci è sufficiente la sclOnda parte della proposiz,i Jn~ pro- !:1:ndat:1. dall'on. Rcc::o per ~onvincerci · che cosl procedendo, di .:cono-- mie ~ ne otterranno ben p,x:h.:. Di- ' e necessità imprcscindibil i dell'or .?;a11izzazione militare, è us1rc un htguag_gio trcppo generico. quanjn 5/! ocnsa che solo falcidiando le ;[r:1v1 snese militari. :Ì1e pes1no Sili bila:rc10 dello Stato. si potre'..>hero '"1l te,1ere ottimi risultati ernnomici. Cosl e- !-J)rimenùosi. l' on. Rocco dill!O<;tr·.1 di dubitare assai della auspicat.1 ~ t.111to desiderata pace duratura. quindi •:.c,n essere v,ero che la coi1fl;\g-nizi0-- ne europea, doveva al suo fir_1c. po,rtare al disarmo. E allora se immutate o mag~iori dovranno essere le spese militari e se « menare la fa.Ice» per e{:Onomizwre vuol d~re spendere, come si c;tan- ~ per spendere Duecento milioni cii bre per !'.acquisto· d'iti:::rociatori corazzati od altri simili arnesi, quan<lo avremo la ricostruzi011e eco11omi-::.a del paese? Ma l'on. Rocco afferma c'h.e sono troppi i 240,000 ferrovieri; esager,ato è il numero •di 60,000 agenti postali e telegrafici: 11011 r}sp~nde-J1te al bisogno sono i 60.000 nnmegati dipendenti a:lle Ammirristrazioni oivili propriamenlt:c dette, come è e: sorbitante il numero di 80.000 oper.ar una economia politica ccsì fatta. non d::trc't ce-rtamente quegli effetti restauratori che gli improvvisati dirigcJ1ti lo Slato si prefiggono di ,aniungerc 1~0r la sal\'Czza economica d'Italia. Fincllè i c0lpi di falce. On. Ifo.:co più , olle milion,;i.rio. nr.11 Ycrranno dati su quelle f<;tituzioni che rappresentano ~li i11saziabiti pozzi entro i quali viene gettata la ricchezza nar.fonale. finchè il di<;:1_ya111,doelle S~~1to sarà r<l!oprcscntato da cinque milia.rdi. i'inchè non s,tranno alcidiati i capitali di coloro che li ac~11muhro110 cc.n spccula.z•ioni 'indegne sulll guerra.. la rcstaura,zion(: cco110mica e mora le del nostro paese, coi 1,agliativi d:i voi proposti. .altro non rappresenterà. che un pio desiderio. i\-!urio Elem1. _z::_ Ieri ed.,. Ol!,l!,i « lo non sono qui a rivendicare aulenticit<i di sorta, 11w non permetto 11enuneT10 che siano altuati i connotati di _quel fascismo eh~ io ho fondalo, fino a . renderlo irriconoscibile, . sino a larU. divent<.rre monarchici, anzi dùwstici, da tendenzial.menfe revubblicani che erano o dovevano essére_ QueUo che si svol.f!e alla riaperlum della CaInera è u.110 cerimonia squisitamente dinastica: che da luogo ad inevitabili manifestazioni di lealismo diuasfirn. Si zrfr/rI: Viva il Re! I fascisti :zrid,1110·:Virn l'Italia.! Il nostro sim- {!olo 11011 è lo scudo dei Savoia: è i! i ascio littorio ramarro e anche, se 11011 vi dispiace, re1mbblica110. · « Cvmm1que io sono disposto a soc;tenerlo contro tutti. Non è permesso ~J; predicaJ'e in rm modo e praticare in un altro». (Da. un art,icolo cE :\fus.solini ~u1 • l~opr-lo d'Ttalia. del 20 maggio_ 1921). « Servitore fedele di vostra /Ylaeslà! » ( Paro:c di :\Iusrnlini pronunc:at(; alla p1c~enzia. r!c-1Re il 3 no\emb-x ·1922). A.ppendlee dell' e A. vve■lre del Lavoratere ~ ' F'EC>ELTA di ITALO TOSCANI (t) .. [I segretario comunak era an_<lato a tro,·arla ancora una volta fino su 111casa. E lei ,se l'era visto capita.re all'impro,·~ viso alle spalle mentre p.reparaYa un po di lat1c e q1ffè per il b'mbetto roso dalla febbre. Prim'a la. sensazione confu,,.;t di qualcuno che cn:t.rassc per la porta. socchiusa. camminando in punta di picc.li: un bri,-ido nell'aria. sulla pc-Ile. dentro le '\"Cne lo"o-ratc da.llc ,·cglic: poi un frnscìo cli r,a;ole sulSsuratelc quasi 1-~1lcollo. nella penombra de.Ila quct.a cucma. - Buona sera. Ros' na ... come va? Si era ,·oltata di sc.,-itto. it.rasog-nata. e spaurita insieme". come destala <li sopraS- !(alto. - Perdonate ... pcrdo·nat e se ,·i ho fallo paura ... E le aveva preso le m:1ni in una confi- ( r) Per cortese consenso d~Ua C~ Editrice "'A \'anti ! • di Milano s~o lieti poter riprodurre qui alcune pagine d~I helrissimo volume di. novelle, « La Scte •• di Italo Tosc:u1i. Questo ,·olumc, in mazrufica edizione. con copC"rtin:l colorata di Galantara. costa. sd!t:u1to lire sci. ~n- ,·iare onl..inazioni all;t i,ibreria Editr,cc ,.'\\'anli! ., Yia St-ttafa. 22, :\filano. <lenza di tenerezza che qua,) la comm•oveva.. - Sapete. pcnc:o scmpr<e a ,·oi .. al ,·ostro bamb-ino... -:i.Hasua saltttc e alla vostra ... bisog'na che non vi af-fatichiavc lan.- to ... Ve l'ho detto ali re Yorte. Rosina; volete che vi mandi la Cccca a farvi k faccende? ... '.\Ila siete così ac:pra. cosi sO!S-petto!"a, santo lddio ... Lei non aveva ancora risposto nulla; per quanto s: sentisse un groppo di parole alla gola: un nodo anzi che ~.taya •>cr sciog-licrsi in lagrimc. Tutta b malinc,:,nia della sua viL,-i. la i;;olitudi·ne e J'a.ttcsa. la misc(ia e la malattia che erano come fasce scure e slrct◄ te che la soffoca,·ano nr.l cuore e nel rc- •apiro. f. quelli. scrai più tri..,lc del solito. For- ,c pcrch& il suo uomo non le aYcva ,eritro cli lassù. e iorsc perchè il bambino ll'a rima"~O tulio il giorno assopito. Che c:ilen.zio pauroso'. F. anche i grilli scmbrnva eh.e pian.gcs- •cro sotto una •oiiilc falce -di luna; mentre a lei iI viso pallido e dolce le si illt1minan1. a lr-a:tt! e a lampi nel ritiìle,,o dcUa liamm.a rossa.stra. come vampate <li pudore. Eppure com'era bclla. com'era bella 1nche co"-Ì triste e eosi scom:olta: con s·bliotecaGino Bianco ~:::::::===-' L "~; lncha l benadiziona del P pa ? Nella cronaca politica del!' uJtimo iascicolo della Revue des deux mondes lo scrittore Renato Pinon. che sostituì ce Poincaré e che da costtl'i riceve molte co11fidenze, facendo la cronastoria cicli' avventura fascista, narra la sfilata delle camicie nere attraverso Roma e scrive: '< Si ra-cconta che r intenzione dei fa....'-Cisti era quello di dirigersi ve1 so il Vaticano- per sollecltarvi la benedizione di Pio XI; ide.a codesta, che non saiebbe ,·erutta a,llc camicie ross~ di Caribaldi, ma alla quale. per il bene del Papato, le camicie nere di Mus-sulini hanno falto bene a rimmciare ». Yotna · bbattere la monarcbol1a1 l'aiuto delDucda'Aosetadi D'Annunzio~ E quello stesso sc1ittore fran.c.ese narra ancl-ic quest' altro praticolare. che, se non erriamc. non fu rifer?to da nessun giornale italiano. nè i"a!:>Cista nè antifascista. Ne,! -piano di Mussolini. :111' inizio della insurrezione: fa!:>cista ci sarebbe stata anche l'idea di abbattere la monarchia. affidando il potere a n:i triumvirato, nel quale Mussolini avrebbe e ercitato le funzioni di primo console. Suoi colleghi del triumvirato sarobbcro stati iJ Duca d'Aosta e Gabriele d'Annunzio. ;, Ma - scrive il confidente di Poincaré - dispiaceva senza dubh:o ,tll' Hlustrc scrittor;;. dopo essere s.tato il primo a F:umc. <li non es.c;çre che il scconi > a ·i?0111a. Egli cì:ch iarèi di restare fedr.le ali:::. dinast'a e ri- ~;utò qu.a.isiasi p:.nte.:ipazionc al movimento». ~O I Prodroemleittorali Per accappararsl la medaglietta I.a ric~tituzionc procede rapida in tutti i campi. non e·(! che dire. Ora è la ,·olta dei Gruppi parlamentar· che devono ~comparire. Si ,·uol 1·ilornare al , ccchio s:«trma dellt: maggioranze pletoriche. Tatti i Gruppi d:..lb ma;;gioranza costilnzional<: (o na.zionalc, com<: •i dice or..1) dc,·ono icnclcr~:: così n1ok il ditt-tlor('. Jnntilc dire che: 11 mo,·imcmo in questo ~cnso. in s<:no ai Gruppi non !-i è fatio -attendere. 11 primo alla corsa ser- ,·i' <; <' fi•10ra il Cruppo rifiormi!.!1 bono. 111iano.Tnfatti in ques1o Gruppo. pur co- ~ì e-igu0. sono !(i num<"rosc le dimis- :t< oni e sembra che in una riunione: tcnuhsi giorni sono sie1to ri1n.'.l.~tifedeli ai mantenimento del Gruppo i soli 011. Bor.r,mi <· Cclii. Tntti g-li altri si sono d:- chi.arat: per il fronte unico c-ost;tuzional<.:: cosa. quanto mai saggi;i., in un periodo in 'ni I<' dczioni -a sist~ma m-ig~1ontar:0 seno s.nn.prc in ,·ista. :\nalogo mo,·imcn- •o !,1 è ormai affamato in se110 ad ah,: Gntrpi democratici. Gli agrari sono c~,nc'or<li nt'l <lin: che 'J ,·mai è. supcrfl uo :! ma ntcn imcr1to ckl loro Gruppo. e•,endovi un Governo eh(' ,nos.tra di saper tutrlare ahha~tanz-i glt intere-,i ... dclJ'agricoh nra. Persino nel Grupr,o 1,opola I e si delinea questo moYimcnto prr ... il fron1c unico E v: è già chi presagisct: che ~ Ila prossim;, riprt'Sa parhmentare i Gruppi saran .. no rido! ti a quattro o cinque. 1\'icntc- di male. dc-1 resto I Xoi an,·amo ,;empre d''t.10 che Destra .: Sinistn montecitoriali er,u1n parole vuote d1 senso; e i vecchi Grnppi non ha11no certamente condotto u11·c-s:.stcnzata',c che.; la loro scomparsa meriti essere rimpianta Se mai, rc;stcr:ì. a rimpiangerla qualcht /:lettore ooeraio! Se tu ami tuo padre, se tu a~rri lo 11uulre e rnoi bene ai fuOi vecchi n.o,mi - ove esistano ancora - lascia urlare la borf!hesi.(1 che dis]ffezza la vecchi.aia e l' in,validilà pcrcfu, non più suscettilJile di eswr(' sirz:ttaia. lasci<f eh.e borf!hesi e capiialisti Si sfoghino con, le loro menzo!We. gettando da parte ,·ecclri ed invalùli come wcchi cenci e vota SI il 1à1Jr110 3 del prossimo mese di dicembre. PRO "AVVENIRE,. Som!r.a pr<:c(dente Fr. 514942 \\ :\. TT\\·1 L: Raccolti dalla Le;(a Pro!da r::a dopo con k- '.\'IXTERTll1J1{: Zuiia11i rf 1,assag~io a Zurigo. salutando i compagni ze R r G() : l:k,·en<lo fra u.n 5orialista t· cumuni•ta alla Coop.:raLi,-.a Tolot e Pcrolini <,;,Ìtltando ])'_\ndn·a \\'I~TERTHL:R: L;,mpc1ti -~Dalla Giustina, conknli della rina~c:ta <l<"11_'~\yanli I" - R::tccolti :\.ll'asscmb!ca dcl1;, s<·zior,c perch.: il papà Zecchini continui a. far fuoco alla rrncchin:t con rutta forza che 1·crrà anche la principessa ereditaria - S1danini. La:n.pdti e Zulia11=ricorck:tndo il tenore d, loggione ,\Jbcrt.ini · -- Chilon e :\Ii11g-011d.opo ek1,- r.-- 2,-- '2,- 2.- 2.- TOT.\LE P r. 5 I 77,37 E il Duca d' \05!.1 ·; Lo ~crilt0:-e capo-gruppo. che sarà rcMoccsso a scm-• e Compagni proletari, leggete .rnfondete irancesc non ·.k:e ~e s:a -;t:lt.i q no disposto. unei suoi ,·aghi ricchiolini ~ulla nuca b'a1L ;h:ssima. col su0 magnifico ciuffo di ramt: c,ulla bello. fronte pensosa. E le ombre suggestive sotto le pupillt- acute. e il solco di perle nc11a fcri1a delle labbra car. nah. e i• palp;to rklla g-ola scopetta, t· 1utla, tutt--i la lin<;a svelta e morbida deL la persona armoniO';is.sin1;1 pur nelle sue rozze Yesti di. contadina. Una bellezza tine danc-ro <: signorile. fiorita come per i,bagl:o in qud grosc:o paese di contàdo. -- {.;na mc-ravigha ~ciupata ... - aYcva pensalo tante ,·olfe il segretario inuna7-inandola lrasformata da.ila carezza <li ;,biti htsruo<·i in 11n 'abhig-li.amcnto ,::ipicn tC- :\la ,i. provate, i a dirg-li<:lo o a farh. mag-ar: il più piccolo regalo: aspra e ~garbabta in qucslo come k sue compac_ sgarbata in questo com .. k >'tt<.: compac- :\la adesso la sn·ntura do,·cva averla ·_mmorbidita. Quella lung;L mal;).ttia. dd ,_uo bambino. r la più J;un~a aSiS,CnzadeJ marito che no~ •·rni\'a in ;ic,·nza da tanto tempo. - Più di un anno che L. vedova ... E il segreta.rio abituato alle $t1C conoscenze citta<l:n,;; pensa,·a che una c1~,nna maritata 11011potesse adaw1.r-.: cosi facilmente alla lunga aslinenza. - >J on doYrebbe e~ser fatta di ca 1"tte.. - dicc\'a. a se ~tcs:"-o.- Chi •<.a che :10:1 si possa tentar.e ... E gira. gira. dopo averle fatta la eone in tanti modi. tenero e appassionato, premu_ µlic<· g-r~~ario ran7:t. ro:,o l' Ì,1.!,tidio,o. <,·ra ckciso .a. sa'irle in ra~a. * * * Cc·: to il 111omu110era sce'.to bene·. Chè tut,a !a sua 1.1r-la11coniasi era sciolta nelle vene della donna come un torpore e cnmc tlll ,·clcno. lJ11a gran 1·ogli:! ùi 11iange1-csul petto di qualcuno, di ~et_ 1:ire le '>rncci;Lal collo di eh: l'an:5-sc pol'lt.a cap;rc e consolare un p-0co. Sì. i ba_ ci appa.ss ,onati e- fcbb1·ili rn~ YiseLto dd himbo: ma era troppo piccolo. povero t, ~oro. per capirt' tui-tr·. tutto il dolore· di mamma sua. La mammina che, a,;<:va lamo poco de11aro, quanto le bastava appena per com1,ra.re il !altino aJ suo Citti, e che non potc,·a lasciarlo neppure un momento per andare a guad-ignarsi qualche altra cosa oltre il magro e s,ar.so sussidio. Da cui bisognava pur to~lierc qualche soldo ogni t:11ito p('r manda.rio a h1i, pon·rtt-to. lassìi. .\h I che pena. che pena! ... ~ctl,L !'enombr.i dc-Ila cucina il scg-rc:- 1ario k d:ccrn l:t su;i ammirazione e la ,ua commozione con pa.role buone che le ,ccndc-v:mo n.e11'anima. Perchè ki. non vede,•a' come- irli LTem,l\ano gli occhi e le :na.ni. - F~tc...-i.a.1timo... ,.'ate forte ... non ,·olcte che vi a.iuti io? Ebbene ::arà l'aiuto d-el Comurn::. ~apete che posiso fare quello che ,·oglio ... Basta che ,·oi mi diciate che ,;icle contcr>ta ... che permc.tte.lC... che 11011 ,; offc1dcte .... Cosi. istinti,·amenlc, cli.a si lasciava cuiI'" .A vanti I,. lare dalla lu~ 11~:1cli un po· 1>iùdi bcnes- ~cre. Era il suo c:h:lore che kt piegaYa. la piegaY,t sotto l'insidia di lui. F. la ,·occ era così carezzevole che scm_ hra,·a dip:marlr nel cuore il viluppo della [osca misciia. Un piccolo in.canto suggc a.'.i1·0che allon111nava l'angoscia presente in una ill11sione di felicità r'troYata. Come !>e k bt1on,· int:mità della ,-ib e della casa J,,. a.lita~scro di nuovo sul cuore. I·.cco: il focolan· chl· si rav,·ivava: l' intnrno alla fiamma <coppiellantc il suo bam,bino guarito. e il suo uomo tornato. La rcalr;ì 1:t riprende, a. - Bisogna ~o!lcc:tare anche il ritorno cli mio marito ... -- cli ·e in un soffio con la malattia elci hamhino ... li -..e.:rretario 1101:~i ~entl 11rta.to dal richi<lmo. - Si... ;tncJ1c qut:sto ... ,·cr:t.ml'nk la m.ala.ttia dei r::t~azzo non è gra,·<:, pc:;- forl una: m.1. noi ~ollcC"'terC'molo stesso ... S:ipett· - insinuò - S,lpC'tcche io pos<-0 far tutto ... e co<.a non 1t.an i per voi ... per vt·- ck.n·i un poco p;ù <tren.a e con.tenta ... .\<k;<-so le voce era turbata da un tremons profondo e invi~ibile; tut-t.o il fooco che g-li pulsava nelle vene. che gli scopr,ia,·a nelle tempie: che g-li buc.-iva la pc•:lc con mille punture cli imipazicnza. L'arsura dd m.ascJ1ioanelante sulla colm;; eoµpa della c;1n1,•fc111n1i:nca:l'impeto del <lcsiderio CUITc, sulla coro.li.a cl, YOlutfi moi'bida <' vi,-:t. Mai g-li era scmlYrata co.~ì bella. così flessuosa. cosi appa.ssion.a.ta. Possibile. po~,ihik che non capi..c;sc? Nel campo tessile Net vic:no Vora.rlberg, d.:stretto dcli-a r<:pubb1ic.a au•Lriaca situato sul confine qngallc;,c. è srnppia,ta un'agit,v.ione chccoinvolge hc-n 8oo operai ricamatori. Gli im1,n:,ari han disd<:tto il contratto di sa,... lario e 1·oluto imporre alte ma.cstranz:e una riduzione d<:Is"!ario del 30 per cenro, •n<:ntrc secondo il contra:to di lavoro c.;si n-rebbero potuto tffrtt uare una riduzion<: al m.,c;-imo <kll'S per cento se il numero indice avessc climostrato un notevole r:basso dei pr<·zzi sui g-ll ,eri alimentari I padroni moti,-arono il loro tentativo colla. concorrcnz;t de!Findnstria dei ricami in lc;1izzera. Per valutare de"Tù-imente i prete!;t1 cF q11c~1; padroni 1,. stil. sa~c che ~li i11d11c;lrialidel Vorarlbcrg ell1 ,le I cautonc San Gallo sono le muh.,ime IH:rsont. una volta cercano .d1 r, ,tizz.arc. i loro tc111ativi reazionari in lsvizzcra ad- ,r l'Indo la concorrenza del Vorar~'berg. é. poi i medesimi mtsseri procedono alla mcdc$ima 111-inilra nel Vorarlbcrg appli cando l'c•--cmpio inverso. :\fa questa volta la mistificazione padronale 11011ha attecchito. Gli opC"rai 11011vo_gliono pascel'Si d n1i!r. f nvec<: degli operai. questa YOlta erano proprio i padroni i 0uocati. Onde infraTL ~ere la rec.istcnza dcl'le maestranze esSI impanarono 300 operaie italiane le quali però 11011!ro,·arono allogg-io. Intanto il 13 dicembre Io sc'ooero fi11i,·a. cosicchè i p;,.tlroni do1·cttero sopportare le spese pe1 le operaie italiane per ,·itto, allogg'<, e viaggio. srnza. che quest' ultime avessero potuto prestare il loro lavoro. Però ci domandiamo con ragione pcrchè mai si .lhbia dato così facilmente il permesso =t queste ra~azzc di emigrare senza a.ssunierc J.c -<leh.: te informazion: sulle condi 1.-ioni della: piazza. cli la,·oro? X on esiste. un'a utorita co1t•olare 'italiana a T nn.sbruck o Vienna? Riduzioni di salario e Diritto federale delle Obbligazioni. fl tribumde arbitrale profes~ionaJe cl: Zurigo cmi~ rcctntcmente una sc11tenza ,a qua~e ha pure un CC"rto-interesse per !a classe la\'oratrice .. Una. ditta dell'industri~ m-ct.allurgic.,-i<li Zurigo annunciò alla !>ti;;. macs;ranza al 26 Ju;dio un.t ridt12io11c '11salar·o la quale ancbbe dovuto entrar.e in vigore al giorno seguente. Il sinda c:,to come pure la commissione opera;1 r,rc,tcsta,rono co'ntro questa riduzione a nome degli operai. CionondimJ-:110un o:>.· raio querelò h dittia. prcs.-so il trlhut,ale p<·r 1ras~rC."'-ionc al Codice dcl1c Obbli!f,! zioni. Il tribunale dctte ragione a.ll'ope• r.1 '0 e la ditta doYetfc rimettere all'opc, ~ain la riduzione sc011tata sul ver.ci1ic, sa. !::,·io. La ditta Trumpler, filande. Ustcr, ha licenziato al 22 novembre lutti i suoi <>pz r;.i. Il moti\·o \'a ricerca.Lo ncl fatto cht la clitta secondo le sue !?'iustificazion·. do• vellr. procedere a lavoTi di pulitur~ e ncostntzionc nello stabilimento. Contompv~,,neamenk approfittò -cli questa occasione comoda per mandare a. mome certi ir.p-crn: assunti dopo le ulLimc tr.tttaCvc chva1,U ali' ufficio di conciliazione_ Xo11 è la prima Yolt.a che la ditta si .slcrve dei li';l'n;iamenti per scl1i,.1re degli obblighi che 11011!e ,·anno a i;e11io. Che la classe n:ierai;, dj\·C11ti un giocattolo nelle mani dezii i;1dustriaJi, talmente dQ f.ars.i licenz.i;rc e poi 1'ametferc ad ogni cambiar di luna? Il signor Trumpler si accorgerà a :<uo fcrn~o che og-ni maltra.t-ta.mcnto ,l'atur~, C('rti frutti che non piaceranno c<:tt1n1<:rlo.<: .a! sig-nor « scelto tiratore - e n:ntù,nc del patriotf.smo. « .... Non desisterò dalla mia canz- /Jagna anti~uerresca. lo voglio creare la coscienza antiguerresca. che oggi manca. la storia mi sen•e. La s1oria mi dice che le guerre sono il disastro daUe 1wzio11i ». (1912) MUSSOLINI. dtt· non ~.cntis.~e l;t C'lrczza lasci1·a ond'e- ~li l'a,,·olg-e,·:, lutta. tutta. tutta? Certo, ella trc·ma ,·a aidc~so volgen<losi ,·crso di lui. come per scrutare nC"l suo ...;so la conferma della buona promessa. E lo ,-,dc co ì \·tc-ino e co.,ì sconvolto ,hc k parr>IL k morirono sulle labbra ~Jiaurite. X on ca1,i1·a. non indo\ ina va ben<.. m.:i ~1;11ti1·c.aonfusamente ci1e qualche ca.sa di fatak matu,ra,a :1ell'ombra e nel silenzio. (Ju<:.s-1opcn,;ino I.a J)('rcossc come un bar_ baglio; k vuotò t ltttc le ,·cne. facendol,l cmpaJlirlin• ,pa,·cnto~amcntc-. E il br:tceio dest,o di lui la c11l!Sealla l'Ìta. mentre la bocca ansiosa le sfiorava l'orecchio. il collo. la nuca. Proprfo a:lora ·1 destino ~occo 1J ~uo a1nmonimt·nto ncll;, ,·ucttta acut:1 cld bintbo: - \[amma ... m"'1ru11a.. Ella (.bbc un brivido. ~i ri~co,,c-. mi-;,! 1:n µiccc,i-J g-ri<lc cli orror{. ~[a il 1r:1~é,o la st rin.geva piu forte e 1.. b<,cca. di lt1i .S-ll~~cva le \'Cllt• ocl collo c-on;c t11u ventosa.. L,t carezz..-i. dell'altra mano branc:e,-i.,·:t imip:>..zic-t!Jnt<':I' pctto. - '.\o ... m• ... b~6atu11i ! - balbettò la donna. Egli t.accv,t e gt1·ingcva. le ~-11.ttorcig-li;;,·., t ntlo come •111 S<:rpe,ntc. Ecco. l'immagine del scrpcnte le insin·uò in tutta Ii persona fremente un senso di disg-ust.0. - La..'>cian1..i• - d.ì,s~e più forte_ dib<a.tt.~ndosi. -- ·1

L'AVVENIRE DEL LAVORA'..:'C;>..S ---·-.. .. -·-··---·•··- -·- - ____ _.._._ l!U•:.---- -..- . - -- ----- -- --·- --- Parluan cameriere svergognano e dico.no: Sia rin.gra- %iato Id<lio ohe io 11011 sono corno qncstl crapuloni! - Ma allora s; ri- <0....stanoin me. in<lignati, i miei buoni istinti. Lafestoascacoglienza diMussolini GLI OFlGAN IZZATJ: nel lv.l:ON':DO Traduciamo dal tedesco, da un libro di Max Dortu, il seguente monologo, che è interessantissimo documento della vita di certi ricchi viziosi. Parla il ca,neriere di un elegante ristorante di Germania, di 11110 di quei rifr<Ni, che vengono chi.amati « Diele » e che ~enera/mente ~i distinf!uorzo dagli altri locali soltanto per l'ultezza del prezzi. Alcuni di essi, tufta- ,.,.ia, si distinguouo rmche per il pubblico che li frequenta. E a tale categoria appartiene la « Diele », di cui parla il~zo I o cameriere. ___ Mi avv• i gigantesco grembiale bi.anc cli esso una bianca gfacche· ·1 volto completamente ra:.saro. Sono trn tulipa110 bianco. Sono un professore di analom;a. Sono il cavallo bianco della iiaba. E sono anche primo cameriere nell'elegante « Diele » da vino. ~he si ch'iama « Il grande Mogol ». Non lavoriamo molto. Ma g:; iiitraiti di noti tutti son0 lautissimi. Alla sera al\e dieci \·engono i primi avventori. Alla mattina alle quattro se ne vanno gli ultimi. Da noi c'è soltanto vino. An~itc <;affè: ma.... costa tanto quanto :1 v.=no. Ah! cl1e bei trattenimenti trov,1 qu; il mondo elegante della grande •.;iWi i Noi balliamo nudi! Noi, vale a dire la nostra C'as::. Chi sonc qucUc fanciulle, .::hc cl,. noi ~i mostrano nude per dan,1r.1 ? Non sono delle spnclorate. no. Vengono come in ipnosi: e come in ipnosi se ne Yanno. Il loro gioco e la Loro cl.ani.a sono per esse --omc un sogno. e Qttcsro segno le nutre bene. E~o nutre tutta la famiglia. the. senza le danze ni.tde deUe fi,ylie maggiori. stenterebbe la vita. Il fratello maggio.tic poi, quello. può pe,- sino studiare con le danze nude de:- le sue belle sorelle. Che c'è di male? Una nobile danza nuda è arte! Sarà .... Potrei anche scggim1gere: Sarà benisshno! Ma allora debbo anche soggiungere che per i nostri av\cntori le danze della signorina Lilly e della signorina Milly non seno arte. Per essi si tratta soltanto di soddisfare voglie lascive. r nostri avventori s0110come luma- ~he. Rotondi. Jisci, muccosi. Stendono i loro tentacoli... toccano tutte le pieghe e le fes.~ure della pura nudità che si mostra IOTO. E te moire danne che bazzicano da noi rutte Le notti! Quelle, ah quelle! Perchè \·engono qua costoro ? Perchè queste donne non vanno <iove balbno nudi gli uomini? Oh! è molto semplice. Es~e ,·engono per godere saclisticamente d, quella n:nd•.1ta nu-d:ità della femmi.ni1ità. La Loro propria prc-stituzione fa soffrire meno le loro anime, Quando Yedono le inrimiditc danzatrici nude. raprt.e 'in vortice provc;:.-ante fra le azalee e le mimose. Ah! Quanto sudiciume qui da noi! Ma la casa fa affaroni. E io voglio pure andare annti. lo voglio pure guadagnar molto danaro. per esser.e indipendente. I)CT domiflarc. Qua.khe \·olta sputo .... 'in sccretù. Pensando a chi sputo ? Pensando a me stesso. Ma non dura molto. Quando. come è iJ caso mio. ~J e riusciti a risparmiare o a sgraffignare una bella sommetta, allora la buona morale di\·enta di giorni)' in giorno sempre più tisica.. Intendo dire ... la buona morale! Dai noi il vino è come r acqua pei po\·eri. Il po,·ero beYe, con I' acqua. il rinfresco pei suoi nervi. Da noi il ricco be\·e il rin fresco pei si1-0inervi rei \lino. E i nervi degli a\'ventori del Gran. d€ Mogol hanno bisogno di buon rinfresco. pcrchè non è davvero ur.'inezia lo stare tutto il g-iorno al telefono per fare affari. L" affare! ~:eco il va1:de datore di \'ira ,lcll.1 llO'>tra « D1cle ». Chi durante !a g1<,,._ nata ha mentito. imbrogliato. :ì~rozzato con r usura, vuole. dur~ntc: I~ notte. affogare nello sciamp::igri.t la ·.:l)Ct; della ~osciema. Oh! lo so benissimo. T 11tl1 questi :ndivtdui, uomini e donne: che t!OZ7.<'- vi1,tiano da noi, sono infelici. Infelici quando ritornano aei .:ensi. Ritornare nei sensi: ecco orec;samente quel che essi temonu. Hantw p.aura d1 penetrare con lo sguardo nel loro intimo. E perc:iò evitano d: g~iardarsi dentro. Di gJorno fanno affari. Della :10cte solitaria hanno paura. Perciò corrono da noi a ubria~arsi. Io sono spesso un gran<le ca~h v.J fariseo, che con mano f.ieramente stdlta. .sJ. batte U petto. Io odo allora delle voci che .ni Anch'io però sono già caduto tanto in basso! E a,llora vado clietro al folto gruppo di palme. Lì c' è sempre 1m bis:clticre pieno di vino pronto per mc. Non è mai \1lOtO. Chi lo riempie ? L'inganno! lo inganno. lo bevo a ~pese cli turti. Ewiva l'affare! Che cosa potrebbe mai costare tma da n?,a tr i ce nuda ? Oppure .... come potrei io indurre la sig-norina Lilly ad avere interesse per mc? Per i nostri figli CONIGLIO. l.o chi~in12va110 tulti così in paese, bçnchè ·fosse a:to e rob.islissimo. Lo c.hiam,n·ano così p<'rchè. quando i .suoi comµagni parlavano di guerre -gesricol:i.ndo, ~ccc.-i in volto. con delle arie da gmdas- ,o. egli scuoteva il capo e diceva loro calmo ca.Imo: - La guerra non arricchisce mai ncs- '-Un paese. neppur" quello che ,.;nce. pcrci1è non resta più danaro. nè per fare andare avanti le- fabbriche. nè per i com .. merci, nè per l'agricol1t1ra. La. g-ucrra lascia rovine on111que <enza i mezzi finanziari t>Cr ripara.r,i. Lo chi:unaxano Conigli.o perchè al si11_ daco c-:1 al farmacista, che g'., avevano rletto: • La guerra ,. nece•sari;.. per alimentare il coraggio nel cuore degli uomini . lui, povero operaio eh<.' a,·c,·a frLqucnti\to solo la terza ckmcntare. a,·eva invece risposto: - X o. non è , vro. la ,·it.a <h 111ilk occasion~ rer educare il , ero coraggio. Quello che c,pinge a de~iderare I~ g-tLer. ra, così per ·avere la g-uc.:rra. è sra 1-a.Mc--. ria incosciente. ferocia bcs.1iak. - Conigli0 ! parli così ~crchè ti preme troppo la tu.a pelle! - gli grid,Tv,mo g-!ì amici. - E' un senza P:uri.a - ~entenz;a,·:ino i J){'zz.' !::'rossi del p,tcsc-. **S E.ra passata da poco !a mezzanotte. quand:o 11d paese si udì un rombo orr:- bilc c-omc •-~ a,·essero sparato contemporaneamente cento cannoni. Che e.e.o.;, em, 111.. ,.1 acc:'.duto? Tut1i furono in piedi. La causa di quel terribile rumore fu ~ubilo scopcrt..'l.: un pezzo di mo11tagna ..,i era st.iccato e s·ern aperto un bar.'.ltTo nel qtt:>.lc erano travolte la. frana. cd un ca.sdna.lc. Dall'enorme tomba non sali,·a che il mu~gito flebile di qu.,Tlchc mucca .. - Se ~no ,·ive le bestie forse sì può <alva.re ancora qualche persona - <>~- •er,a,·a qu.alcuno. - Tn ca.sa c'er~. la ;\fenica c.oi saoi ,Juè bimbi - sog~unsc un aLt.i-o. - Sicuro - rispondevano tutti, ma nessuno a-rrischia,·a a calarsi giù in quel' buio prec=pir.io dal quali' ora saJiva il !!Orgoglio di una c.1.Sc.ata d'acqua dovuta forse a quakhe torrentello deviate, dalla fr'ana. Il tempo passa,·a e tutti si guardavano in ,·olto muti. collo spavento nl'- ~li occhi. .\d un tratto si ,:n·anzò dal paes<.. tlll:l 0mbra nera, Ern un uomo che portava li· na lunt:'h=ssim.a e grossa corda. - Coniglio! - esc.lam1rono tutt. 11 g-ioYanotto a!,sic.urò il c,ipo della fune a un ~rosso macigno, s' lci;ò l'altro alla cintola e scomparn, !iiÌt ne: baratro Pac"ar<XTJo mi11uti di ansi.a mor.ta.fe. Giù dal fondo non sali-.:a più n-cssuna ,·oc.e di ,·it..1. X on si udiva che: uno scro- ~cio pauroso d'acqua. Ad un tntt,, h corda affrancata al m~o oscillò. J,Oi compan·c sull'orlo d<:I baratro un uomo. Era lui. C'onit:'lio. tutto sang-u'.nantr. c•1c porta,·a in braccio due bimbi. Cadde esausto col suo fardello s11 :l'·:.r~ f,a. il s-,ng-uc i;:li use.iv? a flotti d"- una J;, rg-a icrii;i alla tc!,t:l. - nravo. bravo! - g!; dkcv:, il mc·- <lico .tlcuni giorni dopr, rinnovandogI: la fasciatura: - bai avuto un bel coraggio. - Diamine - risponde-va •c-mrlic<:- rncnte Coniglio - non c'è niente di straordinario: do,·cva L'\<;c:ar morirl' due h'mbi ccnz« t<:ntarc· almeno cli salvarli? G. .\Ioro-Lan<loni. La dittatura locale La dittatura centrale sir:-n~:ica anche la dittatura locale. T pien: poteri in ;lito chi:,mano pure pieni poteri in basso. Ciò che accade a 1Iilano è eloqu.cnte. Tra pochi giorni si ananno le elezioni. in base alle quali si costituirà una rcg-0larc ammm1<.trazione con un preciso pro- "ramma. E' ,·ero che 1 socialisti lott<..- ;a.nno, senza illusione di vincere (perchè rl blocco è sfumato). è vero quindi che: la nuova Amministrazione rappresentcr~ a perfezione i rancori. le vendette, e gli rntere55i del capitalismo. :\fa non si sa mai ! E' mcgli-0 guadagnare tempo. F:d ecco il Commissario che scioglie e.on un decreto ... noliurno il corpo dei pompieri (reo di suvvcrsivismo) e sopprime l'uffi. do del Lavoro (é una parola ostica :\ certa genie). Diritti acquisiti? Orga.ni<:o? Chi se ne ... frega? L'esempio viene daJValto: • Se vo. Lcte è così se non volete è e.osi lo stesso •· La rieost:uzione incomincia. Eia. eia, alali. lo lsvlzzera TogFa.1110 da la • Scnlind!c ,, : • LOSA.\'X.\. 2r. - Un nostro amico che !-i trorn"a a Tcrritd all'arrivo dcJ pri~10 rni1ùstro iLalia.no a quella siazioJ1<:, ci racconta quest:i. scenetta. chc ,·al be_n: di esser notato in c-:ò che :.\fussolrn1 chiama • la piccola cronaca n. Sen·irà questo acl edificazione dei compa~11i italiani. e 111osricrà loro_ soprat11tt0 che l'accoglienza folta al ù1ttatorc da vpcrcltc. dal popo'o valdc.St:, è stata quella che f>i!amen la \'a, e che non vi era. proprio quell'apparato m<:ntitore che -dipi,n- .;ero i g-iornali~ti insrallati al Lausann<'• Pal.acc. La fanfara ;11 co-.tumc. suona,a la marcia reale. Un cilladino Yolle intonare l'i1L no s\'izzcro. ma ,·enne sonoramente fischiato dall:t folla che ridn--a e che nulla capira clell..mportanza del momento. Poich0 11011 ~i era scordato a Territct l'ex ~0,·,·ersiH1 pcrse 6nitait·o dal ch,crcto di c- ,:pulsione dal Con~iglio Fcder;ilc svizzer~ Qut-Sta accog-lienza non potc,·a e.C.St'rC pw con1ica. ;\[ussolin.i ~enza dubbir, si sarà accorl{) quando degli operai che sl:l.\·ano sulla banch ·na de:Ja. slazionc. g-li g-rid.arono: • Ciao. :.\Iussolini ! ». Pensale, cliccYa uno, lo .<;i è ml ~so alla porta fra due gendarmi ed o-ra sono di nuo, o i gvnda.rmi chè l':itten<lono ! C1r \'iag-giatore domandò ad n11 m.ac~hinista se avesse visto il min:istro fascista e se potesse mostrarglielo. Al che il macchinista rispose con ironia: « Scusate, sig-nore. io non gli parlo più! •· Ecco c'nme i fatti si s,·olscro a 1'crritet. Pei;!gio <li così... T Valcksi hanno sci1z:1 dubbio dello s1,irho ,. * * * Le cose no-n debbono l".SSere an<l:1.k molto meglio a Losanna. Ecco infatti quanto ci comunica il nostre. corrispon_ rlentc- d-i qudla città: « E' ripartito il «duce,. La stampa 1>0.r1ghescilalian., e locale ha scritto cb.: al suo passaggio da Roma 2. Losanna non vi furono che accla111azion:. Oltr' ,-\!pi può darsi. poichè anche gli applausi .sono ob. bl.igator; oran~ai, ma :1, Losanna la colo- ,,a ilal:a.na ha mnntcnuto ii contegno che :-irussolini s: mcrita,-:i. [nfarti, pochi, pochini itwcro sono stati co1<tro che hanno r\imo~rato di avere un dorso molto flcs- 'llbilc. Solo una mczz..'l. dozzina andarono a riceverlo alla 5,tazionc. fra i quali due cx socialisti, tali i\[a.zzuchett: e Rosetti. l\lia. s.cntik t:n po' ciò che il popolo cl:cc di hLi. Un yccchictto voleva andare dal « dutc » a. recla1n.argli i cinque franchi che gli Tveva imprestato e mai resi. Un alTTo dicc·va: , Come furono ,ma.I date le cene offencgli quando era affomalO. E gli vo- ~lio chiedere pure i soldi che gli darn per comprarsi il g-iornale ! ~- Ed un altro ancora ra.mmar'.candosi: « Q11;1,n<lo,·enne ·il sindacato muratori feci :1 giro col cap. pciìo e raccolsi tre frand11 e scltanta.cin. quc c.ht: gli abbiamo rimesso perchè :indasse a 1n2ngia,re ! ~- Sen ti.tc qucst"aitra :wvc.,mt.a aJla stazio ne: Un poliziotto chiedeva ad un viagg-·ntore arri,·ato i.11quel momento che e.osa face~(' fermo lì. • Pcrc.hè lo ,·oletc <;;:pere?» gli chiese il signore. • Perchè. risp05e ironico il poliziotto, om arriva il [)adrone d'Italia! ». « Ah, già. repljcò il viagl!''atore. che lra parentesi era svizzero. quello sles,<,o che avet<, :ac.compa- ~ato alla fro11ticra. c.-sp1ù<o! . .'\!1.ro sorriso ironico di ambedue-. « Eccolo, eccolo! Tirate,·i da ana pa.r- 'c ! "· .E:d il nuovo prode An<clmo. ha antlo cm,ì degli inchin;. creduti sinceri, m.a chi' non erano che uno scherno e un.a hcffo' Come fu? .\ PROPOSITO DI O'.\F,STA''. - \.01111: fu le ch=cdevano. E' 1111 questionario che l'uomo pone Dalla relazione anm.~~ dell'Unio-1 a.deren(i a s~ ste?sa tutti i ~oci delle ne s.indacaJe internazionale cti A:1~-ccnlrah nazwnali che effettivamente terdam sirakiamo la seguenle ta- vi aò.er~::nn<? ~ cioè anche le Jilil1;<>- be1la indicante il numero degli orga- ranzc comtllllsti:: ::he_propu~ano 1ani.7..zati nei diversi singoli paesi e la <lesione ali' Intern.az101,:.!le smdacale loro tendenza. A proposito di que- di Mosca. . . . ,. .,;t'ultima però, occorre rile\ ..re che La tabella md1ca 11 numero deg,; l' Internazionale predetta considera organizzati, alla fine del 1921, vale a \rgenlina . \nslralia Belgio fndic Uulgaria Danimarca Germania Fin.lan.d.ia Francia { irecia Gran Bretagna rta}h Giapi-Jonc Jugoslavia Canadà Lellonia Lussemburgo Messico Olanda N.uova Zelanda Non·egia .\nstria Perù Polorùa Po1iogallc, Romania Russia Svezia Svizzera Spagna \frica del Sud C:ccosloYncchia Ungheria Stati l.1niti Totale Numero do;:li orsa;anizzati 247.958 684.000 920.000 500.000 36.000 350.945 12.595.947 48.589 1.046.74S 170.000 6.559.933 2.099.900 110.688 250.000 271.478 50.000 26.4-66 710.000 6GL!.048 82.553 95.92, 1.128.12!'> 25.000 822.777 100.000 170.309 6.857.000 381.018 349.172 1.305.113 91.63-l 2.000.000 342.577 5.179.22, 46.273.132 "') Di questi. 200.000 s-ono fa.scisti. Aderenti all'U.S.l. di Amsterdam 74.958 698.384 17.000 14.803 242.545 8.417.200 756.243 170.000 6.559.933 1.200.000 50.000 164.883 22.60? 2-0.966 223.718 95.927 1.079.777 25.000 365.190 313.208 225.822 240.113 50.000 827.761 403.211 152.57, 22.411.826 Organizzazioni confessionali 20.000 200.102 3.200 1.819.718 142.570 400.000 45.000 225.581 48.348 15'7.587 17.000 400.000 84.500 190.000 :l759.106 Organ.izzazjo11i sindacali 153.000 5.200 246.89~ 100.000 5.000 37.125 20.000 56.5.00ù 2.000 20.000 1.254.217 Ignoranzae malafede del slg. Tresca eia tulle il mondo,! :-:on c'-cra, forse, in quelle semplici risposte, ra.cchiusa tutta intera la miseria materiale e morale? :\kuni muncri a<.l'd~etro, per dilettare i nost1; !et.lori, pubblicavamo un tr,di1<:tto, nel quale si faceva rilevare un equi_ 1·-0~0 preso dal s.j_g-. Tresca. editore òcl i:-iornalctto « 1! Martello,. di :'\'C'\v-York, sulle parole magistrali ( m.a.cstri) e magistrati (g-iud:ci), confondendo questi con quelli. per dimostrare. non sappiamo se per ignoranza o malafede, che i giudici. i <Jttali distribuiscono sì largamente pene ai SOYYCroi·vi,o;cno... soci della Confedc-- raz:one. 11a il « ;'.!anello, è un giornale fatto n.ppost.1 per spulciare simili corbelLe.ric o canagliate. e per spillare buo1ti doltari agli emigranti italiani: sentite questa, c:11.. to~hamo dal numero -del 21 ottobre: « La Confodcrazio-nc del Lavmo d' Italia è cntr:1/t.a in ... carattere con I.a nomina dcll'on. Buffoni a. segretario. Xomina in. do1·i11atisima Solamente 1111...Buffoni , per giunta ... · onorc,·ole. può dir.igere le ~orti -del massimo istituto di f)a,glia.c.cipillilicanti. ì\' cl direttorio della Confederazione ,·i è <,tato infilato V,,circ.a. e così... ta fiera è al completo. Se gli operai d'Italia s1 adatteranno ancora a farsi dirigere da si-mili... Buffoni ;,t:rdcranno l'ultima speranza di salvezza. r,,. milr.igfo, dei sicari fascisti li miekra senza m:seric.ordia •· Che anche questo s:a un equivoco? X e:: dubitiamo fortemente. Alla scuola Oggi il tempo Ì: bello. Il sole entra. ad illuminare le !estol:ne hrune <: bionde ddlc mie se.ola.rette .. ?rima di cominciare la lezione, fa.e.e.io. rome al ,c,olito. unn. giratina fra i banchi e m'intrattengo un poco a con versa.re - Io, saltò a dir,e una bambina. ben vestita. io non farò m.ai ,·aeanza, perchè ho il mio ombrello di seta. tante pa!ia. di scarpe e molte Yestinc. .\llora fui sul punto di dire a quella bimba fortunata: ebbene. quelle scarpe e quei ,·cstiti che h.a.i di pitt non sono tuoi, ma di queste, portali e dalJ:i. Eiia però m·aHcbbc risposto meravi .. gliata: :-Jo. signora. mc li ha comprati il babbo! Il ~m dli fHDIDI, d Il gtnandtl I deldlei lBI Il Rmla. L..1. giornata normale di lavoro non dt."- ,·c superare se.i ore per i g-iovanett.i da.i 16 ai 13 anni e 4 on· per quelli dai 14 ai 16 anni. I fanciulli di e.tà inieriorc 11011 sono ammC$S,l al lavoro ln c.1si eccezion.ali quando i giovanetti sono costretti a r~rnvvcderc al loro soi-tcn.lamen~.o con il lavoro e quando circostanze speciali lo esigono, essi possono essere autorizzati a fwre lavori suppicmenlari. Questi lavori, non possono oltrepassare un'ora ,p<:-r ~rom.o quando· gli adulti ne fanno più di due. !\clic industrie nocive alla salute. specialmente nelle industrie csl'.rattiYe, il lavoro d:C·ifané.ulli al di sotto elci 16 anni non è permesso. L'impiego dc.i fanciulli che n111110a scuola o che hanno la. possrbilità di istruirsi è proibito. 'I< * * ~pcsso alla donn;1, e- che sbizzariscc la mi, esse. m.aLsana curiosità cht· ll"C:ta il mistero - Pcrchè ieri non sci venuta? <loma.nIJ; rcg-ola le donne non possono essere imp:cgatc nei [-;l\'ori di notte. nei lavori supplemcnt.ri o nei lavori noci,·i. Può tuutaYia permettersi alle donne dt lavor:i.rc di notte. ma soio i11via tcm-poranea ·n e.erti rami dcll'indusnia nazion,aJe. su proposta del •.s.indaca.to interessato. a.ppro,·ata dal commissariato dcl l:i.voro. Le donne possono essere amm~-sse pure in la,·ori supplementari nei casi. in cui io ispettore locale cfcl lavoro ed il Sindacato intucssato riconosca.no che non è possibile cseg-uire questi laYorì ricorrendo solo .ella mano d'opera 1T1.<1.Schilt'.. Le donne incinte. come quelle che a.!latrano i loro bimbi non possono in alcun modo esi-cre impiega[(' nei lavori .supplementari o in quelli di notte. La crùnaca della prima 1·01ta - 11im- ;,ercctt1bi:c ,trisci;: di buccia sotto il pie_ ,lt che fa. ~:::ivola.n: e cadere .... - cc.e.o una proibizione tentata e s1 uzzicata acca111ta.menrc!- lo ad una piccina mal ve.~tita. ma tanto l:,;;!lina. - Pio\'cva. io non ho l'ombrello: ne ·tbbiamo 11110sol-0 e l'ha preso il babbo che , ..,.. a h1vor,è!·e lontano. mi rispose 111or1ilica1a com...- se ciò fosse colpa su..T. J.,<'i. con una sni,, di ll'Qllichi monos.1- - E t11 pcrchè non sci H'nul.a ?. c.h·et;ih-' cii-pc tto.,i. si ~chcrmi,·a ... Fu per passione? \n! ... per ,i zio? ".'Ilo! - ... iwr cu rio-,itit t xo. no: fu per onestà. f<.ic!(•I t. idiol:? :V;ia m1dre ammuffiva all'ombra di tu~:. ~ofliua: i miei fratellini. g'iù, nella sir,trla .., trascinavano pel rig-agnolo, un p,1· !adri , w1 po' pitocchi. l;. ,.;,c;i0ne dél domani mi agghiacci,n-a: n;,nc, il campo 5anto per la ,·ecchia e !a ::,ile ra per i piccini. Cc,111(·fn; non c.ioite? Fu co~i. che quell"agon.i:t ~nza ;,occor- ''J lt·1,i;-a e interm:nal>ilc. 5(anca. di c,n,z. z,· e di ia.grimc. mi rinfacciava ogni {!O'- n0 con Io <71et1acolo <lei suo patimenl o. l'cgoi~mo ddla onestà. che qut'St'one."ti fin, per rwsarmi come un rimorso .. I~ ora!' .\h '. ora la vecchi.a pro~;•t·ra. c,rn, ...~a ali.a morte e colma d'abho·1u:1,1i,1 · ora i piccini vanno a scuoi.i -· 11:o nionato !'artiglio alla galera! e I a·,1m 1 :1,1orl.i,li1a dal rigagnolo, si risc:1i~•rn... Come fu? per questo ... Ridete idioti? :\f:::i n< -,uno riderà più! do ad una ~econ<la. - La strada. cm. molto bagnata: io abito Ionia.no t· ho sempre le se.arpe ~fondt·. risponde franca la bimba. - .\nche tu avevi le scarpe sfon<le: clico ad m1a terza eh<: da tre g-iorni non s'era fatta \"l'ÒCrc. \' o~sii;-nor,,. io ~ono stata. a casa pcrchè la mamm.a ha lavato la mia vc- ~tina. e !io don1to aspcuarc che si a.- sci11~assc. non ho che questa. iZ m: mo~trava I.a sua ,·esticcioh le~- gcra leggera. Infine m'av,·icinai ad un'\ piccina esile e pallida. che mi fi.ssava e.on clue occhi.{tti lanpti<li cli bimba sofferente, <" le- dissi: - \nchc 111 non '-ei 1·e1111t.aieri. !'(',. -:hè? F-11'2e.!.'1ò a ri.~pondct'e. In.fine mi d.iS!,,C con voce sì l,a ssa che per udirfa fui co- ~tn .1. ta an;cinare !"orecchio alla sua bo<"ca.: Le donne incinte impiegate· in un la,. vvro manu.,,le godono di un congedo di P. sdtimanc prima e di 8 <.cttima.ne dopo il parto. Pc1n le donne occupa.te in lavori intcllcttual' il congedo è rid'otto a 6 sctt irnanc prima e 6 sctttma.nc dopo il pa.rto. Dopo un aborto. le operaie manuali hanno diritto a 3 scliimane di congedv le donne impiegate in Lavori intc.llcttuali a 2 !'-Cttimanc. 1 saiari sono pagati inlcg-ralmente durante il periodo del congedo. Le operaie che allattano hanno clirit.i.-0 ogni lre ore ad un.a int~rruzione di. ·mezz'ora por allattare i loro bimbi J n nessun ca5o le <lo1~ne possono essere impiegate in lavori c.ons•-stenti unica-- mente nello sposta.~c e nel po!11:a.re pc.si superiori alle 10 libbre. Pos'rnno essere - L'altra sera il babbo ì: ton1ato a ammessi a tali la,·ori ma solo ccc.eziocasa ubbrraco e ha ba.stonato la mamma n.almcntc e sempre che in tali laxori 11011 fr,rte forte ed anche me. e ieri non c'era p~ssin-0 più del terzo della g-ioniata lavoin casa nè pane, nè altro da mangia.rie, ratiY'a. Inoltre si è stabilito nei diversi Oh! come avrt:i desiderato che quelle rnni, dell'industria rk·i limiti di peso a.) vocini sottili, iJ11cse da mc s~la, avosscro di là dci quali non possono le donne invece g~·,d;:J,rncosi forr ~ da esser\! udi-te: t ra..,por!arli. 1otecaGino Bianco dire di quasj un anno fa. Ne! fra~- tempo in aku~ pae~ e p~rtic?lar- · menle in Francia e m Italia. si ebbero noteYoli perdite e spos~~ti di socL Durante l'anno in corso 1 sindacati svedesj si staccarono dall1n-· ternazionale di Amsterdam per ~ rire '.1 quella di Mosca. Organiz:uuior.: comuniste ()rgan.iuazioni Orgalliz.uicioai aeutrllli diverse 12.000 200.000 6,8.57.000 1.767.264 147.935 52.223 300.000 55.350 -· 348.349 3.906.528 684.000 21.514. 483.000 9.197 100.000 344.873 48.589 399.900*) 110.688 56.595 '1:7.393 710.000 125.401 82.553 100.000 170.309 47.810 51.000 41.6.34 334.179· 1.252.699 ---------------- 7.069.000 6.577.649 5.201.334 La corsa all'abisso Chi si picchia, non lavora .. Quando non 8i lavora, non si mangia. Udite! Il racool.. \o del frumento è il primo in-dice della. vita del nostro paese, essenzialmente ,a,. gricolo. Ebbene: quest'anno è stato in- (eri~re non solo a queHo del 1921, ma persino alla media degli anni dt guerra, quando manca.vano le braccia. le macchine e le materie fert.ilizzan.~ aLl.a terra esausta. DlliranJ:c la guerra si ra,ccolse una cinqu,antina di milioni di quintali; 52 m.iHoni nel 1921. Quest'anno, il raccollto è àisc.eso a 44 milioni di quintali . Il rendimento unitario della terra colti- ,·at.a a grano, che da 10,51 per ettaro durante la guerra, er::i sa.lito nello scorso anno a 10.93, quest'anno è disceso a 9,57 quintali all'ettaro. E ciò ...-uot, dire che qucst' anno, nelle campagne italiane deva.state dia1la. guerra civile, si è ooltivato meno e peggio. E ciò vuoJ. dire che è aumentata la. nostra. sud-dit::anza economka all'estero. E c.iò vuol dire che la economia naz.ion.aJc i!ll.- vcce di ra.ffor'Zarsi. si' è anda.t.a sempre più indebolendo. Ma la qu'i.sti.onc deve esser trattata, cvi• clentemente, solta1ito da ooloi-o che si so. no presi a balia il J>3,Cse.Che l'Italia di,. venti più povera. o più ricca, è una fac. conda che riguarda lor signori; gli altri non hanno diritto di metter boç.ca. No1 vogliamo un.icamentl' rilev,a,re che nel triennio 1919-21, in piena efficienza dcll'O'rganizza.zione classista, la procruzio_ ne granaria era risalita di 2 milioni di quintali. e che nel 1922, spar:ta o ridotta ':>.Isilenzio rorganizzaaione dei contadini. la produzione granaria è rid-Ott!'.1, cli 4 miiioni di quintali. Se ne può dedurre che le deprecate « agitazion: operaie~ se lim-itano i guadn- ~ni cd i bénelici pad,ronali, non cfanneg• ~iano. per l-0 meno, la produzione, mentre q nesta ha tutto d:a. perdere e nulla da r,u.:::idagnarc quando il mon.do del lavoro è costretto a moTdere silenziosamente il freno padronale. Per lavorare molto e bene, bisogna che il lavoratore si s.enta libero cittadino, rispetta,t.o nei suoi ~tti e nelle sue a.spirazioni. Poichè l'opera è rude e faticosa, gli Où:orre il conforto e !'incitamento della coscienza sod\diisfa.tta; altrimenti. ridotto ad animale da soma, rip-iega su se stesso e si abbrutisce nella fatica materi:ùe. non ilhtminata d,"- alcun raggio di lucè . L'org-anizza.zione di cla.5se ha in sè un contenuto spiri.tuaJc. di cui, i lavoratori. ,tnchc se inavvertit-amentc, sentono la be... 11efica.suggestione. Le statistiche deJ 192:2 accusano una diminuzio,ne cli leghe dei cont,Tdini. Mancano al bilancio 4 mil-iom di quintali di grano. CESARE ALESSANDRI. Fedeche nonmuore ! Batt~. stronca, annienta, uccidi, l'tra tua scatena e sferra; nei c<>nflitti fratricidi donne e bimbi ammazza e con selvaggio e reo cinis,no. atterra. Non per questo il Socialismo può morir perchè più forte della vit.a e della morte, perchè è amore, amore, amore; e passato il tuo furore, sopra il sangue ch'<>ra dà più PQSSCntc fiorirà! MARCO SPADA.

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