L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXVI - n. 47 - 18 novembre 1922

ANNO X.X'\11. .A. P. ZURIGO, 18 NOVEMBRE 1922. Num. 47. ' Telefono 4'4i5 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA i 1 \ Cont0-Chèques REDAZIONE : AMMlNlSTRAZIONE : I ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO x922: ZURIGO l'1 ! I anno. ir. 6,-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi, fr. x.50 11 N. VIII-36,:6 "U.AnendlerelLuoratore H Q iurlgc .... Commlsatone EsecnU11 del P. s. I. - Mllltllrstru-. ,. ! ' PER L'ESTERO: l anno, fr. JO: 6 mesi fr. 5; 3 mesi. lr. 2,50 --===~========:::=====k========~===============-====-:m:a:::1=::::=:---=--=-"::== Centesimi 15 la cooia UN NUMERO ARRETRATO Cent. 20 PartSitocialista Itali no Lavflratorì ! Il colpo di Sf{l;to, con cui la Costituzi,orw, già lacerata di fatto, è stata anche formalmente <mnulla/6, ha solfocato finora la nostra_ voce, coro)l(Jndo coUa occu,pazione e la devastazione <legli organi centrali le sistematiclie distruzioni dell'ultimo periodo. non e franala: e gli osta.coli sono di sprone ag:li animosi. Viva il SociaJ,isrno! LA DIREZIONE. Primo novembre 1922. Finalm.ente' l'Avanti! è riSOrto il I./ corrente con q11estafiera 1/ichi.ct1 azione: · Ma il "forza.io silenzio nostro non poteva disorientarvi, perchè i recenti avvenimenti politici, previsa, fatau, Continuando pelranostsratrada sono stati lo sbocco naturale dell'a- L'Avanti! ,risorge. Con mezzi esizione concorde degli organi statali, gui. 1n mez·zo fog1lio oggi. Fra. due <{elralta banca e della grande indu. stria .manifatturiera e te'rriera, negli o tre giorni. speriamo in quattro 1llfìmi due. c,nni; nè la ingenua farsa pagine. Glorioso mutilato questo giornale, contro il qua!le con rabbia della resistenza democratica µoteva feHna tutte le reazioni si sono .abbat- . tilimentare illusioni in chi sa che il ri- ti.te e ohe tutte le alibe gener-osehansvetto alle forme legali ed agli « im.- n0 visto ,risorgere! mortali principii » costituisce una ivocrisi.a, di cui f.cr. borghesia si libera, Lo sta bilimento nostro è un.a ronon·appe,w il proletariato si impadro- vina. Ma lai noSìra ìede è una fiamni..Scadi tali leggi e di tali principii ma inestingui(biJe. Tiu,tti lavoreremoTJer farsene' arma di redenzione. per i-ifare ciò che è stato 1disf.rutto. Ai compagni nostri, victn·i e lontani, Lo scenario patriottico, in cni si è a quel'li che soffrono n~lle ,regioni aincorniciato il movimento pseudo-in- grarie o fremono nei grandi centrt surrezionsita, mal nasconde lo scopo industriali. ,aiquelli che battono le vie della alta borghesilt <li rovesciare sul- del mondo in cerca di pante, ,direiiala cutSse lavoratrice le conse.ituenze mo: ancora una volta sta a voi, a voi ~lel!:a crisi del dopo g:uerra. soti, darci i mezzi di riparaire l' of~ I:., per tale scopo, tl [lllOVO Gover- fesa, i mezzi per v~vere e lottare. no, a linfa imperiaUsta, riceve i con-. Così certi siamo dell' operainte vostra seitSi dei varii 11-omini e delle varie soilidarictà. che mentre qui attorno a scuoi.e della democrazia italiana, un!- noi tutto è rovina, aipprestati pochisti nel comune interesse di classe; e, sivni mezzi aibbiamo voluto che r Ain virtù di tale programma, esso, sor- vanti! usci~se mònito sfida. diana to come imposizione di una,1rrinoran- delle battaglie' a venir;. zq.m.ul~ce, df v.i.enesubito Governo ti- Ali' orgog,Liosa borghesia, che si timeo di coaJiz1011eborghese, che non ln.d~ essere deHfl!itivaménte vindtriha /Jisogno, per vivere. di assumere carattere dittatorial.e. ce, poche parole. Come avevamo previsto c'è resSladi i postuJa111ai tto1·- no al Governo diretto dall'uomo che tradì questo foglio di battaglia per finire ~ devoto servitore di S. M. ». Tutti, ò qnasi tutti, fascisti. I giornali, gH uomini politici. Il Pa·rlamento, i burocratici. E' l'ora in cui ii funzionruri che al servizio del vecchio Governo forni-caviano col ,nuovo e ~li spia1navwo la vi.a, ricevevono il salario del loro tradjme1Jto. E' .L' ora in cui i costi!-117.ic,naEd. imentiohi .:Lena CosNtuzione, fanno ressa dietro i gagliandetti. E' I ora in cui la più ignobile delle democrazie s' affanna re.r fatr dimenticare le riserve 0011 cui accompagnò la marcia del fascismo. Quello cl1e ~fila davanti aigli occl1i 1iostri è il ~'.)neo de[ ser,vi, che erano IJ)rontvuel J 02D a prosternarsi al ~ociaJiisti, (;()Sì come rnno pronti nel 19?2 a servi~e l' antis<,òtlismo. F:inno schifo og1t, come c:,lJora. Lasciam~-li &! loro destino. Lavoriamo per :~~ , er.:i r;vduzione. Quella che non mu!erà e.alcuniuomini ai l'Otere. ma , tras.former,ì i rapporti ~•1Ciaili. li ner:nicu <;a in qual conto tenerci. .'ldll' Avanti! ciel 29 cttobre, r ultimo pt1,bblicato. scri,·evamo. prima che fosse nota l'incarico del re a Mus- ~alini: « Sr:·l~'.1;1 iasci~r:10 ai fastigi eà aii fastid · del pere re. Nel I' ultima ~appa del ~•JLl c2.1111ni1l1rouve.r..ì mo'• te schiene cwrve. L'esercito di quel- :, che sogl·o110 in.:h:nR;·c i! VirJcitoi'c t senza numerG. No: non v1 apr:arwnia.mo. Quale si ~·a la soluzione. c-::mpi ,_,mçsso o d•ttatura, noi continueremo ~cr la nostra ~trada ». Così, senm!-icemente· conti1ieremo per la nostr:! strada. E tiuesto è più che un pro~ramma. LAVORA TORI! Addebitarulo ora ai tentativi di riforme sociali e democratiche de/l'ultimo venten~io la crisi economica, fi- !;lia della guerra, la borghesi.a italiana, pari alla ,, inferma. che non può L.a nuova Italia · trovar posu. » si appresta a contirzuare, s<>lto altra torma, l'opera iniziata collo sgretolamento deUe vostre vazierifi costruzioni e delfe vostre co1UJ11iste. Essa, sanzio,?(Jndo colla veste legale gli effetti r/elf aftacco extrale!'.·aie, mira a svingervi, come viTlti, nei campi di concentramento del ù/\'or-?. senza diritti e senza difesa. Ma le. rea~io11e dultnta. pof,arizzandv le forze.: ::·oc ia/i' in pnnfi oppnsti, colltt sr,;m;;arsa delle illusioni e delle :.'ù<:i?ivr,i ir:•ermpdie, chi-nrifica, denud·a, inas,,risce /r: lotta di classe, e fa maturare, uelle aumenta((' soffere:zze, le soJ11zirmi r!efinilive. Compagni! La nostra irridadbil.e OJ!posizione cu Governi borghesi.- scevra da ognt tentennamento socia/ - democratico, trova, anche in questo m.011umto, la su~ tradiziomùe e vierui giustificazione. Gli adattamenii politici, <ri qll,{Jfi c.ssistiamo, nr>n possono spegnere (assillo degli interessi della classe dominante in contrasto con quelli del prol,etaréato e mitigare i propositi reazwnari dettati da tali interessi. Il Parfito non è nuovo alle versecuzioni. Esse lo hanno semJ)re purificato e rafforzato: sotto i colpi del ,na.gllo reazionari,o sprizzano più vive le scintille de!l' Ideale. E molti dei trioni atori di oggi ricordano e sanno. Organo politico della classe tovo- , atrice, il Partito, conservando la sua compagine e i suoi metodi, assumerà quel cotidiaui atteggiamenti che saranno imposti dalla coticliana opera avversaria, per assolvere il suo còmpito preciso: vreparare e affrettare r inevitabile riscossa delle forze proletarie. COMPAGNI! Se le nostre bandiere sono sequestrate ed a.rse, la bandi,era ideale della nostra fede non può esser bruciata. Essa sventola ancora, ammonitrice in mezzo al martirio e attira a sè ,; coscienze proletarie. Fate che non si abbassi per imperversar di procella. Fra le macerie e le ruine, riprendiamo il tavoro e il cammno. La via Gran tripudio in Italia, nelle file struzione e~onomic3 deJl' Italia, il oeiasciste d' ieri e nelle file fasciste di r:iesserede!La nazrone_.. oggi, che sono molto più numerose delle prime. Tanto è \'Cro che il vincitore è sempre circond<1to da molti nomini proni, intenti ad agitare turibeli ! E tripudiano gli uni e gli altri, e giubilano e gongolano e vanno in solluchero e sonù in estasi, perchè finalmente l'Italia. ha ii suo uomo, pcrchè c'è iinalmer,tc al suo governo una volontà nsoluta ad imporsi, perchè, dopo fal'ti imbecilli è finalmente salito a1 potere un saggio, perchè, dopo tanti rammolliti, c'è stato finalmente un pugno di ferro che ha ~,a:puto pren'Cl·e.re. lui le redini in mano. E per costoro Mussolini· è il salvatore. è il .redentore dell' Italia·. E' tale per coloro che egli ha irreggimentati nelle « camicie nere»; è tale per coloro ohe si aggiog,arono ieri al suo ca.rrò della vittoria, così come si sarebbero aggiogati al carro della vittoria di un socialista o di un popolare. Ma Mussolini e i suoi amici accotgono e contraccambiano anche i sorrisi di questi eterni servitori; e r:ingailuzzi-scono per quello eh' essi chiamano l'unanime consenso della borghesia italiana, e parlano, noo più d'un cambiamento <li mjnistero, ma bensì d' un muta.mento di regime. Gli ita1 1iani, il mondo intero non si trovano di fronte a un nuovo govemo, m:1 al cospetto d' una nuova fitalia.. S' immagini quindi .il lettore con quale curiosrtà, con quale interesse, con quale ainsia febbrile si attende il discc,rso che l'on. Mwssolini pronuncerà giovedì p,rossimo a1l Parlamento! Da .gram -tempo nella vita politi- ·ca italiana non e' era più sra;to even-- to di ta.nta · importanza; da gran tempo - dicono gli amici vecchi e -nuovi del nuovo presidente d.ei ministri -'l'Italia nor1'alVev:apiù avuto un uomo ·che potesse, ,come Mussolini, esprimere veramente alla Camera il pensiero e la volontà della nazione. E la nazione - conclude costoro - aspetta fidente. Ora, è innegabile: molta gente aspetta con sicura fid1tcia. Sarebbe vano, sarebb~ pericoloso il credere che Mussolini non abiJi,a dietro a st lungo corteo dì arderenti. Oh, sì; abbondano quelli che credano, q_uelli che sperano in lui. Ce ne sono che sperano in ,lui, ,ainohe tra 1 lavoratori. Sperano da lu.i la pace. la ricoPovera « nuova ltaiÌ'al », se la sua sa1l,v.ezzadovesse venjr,e dall'onorevole Mu.ssolini' Prima ancora che si conosca il testo del suo discorsoprogramma, bast,mo già certi suoi aMi a fa.r presagire co!'<asarà, cosa dovrà essere ;l suo governo. Basta, da solo, il prc6etto Lh' ei presenterà alla Camera perchè fino al 31 dicembre 1923 siano ::ccor1 dati al Gon~rno i pieni poteri per llrganizzare i servizi pu.bbtici, diminuirne le spese e ri-ardinra:re il s,~rema tr?butario. che co~ intenda 11' on. Mussolini per riorganizzazione del ~istema ,ributario, riforma clei pu1J!.'!ici servizi e dimi'T'luzion:edelle spe,;e, lo ha gi:i fatto caipire lui stesso molto chiaramente. Le ferrovie dirn110nn deficit di p:ù d'un mmardo '.' Fbhene. economi-e, ece;nomi.e: licenziamento del dieci per cento dei ferrovieri. E non importa, se la disoccupazione aumenterà. r>otranno emig;rare. Tanto tanto, ali' emigrazione n:;n si 0pporranno piiY ostacoli. E I' it11ia sJr;1 sempre più stimatta ali' estero. E il servizio ferroviario che ora va 5(à tanto bene, andrà ancora meglio. Le imposte non rell'dono abbastanza per coprire l'enorme deficit ? Ebbene, giù nuove tasse. Naturalmente non sui rechi. Bisogna rispettare i,I capitale che procI:uçe, non bisogna frapporre ostacoli alla gra.nde i.n<lustri<J..Adimque, una nuova tassa sur grano, um tassa sul macinato. E' vero, i'I prezzo del pane aumenterà di 50 cent. aJ ,chile! Mai la sal:dezza dell'e ,rario, innanzi tutto. E agli operai s1 provvederà Ìl11I altro modo: si imporrà una baissasui salari. Ecco solo alcune prm,e della politica finan-zbria, che rnténde rnaugurare colui che di,ce avere sempre alla cim:a dei suoi pensieri l' elevazione ,dlella classe lavoratrice. E tutto ciò I' 011. Mussoli1ni i11tendefare, non col consenso e con l' -aiuto della rappresentanza popolare, ma in .vi,rtù dei suoi pieni poteri. I deputati non contano. Le questioni tributa,r,ie sono quelle che interessano più da vicino i cittadini; ma L cittaidini non possono inter'loqu_iire. Pieni pateri a•l Governo del ,re. Dittatur,a reazionaria. Ecco il[ nuovo Governo nazionale. Ecco la, nuov:a Italia. **'-' Biblioteca Gino Bianco Le elezioni amministrative a Milano· Il bloccdoeltrepartiptiroletari ? Al J0 dicembrn prossimo i citt,a~ dfrJJimilanesi dovranno recarsi alle wrne per elegigere j toro· rappresentantJ al Comune; e la lotta già si annuncia fiera. Per i borghe~i si tratta di strappare il Comune ai socialisti: str,apparglrelo legialmente. così come glie l' hanrno già strappato vio-. lentemente al 4 agosto, quando, compitici le 'autorità governative, i fascisti « ,d.efenestrairono » da Palazzo Marr-no l'amministrazione Filippetti. E a tale i,111tentioborghesi d' og111i sfumatura si sono già uniti in l:Ìlocco. ('!Te faranno i proletari ?' Nelle elezioni cl-cl 1920 essi erano scesi in canytpo ccmpabti; e vinse.ro. Ma adesso ? Sono divisi in tre pairtitL che. per giunta, si dilaniano fra di loro. Potranno oppèrre al blocco borghese un blocco unÈooproletario? Ecco il problema, cli cui si stanno appwnto occupando i compagni milainesi. A quanto sappiamo, tanto i comunisti. quanto i massimalisti, quanto i dèstri ·son·o, in massima, diSJ}OSti. aiizi desiderosi di marciare uniti. Ma troveranno essi, potra1mo essi trovare tma ~omnne base d'azione? Questo è il problema. E per la sua sc.luzione stanno aippuntc trattando i delegati dei tre :xtrtiiti. ; quali ben san'T'loche la loì·o d.-ecisioneavrà altissir11•aimportanza non solo per Milano. ma per tuth r Italia. L' on. Baldesi Ci aé'Sicurano che l'on. Bald~i. il quale ·aveva avuto tanta fretta d,i di•::hiararc che era dis,posto - con grande saci;ficio pers.onalc ! - ad entrare nel l\fi.nistero ::\iussolii1i. ha rassegnato alb Dirczion,' ciel ,110 Partito le dimi~sioni eia deputa,. 10. E ciò. in seguito al rammarico e al bia5imo. che quel suo atto ,avc,·a destati nelle file dei suoi compagni. Qualcuno crede anzi di sapere che l'on. Bal<lesi ha mandato addi1;ttura le dimissioni dal P:i.rti,o Soc1ali~ta Uinita,rio. Ad ogni modo. :! suo c.1so sta ora ù-avan.ii alb Direzione dC'I Partito che !-i riserva di decidere. Come è noto. l'on. Ba.lcle~i che ,1.vcv:1 la>.:iato la ConfederaZ'ione Gene.raie c\d Lavoro per entrare nelle Coo-peratiYc. è or,, uscito anche da queste. Che egli sti..1.ancora sotto l'influsS-O più o meno benefico ile.I djyo D'Annr.mz10: Allegri, operai! Regna grande a5'J}cttatiYa - co-me è più che naituralc - pel discorso pro- ~ramma che i\fo;.sol-ini pronuncerà a.Ila Camera <lei depitta.ti. Egli dovrà drrc il sue, pensiero, i suoi propositi. non più coi~ la f.a.ciloneria con cui si può scriver11,: sui giornali o qnam:do non si è al potc·.:·c.ma con tutto quel senso di respon- <.abilità che d.c,·o avere il capo d'un gorerno. Vedremo, quind.i. e.tic cosa sarà av_ 1 <'!Etto ·di tutte queUc riforme .ch'c:g~ anùava invocando nella politica interna e di tutti quei piani chè egli a.ndava. vagheggiando 1iclla politica estera. Intanto. questo pare già sicuro; che verrà abolii.a la nominativ?tù dei t~toli, l;:i.qua.le - s-e bene a,pplicata - avrebbe pennesso di fare pagare giusta imposta ai ricch;: ,·errà aumentato il· dazio sul grano, il che farà aumentar!' ti prezzo del p.a,ne: verrarri.o to!te tutte le pa.stoio all'emigr~- zionc. per facilitane a.gli operai l'abbandono della ma<lre patria, La. -nuoya. gran- <lc I taira: che verrà istituita la tiassa sui salari ... I•: tutto ciò per opcm. di un go,·,crno, il cui capo continua a proclalma.ro cli volere l'elevazione morale e materiale delle c'.::i.ssi lavoratrici. Cominci.i hene I ua tassa sui sa,la,ri! Di·-ia.tti, gli operai guadagnano tanto! Se oggi in Italia ci sono meno denutriti, meno analfabH~ meno pellagrosi, se, inrnmma, la plebe-armento sta per cedere il posto alla plebe-urnanità, gran parte del merito spetta al Partito Socialista, che è andato verso le moltitudini dolenti, impietrate nella l<>ro secolare rassegnazione e ha dato loro una voce ed un'anima nuova. 2 Aprile 1914MUSSOLINI. Lettere dall'Italia Leincogdneitle f ascimalpooter Questo mtnistero Mussolini, arri- fondersi col Fascismo nell'unità delvato a!l potere con ll!na parodia di ri- lo sforzo reaziona:nio borg;hese. vo!Ltzic1toepoid1è ha dlovuto soltanto Ma anche nel campo proletar-io, sfondare delle porte aperte e abbat- qua,Jounovuole a.ncorai.rapp,resentartere delle barricate di cartape6ta, si il Fascismo come un'incognita. rappresenta ancora l'incognita pet C'è sempre chi ama pascersi di Htutti: per le sue forze, per i' detriti lusiooi. C'è sempre chi ,affiida il dedei partiti borghes-i, ed anche per il sttno del proletariato ,oon allo sforzo prnletariato. · dura, paziente, coraggioso delle masLo squadrismo resterà neUa sua S:eproletarie, ma al miracolismo che attuale strnttwra, come forza airmata improvvisa le nuove situa21ioni e i rache esercita i-1 poter.e rerul.e, sosti- pidi cambiamenti •d1scena. tuendosi a tutte le autorità, ed ese,r- Coltiva questa illusione il ricordo c\an<lo l' arbitr,io contro il diritto di del passato rivoluzionario del duce, ciascuno, o sarà conged;ato dopo a,ver il suo temperamento di roma-gnolo restLtuLto allo Stato queUa sua au- che, per tradizione, dov.rebbe essere torità che in effetto esso stesso gli ribelle e generoso; e ad esso si acaiveva tOllto? Lo Stato fascista rap- compagna il metodo violento usato presenta veiramente lo Stato forte, o dai! Faisci,smo per arniva.re al potere, sarà lo Stato come prima, fatto di certe sue 'alrdite aff:t~rmazioni produ.e poteri: uno effiLmero, apparente. grammatiche, e sopratutto l'istinto finzione g~uridica, affidato ai gover- rib~]lle di m,i01taparile ,dello squa,drinanti e aq loro ,ralJ)presenta,ntiilocalii, smo recllce ,dii' recente data dalle file e l'altro reale, atbivo, incontroJ.lahile, del sovversivimo. affidato aal partito? Hlusioni, noi diciamo, contro cui Stando ai pr,imi a~ti del nuovo mi- bisog,na senza ind~io ,reagire, per11ist.eros.i direbbe che le intenzioni •chè .fl'Ol1 a,vvenga ohe le masse, a.ndel duce riguardo a questo problema: zichè provvedere a ri,aUaaciare le folJ!midaoi1le urgente sarebbero quel- proprie fiùle sconvolte, .attendano fale di a.s.smbire le fone cllel fa&:ismo taOisticamente •bl mir.aoolo... che non negli organ;i dello Stato, in medo cl1•e può avverarsi. i due poteri si unlficass.eiro in mano . Quandq si arriv,a al pote.re. si di- :Llk stesse pern:me: lo dimostra la venta schiavi di quelle oorrenti di innomina di MiohC'le Bia,nchi, g·ià se- teressi che hanno la loro espressione gretario generale deiJ partito. fa.::;ci- nel potere stesso. Mussolini potrà sta, alla più alta carica dello Stato spezzare molte cHentcle e f.ar piegaa fia,ruco deJ Consiglio tlei Ministri: .re 1innanzi·a sè mo1ti uomini che si la 1d.'istrib11zionedlele cariche più de- credevano inamovibili nelle cariche licate ai ph·• alti... ,-Ji.&,nitaridel par- cleno. 'Sta.to, ma a sua volta piegherà Uto: I' incarri<.:0d:ato ail'ex a:1archiCO a'lle necessità ool'iti-che della classe Ubc.ro Tanc\·edi - di. delicatte trattati- dominante. Del resto se H Fascismo ve fina;nzi,arie r: Londra; la cl;rezionc si deve giudJicare dalle espressioni della ,pwbbli~a sicurezza affidata al dei suoi duci e rlaL!e dichiarazioni ~i generiate Del Bono, organizzator1:1 suoi uomini politLci, -non può ri~ deHe milizie fasci5te. re nessuna illusione Stl!lla sua natura. Quailcuno pensa che 1uttn potrebb~ che è profondamente antildlemocrati: ridursi alla d:,strrbuztone di laute pre, ca ed ant-ipro1etaria. bende ai c:ipì più mci-;t.evoli e più i:1- • Ciò che è già chiare, nel programfluenti. .. e che poi gti stracci potreb- ma di governo del F:tsoismo è be.ro benj:;simo, come ~empre, eS-'-C- questo: re mandati ~cìl'aria. I) Riform-'l elettorale contro la Ma d'altra parte lo ·:.1 rildrism<, si proporzionaie e il suffragio uni-verlasderebbe ~".Ciogliere.paio di avere sale. Si vuol tornare al sistema m;agbenemeritato ... dalla patria,. come un gJoritario e si parla di voto ~Ul'ilM.• qualunque esercito vittorioso carko Il duce ha detto ché il voto di un di molti aHori rettorici e oon un av- bifolco non deve vale.re i1 voto di un venire di delusioni e di miseria ? E rettore di università. non ci sarebbe il per.~colo che tutta 2) Riforma tributari~ .. in modo da q~wsta ~ssa, a1bi~uata a spadrcneg- poter tassare i- salari degli Qperai. ~ar7, a tiran~eg,g:Jare, a~ aver_e, m:: 3) Smantellamento della legislati_ glt applausi e t~tte !e. 1'?-Puni~a, ~1 zicme operaia, in modo da lasc.itaireal nbe~lasse _al prop.no s1:11e1d10 ~ SJI con- capÌiOOJlismo nifi ampia libertà di ve_rtiisse. 111 un mov1ment,o·auton?- sfouttamento. ml'sta, sicuro -sempre d~la J)ropna ) . . . . . • forza per il dj.ssolvimellto inguaribile 4 . Li,bertà d1 emigr~10ne, ~1 da delle forze ufficiali del'lo Stato? adev1are lo St_ato dia.gli O!leri del: la disoccu,pa,zione o dai lavori pubblici e da giiova,re alla reazione interna.zi<.maleche nella oonco.rrenza della mano d' opera trova il ~zo per conseguire il proprio scopo: di aib!bassarei sa'lari e di prolmtgare gli orari. Ecco altrettanti Lnitierrogativi che rappresenta1110per lo stesso fascismo divemrto Stato ttlk'l preoccupazione suffi.ciente ad arma-reg,giare tutte le gioie della v.ittotia. • I Ma altre incognite ~ presentano PE:rciò che resta dei tradìzion~li partiti bor,gh:esi. Oh, in verità r•esta ben pocc, cl!è la Vlig'liaccheria genera:leha ~ncurv.:i,te tutte le schiene davanti al vincitore. Ed erano schiene abituate al servHismo. Per trent'anni Giolitti Leha 5oui'disciate, trovando in questa rdefi,cienza mor,a1e dei partiti bor,g,hesi 1 1-e- ragioru idlella propria for~ za. Oggi iii nuov,o domilJlatore ha su Gioiitti _il vami'aig.gio di um più giovane volontà, di non -averie scrupoli costituziion:ali e sopratutto ·di avere a pmpria di.sposi:z;io'ne una g.nande forza armata!. Trapelano, è vero, dai g;jomaili bor.ghesi, le ,inquietud.im, ovattate ,di molta prudenz,a, per la politica. di questo n111ovoastro politico che si presenta come un iconoc1asta, che dà colpi raJ ,dlestra 1e a sinistra, contro i'l pr,oletariato ma anche •contro i sa:ntoru della democrazia e del popolarismo, ,oontro i principi che ~ià fuirono sooi, del s~cia!lismo, ma anche ,contro ii venerabili principi della d-errrocralZia. Mia son-o inqiuietudinr ,in,util,i perohè taJridive: i vroochi pairtini borghesi che hann10coltivato per le proprie viendette di dasse il fasci,smo, sano ,desti.nati arl esserne le vittime. Il ,proletariiato si rialzerà senza ,drnbbk>,dopo iailtre dure prove e dopo mnle <llifficoltà; essi invece sono caduti per sempre, e le loro forze residue sono destinate a conPer noi dunque non c'è e non ci DUò essere 1!11Cogmta nello sbocco del Fascismo. Non devono illucleroi le dichraarazioni Idei duce di voler difese le libertà Q.i tutti, ~1 voler el.iminare lo stillicidio domenicale del1e violenze, ooc. Sono le consuete menzogne di tutti gli :uomini di goverm. Anche Mussolini, finchè non sopprime il Parlamento, deve trovare certe formule che aiccontentÌillo almeno nell'apparenza i gruppi• politici borghesi. . Ma ciò d1e è certo è questo: che ~l Fascismo al potere signiifka politica rewion,a,r-ia nel -campo eccmoml!co, in quello dclle l~bertà, e in quel~ I o, ii nte~ionaJle. Contro qu~ta politica noi dobbiamo rioostruire tutto l' appamato ·cli di'- fesa del proletaìliiato. Molto è stato <leimoHto,e n:elJ' aniimo di tanti 1-a~ voratori c'è -lo scoramento, l'apatia, il .panico. Bi.oognaa r.iprenJdere da.Il' inizJio il paziente lavoro di prdsèlitismo e cli incoragg-iamento. BisQgna ritessere ancora una \:OUiala tela che ancora una v,olta dal-la cieca violenza: è stata d1strutta. TENAX. Operai! Lavoratori t Sostenete l' AVA~TI ~

------------·· ----=-=:::~-::.:.··.:....· ; ;_·-=· .::.:· ===· ·:.::--:_.::•-:...:;· ·-:::-=::=.:-::-:.::.:.-·- - . . ··- - ACQUEFORTI Quella povera signora ! Davvero fa pietà, quella povera signor.:! Flor;o, anzi, come si dice delle .signore nobili, donna F!orio. Immaginatevi, dopo una notte trascorsa giocando alla « roulette», ella trova, rientrando all'albergo, che i ladri sono venuti a portarle vta tanti gioielli· per cinque milioni di lire. I ladri? Ma no; due a.miei, due angeli, a cui sta a cuo-re la oace del cuore di don. na Florio. Quale ( infatti, la prim1 e. sclarnazione di siffatta nobildonna? • Adesso almeno dor!nirò sonni tranqu;lli "! Lo so, certe cose noi ncn riu ·cia;mo a capirle, nè voi, compa,,oni che mi legge. te, nè io che vi scrivo. Però, S! facciamo uno sforzo della mente! Immaginatevi, av~re nello scrigno tanti gioielli per cinque mili,oni di lire! Che fastidi. che preoccupazioni! Se uscite, se, per esempio, dovete passare la nottata a quell'innocente diletto che è la ~ roulette "• non potete mica portare sempre addosso tutte quelle collane e quelle spille e quegli anelli· e quegli orecchini. Ma, se li lasciate a casa, con che tranquillità potete. puntare alla roulette mentre il vostr.o pensiero ve.la di continuo a quei iioielli ? E quando siete a letto? Non pende sempre sopra il vostro capo la spada cli Damocle dell'assassino, che vi fa la pelle, per poter derubarvi di quell'immenso te. -soro? · Perciò si ca,isce benissimo che donna Florio, quando si accorse che le avevan portato via i suoi monili, esclamò: « Meno (!Tlale, adesso dormirò sonni tranquilli! •· Certo, dev'e~sere stato un bel so, spiro di alleviamento, di soddisfazione. Non avere più la seccatura, la preoccu• pazione, il fastidio, la cura, il t,ensiero tormentoso di quel diabolico tesoro. Sì, sì, ic che possiedo soltanto una S!)illa da cravatta con una perla finta, mi immagino come si sarà sentita sollevata donna Florio quando fece la brutt.r, pardon, la bella scoperta. Ma è proprio vero che certe anime belle non possono avei pace su questa valle di lacrime. Adess-:> che, grazie al gentil pensiero dei ladri, la Dama di Cor. te, donna Florio avrebbe potuto passare tranquilla le nottate aJla bisca senza preoccuparsi dei gioielli, ecco che suo marito vuole di nuovo precipitarla neU'o. ceano dei fastidi e delle ansie. ~ Ah!. e. sdamò quell'infame, -i ladri le hanno rubato i cinque milioni di gioielli? Ebbene, io glie ne comprerò per altri cinque inilicni di !liù belli! •. Ed ecco così una nuova tentazione per i ladri; ecco nuove preoccupazioni per quella gentildonna, che non potrà più dormire sonni tranquilli. che non ·potrà più passare le nottate alla bisca con la calma necessaria. Povera sign~ra ! Cosa vuol dire avere molti milioni! Cosa vuol dire? Vuol dir questo: che l'atto di quei ladri (che la legge condanna) è molto, molto meno immorale della ricchezza s:,>3-valda e spudorat1 di quella dama di corte e di suo marito. ' Pel vino e perla scienza Giacchè siam.o tra vinai m-ilionari. ecco qui un'altra storiella molto istruttiva, che leggo in un gio_rnale tedesco. Scrive la Frankfurtrr Zeitung: In una società scientifica, dove stanno radunati uomini della teor;a e della pratica, vale a dire uomini con pochi,sìmi e uomini con moltissimi danari, un grande industriale raccontava, qualche giorr:'o fa, di un magnifico acquisto fatto da lui: una bott~ di vino per 18, dico diciotto milioni di marchi; e quei della teoria fecero subito il calcolo che, dato quel prezzo, ogni bicchiere di vino. veniva a costare 400 marchi. Quel signore non ha ancora finito di parlare, che entra un altro grande industriale, il quale, tutto raggiante e fiero in volto, dice: « Signori miei, vengo or ora da una seduta della Società per aiutare la sc:enza tedesca. Abbiamo fatto molto di bene. Abbiamo raccolto per venti professori trenta mila marchi l'uno. Immaginatevi. sei:ento mila marchi! E poi si dice che noi non vogliamo fa.re d e,j sacrifici. L'amico si aspettava di fare gran colpo con la sua natizia. Le sue parole fu. rono accolte invece da una clamorosa risata. E poi glie ne spiegarono il perchè. Per aiutare la scienza 6oo mila marchi a venti professori; per una botte di vino, 18 milioni di marchi. I milioni di certi patrioti Donna Florio e suo marito e quel grande industriale tedesco, che paga 18 tmilioni di marchi ner una botte di vino sono dei grandi pat~·ioti e chissà quanta' parte dei loro milioni attuali è derivata dai guadagni di guerra. A tale proposito non sono senz?. interesse i primi risultati delle indagini fatte dalla Cornm. parlamentare di inc:hies~ sulla guerra. A quanto narra l'ormai ufficioso « Popolo d'Italia•, quella Commissione ha deliberato: 1) il recupero di lire 250.000 a carico del rag. Mancuso di Palermo e il recupero di lire 36o.978 a carico di Carlo Furiani di- Ferrara; 2) il recupero di- quattro milioni a carico delle officine Villar Perosa, come lucro eccessivo nella fornitura di pistole mitragliatrici; 3) il recupero di lire 1.350.000 a carico dell'ing. Ferruccio Farina per lucro inde. bito nelle forniture di acciaio; 4) il recupero di lire 8oo.ooo a carico del commendator Renucci. come lucro ecce5sivo in un contratto di incetta di muli in Sicilia; 5) il recupero di 3 miliOni di lire a ca. rìco della ditta Ugo Colombo ùi Milano, coine iucro eccessivo; 6) il recu~r<~ di mezzo milione di lire dal comm. Bondi come lucro indebito; Eccetera, eccetera. Ah, se ~-i voles~ero recu!)erare tutti i milioni di lucro « indebito • o • eccessivo , . Quanti • patrioti ,, dovrebbero restituire allo Stato tutto il lorn p1trimonio ! Senzamestiere Nelle pubblicazioni matrimoniali, fatt~ dall'ex Kaiser, si legge: , L'imperatore e re Guglielmo II, d'anni 63, senza mestiere ... , . Se non è frequente il caso di un ex imperatore che piglia moglie, non è nemrr.eno frequente, a.i nostri giorni, il caso d1 u;1 :ndividuo che piglia moglie pur non ave;·,ùo un mestiere. Con questi prezzi! M'l Guglie!,mo non avrà siffatte preoccupazioni. Ha regalato alla spo.sa un diade. mii che vale 800 milioni di marchi! E poi, anchr lui, come tanti altri sovrani, ha bensì piombato il suo popolo nella miseria, ma il suo borsellino è semore ben for:1ito. Anche se è disoccuriato. · Non più croci ? Scrive qualche giornale che Mussolini ha deci~o di non far più conferire nessun;,i croce di cavaliere. Sarà vero? Confe5so che me ne dorrebbe molto. Perchè, se vien loro tolta tale occupazione, che c:lt,o avranno da fare molti deoutati? GENOSSE. Il compitodei socialisti Qual'è il comr,ito d::i socialisti nella civiltà attuale? Elaborare le nuove forze dt'.il~ società, demolire costrnendo. Il socialismo non verrà come un ladro di notte, ccme la fra,e oweniana, ma sarà invece il fr;u!ta~o dei nostri sforzi consapevo~i. Non fatevi più illusioni, o amici, prim1 di ~t.itto, che il socialismo s:a una 'specie di Bengodi, un paese di cuccagna, un ederr' oieno di faccie grasse. Il sociali.smo sara ·una società, in cui la civiltà sar;-à più intensa e frenetica, perchè noi adotteremo tutto il bene della borghesia, tutto il patrimonio della borghesia e dovremo cenh1plicarlo per dare all'uomo possibilità più grandi di sviluppo e di vita. La nuova civiltà, che si matura faticosa:nente, sarà nel suo complesso più libera. più forte, più bella e più umana. Non si torna indietro nella storia. 8 Febbraio 19r,i. MUSSOLINI. AppeadlM dell' -e A.vvealre del Lavoratore,. I· na_ufraghidella vita dl M:.A.SSIMO GORKI Un po' di terra cadde nel ruscello, in- citerà inutHmernl\e cLappertut!~o, diss,e Spetcrrompendonc il monotono mormorìo. ranza e stese le mani. fissando il fuoco. Alctuii uccolli, abbandonati i nidi. svolaz- - Percl1è ricominci colle tue storie? zavi.110 lurngo il fossruto. con un cinguet- esclamò orritato BaHerino. tìo inquieto. ~Speranza» H seguì collo - Ripensavo a un 'iatto vecchio, ossguard'o dicendo sottovoce: scr\'Ò Speranza con tono morLificalo. - Sono rondini? E com,e càpit .u. no qui. - Quale dunque? se di solito fanno i nidi nelle oarse? Sa- - Riqordavo qtta.11do rubarono il caranno sta,ti tordi_ v-aùloal mio vicino Michde. Quando dopo _ O forse storni. averlo 1ungamcn\t1c cercato, dovebte per- - No. ncn possono esser storni. Vcn- suadcrsi c1·a.·el'lo perduto irrcp:1.rabil.lmengono ipiù tardi e poi stanno in a1tri bo- te, si g-ettò per terra a piangcr,c\ come un schi. SaramllO 1,ordi. bambino. Credetti che gli isi foose rotta - Che importa poi? una .~amb:i. - Ah certlo. esclamò • Spcnrnza • 'con un profondo sospiro. Ballerino era svelto a la,'01·arc: axeva già finito il fondo del p-anim'C e già u~~tte\·.a mauo al cesto. «Speranza» guarda,·a ora il compagno, c,ra il cavallo. ora il ciclo se11,7,.astelle. - r\ qtrcst'ora il pa.drone dcl cavallo si s:lrà accorto che non c'è più e lo ccr- - Va ben.e. <' poi? - Poi ... no:n la smise di piang-e,rc per un pezzo. - f. a te clic teJ 11c imponta? Speranza, .a.Ila domanda fatta in tt1ono sc,,ero d,'\Jlcompagno. ~i tirò un po' indietro e qcmtinuò timidamente: -- Cosi. ci pcnsa,·o soltanto! E' ,impo.s.sibile ad mi contadino vive.re senza cavallo. t L;8 G no Bianco 'L'A '✓VENIRE DEL LAVORATORE l'" Atantl t ,, bariprelseo pobblicaziBDi Mitano. 14. Tutti fascisti! I; Po:>olo cl· I tali:, continua a registrare i·nm1me1·evoli telegrammi e adesioni di uomini più o meno illustri. Anche Marconi ha mandato il suo breve saluto. Anche il cardinale Gasparri, segretario di Stato, ha dichiarato che il fascismo era una necessità per l'Italia. E non vi diciamo poi delle adesioni d'uomini non illustri. Sono fascisti oramai tutti i bottega: e tutti coloro che della politica fanno una ... botteg-a_ EOUe1\ZIE,NE Dovo giusti quindici giorni di sosvensione torzata, l'Avanti! ha riweso oggi le pubblicazioni. Hcc rip1,3s0... come ha potuto. I locali 11011 sono w1cora riattati. I 11wbUinon ci sorw a,rcora. E ancora non funzionano i caloriferi. E a (fualche porta mancano i vetri. La redaz. al conwleto è c1uil1di tutta raccolta in una stanzetta, le cui 11orte, invece di vetri, hanno clei fogli di carta. Sono là, i nostri compa gni, tutti imbacuccati nei loro paletò, che scrivouo, correggouo bozze, discutouo gli eventi del f!ior,10, poi tor1w110 a scrivere, a correggere bozze... E tAvanti!. compiendo un vero mirarolo, è uscilo! Uscito a mezzo foglio, soltanto. Non imvorta. « Fossero anche state due righe sole!» sentictmo dire da JHlrecchi opera.i. E con c1izaleansia lo attendessero, si vide subito. Quel fo. glietto, che molti aspettava.no come la sos1,irata lettera, della ma11una o della donna anuria, è andato a rHba. Abbiamo viisto averai comprarne c111attro.dieci copie, per distribui,rlo ad amici, a compagni di lavoro. Una resurrezione piena di fede e di vromesse. E cosi, certamente, conlinuerà. Domani o domani (altro /'Avanti! 11scira gw a quattro vagine. Poi, di mano in mano che si ripareranno i l!uasti o si a11ranno dal di fuori 11uo. ~i mezzi eia sostituire quelli irrepafabilmentc distrutti, si continuerà a miglicrare. Avremo le sei pagine. Gli operai avranno la loro antica immacolata bandiera. Vi11a l'Avanti!. Trovate geniali Mandano da Lucca al Corriere della Sera la seguente notizia: « I fascist: di Mcntecatini, invitato il r,arroco a recarsi al i<"ascio, gli hanno fatto bere un bicchiere d'olio di ricino. Quindi, tosatolo co.mpletamer..te, gli hanno dipinto il capo e la tonaca di bianco, dì rosso e di verde rimettendolo in libertà co::1 conciato.' Il Direttorio fascista ha deploreto il fatto ed ha promesso di punire i colpevoli». Qualche cosa di simile è accaduto a Roma, dove la vittima fu, se non erriamo, il segretario dell'onorevole Bcmbacci. Anche auel signore fu purgato, raso e verniciat~ « coi colori della patria • e condotto attorno per sollazzo per le vie della Capitale finchè il generale Del Bono - uno dei condottieri della rivoluzione fascista, ospite della Regina Madre alla vigilia del movimento e preconizzato, per un momento, a\ sottosegretariato della guerra nel nuovo regime - incontrato il carnevalesco corte0 ebbe pietà dello sciagurato e lo sottrasse all'allegro supplizio. Ora la scena si è ripetuta in un1 località di auella Toscana che aveva un tempo speciale fa:rna di gentilezza e di cortesi costumi e la vittima è un sacerdote, un parroco, un ministro di quel Dio che cosi compiacent~mentè ricorre sul labbro di certi uomini del nuovo governo, mentre non mancano gli ingenui, facili a co:1tentarsi e ad illudersi, che vanno in solluchero per dichiarazioni• verbali di os,rquio che si accettane come oro di zecca, quan. do forse non si tratta che di moneta avariata. Lo stesso Popo-!o èl'ftalra era costretto, ak11ni giofni fa, a scrivere con evidente malinconia: « Quanti amici, oggi! •. Sì; ma, domani? Con-tlramBnzògna governativa Cl,i segue dal!' estero gli a\'vl:nimcnti 1i'Iti!.lia, può avc:r l'impre5&icn1c che il fao,Ct5mo abbia c(;,,aro o stia c;e~ ando !e ,ue , iol<.nzc. (11fat-ti tt•tti i giornali ci 1ec:1110 i discorsi ... p;icifo,ti di :\{u5,0Jini e 1:es;11no ci dice degli assa..,,_inii e ddlc v;oicnz.c d'og-11i genere che ;.i campiono ruttora nel più mano-riato dei pac<.i. E,·ide:,1tcn1ente la dittatura fasci,-,.;t imponl: ccrrc pubhl;ca7io11i e ne ,·ic~a certe altn:. :'-la qnaichc ~prnz7o di luce guizza 1rcl fir111,,mcnlo bi;:-io. Ecco una co11,.talazio11c della Direzione dc:! Partito ~ociali~t·1 unitario it:ilia:no: !)ai più celeori professori d"trniversità, dai rrilosofi più profondi d'ogni na- ~ione e id' ogni scuola, fino a: più umile. i.grwto maestro eleme,rutare. da tut~i co· loro che vivono ,giomo per giorno entro l'ambito tdella ouola, assur..l{endo aLle più elevate speculazioni del J)ensic ro o insegnando i J)r~mi pas i de' s'hlabario è JJersuasione precisa incli- :,cutiibile ohe r educazione, e per essa r .~struzi.one e la scuola ohe ne son~ ornnohe o mezzi, è J,a sola che possa mi~liorare ,r uomo: elevair:o, far,g,li comprendere le •bellezze della vita, far.gliele aJPprezzaire e amare. e incu!carg,li quei princ1p1 e:eva ti e semplici ohe rientrano netr orbita generale della moralHà e ndla crial.e, al <li sopra di qualsiasi crecle111,a po:i'ti.ca o irerligio a, si è t11tti unanimi e ,concordi. Ed ev,identemente I' ediucar.lio11e - fattore prima del proi,resso e -della ci/viltà considera• ti ,nel loro ,giusto ,vaiiore e non sotto le ve~I mondane -del!' e:o.que'llrL.apa:rJa· menrare e poliitica - dovrebh' essere cU1Tata. tud:.aita., meditata. aiutata. :•ncorag;giata. spronata. indirizzata: per una coTuSr<leraziione unolro se1111plj~e ( talvo\ta Quelle ,ohe iappa.iouo ehLcubrazionj sotri!i •d'una rrnente 01,011SOll10che corniusione, .di,sor~r•ne, a,rruffi'ament-0). e cioè perch.è, se Ila .società. o n:azione, o Sta.to. o provincia. o Comune ~ il risu1tato. s,otto iJ pu,nto di 'Vis1a logico, pedag,o,gico (n.on leg'!Slaitivo, o .ammi,nistrativo, dove si ,fanno varie òi!sl!inzioni, va,rie e111tità.cose 1diveTse insomma di tuNo ,ciò ohe inoi mQment.a1neamern1e e .molto semp~icistioamente ,n.om con- &i-deriaim.o che « 1u111,iondei uomini soggctlti aille ra,gioni e a'.ile e.s'r 6en-ze <le!Ta 5tessa convivenza) della somma deiz;li « li Governo cl ffo11<l(; pcr h Ha.mpa rona111ic1zio11i·, a~sic11razion1 contro le l'ivlcnzc. i bandi. le soprn!Tazioni. ccc .. e ,·i (! chi mostr;,_ di credere alta punizione dei colpc1·oli cd al ritc,-rno cll'lla :illcrlà . .A. noi g-iung-0110 inv(;C<!. da ogni part(; c\'Jtalia. oontin11c notizie di sopr:if. fazioni e cli violenze contro persone e cooe. da .'\lcssarndri.a. da Xovara. da Padc,·,t. dalla Tos.cana. dalrUmbria. d:, C~c11101md. :t Pavia, daM'En1.1lia. cfal\c Pug-li(·. ccc .. o,·c i fatti si riperono eguali. Con il ricatto e la minaccia. i gruppi faziosi Fi in1Paclroni,cono e ,·ogliono mantci,cr's nomini: tanto ;più questi sara:nno rn.dii patrimoni delle Ebcrc org-:i,nizzaz.'oni dei vidualmer.~te. og;11uno ri>reso a s.è, buoni. hl\•Oratori. l ,c assemblee ono riunite e cd"ttcat,i. ta,nto p'ù 16 u'rterà perfetta., devo ne decid<.:re solto la mi1r:~ccia Chi huona, g-husta la loro somma: Comtrne, rrsistc è bandito od affamato .. t\g'.•i a.s- pro.vinc:a. Sraito. nazione, soc;età. ~ahi ,·:olcnti. ,0110 costituite te forme più Ciò e dimost·ralo. ()ua 1n.do si voHe raf[i:iate cli per~ccnzione. Cli uffici govcr. combattere Rows ~au. ohe crede\·:1 nativi diven;::-0110.a.nch.c. ssi lo ,strumento buono og-ni uomo e COITlrotta~a società, per stroncare O!!'ni forza i11dil'idualc, ca- la Quak corrompeva 1" vomo, J'(!i . i po· pace di rivcmlicare la 1>ropr?a libertà. Lo se idavan,ti {lues.ta elementare ,domanda; spionag-g-io è org-ani7:zato e fa,·orito in- Come può essere cor-rotta la soc;età -· t1 onio alle per onc·. pe11c,tra11do persino· l'insieme ICle.gliuom'ni _ se o~ni suo nelle: famig-lic. J sc~l'izi di posta non sono ~;114colo è buono? sicuri ? la corri!:pondenza di molti com- Bd.uca.zione. Cl,i si cma onmai di e . pa~ni e controllata. Quello che ,-i gabella sa ? ~oi corriamo incontro a.Ile chim':!- per ordine. è l'an·ilimento d<:i piti deboli re. vog~iamo aitfeTirare solo le òucc'ole, ,. i! forzato silenzio delle Yittìme. che:: temono mag-g-iori persecuzioni. Xcs,uno degli attori delle' ,·iolenze è 111,'li.in alcun modo. punito. )fon cic,·iamo proteste. \"on rlom.111c\iamo nulla. \"ogliamo so'.o docL•mcnta1·e il reg;mc di diHatura. o m,:_ ~lio delle infinirc dittature. che in cgni borg·o d'Italia prc-<;umo1..<, ormai di co111a:1chrecon 1::t sòi'l ombra del hastoPc •. (; abbandoniamo la luce \·era: I' c<luo:1zione. .'Jei pae i, .1;ra.ndi e picco!,i, i loit<1 iJer la conqui ta. o Ja costituzione ,di ur: Circolo. ,cl: tN1a Coopera ti,va di un Ente. per ,!' in,'.1roduzio11e idi un nuovo metodo - risulta111te da nuovi principi •- 11el campo 2mmin'.strativo o po!it\, t:o. per butle codeste cosette -- a taL ~uni appaiono gi<g:.i.inesohe - che 'ILO!l a grazia agli aSS8SSini ,il!:niifica,no. in fondo. nulla. che nul1a ha Ungheria ~-iso!Yano: e in nessun pae e. di Tiver'- .\ q1:a11to ,i an'lttnzia da Duclapcst. so. o in ,poal1L ·nni che sono sofiùcati Jh,rthy ha fatt:i \a g-razi:1 al c;tpitano entro r a•v-vers.:one iz;enerale. ·si ·2'<ita si U0clo e al sott0-tc'11~111LC"":.z,:iki. re' di a- pone Mia rib,1!ta, s-i aitia-cc:a. si medita n:rc ucci•o il so'.•<fato L"j,·ary e cra,·crne il l)r~blema. I' esiiz;e11za edu.cativa che ;\l:lt'.1to i! cachwc1l: n(.'Jk acqu.: è;,ll,1 s; !ll1aniìeist.a sotto forme 'Varie e svaJ hc1ss i·iari . .simc. le quali possono correre dalPL"r q,1c<,to delitto i due ufficiali c:rano f interessamento degli a111111'nti.ratori st:.ti condann.ati a mort..: dal tribunale per !e :'C.lld,!e, IJ)er l"is!l°tuziore di 111i!i1:1rce h sc11te11za er.1 stata conCer •. <011ole nuove. per la ,celta del 1nt,i dalla Corte Suprema. m~teriale did:i,trico. ali· interessa.mento J,"on11ipot,e11LeHorth:.- però li ha 0 ,a dei )?:er.itori per J'isi;,ruz;onc clei loro ,figr:i,:::iti. comnrnt:u1do la pen~ di monc g!'uo',i. a1;_=,1 1div,ull!;.aZ1t01!edei zior.na~'- pc:I capitan'o in otto anni e pcl tcno1,tc c1clic r·v=•te alla istit-L1zionc di bibl'.otein dieci :i.nni cli ,carcere. ma concedendo oh:ne o ,d,i ,bi,bliote.che. Vi è intcr110 a \oro di restare ne11·c~e1·cito. · codesta cen~en.to:a ohe deno,ninas; Orbene 1 se qualcuno parlasse di medio evo crederemmo sarebbe il caso di protest0are. I! medio evo ha avuto delle beffe atroci ma anche auando la vendetta d st~ate~ò più furenr~. i suoi sfoghi maca- f due uffici:tli . i procuraro110 aJ!ora un bri non si compiacquero di offender.e la alle-stato. nel quale ,i ccrtific,,,·a che es.,,i dignità umana, di deprimere ed unùliar- :\\'C,:rno comrne$so qudl"omicidio per la così profondamente, di trasformare amor di patria, pcrchè lo a~,;assi11;tto era ques~o povero essere fatto a so,miglianza 1111 comunista. di Dio che è l'uomo, in un giocattolo E in sc.g-uito a quc5to atte~taLo · il 1111grottcsco, in un pupazzo ludibrio della 11istro c!clla guerra e il mini~lro cleJ!a folla. g-iu~lizia hanno ottenuto la gnzia com. «educazione» ,11<,1:1noto che impauri•ce c-!Je fa spavento e talvcMa orrore. QuaJndo comprenderemo -- uomtm diTetth·i ,o 1gire.ga,rl- ohe o,g:ni problema che ai ag;ira e ,ci bravc11glia. è 111fon.do prob:ema d'educazione, d',stm1zio11e. cli scu.o\a? Non calunniamo dunque il l)iissato: e plc·t:1. sicchè i clnc: ufficiali fu ro110 messi iasciamo ai verniciatori di Rorr.a e di clc!ìniti,·amcnte iu libcrta. Montecatini tutta l'originalità della \oro r.1i g-ià: l'assa,si11ato er:1 un comunitrovata g-eniaJe. sta ~ Veniamo ad esemplifcazioni prat'che. ,I maestri ,dell'aig;ricol!ura. per c:tarc !'.Il e. empio fra i tanti ,che si affaccia,110 alla 11ostra mente. lamentano che la p~'colog-ia il c.-1,r,~ttere, '.e abit-uc1·11i.la mentalità ,del contadino siano tanto strane da. ,fanlo Tiiugigi.re, ossessionato, come rd.aivaoti a<l ILUlO spauracchio o ,ad un peq-k,dlo ,dì frante alle semplici e modeste o coraig,gi0se e ,radicali forme cli nuova, razionale iecn ica :a vorazione della terra, ,di alle.v.amento <lei hestiame, di con er,vazione dei prodotti. E battono. e insistono, e ancora 1 babtono per far enrrare nella 1est.a <le! lavoratorc della rer-ra Que·le ;dee che 1a testa del lavor,1tore dovrebge assimilare .al ;ir;:ro loro ~dii,, -<li mantife.stazione. E <;oven1e si : i:rag:,;,,r,o aiddoiorati <l' avere inuiilmentc ~ettato tcll11'acqua sw muri; non serz::: un ccrt,1 sconforto che li priva d'ogini forza <li contb1uare nel- !"inntJle i:mpr~;,..; ... tPerol1è? Per H'iginoranza <lel -co11tadino. Ecco il rr.t1I(' i:;rave. SUPremo d"ogni male. Per 1:>az:ca;;za d'educazione, <l'istruzione. di e,~:11" a: o]1e lasda la mente e il cerve:.u .. ,roiizzati, s:mBli ad una corteccia c:ie sta per cadere, ammttfota ed infrollita, ,da un tron t-ronco. nei quali non è possibile inetta.re al· con pensiero. Ohi iha mai wcdica,to alle co 1,reccie? Solo la mente ed11cata. solo il cer· ve'.lo allenato sia pure alle più semplici ~i11na tiche in teliettuali. sanno e possono aprirsi da.vanti alle innovazioni; per a-i.:cetia,re le buone. e respingeire le cattwe. Non lo si rnol capire; eppure la soaela - la sco'.etta elemenoare. ta!lvolta basta. tamo scardata e ,ta:Jtto ,disprezzata -- l'100Jf.ierenza è ll'n !disprezzo - e il libro sono i soli fari che ci possatJ10 ilruminare il caimm;,no; quel c:amm~ne,su'. quale oggi ci 1.tmamo, ci ,ca,lpestiamo. per ,ra.iziuf\gere ed aiiierra re le rucciole ! Nelfa socletà. nella ,na~ione, J1e'. comune, f"educa.zione ,dei singoli - la :--cud!a per turt:1·ia. butti aipe,rta: e per tu-tii ,cunata -, IJ)er .il migtioramento e l'elevamenlo ,gener.a.'.e. -deve ,costituire - se ,·ogl\a.mo eiiettivarrnenle m'r.are ai progresso e alta ,civiltà - l'opera prima, ess6!1Ziale, ·capitalle; per queHa naturale ~eg,ge di logica che OSSef"\lia anohe il barrlbino, il ,quale, qua;n,do vuol costmi:rc coi ciotto\i una ca.setta. priima del teiw, eleva ,i 1muri... li prolJlema del Mezzogiorno? Problema 1d"anaibeti9mo. 1Jstr.uite, educate; insegmate a butti gli uomini la <li.J.r,nità loro. fate itoocar loro \a ,oo cienza di sè: e 1•i a vre,te indir\zzaii strlia strada d'-un aqvenire m1eno inglo.r.ioso ,ciel ,prossimo p,tsisato. su q.uel'.a strada entro la quale non riusdte or.a. ,per quant,o numero- ·Si siano i purn1goli,ia -condurli.. Una inclisoussa verità pedagogica. è quest.a: « L'eduaaizione è ordine. armonia. trc:r;q,ulllità. pace, erenità •· Ed essa ...-,aie tanto per 2:!i indiv:dui. quanto per ta ·cdlle\tl•ività. ~en,.a e-ducazicne 111011 ,··è arnn01J1ia. e 11011v'è progre- o. O.~g\ per riapri:re rnna parentesi, si tuona ,contro la demoorazia (intesa nel i''<l!riiio:no etimoloiico ·del!• parola), perol1è n-on ·si iha e mon si ripone iiduc'a netle ,m~ se. •le quaLi a\·endo roset1rità dd'f'11.woranza intorno a ~è si ~a- ~ciano .facilmente gu~dare da b-uonl e eruttivi pa tori. tl\11,a,quaindo noi a,v:remn strappato il rrn<1n"to,della ver.gog;nosa ig-norain.za d?,gli oochi tde,gili1tonmj ~a vcr c1 1demcor.azi.a - ,ohe •è poi il socialt- ~mo - s'imporrà pa·ciiicamente col'.'intima ,~ua forza a,g;i uomini. E fin.o 2tllora, vinca o Lrionfi un parlito od ,1uì altro. non ax1re.mo 11lro.iz:resso. n progresso ,è ,nella scuola. Yaluralmante riira t11tte Ile ,cose ohe r:.' f111pressio11ano. cl1e c1 ad<loiorruno. che ci si.o.;omentan-0 è sovra•na ,quc.!la tn~ sic ,r,apprescntata in ,un, governo iche le- ..-::1:asukle spes, ,del!'isnnu,zione, che stirra e tfra e s.frcmda i; bil:a.nda <lell'ist.ruz'one: pr-ova, questa, -deHa sov-rana cecità ohe ci •clir}~e e ,che •l1a co11seg'Uenteme11te i suoi log,ici à!~etti ne: -drsordinc genera.le ,ohe ci dcJ;z".:i. X.X.X 13:i.lleri,~o tace,·:t t continnava a 1:ivo- - :'-li fai il fa\·orc - cominciò a dire Dallerino con tono risalut,o. e guardando rare. fisso Speranza - di fini1·la con qu,($rte 1:allcrino. arr:t 1>hiato. si rimi~r al , oro. la- n1l'ltcndo~i in cammino. tue s!tiorie?! );on ci fanno dav,•e,rn il c,uor leggero. Lascia •sitare. Michele. Son cose che non ci rigua.l'Clanio nè punto. nè poco. - Ma son cose che dispiaccio-mo, re- \"cl mig-liorl: dei ca. i ci tocchorà 1·cnderlo per una bag-atcll,1. Ctilizziamo piuttosto la ~crata per andare a Dubcnki e cercar là qualche cosa di più ad:arto. Ballerino era stizzito da! llisc.orso moplicò Spcr~1,nza. f\Jlzan'C!'o 1:c spalle. notono cli Speranza. Taceva. stringendo i Di noi non ha compassione nci•suno. denti. mentre a causa dell"eccitamento in- - Queisto è vero. teriio. g-li si spezza,,ano cfi continuo i ra- - E dunqu·ei? Preparati. perchè clovre- 111isotto le clita. mo metterci in i tracia presto. - Proprio a quest'ora le donne ,la11110 - P,r.esto? a imbiancare il lino. - Sicuro. 11 cavallo sbuffò. Xell'oscurità avcvrt Speranza •s.'an·ic.i11ò ancora di piì1 al un'aria ancora più meschina e• ributtante. fuoco. 1o raLtjzzò con un bastone. guar- 13:allei;no !-i voltò e dal di. gusto sputò nl:( c!hndo- di sotlt'occhio Ballerino. 11uo,·a- fuoco. mente assorto nel suo lavoro - Senti! La,sciamolo il carnllo ! morinorò a voce bas a e implorante. - Mascalzone! rispose Ballerino con disprezzo. - Pensa cl1l· dobbi;i.1110 trasc.iniia,rc il can~llo per quattro vc1·ste: è un bel rischi.o. continuò Speranza. E che ne faremo poi. se i Tartari 11011-ce lo ·c;01n1p·rano? T ,:i.scia fare a mc. - ra · come credi. allora. [o. per conto mio. pi11ttosto ci rinunzierei. Non vedi quanto è m~s·ero? - A quest'ora doHcbbe c:<scr facile di trovia r caccia nei laghetti, - :\Ia la finisci. bestia! ie~clamò Rallerjno i111do\1qrito. - Non :t'arrabbiare Stefano: fammi la ::;cntil'e.zza cli husciarc il cava:llo. - DimJmli 1u1 po'. hai mangiàtp oggi? - A dfr b verità, niente ... rispose Speranza verg,ognoso. e intimidito da.Ila voce adirata del compa.gno. - Bè, per conto mio puoi crepa11e,.No11 me ne i111;Porta !)rOptio niente. Speranza lo g-nardò in silenzio. Speranza si voltò dalf'.lltra p:tr-te. sospi- ,·ando pitofond:amentc. - No,n mc ne importa proprio niente. Sci 1)adrone <li far quel che l,i pare. Solo ti dico che se seguiti così. 11011posso più esserti compaig-110.~ono stufo. 'l'i cono,co da un nezzo•. - Sci un hcH'orig-in:ile. - Finis:cila. Speranza si 11a1111icchitòutto e cominci<> a tossire. Poi dis~c. respirando afi-inno :tmentc: -- To ti consigliiì.Yo soltanto. pcrchè :à cosa è ,t,roppo pericolosa. - Basta. h0.!'lla'. ri;:po~c con r:lbbia Ballerino. Si mise ulle spa.llc il 'iascio clni rami. sotto il braccio il paniere fatto a metà e si aJ zò. .\11che Speranza ~i alzò. Jctte un:1 guardata al compag-110 e s·a ,·vici11ò 1,cntamcnte al cavallo. - Fa silcnz.io. ùissc. rin,lto all:i bcsfa. Su. ca,mmina. 13aU,e1;110guardava que.sto darsi da fa_ re dc-1comp:igno ailltorno al cavallo, e co111:.nciò a impazic11t:usi. - Ma ,·i•c·11i 1111a buona volt;1. disse. - Eccomi. rispo e Speranza. Cammi11ava110 in . ile11zio attra,·c1"'\0 ài cc~png-li. ln11g-o it fossato: d'oi.r:li pa,rte. huio perfc!to. li candlo li seguiva; ad un tratto lo si udì inciampare. e- c.1.d,eh'c nel ruscc-llo. - Ch~ bc~tia _,tt1pida. cschmò Spcnu1. 7.a, 11011sa cammin:ir(;. Ba,lkrino non p11e,fcrìparola. S'udiv:lllo nel silenzio ag;tarsi i cc-5pug,li. 11 fuoco che si spcgne,·a sembrava da 0 lonL.111~l'occhio di un mostro. Frau·:1110 era «01·ta la luna. illt1minanclo il fos.~aLo. Gli alberi proiettavano le loro ombre e il terrore del bosco aumc11'- tava ancora. [11mezzo al nero delle quercic e <ki cespugli i bronchi bi:i.nchi dei ia~gi i1varg-e111atidalla luna, s0111brav;wo g-1!0.SSi e-eri. 1. tlue com1ng-1ti continuarono a ca1nminarr nel fossato. La via era ma.lagevo_ le. pcrchi'.· cli frequente la terra era mossa e a•l!c ,·olle melmosa. Spcl'iì.nza n,spirava violcnticmente rmettenclo conte dei sibili; Yalkrino ca111minav.i in modo ichc la su,1 ombra cade,·a su Speranza. - Adesso si cam.mina senza sapere dove si va. osservò B.allc,;110. Dove itrovi\rc qualche cosa. ora r (Conti-1,ua).

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