L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXV - n. 37 - 9 settembre 1922

resto dipende dal paese, non da mc. Non ho che i miei affetti e la mia vita da sacrificare a tale scopo e non dubito di farlo». Queste le paro!e, questo il testamento che Carlo Pisacane scriveva, ,,rima di andare incontro a morte sicura; e il lettore non ha llisoi:no che noi facciamo rilerare quanto vi e già in esse di pensiero socialista. marxista: dalla teoria de/i' accumulazione del capitale nelle marri di pochi a quella delr immiserimento delle rnoltittulini. Quali profonde radi,;i o\'esse poi nella mente di Carlo Pi. sacane la teo, ia del matericrlismo storico, inseg1lalaci poi da Marx e da Engets, lo \'edremo nel prossimo numero. Lega proletaria L'I mpadensa dell'opera naslo• nale degli ex eombatteotl. Cotz un nostro articolo di alcune settimane fa esponemmo chiaramente la turlupinatura usata da parie di questa istituzione nei riguardi dei reduci riespatriati in /svizzera, quindi regolarmente in diritto di risiedere alf estero perchè risiedovano prima del loro incorporamento militare. I signori maneggioni dell'Opera Nazionale, avvocati senza cause, cavalieri senzcecavallo, professionisti a spasso, non appena fu istituita l'Opera stessa con 500 milioncini del popolo ita!iano a propria disposizione, diedero l'assalto per la conquista. Difatti essa è infestata da arrfristi senza scrupoli. E' arcinoto che in /svizzera dovrebbe esserci una succursale, o per lo meno stanziare un fondo adeguato ai bisogni degli invalidi di guerra. Il Consiglio di ammi.nistrazione lo aveva soJ,ennemente Promesso a Ginevra nel 1920 per ·bocca deU'avvovato Zanchi, suo consigliere autorizzato, ma fino ad oggi non un centesinw è pervem,to in /svizzera dei 500 milioncini. Forse che si stiano praticando i sistemi soliti ? Cioè favoritismi od altro e norme di non lontana memoria, come per esempio la distribuzione dei fondi per i colpiti dal terremoto in Sicilia ed altrove ? Nel nostro articolo precedente accennavamo al caso pietosissimo del grande invalido di guerra Marchioro Attilio, residente ad Amriswil, con franchi svizzeri 2418,50 da pagare all'Ospedale di Amriswil sotto pena di espulsione se non versa 50 franchi mensili, e proprio in questi giorni ci viene comunicato che il Consiglio di amministrazione dell'Opera Nazionale per i combattenti, ha deliberato di no,l pagare le spese di cura incontrate da smolJilitati all'estero. Anzitlllto essa nega il diritto a cittadini italiani di curarsi perchè residenti alt estero, quindi una vera soa µraffazione a!l' elementare diritto acquisito di ritornare dove lo smobilitato risiedeva prima del provrio incorporamento. Inoltre, nel caso specifico del mutilato Marchioro, esso fu costretto a ricorrere subito all'Ospedale per la gravità del ma!e prodotto per la riapertura di due ferite, non essendo trasportabile in quel tempo, qtrindi lof:!icamente ·fu giocoforza il ricovero"' all'Ospedale. Perciò, signori deU'Opera Nazionale, non intendiamo di sottostare al draconiano vostro inumano provvedimento. Abbiamo interessato nuovamente il nostro Comitato Centrale di Roma affinchè Si finisca la triste commedia. Il Comitato direttivo della Lega Prcletaria. Pagine di propaganda Rousseaulaproprietà s· crede per parte cli moltissimi chf2' la teorica :a quale nega il p,rincipio della proprietà sia una concezion<' filo-ofica e r,olitica dei tempi nostri. concezione ~frattata dal socialisti per i propri fini particob risti ci di partito e di classe. Sarebbe facile invero dimo~trare come l'istituto clL'h proprietà abhia avuto in o;rni tempo a n·enari dcci<.; e convinti a cominciai'<' propria.mente dai ... 1,adri della rhie,a ( <-chhcne OJgidì i cl'~crpoli cli Pietro e di Paolo trovino molto più comodo e rimunerativo proclamare dal pcrg-amo che L1. proprietà fu yo)uta e crc 0 ta eh Dio!). ~ia in un hrcvc artico'o di )!i0rnale non è possihi!c un esame profondo cd anali1 ico c!c'l?. qucst;one into•·no a cui si dibatte al pre~cnte la società ci,·ile come un mare ,n tempesta. Ci basterà rico.clarc il pensiero di Gh.n Giacomo Rou%e"l.u (il più grande dei filo- -cfi frances: del ~ccolo XVl J [, pcn,ic,ro che ebbe tn~a ripercussione immc115,1. sui contcmpuranci e che influenzò ·11 via clirettissima tulio il movimento della Gran_ dc Rirnluzionc:. Ci:111 Giacomo Rousseau tr1tta !'argomento deJ',1. proprietà un po· in tutte le sue opere ma •pccialmeute nel « Contratto Soci3 lc e ,e! « TY ,cor~o ,ull'orig-inc e i fon<lament· clt."Tug-uag-lianza "· '\"el « Contratto C,ocialc •. che vide la. lure nel 1;62. Rou•,ca.u con,idora la propr· età qua<;i come un ma1e sociale necessario perchè es5cndo l'uomo u<;cito dallo « ~t:•to <11 natura (il quale stato rap1>rcse,1tava h ccua felicità) e<l css!)n<Tosi orclin:ito in consorzio. con speciali pattuizioni e concessioni reciproche. era naturale che a cia 0 cuno fosse conce,,;o cli !?'Oclere in modo duraturo di que:lc cose c!elle qu,di aveva eia lungo tempo clclcnulo e d:feso il possesso. :O.ra i• • Discor~o c;uJl'origine e ,ui fonclamcnti clcTug-uag:lianza . che compnr,·c nel r;.;i:;. è il naturale proemio del « Con_ 1,·atlo c;oci:-lc . cd in es~o l'autore affer- m, ~~nza c,itazione che la proprietà è l'i,titu o che mae-giormcntc h:~ contrihu·to a 1>rO\'OCarc la disuguaglianza fra gli uomini creando i ricchi ed i poveri c:cl è ocrciò n~tituto che sopra tutti gli altri i; conclannevo'<e. E di t:1nto sdegno si sente in/\ammato ;I filnsofo cla far'o proromoorc in questa t?,w.'\.ra in,·ct.tiva: • Tl primo che. avendo chiuso un torreno . ._j peritò di affermare: questo è mio e tro,·ò della venie co,ì semplice da < r0 lrrg-1:. c<'~tui fu il vero fondatore della società moderna. , ()1·a11.ti delitti. Quante g:uerre. quante Ftral"i, quanti orrori avrebbe risparmiato al e-enere umano colui il qtnlc. schia.n1:tn<lo i pali e co!mando i foc;si. a,·csse gri'lato a= <uoi simi'i: g-uardalevi clall'a- .,colr:,rc 011csto imp~tore ! Voi siete perduti se dimenticate che i frutti sono di tut;ti e che la terra non è di nessuno! ». E più oltre Rousseau proclama che essendo I.a. rli-tinzione fra ricchi e poYeri tm portato 101:ricodella proprietà. ad essa :-i dc,·ono tutte le calamità umane. « F.' così (egli diice) che le usurpazioni ,lei ricchi. i ladronecci dei poveri. le passioni sfrenate di tutti. soffocando la pietà naturale e la, ,·occ anco.ra debole della giustizi.a. re<>ero g-li uomini avari, ambi7iosi e catti,·i . Dal diritto di proprietà tra.ssc,ro origine le t;"Ucrre non· solo tra individuo e indi- ,·iduo ma tra gruppo e gruppo c. quindi, fra nazione ,e nazione. « T più onesti appresero a contare tra : prC'pri do,·eri quello cli sgozzare i loro siri,ili: si videro in ultimo gli uomini imassac~arsi a migliaia senza sapere perchè. Si commettono più ~tragi in un giorno di combattimento e più orrori ncll·a presa cli una città che non ne furono commessi. dui;.rll<' lo stato di natura. in secoli int<.,ri su tutta la faccia della torra •· (iu(sta l'opinione logica e profondam;~te ragionata cli un uomo che ha la,.. 10 A ppendlee dell' e A. vvenlre del Lavoratore• IL TREBB·IATORE Commedia di NATALE VILLANI MAl:RffiA.- A lui! ,(si~cfQnorvicino al tarvt<))o ia oomporne il imazz;o). ~6SE fjoame 1Mairia). T1u isei ;yecchiio. MAIRJOO. - iNCtn Ili vonr,o~. Non mi pi.aidoi<mo quei p,.pa;v·erli. tMAJRILA. - A !ui pia:coion,o ,g:it aJtTi tia 1il igiooUo idi llaisciare ia~dare ,un una1ntrovkl901o) iaom:i ,qu«Ilo 10he ha preso 1 da. me fi" :aibno.gJonr~o, quando mi tro- •V'iali .sola <JQn 1lui. AGl'ffiS.E. - Beroh è, per;dhè ? Racconta. MARlt<\:- tl.Jtri 1~0 isa ,~Itpemdhè ie se farà iaOOQra llTl ~t1K> iaame q.uel:O, lo idico 1al ,oOm~no Olav,an~rii. MAJOCO.- No, IJ)~r ,oairità, .diHo ;piuUo- .s,o a:l ,pm-roao. Mi iiara.q~i meno verigQgma. iMAIRilA. - iBondhè s,ai idhe 1dat painroco 1rbQn. •di ivaido p:ù... E poi pizz~ca .ainioln dui. AGNESE 1(1S1(1!1lllte pn~ran.do il ,mazzo). - E a,llor'.a 1per,deirai ,ia supplica, il ,dono ,della parrr.aocfuia quando ti spas~ oQ.lla festa d~I ,naccoH.o. .MAIJ'1I,A.- .: Ma il oompaYJOO Giov,irirni mi ha promesso Lm ·bC·Ir~galo a noime id.ella Coopcr<lltiiva se non mi .sposo in ohiesa. Poi -901,0 1d' accor,do col nnlo Brano e :bastta. AONmE. - ()u;a111d' è ,così, mi Qposerrò anah' i-Osdlo in Comune. MAIRiCO. - IMél! si può .sapere iQOl\ane iiate lddi pa,p~vori? AGNESE. - Non lo p<msa nC.él'nohe, k1i, ,a dhe sellV10rlO. MiAJRlLA. - Lui pcn1sa ®lo a ·be.re, e il vino 1g:!ifa pencl~e a<ndhe la memoria. AG\'1ESE.- P>Clr .ai\ljC;re un li1iro<I.i ;vino fin tPiù ali ,gi1Ql100 .ha r if\~n-0· ato alllkl /tessera <leN-a <Oa!.11ne e ,ckll latte. MARCO. - lo •son.o,un l\-,og;eflaria,111O e ,mt pi:tC!':" il ,prodot/:10 1 de,fo vigna. MA~iA. - Tu 19C•i,un u!Jria,oone e ti pia<oo da,re j pizzicdtti a,]lerr~a-z,2Je. M'Al~CO. - J.o non ,ho diritto a,lllamote? MAIR\LA. - iRre.i1di mQgdie, runa lde,l'la. Lua crtà. Vi è @ià ,il pa<nroco a oui 1piaadi•onp le 1àc;1111c ,ck..g!i 01'.'tri. MAIRJCO.- Sono Neioahl<>. ,nesstmo mi ,'V!UOle. Neamfue la Pina; diQe a.nohe ilei <dhe 1b<Wo tro~po. E poi rrni nnam- ,oél'no i saldi. Finirò ,cdl prc.ndetrc ua I eca l:i1no Ianco L'AVVENIRE DEL LAVORATORE sciato uu solco profondo nella storia ddla frtt<:ratura e della scienza. X0; 11011 aggiungiamo commenti che sarciJhcro ce:rtamcnte impari alla gra•1dez7a ècli·opcra e del suo autore. ,\v,·. U. RTCOLFI. Nel campo tessile Lo !-riopero del gommificio Lonslroff ad \arau ha tro,·ato !a sua fine una scttim na fa g-razic a!l'intcrv.cnto dell'ufficio c-•nton:i!c c1· ronciliazionè. Gli or,er.ai do- \·cttero piegarsi ad una riduz'one di sal.!rio deln~ % cd il contemporaneo nnmrnto dell'orario di lavoro a 52 ore. coi:icci1ì· e«si gu:1dagncranno in 52 ore ciò rht· pn·ndc\·ano in .:1~ ore di lavoro. TI p-;,<lro11c cbhe pure intenzione cli us:irc r1ellc rapµres:iidic co' g-ettan• ~ul la•tr:co 1·•1a dozzh:i di operai. Da p:1rte dell'ufficio rii conciliazione :?li venne però rispo- «to che in t1.l caso l'ufficio di conc'liazioPl' a\-rehhe co~tretto ·1 padrone a riprenc1t-" tutti ~·i opcr:1i od a riunciarc :all'or:,rio di ;2 ore .. \ ll'indomani della !-eduta riel 'nffì<:io di C"11cil'1.zione chhe luogo .un comizio <li prote,ta <la,·:inti alla fah- ),rica il quale incuti, una paura terribile "•I proprictuio della hbbrica malgrado la protezione Jiolizie~ca 'a•·gamentc usatagli {.;n comizio ·11 g-ranrle stile era c;tato prol1,;;,., dal g-cl\· mo argoviese. cosicchè solla11t1, 300• per•one ;,.c,c;ic;tettcro. ai quali ;•·•rlò i com;1:1;?no clott. \. Schmid. c;c- ;:rc-•.,,.io ciel p-artito <.ocia!ista cantonale Il processone rimandato Su ista.nza dell'accusatore, i! quale è in cerca, evidentemente, di nuove aggravanti contro gli accusali, il processo contro i coim·ofti nella graviSsima congiura ad Arbon, di cui scri\'emmo neU'uttuno ,wm., è stato rimandato al 15 seff. Non possiamo quindi comunicare ancora le condanne inflitte ai congiurati. Diamo invece i nomi di r1uesh ultimi: Mo. roni Fedele, muratore; Svol.adori, ,ne/allurgico, e sua mo[!{ie; Stoeckli e moglie; signora Weber. La condanna, immancabile, di ouesti pen·ersi rhe al'rebl>ero congiurato contro l'onore del più « pu. rr » cittadino di Arhon, è attesa con ansietà. Tutti si augurano che sia esemplare e ri-al;ilifi per ora ,e per sempre, fino alla consumazione dei seco:i, l'immacolato accusatore Parenti. Al momento di andare in macchina avprendiamo che tre (diciamo tre) redattori dell'Av,·cnir~, sono stati invitati a mesentarsi da! giudice istruttore. per la faccenda della co11- !!i11ra contro l'onore del c0munista Parenti. Non sat>fJiamo ancora se come testimoni o... congiurali. Uiferiremo. li marco e lacorona Austria e Germania si trovano alle strette dell'imminente catastrofe. La loro econom·a csaw,ta non regge oltre al gra- ,·amc diclle indennità imposte dai T,ratlati di Ver-aillcs e San Germano. r: marco precipita rapidis~imam.cnte ... La corona è s,·alutata fino all'inverosimile. F, mentre le due n:1zioni. legate da'la stessa l'ngua, dalla storia comune di parecchi secoli e d:alla stessa dolorosa iatalità degli ultimi anni - Jclfla quale ug-ualmente rc:.,ponsabili sono i loro capitali,mi vinti e · capitalismi vincitori delrJ ntcsa - cercane, con ogni mezzo, bussando alle porte nemiche. umi iando l'or- '.{oglio amaramente scontato di caste e di cet· apparcnLemente vavolti da' palcoscenico della politica dell'Europa centrale, ili risolle,·arsi e di ,·ivere. in Francia Poincaré-la-guerre brancli,ce. ancora una ,·olta. lo sciabolone dei Brenno, minaccian• rlo la pace de' mondo cli nuove •:1nguino«c an·enture. La causa del marco e della corona as- ~url?:<' og-g-;. quindi, a problema. capita.le., di ,·ita o di morte:. per il proletariato inl<'rnaz onale. il quale d<',e ,·igilare attentamente contro le rinno\'ate manovre: im- •Je•iali•tiche d~I capitalismo franc<!Sc. L' \ ui,tra e la Germania non debbono perire. •r1 loro pro'e:ariato non de,·e riclllr,i in ischiavitù completa per riempire le cas-.c dei banchieri francesi. inglesi cc~ . ,; an1cncan. Lasolidarietà in ernazion infligge un'umiliazione al fascismo. Le ~c5ta brigantesche del fascismo italiano hanno commos~o e indignato i lavoratori coscienti di tutto il mondo. Recentemente I' Internaz:onale sindacale di Amsterdam inviò a! Governo italiano un vibrante appello-protesta contro la ~ua inerzia e pcrchè pron·eda alla .difesa delle persone e delle organizzazioni, come richiede la stessa le~ge borghese. La ~ecom';a Internazionale ha pur essa in,·i::i.to :11la Confederazione del Lavoro italiana t•n atte,talo cli simpatia. per i la,.. var:1tori italiani e cli protesta contro i 'oro as~?..s;;ini. Or1.. dalle attestazioni e dalle proteste • \ crbali i lavoratori deg!i altri paesi pass~.no alla solidar:ctà pratica. l, n piroscafo italiane, I'« Emanuele \cca.m • , equipaggiato complc,t:1mentc eia fascisti. approdato a Ca-rdiff, fu boicottato dai larnratori inglesi. Dopo parecchi giorni di peripezie e trattative e dooo che l'equipaggio f;iscista ebbe rila.0 ciata un'apposita dichiarazione. i compagni d'Inghilterra accon- "entirono a scaricare e ricaricare i; piro.. -.cafo. In proposito. i giornali riferi~cono: '.\~f.;"Yie•e. f g-ommai d: ,\aran però 11011 .,,,,,""""""""''''"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""" Il pro'etarr,ito italiano ha avuto in quc- "''1 g-iorni prove di solidarietà dall'Intcr11:1zion1.le.dai lavoratori clei porti inglesi. c!:li 'rt\'oratori ame:ricani. contro le vioJcn_ z.e incn'.llfrahili. e ancora purtroppo -scar- ~:--,mcnt<> conosciute al"estcro. ciel fascismo. « Come i: noto •· « Accame • aveva po.. tuto ancoral'"'C a Cardiff per I.a. intromis- ;ione di un altro pi,roscafo italiano, ma il boicott:?.ggio era continuato con la mas- •ima se,ierità. impedendo così qualsiasi oper,1zione cli carico o di scarico. ,i cbnno per ,+1ti coci faci 1mcntc l riPrc•;•c!,r:inn<> !a J0t1a appen'l che le conc!izioPi !'Hanno al'1t1a11lo miglic,ratc. Comizio tessile all'Ufenau. - no,mcn:- c:i 2; 'lr:"O<;t<> 'e ,ezioni Zurig-o. \\'adè-n- ,-,,iJ. Thah, il. Eg-g. ~lanneclorf. Stafa. T{appcr,w·il com·enrH:ro cull'isola Uienau onde coltirn-c un po· la ,olidarietà e pas- ,~~L :i.lc1111.:ore lict.e · 0 ssiemc. TI convegno rilisci oltremodo bene e radunò una bella ~chic-ra cli lavor1.lori e la,·oratric' tessili cl,-11,r:,e ck· l:i!!O e dell'Oberlancl. Il èom1•a•·1o .\lhrrto \\"yss ténne una bella conleren7a •11lla situ:1zione 1ttuaie e la necc-,ità cli fortificare· l'organizzaiiome sinc1<..cale. I vi11nti pa,rlirono poi col battellc, per le loro r' <.r,cttive 'ocalità. Certi rivoluzionari Il direttore del g-iornalc «L'Azione•· ci fa sapere eh" il prof. Gramsci. altro direttore pure de!l'« Ordine X uovo•· sia scappato provvisoriamente in Russia. Benissill'o. ntol dire che fa concorrenza at"on. ;1ff<-i-ano. che voleva fare la sucrra a nlorte ai fascisti cd im·ecc al p1imo cazzotto. pre,e coraggiosamente il treno per ~To-ca. per finire poi a Berlino imho~c::i.ndo;.i impiegato cle~la ;1lutuo Soccorso. Va bcni;;simo. Gram•ci è a:iclato a ).[o- ~ca; ma non è tutto. Ripetiamolo . Quant; stipendiati comunisti. quanti deputa.ti co.munist'i. quanti professori clircttori di giornali. avvocati çomunisti. ispettori C"n1ttnisti. r-imascro feriti o morti. od :irr-e,tali. durante lo sciopero ~cneralc? Di,tminc: e poi tanta pretesa? Bisognerà pur com·enirc che qualche volta anche i capi dovrebbero essere col popolo. e non solo tenere conferenze incendiarie prima della lotta o fuori della lottn per dare poi dei traditori a destra o sinistra! Se il tcrribilissimo direttore dcli'« Azione,. 11011può rispondere a queste do- 'ltande. ci dica almeno, quante sigarette ha fumato e quanti caffè ha bevuto durante le tre giornale di sangue in Italia. Dohbiam.o saperlo per h storia; sono dati importantissimi che devono venir 1ram,,ndati alle generazioni future. Altro che prcnclcrtiela coi CO'mpagni V. A. e D. Pro 11 Avanti I,, S0m.ma precedente fr. 226,- ZL" RfGO: ~leroni \mcdro ,. 2,- TII\''\'J):GE'\: ;1loroni G., ,. 10.- SCITO:\'EXBERG: ~riotti rtalo 1; Casa .\nlonio 0.50: Pavignano 1: Bacchett: 0.50; Scala ~. , : Colornhl) Carolina 0.50; ).!iotti Gug. Rcn:zani 1: Fami- !~fo Ronz:1· ; r: 1:roccardo Chi:i- :·a 0.50; l.11 .ni )'•olina o. .=;,1: .\lc··zari ~lana I i X. Boretti 0.50; ;1fio1ti ~[aria 0.50: Carollo Lucia 0.50; ~I' ,tti Giuseppe 0.50; Ccc;arc Braga 1 ~ Faoro Luigi r; Fratelli Canale 0.50; Caleffi Sai- : ator" 0.50: Dal Prà r. I: Fam'g-1i1. ~Iu ,ar,·tto 1; Giornnni Lc- \'Orc 0.50; Piccarc'li Ercole 1; 't'osi G-.1g-i·l·l··"lO 1: Ra.nzon Paolo , : Famiglia Sanclon,1 o 50; t1fainarcli Camilla 0.50; \. ·v. o -o; Ghezzi c\ttilio fr. 1. \\"IXTERTITlilt: ~oc. Coopera ti va. ~o: ;sezi')nc. Socialista 10; Hcrma1111A.5; /\. Lampetti 10: L.· :O.rf! ;soli 3: G. ~focell·n r: S. Faccin 1: R. Bovo'.i 1; E. Tissi t : P. Rccletti 2 .. :;o; :\L Calr!eroni 2: F.. Hermann 2: A. Zandonella 2; G. Paloschi 2: T. Lissana 2; \. Broccon 2; ,\. Zu-· gliani 2; G. Stcfanini 1.50: A. Fuschini :;: .\. \rznto 5; S. Rt:f'io 1: L. G'ra··di .~; E. 1\lbe:rcl ~ 5: Vagabo·-1do 1: L. Ton in 1: G. Brcsci.: ni 1 : X. Torri I: Y. Pcdelli 1; (.,. Daurù 1; Basili~co 1: ~!creante Desbies T; D. Ci,·eJli I: C. Bettinelli t; G. Ì\Iilan 1: Vedo,·a Gaffuri 1 · Frau Broccon I: D. Furlan 1 · P. Grùnncfclder 2; Avoscan 1; De· Grandi 1; .-\mbrosoli o ..:;o; C. Zecchini 2: G. :.f oscle 1; Piazn o _:;o: F. Gatti 1 : L. \" anse:la I; E. Ferrari 3: A. 1cnrari 2: <~. Lccatl''li t: G. TI:iloiri 0.50: S. Fenitclti 0.50: Incker r; Uno ,cultore 1: \. P.erardi 5; F. Gaurù. meglio un franco di un opcr,,io che 50 di un borghese. 1; De '\icco·ò 2: Frau De Xiccolò I; ~cioni 1; C. Korne-lius 1; Cattaneo 1; Salogni I: G. ~laccagni 1: l:ltimo \\'. il socialismo e 21.50 Da questa sua 1,osit=onc di t.ormento e di dolore. il proletariat-o italiano trova la ior7a cli unire la sua ,·oce a quella dei 1a,·oratori austriaci e tedeschi, perchè, ovunque. l"l. pressione cli chi lavora possa indurre : capitalisti a rinunciare alle loro vc'lcità c;orraffa.trici. \ I <li sopra e a' di fuori dc.Ila politica cl,:,i Go\'crni. cli Austria e di Germania, come di Franc':i. e c1· Inghilterra: al di sopr:i e al di fuori cLc.e:liimercssi di quc- :-ta o quella borghesia nazionale, sta la causa della libertà e clclh ,·ita che deve e-<cre dife,a pc:- tutti i la,·oratori. di hl' tl 1 paesi. .\ ncora una YOJta l'Internazionale viYa e :1tti,·:1. si manifesta come una n;cessità p(,, il pro'ctariaro nelle ore del sacrificio e <!ella compressione. L'Ufficio Stampa • della Direzione del Partito. Caro Avvenire Xon capisco pcrchc: il s·gnor Luigi Rainoni se la prenda. così calda 1ic.r quel che :o scri•si in rigu:irdo :illc sue fole circa la ribctJione di Parma. fo ho •entito il do,·ere di dire che al popolo laYoratc,re. al popolo che fa le barric:!te e che muort.". è necc,;~ario dire sempre la ,·crità. TI sig-nor Luigi Rainoni se oredc invece più utr 1 e falsare 'e cose per tor;aconto, faccia come n1o!e. lo dissi che a Parma Oltretor,-ente no11 \ i sono sezioni comuni-te e chi organizzò la difesa, fu la Camrra del Lavoro corricloniana. e quella icrlerale. Ehbene. anche qui vuole ~·wi•are i fatti. dando eia lc-ggere un comunicato a firma cldla federa- ~ L'couipat;"gio. :mpressionato per la lrrevocabili,tà detlla decisione dei levoratori inglesi. ha allora tentato la via delle lr:tttative e ha incaricato il capitano ).fottola. comandante dc'!.a na ,·e. iii incontrarsi con i rappresentanti dei• Sindacati dei tra•porti e dei ferrovieri. L'abbocca,- mento è stato bre\·e. I delegati dei lavoratori inglesi hanno recisam<:nte dichiaralo che il boicottaggio non sarebbe stato sospe~o <e tutti gli uomini dell'equipa)!'g-i<>fascista non si fossero formalmente impeg-nati ad astenersi per l'avvenire da qualsiasi atto di r• ppre-;aglia e di ,·iolc;,z;,. contro le organizzazioni italiane. contro i giornali proletari e contro i lavoratori organizzati. L'equipaggio faséista ha accettato tutte le condfaioni. « l' testo della dichiarazione accelta.ta dai fascisti è il seguente: « Xoi sottoscritti appartenenti all'equipat;"gio del piroscafo « Emanuele Acca,- me» ci impegniamo, alla condiz;ione che i lavoratori del porto e della ferrovia consentano a un pacifico scarico e carico della na ,·e: r) ad astenerci da ogni rap- !)resaglia contro i lavoratori d'Italia e d:t:1o sminuire ;1 prestigio det movimen.1.o dei Sindacati italiani: 2) di fare remissioi1c di ogni atto di violenza contro gli orga nizza-t:r dei Sindacati -e contro i funzionari sindacali nella loro attività; 3) di non prendere part,e alla distruzione cli uffici dei Sindacati e delle proprietà d; quest=: 4) di non prendere parte a qualsiasi lentati,·o cli distruzione o di violenza contro l0cali adibiti a pubblicazioni sindaca'i o contro i giornali proletari». « Questa dichiarazione è stata accettata e firmata da tutto l'equipaggio: dal comandante. capitano i\foHola. all'ultimo mozzo .. Dopo la firma le organizzazioni dei trasporti e <lc,i ferrovieri hanno senz'altro dir.-wmat.o ordini pcrfhè il boicottaggio venisse sospeso e lo scarico <folla n.aye regolarmente iniziato». Quando uscirà il nostro giornale. le operazioni cli scarico e carico potranno Può da.rsi che in tutta la provincia di Parma d': comunisti ve ne siano abba- e~serc finiziat<". e .magari anche finite. Il p1rosca o pot ra ripartire a'la volta delta stanza per comperare un timbro; ma io Italia. parlavo di Oltretorrentc. del luogo do,·c si Jotta\·a. 11011dell0. fc'clcrazione. Comunque. il boicottaggio è cessato. ~fa chi dalla ,·ertenza esce sconfitto sone, i fascisti. J quaìi hanno dovuto sconfessare la propria opera ribalda e quella cl~ proprio partito. Dl'I n:sto il siiç. Luigi Rainoni. può rilq.:-!('c·rel'« Ordin<' Xuo,·o. dell'anno scor00. l forse ,·i tro1·erà prima del congresso 1\·lcnco elci comunisli di tutta la pro- \"lncia e -i persuaderà. lo non ho nessuna fobia anticomuniche qui non c·cntrano e non hanno nien- ahhas•o il fascismo ' re a che fare. \\'. \ LLEXST_\ DT: L:1 si decida. onorc,·oìe, e non rigiri 1,: nomenico l'argomento per i suoi buoni lettori. • 169.- ~larchio- ,ta. come forse l'ha lui 'lntisociali,ta. stia 3.- •Ìc1tro il s ~. J.uig-i Ibinoni Certe maSi può dubita.re che i fascisti mantengano la promessa faua. ma ciò non diminui~ce per nulla J'importauza del fat1,0. La solidarietà internazionale ha 111flitto una umi'iazione al fascismo e gli l!Ssesterà altre sonore batoste. S'l'.\FFILR ~. iammazzamloe por,3air11o MiI~aln.o IDttr ·ruvemalin ca,mb.ioun po' ,d'amor1e(le 1ragaizzemid.0110).- ULrnquc ,per 10hi sono ? Si ,può :sapelie ,o n.o '? MAIRJ[A.- Qg_~i ,ne iaitfui,aJmo124e sianno in g,iug'no ! MAiRJCO.- Per il comp~~tlO G;q,·,a1nn;! Mia non sapotc ,alte lul è ,oan,tro i ~<ill ~ ? MIAJRliA.- Ohe .impo110a? Noi faiooiamo i011ore a GiQva-11ni ,e i'On al san:lo. so- •no i ;fiori ohe ,lui predmgc, perchè naisoorto lbr.a il ,iinumenèo e po; tAc!fCh,:; ono irosgi . .Ral9siaindo cti qui per :111br1a1v,a1isame ,i 1oaimpit111cwerà t~a arprca. lSi .s.emc un ,oolpo di vento .Jht: si r,ipeilerà 1p<1i tralQto ,tra,1to sompr.: più forte). AGNESE. ~ Mli pare ,oh,e :1 tempo ,•ogjt!a oam!J'_.arsi. Setn~~.e ohe aria '? MAIR!CO ~Ossanvia,ndo iiuori). - Pairc anahe a tm~. Vi è ,scuno, auro, !à in fonda. MA!RrlA.- ,Ma11001nqn fa11e il... oQJ11c <dpeCtov.arm:? AGNSSE. - ùl pessirr$ta. MJm~A. - 6oco. e mepi I' asurologo! 101.Ja isoona tSi IQ9oura). MA!RCO. - Vt0nrei or.®ané piuttosto, ma vai annunoio ohe aivremo na tempestai. (Bnbra,no Sino e ,felioc 1dal par- •hone). Totale fr. 431,50 S0ENA QUART A Marco, Maria, Agnese, Siro, Felice; indi Francesca. $1RO (,miprossio11a100, a MJ.rco). - Ha!i nobaro che rm1naJCC~a ta-t • .mpcsta? MAiRJCO.- Rurtr,6JJ,po,·Jo s;i diceva ma. QLc,r,aigar1,zc ,tarmo ·~~J?:,110' ,a.i[enma'f'ivo). SIRO. - E Fìdticc ,·orrebbc dirti una oosa. ma 1ha .scrupoto di pairl a,re. Su, paida,. R8LfC€. - Eoco. Tu, Maroo, hai maz1giore rc.5PQnsab'lità ili mc ,dei oampi.; ima ,io 11111i prciQoouIp9.Mi S'ba,gt,erò, 011a imi Datile ohe, e noi ·ci rtvOlìJ?;ess'mlol aIlla Div.ma p1rqv;videnza iJnvooa1:tj<l'o c •ì la voce dc-i. oaimpai11~e H ,p21r.dono, la ,c,'cme111za di Dio, cNlit:e,remmo !,a diisLr-uz:aTJc .dt:.i caimpi, del trumeln~o. MA1RiLA. - Piroprio 01ui doncmmo ia1n1d:i1re dal pamraoo? IRO. - Ne~ u•n.o, ccme 11-0i <l;!'tLa Cooperalt.iva, ,c,11; 1d'irlltonno, ha seminato ta111:f>o ìnlllmel'!tO. -Metà dei nostni o.11J11, pi sano a tmm1errto.e ma:.11ro ·ainc.he. MARiCO. - Speu-·1<11ino ohe le oaimpamc ooornino 1L~~u:1:lmeii-.tc ,e ohe ila loro •vooe ,sia aiscottaca 11-a.ssù ·2mche peir ~I rllOSl~!'.O ,tnumettltQ. SfR.O. - Mi parre che 11011 faremo 111:a1\e ra invfta1re il pamroco a far suonalr,ttie non -0110 g-encrali. Un Parmigiano d'o:t•etorre:ite. re Lei taatmpam·c. Ora i oarmpi qui d'a,tl•Ori~o sono QUa!Si LuLti IIOSLri, e !)UÒ d:at!l.SI: ohe il pamrooo fin~a di dormire per non s,u.om:llr.!. MARCO. - !Ma 1)aisdai111olo dorni'rri::; alImcoo il fwmin:i soh'-a.maissc i! campanik! MIAIHIEA. - Miaj1]0(), r.on ,pania.reccrsì m,tle! {Appare F<ran-o$Soadai:la porta a dùSbra). Rl~ANOESOA. - 1Ma oon, ,è ohe 1~011 suonano tlc campane cQn qucs,bo 1c.mDo onrib~t:! '? Xe.ssur..o c.'ii voi va o:d 1aiV1ventòre il pamrqco? A~pcihtai:c ahc /\a rtlcmwe:stiaJ idisibm.tgiga il tn,men to ? SfRiO. - l.Jo te1moWlch· j(). MARiCO (osscnvan.do I' o.rtzZJonte). $:pcriarrno che .nor. sia :tlwnpes:a. FBLIGE (Qsscnvaff1;do).- Quel chiaro ,ra._~giù ~1fondo è peig;gik!re dì og-ni ~,•_ lra rn inaiooia. RR-AN.GESCA. - E at:ora_, ohe s; ~pc.t1ta ? Detoidctcvi. MlAJR,00.- Ma poi Don Alfonso j)rc- ,tonderà la .decima. FBL[OE. - Che ,imporlta dare l.J de• alma .se polessimo aikv.arc il irumento. E' mezzo milione .di prodotto che è: 9d{to la protmJiion,c de1Ua D,\ i· .:i. 1Jn0Viv!ideni2.1a-. fo ,di.co ohe d0bb1amo aném-e. Noi ci rivotgiamo a q•:('·I Go- \"irn la solidarietà internazionale! n,,, e~.! è la..qsù, ohe è su,wrior,~ :i tutti. LOmprosi i suo: min::stri. :\lAJ?IA. - Quesbo è ,·ero. 'loi e; Ti,o!- ~-,~mo .t Or.isft.O, non al pamrc~o. SIRO (a Marco). - Tu ohe 11~ dici ? Sci tu che dovi ,decidere. '1AIKO. - E' un b1.,l caso di (.0scic1,- z:1, questio. -E' una :grave 11.spar.isabi- 'ità clre assumo e ,tomo di cs,Cn:: rrimprQ,1cnJ.tlo ,da G:ov.arnni. ro nc11~o che dire. Vonwi andh' ,io con voi i11vo1.:J- • r:e la J?:raz;ia ,per i ca,mpi nostJ1i da Chi è ,la-ssù, ma quando per~',() che per fare sentire 1la •v,occ 1dcllc ,campane <l'ovnrnno pa;g,are de'. danaro, mi pana di <mendore lo stes o l)i:o che moi iT\vo- .chiamo. E poi temo G;ov:anni. FìJMNOESCA.- Nel dttbbio, si fa QuolJo che suggOTi cc ,la oosoionza. Giovanni è trunro buono 'Clic ivi pcmdonerà anche se aVTctc sb.a.g,liaito. Vi oompnerjdorà. MIAJ!<l~A.- flice ,bono Rnaisocsca. Lui •rlspcma ,la fqdo. SIRIO.- E ISe is-alv,orcmo il frnmc-nto ,oi lsairà irioonosccmtc; sa1'vonemo '1' o- ,pQra sua. Se ,11Qn 'Viùlete voi, ci vil'do tio 1da'l pamnQoO. Ho ancora buotni T<llPparti. iAtiiliauno, oh~ rviC(llc con mc? (par iat~d~re). F.BU,OE.- lo (por aindarc).

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