L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXV - n. 34 - 19 agosto 1922

Nmn. 34. ANNOXXVI. A. P. ZURJGO. 19 AGOSTO 1922. : ' · Telefono 4475 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA Centesimi 15 la copia UN NUMERO SEPARATO Cent ~ Conto-Cbèqucs N. VIII-3646 REDAZIONE: "L'!nenlredelLavoratore n ° tarlgo AMMINISTRAZIONE: . 1 o I d I p S I ZURIGO n ♦ Commlss oneflsecnt u e . . . · 11.,111am,u11. ,. ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 1922: 1 anno, fr. 6,-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi, fr. 1.50 PER L'ESTERO: 1 anno, fr. 10; 6 mesi fr. 5; 3 mesi, fr. 2,50 Lette•e dall'ItaUa PartitoSocialista Italiano conquistale nelle pllbbliche amministra:.ioni. L'abbandono verra soltanto quando esso apparirà utile al successo della lotta. :-.la qual'è il contennro programmat1co ciel Fascio o'tre alle liriche proposizioni di rinno\·azione? Dobbiamo pensare che sia quello annunciato dall'o'n. Rocco? Egli ci ha detto in sostanza che bisogna dfarsi <li trent'anni di filo-sociafomo. fro,tt al e inneg-;ibili cruente vittorie vo- :'tr<: ,-i dici,!1110: Voi a,·c:e distrutto del materiale LStLrion: del socialismo. noi lo rifaremo. Duè \'Oi!e il no='tro «:\,canti! • ,. stato distrutto e due 110'.teè risorto! Dopo lavittoria deltricolore Lavoratori l La protesta unanime del P!'olelariato italiano. che, pur sotto rl martellamento avt1ersario. ha di scallo risposto a/l'appello delle sue organi:- :azioni, ha dimostrato la sua forza insopprimibile. f..,'1t/leanzaciel Lavoro, che reali:.- :a questa unione, deve vivere, deve essere ra/for:ata, per lo sviluppo ulteriore del movimento di difesa proletaria. Di fronte alla massa proletaria italiana, che ha dato così solenne dimostrazione di capacita rivoluzionaria, la nostra fede si ra[Tor:.a. L'OPERA DI TRENT'ANNI. Grande onore per il socia'ismo se è e,so che ha dato uno statuto al lavoratore. TI ~u'ìragio nni,·ersale. le 1~,ggi regolatrici del la\'oro. l'intervento dello Stato contro i monopolii as~cn·itori dc•lla nazione. :'Il-a. grande \·ergogna per :1 lihera'is,mo se e, o. rinnegando trent'ann~ di r!Pmccrazia parlamentare. volesse lasciare tentare la inistra utopia di riportarci alle condizioni in cui noi tro\·ammo trent'anni fa le plebi. Sinistra utopi-a ! Di questo conato di r.eazione la borghc-;;ia cominccr-ebbc a ro\·inare sè stessa. Xon si \·oglic1no più scioperi. non si \'og:iono più Ione di classe. ma la discorde concordia del proletariata e cJleUaborghesia è ·o stesso imbo~o dt·lla produzione capir~-listica. Lo macchine agricole in Emilia e in Romagna furono il portato delle a~itazioni e degli scioperi ~prone :ii proprietari a rifarsi. con la migliorata prodt•zionc. delle conces,ioni ,donne fa re ai Tutta. J'cslremà in piodi applaude vi- ,·amente gridando: \'i\·a l' « .'\yanti ! •· Voi no11 potete distruggere senza uccidere. e più inccndi.ite, più distruggete. iii, J;i volontà del socialismo J>ene,tra ;,, Ile masse. T' sociali~mo 11011muore! TI parla men lo si è chil'16o colla furia di un sipario che si fa calare precipilo~menle su una commedia indecente. Ed è slala infatti la commedia della legalità e della pacifLcazione su uno sfondo tragico di illegalità e di guerra civile. Il bagliore della rirnltella nell'aula ha commentato d~ gn.amente l'ironia dell'invocazione all'imperio della legge da parte di coloro che tutti i giorni ne favori- :-rono e ne Psallano il ludibrio. Tale dimostra:ione non e rzna rivelazione per noi, ma per la_borghesia italiana che si illude di potere. attraverso la persecu:ione selvaggia alle persone e la selvaggia distru:ao11e delle cose, fìaccare la lotta di classe e risolvere, in danno del proletariato. la terribile crisi economica naia dalla guerra. Infatti alla protesta proletaria la borghesia non ha saputo ~?re eh~ la stessa risposta ov11nque: l rncenclro e il saccheggio. Compagni! li Partilo Socialista ha bisogno di tulio lo s[or:.o dei suoi iscritti per continuare questa battaglia, che è forse nel suo periodo acuto. Le prove cli abneqazione individuale e il sacri{ìzio da voi date sono ammirevoli: non bastano. Altre ne impone la furia avversaria. Fra queste. prima, in queslo momento, la resistenza nelle posizioni Essa ha dato la prova che si posano sof1'ocare i clll'ilti. abbattere le cose. stroncare le vite, ma non si soffoca, non s'abballe. 11011 si stronca il socialismo. E la sl!a vittoria è lanto più vicina q1Lanlo più furiosi si mostrano gli çforzi avversari i per allontanarla. . Viva il Socialismo! Roma, 9 Agosto 1922. LA DJREZIONE. L'on~Trevesrivendica il diritto del proletariato Un appla11~0 scrosciante dell'estrema =aiuta la fine 'del discorso dell'on. 1're- .-cs che ha parlato con \·oce \·ibrante e c0inmo.;:sa. L'on. Tre\·es è abbracciato da molti deputati mentre si grida ripetutamente: Virn il socia~ismo ! Ora. il parlamento può restar chiuso, chè tanto è una superfetazione . Ailavoratori dellaSvizzera o si può scioglierlo senzo indire nuove elezioni. O si possono salvare le .lla l'incendio e il saccheggio non ~opprimono la classe. 11011 spengono l'idea. ed è folle pensare che co_nle rovine delle istitu:ioni proletarie si possa ricostruire l'economia borghe- .~e. La furia sanquinaria vale solo ad inasprire il desiderio di vendetta, dando alla lolla la tonalità imposta <lall'avversario. :'\,'fa lor111ataparlamentare dell'II correntL il compagno on. Treves ha pronunciato un mirabile discorso. densQ di pensiero e ardente di fede socia'ista. in di!e.-sade} diritto dei laYorator: e del loro ultimd gran gesto. ,LO STATO HA ABBANDONATO AI FASCISTI TUTTI I SUOI !,\\·oratori. POTERI•· Co<Ì quando si mi11acc;a il p-arlamcnLa decisione dell'Assemblea nazionale apparenze conYocando i comizi el.etdi modificare l'art. 41 della legge sulle Lorali ... a suon di manganello. Il Fafabbriche nel senso di prolungare l'orario ·scismo nella sua travolgente avanzasettiman.ale di lavoro da 48 a 54 ore. in- la si è arrestato dubbioso di fronte dusse l'Unione sindacale svizzera, la Fe- all'ullimo logico allo del suo piano: de.azione degl' impiegati e degli operai Fare un grande concentramento di della Confederazione e le organizzazioni camicie nere a Roma? Occupare politiche dei lavoratori" a chiedere il refe-. Montecitorio come uno dei tanti corendum contro 1a decisione ste~s:i. Con munelli amministrati dai socialisti? ciò si vuole dar modo a'i cittadini di deci- Scacciarne gli eletti del popolo per dere in merito e dire se sono d'accordo affidare il potere a un commis sario, con la progettata revisione regressista, a un dittatore che potrebbe essere oppure se sono del parere che l'imp<>rtan- Gabriele D'Annunzio, decisosi fin.alte conquista delle 48 ore debba venir con~ mente, nonostante i colloqui di Garservata ad ogni costo a1 popolo lavora- chne coi dirigenti confederali e con tore. Ciò anche in considerazione che )a Cicerin, a capeggiare l'offensiva an- lcgge esistente dà facoltà al Consigho liprolclaria? Il proletariato. che ha combattuto ad armi impari in difesa d~lle sue conquiste e della sua stessa Vita. contro l'allacco combinalo delle armi legali e delle illegali. il proletariato. malQrado le sue profonde f eri le, malgrado i suoi gravissimi lutti,. sente che non è scon{ìlto. neanche 111 questo episodio. Lo riproduciamo \'Olentieri togliendolo dal largo riassunto dato,nc dall' « Arnnti ! > edizione di Roma. certi di fare 1111 piacere ai nostri lettori. l' 110 Stato sì forma nel' o Stato; un esc-rcito pri,-;ito si ferma acca,nto all'esercito n:a.xiona~•c.Tutte le istituzioni dcl proletariato. le più care. quelle che costarono maggiori sacrifici e maggiori dedizioni. le leghe. le cooperati\·e. lo amminìstrazìoni locali. conquistate col suffragìo lil>c,o• so,no state cfatc a·la distruzione. Le ,·ecchie signorie comunali cacciat,' dal \'Oto popolare •i solkrnno e chiama.no co.me nel :\fedio Evo le bande di tari<mo e si inneggia alla <littalura noi ,·i diciamo: o ~ig-nori. edre vostra agitur. li regime liibera'e parlamentare è \'Ostro: 11011 nostro. Il nostro ;iv\·enire estremo lo ,·~diamo in più dicentrntoe fedc1razioni clc:lla. unione dei produttori. :\fa a \'Oi ,limostrare che le ,·ostre libere istit uzioni non •ono un tranello per la classe la1·oratrice e chi i affida ad c~se non è l',nosto alle incursioni reazionarie sperperatrici delle sue fatiche. Se di ciò lo Stato non dà ·a pro,·a. aclilio risparmi. .uldio a:Ja cooperazione. addio alle sche- <le. Tra il proletariato industriale e agrirolo condotto in schia\·itù e i suoi oppre0sori non si genera che l'odio sterik che •abotta la produzione. che ;-abott« la ci\·iltà. federale di fare delle eccezioni, vale a dire Per ora il Fascismo ha smobilitalo di permette_re di l~v~rare anche più di ~ cd i reparti sono rientrati, onusli di ore, e che il _Consigho.?r~etto fa uso di :-il lori, alle proprie sedi. ]\fa col tempo questa facol_tà anche piu d1 quanto ~areb- anche questa nespola dovrà matu- * ~ * Tra la massima attenzione della Camera. ha quindi I.a paro'.a l'on. Treves. fuori pcer ricuperare il dominio. Così depo molte altre cadono Cremona e Xo- ,·ara. Reduci d.1. Ì\01·ara. le bande mettono a sacco. ritirandosi. parecchi borghi. Atrocissima l'impresa di :\lagenta su cui gii stessi fascisti h-anno aperta una. inchiesra. ;\,fa l'11ltima. l'ultima fu que'Ja che ,.-inse. LA DITTATURA. be necessario. ·rare ... Operai. impiegati çli tutti i me5t ieri e Ciò che indigna più di lutto è non di tutte le categorie! Riflettete allegra- Lanto la sfrontata brutalità del Fascivissime conseguenze che trarrebbe seco smo che semina la distruzione e la ineluttabilmente questa modificazione chiama ricostruzione, che si vanta ana legge. dei suoi delitti e ne fa l'apologia col Poi ehè la dimoslra:.ione della f or- :a sfa nella vastitir e nelln com palte:za del movimento. manifestate nel suo ini:.io, mani{ estate. sopratutto, nel suo disciplinalo arresto. anche quando l'aagualo avversario rendeva irrefrenabile il contrattacco. La stessa borghesia, che con la sua stampa insiste sul preteso fal'im,,nto dello sciopero. ne ha poi con{erma_t9 la piena riuscita quando ha mobilitato tutte le sue rison,e per la repressione più feroce e. gel/anelo la maschera democratica. con cui ha tentato rii illudere {ìnora il proletariato, ha af{ìdoto l'esecuzione d"'U."' rappresaglie a f or:e ausiliarie. che !e_ndono_ manifestamente a forme pol,t,che di clittatllra rea:ionaria. La orisi - eg!~ comincia - aperta il 19 lu1{io con un voto che conclannant la politica intema del ministro Facta. 11.0n ebbe la soluzione che la logica cl'el ,·oto imponeva. Troppo lungo sarebbe analizzarne l,e ragiono complesse. I grt1ppi che si erano troYati concordi neLra de}- m.olizione, non si ritrovarono più solidali nera ricostruzione. Gelosie inteme. ri- \'Olte di capi. timidezze <li nomini responsabili. tradi,rono l'evento atheso: un gabinerto raccolto fra il centro e le ~inistre. Ancora oggi. in questa ora terribile di passione per il paese. tranne alcune onore\·oli eccezioni - pie{?'o l'omaggio :!Ila \·enlc battagliera \·ecchiaia dell'on. Cocco-Ortu - tutti : leaders cle'Ja Camera sono contumaci. C'era ;i Rav~rnna una Federazione di La dittatura! Tutte le ore di imperiaL'orario di lavoro non verrebbe pro- cinfr.mo più naturale, che parte in lungato soltanto per gli operai delle fab- guerra contro il socialismo ed il probric.he, ma pwanco per gli impiegati oc- letariato e innalza sulle rovine la cupati presso le medesime aziende dei bandiera tricolore di cui si arroga la primi. propdelà esclusiva. LaYoratori l La sospensione del vostro movimento ha un solo scopo: il raccoglimento. Raccoglimento per lutti. che serva a correggere gli errori. a rettificare il fronte. a perfe:ionare lo s1rumenlo della lotta. Esso non comporta nè cledi:ioni, nè impazien:e. Le lusinghe non possono p_ii1ade_- scarvi, perchè recenti le lragcche drsillusioni. Quando la vostra era una for:.a pofen:iale, inorganica e disorientata_, la borghesia vi permise delle conqurste economiche e politiche sper_ando di far disperdere, attraver~o tali_soddisfa:.ioni, il sentimento rrvoluzr_onario della classe. E quando, trascinata dalla f atalila del suo sistema economico. si lanciò nella guerra, ed ebbe bisogno del vostro sangue, vi allettò col miraggio di maggiori con.quiste, che dovevano essere il premio del vostro sacri{ìcio. Ma, cessala la guerra, dcwanli a voi, maturi ormai quale forza orga_- nizzala nel campo economico e politico con una sicura coscienza di classe, quale è stato, qu_al'è l' atteggiamento della borghesia? Impaziente di vedere fiaccata la vostra potenza_ crescente e ansiosa di aumentare i margini dei suoi pro{ìtti riducendo i vostri salarii, anzi che mantenere le recenti promesse, vi scaglia contro le sue forze armale per annientare le vostre conquiste. vi scaccia dai Comuni conqu[stati, vi contra_slcc~o~le armi /'esercizio del suffragio, vi cncendia le Leghe, le Case, le Cooperative. vi spe=za in mano ogni arm~ di difesa, e, colla minaccia, coll'esilio, colle percosse, coll'uccisione lenta per{ìno di soffocarvi n"'ll'animo la fede. Tale attacco c;i respinge con una forte organizzazione:_ e l'~rganiz~azione non permette cmpa::ienze smgole: essa vuole disciplina nell'a:.ione. Tale disciplina s'impone a _tutto il proletariato, che nella sua umone ha trovato il mezzo unico, il solo, per saggiare la sua forza. Alla soluzione logica dell;t crisi. molti cli noi creclettfi-◊ di portare tutto il loro ~ppoggio: altri rei-tarono n-:-lla Fnea di tradiz:onaie intransigenza. I! Congre..."ISO de.i nostro Partito -deciderà sui nostri dissrn•.i mrramcntc t~ttici. ma tutti noi. e più qnel i chr si soro mostrati pronti al colla.borazion:smo. hanno il diritto di con_ stat?re che ,Facta non risponde a!lc premes5e del \"Oto della Camera. Con ciò non è ancora la censura all'on. Facta richiamato a fronteggiare una situazione evidentemente grave. dopo l'insuccesso clon1to a'la sfortuna o a'la pa\·ida \·o'ontà degli altri. o'.tre cento cooperat,re di lavoro e dJ li,mo democratico si incalzano nella ditccn<11mo. miraco 1o di fede. di la\·oro. di ratura. d/o\·e si rompono misqnevo · mente. cui il prole'.ariato era orgoglioso e che Si assicura la competenza della d ittatura. gli stranieri \·mi\'ano ammirati a stn- <li fronte al-la incompetenza parlamentadiare. Un \t0mo presiede\·a ch'e se a\·esse re? Il trattato cl.i Londra non è stato de<lkato a sè la sua mirabile intrapren- concepito in regime di dittatura? E non 1lenza invece di dedicarla al proletariato fu 1111 deleterio regime burocratico la sarehbei fra i più ricchi d'Italia: Xu'lo guerra? Da migliaia di anni gli uomini Baldi-ni. Una notte viene l'incursione •i affannano die:t•ro il mòraggio del tirann-omica. Lo Stato è se,mpre passiYo e co.m- no buono e illuminato per ema nciparsi i>lice. E' distrutta. L'ira nemlca non è da} peso cli prnn·ed,ere alla cosa comune. riiù contenuta. E fin qui tutti i tiranni sono stati inetti Anche gl'impiegati privati e quelli delle Ciò che indigna veramente è l'acpubbllche ammini st razioni subirebbero il quiescenza, l'ipocrisia, la speculazioprolungamento _dell'orario. ne di tutti gli altri partiti, di tutta la NeJ suo messaggio all'Assemblea nari<>- gente che non si espone e che non nale. il Consiglio f<ederale svela la sua in~ arrischia nulla, e si mette alle spalle tenzione di preparare, con la modificazi 0 - delle bande armate, sovvenzionandone della legge, il prolungamento dell'ora- lr sem:etamenle, di tutta là stampa rio anche nella piccola industria. che s'arrovella nella ricerca dei più Se si prolungherà l'orario di lavoro nel remoti pretesti per dare un'assol utosenso voluto dal Consiglio federale e da ria generale all'inaudita e sistematiquello nazionale, tutti gli sforzi degli <>pe- ca Yiolenza contro il proletariato, di rai tendenti a ridurre l'orario in questi tutli i governanti che emanano ordini mestieri dove si lavora ancora da so a col sottinteso di esigerne l'applicaTI t?:abinctto Facta si presenta in parte riformato. Poichè. 11011tanto n,el program,ma. quanto nella sua capacità di esecuzione, era stato dal \'Oto colpito, egli cioHà. alla pro\·a. nio~trare •e il rimpasto sia sufficiente. LA CAUSA PRIMA DEI CONFLITTI Gli sfC'rzi <!elle parti a noi nemiche sono stati direHi a dimostrare che l'attuale situ-azionc è dominata dal.io scio~ro gencra.1c. T ~. cronaca della crisi del gabi1~etto dimostra che la Yerità è pcrfetta11".ontecontraria. Lo sciopero g-"nerale è il più gra\·e derivato dei fatti che determinarono la crisi. In dfrersi a11ni che noi combattiamo col proletariato lo abbiamo assiduamente denunciato e dimostrato con interrogazioni e i11terpe!'anze alla CamC1ra. indarno. La succes~ione de!le fasi si d'e\·e onestamente ricostruire così: la guerra e la delusione della p?.ce: i fermenti di rivoluzione e di reazione la..c:.ciati ,falla ~utrra stessa: iJ disinganno per le grandi promes•e fatte al proletar~ato per incitarlo a combattere e che dal dopo ~11crra di confusione e cli devastazione non potevano essere mantenute; l'impeto della, passione proletaria del 1919. culm;nata con l'occupazione delle fabbriche; il riprendersi spontaneo del proletariato lihcramant.e convintosi che un paese come il nostro dipendente per le materie prin,,e dall'e~1c,ro. non poticva <la solo 'luando il perico·o era !'!Comparso per lfu.-r iare la rivoh1zione; la separazione dd ~ocialisti e comunisti: l'apparizione del fascismo. le vendette della paura borghese. ,\llora è cominciata da noi la re.aziono tipo risveglio ungherese, -s.enza che ci fossero stati i quattro mesi di dittaturai di Rei a K un. Delitto inspj,c-gabile. PER LA TUTELA DELLA VITA. Gn pen~iero di protesta per richiamare ~cnsihi:1mcrnte 'a borghesia a più miti propo'-iti. per richiamare il Governo al r,rimo clc,·cre suo: la tutela della vita e degli anri si diffonde in pochi giorni, si sistema: si organizza fra i dirigenti delle Drganizzazioni operaie: è lo sciopa-o ;::cncrale per la 'egge. La borghesia dice: « La légalité nous tise •: noi diciamo la legalità ci salva. Lo ~oiite discussioni sul successo dello sciou~r0.' Se· fu un miserabile aborto perchè '.anta colkra? Esso è rius'Cito. Perchè nc:rare il dolore e lo sdegno da cui è na'o? •\.nche Yoi. on. Facta, non avete a- \'Uto nna paro'a <li imparzialità. di comp,cnsione per il tremendo fenomeno. X<ppu re a\·euc trovato pa rolc di deplorazione per ie feroci incivili rappresaglk. Lo sciopero si dice è stata una pug-nalata alla nazione; ma quando si 'Cli:. struggono enti come la Federazione ra- \·ennate non è una pugnalata al cuore òella nazione? Oppure... il proletariato non è la na- • ? ZIOlle. LE RAPPRESAGLIE SAREBBERO UGUALMENTE AVVENUTE. :\tolte <li queste rappresag'ie del resto rispondevano e rispondono a un piano prest.ab.ilito e sarebbero an'enute senza lo sciopero g,enerale. APcuni giorni priima di questo un con.sigliere comunale di Milano face-va mettere -a. verba,Ltj una sua dichiarazione in cui si parlava &Ua presa di Palazzo Marino avvenuta poi. Qualf' piano? Il fascismo voleva i poteri, tutti i poter.i. :\f entre dice che non ha ~,.,.. cera risolto l'equi\·oco se e~ sia 'egalitario o insurrezionale, l'insurrezione è vittoriosa. Può darsi che oggi o domani si decida a violare il Parlamento come ha violato le sedi comunaLl. Può darsi anche che tenda a, costring.ere il Governo .a farlo pQr contlo suo. On. Facta, siete voi l'uomo dispost-0 a maircia.re? E' one~to intanto darvi atto del cospicuo lavoro ché avete assegnato alla Camera con l'impegno di convocarla anche straordinariamem.te se gli avvenimenti lo consigliano. ~ e.attivi. La dittatura non sen·e, non è un mezzo adatto a'Je difficoltà. Vogliamo ah·are l'ideatità democratica e i suoi dtt~ g-randi piloni: il suffragio universale e la proporzionale. Ci urge per le elezioni. 6o ore per settimana, sarebbero vani. zione solo a danno dei sovversivi. Il p'artito nosbro non rifiuta mai l'appello deJ popolo. ma il Go\·erno de\·e rispondere se ci assicura la libertà deDvo'- lo: den: pro\·are di a\·er riacquistat'o iJ pieno possesso degli orga,ni suoi. La Camera ha applaudito lungamente all'esercito; noi abbiamo sospeso il nostro ar>- pla11so affinehè fosse chiarito se s'intendeva inneggiar(\ all'esercito che si \·uole s.edunre in servizio di fazioni oppure all'esercito imparzia.le, forza armata della '.'fazione. Al prolungamento dell'orario seguireb- In questa guerra civile ci son.o le be certllmente la riduzione del salario. In truppe d'assalto, più o meno rispetogni caso, il salario per 54 ore di lavoro, la bili perchè a fianco di una minonon sarebbe superiore di quello che ora ranza travolta da una morbosa pas,- si corrisponde per 48 ore. ~ione politica si trovano le schiere Pensate poi e sopratutto alle donne la- dei mercenari, ma ci sono infinite voratrici, le quali oltre al -lavoro del loro moltitudini di imboscati. mestiere dev<>nodedicare parecchie ore al E sono questi i più spregevoli. giorno al lavoro domestico. Il prolunga- Tutta la gente che è stata battuta mento dell'orario di lavoro costringereb- sul terreno legale, le consorteri e che be la donna a trascurare la famiglia e par- il suffragio popolare ha cacciato via ticolarmente i bambini. da quei feudi di fanùglia che erano Modificando la legge, si ricaccerebbe la le amministrazioni comunali, ha ri- donna nel vecchio servilismo; alla donna preso coraggio ora che la violenza di· non rimarrebbe alcun momento di tregua. una fazione protetta e favorita dallo La domenica tornerebbe per essa giorno Stato ha abbattuto dai comuni le Ormai ecco che ii fascismo è da\·anti a·la sua responsabi1'ità. Se è sindacalismo non lo tomia.mo; già noi lo Yediamo tende-re al monopolio della mano ·d'opera. negando a chi non ha la sua tessera di la\·orare. Proprio la più gra\·e accusa che esso facern ai sindacati lllOStri. Il vero è che tutte le classi lavoratrici in qualunque modo si organizzino tendono di costituire in sè il monopolio dclle propri è' forze di 'a voro. Istintivo nel proletariato è il sindacato: in ogni sind?Cato l'operaio è restituito al sociali- :;mo. W. l' «AVANTI!•· Se de\·e di\·entarc Governo e disarmare. deYc s.uperare pr.egiudizialment<1 la incongrue11za di due Stati in uno Stato. di due eserciti jn uno Stato. Chi \·uole governare e non vuole apparire un fazioso alla Silla ,dc-\·e mostrare come combinare i temnini de.na finanza; le riduzioni de'Je spese e il soddisfacimento dei bisogni che reclamano. Deve dirci le sue lince cli politiet1. e1;teora.Ripeto qu; ouello che dissi cli recente: nessuna politica estera è possibile e tanto meno quella del nazionalismo con la presente politica inl!erna deJ 1 fascismo. Xon se•nza malinconi-a. noi pensiamo al nostro ministro degli esteri che in questi giorni difende g'i interessi ,del paese fra i nostri alleati. Nella stam,pa esteora il nostra credito pereffdto delle passion1 violente scatenate è un cencio. TJ fascismo che ha distrutto molto non si è accorto che ha distrutto molte forze virn ,della patria. N01 avviliti, cacciati, umiliati. percossi, morti, di ,ti lavoro come nel passato. insegne del proletariato ed ha osanCompagni, nato alla liberazione. E è la gente che si definisce dell'ordine e della lega- Dal 12 al 22 agosto circoleranno in tutta •lità. la S~zcra. dei fogli per il r:fer,end~ . E va in giubilo quando le coope-- N01 facc.i.arno appello aglt elettori di rative sono incendiate perchè ha scotutti i ,-c~ e P:'rticol~ente_ agli. 0 ~ perbo che, con quella scarsa tutela ed ~l ttnpiegatt perche finmno I fog1i che lo Stato borghese concede alle st esst.. cooperative, queste esercitavano un . Il numero delle firme _ba da essere tan~ intollerabile parassitismo a danno 1'?1pon_en~ da non lasciar n~un dubbio dello Stato. Nè s'è mai indignata per clrca tl nsulta.to de~ votazione. . lutto il parassitL ..mo acconsentito al Il_ nostro _motto sta : « Co:-5erviamo la capitalismo privato sollo forma di settimana di 48 ore ad og:ru cost-o! •· so,~·enzioni e di protezionismo dogaIL COMITATO nale. contro la revisione dell'art. 41 della Ed applaude alla soppressione dellegge sulle fabbriche. le nostre organizzazioni di resistenm Anche U movimento operaio ha i suoi, successi ed i s1i..oi insuccessi, passa dalle vittorie aUe sconfitte, attraversa ore _liete e ore tristi. V' é chi s'inebri-o rtei momenti buoni, chi st ditJaite e si scoraggia nei momenti cattivi, chi non s'inebria nè si abbatte, ma procede sereno, perchè sa che le momentanee vittorie hanno un valore relaiivo in confronto al fine suvremo e che le momentlNlee sconfit- .t ~ rwn possorw impedire la vittoria finol.e. E. ZOLA. perchè queste monopolizzavano la mano d'opera a favore di un partito sebbe~e. !a coesistenza fin qui verificatasi d1 altre organizzazioni di diverso colore politico smentisse tale fandonia. mentre il passaggio in blocco di tante organizzazioni rosse a~ Fasci dopo la propaganda persuas1_va del manganello e degli incendii dimostra) che un vero monopolio della mano d'opera si sta ora costituendo sollo l'ironica insegna ... della libertà di lavoro. Ora la gente dell'ordine e della legalit_à rest~ legata a questo comico destmo: di dover perpetuare la vi~ lenza e l'illegalità per difendere le insan_gui~ate conquiste procuratele dal F asc1smo, chè il giorno in cui si BibliotecaGino Bianco

richiamasse ai suoi Yantali principii ro insuffìcienle, o si è trovala coldi ordine c di libertà wdrebbe an- l'ordine preciso di non spara.re. eora il proletariato balzare di slanciJO Nei municipii è bastalo che poche nelle posizioni 11no a ieri conqui- ·lec:nc di camicie nere di importasl.ile. tione ... straniera si presentassero per Con qucst'allra conseguenza: che richiedere le clirnissiqni delle nostre se ia fiente dell'ordine non si alTrella .irnminislrazioni perché i prefetti si a_ ,ienlrarc ... ili sè stessa, il proleta- affrettassero a mandare dei commisnalo che non si può sopprim~re co- sari per riceYere il potere comunale me classe, dovrà difendersi co'lle dalle mani delle truppe d'occupaziostesse armi oon cui la borghesia ten- ne. ta difendere il proprio priv:ilegio. Dappcrlullo i fascisti han.no aYulo ì\Ia lo Stato? domanda con senso ·piena libertà di portare a compimendi smarrimento qualche anacronisti- lo i loro piani di distruzione e di vioco cultore del concello dello Stato lenza. Ma quandò il proletariato ha neutrale, superiore alle' co11lese di :1ccennalo a difendersi - e furono parte. L'abbiamo Yisto alla prova, difese eroiche quelle cli Ancona, di nella settimana del parossismo fasci- Parma, cli :\filano - lo SlaLo è intersta, il paterno Stato borghese perso- ,·ennlo ... cedendo i poteri all'autorinilìcalo h1 Facta. là militare e questa, d'accordo coi f fascisti hanno potuto compiere fascisti, ha compiuto l'opera ... ralutti i loro assalll, lulte le loro deva- strellando i son·ersiYi, disarmandoli. stazioni. Si sono potuti concentrare, perquisendoli neUe abitazioni. senendosi delle ferroYie ... gratuite o Ccsì lo Stato ha gettalo la maschetlei camions, ostentando armi che in ra cd ha dimoslrato apertamente di. qualche lccalilà errino state preleva- r~serc assccialo all'opera di reazione le dai depositi militari. Dappertullo ,·io!cnta che il Fascismo ha instaurail loro obbietliYo era notoriamenl<' to contro i la rnralori. la Camera del LaYoro. le cooperali- DoYc si andrà a finire? E' quesla ve, i circoli politici, i municipii, e una domanda che dovrebbero fordappertutlo la forza pubblica o è mularsi i conservatori intelligenti. se giunta dopo, o si è trovata in nume- ancora ve ne fossero. TENAX. Il Con~ressosocialista Il giorno 6 agosto si sarebbe doYnto inaugurare a Roma il Congres- $0 :\"azionale Socialista, con,·ocalo in Yia slraordinada perchè si pronunciasse dcfìnili,·amente intorno alle tendenze che si contendono il teITeno entro il nostro partito, e perchè, quindi, desse implicitamente il suo giudizio intorno a quei compagni, che. infrangendo la disci1)lina di partito . .aYevano già posto in atto quella tattica col\aborazionisla, clw nostri precedenti congressi hanno recisamente respinta e condannata. Causa lo sciopero generale, il conf!resso doYetle esser rimandalo perchè erano stati interrotti i lavori prepar~ tori. D'allra parte. se anche 111on ci fosse slala quell'interruzione, come 8\Tebbero potuto radunarsi i fiduciari del Partilo, mentre a Milano fumigaYano gli uffici dell'• Avanti!~ e in ogni grande e oiccola città italiana. dappertutto dove vi era un centro ùi vita socialista, imperYersaYa la più barbara, la più feroce reazione? l\Ia ora è suhenlrato dappertutto un po' di calma: la calma dopo la tempesta; e, d'altra parte, le ragioni, per cui era stato conYocato il congresso, f.ussislono ancora. Il Congresso, adunque, si impone ancora. 11 Partito, il proletariato ha ora più che mni, il diritto, il dovere, jl bisogno che venga recata chiarezza nella ~ostra situazione interna. Dopo le v1clenze. di cui siamo stali Yittime in questi giorni, non possiamo più permetterci il lusso di passare tutto il ncstro tempo. di sciupare tulle le nostre m¼:(liori energie a discuter semnre e poi sempre di tendenze, a dibattere sempre e poi sempre se con- ,·enga prendere questa o quest'altra via maestra, questa o quesl' altra scorciatoia. Occorre. urge che si prenda finalmente una decisione: si decida per questa o per quella via. Ma non si stia più indecisi, non si stia sempre fermi al bivio. senza risolversi per l'una O per l'altra strada. Occorre però allresi che, una volla presa una decisione. la si metta in atto; una volta deliberalo di scegliere questa o quella Yia, ci si metta per la via scelta fermamente, recisamente, cacci~ndo poi lutti colord che continueranno a ribellarsi ai deliberati del Congresso. Senonchè, al momento attuale, ,occorre altro ancora. Lungi da noi ogni senlimenla.lità, lungi da noi ogni pensiero o desiderio di subordinare la nostra azione al dolore per quanto è an·enuto in questi giorni. Ma se non del dolore. dobbiamo tullaYia tenere conlo della necessità. La guerra. la politica, ogni nostra azione dcYe sempre tener conto delle necessità materiali, senza di che non si può rallgi u ngerc la lìna li là ideale. Orbene, può gioYare al nostro par-- lito, in questo momento, una scis- ~icne in larga scala? Può gioYare lo ?-Cinderc in due il Partilo. scindere in due il proletariato, proprio nell'istante in cui esso ancora sanguina e le sue case ancora bruciano, propr:o nel momento in cui il nemico ,;la preparando - su ciò non si può dubitare - altre olTensiYe? >foi non sappiamo ancora con quali intenzioni Yerranno al congresrn i collaborazionisti. Ton sappiamo ancora se e quanto abbiamo imparalo dai recenti eYenli. Crediamo, a ogni modo. che anche il prossimo congresso do\Tà riaffermare la necessità d'una tattica inlransig.,nte. Ma riteniamo che si doHà fare di tutto, per salvare quanto è ancora pos- <:ihile salYare della nostra unità, della nostra compagine. Crediamo, in- ~omrna. <'he si debba far di tutto per- •:-hè abbiano efficienza piena ,e assoluta le parole contenute nello stesso manifesto, che la Direzione del Partilo ha lancialo al proletariato italiano: • ... Tale allacco si respinge con una forte organizzazi1one: e l'organizzazione non permette impazienze ~ingole: essa vuole disciplina nell'a- ::;ione. Tale disciplina s'impone a tutlo il proletariato. che nella sua uniane ha trovalo il mezw unico. il solo per saggiare la sua forza. « TI Partito Socialista ha bisogno di tulio lo sforzo dei suoi inscritti oer continuare questa battaglia, che è forse nel suo periodo acuto ~- Almanacco so iali1s9ta22 Questa interessante pubblicazione dovrebbe essere in tutte 1e famiglie proletarie. E' la storia contemporanea di tutto il movimento operaio nazionale ed internazionale. Presso la Biblioteca dell' « Avvenire • costa soltanto Fr. 3, franco di porto. COMBINAZIONE: L'Almanacco del 1922 e quello del 1921, due volumi di oltre 6oo pagine ciascuno, riccamente illustrati, per soli Fr. 4,50, pure franchi di porto. Inviare le richieste coll'importo an~cipato, ali'«Avvenire del Lavoratore•, Zurigo, Conto Chèque N. VIII-3646. 7 A.ppPndlee dell~ « Avvenire del Lavoratore·,. IL TREBBIATORE Commedia di NATALE VILLANI ATTO SECONDO E" !)aJSSial,buo·n amino. La scema è la sressa ,d:alimimo aòto can gili tessi og- ,~etbi, meno alcuni ,taivC/li ,e ipainohe e ,I .deso'he~to.Y.i i v,ede. in :Più. un ta•volo fisw. di <:e.mento, sdtiLo1jl pergiaia1to. E" ùt1 ,rna'tittno /1.Jll ,po' .albo1de,1m"se ,di trugino. SuMlo .sfoTl!do 1 comi[!cian-0 ad appa- :nke gir.~se :nubi. SOBNA .ARbMiA Carlo ,e Paolo; ,\!lidi Marco. RAOLO l~ :eg:un,!o 1da Oaintc, e 11r1 J ,da1 I ,portialle ape11toe .si ,guarda ,n gùo). - Nan 1si viede ,nessuno. L"051[/er'a è t01-ììrns1a Jndheidi 1denbro. OAl~UO. - Una vQlba e' era un ,calzollaio Qtti. MOLO. - Dtw',e seme là d1,n1ro {in1dica .a sin!isfina e atVlvfoinair,do!'ci!i>r.1rma). - Nictn ,e' iè 1r11eissun?o ,MA)RlCO(:ariìiìaiocita1llldaois!.lia p0111ia. :p{)li ven()ndo ji1nalhzi). - Chi oeincano? PAO'LO. - L' osrteria è oh,iusa? , MA!ROO ,(surp,nf\SO).- tL' ostena? ! Ma Id/a un ainmo. è •dhl)u,sa. CARLO. - ,E il" osbe e Slla iìg'il:1dove .sii ,tirovaino? Nct111 ,aj sono più ? MiA 1 RCO. - Ci sono .ancora; abitano di sqpra ,(indicai). PAiaLO. - E per-0hè è chiusa roast-cir~? M~CO. - ,Pendhè 11,011 •ai ,andava più ,nessuno ia bene; l9allv,oqualche mc,rl o iioroo~iel]Q ,e per v.odcre g(,i,occhi della ,beilLalfna:nlc:esoa. Ci.\JRLO.- " ai abbia.mo 1,e;gaLoil ca- •vfaJPLliotuori IOC,me r2.ivamo saltli fa re ,in paissaibo; ajpresije 1111dioair,ucni 'ai)Una agderma? . MAIRJGO-. 1Qtfi,in paiese ,non er,a rimalslioohe questo n.egio~ìo. ara è s«a100 ,sQSIMuito,<lai~lOa oqperativ.a. Ma p€Jr ai~e JCiaIbere ,o Ida maingi~r,e bisogna ,esser.e odnOsciubi. PAOLO. - ~ooono,sco il Sindaco, il siRJnor11.JtftgJi. MA!TWO.- QU!etllo '11011 è più a ViJl:i.- v1ocohìa. Bi• lioteca Gino Bianco L'AVVENIRE DEL LAVORATORE Triste • • m1ss1one sfrutta,micnto negli stabilimenti religiosi., pubblicò delle testimonianze cFi ragazze ticinesi sul trattamento inu.mano e cru- • dcle del e monache ~orveg:ianti ,·er~o le tica ·rulla: bisogna dhingere i com. ospiti del coll\·itto. pagni di altre tendenze come dei vi- . . . . lt, dei /rudi/ori, dei \'fil(ltili, degli _.\es~u1_1~0u in_ grad~ d'. sm~11t1req_u~ll~ a/l<.ari 1e/!a borghesia. .., ~fi~r111az1onri'"e~1s~e I c1rcolt clcnc~h •1 E ' ·r t ·ste CO n,,p·to I s· limitarono a d1ch1ararc che al g-1orno r, n f,v i C 1e l S0/10 as- I' · · ·, I · f ·. · ·1· · 0 · t· l'/! t· I l . e ogg-1non avvcnJ\·ano p1u e c1 atti s1m11. !111!1 , l mums t r,, a .,1. uro gr.or- . . 11ali, f torr dirigenti e ca,MrilJ!li tier- Or~ 1:r_opnoa__lcun: s~tt11;1ane_ fa n~I si.Stono anche in quest'ora suprema- conntto 1cmmrnilc d1 \\ 1~d1,ch 111 segui~ 1 . · • •st 1 . , lo ,,~ rnaltr2ttamcnto •uhno da parte d1 1':1 ' 1 e :i agr~a ,a s 1 ·?m '1/11/1 rare l:,C t111, suora. una g-ionnctta italiana si è lii /(l'iJ/':.l!U, e ze L .<;e!(',J!IG. < ! w:- i nn·,.cat1 I s · ·· 1 ·1 1· 1 · I . d" 1 1 ~ • -C . uo,·e vo ero ce are I mazar.i: l.!1 ro i avorariJ11 SO\'\'ersll"i l cai>r0 1n·e11imento ma le inda0 -in' del' lt t d · l · · 1 · r · · ' ... ' ' a r~· 11 /l[J!llll e i oro flOJ;mu ; l I autori•à ;iri;:-1),·ie•; portarono la luce nella Il f tlscisino e le lii diproscrizione ? A quarrto ci scrirnno dall'Italia, corre i\'i pcr;.iqeu,tc la voce che i fascisti dJ :\fil~no e al~n:, città a,·esscro già compilate le '.or6 li!lle di proscrizione, avessero già dccicetato i loro « hancti • contro i nostri compagni più in vi~ta. l"1n conferma sicura a quc!'tc ,·oci non -i ha: anzi wm manc.1.nole solite smentite 11fficiafi. E" un fatto pero che a Milano. pci esempio. la questura ha posto rlue o tre o quattro guardie regie come « scntine'le d"onore. davanti alle case di Guardo con JJl"o!onda apprensione e trepidazionll cti rivolgimenti d' Italia. Raccoigo nttl, m~1ite e nel cuore tutto 'il su1::J/i~io ed il tormento del nvstro f/rn,etariato, pur sempre 1 n.. ono, generoso e pronto al sacrificio per le cause grandi. Dovrei rievccare le sue peripezie, i suoi turme11ti, le sue ansie, i suoi dotorr infiniti ? Sarebbe recare offesa alla memoria dei tettol'i del!' Avver:1re. l quali conoscono alm.eno quanto me le afflizioni dei compagni d' Il alia. Non lo faccio e mi chiudo nel mio isolamento a osservare trepidante ciò che avviene laggiù. du, lri. . . . . . . . l11ttuc,,a fa<occnda. T dettagli del fatto I t !>arccchi nostri compazni. per proteggcrC///Jl'Cc'W C0J/1.ll/US 1t Ifa 0-:i\'1zzert hn110 impietosire anche il cuore pii'.1in- i da notturne visite cli fa,cisti. Ed è un 11e.,é:_!JCno, canre al sr,litn, lJene '.J <l.irito. ma certamente 11011q11dlo dcl!-e fatto ;,1tn·,i che a.kimi dei nostri miliW!e l t:.semvio. Ne_lf)ell'i! 1!1f!IJ /'l'l.e- ,11ore. le "lt1°i 11011 scmhrnno nate da m1- 1· Il fascismo scel!erato fa scempio di tutte le libertà, di tutte le buone regole del vivere civile; assassina, frrce,ulia, distrugge e ride diabolicamente delle sofferenze atroci e dei dolori inenarrabili, morati e fisici, della gente del lavoro. ·, g 1ori compagni italiani. che pure non ro del 1(iro giornaletto, per es., in pr[. circ 1 1111:1nam. a u~citc eia que' luogo che mai,cano di forza e cli feg-ato. han dovuto ma f)agint: Si pote\"CmO[eg'<are i tre D:111t"clc11omin~nnleholzc .• \ quest"ora poF.: in •alvo. rifug-ianclo,i in luo~hi sititoli se1;uenti: « Varrrpate di batta- •i attrndono ancora ulteriori notizia sulle cu;·i. glia e tradimento rifcrmist.'.l »: « L"A- a--rert~:,;ioni drllc: a11torit!i arzovicsi. La polizia .intanto perquisisce ed arvanti ! » denuncia il tratlim,ento e. noi La questione: cle1 • ~[adchcnhcim ~ è resta socialisti e comunisti. e lascia piena denunciamo l'« Avanti!»; « Lo sbir- certamente il la•o meno edificante del!Ja fihen.i ai fascisti. Le istituzioni più care al proletariato italiano ve11gonodate alle fiamme; vengono distrutte senza distinzione di tendenza· sovversiva. S' incendw l'Avanti! socialista, si [>rucia il Lavoro, quotidiano riformista di Genova, si clistruggono le riformistiche Cooperative del Ravennate, orgoglio e vanto di tutto un 11opo/.o entusiasticamente socialista, oggetto di ammirazione e cli studio di tutto il mondo cooperatore. Si abbattono e si ardono i Circoli sindacali, ·le Cooperative di consumo, le Cooperative di prodruzione, i Circcli comunisti, anarchici, socialisti: si percuotono, si ammazzano e bcmdiscono gli esJJonenli dei partiti sovversivi, si cacciano i rappreserrtanti dei lavoratori dai Comani e dalle Provincie, si fa scemvio orrende di uomini, di cose e di diritti. E' un inferno Più orrendo di qu.eUo che descrivono i Preti per impaurire i fedeli. Come se tutto ciò fosse poca, s; affaccia la minaccia di flna dittatura miJ.~tar,fa cista, la qt,ale, saondo ogni !ogica previsione, legalizzerebbe tutte le violenze, tutti gli :1r:1i't i, tutti i delitti contro i sor;•ersi\'i r/'!Jrmi lei' 1frmza; me, 'ere[Jh. · fuori {ef!- ge questi ultimi e le loro organizzazioni e confischerebbe quanto rrueste seppero ci eare in mezzo secolo di lotte e sacrifici sconosciuti, per la difesa, il benessere e l'uvvenire del proletariato. Il quadro è fosco: la vrospefli\'(l paurosa. La situazione, nel srr,J insieme, è tale che dov_rebbe indurre tutti i lavoratori di tutte le tendenze a passar sopra imniedi.atamente alle loro varticot.ari vedute e stringersi in un nucleo solo e votenle, per porre argine alla reazione Più feroce e più spietata che invade, al fine di dif endere le conquiste falle con sudore e sangue e, DOssibilmen1e, 1J.rocediere oltre: ro sc::ialdemocratico ». r!"ffici 1( materia i-ig-uardantc l"emigrazioE' vero che sotto il f}rimo titolo n.: it2liana. F.s,a 1nfaisce molto anch~ nut:a si diceva, asso!utcnnente nulla ~11recondizioni di la,·oro e di •alario ne-i del rifonnismo e dei riformisti, ma filatoi della S,·izzera tedesca. La tratta si riproduceva semplicemente e uni- drllc bianche e5iste qui 111 una forma inca.mente il proclé/711(1d' ell'Alleanza s,dio,a perche aHOlta in un manto di (lel lavoro ordinante lo scicpero ue. ipocrisia cristfana. nera!e. C 1·ero che anche sotto gli C. W. altri due titoli era difficile tro1·are la ragione di essi, ma ciò non importa- Pro ,, A -.~anti I,, va ai paranoici del comunism:o flOstrano: ciò che a loro premeva e preme è di scagliare gli operai di una ten denza sov1·ersiva, contro quelli di un'altra. f:.'' la loro funzione, è i! loro mestiere; io mi ci sono u11por abituato. Speravo tuttavia che di fronte alla tregenda immane che incombt; sul proletariato italiano avessero cessato l'aizzmnento contro i fratelli. Mi sono sbagliato. Lo constato conprofonda ama.ritudine. Non lento di richiumarli aJ,la serenità, alla leaUà verso i compagni di altre tenaenze, perchè so che sarebbe inutile; mi rifiuto di po!Bmizzare con essi:· affermo o/tanto che se i dirigenti comusti fossero pagati dalla liorghesia come sono paga.ti quelli fascisti" non potreh/Jero servirla meglio di come fanno. MIRANDO. letragedie al Madchenheim Una rarazza lt llaniampiccata I convitti femminili operai annessi alle fabbriche tessili già da moltissimo llempo fecc1·0molto parlare di sè. Le loro Ospiti. quasi esclusi,-a,mtenle ragazze •italiane. Yi stanno rinchiuse sotto la sorv-eg:ianza de'lc monache e non è porn~esso loro nemmeno u,n momento per recarsi fuori de! recinto o di parlare con qualcuno che non sia il prete confessar.e. oprure il pacfrono dell'Istituto fnedesimo. La loro corri pondenza coi fami.gliari. lontani. è pure controllata, e censurata. cosicchè nessun lamento per catti,·o trattamento può sortire fuori dalle mura d,ef convitto. l' A van bi! è stato incendialo! L' Avanri ! deve risorgere vili torte di Prima! Occorre dunque che tutti i com11agni, che tutti i lavoratori concorrano a rul.are queste forze al loro giornale. Non è vero quel che dicono i nostri avversctJ·i che /'Avanti! era comotetamente assicurato. L'Avanti! è soltanto assicurato irr parte, contro i twnulti,. gia.ccliè di Più ncn. si poteva; e i danni sono di molto superiori alla somma assicurata. Qui- fJOi si parla dei danni vi ibili, reali, effettivi: di quel/i prodotti St!l momento dall'assalto nemico. Ma Poi ci sono i danni conseguenti. Pii/ di quindici giorni di sospensione del giornale, durante il qual tempo le spese cominuano a decorre-re. E chiss<i per quanto tempo anccra non si tJotrà riprendere r antico rif mc di affari tanto nel giornale Avantir, r,uanto nei giorn.ali settimauali, quanto nel!a Libreria. E tutti questi. danni non ci \·engono rimborsati dalla Societci d'assicurazione. Urge <ruindi che il proletariaro intervenga ancora un.a volta lui con la sua assicurazione; rassicurazione, che scaturisce dalla fefle e che si estrinseca con l'aiuto materiale. Un sof,do o una lira. Tatti debbono cfare. E il piccolo come il [!rande obolo sarcì prava che la fede sociali5/a ha nei cuori operaJ radici inestirpabili, che il t>To/etariato non si lasci_a domare, che la c/l1sse lavoratNce si-schiera, ora come sempre, intorno a! suo Avanti! E1•viva r Avanti! .\rmuzzi Domenico \'uattolo Augusto Lombardo Dante Cattaneo Pietro Deaa Enrico fr. 2-t • 2,i :. "12 > 12 » 12 L'Imparzialità dello Statoitaliano Quc'lo •cl!mo politico. che è stato nuo- ,·amc,ntcl chiamato a reggere il timone della sgangherata na,·c italiana, ha spec'a men~e Jcccntuato neJ suo discorso che. in prima linea. occorre restaurare l'autorità d<;lloStato. l'autorità della legzc. Ouc·!a certa iamcsa legge egmdc per :utt:. Orbene. un amico nostro, arri,·ato ora da :\filano. ci ha già recato que!'to nuo,·o ~ae-:òo della H'staurazione de'la aurnrità della ·cgge. e Io ero in tlrann·ai - ci narrò egli - quando vede entrare le guardie. « Tiene nrmi?,. domandano a tutti; e tastano lutti per henc. e per un tramviere che aveva la ri,·oltefla. fanno un lungo minuto esame cli tutte te sue armi •· E va bene. ~fa in quella stessa città di ~filano. sotto lo ,tossn prefetto Lusignoli. sotto lo stesso questore Casti. sotto lo ,tesso comandante mi'itare generale Cattaneo. si aggirarono per parecchi Ja!°iOrni. in tutte le piazze. in tutte le strade mii:-liaiae migliaia di fascisti tutti motoriamente annati. molti di essi. anzi. sfoggianti il pugna.le. Si è m;ii sentito c!lre ::hc costo•ro siano ~,tati perquisiti? Gran hcl paese l'Italia! l' lrcble~tit ,ull' fncgnddloell' « 1,2ntl !, Le autorità politiche e militari stanno ,udando molte camicie per fare un'inchie- <;ta 1uLomo all'inccn<lio dell'«Avanti! ». ner ricercare cioè se vi siano responsabilità. e su chi queste cventua·i responsabi1ità cadano. Due punri. principa,lmente. preme alla 1utorità <I; chiarire: quale contegno abhianc- 6erhato le· truppe. e se sia ,·ero che dalle finest re del!'«Axanti 1 ,. si è sparato e si •ono lanciate bombe. .\ tal fine. si è recato ali'«Avanti!» lo stesso g-cnerale Cattaneo. comandante il corpo d"arinata di :\filano. che ora ha nelk sue nnni anche i poteri civili. Orbene. checchè dicano i giornali avvcr- :;ari. dall"Avanti ! non si è sparato e non ,i sono lancia •e bombe: ciò possono tc- ,tifica re ::;li •tessi carabinieri e bersaglieri che presidiavano !'.Avanti!• al momento delrassalto. Quanto al contegno del"e truppe. questo è risultato finora da tutti gli interrogatori: che esse avevano ordine di non sparare. Solo alla domenica. quando già 1'. Avanti!,. era stato incendiato. fu ordinato ai bcrsagliari di fare u~o ch1llearmi. qualora i fascisti a,·eS- ,ero tentato un nuo,·o assalto. La ,·ecchia storia della stalla eh iusa doPurtroJJPO l'unione operaia auspicata e necessaria, non avviene. Vi sono delle fazioni che non disarmano rispetto alle altre, Ìienunen.o davanti al pericolo imminente di sommersione generale. Trionfi pure la brigantesca reazione padronale-st{J;tale-fascista; metta pure a fuoco e a fiamme le istituzioni proletcirie; arresti, tormenti, ucci.da gli uomini più fedeli alla causa proletaria, non i,nporta: bisogna avventarsi contro i compagni dell'altra sponda, bisogna combattere essi. Vi Ì! da notare che i tenitori di detti com·irti sono. ne) so·o cant0111,doi Zuirigo specialme.i11eq. ueg-li industriali i quali costituiscono le c0lcnnc di sostegno della chiesa z11rig-nc, e protestante ortodossa la quale g-uarda con aria di compassione , erso il cattolicesimo. c(d esprime a suo riguardo dei pareri tutt'altro eh-e Tusi,n- ~hieri. Però quando si tratta di assicurar,i 1111ma aestranza docile e servir.e volentieri !-i ~crvono elci co·1ocatorì bonomelliani onde procurarsi delle operaie-, che senza re-sistenza. si arrendono a qual- ,iasi ,frutlamcnto. Xoi abbiamo i,n ogni occasione affermato che un simile fenof-erdin GiuF-o • 12 po scappati i buoi. ~fa un'a!'tra vecchia storia si ,·a ancora ripetendo. La qucTOTALE fr. 96 stura cerca di far ricadere sulle autorità 111iitari la colpa dell'accaduto; le autorità militari tentano cli rovesciarne la rc- ~pon,abilità sulla polizia ci,·i·e. E come in altri c~<.isimili. ,·edremo forse qua!L i:hr po,·ero «haLti1-clli. qualche po1·ero ,·ap~o e,piatorio. pagarla per tutti. E' vero che il fascismo, biecu e truce, manovale dela,l borghesia, si accanisce centro i sccialisli nOF me• no che conti o i comunisti, con.i: tJ i rifornusfi non meno che contro .:li anarchici, quasi volesse dimostrare che i sovversivi di tutte le tendenze yer lui pari sono; Ti-Ul tatto ciri sig:1i1Peno ,ocialc contrario perfino alle leggi Non più eserciti stanziali coi quali !a ~t:itali. '!On (kn, bhe rsscr1e tollerato e libertà è impossibile. Che bombe! che coche i « :i1adchenhcim. (convitti fem1ni- razze! Vanghe ,. macchine da falciare ci ri") 111}nchhcroe,~rre eliminati. Chi al- vogliono! cani a:1111 J1ri1na de-· a g-uerr,1. elevò la sua fiera protesta contro questi convitti 11011 L ra un sociali~ta ma il pubb'.icista cd av- ,·ocato Emilio Boss: consigliere di stato ticinese. il quale in un suo opuscolo « Lo .P,AiOLO ~ omneiso). - Oome! ò: signc,r CA.R.LO.- Come! L.;arng,azz,a s,; ricorilmigi, ,il f~~~le, ,non è più qui ? E •eiaatnoora.idi me'> ido've è ~ndato? MAiR,CO.- P.airc ohe ,di lai .si ,noondi MlAIRCO.- .Paire aib'lJl,acom.11er<1!10wa i6a 1ruu0, specialune1111t,.! il p:;Jdrc... -,vma lcmbano e faccia LI Miche!a-::cio. P.!(,QLO Gr,mr •t~Liair ,00:nt,o ,al discorso PAOLO. - ,Mia,e cl1J cMdu-::~ ;i gra,n-. -dheilo ;nte,ressa po,co). - Ma, r~::CTdc fQJrcto•del!"Ospedale ? ,11,,mdoal :nos~ro d;.scqrso, ~fa I' a.Uiodt MARCO. - La Coope,-.a.tiva Ag-r;-:ola metl~cre •nra maino a ,Maroo un P'Cma i 0on-t-a:dini. co!,o 1blg1licbbo,di ,b,u,ca) 1chia.mat0ci CAl<ILO.- E 10011 chi si pu:reboe Ira:- que,s,doin,camical:Jo 1dei\ia Cco,pcraibiva. taire, occorrendo? ,MARCO {11esp·1rig1onc.:i"o bigLet·ro). - MARCO. _ Og:i;i, credo. j:we pdiSsarc iP-er queUfo braooino idi carta. io do- ,di q.ui il compagno Gio,·arm.i, is,petto- ,111d,id~bunbalrc.... ire, p~r ,una verifica; 1111 s-! h~nno ur- C-,AiR!LO(1"1rorndoi:uor.i ,il pQn!afQ&Jli-). ,ger,te bisogno posso t~ efon,1,rc ~Ha Ne vuol~ 1 t11nonucw,o. ·ò: più ~ro. o ISeideceintrrale e f.arlo venir-e s11blto. 111at.e?;lioBacolo (pe-rJPOngetr.e). CARLO. _ Cìrfamatoto pure; lo n.s 1Jet- MAtRCO. - E co.,·a ·nic farci cii q,uc!l.i rteremo. M!A-RCO-. Vog,liono dirmi !là. i-a;,6011~? RAùLO. - ia,1110lll gtiiro per a.cquiSlbi ,di bovini per la macella,21rone. MAIRiCO-. Se è ,!Jetrques<·10. è :rn,wti1C ,disbunba,rJo. GArRll.JO-. M.a 1i:o paJgo a pron.ti.... PAOLO tii1'.ldi,ca11C1calnoio).•- Oui ci sotnio•dei mifiQJli. MJ\iRCO. - A!h! Geiisigmore ,dov' csse,re QUI€\'. milranamloolio iu qui ,lo scar,so 1.vn,noe iohe vo.11rabbe ,diven~ar,e ~l ,ma11itodi Fra11ce.ca ?... 1oa1rla ? 10Alm.iO.- Oamòa? 1Ma ,san fior di qua··-· IÙJ1Mrll QU~ti! ,MARCO. - A V.nHaiVleoohqiauella ca;- 1ualì è tuori ,conso, .anche se ntrov~- ,CA.RlLO-. ,Qua!ierrl.'Oneib,vaJLeallora ~n questo vQsbr-0st,rnno pa!e e ? MARCO. - '1.Ja,cart,a ,del lavoro. <:J!ita q,uella1110~n: ,n1,11n,1;i-a e ,non si beve .. \ V;;]Lafveodhian•eùiacaisa conmn1,<! ,.!,- lbiamo rrnura;ta ~n,ailapide ove è scritbo: « Olli 1J1tonl•avora non 1:1•ar1g"ia· OA!RlLO.- •Ma vm~vecchia fa a.:,cOr ,pairtc ,defl'.' ·ltatHa e voi dovrn:e pnre E i miliudi sprecati in apparati di distruzione, ver1gano impiegati a fomentare !.e industrie e a diminu·re le mis~·e umane. GARIBALDI. uscire qualche ,·olra di qui e .. wc r ,raippo11tcion ,a,luri paie i della ;nazia:ie; quinldi cm:za i! ,C:-:,naru con:-: pr,u.:tc 1ia11?1eNon sa rete m;;:a :itc,rn.a L; in1è( elano idi secoli, ccme quando i mcr- 'OalnUsii scamb',ava110 ,e e~.~ 0<,11le oase ? ! li 1dcc1aro è il 111<:z:,zdGi s-oim11bio più .civ,lc.... ,\i;AiJçCO.- ' Oi rabbia.mo i'. nos,ro rnezz,o 'Cl: scambio. ,e più civile idei vclSbr.o:è la ,~ era •di lutti i generi eh~ •ol occorrono e ,olte viene rilhscia,ta idb!l CC,(lllJL!lll<! a tMtt,i ,i .la vana tori del paiese. PAOLO 1<,1nt1e11v,oner,do, se-eroto). - Ma OOSbtt.iai 1ralCOQD1fl0a0Hefandonie. ,M,a 1do,1es~a1noqiui, 1in,hta•lia o nel pac19e,più bauibairo1del:11Ai,nica ? ,\JAJR,00.- Slaimo ,:ieC pae; e più oiv·11-:: •del ·monldq. JJ~ndh.è 1TJ011 'Ci sqno più ese11cemi, nè ·111~diaiba11~ -nè ncg<Y.ciztin. ima salo igieme rohe-lavora o eh~ ha t!aV'Oralto. P.AOUO. - 1M1acosbui è matto. Com· è: pusisJb-lk'Oiò-ohe idifie? Cctmc potete N'C1~cfere i l)l"cidciltti dei pa,,:,,sesanzia i ,meidra:lloni. i ,n:fX&'OZia':1gV,ii, cser,c,e,11,1[, ,e, per <li più, .se110a1de111a1110? MAi~CO. - OLie!lo idimo.shrerò ,in ,due pairC'lle. Oasi si fu. aua~do 1qoconrol)ibcrarsi di un 1anìmafOteda maceHo. non Leggete e difton dete "l'Avvenire del avorat..ore iQcoonre1disbunbare 'a sigrwn,t v,c-s1-,ra., rapp1s:s"21nLatr!l1a.! 11•ab·1ec.h s.e ò'e1 111ué',· _.1tori; ,;-,e,., c::ionrre r~-m;n~1•0,ri- ,v,dlgtllrSi -ai 111e~Ozi~nli oQrnr ii s110 ccmtpaigiro:m:i.lbclsramaml1rc ,din-~r.1man'c ,ti ,m.JoeUo I' a11rma!e per -..tinte; ,cbl 1Cnr.9ttr71io d:?iiCnns1J111\cr;,.;i. 1uito èa c.111111':i:1,'i:1 ci spacci .co·'pcr.,- fo :. ,'i° c:nJ./1° 1:c\ 1v,·,en cìi,9'irilx,it:i la c::t:-·e. ( c,si faoc·-:tmG per '! · t1 ! pr:i- ,dmti ~,',:17Ja. ·che coloro ,ai q.rr'i ii iìhll:- diamc ci vcr.s:,no ùl ..tcr,::,); 111.1 :n -caM! 1e, ,ci mandano q::i h': qu~ g'.:- 1' ,r,i dH· .nai 1r.<Jnprod•ici:in o. comt I·~ $:J~~I)'!, i ·te"'<;nl'i. i' vin0. J" c!·.o e lutvc li r...:s·o. !I Cons,orzio 1Jn1,;:t lt,i a p211!1:nc r .a,ifì~to-ali' Ospe.dale, e ,così •rmilì~v1oratcri pO~&bmo b~.:fr,s•m0 viv,.:l1'~e:cmzadenaro. PAOI.JQ. - A Q'lt~nto pare, :e.i che era 1eallz<'la!i'oOra lha sm'JSSo ,di fare le s,oairpeper a1dotta1rcil mc_tiene più co_ .modo 1clis1>accia,t,ciredek'e nuove teoo-ie :ai!!~ s,pa!ifcdai pove-ri confclldini! MA'R.CO.- ,Lo111qnma,ooio,più le scar- - pe, ma le ral:moppo,c<>mi~naibnoppola ~ol'.aria idei!' az'Mda ,nostra cooperativa. e tengo ,il m,lg,azz-an,o de:h~aCoo- ,pQrat,va dei OQ:~ umi, IOVle .a nes uno i cOI~<ie R10a,n u »a sen7ia Ila ci:trta del laivoro. ,(C,011tinua). j

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