L'Avvenire del Lavoratore - anno XXIII - n. 22 - 29 maggio 1920

ANHO .X.XJl.1. A. P. ZURIGO, 29 MAGGIO 1920 Nwn. :)2. ' SETTIMANALE DEL PA.RTITO SOCJAUSTA ITALIANO NELLA SVIZZF.RA ===============!, ======!;;,======-=-=-=-========================--=:;;-=-=--=--==··-=·-·;;..;- -=·=- =j,===AB=B=O=N=AJ=MENTI===PE=R=L=A=S=VIZ=ZE Genteslml 19 la oopJa I COnio Chèque. Hij REDAZIONE : AMM!NISTRAZJONE : Te!ef-Ono I Acute Fr. 5 - semutre Fr. 2,50 - Estero Fr. I UN NUMERO ARRETRKfO CENTESL\41 I N. VIIl-3646. Il L) !vvenj;•~ del L&YOl'atnre,, • I, \W'yi --t-- CoB.IDìSS!one EsecutidvealP.S.], . ~!l"i:~s~~~- ;3 4475 1· .\nhomuicnfc, 110~11le, Cti!I. 20 in p.lt. ======================= :=,===============-::..--~-=-----------===============..:..::.:====~===== _,==--..:..=..:::.=_..;.;.:~==== '- LA RUSSIA 0PERAIA E IMPERITURA maJ:.giore resistenza opporrà alle 11{' rnlleità espansioniste. I.e llllmerose irregolaritd, soprusi, Partito Socialista Italiano L'aggressione polacca RHeviamo la dimostrazion° che Y ora to/1i dalla tutela zarista o I~ cmdia storia lta dato assai chiara- :c--.~<·11, e dalla ,,otitica equivora e ue- •Doveva fare questa guerra, verchè, cdleata all'imperialismo ingiese e manomissioni; verificatesi nella tlisf;ibuzione e nella vendita delle merci Prestito Comun mentu, che comill( Ù' collll 1•itforia tldia rivoluzione nµc>raia russa. ,, dc~rli .Stati dcf['fl?fesa. più a quello francese, essa si sente in i•·viate dal f!,overno per le coloni-e oh!Jligo di conti ilmire a che la l<u-· ifu/;t-n.e in /svizze~~-;--,~-; i ,;lu~i: silt diventi nn' altra Asia Minore o La volitica estera della Revnbblica cut.lì,histu <; una politica <li concilia- :ioTJr e di µace, costantemente; la /Jt1LWw ae/le reJJubbUche o delle mo- :,urchic cuvitalistiche. del vecchio o <lel mwvn mondo, i! la tendenza stabilita alfiutrigo diplomatico, alla wo1•ocazio11e, alra~gressionc armata. I vrccedenti immedimi della nuol'a 1·(1 ultima fWerra della Polonia contro :a Repuhblica societetista lo provano. 11ossedimento africano. Questa guerra coc:;r('r<ì impongono una severa inchiesta, la nuovo san- quale dov'essere affidata a deoutati. .Appello al proletariato d'Italia 'o dimostrano. lo rico11ferma110 fer- e.ue di gioventù. reamente. ,\ila un popolo liliero e lr;1•oratore. Giù il comvag110 Radek, nel suo di corso pronunziato il 3 settembre 1918 a :,.fosca, disse felicemente: I cl"riie:1li borghesi e nazionalisti elle vuole ardentemente e sincera- _fella repubblica capitalista e clerica- mente la pace ed è co !retta a ria- e volacca. dovettero accettare di e,,-cettarc la "CtNra, J)er no11 lasciare ·rare in trattative di pace colla Rus- riaJJparire le forme della tirannia zasia, perchè l'offerta era stata fatta da rista o democratica sulle haionette Le11i11in maniera che oppom!11do un dei soldati polacrhi, è 1111 JJOf10locl/I' rifiuto immediato, Pilsudslci avrebbe difficilniente si vin.ce. /Jiù chiaramente scoperta la J}reesi- L'energia colla quftle la classe owstenza del piano di agve . ;sione e la raia mssa si leva ver rigettare i ra11volontà di fare /a fW('ITa per la gu.er- a:hi del cavitalismo franco-ingleSi ra. Ma la Polonia dovcv:1 fare la preceduti dalle avanguardie di Pi!sa:ucrra contro la Russia. perchè, im- duski. dimostra che l'epoca della sua verialista gid essa stessa, e non sem- debolezza è passata per sempre. hrandole vero di poter vivere ira due La borghesia dell'Europa occide11Stati che ritiene nemici: la Russia tale avrei scavato ·un mwvo abhisso antiborghese. ~il·oluzionaria e la tra sè e la Russfo, abbisso melma/o Germania non ancora sfut<gita a!la dai cadaveri della nuova guerra, ma mani di ufla classe capitalista ele- t1on sarà riuscito a riassidere i 11a- ,,atasi un dì ai fa tigi della forza - droni nelle fabln"iche, e sulle rire la Polonia vorrebhe disfarsi deUn della Neva un m1m·o imperator(' lmStatn operaio russn, che, ora e poi, rattfrw. " Una L'tasse 1frol11zionaria 1w11 m,ò aver<' del disprezzo ver le armi, le quali possono sen·ire no11 solamente alt' oppressione, ma anche alla iil:erazione: se noi non abbiamo mai fatto e non faremo mai parala delle nostre armi, non è unicamente perchè siamo momentaneamente deboli; ma anche perchè il macello s:mguinoso tra i popoli non è rarma :~pccifica della classe operaia "· Uno dei primi atti di questa volitiL:a estera tii pace e di libertà della NevublJlica overcia e sodalista. già al Silo nascere, 11; i! riconosciment.o dcltindivendenza crimr1leta delllnnedou l'ind:pcndenza wm11lew del/' Armenia, che gli esNciti dr!lo wr 111•c1·auo in 1:arf<>occupato. /,u Fhlamlia do qucm~!o n'ebbe la sua li{1erf1ì ,wziona/e, mal.grado m·esse co11 l'aiuto delle baionette tedesche strozzato in wr mare di sangue il proletariatn rivoluzionario, malgrado gli aiuti apprestati per incarico delrtntesa <J.i predestinati-- alla morte del gem,rah· Yudenic; non fa mai molestata dalla Russia comunista. Pace eh!Je l'Estonia, aver.dola accetta!a senza secondi fini e pace avrtl forse la Lituania. Le Russia soviettista, tanto nella 1wer. ra nelfestremo orieute con!rn ie l1uppe ceco-slavacche sostcmde da regolari dell'Intesa, tanto in 111u!lla contro Kolcia/.: e De11ildn, :,i i: [,attuta, e sl è {;uituta volorosamenle, per respingere ed annientare delle forze raccolte e sostenute ailo scovo preciso di soflocarla e d! distmgKerla. Nei riguardi dell'Intesa e del!' America la Russw non <i avuto che parole, provositi ed atti di {}ace: nessun fai.so pregiudizio di dif!llifà nazionale /'p tratten,;.ta dal manifestar<' al mondo la sua irre1ucibi1e 1•olontà di pacificazione fra i p-opoli. Tale valitica estera, schietta e lumiJwsa, fatta non nelle penombre della diplomazia elegantemente pettegola, ma in faccia al sole ed alla coscienza del mondo, è storicamente specifica ad ,ma repubblica comunista, JJerchè r110 Stato operaio. clze lotta per la m·erazione della rlasse operaia, Lm/J '-)fato proletario faro della rivn!u- -irme mowUafe non p11ù c:s~~··elo alleato di ncs<-· 1 •• i rpcri. l'~m'l. ripo- ~0·1do ovu irrli:,,;ialisrnn s•ill' a!-serl'imenta delle mr1s~,, operaie nel proprio vaese e su!ln ,frattrm1"nfn dr>crfi altri popoli o. PETLURA I 11oslrilettori dn visto ,;;omµarire il 110me ,li questo rinnegaio dP./socirrFsmoneUP corrispo11denzcdei quotiaiard, riflettemi la iurnsiorie patacca in Ucraina. Petlura è colui che à patteggialo cogli imperialisti di Varsavia oer la guerra co11trola R12oub1>1i. La indipe11demedei Soviety ucraini. Rivroduciamo un arricofo JJu/JbUcatodall"Ukraine di losa1111a,organo dei borghe'>i e di oarec.-hi intc/leuuali ucraini in /SVi7iera. i qzwli sono dl'g/i an/ilmts1:,,vlclti1i1chiarati. /:eco e/re ,:osi; essi dlco11vJet trist,, r,r rtcse: t>i 1ronh: , 1 .tltn ?l~U:,lr,,,J::,u del 2~ ap:·de. 111vitant•. 1 pulacci11 a 111\·aden, 1 l'kraina. con,·iene ricapitolare k ultimt. i;.-.s:della car,,. ...,, ,,o, ,,c:i di Pctlura. Xoi po~~iamo farlo con tanta maggior fra,nchezza ora che atw <le! ~2 aprile rende libere le 110:-t:t• ;,an, e c1 affranca ciall"obbligo in e II c1 trov;l\ amo prima, <li tì1isurarc la no tra franchezza ali~ e,i~rn zc politiche. !Jopo la sconfitta d; Kam,netz. uel novembre 191•). aohandonato dalle ~ue truppe e circondato dall"ostihta della popolazione. egl, do\ CtlL tuggirsene. lette ralmente. dall' l "krain:1. ma la iolla attaccò la sua aatomohi,c per !?. via. pcrcht'· ,olcva linciarlo e iu ~razi" a mero caso. ch·egli riuscì- a sv·:.;nar.,da con qualcht· ferita. ~olamt ·1·e. ~-, ultimi resti dell~ sua truppa. indi~na· 1 della ~u« condotta runa parte 1re~s1 -:rano coman,lat1 d:i.l generale Paokn'w; 0 1 d"res~Pro nella di rczione del sur!. cioè- " dire nelle regiom dell'Ckrama do•, k truppe polacche non erano nu~cit, ·1 j•\!nclran·. .\rrivato a \ ar~av;a co·1 par('cchi de, suoi partigia1.i. Pe· lura s'installo 5ubito presso la delcg-izione ukraina di questa città. ;\fa egli non aveva denaro, e do vette procuran,cn,· indirizzando5i più voi· te all'agente bancario ukraino di Berlino. Il quaie, non sapendo se considerare p,., hn e ,1c 11 capo <lei K0V<·rno •> come· Ili\ •crupl1c<: fuggitivo la notizia r1,,1Ja c0~tituz1on<.' rf1:n governo sovietti- , t:i a Kicy; cr:: \;'la pervenuta ,, Berlino) ,, tro,·av;i. 111 una imharazzanie -;ituazio ne. E~!i inviò dei piccoli ,u5s1di a Petlu• :or'.; ., q 1an<ln la s·tuuione politica si ··a. µrl•g--111doloeh attendere le somm<' più in,se ~uftìcientemente schiarita. ~ oupc-rtanto. rncorag-&riato dagli 1mpe• ri:disti polacchi che avevano già intravvi- ~to la r,os<.ibilità d1 servir•-ene ai loro propri 111Leressi. Pctlura non pote\·a accontentarsi del ma~ro trattamt>nto nCl'- gli avn'nturieri ci'ogni sorta che si raggrupparono intorno a lui, nella speranza rii trnrrc parrito dalla situazione per pe- ".:are nel 1orbido. Da ciò la serie di scanrlaF inauditi. di cui ~liverse città, special11:,·nt,· Y:enna. sono siate il teatro. Ecco dunque l' aspetto personale di CJU<'"-tO in<li,·iduo e della sua coorte più ic:i;a. Come abbiamo già detto. questa cricca si compone di una mezza dozzina ,, 1..::·sonc di cui mai prima si era sentito pa ,·l.tr~ ~ la di cci attuale attività non inspira fiducia alcuna. Il famoso consi- ·,, dc:, :ninistri. sul quale Pctlura preh.:ncf.. appoggiarsi nel suo manifesto, è '"I n10lto tempo diSJ)('rSo e bi trova in partibus infidelium. Duè dei ;.uoi membri ,0110 a Bucarest. due o tre altri a Vien- ,,-1. I resto " Ikrlino. ~canche 11110 è .. 1 t.:kraina. Le diverse missioni diploma- ;d1t, ·dl'cstero. il- quali parlano ancora , numt cli Pulura. lo fanno per consue- ' urlint· ~1a pcrchè Pctlura im·ia loro dei ;,,nrl; ma principalmente perchè il goerno contro Petlura non è ancora defi1i: •vamente formato. -..,i nwsi di ~og~orno ;i Varsavia in ,;,::il:ta <11 'nin~iti\·o ,ono stati sufficienti ,·r uorrc l'ctlura ,orto la tutela polacca. 1;, ~ura rhe !;1 ~ua antica popolarità rli~p:1riva in Ukrama. 111tti i lcr:-ami che n 1?11·\·a110 al "-tlO paese cran rotti e il "'" a, ('nimento :tlla f'ol011i:1 ,i rinsalf,,i lu:i.{o ,cmpo tutti. ~alvo qualchc• ,. ,r; ,.;;l1a. non lo considerano pi~ che co- • 1°· .. co ~trumentn nell<.' mani degli im- (•n;,.l:s1i polacchi. F." con !"aiuto di quc- "·. ":-umento che i Polacchi sperano rli .:onriui<.tarc l' L'l.:raina (' rii .,,,,.rvirla 'oro St alo. ----·---- La pPOVB I dip/omatlcl ed i ministri dell'Jntes11a/fettano di 1101a1ver incoraggiato e soste,wto la borghesia polacca nella sua poUtica ag_ i:ressiva co11trola Russia operaia. Se 11011 bastano a provarlo il transitare dei treni carichi di armj e di munizioni pro•e11ienfidal vçe.sl delrlntesa e diretti a Varsavia, vi i la prova del telegramma congratulatorio invialo dal re d'Inghilterra at generale Pel. s11dsk1P. er quanto Bonar law assicuri, che il telégramma reale fu inviato qua11dogid le iene delt:imperialismo clericale polacco avevan deciso l'invasio11edell'Ucraina occide11tale, si può ben pensare quello che 1 reazio11arilondinesi debban aver fatto nell'ombra, per spingere la Polonia alla micidiale aggressione. di tutti i partiti politici. Il Cmrsi!!lio Nazionale de/ Partito Socialista lfaliano, testè tenutosi a Milano, ha Noi abbiamo incaricato il Kruppo "''v,r1ito /.I.: necessità di vreparare 1m programma d'azione imposto dal momento vo:itico i.n cui viviamo. Tale vrobramma imvemia intorno al cardine dello prepara.. J}arlamentare socialista di domandarla al governo. E insisteremo fin quando saremo ascoltati. zione rivoluzio1wria intesa 11el sMso di dare aUemasse i mezzi JJerchèqueste siano vro11te ad affrontare, oltre gli urli derivami dalle quotidiane competizioni di e/asse, la crisi finale " decisiva ver l'avvento del vrolctariato. i compagni conve1111ti a Milano hamio affidato a/la Direzio11edel Partito il com_ Tutti i patriotti restati in /svizzera, vita di vrevarare questo programma e dargli pratico svolgimenlo. Sentiamo che il mentre svi11gewmo gli altri a oartire t1.,,.i;oincalza e gli <ffvenim ·11 i ma!u;-rmo. 11rocrasli11abile. il nostro commto è quindi urgente e ,wn ver il macello; tutti 'i trafficanti, che Sapf)iamo che gli rwve11i111e11ti si maJTifestmw, inevitabili, per ragioni profonde fanno oggi la voce grossa, dev<mo es- alle quali, il pili delle ,·01te. è estranea ta volontà nostra; ,na, auresi, conosciamo sere chiamati alla resa dei conti. LaprotedsteaiSoviety Il g-ovcrno dèi Soviety della R u~si:1 t! ,il'll'l;kraina à diramato a1 governi delrJ nu•~a un radiotelegramma protestando com ro J:oficn,irn polacca, Le r,·pubbliche cli H11ssia l' d'Ukraina. ,1ssol11tamentc prive di ogni ambizione territoriale. sprczz~1ndo og-ni idea ag-- :s1·essi\ a. erano riu~ciu: a liberarsi <lai m·- mico interno. I go,·erni sovil'tt:sti avcrnnc, ~p<:s~e I oltc dichiarato che. se gli :-itati 11'-ll'l ntc~a no11 intcrvcnivann nella \ ita int<'rna <!ella Russia, l'Ssi 11011!>i sarcbh1.ro mai immischia~i negli affari intc~ni degli altr; ,,acsi. I Juc g-ovcrni so- ,·•Nti~t, a ·ev:1110 fat,o d<.',:di ~forzi sinceri per ini7iarc delle I rattati,·e di pace col go,·,•rno polacco. che· adesso li att"lcca. li go\·c1 no ~ovie1tista d,·lia Russia consrnti,·a a tr:ittarc in qualunque città. che ·1011 fossr nella 7,on,1 della fronte. li go- ,·erno polacco in~istette per la scelta della città di Borissof e diede' a questa richic- \ta 1111 carattere d'ultimatum, X essun consiglio fu d:it0 dai ~o,·crni dcll'fntesa. i qaali lasciar0110 piena liberti, al gover- •1c, polacco. prC"n<lendo in tal modo anch'essi la responsabilità della nuova guerra. I governi sovirttisti della Russia e dcll'Ukraina osservano che la Polonia è 1111 m<·mbro dt>lla comunità politica chiamata Le~a delle >ìazioni e che !"iniluenza di questo aggruppamento <.u uno dei suoi membri non può non <'~Sere cleci- ~ivo. g-o,·crni ,oviettisti rile, ano egualmente. che dal pi,nto di vista economico ,·Qa11.: da quello militare. la Repubblica polacca è assolutamente incapace di proseguire la ~Ul"rra. ,cuza !"aiuto finanziari~, e militarl' riei • go, t>rni cieli' Intesa. lo sco{)OPrinc,vale della costituzione deL la Repubblica socialista federale dei Soviety di Russia. costituzione che vale per il presente periodo <tt transizione, risiede 11e/. la i.nstaw-azio11es.otto fomui di un oote11te notere sovietti3ta, deUa dittatura del pro'i: !ariat" urba110e rurale coi contadini più novPri, al fine d; schiacciare completamellte lo /Jorghesla,di sopprimere lo sfruttame1110 dt-:•i;omo su rcomo, di instaurare il soci'llismo. nel Qual regime non vi saranno,Jli1ì nè ,livisione III classi. né TJoleredello Staio. La sezione di Losanna prr U prestit.o comunista Sabato scorso la nostra Sezione Socialista, esaminando la proposta della o;rezione del Partito, decise all'unanimità di contribuire largamente al prestito comunista. Una piÌI approfondita discussione sarà fatta nella prossima assemblea convocata per sabato s giugno, alle 21, nel solito locale. Compagni, intervenite tutti. qua11tola nostra .prev,irazione spirituale e materiale possano influir;:, con la critica e l'esame degli isti/1/ti della borgh1tsia, ad accelerare la crisi storica della ctasse do. mi11a,ue. Tale oreparazione è di varia mdo/e. ,11/.e Federuzio1li daremo, in amJOsita''f:municaziOll-l-a\ tcwie norme di massima anche nello in.temo <li uniformare la condotta in certi casi di 11.r;:.:r,11:ecessità. al. (archè manchi il collegamento fra gli organi centrali. e periferici de/ Partito ovvero ia110da adollare tempestii-i vrovved1meuti. Ma quesie indicazio11i<kbbo110suPP-Orreuna sufficieme prevaruzio11edi spiriti in coforo cui sono rivolle: 11110 stato d'allimo capace di imenderne (imoortanza. la 11ropaga1uJèa ancora oggi il mezzo lo11damc11talewr il proselitismo. Ot'corre i1ue11sificarla.la Direzione lw reaJme11tefatto Q11<JJl/o i mezzi consenllvano per rlsol1·erequesto impor1aruecompito; e se, in rectJJà,scarso ed insufficiente fu ropera ed i risultati non quaJ,iera,w attesi. la colpa va ricercata ,reUa scarsità dei Mezzi final/ziari di cui si dl)vettc di,;porre. Il sempre crescente numero di inscritti ul Partito (0/.lrc 150 nula al 15 magfioJ di Se7.ioni non è in provorzione ai 111iovti>isogllicui il Partito deve rl.q,ondere. I bisogni .~uper(lll()di gra.1 lunga io sviluppo della nostro orga11izzaztonepoUtica. Il Mezzogiomo d'Italia, a,l esempio, -- che pure si va conquistando alle Ideologie socialiste - è assai indietro nella orgunizz4zio11e economica e f)Olltka. Problem4 u; tenie è quello di ì•i;z'a·e con intensità e co11fen,ore la bonifica rivolo?.10narla del itezzogiomo P. de/le Isole. Tale compit<>richiede grandi mezzi t.1u111ziarì, la disponibilità di parecchi milioni. i quali 110111osso110venirci, naturalmente-, se 11011daJla f~dè dei nostri com11a.gnl e delle nostre organizzaziolli. la11damo, a tale scopo, il PREST/1 O COMUNISTA. Ouale som;,w dobbiamo raggiungere ? Non possiamo fissarla se~a estinguere, a priori, {fuellrrconii1u,if1i di oropaga114ae d1 azione bo11ificatriceche intendiamo ma111enere. Il 11ostroPrestito è una t~ione di guerra che imf}01liamoa ratti i compagni, 1,rovorzio11ata lla /oro agiatezza, alle !oro fortune TJrivate: citi J)i1) POSSiede più deve dare. Per la sua guerra e per rabberciare le /risti fiTlanze dello Stato, il Govemo ha chiesto alla classe borghese i mezzi ne1:essari agli scopi. Noi chiediamo ai compagni ed ai lavoratori, i mezzi ùl.01,eialla ,wstra prepara_ zione rivoluzionaria. Intendiamo che tutti cooperino a questa necessità de/la q1UJ/e vogliamo sia compresa a fonda l'importa11w e l'urgenza. · Non fissiamo un termine perchè il prestito deve essere continuo. Abbiamo una responsabilità di frnnte a/t'avver~ario. Il nostro TJr.estitodevr da.-e anche la sensazione della nostra for :a di Partito e della rwstra fede nell'av.,,mire. ui11an:z1O!t'on•.?rsariodeve tacere o~ni dissenso 11erche ravversario è di /1/tii noi 11€/lilCO. Al Prestito Comunista si co11/ribuisce con azioni DA LIRE 25 CIASCUNA. te quali debbono essere rimesse aJL'Ammi111Straziordue;i Partito Socialista ltalitJIW, in via del Semi11ario, 87. Roma, che rii.asceràuna rice'vuta artistlcamente disegnata da un 11ostrocompagno. le somme invi.ate debbono chian1111e.nJpeorta~e Cind.icazione dello scovo cui sono devolute. Da questo momento le Federazioni Provincia/i tutte debborw impeg11arsi ad orga.. rùzzare ovul1(Juenumerose conferenze di TJ1'0pagand.oaer U nostro prestito, di studiare e mettere in overa tutti quei mezzi opportuni perchè i motivi che ci muovOII-O a chiedere il concorso pecuniario di. t,ilti i compagni Siano noti e volgarizzati. I compagni deputati, liberi da altri impegni, debbono mettere a profitto la loro altività per conferenze di TJropaga1UÙla1!. nostra stampa - anche a mezzo tli 11Umeri unici e straordinari dedicati allo scopo - deve agitare ta necessità di contribuire senza esitazioni al NOSTRO PRESTITO COMUNISTA." Abbiamo troppo dimenticato i nostri fl'ateUi del Slld oerchè oggi possiamo ancora indugiare nell'adempimento del nostro preci.so dovere. Sappiamo che il Mezzo_ giorno Ci darà le Guardie rosse più fedeli ed ardite, purchè noi rompiamo finalmente la crestù del lraàizionaliSmo entro c11iancora vegeta il proletariato meridiOMle, e diamo ad qssc conoscenza del nostro movimento, delle nostre ldealil,i, della nostra <:ivi/tà,immi11ente. Doveri sempre oiii vressa11ti, derivali dalle nuove relazioni ir1ter,urziona./i,richie. dono copiosi mezzi economici. E sovratutto, v'è la JJreparazio11e l'o rga11izzazionecompleta dei nostri orga11 ismi Politici cui attendere: Lavoro complesso e precipuo dal quale deve derivare la com_ PilJI<.mobilitazione .Ji luth le forze 1;rc/etarle. Compagni d'Italia! Vi chiediamo ww prova di fede I! di forza. la Direzlodael·Partito SocialisIta liano. /,a Repubblica russa è una comu- -========================= Inutilmente la stamJJa di lord Nor thecliffe si è ingegnata u pr<'sentare ai hen pensanti riel!' aristocraticismo internazionale, un imperialismo bolscevico; il fatto é che la Rus,ia comunista non à messo il piede sul colto di 11essvn popolo, per quanto l'imr,r,·:.. 1 non ;!li sr,rebhe stata in certe o··l· ''el tutto imJJossihile; il fatto im- ' uto ria Uerlino Dei corri<·ri partirono allora. 1"11110 rlopo !"altro. da Varsavia, incaricati cli domandare. sempre con magg-ior pressione, al suddetto agente bancario delle somme piu rilevanti e invitanclolo a rimcftere nelle mani dei fuggiti,·i di Varsa,·ia tutti i fondi rimasti ;il!a sua K<:renza. La Repubblica socialista federale dei Soviety di Russia, riconoscendo l' e~uaglianza dei diritti ai cittadini, in::tvendentemente dalla loro razza o <!alla loro nazionalità, dichiara che è v:mtrario alle leKgi fondamentali della • epubblica istituire o tollerare privilegi o prerogative qualsiasi fondati su <tr-esti motivi, nonchè opprimere le minoranze nazionali o limitarne i diritti. nitJ socialista di tutti i lavoratori di Noi siamo migliaia e migliaia di soldati f?ussia. Ogni autorità, nei limiti della e di ufficiali che comprer1diamoche cosa è 11azi_onataevida e feroce Per strappare della ncchezza e della gloria colle mani innu. mcr~voli dei poveri e dei sacrificati. Noi sapvzamo 1,he {fuesta istesso casta farà de,. la ~ame 1111101o1g0getto dei suoi propri af_ tari, le guerre sortiranno le u11e dalle alt,:e, fino ul/a rovina totale, fino al camaio, fmo al ~,tenzio. , w1neute l; che se l'oriente non vive :11·c-ira in pace, non lo si dere alla ~rnr.,r: rnlontà di pace dei capi e del- /:• m 1:--:e comuniste russe, ma agli 't:'J:<>rti di gmp11i borghesi na~ionali, Come Petlura era sempre piu abbandonato rin.i suoi uomini di valore. furono Biblioteca Gino Bianco . la guerra. Le miserie cd i massacri ai quali Repubblica socialista federale dei So• il caso Ci ha strappati ancora viventi. ci viety di Russia, appartiene alla po- lta1111m0 utilati, spezzati, ammiseriti; ma ci JJO!azion<' operaia tutta del paese,• hanno arricchito il cuore mostrandoci ii de. l . S . t . . , litro laddove esso esiste. Adesso noi suo. racco ta m ovce Y urbam e rurali. oiamo implacabilmente che la guerra è un (Art. IO della CostitllZiond. mezzo impiegato da 1rna casta intemazic. • ENRICO BARBUSSE. d

Muratori, scioperanti! Voi sir~te ammirabili, perchè non mondo. Lottate ! scetticismo del piegaste di :rronte agli oppressori, pur tra lo Operai, operaie! . Chi cli voi non conobbe viltà, dia e si sacrifichi per la vittoria dei mura.tori. Apriamo le braccia ai bimbi del!li scioperanti Lo sforzo fin qui fatto dalla classe operaia per io scioocro dei muratori e manovali non è sufficiente. Quando noi ci troviamo in una situazione in cui la nostra già scarsa libertà è minacciata, 1aremmo prova di scarsa intelligenza se non utilizzassin)o tutte le possibilità e non raccogliessimo tutte le nostre forze di difesa. Per raddoppiare la forza .di resistenza dei muratori e manovali, laddove hanno deciso con coraggio sì bello ed ammirevole di persistere nella lotta, è utile ed efficace di :illeggcrirli dei gravi pesi della famiglia. I serrati e gli scioperanti pad1·i di bambini, sono esposti a maggiori penose ristrettezze. I bambini, piccoli compagni delle sventure e delle poche gioie 'lOstre, non devono essere esposti alle conseguf:nze della dura battaglia, non devono soffrire. Ogni gentil cuore, che ama. abbia un palpito, molti palpiti per i figlioli dei nostri scioperanti. Ed apriamo loro le braccia, con slancio di nobiltà sentita. Poche sono le gioie pure, che ci si offrono nella vita. Per noi organizzati, per noi socialisti, educati al robusto sentimento della solidarietà di classe, è una gioia ineffabile ouella di poter dedicarci alla cura dei figli di coloro, che impavidamente combattono per Wlll causa, che è di noi tutti insieme. Accogliamo i bimbi degli scioperanti nelle nostre famiglie, prodighamo loro i nostri sorrisi, le no- 'itre premure, amandoli e difendendoli contro le ingiustizie patenti ed i dolori di una società ch'è opera buona spezzare in mille rovine. I comitati direttivi dello sciopero, coadiuvati dai più intelligenti e dai più volenterosi, le sezioni socialiste, le. leghe dei reduci proletari, hanno da lavorare concordemente per organizzare praticam~nte il collocamento dei figli dei serrati e degli scioperanti, per questa prova di solidarietà modesta e sublime. Solo oprando con nobiltà d'animo comprenderemo il verso ~co del poeta: .• « la vita è bella e santo l'avve_nire •. L r. Nell'ora più difficile In seguito alla decisione wesa, dopo il Congresso federale llelu, settimana scorsa. da alcune sezioni della Federazione muraria rn contimrare la lotta ad oltranza. /,<t federazione dei capomastri lut de/illerato di non !,,- sciar riprend<>Tc.i! l.avoro i11 11essun sito. « O dapJ)ertutto o in ,wssmz luogo » dicono .!!!'imprenditori e manterif!ono la parola. rosi anche quelle sezio11i tiella Federazione muraria che per le SJJedali condfri1111iessitenti nelle rispettive localii<i erano disposte a riprerulere il lavoro 11oupossono farlo. la situazione è .f!ra\'issima e richiede il massimo accorf[i111e11teo !a massima dimuratori di Losanna si preparano alla lotta '· n ·("'Ira uua ,·o1!a a·, ,·..,•iL.an10 ~b or,<.· r,,i muratori l 1,·a11uv;d1 che h piazza cli Losanna è t· deve nmanlre rii;oro~a111cntc boicottata. '\ ..-~s11110~i rechi •ra 11oi. l"n murat•Jrl·. eia q11al11nqm pane arnvi. anche dal più sperduto pae;.ello clcila :-,vizzc:rn. , crrcbhc qu a 1rovarc <ki »ala,·i molto inicrion. .\"on è male npctb'i(I: fr. 1..31 pei muratori e fr. 1.20 pci manovali. • l'uò darsi poi che al !>llU arri, o s1 tro,·i in faccia allo :-.ciop, rn. e quindi di awr ,,;,.-ccato mezzi Ìlnanz(an e don:r ritornare 5ui suoi passi. Comp<41,ni di ia, oro. llc!>»IIIIO di ,·oi dc,<' ignornrc. che "< noi non siamo ;;cesi in campo nella for:niclabilc battaglia ..:<lilc. non iu cert<, per ,·i~liaccheri-1. L:l nostra 11011è ch<· una ieblirik attesa dell'ora propizia. 01·a 1jarc d1t ~ia ;{iunla. Pcrchè anche noi non si riman~a a dan• lo svcnacolo di <li~cordia. i .:ompa(;"ni lutti si ricordinn, che la icderazione paciro11alc ;,vizzera. pochi giorni fa. oITriva CO!ldizioni che per il- località n0~tn· ;.ono inaccettabili. ma che 1,11rtuttavia sarelihcro 11n pas,,o i11 ava11ti. Il non an·r potuto 11s11fniirc tlel patto di llcrna stipulato !"anno scnrso. f11 u11a r~r~\ I' perdita. poichè mentre in lt1lla l:i. Svizzera lavora110 durauil- l"im erno coll"orario c1; 48 ore, senza diminuzione cli pag-a. noi pcrccpim1110 così c:rca 3 franchi ?.l ~iorno in meno di tutti geli altri; in 1111alocalità ove l:t ,·ì1a ha.t< ii rccc>rd per prezzi elevati. Ebht:ne. ,·oi tutti siet..- chiamati oggi a dare il vostro parere. Vorrete la~cia, pa~- san: ancora questa estate e troYan·i di nuovo pcl prossimo iu,·crno con salari coi quali non si ricsct· a pag-are il combustibile per riscaldare i h1tmbini. 11011cl.H: un vitto snflìciemc. come fu per 111tti l"in\'erno scorso? -:-Jo'. E allora il momento è giunto p..:r difendere energicamente i nostri diritti. Siate compatti e corag-giosi. · La battaglia combattuta con cosi gr~nd<' entusiasmo <lai muratori cli t ntta la Confederazione merita il nostro plau~o. e la nostra ammir:i,:ionc deve andare ai com1,ap:11i che h::rnno rnffcrlo C' ~offrono. Sia onta e ,·er~og:na a tutti coloro. che. piccoli e g-randi. non ha•mo fatto il loro dovere. e che non hanno ,entito nn palpito solo. che bat tesst all' uni~<:oao co• compagni serrati. Quando ,·crrà il nostro turno. o muratori di Losann;c. sappiamo tener frontr ai padroni. li.'.'/ .\fURATORE. I muratoridi Ginevra tll!IC!O"n :,lt,i I~ h11ndh1r:- doll11 48 11r11 L<t lotta proseglle am:ora, sempre con il massinw e11tllsiasmo, tra i muratori e i ma11ova/i; cosi m1re tra gli scalpellini. Ma quello che è confortevole ed incoraggia11te, è che i gessatori e pittori sono ancora com - vatti in piedi, dopo tre /llnghJ mesi di lotta. Appena i delegali fecero la loro relazio. 11esili Congresso, le tre categorie si riu. niro110 sevaratamentc per deliberare. Tutti si frov(}rono d'accordo s11/la mozione vrese11tafa dal ComJfafo di resistenza, di Proseg1dre 11el/a lotta a fondo. E 11011si creda che 11oi si voglia illudere il mibb/ico quando affermiamo. chr gli edili di Gir4{!vra resistera11110;110, i muratori san. 110troppo bene, che tornando al lavoro con /e condizioni de/l'a,1110scorso, i vadroni 11011 durerebbero fatica ad imporre le dieci ore li Partitsoocialisi taliano per i muratori Somma prcculc-nte ir. BRUT'l'ISELLE.\:: LisLa ddla Se..:ione :-,ocialista: Sct10nc Socialista fr. 5; Ferlini I. 5: Bianchi I.. 5: \'entura S. 5; Verzinclli 5; llole.,o J• Chiari O. 5; \"estena I·'.. 5; Garhelotto 5 KREUZLl.\:Cl•:.\: St·z10ne Socialista ZUR[GO: ZURIGO: ZURLGO: blicana :\i..-lllghetti :\fij!liaretti St:z'on..: RepnhllORCE.'.\: l.11ra,d1i 1,111. ZURIGO: Rm.>lta L::att. S. ~IORITZ: l'rota .t; Ernani l; Ponti 1: Delno11 1; ~log1mtu Irma 1: Ca1npal{no11i 1; Scanclcla f : Casa 2; Cliscnti 50,- 5,- ;, I muratodriiDstecronlinuano l l tta I\-1c!r~ei!o I :, ~J, U<lzio11.. in l' ;t,•r ;. h•wn:, sn•.w tutti ~~li a~p,•u i." .'\ eil',1,Sl"ml,lc·, tll"I 20 l1l'1Kg10. pl,n<l,•- Organizzatevi! 4 dimo~trare la· ~uµrt;ma neces.,1tti e l'efficienza dei sfndacati overal agli stessi fini ca~'- .., disc11s~e he11e le ,·0,e. si i: rlelii,.,. rivoluzionari, traduciamo per i nostri lettorato di coatinl!art la lotta. 111 accordo ri /'opuscolo dei Gleboff su/l'azione spiegata :dil- !..-ci~.uni ùt·l eon;;r-:s•o stranrdina- dai sindacati in <1uestianni della vita russa. rio. Fra i muratori ..: ma'lo,ali lo ~piriLO <li solidar:clà non ,. diminuito per nulla: oggi si combalt<' ro,1 lo stesso ent usiasmo, con la stc~,a cn,·rgia del primo !,;'iorno. Il voto iu spontaneo, unanirne. La questione finanziaria non ci imbarazza. Il prcsi<lent<- dcli"U11io1w Operaia cli l ·ster. prc~entc :1l!"a~~cmblc.:a. ha dichia- ,at0, che per la nostra località. il sussidio è a•1cora :J.S. ic•1rato. t· che intanto i padr1n1i verranno ·1 (1ii1 miti consigli. La :nag-gioranza deg-1; operai è occupata altrov•· e fra poco ,i troverà la,·oro anche 'tgli altri. così che non rimarranno che pochi compaj!ni ;,<·r son egli are e con1 rollar<·. l mnratori tutti sono an,isati ,.hc la pia.c:za di I.: ~tt-r ~ hoicot tata. Compa~ni, a·:a1.ti, a1·anti '. Il mo, ime11to sindacale russo. nato nl'i pcriud: rin1luz:011ari. ,eguiva. progredendo. J;11,t-den: <lei mov1mc11to rivoluzic, nano. Es,o nacque nel 1905 all"epoca del h 1,rnna ri1·oh:2iont: russa, poi si spense. per r;nasct:n: alla u1101·a ri,oluzione. qu<' hta ,·Q)?a , it toriosa. :,d mest di ic:bbraio 191;;. a l'cpor:. 111et;, cominciò la grande r,Yolu.c:ione. il 1n01i1.1<·t,o operaio non a. e, a delle gr;u, di r,.·_.;,.niaazioni jirofcssionali che si oc• c,q,as,ero c~clusi,ami:ntc dellt: questioni •klh Ctf,,~c.:operaia. Tutte le organizza• z1011i prr>ies~ionali Lrano state discioltr per le iurzc: di un ci<:co nazionalismo <· cìd mil•tari~m,, reazionario .. ·\ncht: quellrche a.n,·ano appoggiato l' imperiali~1110 ru,~u non i1:rono risparmiate. r : Delle \" edon- .l: Cattaneo i: lfarrana 1; l'.uui .?: ~loro- ~an 1; .\"egri 1: CaYazzi 1: \fuiler 1: .\fognato Cmb. 10 • '2.- --======= -------------------- Ma dojJo che ("imperialismo. l"autocra zia e d mili1ari,.1110 Jci tre anni di gnerrn ferero :wrirt ddin;t;\limentc gli occhi ,.1 proleu1ria10 r::sso. da quando l"autocra- ~ia <le?,:; 1.:,r f1: dchc.:llata. ti.ia nuova t:r" ,o,,e 11d 1110, imento opHaio russo. Dai primi giorni <h·ila m oluziont· di febbrai,.. ! 1 sit11azionl' caa1bit.. lt- organiuazioni professionali nacquero e ingigantirono rapidamente. Durante i quattro mesi che precedettero !·• ;,rima conferenza delle or:;-anizzazio1.i di mc•ticre di tutta ];i Russia. più di :ni:It ~indaca! i furono or- ;:-anizzati coli"adcf:On<C di du<: milioni di operai. Dal resoconto della commission .. per la verifica dei poteri. 96;; organiuazioni professionali furono rai)prcscntat•• a questa conferenza. I ~indacati conta vano 1.475.429 mtmhri: i_ fcrroYicri 11011 -.0110 compresi in qu<·sto numero. com<' r)Ure gli operai dtllc: poste ,. dei telegrafi. inoltrl· molti rappre~cntanti non potero 1111a:·r:,·:ire i11 tempo al congresso. 7.\\"El DLE:--:: 1.uzzatto C. '': Bianchct Ca rio 6: Trevi ,\ndrca 5: Bnra~lini F. 6; Spoeri Giovanni '>: :\kie1· Ru- ,lol 1 5; Sign~r J 1isd _:;: Tonelli l:Scniamino 6: Cozzi Beniamino 5: Salzi r-ranc. 2; lhrn::ra Joseph 1: Beni Primo 6: Dcza§( Gu~ta1 2: ~larin Gi. no 4: P. P. ;:; Valsangia- <"Omo I•. s: Bernasconi F. 5; e\. O. 2: Bura;.:-lini Giuseppe 2: Bernasconi C11h1erto 0.50; Ballerini Angelo o._;o: Sam1>ic- . tro .\ugusto 2: f.rci Eduard _;: ncrsacola I<. _:;: ~lcnzone Domenico 1 LOS.\~~;, : Sezione Socia1 ista s: Bcrtolo 1: Thonin Luig-i t: \[affei C. 1: C;,rrcra Carlo 0.50: Pat rocchi Secondo 1: Bo nardi 0.50: :\lazza Giacomo 1; Lenzi Jcan 1; Rimol- <li o._;o: i\. Be~hi o._;o; Corti Carlo 1: Vcrgn.1110 1; Cianinoni 1: :\1. D. 0.50: .\. :\faraviglia 0.50: Q. nac-hi 1: Charlcs ì\Iaffey 0,50. I.OSA N :'\ ,\ ; Sezione Sociali~ta 5: G. P.-rnc:t 1: Ccnier llJyssc 0.50: Pnhard L. o._:;o: T.. Ducret 0.50: Burnat C. 0.50; J. J aggi 0.30: Dcmierre 0.20; A. Chri~tinal 0.50: E. ;\f exilles 0.50; 1 :eg-ereL Henry 0,50; E. Groscl11de 0.50: Crausaz Constant t : Golien •Pierr~ 0.50: Annod John 0.50: Rcymond 0,20: Consrantin 0.20; n. Rusconi o ..~o: Rron Lucien 0.20: Jaquitr Lotti~ 0.20 • VF.VEY: Parlam,·nto Ott. ?7,- 18,50 tO,- Totale fr. 2599,15 ORGANIZZATI, se nei vostri sindacati vi sono degli aderenti ai fasci patriottici fra i reduci della grande guerra, domandate loro se solidarizzano con Pagine Italiane, che coprono di volgari insinuazioni i reduci proletari di Lucerna per aver versato la Ad -t\ 1Yl.ri svvi 1 LA LOTTA CONTINUA L'assemb'.oo dei 23 corr .. sentila !a rcla. zione ciel Congresso, esaminata la questione fin.an2li.ana e morale, decise di commua.. re la lotta e resister..: fino e che sa-remo spezzati. Se possibile, daremo maggior aiu. to ai serrati disoccupati. Siamo circo11cl2ti da un ,mondo di crumiri di ~'lli razza, ma noi combatte.remo sereni fino all'u!timo. Nessuno venga ad Amriswil a laq>rare. AL DISPREZZO DI Tun·1 Pubblichiamo il 1tome di questi due tiguri: Giudici Cesare. manovale, di Clusone (pro•.incia di &rgamo), perchè rifiutò di 1•3vorarc a Romanshorn. località non serrata, dicendo ai! padrone che i compagni lo avrebbero picchiaio. e poi venne qui ad <\m. riswil a far~ il crumiro. Faggioli Ignazio, muraiore, espulso per morosità e tradlmento. Questo muratore h:i sempre lavorato altrove. Ora che si.amo ~-rati è venuto qui a rare il crunùro lavorando 52 ore e mezza, e chiede di lavorare di \J>'iù. Oaco Faggioli, qua.udo tutto sarà finito e che si ripreoderà il lavoro. allora ti faremo fare il salto dell'orso. PRO "AVVENIRE •. Somma precedente fr. 1955,0.1, \Vl~TERTHCI,: .-\lberelli • 2.-- .\RBO~: :\loro:ii. ~aiutando tutti i compagni. partendo per l'Italia ribelle LI:--;TTI.\L: \°?tali. ,aluta11do i compa~ni 2; 1·:Clclwei~s t Tfl \l.\\"lL. G. Cattaneo 1,50: .\. Cen·asio 0.50; L. Bianchi 1.50: F. Colombo 1.50 • RII:. ·:,..:1-:: .\1?11Uvi Vittori t: \ ... !araui 1 : Hotta Sih·io ! ; Coni Fo.,co!o 1; Damatiro Luigi 0.20: .\lcugucci \. 040; i\gosLini Domén. 0.50: Dros~i L;mbt·r,o 0.50: .\l1ien Xlf. 0,50; Laita C:o,·an11i 0.30: .\Ioliaari 1.-- 3,- 5,- . f . . . D. 0,30: Reali1!i Cio,am1i 0.50; somma di mille ranch1 a1 serrati muraBosia !>. 1: :-;eh·;, F. ~; .\. tori. Bulgln·roni 0.50 tJ.- Nel caso affermativo, trattateli come Z\,\'EIDLE.1\": compagni entusiasti della conforenza Rai- conviene con avversari della classe openon i: i>.i1la Los .. , 2: Ccl mino : h <;11bte pc.che cifre si rilcrn che il :iv,tr<> mo,·imcn,o ,indacalc. p<r quanto ~io, an..:. si portò di 1111 colpe, allo stesso lin·!lo del mo,·:mcnto operaio dell'Europa occidentale. anz; lo sorpassò per gli scopi e per i clovt:ri che esso si pose, Le nostrt' or~anir.zazic,ni. formate durante la ri, oinzion..- e s,·iluppate nel suo ••iirito. diri~.:,·ano tutta la loro atti,·ità 1cr,o J"allarg-amcnto ..- l"approfoJ1dimento di q11c.:~tari,oluzion.:. In questo periodo rii ol11zionario ed in piena lotta fu imp.:>ssih;tc- alil- organizzazioni operaie rus- ,.,. J: mantenere la neutralità politica 1 cr~o tutto il mo,·imento ri,·oluziona.rio 1!t·l i•rok1ari llO .. \l contrario, col pro- :.:-rc,-,o dcll:i rivoluzione. esse accentuani:10 la !or,> !on 'I per la !iherazio11c com- ·,1,·ta rh-l!a cl;:s~e operaia. dalle catene ,Jt-1r:mpcria:ismo e del capitalismo. I sindacai i 11<':ttrt non c~i,tettcro in Russia: dappertutto si d;scute,·a di politica. ogni ~ rganizzazio11e profcs,ionalc realizzava ,li una maniera o cli un'allra gli avveni111cuti della ri,·olllzio:ie. che proseguiva il ,,10 cammino. Iu tutte le elezioni \·i fu lo! ta di partito, nelle: ri1111io11di ei dclc- '!ati. nelle confer.-nze, nei congressi. Anrhe i nostri neutri. i men,cevichi. acquit'lrono la conYinzione che non si po- ' cya cacciare la ;10l1tica dai sindacati ed c·s~i org-anizzarono i loro gruppi di partigiani nei sinda,'t~i. al fine cli presentare le loro opinioni politi<'hc nelle org-aniz- :!azioni professionali. I delittdi ellarestaurazion borghese ungherese Quando i comunisti ungheresi, ~11idati <la Dcla Kun. la,oravano alla trasformazione economica e politica dell'Ungàeria. il giornalismo affaristico borghese non ristava un giorno dal descriYerc ,cene di Lerrorc e delitti imputati ai comuni~ll. ma che esistevano solamente , t.:Ha penna dei ,·ari pennivendoli be•• ;,cnsanti. Oggi i," .-ce. che il capitalismo cd il militarismo ungherese fa la sua Yenclt-tt?. più ,anguinaria su quei nostri compa~ni d'idee. esso giornalismo tace. \cil"csta1e <lei 1919 il tenente Bibo e r ingt•g-ner<: :\Tiiller t:bbe:o a disputarsi in 1·n caffè di I!udapest. li :\liiller, es- ·cndo entrato nd caffè con un garofano ro,~u all"occhiello. fece montare su tutte le furie il tenente Bibo. che portatosi r1~.,a11ti al ~io,ane ingegnere. la schiafCii ui,ic,ali france-si. prc~enti al fatto, mi,cro alla porta il giovane :\1 iillcr. il quaic ri,·oltosi verso il tenentt: gli disse che c~li e1·:1. « un buono a nulla,. Verso h, fine di febbraio di quest"anno, quai<:ht· i;iorno dopo l'assassinio dei due redattori So:nagy t Bacso. l'ingegnere .\I iillcr. in compagnia di due suoi amici, cenava a.ll'Ilòtel 13ritannia, gran quart·c~,· tleg-li ufficiali Jet distaccamento Pronay al quale apparteneva il Bibo, che :. 11110dei rt~ponsabili dcll'assassinfo dei clue redattori. L"sccndo dall"l!òtel. l'ingt:gnere Miiller ·ò i suoi due amici furono invitati da ufficiali ;i 5alirc _su una automobile. elle t·ra fuori. !,L,lla strada. vicino alla porta tki Ristorante. Furono condotti alla casnma di Kelcnfold. .':ella camera del procuratore del!' i- ~!\!.,so distaccamento. furono interrogati ù.1 un certo dottor Kiss, che li schiaff e~giò. li tenente Bibo si piantò di fronte ali' ingegner i\!iiller dicendogli: « Sei tu. carogna, che mi dicesti di essere ua lJl:0110 a nulla •· E con un colpo lo stram:uzò. ;il suolo. Gli ufficia.li presenti tolsero in piedi il po, ,·ro :\I iiller t lo sostennero in faccia al Bibo. che continuò a batterlo. · 1.· inr,:eg-ncre. l>anguinante da molte ferii<.:. quasi pri,·o di sensi, rivolse parole <li incsprimibilt dolore al tenente Bibo. « Padre Bibo non battermi pit'.1così, siete cosi forte . Ebbe appena pronunziate que;;t·e parole che cadde a terra tramortilo. L'assassino. stanco di battere. si ripo!>Ò qualche minuto. Poi. dato di piglio ad un arnese. nel medesimo tempo e;1.• un caporale prendeva uno stivale del dottor Kiss, ricominciarono insieme a battere il J)O\'cro ~ltiller, mezzo cadavere. fin quando il procuratore disse: .1:,a, la. non ,·orretc mica rompenni gli sti- ,·:i 1;: , . il Bibo parti. I tre gio,ani iurono condotti in tre celle separate. Tutta la Dotte si udirono i gemiti terribilmente straziauti elci povero 11 iillcr, p'liché, come ~c 11011fo~sero sta:e sufficienti le tortun, già intliHagli, il secondino Takaes, acc-0rnp:1_.!'n:,toda nn caporale. entrò nella .:dl~ dc! ~1iil1,·r. e lo batterono per gran pane clèlla notte. rir,osandosi per pause ,. , •cominLiando il matti:10. Il g-io,·ane :\liillcr rimase tre giorni ',l";i;:;1 fac0ltà ili conoscenza nella caser1:1;,di Kclcnfolcl. Gli fu impossibile mang-i:1 re o hcrc q 11:tlsiasi cosa. . sciplina. Il Comitato centrale della serrata /w invialo alle sezioni della Federazione mw aria una circolare con la <1lwle spiega più dettagliatarnente ìa situazione, rileva i pericoli e le conseguenze ;,!ral'idi una e1·entt!aie tattù:a errata e dà istruzioni e consigli circa il da farsi. Da queste colonlle noi ci limitiamo a raccomandare vivamente rù comvcgni tutti _di legf!ere attentamente la circolare stessa e di seguirne i consigli. di lavoro, sape11do di avere di fronte uno raia. massa sconfitta, lr,cavace a rialzarSi co11 - Gabriele 1 :· Dotti .\bbondio 1; Lunghi Otto 10: ('1urano X. La di,·isione in ,c110 ai sindacati di me- ~ticrc ebbe per n:ha la tliff ncnza di veduta sul caratter.: dcll;i rivoluzione e l'av1·er.ire del prolt-taria•o rns~o. Gli uni prendevano a com;,;to di .:011:;ulidare le conquiste clella rivol11zio11·• di fchbraio. cio.: a dire il rcl~rnc dl·mocratico. gli altri opinavano che la rivoluzione bor1.(hcse di febbraio clo,e,·a trasformarsi in R[\"OLt;ZIO:\'E SOCT·\l,E e che, di ,~on,cgucnza. 1ut i ~li alt i della classe ,1peraia dovc,•anu t·ss::rt· diretti dal lato clclrestcnsi0ne ck!ia ri,·olllzione e della 1ras formazione in r· ,·0l nzion•: sociale. Gli avvenimenti che ~eguirono dimostrarono che qucst"ultimo punto di vi,-1a era il più giusto e clw i siPd,1,ati operai do- ,·cvano rivolgerl' tutta la loro attcnzion..- ,ulla t ras forrnazio•H· fo11d'lmc11tak drlia La terza notte ,·enner.") 11110,amentc in automobile e lo portarono via. _"',.yeva perduto già un occhio cd il suo corpo en una sola pi:i!;·a purulenta. Nel percorso il :\[iiller perdctL..- spesse volte i sensi, ma il ~l'condino che lo accompagnava tenlaYa ridt;;tarlo torcendogli e tirandogli i capelli. Infinc:. qualche ora dopo il po,·l:'ro compagno ~.r iiller potette siu~gire alle infami torture. spirando. Lotta COJlilOOiosa a San.6allo (epe) Dopo Quel eh è successo, i. .. bra. vi caf}imastri credevano che i muratori e ma11ovali tomassero curl'i al lavoro. /-lt111. 110persino telefonato a/ segretario operaio chiede11do se siamo pronti per martedì 25 corre11te. R/sf)ose che gli operai 11011ha11no fretta come loro, vregandoli. . . di calmarsi. tro imvosizloni bruta/1. Per questo ,no/ resisteremo. fino agli estremi. I cavimastri ci ha11110scritto, dom1mtla11. doci se eravamo disposti ad acce/fare le condizio11i tli lavoro proposte dal Go1•cr110. Risvontlemmo, che J1on couosciamo le del. te condizioni e e/re ce le sotfopo11essero. Essi. i signori capomastri, ci ~·e11go11v0ia11 vlwzo incontro ver entrare i11 trattative, e 11oiabbiamo loro risposto, per ora. e/re 11011 abbiamo vremura. Oggi come ieri. noi edili di Ginevra te. niamo alta la bandiera delle 48 ore e l/Ue/. fa de/l'organizzazione di- e/asse. Comvag11i t11tti, chi oggi si batte, 1ie1w al. ,a la digrutlÌ ed il prestigio delle orga11izzazio11i 11ostre, var renderle forti e te111111l, 11crle viri gravi e ra11,11d/.iJOl-tag/iesocta/istc. Muratori e manovali <li lingua tedesca ed tta!imw, rimuti in.sieme i11 comizio, deii11t• - rM0110 invece di C()/llinuare la lotta ris<>:11li. verchè smmo che d(r varte loro sta la ragio11e. e fara1111011110/1111Qsaucerificio a,1. Soli, ,1are1110/111/0il nostro e11/11siasmo e /a liOSfra fede, vcr il trionfo dei nostri di. svezza, 110n iii<. ritfi. 1 buoni ci aiulcra11110nella /offa. per - com vur di l'incere. /·i11 che la fame IwJi ci ghenmw. A vanti s.em11re. Leggete I' 11 A vanti,, c:/11e• ssa è giusta. Noi vinceremo. Viva la solidariet1i! Viva /€ ./.Q ore! ' (8.1 Biblioteca Gino Bianco Il prolBtariato diScinff usa ., . l:lianchet Cado 3: l:knia111inc,To1H:lli 1: l,allo .\lichele i: F0ntana Giacomo 2: Casanova Orlando 1: Berzozolo L. l.a piaua Jei I lerrenacker t:ra comp!..:- ; : CasanoYa Co,,tantc 2; Croci tamentc stipata. La1·oratori s,·izzeri e la- Tor,i Ciuseppe 1: t llkgibilc) ,oratori i:aliani erano accorsi m numero I: E. Sab: .!; \iarin Gio\'. ~traordiu.irio per provare la loro solida- -, :\la:ll"-a Pietro 2: Fcrrari r:rlÙ coi compagni muratori serrati. C11eti110 2: ~lcnzo11<· Domenico Primo oratore fu il compagno Giaco- 2: \ .,Il, !>0111e11ico 2: \"ignola 1110 \\"oli. ~cgn·tario della federazione ! : I>. \'a Ieri o 2: l'o,·anchi :\1atc~silt. che con forbito li111;uaggio espose n,, 2: F.1tu,1 l;g-hctti 1: Ca111 ,dlc,co k ragioni della lotta. Rbbe ,a1w\'a Cicl\·anni 1: Ro~si Giupa roi<· li aspra rampogtw contro la po- ,t'PI" .! : :,lo··cni Pasquale 2: litica di rnin:,cce e di cspubioni scguiw Cc1:01·,bo Fr~ncc,cu .?: t:aindal g/Jn :-no frdcntil' contro gli operai cc.! !,ari11> i ,ni'-!:i 2: ~peco Cins. 5: , ,ocialrsti 'taliani. I11ci1ù caldamente gli '1;1c;;,h:tl" l ;',: nraccini Simone operai a ,c:·,an una giornata di lavoro t: <c°Om(·lli CiuSC'JlJ)C 2: Luzlll pn, ,h-gli -,ciopcranti " ad o~pitare i •. itto (~im,t·ppt· '· lkrsacola. ba :nhi111 delle Lunigli,: più h1gog-11osedri l~o<lolfo 2: B~ni Primo 2; Sa111111urat0ri L mano1·ali. pi<· :·o \ l'Ctis10 - . "\. ~- 2: \ggin11St· poche parole in italiano il ~e- :\ 1a,:1.0Lti Frane. 0.30: lh1ragligrdan0 del 110stro parti~o socialista. 11i (l,1i11to 1: \rrigoni \ rnol1\I con,izio era intervenuto 1111 buon do 1: Ucrnasconi F. 2; Gra11crbo di poliziotti come rapprt:sentanti ziadci G. 1; \'alen,i Cas ari 4: 11fficiaH più i11,dica1i della co11federazionr Colombo Sant. J: Schutz F. z democratica. Tfl.\ T. \\"l I.L: Calli (~. ~truttura economira ,l(•l -·~t"ma borj!hcQuesto è ~o;o uno elci tanti feroci delitti della rcsta11r;tzionl" horghe;,e militarista ungher<"sc. alla qnale contribuì il governo itali:u10 a mr,,o dr! colonnello Romanelli. Compagni. ricordiamo. s. sc russo. La Iios1ra /J1temazior1a/e dei soldati og{. La lotta per l'inilul"\IZa dei partiti nel sce in vara/lclismo fraterno col socialismo nostro movimento e per l'influenza dei ~indacati stessi ~tdl"indirizzo della rivoluzione appan'l· ~oprattutto alla conferenza dei sindaca,i op<"rai di tutta la Rus- ,ia. Tl principio della dominazione della borghesia russa in tutta la vita ccono1•1ica•e politica del p;te<c. determinò una lin:-a di eo11dot1a d"un {;rttppo di organiz;·a.zioni profc-s~ionali. assai solide in q11t·I 1110111..-ntoe. sopratt11110 dei loro caio3,5o pi. Cn poco più della metà dei deleg-ati 1,- intervenuti alla confcrrnza mostrarono cutta,·ia l'incertezza del mo,·imcnto nel Essa ri11forza con 1m intervento scaturito <lolla libera vo/onià di una falange di cittudilli iI1 rivolta contro il ma/e, il grande par. /ilo che è per noi quello del/"ordine come quello della verità. Essa I" aiuta co11 tutto il sua peso. Essa gli aggiunge w, riff.esse> mo. raie, 1111 prestigio che è stato realmenie pagato cor1 <lel sangue. Essa _gli apporta le sue grida, le s11eferite, le sue agonie vrolo11de e ,l'incubi. lucidi sofferti l.aggiù. per riiare il mont/o <la/I.e sur vrofondità. F. si pres.ero anch..: loro la pioggia, che , .:n1va ~iù a '>CC :hit·. Tota!, ir. :.?081,52 paese (Continua) ENRICO BARBUSSE.

~===============================.::.=--===-==-~---===------"------.:;.-----;;,_-==....;- Una lettera ineditdai alla :moglie di Rosa luxemburg Liebknecht rulJClao. haw10 or.ai misero e scarso ci.bo. I) ;,,.l Co11gresso di Ginevra mte.rveJt11 e, Vengono frustati senza riguardo, tira.no, ù... espressamente •nvitato, un rappr..!sentante dclb « Naiz1onale ». ramo ogni possibile carro, e vanno presto 2; Quel rappreserntaute, pieno di stofia in rovina. a, vocatesca, promise, a nome della « Na- ·7 utti conosco110. tutto u proletariato mo11. stclla1o. che la protegga da tutto ciò che è AlcUJÙ giorni ta, dunque, ,enne avanti un zioniale.». l'istituzione di tre segretariati per &ile conosce ed ammira e venera Rosa piccolo, triviale, pruuroso. carro con sacchi; era tanto Pieno. che i i reduci 1i.n!svizzera. J).lxcmburg, come fervente socialista, come Ella ha colto nel parco di Ste~litz un bel bufali non potevano passare !,a, soglia della 3) Il Co1rùtato federativo di Losamra dt:- Lagratitudidnellapatria // compastno Diflo Rondani. iRteressato dalla Lega proletaria, presentò al Goveru., l'i11terrogazione qui rivrodotta, alla <JUule i Ministri patriottoni <iI1110 risvosto com.e sempre rispondono ai lavoratri che dissant Il Id t I 'd ti b ci~. nella sua penultima riuniOiJe. di far a;,niale divulgatrice del vensiero marxista, mazzo di bacche nere e rosa-v;:,Jetto. Le por a. so a O e 1e Klll a<va. ltn PO ru- guano: 6v ve'11.irem !svizzera, per un gfro di propacome rivoluzionaria indomita, come martire bacche nere sono o di samb~1co - !e cui ia'e, oomlnciò ,1 battere talmente R"li ani- ~an<l:t, 1'1stesso avvocairo della « Naziona- « Il sottoscritto chiede di Lnterrogare i tt>bilissima; ma fJOChi ne conoscono /'atti. bacche pendono in grappoli pesanti e folti mali. col grosso manico della frusta. che la le» per combattere « gli sleali nenuci del- Ministn ck!I Tesoro e degli Affari esteri, per iitci letteraria. fJOChi, solo quelli che ebbero ira grandi foglie (certamente Ella le cono- guardiana, mdi~nata. gli domandò se 11011 la FederaziCllle •• che saremmo noi. saipere se aon èredono doveroso di effet1' fortull.(t di avvicinarla, di conversare con sc.ç), 0 più probabilmeme so11o di ligustro, LWeva piel:I di QueR"lianimali! " Di noi. uo- Ben venga! Troverà pan~ per i suoi tuar.: il p,a~amento delle pensioni privilelÌ. Ile conoscono la vrofo 11 ,dq sensibilità, 1a sottili e gr:iziose panocclùe con lunghe fo_ mini, nessuno ha pietà! . rispose con sor- donti. (l'Av.) giatc cli guerra a1 residenti all'estero nella plSsion~ per l'arte e ver la natura, il tenero glie verdi. Le bacche violette. nascoste fra riso ma'igno. e battè più forte. • • Gli an.i- moneta del -paese dove essi si trovano». e delicato amore ver tutto ciò che era mÙ- picco!, foglie. possono esser bacche di mali tirarono. e iinalmenlc pass1rono. ma tl!!"or ff i den do // Governo italiano, tenero deili i11teressi ~a e voesia: poesia scritta o cantata, poe. nespo'e. Veramente esse son rosse; ma in uTio sanguinav>l. «,) 1 :1 dei "dife,nsori della patria~, d fatto riSp011ji vivente negli animali. nell'uomo, nelle Questa stagione inoltrata. un po· già matu- Sonitschk,a;. la pelle del bufalo è prol'or. 11 redattore di Pagine Italiane, stordito e ,lere dal Sottosegretario per il Tesoro in (iante. Pochi sanno che quella donna, 10 re e marcite, sono spesso violette; le fo_ biale per grossezza e resistenza; ma Quella co11f11sodalle direttive chiare f!d i11ciSive da- westa 11w11il'ra patriotticll: 41 aIe predicava la rivoluzione e 11011avreb. gliette raissomigliallo al mirto. piccole, im- si era rotta! Du r.ante lo scaricamento, gli te dal Co11gresso della Lega proletaria, sve. " Pjù volte è srata sollev.ata J.a, questio- /f esitato ad affrontare 11110 mitragliatrice, punlite. al'.a fi:ne di m1 verde scuro. e pc... animali st:wan traaquilli. spossati, ed uTio cie IIcr ,Iua1110riguarda ì rrmvorti colle or. 11.e del pagamento alla rpari de~li assegni di aidava in estasi ad wta sonata di Chopin. lose sopra. ruvide in basso. che -sanguinava. irua rd (liva intanto da,yanti gmnizwzioni sindacali, corre ai ripari a ma- guerra dovuti ai nostri co11J1 3zi0111aliresi9 commoveva ver un fiore//i11o. Tutto ciò Sonjuschlrn. conosce la • Forc.J,~tta fune- a sè, avendo sul suo muso nero e nei suoi 11i levate e dichiara che « per tagliar curto denti all'estero. Il militarismo eont:ro i dise:rCOPi L'on. Rondani ci rimette il telegnaa.- JUa niviatogli dall'on. Bonomi, il quk gli comunica che « per concretare le norme richieste il termine è prorogato a tutto giugno». L'on. Bonomi. durante la crisi mininoriale chiusasi or ora. aveva annuncia'ÌO dalle scalinate del palazzo reale, all'aspettante popolo italiano, eh' egli avrebbe composto un governo di « riforme ardite,. I bacati giuocatori della scacchiera politica della decrepita Roma ànno Hl· flitto all'on. Bonomi un irreparaÒlle scacco matto. Cosa fatta capo à. Ma se l'ex compagno fosse riuscito a gabbare i suoi avversari e ad insediarsi nella pollrona riscaldata dall'on. Saverio Nitti, uoi pensiamo fermamente. a giudicare dal tempo che si è preso per non risolvere nulla della questione dei disertori, che le bue « ardite riforme» sarebbero restat,c alio studio per lo meno durante tutta la vita del suo fallito ministero. AdeNe 1·0.11. Bonomi è costretto ad andarsea~ i noto soltallto ai pochi. che ebbero la buo. sta» di Platten? Può 111andam1elo o por- dolci occhi neri mi'es_pressione di bimbo agh equivoci, anche noi impegni.amo i soci • u di essa il Tesoro hai portato ratte~- Nl sorte di bazzicare con lei: è 110/0 adesso tarmelo? Oa,rlo m'ha detto m1a volta che piangenk Era proprio l'espressione di un della, Fe<lerazio11c ad i,scri1·ersi nei rispetti. to suo esame; ma per Più ,r.a,gioni si è do4 tutti coloro, che hanno la fort111uI di leg_ !-O ha letto a casa. Le poesie di Georgc son bambino. che è sta to duramente puaito. e non vi Situtaca1i di mestiere e le sezioni ad e. vuto constatare che I-a. questione noa pote- !!."TC le lettere, clie ella srriveva dal carce- belle: Adesso so di chi è: « E solto il fru- ne sa il perc h è, e non sa. come sfugg1re a.I s11e//ereQuei soci che nelle lotte economiche va che rJ.SOlversi negatLvamenle. -~ regalando ai disertori una nuova proro- •., .,, ~iroJhiJimi. scìo cereali rossastri» che E!Ja spesso re- tormento e alla brutale violenza. 10 ero pre. del vroletariato faram,o overo di crumi. « lln,fatti per principio, sul quale sembra ga di un mese. Ed oggi noi siamo lieti di /loter offrire citava Quando pa:sseggilalvamo per i oampi. sente e l'aitimale mi gua rd ava; a me oor- raggio•. non possa SU3Sistere discussione. il pa•ira- Il maestro cli cappella· è cambiato, - qui, allr 11ostre compagne e ai nostri com- Può. a,Jla occasione. copianni il nuovo « A- revano !e la<.'Tirne.Eran le "'sue" lacrime. e il nostro Congresso IIOJI avesse vosfo me11to di tutti gli assegni liquidati dallo la musica non cambierà così facilmente. painl w1<1 di tali Lettere. E' diretta alla madis »: amo tanto questa p,oesia: - natu- Non si può fremere phì dolorosameme per la questione e 11011l'avesse risolta, radical. Stato. dc,·e cffettua,rsi in lire e dovrebbe 1n Italia i ministri - meno il presidenèe compagna S011Ja Uebknecht, la moglie del ralmente grazi.: alla canzone di Hugo Holff. il più caro dei fratelli di quel che fremevo 111e11teil, direttore di ?,agine lta•liane non vi :<vvenirè nell'iìn:t~o <lei regno. - si cambiano spesso spesso. e son semnostro eroe, del suo amico; ed è mw pagina. - ma non l'ho q1ù. Legge a!noora 1-a « Le~- 10 llella mia inwotenza per quc) do'or.:. Co. avrebbe f)ensato come 110n vi à mai /onta- « Se si ammettesse deroga a tale princi- pre gli uni uguali agli altri, anzi riteda cui spira u11 vrofondo senso di ummrità, ~cnda di Lessin._tt.? lo ho ripreso nuova. me son loiitani. come sono irraiigiuii.:ribili e na111e111f)eensato Ouam'egli oggi scrive, i11 pio, è ovvio che dato il fluttu-a're del cam- niamo che si cambino ad ogni quarto di pe d "' · '·ber· di as 1· d 1· R , , , lnua appunto pcrchè si assomigliano t•tin cui ogni parola è il grido d'amore e di mente !a « S10ria del Materialismo • di r uu ~ u J ver P co 1 e a umerua. forma imveg11atlva ver i reduci della Fede- hio, verrebbe a mairifestarsi' ul'l.'31continua O l d là I ti come tante gocce d'acqua dell'iste ... letizia per la vita, per la natura 1 che ne cir. Lan00c. e sempre mi rinfresca e mi dà vita. , uanto diversamente spen eva · il so e. razio11e.. 11011è che una chiassosa manovra incertezza sull'ammoota,re delle somme che " mare. .'\desso il nuovo ministro della conda, ma è anche il sospiro. Il genù10 dl Vorrej che lo leggesse ~1J1che Lei. saffiava LI veJJ<t.o;com,: eran diversi 1 bel persoaale, pere/tè i due Congressi della Fe. lo Staito deve pagare. illlcertezza di citi gli g-ucrra avrà _ per giustizia _ anche liii u11·a11ima.che rnole la libert,i ed è incare. Ah. onilschka. ho avuto Qui un !(rande suon.i desrli · uccelli O il melo<lio~o clfraimari:: derazione vatrlot/ica non à11no mai 'sfiorato stessi bilanci verrebbero a risentire. diritto a studiare la questione dei reniuata. che vuole la liberui e la giustizia e dolore: nel cortile. dove pa.sseglt'io. vengo. dei p:u,tori. E Qui. que!>ta città triS t e e str a- t'argoml'nto e Tl-011 ,i11110preso dl'cisio11e ve. « Ma a prescindere da ciò, e coru;iderata tenti e disertori all'estero, e così non è l'amore ver s~. per gli altri 11omi11i,JJer gli no sovtnte c:u ri di milltari. cariclù di sac- n.iera, la st aUa inNnfita. 10 schifoso fieno runa. Ja rilevante differenza, del cambio tra la dif{icilc predire che il mese di giugne animo/i, ma vede sè e gli uomuù e gll ani. chi. o di vestiti da soldato. o di camice ammufiito. mescolalo ali.a paglia ma r cia, gU E' nella vecchia co11s11e111dùiedei capi ma,ggior parte delle divise estere e I.a nostra non sarà sufficientemente lungo per urna/i. perseguitati, battuti, percossi a san. spesso con maccJ1jc di <,:ani:-n..e. \'engO'ilo :>rriblh uomir\i st ranieri e i colpi, e il san- del/a FederaziOJle di fare e disfare senza il lira, differenza che va a nostro grave svan. ~oh·crc i poi:i d erosi_ st udi, di modo cbe «u~ cli~ cola dalla fer1'ta ,·re-~·• O nu·o c·~ da aspetiarsi in sul finire del meec' gue, e soffre. l' si tortura nella sua fmpo. q1ù scaricati, distribuiti nelle celle. rartop- " " " .>Va, • · · e onse11so e /' approvazioue dei suoi soci: taggio. il pagare gli assegnj in vaàuta alta. O b · I · t · t Ilo' 1111anuo\'a proroga. Vive anche lo StaM tenza. nella sua brama di giovare e nella oati. poi rimessi nei ,;arri. e portati a, mi- P vero ma 0 • mio povero. ama O ira e · Angelo Monti mandò alla chetichella la pro. cqm·varrebbe in sostan•,a a ma.........,orare g11 N •=·-. ""' i!aliano di proroga in proroga, un ,., consavevo/ezza di no11 /JOtere. lltarL lJltnr.amc1tte venne uno di questi c.tr- 1 oi ~iamo Qui ambedue tanto im1>0ient.J. e cesia contro ram11istia ai diSerlori; Tito assegni dì lilla quota, vari.abilmente per me- per aiuto dei collitorti politicanti sotw Di 1wII potere. i11 QueU'lstantc. Il vrolera- ri. t;rato da b!tfaii anziche da, cavallii. Per l'i senti<llmo ,miti nel dolore. nella impoten. Barboni i11Jf}eg11a tutti i reduci della Fede. se, corrispondell'te alla, perdita della lira S1I la croce di Cristo, un po' per aiuto del& . _.,, . ,_ 1 1 li ~a. neila brama. d E · S bor riato moi..,,,ale, mfatt! be11 sa quanto elw a prima vo.:a \idi da vicino ta'i anima;_ razione ad orgauizzarsi nei sindacati, a. no- J,e v,afote straniere, concessione questa che g-uar ia regia. se vive lo tato - abbia giovato alla causa delw libertà, della Sono più forti e più larghi dei nostri mui1, Intanto i Prigion,kri avevruio u.u gran ùa mc suo. Attendi.(Jmo, sorridendo, che il ca. costitlùrebbe tm trattamerrto, di fawore verso g-hese. possono ben vivere, proroga dopo giustizia, delramore, dell'umallitd. con la sua con teste piatte e coma curve e ;>iatte. e iru·e intorno al carro. soa,ricavano i sacchi va/ier Laudi di Zurigo, il capomastro Maz. i 11tostri co.11i11.auonalaill'estero in confronto proroga., i nemici del1a patria annidati viJa e con la sua morir. c""~ù ra~omigi;anti alle nostre pecore. ne- r..::sa11tie li trascin-avano in cas:1,; ma il sol- zucchetti di Los<NI✓Ia, vresidqnte della Fe~ di quelli residen11 in ltaHa. nelle fresche contrade dell'ospitale El-reCENO, SE. d,Jto 11i1sc J ma · e'le • I d · oaJ · zia. Questo è il raooionamento più pre- rissimi, con "randi occhi dolci. Ven,ono dale iu 11 · ,asc ,e ei zom, " ·o R Il d" G' Ri · rt· p I' bbe d" .,. ,. = .. eraz1 ne, ame a z mevra, cci t , er contro erario verre g:ravato I fondo a cui arriva il corto intelletto dei ••• la RumenJ·a. son trofA, d·1 rruerra ... I sol. pass.:ggtava a gra ncti passi per ù cortile. M t · · · · ut t '"l" del - · ndiff h '"" ,.. on re11.\·,1 caporwm li us riu,i t-ascu, un onere tutt'altro che i · erente e e e campioni del burocraticismo e della pesorri-1e<vae iisclùa,a a. bassa voce una ca11. zonaccia. E t11tta la meravigliosa ,zuerr.a mi passù davanti agli occhi.. .. Ed ecoo la· lettera. che è del diccmlve 1917: dati, che con-docono i carri. racoontaaio che Carissima Sonitschka, . . . F.' gitJSto un anno che Carlo è ri.Jt. chi.tJSo a Luckau. In questo mese ci ho pensato spesso. e proprio un anno fa Ella era da- me a Wror.ke ed abbiamo intto il l:clera molto faticoso pigliare questi animali elvatici. ed ancor più difficile è s::rv1rse. ne 'J)el' lavori pesami; essi sono abih1ati alla libertà. l..J batlev,m10 terribilment.:, sicché vale per essi il detto « vae victis ~- . . Solo l'albero di Natale ... Quest'anno me ne son a Breslavia Sii dice che ce ne siano a cen. fanto comprar uno, ma me ne portarono tinai~; abi:tuati come erano al buon pascolo uno mlsero, con pochi rami. da non con- $c:-in ,>resto. L'abbraccio. So1tirschila. Sua ROSA. oniut!><:ltka carissima. sia cionullarneno tranqcill;, e serena. Così è la vitn e così bisogna prenderla: valorosamente, impavidi, sorl'ldent'i. frontarsi con quello dell'anno scrso. Non so come metterò su le otto candelette che ho comprate. E' il terw albero di Natale. che fo in veste da carcerata. ma non la prendo tra~camente. Sono tranquilla e serena come sempre. Ieri stetti sveglia a lungo; prima del tocco non posso mai a-0dormentairmi. ma devo coricarntl g-ià alle I mbee i; I i n ridevIo i t rue eh is ti 11 F,1sc10 reduci di Basilea. dime,t.:ndol>i in massa darla Feder~ne iag-otto. Inviò al Comita1o Centra.le di Losa.una questa. lettera: zionale • furo.1<>durante I,; ele-Liooi del no. ventbre gli oppositori più violenti del Par. tito sooi'31.'ista.e nell'alta Itali.a, e nel Mez. zortomo. e nei collegi del Salvemini. dieci, e allora ""'""' all'oscuro. 8'-"ea .r "ag w· 920 - .... ~ u,,.., 1., · g I • Le • Pagine lbail:iaine» devono saper quc. Ieri, dunque, pensavo: Come è strano che io vjva perennemente in un'ebbrezza piacevole, senza alcuna ragione spectaJ]e. Qui. per esempio. giaccio in un'oscura cella, sur im materasso duro come la pietra; intorno ::,petL Federazione Italiana Reduci dJ g~rra sto a PWtfoto, perchè non -affermano che la Ginevra. Comunichùtmo a c~desta spettabile Federazione, che nell'assemblea temttasi. il ?..li m. s., questa Sezione ha deliberato di to. a me. in questa casa. regna l'usa.to silenzio da camposanto; par d'essere in una tomba; gliersi. dalla Federazioue per il motivo e/IP daUa finestra si di.segna su.I soffitto il ri- 11el Congresso temao~i ultimamente a r,;. flesso del fanale. che arde turta la notte n.evra, i è i·o/uJo (sia pure federafivame11- • Nazionale» è aoPolitica•., ma co! fare di impavidi, dicono che « -fil Nazionale è apo. liuca nel medesimo senso in cui è ap0litica la nostra FederM;ione •· Ora, il direttore di • Pagine Italiane• è andato ;i Congresso di Ginevra per sciorinare il « SUO • pro. l?'ramma polltico. lo à voluto pomposamente teJ associarsi ad una Federazione politica. esporre nd'c colonne del giornJ.aJJedel tipo- davantJ al carcere. Tratto tratto si ode il Fi11chè si tratta\'a di ESSERE COMPLF.. ~rafo Gras i: e. se questo non b4stasse, lo cupo. iont'ano crepitare cli un treno che pas. di Bie1111e, i reduci vrelini di Locarv10 Pre. certamente u.on era, nelle intenz.ioni d~I le- litica borghese italiana. ~e11tino la loro brava domanda d'iTlscrizione ~islabore di accollar,gli, avendo stabilito in ai slndacati operai! E se non ri.di di che rider suoli ? ~ 6 1 una determinata cifra t11 lire l'ammontare delle pensioni ed 11 consesruente onere di bll'aincio. Co11te11lo ed incoraggiato di aver risotto « Lai presente risposta è il non senso co1i uno dei tallt:i trucchi di nome dell'on. M.inistro degli varote, di cui sono maestri gli avvocati, il data anche a Affari esta~i •· per il Tesoro. redattore di ·Pagine Italiane de111mzitz lu violenza che la Lega vroLetoria si propone di perpretare col premere sui sindacali , a Il S. S. di Sfuto Tutte le pretese ragioni opposte dallo Stat11 richiederµ dai, loro organizzati reduci che italiano alla domanda dei reduci som, raeSC[III0 dalla Federazione• perchè questa • 1,011 è patriottica • e TALE .4 SSERTO NON E' CHE UN FALSO. gloni d'ordine burocratico e finanziario, le 011ali rienirano esattamente nella me11talttd cki Mlnistrt borghesi e ttegli interessi di un La moti1·azione principale della Iwstra "· Governo di uno Stato ca.pllalistico. I.e ma. chiesta ai sindacali è che « LA FEDERA- dri, le do1111ei, figlluoletri dei reduct proleZIONE FACENTE CAPO A « PAGINE 1_ tari àmro assaporato, ci.fl(fue lunghi anni. le TALIANf. », PUR AFFETTANDO 'fEN. amarezze della PliL fm>incibile miseria, ù11. DENZE OPERAIE, AMMETTE NEL PRO- llO ba/tagliato non rare volle colla fame e PRIO SENO REDUCI APPARTENENTI versato /acrime cocenti: dn dovuto soste. ALLE OPPOSTE CLASSI SOCIALI, MAN. 11erele sofferenze Più aspre, i TJlù crndt se. TENENDO I FASCI SOTTO LA PRESI- crlfici. OENZA DI CAVALIERI, DI INDUSTRJALJ Lo Swto borghese liaJJaito si è ~•atvato FD ALTRI ELEMENTI BORGHESI» E rwn dalla sue distmzione grazie 1111lcamente a. veugu l' avvocate/lo pagineftista a far /1ri/. lare di111111za1gli occhi degli ingenui lo sI1eccltietto del • CHI LAVORA MANGIA, CHI NON LAVORA NON MANGIA ». Veda gli immani sacrifici della vovera /,!ente in. f!ar111atae tiranneggiata. çlunta l'ora di rivarare, solo i11 picco/• oarte, a questi colossali ed imposti tributi Eppure tutta la quistione dei nostri disertori, insieme a quella <lene centinai& di condannati dei tribunali militari, puè essere risolta ~on un solo articoJQ fii legge contemplante l'amnistia comp1M per tutti i così detti delitti di guerra. Coritn;> tale _S()h1zj_one 1 la più b.rt'f~ ~ J;i più radicale, è lì per latrare rabl:ii.- samente nei corridoi dei palazzi ministe- :·iali la canea degli impiegati che ànno le ~timmate della delinquenza militare, aspettanti ancora che il Messia onanista• Fiume scenda nella Roma dei Cesari a instaurare la dittatura della sciabola. Per fregare il proletariato e i · socialisti. J quali dovrebbero una buona volta pon-e la mano sulla piaza. Tutta questa buroc, azia, che intriga quando e come P••, <:on lena, con tenacia. e grava realm,mte su tutta la vita nazionale, va spazzata e raccolta nel pattumiere. per destinarla 3" nso più redditiziQ. ··I TAMENTE APOLITICI · &lesso Comit:i.ro federati1·0 aiicnna che « i sa, o vicirrissimo, sotto alle finestre. il tos- ' eravamo con voi 1111 po' se mai 11ella circolare del Fas.cio tJi di sangue e tli averi del/.a classe 1tt1•orafr1. Of(~i che le cose si sono ,cambiate e vedia. reduci debbono fare la loro J>Oliiicadi clas. TI nostro linguaggio non è d'occasione.' 111:. è ·ben quello che ci permettono, o1t1'e che la conoscenza della vita italiana, le nostre particolari informazioni. Noi abbiamo sempre. senza esagerazioni, mesaA 11cl suo giusto valore la pratiea parla• 111entarc; ma pensiamo che un'energia. azione del gruppo potrebbe riuscire aJincno a disperdere certi focolai di rcazwne donde si trama continuamente iù danni or dell'uno or dell'altro gruppo d~ proletariato, e della class<' lavoratrice nel ~110 insieme. sire del~ s.'!ntinella. che coi suoi stivali pe- luri,w sia stata inserita la ma.ssima bo/.Sce. ce, lo Stato capitalistico cerca di svignar. I da I . se /sic,». santi fa alcuni passi. µer muover le irriJ.ri- mo e ie so I non riusciamo a far mdla O vica, rhe dive11tlf un gioco di parole irl se/a coi cavilli deUa burocrazia e mosira11. /}oc f · · · d' d' · I d E a-llorai. doma1Ldiamo 1toi al piu mode. dite gambe. La sabbill scricchiola rrutto di- 0 e e re ci e Qmn 1 uopo nvo ge r ci a bocca a certi fedifraghi del socialismo. do a coloro che ci rovinati, /,e sul' tasche altri e111i.desideriamo essere completamente sto istnorantct:o di questa terra: b • Na- Sl)Cratamente sotto Qu.:!Stipassi, che nell'o. scura. 1~mida notte ne risuona tutta la de. liberi NELLA SCELTA DI OUELL"ASSO. solazione de!l'esistenza. C!AZIONE CHE MEGLIO RISPECC/1/ l.E NOSTRE IDEE POLITICHE. Preghfamo Quindi codesta spettabile Pe Ma io giaccio qui silenzi.osa. ~la, avvoL ta in questi neri panni dell'oscurità, della noia. dol',a ~hi>a;vitu inYernale _ e intanto derazione !1 vplrrci escludere dal 1u1mer<' il mio cuore batte per una interna i.,rioi.aincomp,rcnsibile. sconosciuta. come s.::: camrni.nassi sur ,.m campo fiorito sotto al ra).(- .n<antc sole. Ed io sorrido. nell'oscu.rità, al. !a vita. ome se sapessi un magico sc~retc... che <,1TI,.!ntiscetutto i. male e il tris1 '! " s! dei suoi soei. Ci è [tra/o l'ù•< 011/ro per distù1tame1ue sa. lurnrvi. li Presid<."!1!.c: Attilio Biezzi . IJ S~rerntio: A. Leb//a. zionale • combattc11ti e la Fed.::raziO',Je fa_ ~otto di Losanna sono o 11011 ~no degli or. ~,wismi a scopi politici '? L'ànno spos:lta o no11 l'ànno sposata quest.1 si~'l1ora politica? Certo che i'ànno sposata. ma cercano ~1erLa n·'.lscosta nel ·~uardarob.i. E con dlucentc ragione clicono i ri:duci proletari di Basi'ea: Finc/rè si trattava di essere completa. mente apolitici eravamo con voi, oggi che le cose s1J110cambiate, de. idcrìamo ''ssere Le P,agine Italiane 11011devono saper di- vuote. E che importa alla povera geute de. La questione dei disertori e dei reaisti11guere ciò che è falso da ciò che r.un è idi "svantaggi. dei bilanei statali•. cleg/1 Lcnri isarcbbc stata già da lungo risolta, falso. l:semvl1flcazio11e. // Congresso di Ci. < onc-r: de/l'erario»? I Mi11Jstri della mo. se non ,·i esistessero le opposizioni ma• 11eI•ra fece sapere al pubblico cd all'i,!lclita narchln italla11a mai domandaro11o olia cl,is- lc:,·oli dei militaristi di professione- stridi (I/Jf}rovare l'urteggiame11to della Federa. ,e ·lei lavoratori, prima di precipi!arlct nef. ~cianti negli uffici del ministero della ~ucrra. L; g-r~nde massa dei nostri !azione nei rif,!uardi dei disertori, i quali, se- l'infema·c macello. se essa era dis;1osta a. condo i vii desideri dei congressisti, do1•reb. bero essere esclusi dalla vita civile delle colouie. 81wg11a essere affetti d'inguaribile amnesia o vossedere ima discreta dose (li sfrontatezza. ver sostenere che la h1dera. zio11e N(),V • è paJriottica. E' Ii11r vero. ,·oratori. le famiglie dei disertori a,;petgli infiniti dolori e strazi. Glieli à imvosti tano dal nostro partito in Italia un'aziocol/a :e~ge e colla violenza. getta11du ncll(! ne efficace. che risolva il nostro problema g,,/ere { refrattari. 11011 con continue proroghe, che proluuTufte le scuse so11 buolle, quando 1101 sl g-ano il tempo delle incertezze, ma radi1·110/ oagare. Ed una scusa è quella del calmente t' definitivamente. f~a difesa dei • trattamento di _favore cfu, i reduci al. disertori è una buona battaglia contro la :i,zi:.•ra i-- pie11a sere1utà e felicità. f irit,t>. to cerco io stessa la oausa di questa gioia, non ci tr uo nulla. e devo nuovarr~iltc sor - ride~c d.i me ,,essa. lo credo che 11rrust~ro nor <;ia ·. 'uo che la , ita ~l.!SSa: ,a proiond,a c·scur,tà ctclia notte ~ tanto bellrl e soiiice come il \'e::u,o, solo che si guardi l!'iustame•nc in c,•a. E ne'Ja cr.,curità sotto i !en:i passi Jella ~entinella, artche l'umida ,ahbta c.1m1 n~a breve bdla canwnc d.e!la Le , Pa~im: Italiane •. oommentando, e il Comitato della Federaizione. ri.spon.dendo a1. la lettera dei redn<:i proletari di Basilea. of. irono la prova pa~abile o dell.1 loro ùoppiezz;'li o della 'oro imbecillità. E'>si dicono: completamente liberi 11e!la sce!la di rmella che i pef,/g:01i nemici della vatria sono i fXJ- l'estero godrebberu, se gli assegni di guer. assoliazio11e che mef!/io risI1pcchi /e 110.tre triotio111 1{11crraioli. .. e 11011 i disc• ,ori. . . ra i!li fossero compaia/i in valuta sv,·zze _ !{llcrra borg-hcse. che tank sciagure à ro,·cc;ciato ~ul proletariato. 1. r. vita tare. purchè si sappia i:iustamenle asco!. ;dee voitiche , . no la I mu Questa è una tesi socialista! Vedrete che ra, i11 co11fro11todei rednci residenti in ltapo av.:r par to con ca e chiarcu-1 e ii rt'<lattr>re di Pa,:me JijJJiane finirà per far. Ila. Realmente, i nostri reduci godono di 11rc.-c.'isio1wdi :in;{l!2:gl(io. che: i nostri rcl' Assocta:done NazionalP dei combaf- duci non .ì.nno da imparare da t . . . nessuno. ren z e apo/iftca nel medesimo senso ed nl · • Pagine Italiane• replicano co11 strahilianlo stesso modo 111 cui è apolit,ca la nostra :e imbeliccità '> ~ialafedc: • Dite che siete Federazione. La. Federazione 1wsIra non b;i ancor3 ,•iru:oli di sorta col[' Associazione Na. zionale dei combattenti •· E tacciano senz'altro I nm,tri reduci d' Basilea d'insincerità. soci1lisri •- , oletc militare coi socia'isti ,. 1\la se i reduci di Basilea vi àuno par'ato ,li « loro idee politche ! Se eo;;si non re. stano 11cl'a Federazione. zii è che , loro principi politici non sono affatto quelli. c. (Jlllvoci o dissimulati, della. Federazione. di « Pa(('inc lt~!i.anc •· del ca\. L:utdi. C:1 \ ~onti. dell'on. ì,asparotlo e di tutti gli altri eroi in 1entiquattresimo del ia5cis1no. Sicchè. un:a delle due: o i sign<,1 i c1.?!l1 f'<'derazionc ànno perduto il !ore; ;dà s...ni. la :sua, onde dire, che la Federazione. st 110n · Im trattamento <li sfavore, {lerchè ce11to /Ire e IIat1•ioiticu. e u11che socialista. 11011valgono oggi.. che pochi franchi. Grazie r!1e mauo di\ erte11te, quetrav~·ocato del. alla guerra per rilevare il prestigio al/'estei11 1-ldl'razione! ro! Ouesta perdita, causata <W/ cambio. Lo attAnt.i Numqrosi comvagni disertori o n:1r~l!ar: ;,uno partiti per l'Italia col rego:arl' per_ nte~so delle autorità Sl'izzcre, .tJcrsuas, di :1oter ritornt1re senza 0/Jf)0sizione. U 1·e11. go,w segnalati alc1wi cosi i11 cui /a vuUzir. ~vizzera di confine 11011 <1 invece JJilÌ ver. messo l'i11gresso, malvado le giuste recla. mazio1ri dei compagni interessati. Si capi. sce che le autorità indigene rilascia110 fa. ci/mente ai dsertori il permesso di ritorno Stato borghese 11011la vuol mettere a suo co11to, e l'accolla sulle S/Jalle del reduce o. JJeraio e J>0vero, delle i11felici madri e spose scu:rificate. lnleUigenti, i Ministri d'Italia! f!.' il vatriottismo dei Governi, Il quale non costo 1wl/a, come costa irrvece l'illusione patrio!. fica di molli lavoratori italiarri, che si la. sciarono ingannare dalle bagole dei co11• soli e del loro servitorel/i fasdsti ·o colottati. *** Nel momento di andare in macchina il Consolato Generale di Zurigo ci comunica un telegramma ricevuto oggi, 26, dal Ministero degli Esteri per il tramite della Delegazione di Bema, col quale dichiara che il termine del 31 maggio coacesso ai disertori e renitenti onde beneficiare dell'apmistia è improrogabile. A che giuoco si giuoca? Siamo burattini? Ai di~ertori e renitenti In questi momc:.nti Pcn'.>Qa Lei. e vorrei ta11to oomurùcarlc Questo m'l~ci.co mistero, afiinchè Lei. sempre e in- Ol(Jli condizione. ~oda il bello e il piacevo'e della iita. affinchè viva anche Lei in ebbrezza e ca-mmini com.e <;ur un campo variopinto. lo ,1or. penso a cibarla di ascetismo, di idoia illusoria. lo Le auguro tutte le gioie rea!.i. scn,.. smili. Vorrei darle ancora soltanto tutta la mia inesauribile letizia interna, per esser traq1ùl'a <;ulSuo conto. per el>Ser sicura che Ella v,a .iltraverso la vita in un mantello I signori ck:lla Feder aziom: ia_-;rotw spe. rano for~, senu dirlo. che il mondo non legga e non ricordi. E' noto anche a.i oit. tadini del!a luna\ che l'Associazione azio. nale dei combattenti à mand.Lto aJ Parla. memo italiain.o w1 g-mppo suo l)'roprio, eh<' fa il giro d.ellai stan1pa quotidanJ sotto la ,;o comprt-,1do1ùo, o wno elci tru"chi-,ri denomillf3zione di ~ Gruppo del Rinnova. devoli. r;_ verchè /JOi lo annuUano arbitrariamenie. tl'Av. Come fu dall'A-,anti annunciato e come riportiamo in altra. parte delr Avvenjre. il terjnine di presentazio. ne ai distretti nel regno è prorogato al 30 giugno. I disertori, che fossero in qual,unque modo sollecitati o mol~stati dalla 11olizia svizzera, devono rdìutarsi a partire, giustificaJldosi colla m1-0vu woroga . mento». i di c1ù massimi esponenti sono gli on. Cìa.sparorto. Gaetano Sa!vemini ed :.Itri reduci del!,,; alle';('re ianfaronate dcl magl?'io ra~ioso. I combatrenti della • Na. Biblioteca Gino Bianco In qua1110 a;w s~;entit.J rapp"r'1 tra •: • Naz.io11:1:c e ia Fcdcr;o..ione. ~-rt!.'n;1i'<-- me ~chia1rn:.c11t1su Questi fatti: Questo fu fl caso de/ compagIw Sacerdote, ed oggi quello del compagno Sosia di Da. VOS-Pla(z e dl diversi altri. Mettiamo irt guardia tutti i di/,ertori e re11itenJi. perché non cadano 11elkt travpolt1 de//a polizia democratica elvetica.. ~bbonatevi efateleggere I' •• n . ' nvant1. ••

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