L'Avvenire del Lavoratore - anno XXIII - n. 18 - 1 maggio 1920

ANNO XXIII. A.P ZURIGO, 1 MAGGIQ 1920. Nwn. 18. - ---- - ~ -- ----- -- ----- · ·- -- •·----- o (dell' 1\VVENIRE DEL L1\Ve)R1\TeRE) Ceutes1ml 10 la eoola COiato Ckèque. r-REDAZIONE: UN NUMERO ARRETRATO CENTESIMI N. Vlll-3646 ====================-i Il "Ll'vvenldre lLavoratore 11 ° lnrlgG Lavoratori noi apparteniamo e slamo llerl di appartenere alla grande Internazionale, che ebbe i nataU fra le tnW'a di e lavoratric·! BibliotecaGino Bianc AMMINISTRAZIONE : Commissione Eseont·idveaPl .S. I. - !,~:~~~'!. •s~1 ===== 7 ==:AB=::=::B::O,:::'SA':=:MEN:':::.:~TI~P~ER~L!=:= Telefono AlmoFr. s _ semestre Fr. 2,50 - Eatero Fr. ! 4475 Abbonamento postale, cent. 2U In più. NOSTRO MAGGIO A Losanna LA MAN1FESTAZIONE DEL PRIMO M:ACCTO ,. "T Visto La grande importaaza perchè quest'anno piil che mai la mass? oparaia italtlllft w Losanna e dintorni si astenga dal ta'Voro per manifestare la solidarietà con i muriatori di tutta la Svizzera in lotta, una assemlbca pre,parator:la avrà luogo venerdt 30 :3i)rile, alle ore 20,30, alla Maison d11 Peup!e (saki N. 6), perchè la manifestazio. ne riesca imponente. Come <l'ahltudine avrà luogo un grande cortegg:io per le vie della città. Riunio:ic alle 13 sulla Rlp-anne. li comizio avrà luogo al bosco di Sevablfn. Laivoratori italiani di Losanna. manifesta. te la, solidarietà intern-azionale del lavorot SEZIONE GIUSEPPE MAZZINI ZURIGO. ,..,.

L'AVVBNIRE DEL LAVORATORE RAMME.NTANDO (Primo Maiiio 1898). rhesia, ha un senso 111parai;onc al commercio schiavo, ai borKhcsi as.,i:, .iti del medio evo, ma non ,,e ha alcuno rispetto :lll'abolizione comunista del commercio, dei rapporti borghesi di orodu.:ionc e li Primo Maggio 1898 c una data che Quanti sacrifici ha. dovuto 1,ulJirc, o P'1- della borghesia stessa. iton si dimentica mai, perchè è rimasta scoL llO'o owresso. Dopo saoriiici vc.m1.>role Voi inorridik all'idea chi: ~-ogliamo allibai nei nostri cuori, come un'epigraic sul disillusioni. Il ~ialismo marxlstioo, che M bolirc la proprietà privata. , a ncll'at• l!fallilo. In Italia lo sviluwo meraviglioso non può essere eh<:uno solo, lo si vid:! fort&elle organizz,ruzioni e del Partito sodalista, gi'l-to in tutt.; le ionne: alla lotta del pro- Luale società questa proprietà :Jriv.ua è delle Cooperative di iavoro e di consumo' leiariato per l:l conquista doUa sua libertà abolita per no,·e decimi dei suoi membri. J.ffennaudosi in tutte le lotte poHtlcho eà subentrò un periodo di collaborazionis.,io anzi essa non esiste che in quanto è toleoonomichc con la schìeltu, lotta dl classe,' .-ilei Il Pairtito socia.lista lo volevano get!..1r ta a quei nove decimi. Voi ci rimprove- :Aveva pe.rmesso ai Laivoratori di iare i pri- via. oome un ramo secco. Carlo Marx fu re- rate di voler abolire una proprietà che ha ll1i passi sull.a. vla d.el'a rivolu1,ione. Ma U legato in ~!fitta 11.ù riformisti dcgcnèl"r.ti. per condiziom: necessaria la nullatenenpopolo italiano si trovò di fronte ud un Go. Fu il trionfo dcl.'opportu1lisrno più corrotto za della sterminata maggioranza soc.iale. verno foreaiolo e reaizionario, d;i Pelioux · del camaloontismo eretto a scuo'.Xl. Insomma, ci rimproverate di voler aa Crisl)i, WlÌtl a tutti i ladroni della Banca A $131lv'1Ji"lcSoct.1.!ismos'avanzò una ii.- bolin• la -rostra proprietà. Certo. lo voiomana. cricca assetata di oro e di san-\ la schiera di giovani Pie.ti di fede <: di ar- gliamo. l'Ue Proletario. . dorc, entrando a vele spk,'R9-tenelle file rl- Dall'istante m cui il lavoro non può lo ero 1-anciu'.lo,ma un ricora<> ml lima- vo:uzion-arle. più trasformarsi in capitale, 10 danaro, ae ancora. Erano le 3 pamericliaa1e. Alla Ca. Le vecchie bag:l!>c:icdemocratiche grida- in rendita fondiaria, insomma in una forsa del Popolo era convocato il romìzio; f. rono, strepitairono, ci chiamarono utopis:.i, za sociale monopolizzabile, dall'istante in !. Modigliani parla\101alla folla. riunita, con I ma ~ cont.i.nuò ad cs::,erc fenni, e k. masse cui la proprietà personale non può più la 6ua P'<!'l"Ocla lda, vi]Jra.nte e piena di le- ci seguirono con più entusiasmo. ti:asformarsi in proprietà borghese, voi H. Parlò forse LO, forse 20 minuti, sollc- Perci1~ sostenevamo, che alla viohmza d d dichiarale eh·,\ abolita la persona. v~ o a .Quei ~tti df vecc~i, t1i ld.ovam, 1 borihese, si doveva opporre la. violenza pro. Con ciò confessate che per persona d_i donn_e,. un gndo <I assentimento che si I Ietar;a, le .:i1limo in pena ci gridarono: rli)etè i>IÙ volte. esaltatori della guerra civile, sanguinari! w-oinon intendete altro che il borghese. Ma. ecco la ~ Una rromba squilla pe.r I Ma. è venuta !a i-ucrra o. staffilare con cru. Questa persona deve per fermo abolirsi. i.re volte fendendo t'lania e. i cuori com_c_una da e brutale realtà la laccia a tutti gli OP- Il comunismo non toglie ad alcuno la ~1!1•· Una vo~ _ra~~ gnd~: Il comwo d I portunìsti pu:;il1'animi LI.i guerra ha aperto facoltà di appropriarsi i prodotti sociali; sciolto! I carabi111en si lanciano sulL1 folla., gli occhi a,1 proletariato, .ed ora si avvia pili impedisce soitanto di valersene per as• Che arvveruie poi? Solo 1111 lontano ricor-1 iicuro verso la sua emancipazione, rico110- servire il lavoro altrui. 4o, offuscato dai 22 anni passa.ti, m1 rimane. scendo osso stesso che rarma migliore per Si ribatte che coll'abolizione della proMio padre mi stringe fra le m3J11l por difen. Il popol,o è l"au,ione organizzata e rivolu. prietà privata cesserebbe ogni .1llività e iermi; !a cavallcrta! insei:-ue la iolla, fui,rgen- &ion.arla. regnerebbe una inerzia generale. ie, sciabolando e calpestando ovunque; nrll Rammentan<l.o il passato in questo Pri-1 Se fosse così, la società borghese l>arebcli donne e di bambini e il rw: sardonico 1110 Maggio, i nostri cuori esutw.no di gioia be da tempo- andata in rovina, giacchè celi ricchi ~l;e appkludono. inc· allll) ~•• , I d d h" !birri alla strage... per 11:'1 a tra at'll memorabile,_ no_:i tro~P-OI in essa chi la,·ora non ,gua a~na_ e_ e 1 vecclua: 7 novembre 1917. Se ti Pruno guadagna non lavora. 1 utta I ob1~z1one Dopo la Casa del Popolo inva.'>d, l:l. Coo- Mazgio era 1en l'affermazione spirituale si riduce a q11esla tautologia: che non »eraitiva di Consumo sacco~Jg 11ta d2i d Il 1 e e n19sse, i 7 novembre 1917 ~ la rea- c'è lavoro salariato se non c'è ;apitale. eommissa'ri del goperno, la $·~t.i.. •:1c Soda- li l d ·· li ' z~ one e! ::,ocia ·smo. Le obbiezioni alla ttoria comuni,t'.I r lista sciolta. proibizioni di nun11>i.i.arrcsli <:andanne. _P~r noi soci~lis_ti rivoluzion.in, non c'e; appropriazione e creazione di pr~do_tti Così in tntta l'Italia. La reiazl-)u,• pltì fe- l~Ll~hor~odo di ,1vere questo Prnno Mag. naturali vengono estese all'approp~1az10rooe si soa.teaò dalle città <lii'! campagne,' cio che taceu d o conoscere al po!),>lo. cho ne e creazione di prodotti spirituali. Coeon mia furia accanita e spaventosa: g!1 ar. nol '."° nd0 si è iniziat~ la rìvo!t; 1 ~. pro- mc per il borghese cessa la produzione ,estati si contavano a migliaia, gh anni di ~ar~ tcoailtro 7 kl. vcccbhia b 19 °1 r 7 ~hcs'.;: ER co- cessando la proprietà di classe, così il talera a seco'i, i profughi a centinalct. Il do_ 11 ~ a ' . no~en~ re I ne..a ussia perdersi dell'educazione di classe è per J(JÌCiliocoatto per tutti i sovversivi, Il an- czans a :on il trioi O de :>OPO •>. avvi'ln- I · 1 t ·1 e ders· ii ogni ttsl per h via lun::nosa del c;:m1:iismo. u1 o s esso come • P r i . ciaggio generale dei rossi. M.a cl r'!si.a ancor molto a r•.·c La tolta coltura. La borghesia credette di av.:re soffùcato è tilani;:a 'ì ll(ll'!a l'Oriente ,t11 ca•ic 'par- ' L'educazione di cui egli teme ia perdila fiamma, che ardeva nei cuo;i ribelli. ma 13.CO per la ~ecomla vo'oa. ta è, per la gran maggioran✓.a, t1na edu• li proletarlaito, vinto ma non domo non obliò la fede, e ne'le riunioni SCR~ete, la Cc,mpa6111, preparatevi! Il L..iv1.,, .ttor,·. eh~ cazione di adattamento alla :11acchina. liamma divampò più forte. SI afiilarono le resta i.n disparte, che 1·on si w11s..c a;:, f.t-1 :'.\fa cessate dal pol:mizzare_ co~ _noi, armi per JI domani! tangi w..,;aliste, t'! dc-,:-no solo :li dis1>,ez. finchè 11011sapete .considerare I ahohz1one Poi la plebe scese di nuovo in piazza a zo. ~om~.tili, al ,·ostro posto, nell"ori:a1 della proprietà borghese che alla stre• rivendica.re n diritto dJ scropero e di org.t- nizzazlone di classe e in quo')a politica: gua <lei concetti borghesi di libertà, di 1izzazione, e vìnserro. Le e.o.mere del La- quelli sono i nostri fonilizì! ~ducazione, di diritto, ecc. Le v•Jstre idee .-oro sorsero ovunque accanto a.Ile ori:miz. Viva il comunismo! sono anch'esse un prodotto dei rapporti ...ul~ politiche. JL MAUTJ:,"LLU. borghesi di produzione e di proprietà, come il vostro diritto non è che l.1 \-O• lontà della vostra classe convertita in Proletari e comunisti legge, volontà che è cons<!gu•:m:a delle Tostrc condizioni materiali. Il concetto interessato che vi siete fatto dei vostri rapporti di produzione e di In che rapporti si trovauo i comunisti Ovvero si allude alla moderna proprie- proprietà, che cioè essi non siano già ,ei proletari in ~enerale? tà privata borghese? Può il pro! !tariato meri rapporti storici e trans<!tmti coll'e• I comunisti, rispetto agli altri partiti acquistare questa proprietà col salario, voluzionc della produzione, ma leggi eeperai, non sono un partito speciale. col la,·oro? Xo. Il lavare cr.:a il capitale, terne di natura e di ragione; lo ebbero Non hanno interessi separati da Q.ueUi crea la proprietà sfruttatrice dei salariali. al pari di voi tutte le classi dominanti èi tutto il proletariato. che non aumenta se non a con'li!iOn~ di che tramontarono. Ciò che rie~cile a ca• I comunisti non si distinguono da~li creare nuovi salariati per poterli nuova- pire per l'antica proprietà, ciò che capite a.Itri partiti proletari che su due vunti: mente sfruttare. per la proprietà feudale, •1on v<>'.et~ca- -. un lato, nelle varie lotte nazionali del La proprietà, qual'è oggi, nas..:~ d:11- pirlo più quando si tratta ddla proprie- ,.-oletariato pongono in rilievo gli inte- l'antagonismo fra capitale e lavoro sala-' tà borghese. res!li che sono comuni ai 'proletari indi- riato. _Considerian:io ,1uesto antaporusmo' Abo!i7;ione della famigiià J t'erfino i rapendenteruente dalla nazionalità; d'altro i;otto 11suo doppio aspetto. llicalissimi si scandalizzano di così osceeanto, nei vari stadi attraversati d:.lla Esser capitalista non vuol dire po~sc- na intenzione dei comunisti. lotta fra proletariato e borghesia, difen- dere soltanto una pos17.ione perso•1.1le; Su che si basa la famiglia ~dierna, la aono sempre l'interesse del movimento vuol dire te?erc t!na posiz1~ae sociale famiglia borghese? Sul capitale, sull'incenerale. nella produzione. 11 capitale ,: -.111orcclot- 1 dustria a. Nel suo pieno $viluppo Così, praticamente, 1 çomumstl sono to comune, risulta solo dall'attività coola schiera pii'.1risoluta e progressin dei perante di molti, e in ult:ma anali~i 1,00 ~arti ti operai d'ogni paese; teoricamente può essere impiegato <:he dall'aètivit:. cr-• eonoscono, meglio della restante massa mune di tutti i membri dell& società. àel proletariato, le condizioni, l'andainen- l Il capitale dunque non è una forz;; pe1 to e i risultati generali del moto prole- i aonale; è una forza sociale. tario. I Ma se esso diventa provric;.à socia[ Lo scopo immediato dei comunisti è appartenenti a tutti, 110n v·è trasforma, ~uello stesso degli altri partiti ;>rol~tari: I zione di una proprietà pe ·sonate in ~ocia• .rianìzza.zione del proletariato in patti-, le. Cambia solo il ~r:.H~ere sociale d,-1 t.e d.i classe, distruzione del dominio bor- proprietà. Essa perde il carattere di clas 1hese, conquista della forza politica per l 1e. ,arte del proletariato. Passiamo ai salari. I postulati teorici dei comunisti non ri- La media del salario e 11 1111111msaolalt()Sano niente affatto sopra idee o prin- rio po&sibile, ossia la somma dei mezzi d eipii, inventati o scoperti da qualche ri- esistenza necessari a ùlanten'!re III vita i Pormatore della società. lavoratore come tale. Il salariato coli Essi non sono che le espressioni generali dei rapporti effettivi di una lùtta di classe già esistente, di un moto storico 11pontaneo che si svolge sotto i nostri ocohi. L'abolizione dei rapporti di "roprieM finora esistiti non è cosa che distiniua propriamente il comunismo. Tutti i rapporti di proprietà i.ubirono un continuo mutamento. una .:ontinua 1rasformazione storica. La. rivoluzione francese. per esempio, abolì ·1a proprietà feudale a favore della .orghese. Ciò che distingue il comunismo non è l"abolizione della proprietà generale, bfnllÌ l'abolizione della proprietà borghese. lh la moderna proprietà borghese privata è l'ultima e più completa espressio- .e di quella produzione e di quella appropriazione dei prodotti, che han per .ase l'antagonismo delle classi e lo sfruttamento dell'uomo. In questo senso i comunisti possono riassumere la loro teoria in una frase: abolizione della proprietà privata. Si è rimproverato a noi comunisti di voler abolire la proprietà personalmente acquistata col lavoro; quella proprietà che è fondamento di ogni libertà perso- .aie, di ogni attività e dj ogni indipenaenza. La proprietà lavorata, guadagnata e meritata! Si allude forse alla proprietà ciel piccolo borghese e del piccolo agricoltore che precedette la proprietà borghese? Ma cotesta non abbiamo bisogno 4i abolirla; lo sviluppo dell'industda l'ha ~bolita e l'abolisce quotidianamente. e a 1.ua attività si appropria il puro necessario per campare la vita e riprodursi. No 11011vogliamo abolire in nessun mod questa appropriazione personale che s compie del prodotto del proprio lavor pel mantenimento della vita immediata appropriazione la quale non lascia rendite che diano modo di dominare ml la voro altrui. Koi non vogliamo che toglierle quel carattere di miseria per cu l'operaio non vive che per l'incrcmcnt del capitale e in quanto lo esige l'iotert"i.s d~lla classe dominatrice. Nella società borghese il lavoro viven te non è che un mezzo per accrescere i lavoro accumulato. Nella ~ocietà comunista il lavoro accumulato 11011 è iuvec che un mezzo per rendere più lunga ed agiata la vita del lavoratore . Così, nella, società borghese il passato domina il presente; nella società comunista è invece il presente che domina Il passato. Nella società borghese il capitale è indipendente e personale, l'individuo attivo è dipendente ed impersonale. L"abolizione di questi rapporti è chiamata dalla borghesia abolizione della personalità e della libertà! E non a torto. Si tratta infatti di abolire la personalità, l'indipendenza, la libertà borghese . Per libertà, negli attuali rapporti borghesi della produzione, s'intende la libertà del commercio. della compera e della vendita. Tolto il commercio, sparisce la libertà del commercio. L'espressione Ji libero commercio, come in genere tutte le altre ostentazioni liberalesche della nostra boro la CO J I 111a1nmo1110borghese e davvero la comunanza delle mogli. Tutt'al !>i.-1si potrebbe n1!1Jiro,·crare ai comunisti di voler ~ostituirc, alla comunanza <ii d-0nne ipocritamente celata, qutlla t•f1ic;ale e palese , ma si comprende anche che coli"abolizione degli attuali rapponi di produzione scompare la comunanza delle donne eh<: ne risulta, e quindi la prostiDa Bordiga a Graziadei tuzione, ufficiale o meno. '\ essuno può mettere in dubbio - 1191 pervenire al sicuro possesso del potere meno degli altri - che il compagno An- politico .. \ nchc quando 1111primo :;contro tonio Graziadei rappresenti la mente più riuscisse favorevole al proletariato, :a lot• chiara i: pratica della frazione massima- la di clas::.c guerreggiata durerà a !Jngo, lista. ia quale ha in mano i destini del se non altro per il fatto che la borghenostro partito. Poichè, mentre parecchi sia italiana potrà essere più facilmente d . 1 1 altri compagni, siano massimalisti o mi- aiutata dalle sue consorelle, ciò che non è Si rimprovera moltre ai co ~11.msll mmal:sti, brancicano nel IJuio, e vanno stato il ca!>Oòella borghesia -! della arin,lcr <lis1ruggerc la patria •· 1- na'?ior,a- da uno estremo all'altro _ dalla illusio-, stocrazia R~1ssa. lità ne riformistica ad un rivoluzionarismo R se k cose stannlil cosi, noi 11011vcdiaGli operai noa hanno patna. Kon si I titopisticò, fatto di tumulti e di sassaiuo- m•> a cer.;a sono utili le sottili distin~ioni puo toglier loro ciò che non hanno. I le _ Graziadei ha saputo suscitare l'im- del Graziaòci <: sulle quali pare abbia Quando il proletariato può concpistarsi pressione: e la convinzione ch'egli abbia molto insistito al com·cgno - fra forza e il dominio politico, elevarsi a da~se r.a- compreso perfettamente il problema in- violenza, che io avrei lasciato alla cure d1 zionalc. costituirsi in nazion:. ·rnch"esso I surrczionale e rivoluzionario italiano. 111cristi«no--socialc bcrga~asco m_ ~onc nazionale. benchè non lo s,:i. n,•I Sf'nso Ma, è però certo. che non meno chia- ".11 tu colla ~ua molle cosc1cn.ta religiosa borgi1ese. ro e 1,aldo appare l'intelletto del campa• pa non a\"l:r rifu;:gito, dopo la mcss'l, èal Le separaz10111 e gh antagonisrm dei gno Amedeo Bordiga, al quale bisogna .'u,,o delle bombe contro i padro:ii. Qua.npopoli ~compaiono già rapidamente collo riconoscere ,! merito di aver compreso do il panito soci:ili-,ta a, esse ; mAn1 ùclwiluppo rlella borghesia, colla libertà di ~ubito. eh<: 1 socialisti torinesi si erano lici. sul possesso di:i 'lll'.lli il Grazi,C:ei commercio. col mercato mondiale, coll'u• lasciati trascinare da una specie d' inna• fr. 1ra,lto bene a :n,;isten:. , rontr) :·atniformita della produzione industriale e I moramento dell'opera propria nella que- lualc- potere mettesse in :1~~0 quest:. tor1 rapporti corrispondenti. ' stionc dei comitati di fabbrica e dei con- z.i milirnre, userel>bc della vioitnl'-'l, la Il dominio del proletanato h farà ~i,di op<:rai ! E berr fece a dissipare la ,(itale sarebbe a pn• rag- 1e violenza scomparire ancor pm. L'unione delle ptri~olo~a illusio?c, che. si _potess: colla poiché_ il compagno Gn~' 1clci . :1011.può forze, almeno per i paesi civili, i: ,1113 del· i c?st11uz1one degh or~amsm1 ~reati èalla ~:,r_anr1r,:1,~he con ,'): n ✓Olll'l-10,:an sale prime condi:<ioni della liberazione del n,·oluz1one russa, nsQh-ere 111 qualche ra m un pnmo momento la ":a~giorar:za proletariato. :nodo il problema insurrezionale delle del popoio ital!ano, o no_nco~11tu1rcmo 111 . 1 1 • forze s<>ciah:;le italiane· ad opporre il vece f!U,·ll3-m111oranz 1.1telllg1:nte ·~d auIn misura chL ,·erra toto n slruttamcn I ' - · . , . • • • . . .. d I concdLO necessario della conqu1st'.I del dacc l hi: tentera colla v1olcnza d1 hberars1 to <11 1111 111d1v1uo sopra un a tro, scom- . . . . . . . • • 1 f d" iiaz·ione potere politico alla anticipata conquista da un stato d1 oppressione nolenta, m pnnra o s ru11:11nento I una . · · d 1· p ·ò · bb I delle fabbriche in regime statale borghe- cui ,·1vc a scco 1. crei c1 sare e mLsulle a tre. ,.. . . B 1. .. · · l h l' r · d · . _ . • , M'. :-enonche anche 11compagno ore 1ga '{l o p1ac1u o, e e on , ,raz1a ci :, , èSS<' ~olio sparire. dei contrasti ?elle cla_s~• Icoi quale noi combattemmo le prime bat· risparmiato a lui stc~so cd agli altri qura!I 1_nterno _span_scono del pan le ost1h- taglie della nostra giovinezza nel povero S<a rèmi:icscenza di riformismo umanitata mternaz:onah. e disorganiz 7ato mezzogiorno d'Italia, r'o. per quanto in pratica non pr..:5cnti L~ accuse ~allevate gcneraln~•!nl~ ~on_-I ammi:-andonc sempre la freschezza e la 1cun pericolo scrio non essendo le :n1~ lro 11 comumsmo sotto aspetti rchgios1, forza del s O ingegno. anche Bordiga se-- e "Uesta volta fortunatamente - ali fi . "cl 1 . . . • I li ' ... !oso c1 <: • co og1c1 non mentano mmuè caduto in un'altra non meno pericolo- bituate alle sottili distinzioni dei tt:orici. to esame. ~a illusione: quella di credere in certi Meno illusioni, dunque, meno distinz10Ci vuol forse molta persp1cac1a p,:r I effetti taumaturgici della scissione, e che ni. m1;no unilatcrali~mi e preparazione ~c:- capirc eh<., cambiando i rapporti di vita il comunismo possa e debba per il fatto ria. pratica della ::on iac1lc insurre'?iom: e le circostanze sociali, cioè la essenza stesso della scissione avanzare pit1 :-api- r,a quale -- senza dubbio - non la ~; fa della societ:i umana, anche gli uomini damente :\Ila sua realizzv.ione, in Tta- a scadenza fiss2. e quando circostanze o.g• cambiano i concetti, le considera✓.ioni. le lia. gravate dalla situ;izione economica e ponozioni, insomma la coscienza? Crediamo che ,I Bordiga non si sia re- litica non si presentano; ma non lo si fa Che cosa dimostra la storia delle idee, 60 sufficientemente conto, che tutto il piu, quando non la si vuol fare, o la ~i s~ non il plasmars! della p~oduzion~ spi1 disagio del nostro partito proviene dal riduce a tema di infinite e mortificanti dintuale sulla rnatenale? Le idee •fomman- fatto di non possedere o di non essere scussioni. I. r .. · ti di ogni epoca furono sempre quelle sicuro di poter avere i mezzi bellici in- ■ , • , a della classe dominante. dispensabili per colpire a morte le forze Si parla di idee che rivoluzionano tut- della reazione statale e rimanere quindi t:l una società-; ma con ciò si esprime padrone della situazione. Fin quando era soltanto questo fatto: che in seno alla I questione di fare la rivoluzione fra un Yecchia società si sono formati gli ele-1 cinquantennio o fra un secolo tutti pomenti di una società nuova; che, dissol-' tevano sbizzarrirsi su certi esclusivismi vendosi gli antichi rapporti. si dissoh·o• secessionisti, sulla facilità della rivoluzioao di pari passo le vecchie idee. :ie e sui suoi scontati trionfi. Ma quando Quando il mondo antico tramontava, ci si trova in una situazione come quella il cristianesimo vinse le antiche religioni. italiana, in cui volendo, con forte e tenaQuando le idee cristiane, nel XVIII se· cc volontà, avendo cd organizzando mezcolo, soggiacquero alla scienza, la socie-' zi bellici molto più limitati, che non satà feudale combatteva l'estrema lotta ri:bhc s:ato necessario prima della guercolla borghesia, allora rivoluzionaria. ra, si potrebbe in breve tempo - per lo La libertà di coscienza e di religione ~conqu~llSO della vita economica e pe: un I ca lpo del Sap certo d1sgrq,,aruento avvenuto nel s1ste• concorrenza ne 11 ere. , . S • h; · d" a·. _ le ·de ret·1,,·ose , ma borghese - affrontare la lotta deci- • enonc e s1 1r . 1 e .,1 , . . . . . 1 . fil fi h ol"t"cl e .,.;. n·,,·,che s1va, allor,1 la d1scuss1one s1 nduce alle mora 1, oso e e. p 1 1 1 , ,,. .1 Cl • • • • • • · d"fi O rta ne t. l ranle armi corte e d1v1ene mollo p1u semplice. ccc., s, mo I caron cc I n e < u . . l ' I · to · a ma la rei· <Tion~ la \anto da potersi porre m poche domande. evo uz1one s ne ; 1,,. ~, morale, la filosofia, la politica, il diritto I E' per il fatto della permanenza nel soprav,·issero a questi mutamenti. ! partito dei roformisti, o centristi riformi \T'hanno inoltre verità eterne, c.ome la l 5li, ch'esso non à tentato ancora di tralibertà. la giustizia ccc., comuni ad ogni I scinare il proletariato all'insurrezione liforma sociale. Ora il comunismo al,oli- quidatricc del potere borghese, o gli è scc le ,·erità eterne, abolisce la religione, pcrchè la frazione massimalista elettoralila morale in,·ece di riformarle, e contrad-1 li~tic~, e quella ma.ssi~alista astensionis~ ,!ice cuindi allo sviluppo storico finora , non anno o $anno d1 non poter avere 1 mezzi bellici per iniziare e condurre a buon fine l'insurrezione stessa? Ed è forse la presenza, nel partito. dei :-ifor misti. la quale impedirebbe ai rivoluzionri massimalisti -sul serio a provvedere ll'orgaaizzazione di questi mezzi bellici? l"n .petulante come Turati farebbe iù male alti. causa stessa dei massimatiti mettendolo fuori del partito, che teendolo sott'occhio nelle nostre file. Data non dargli importanza e non battere I tamburo intorno al suo nome, come anno tanti compagni, piccoli e grandi, opo avergli gridato il crucifige addosso. E se illusione è credere agli effetti tau 1aturgici delle scissioni, illusione è pure rederc ad un risultato positivo, in senso ·voi u.:iona rio, dell'anti-parlamentarisruo osi calorosamente sostenuto dal Bordi ga. Hgli do,·rebbe addurci almeno uu precedente della storia più fresca per poer convincere chi, animati da volontà sei;t di farla finita col sistema attuale, non i lascia irretire in pregiudiziali e prcgiuizi tatti ci di sorta. Visione (Primo Maggio 1920) Ecco u sole del primo di maggio, Sorze e sI,lc11desul nil-eo camlor De l'alte cime e dovunque un suo razzi• Per velli e m011ii darde.l!gia d'or. rutto u:ce. Ne l'aria lncantuta Non un rombo ri.S11011daai pia11, l' sospc:;a la l'ila cgltalu Da 1111 oet•àn a /'altro ocean! Tutto tace. No11pu/Sa li marre/lo, \ 011 va c,f solco adusato il vi/fan. Ila gettato il pittore il pe1meU0 1 Si riposa il ci:n·cl..o e la maJL. .Ve fo Piazze s'aduna la folla Non più umile, non più a rne11dlcu: MLI di wrra fin l'ultima zolla Ora \'IUJ/e a: borghese strappar. No11vuol es:,ere JJi.tì a lu11go1>1rutt«la Chi consuma e produrre non sa. Parassita di razza dar111ut<1, A la \'ila dirillo non ha. Vuol che il frutto d'eterna fatico, IL prodotto di tanto sudor .Von sia rollo, da mano I;cmica Non sia sparso I,-a i suoi sfruttato, Essa \'uole. lo folla clt' ammiro Non domanda. Piti chieder non vai Co,i la forza di tu/lo il suo spiro Strapperti la radice del mal' Su lo sciame, la rossa ba11dic:ra Fwmmeggianle alla luce del sol, Dei ribelli la r1.11 1ida schiera Par che spro,li, che infiammi le s111ol E la schiera s'avanza serrata ... (Niu11.aforza arginarla potrà), Qua/ torreme di larn infuocala. 'l privlleglo dìstrugger sapra. l;guaglianza, è U suo grido di fèdt:, Vuol· il popo/ la sua Ubertà. Se alcu11cade, la folla non rieàe. La bandiera più rossa sarà! Oh bandiera di /lilli i reietti S11Ue 1101 i sei apparsa nel mar Tu issala sarai sopra i tetti, Sulle torri, su troni ed alta.r. Noi t' am.ammo perchè Insanguinata Dal martirio pel grande ideali Ti seguimmo, o ba11diera i11cantata, Perché av\•lnci, o bandiera fatali L'anti-parlamentarismo di una partc ALBfiRTO RAD/Cl ci comunisti tcclcschi à dato pochissimi rutti in un paese già scosso - e ciò è I ! grande importanza - da una insurrc- I Risveogsloie ia I i staaCiora ione che travolse nel fango molte coroe e molti mantelli reali - e mettendo a Alcuni compagni di Colra ci seri. 10n allegro rischio il sistema capitalisti- \'0110 per darci la lieta notizia, che ·o stesso. Il partito socialista italiano, anche laggiù è in via di costituzione oi pensiamo - non à fatto ancora l'in- w Sezone Socialista aderente a! nourrezione non perchè fa -del parlamcn- stra partito. Malgrado le diffìco.tà arismo, ma vivacchia nel parlamentari- vroprie deU'ambiente dl Coira in cui mo o pcrchè non si è ancora posto se- domina ancora una certa indiffereniamcnte a preparare le armi per la bat- za volifica fra gli elementi itali.ani a.glia o perchè non crede nella possibi- mentre il Consof,espadroneggia solo tà di trovare i mezzi e nella probabilità e prepotente nella colonia, pur tuti riuscita di un movimento insurrezion.1- tavia in questi ultimi tempi va facen. generale. Il quale è più difficile di glia della classe operaia. Diversi couello che non creda il compagno Tonino dosi sempre più sensibile un risveraziadci, cadendo in un grosso errore mizi• sono stati tenuti in se:tirnana calcolo, quand_o sostiene, come à f~tto a.d iniziativa del più volenterosi, pe; convegno naz1onale. che la conqu1.Sta la difesa delle otto ore di lavoro nelI poter.: poti_tìco è più facile della com1 r arte edile. / muratori ed i manovali eta reahzzaz1one del programma c-omu- sono accorsi numerosi. sta sul terreno economico. Non bisogna Not vogliamo sperare che nelle re. ·mcnticarc che la guerra civile in Rus- gi.oni grtgionest vada man mano svia è durata. tre lunghi anni, ma in q'.1est~ luppandosi un serio movimento opempo relativamente breve e che giusti- raio e sociaUsta trincerato in salde herebbe in certo qual modo l'afferma- organizzazionl di ~lasse sia nel!atone dei Graziadei, non è affatto da spe- tività economica che tn' quello volirsi che il proletariato italiano possa tica.

• L'AVVENIRE DEL LAVORATORE Democrabzoiraghese o dittatupraroletaria? ~ 1 l uratorLavantai vanti ! Di LENIN I • I I q,n,pre. fin che ~l'imprcnditor_i ~omµr~n_: 'l'internaziondaelileavora.t.o. rl edllCperi D . . . d d' h' "n 1·1 ~1."•1·011era10 o .<>-ru.01>d01 onerai dr pos- 01 Qlll non SI passa I che la loro c·1parb1eta do,ra ti Sul tema • Ucmocraz1a borghese O 1l- ~1orno. !ler liii peno O I pari:cc I ., 1 ' ..... ,-, I (.aanno ' •. . f serra • -1 I · I · ·1 e r" t, d~lle cl"ss·, ~edere e di impic.e-ar~e, in piena cguaglian- ~ ..,cz·'."rsi' d'i fronte alla nsolutczzn e ,h-, • . . 1 . 1 .. 1atura prolctana. 1 compaf?:110 ,c11111qua e sara > rapprc_s n ,.11 e " 0 ,,. ,.n 1 · · · t:i il diritto di servirsi delle stamperie ~ . . , r a dei nostri batt'lglioni. li Se~ruanato della nlerna_ziona e u · presentò le seguenti tesi: possidenti. d1c ralppresentcEr:l e opp_r mcrt della carta dello Stato. L'auror,\ di ~[aggio trova quest'anno I sc1p.111, . I . I I. I •· ·one lavor·1tori edili ha diram:ito il scgue:,t,• 1. Lo sviluppo del movimento tivolu• I il popolo al par amrnt_o. ~ propno _ne- la ,·ora•ori cdiii della Svizzera, in campo Oato ch·e 111 mo tt 1~0 ~ 11 a :sltuflazt .:w·ello alle oro-anizzazioni affiliate: 1•· t te i rui il movunento ,onct11s1a ().. \nche arnnti la guerra. la storia del . . i d . • . , :nvai;ata reout1amo super 110 e- . ,, .,. . . . . . ~io11ario p:-olctario in tutti i paesi su- 1 is an . 11 . . · . · · apèrro 1111pci;natt a on o 111 un aspra 1 ., n;im · ' • . . . . 1 , Poidiè i lavoratori cdiii organ1zzat1 1ocita gli sforzi convulsivi dclìa borghesia I ahhracc1~111e ti n~ondo mtero, continua. '\.I'\ l' del XX secolo ci ha dimostrato tenzone. lencare in questa ru~n~;i _tutti t pacs,_tcaorc-deila Svizzera ~i rifiutarono di la1·orarc e degli agenti. che essa possiede nelle agli ocd1i <li tutt'.. '.opera _dt'lla _Com11~e, l'Ìl<' cos:i fosse la famosa democrazia pu- La battaglia dura, qua più, là meno, I j'tl1 dalla serrata; ci hm1teremo ~ c1 ' >iù di 48 ore I" Federazione svizzera d'ci Or =ni·zzazi·o 11· 1 oi>cr" •,e, "eri •scopr·irc' ar- 1 i tra_ditori del socialismo d1mcnt1ca110_I e- -a ~otto il regime car,italista. I marxisl: f tti e · 1, qJienti e che possono 111tere.· I • ·- d' . 1 . .,.. ~ ,, da circa un mese e non ancora accenna • a .J1 :. · • • • dano capomastri ordinò la serrata I tutti g 1 gomenti filosotico-politici, capaci di ser- s?~nm~nto concreto de!la C?m111:e cli Pa- hanno sempre ripetuto che più la demo- a cessare. La posta è gro~sa; si tratta ,are tutti t com~agm. I let~on m_tcn I onerai a cominciare dal I aprile. I capo- I "t e np"tono le vecchie ch1acch1ere bor- ~nzia era sviluppata. piì, essa era pura . . • d' d'f -lic 1 •11 qtiei· paesi che 110n s1 nom.uano a ,. ' . . vire alla difesa del dominio degli sfrut- n,._ . . . _lh'll'or:mo d1 lavoro: s1 tratta 1 1 en1 •• • • • mastri della Svizzera sono conosc1utt co- ""'tor·i. 1,ra nu-"t·i argoiiieiili' fi"'ttr·•tio la 1 1 ghes1 ~11lla « democrazia in ,g.e1_1era_l•c· .· p1u di,·entava viva. accanita, spietat~ . c1· d' 't d' f ~ituazione non ha subito alcuna vana- ' . . 1 ..... .,. -~ .., n d' 1 . • • 1 . ,lt>re e nven 1c_ar_e_nn 1_nto ;_ 1 ar . • · mc i più arrabbiati reazionari tra tutto 1 Condanna (l.,11a di'tt~tu~a ,, la di'fcsa della!. Eppure la Comune 11011era un 1s11tu✓.10nt> la lotta I e a~SC', <: pm appariva e 11ar" f d I e de ~ione b ~ n " ~ 11 trion are an pnnc1p10; 1 rea 1zzar • · padrouato: essi si opposero sempre ru- "emocraz,·a. •a iuer1zo"11a e 1•·1oocn·s·1ad,· 1>arlamcn1arc. . . ti giogo del capitale e la dittatura de a r . . l t I oltre A BERNA . ·1 A h • . - ,. F . 11111t1vame11tcun postu a _o e 1c per . . t,dmente a ogni progresso c1v1 c. ne e 1111tale ar "Otllciilo, ri'p•'tuto a -'zi'cta' '>. Il valore della Comune conS1st_e poi borghesia. L'affare Dreyfus nella rancia . f 1 . tl· . . . f ., ~ - 0 1 . d • trent'annt u ace amato in ru 1 1 comizi .s.·o1,·cr1'i,e, ta· •empre co:npleta. Un im- ora essi tendono tutte le loro orze per l questo· che essa ha tentato dt rove- r-~pubblicana. le vio enze sanguinose e1 " ~ 11clla stampà capitalista e alla conferenza n_ . · . n l . d . , cli Primo Maggio. prenditore.. di qui e uno di Thun_ si d_i- SJJezzare Ja linea delle 48 ore che ormai "ell'Internaz.,·<> 11at.c ~ ~alla • a Berna, nel i;,c1are, d1 d_1struggere _da capo a fo do, distaccamenti assok ati e annat1 a1 ca1 . 1 . 1 1 t d . • • ;;• · · 11 b Per gli a tn a,·oraton I po~tu a O chiararono disposti ad accettare I orario in !svizzera è estesa a tutta l'in ustna. febbra ·10 1919, •0110 .,,. 1 ·deiit· 1 i>er tutli co- l_appar_ecc_.hio. governativo _bor_ghe_se n.el- pitalisti contro gli sctopen ne a repu · . 1 . . t . h ~ ~ • 1 . l" d . d'A . e stato ,·ea izzato; per t mura on e ma- d'i 48 ore e a corrisponderci un :iume_nto I nostri compagni della Sviz?!era anno loro eh , 1100 te, 1., 110 di tradire i priu- 1 amm1111s1ra1.1onc. nella giustizia, ne I e- bhca l'Jera e emocratJ.ca m.:nca, . 1 ' e ~• · · f · · 1· · d' I · · ·1· novali no. Vi si oppose e 51 oppone a di' i>a~,~. Essi avrehbcro occupato circa ,accolto il guanto di sfida che è :,lato ~;p·1 t·ondamciit·,il· 1 c1... 1 soci·a11·smo. ~ercito .. nella_ polizia. ~ostit uc11dolo con questi atti e m1g 1a1a I a tn s1m11. :;co- . d . " - . h . prepotente Federazione sv1zzc1.1 e1 ca- 200 operai. loro gettato e così ora la lotta ferve in 2 • Innallz .1 tutto, quel!' argomciito <1· l'Org-a_mz1.az1011ca_utonoma ,dctk n_i_as_seprono questa verità, che la borg es1a cer- . Q F d . 1 l'h T . ., 1 • ~ · h . , • pomastn. . nesta •e eraz1onc e 1e_ an- clie quei signot; tutto il paese, dal Reno al icmo. "a fonda sulle coucc1.ioni della , democrazia ooer~1c. scn7-a nconosccre a cuna d1~t111- 1..a invano di nascondere, e e c1oe preci- d d 11 Comprendemmo ·111rrericrale. e della • di'ttaturai · 11 "',etic• 7io1_1cfr;,. i1 1,otcrc lcg-islati_,·o e quello_ esc samente nelle repubbliche democratiche no scorso formava la retroguar ia e a non erano mossi da buone intenzioni ver- lao-o di Costanza a quello di Ginevra. ~ •· 1 I d b nJ es con re.imano in realtà il terrore e la dittatura reazione volta in fuga e che difese più so I lavoratori. ma dal bisogno di por- Ì.a Federazione svizzera dei capomastri raie ,., se11za precisare la questione di cntn·o. u•te e ernocrazie or,., 1 1 · · t ·1 · · · dell'orario !un • · t Il d 11 b h . t cli•tatu a ~h s· strcnuamen e , pnnc1p10 - tare a co1np1'me11to dei lavori ur_...,cnti e può stare sicura che crum1n non ne ro- olasse. Porre così il problema, al di fuori tempornnrc. S<'nz_a cccettu_are Q~tc ~ re- e a_ org es1a, errore e . r e I d , , . d 11 . d' 1 t d d pubblica l"'crm:1111ca. che I traditori del mamfostano apertamente ogm qual volta go di lavoro, ce ette per un momento, non ci prestammo al gioco. verà in nessun paese. poichè non v'è ne~ e a_dquesl101·1·1.e I e adssllc, p~c en ~n o ~ociali~m,/ a <lis1w:to della verità. chia- sembri agli sfruttatori che il potere del ma ora ha preso_ la cont_r'offensiva ali~ sun paese CÌV1lc intorno alla Svizzera nel cons1 erarc 111lo1emc e a nazione, t! ve- · . . I . . . testa della medesima reazione e cerca di A THUN. ciuale i lavoratori r<lili lavorino più di 4R f · b ff d Il d · f mano proktaria. conscnano invece 11 capitale commc1 ad esRere spezzato. ~aammeennttealuendclarss1oc·1cal·1es1110c a,,·aloettannd~1rco1il·1cac-chio apparecchio ~.ov_e_rn_atil'OC. o5i ~i I io. La gucr_r_a imperialistica del i9t4- rc~pingerci indietro. di scacciarci dalle Le pr?..tiche fatte dall'amministrazione ore .. • _ posizioni co11quistatc e costringerci nel- comunale non approdarono ad alcuni ri- Virn l'orario cii S ore! Tutta la nostra èottrina della lotta di classe, accettata conferma 111.avolta d1 p1u, 111modo .,,sso- 1918 ha dcfìnn1vamenle 111amfestalo, an- 1 ,. f d' • 1 ngh' spossanti tor . t . dT d II S . lutamcnte C\'i<lcnt(•. che tutto questo scaJ- I che agli occhi dee-li o1)crai non illuminati. 111 crno t oran u ,, ' - s·L11taro.J,a lotta continua unmu ata ~olidarirtà ai lavoratori e I t .e a • v1z- a parole, ma dimenticala nei fatti dai 1 - mcntosi. Vuole ricacciarci in un passato zera. porc in favore della democrazia non ·scr- questo ,ero carattere della democrazia A ZURIGO socialisti passati nel campo della borghe- ormai morto e che dev'essere seppellito · 11 Seg.etariato dell'Internazionale dei ,ia. Infatti, in nessun paese civile, in ncs- ve, in realtà. che a clifc nd err la borgh,·- ·,org-hcse anche nelle repubbliche più li- per sempre; vuole obbligarci a tornar a P<'r iniziativa dell'Ufficio di Concilia- lavoratori edili. liUn paese capitalista esiste democrazia sia e i suoi pril'ilcgi di classe $frullatricc. ben.:, come ca.-attcre di dittatura borghe: ribadire con le nostre proprie mani le zionc ehbcro luogo delle trattati,•e da- . 1 . .. 1 e I delllocraz·,a 7. La libertà di riunione pur, essere pr"- i:e. i>rccisamcnte per arricchire un grup- · d I t • 1 d . 1 d?.. preve I ll1 genera e. non CC CI a . d . . . .. I li cl _ .. , . . . . d J . catene . e nos ro servaggio mora e e _ vant_1 al O stesso, ma come era • T t t' I d' ccomodamento bo ghesc No n si tratta nemmeno di ditsa come esempio c1 pnnc1p11 < e a e- po d1 111i11011nn o d1 nuhardan te csc 11 o economico. dftr.~i non aJ>prodarono a nulla. ena IY I ? , r · · · O · · · ·1 · · · . ù . d. ' tatura in generale, ma della dittatura e-' mo~razia pu 1;\.>b_gni operaio co~cientc. 1 't1'. 1'.'nc_an'. son? _st ati 11~tsacra~b/~me .. 1 Il padronalo grida già: guai ai vinti! Temoo addietro il Comune di Berna. e l 'tata dalla classe oppressa vale a dire qua e non a i;i rotta comp etamcnlr milioni d uommi, e ne e repu ic le piu l muratori e manovali hanno compresa A LA CHAUX-DE-FONDS. p;·eocc11pato delle- !'.l'ra\'i ripercussioni che 1 re ' ' I d ' b' ' . . . I d. T ~ Iial proletariato sugli oppressori .e .gli c~n la sia c as.~c-. comprcn era su ito libere e st ata , st '.tu,~ . ~ it~a~u~t 1 mi i- I:: c~trcma gravità del pericolo che li mi- Le pratiche esperite dau· amministra- il perdurare del confiitto nell':i.rtc m11ra1frut~tori. sulla classe borghese al fine e e sarc be un in s rnsatezza p(•rmettcre •are della bori:-hesia. · ci aeSi e ntcsa naccia e sono insorti con uno slancio zionc comunale loca!c non misero capo a ria avrebbe avuto sulle già precarie conliii trionfare della resistenza degl/ sfrutta- la ,libertà di_ riu,_iione agli ~frntr~tori '1'. llUeSla dittat•ir;i. militare pcrsi_st e ancl'.e meraviglioso. nulla. L'Ufficio cantonali' di conciliaz10- dizioni dellr abitazioni. prooos<" al Oipartori. lottanti per il loro donùnio. un epoca _e ~ 11 ctrco st anzc III cm ~1ue st i ,lopo la disfatta ddla Germania . ..\foglio Con l'aiuto degli operai di altri mc- ne im·itò i rappresentanti dei padroni e timento di economi~ nazionale di cercare .3. La storia insegna che nessuna classe sf:utt~ton 51 ~ppongòn~ alla ~: 0 P~1 ~ dc_- •li ogni -~ltra c_os~, la gnerr~ ressa ha ~ticri, tengono testa all'ordc avversarie degli operai di qui, di Neuchatel e di Le cli risolvere il conflitto ~tP.~so con un lodo epprcssa è mai giunta al dominio. e vi stituzionc e. difeu<lono I propru pn~tlcin. 'lJ>Crto gh ·orchi ai lavoralo: 1 ha st mp- con impeto e bravura. Loclc 'ld una seduta comune per tentai e a: bit rale. Detto dipartimrnto si rivoli;e è potuta giungere. senza passare 1111 pe- La borghesia. qua nd o era essa nvolu- 1>ati i suoi f:ilsi adescamenti alla demo- l..,a battaglia è vasta. p:·ofonda e dura; un accomodamento. Non se ne fece nul- alle narti contendcnt i chiedendo il loro riodo di ditta\ura, durante la quale si ziooaria, tanto in Inghilterra nel 1640 ,,r:izia bo:·~besc, ha V..IOSlrato al popolo ess:i impegna forze poderose e risolute. h. La storiella messa in giro dalla stam- pare;e in proposito. Co'-':\hhiano risposto impadronisce del potere politico e abbat- quanto in Francia nel 1 793, non ha ac- l tutto l'abisso della ;,peculazione e del lu- '\tnbc le parli subiscono gra\'i danni ma pa borghese e secondo la quale noi a- ;d'imprenditori non lo sappiamo: riten.i-lte. con la forza. la resistenza disperata, co rd ato libertà di riunjone nè ai monar• <:ro durante la guerra cd in occasione •wn cedono; sembrano risolute a battersi ncmmo accettato di lavorare 52 ore per. 1110 però che anch'essi abbiano respint:i ~sa.sperata, che non si arresta davanti a c h ici. nè ai nobili, che chiamavano le della guerra. In nome c!rlla libertà e del- fino all'esaurimento completo. settimana a patto che 4 ore vcnisser" l'idea del lodo medesimo TI Comitato nessun delitto, quale hanno sempre op- truppe st raniere e •si-riunivano• per or- l'eguaglianza ha fatto que 5t a guerra la Vorrà il padronato spingere le cose fino considerate come straordinarie e compe1t• Centrale clclla Federazione muraria la rPposta gli sfruttatori. La borghesia, il cui gani;,;zare i tentativi di re st aurazione. Se liorghesia; in nome della libertà e del- all'estremo? A ,::-iudic.'lrc dagli ordini del sate con un supplemento. di paga non t spinse; si disse però ancora come scrnJominio è oggi sostenulo dai socialisti, la borghesia d'oggi, che da gran tempo è l'eguaglianza i fornitori dell'esercito han- giorno che vola nei suoi frequenti con- esatta. Due imprenditori che occupereT>- pre disposto a trattare sulla base delle che enfaticamente sbraitano sulla ditta- ùi\'entata ;·eazionaria, reclama dal prole- no accumulato ricchezze inaudite. Tutti vcgni. e congressi si dìrcbbc di sì: se in- bero circa un terzo dei lavoratori edili 48 ore. tura 11 1 generale e si agitano in favore .tariato che, in anticipazione malg rad o gli sforzi deJl'lnterna:r.ionalc •gialla• di vece si guarda più addentro nell'animo e di qui pare siano disposti ad accettare Ora il Dipartimento suddetto co:nnnidella democrazia in generale. ha conqui- tutta la resi st en 7 a che i capitaliS t i !ar:m- Berna non arriverann') a dissimulare alle nei propositi di molti imprcnclitori si trae l'orario di 48 ore e ad accordare uri lit\l<:: ca al Comitato p1·ecitato di ritenere a$- ~tato ii potere nei paesi civilizzati al prez- no contro la loro espropriazione. garan- masse il carattere di sfruttamento, ora la co11vinzio11e che no. a11mC'nto di paga. Essi sono ambedue di5- • ~ai difficile un accordo, ma in com,i<lcr.o di una serie di insurrr.zioni, di guerre tisca la libertà di riunione per gli sfrut- manifeS t alo dalla libertà borghese, dal- Comunque è affare suo: se vuole rom- org-anizzati e noi per ragioni particolari, razione della gravità della lotta che. ~r- -:i,-iti, !lchiacciando con la forza re, 'lObili tatori, gli operai non potranno che rid ere l'eguaglianza borghese, •talla democrazia ~er~i le corna se le rompa: i muratori e !ocali siamo disposti a stipulare con esst, condo lui. minaccia di pro,·ocarc 1111acad della ipocrisia di questa borghesia. borghese. · 1· i E · h 1· J Il b · dd t l f d · · · · · e proprietiiri di schiavi; reprimen o i loro manova I non ecc eranno. .'.SS1 anno as- 1111 contratto e 1_avoro su e asi su e - 1 tastro ~- e per ce ere a1 n11mero51 _1:1v1t'. tentativi di restaurazione . .Migliaia e mi- O'altra parte g-li operai sanno bcnissi- 11. Nel più' evoluto pae~c capitalista sunto l'impegno d'onore di fronte :i. ~e te. Daremo cosi una buona stoccata illln, che 1?l1 provengono da molte P'-rtl, s, :rliaia rii volte, i sociiilisti di tutti i Paesi mo che la libertà cli riunione, anche nella ,l'Europa, in Germania, i primi mesi di ,;tessi t· di fronte al mondo di battersi fino or~ani1.za?io111' padronale locale. propone di convoca1·e i conte1id,,nti nl'i hanno spiegato al popolo il carattere di repubblica borghese più democratica, è questa completa lihert:ì repubblicana, re- all'estremo: o vi1:cerc o perire; e questo . prossimi gi')rni per vPdere se l'~cc<>r.l·, classe cli queste rivoluzioni borghesi, nei una frase vuora di senso. giacchè i ricchi ca1a dalla disfatta della Germania lmpe- impegno manterranno. Soffrono privazio A BIENNE. ; çia proprio assolutamente rla escludersi. toro libri, nei loro opuscoli, nelle risolu- possiedono i mit!'liori <"clitici pnbblici e rialistica, hanno rivelato agli operai te- ni e stenti, ma le sofferenze anzichè in- Con l'ausilio della locale Unione 01,c- Probabilmente quando questo foglio • • d · · · I d' · privati come Dure la comodità necessaria clescl11·e al mondo ·,11•.ero1·1carattere d1· d b 1· 1· 1· f t'fi · h · ·1· 1· · I · na11<1on1 ci loro congressi nei oro 1scors1 e o ir 1 1 or I cano; anz1c e avvi 1r' raia siamo riusciti a ottenere a cucina, ~mn:rcd nelle mani dei no~tri CO'.np:igni ....,. d p 'ò d'f per riunirsi sotto la protezione dc-I !oro cl~. s.•" ùnJ(,, rnpul,bli·ca •lcmo•·rati·ca bo1·- 1•· e ·a 0 1•· · 1· · C d' B' f f , • a.,., propaga11 a. erc1 questa 1 esa at- " ·'~ ' " ' ' ~ 111 oragg1 n • 1naspnscono e I spmgo- che il omune 1 1enne accva nnztu• , il colloquio avr:ì ~à an1to luo~o e avra ,rouale della democrazia borghese per mez- npparecchio govern:1ti"o borghese. I pro- ghcse. L'assassinio di Carlo Licbknecht 110 a lotta sempre più aspra contro i lom nare ai tempi del razionamento e della lasc:ato il tcmno che a,·rà tro,ato. Noi Olto dei dis~orsi sulla « dem_ocrazia in ge- lct,ri della citt 'i e della camoagna e i pie- e (ti Rosa Lnxemburg è un avvenimento :iff amatori. maggiore carcst ia. ~e approfittiamo pe• ! ~iamo scettici ~nll'esito ,lei tcnt·1th·1>; le ai J\eralc. ., tutte queste grida e queste la- coli contadini. invece. vale a dire l'im- di importanza storica universale, non sol- Viva la lotta! è il grido che erompe preparare le vivande ai ·errati. Cl' i~-' -ilie~c nadronali non sono ancor.1 matu- . ualuentazioni contro la dittatura del prole- mensa mag~ioranza della popola~ione.' .,nto per la morte trag-ica dei migliori uo- da centinaia e migliaia di petti, e i pugni prenditori e i loro amici protestano con 1 •e: occorre un altro po' di c·1lo:-c per ro ,ariato otto pretesto di condannare la non pMsic<lono nè l'una nè l'altra cosa. mini <: capi della vera Imcrnazioriale pro- nodosi si tendono in atto di sfida e di tro il Comune per questo suo atto cl-e' maturarle; lo daranno !ore l>rest:, ;1 sole · er, dittatura in genere.le•· non sono che un }:ino a che le cose st anno così. l'egua- lctaria e comunista, ma anche perchè ha minaccia. I chiamano di favorc!?r;iamento. ma spc, • e i lavoratori cdiii. Quando "ar1nno m:t• eoero tradimento del socialismo. che i;na ~lianza_. cioè a dire la den_iocrazia pura. I manifestato nrllo Stato più prog•eùito Qualche volta :,i ha l'irnpress1one <li· riamo che Je loro proteste CAdranno net ·•ire. le ciliei:-c cadr~nno. tarièis('rzione caratterizzata a profitto della e ·un _mganno. Per ~onqmSlafe la vera I d'Europa e per~ino, si può dire. del mon- aver di fronte una nuova e Compagnia vuoto. Comuiigue nella peggiore dcllr 1 • llor~hesia-. ché una negazione del diritto eguaglianza, per realizzare realmente la I do intero, la vera natnra del regi:nc bor- dell~ ~orte •. Sembr~no uomini votali. al ipotesi trasferiremo le nostre tende. o pio I Gl'lmprandltorl ... congressano. del proletariato alla sua rivoluzione pro- democra~ a ~n:a~gio ,degli ope:ai, bi-I ghe_sc. Se pcrsonC' in istato d'ar~.:sto. ,·aie sacnfic10 estremo p1ut(osto che ~ub1re esattamente quelle della cucina nella ca• • lctaria. Que5to si chiama difendere il ri- sogna togliere anhc1patamente agli sfrut- a dire prese souo la sua custodia ùal po- •rna sconfitta. sa che abbiaino acquistata rec;ntcmentc., l signori imp~cnditori non h~nno la t~- . formismo horl("hese precisamente 'lell'o- latori, tutti ì ricchi edifici pubblici e pri- tere govemath·o dei socialpatriotti, pote- Potranno essere vinti combattenti si- La bile degl'impr'coditori pro\•oca J'jlarità 5c1e1~za_soverch1ament~ tran~ualla. Pre,a ra. in cui ha fattfo fallimento nel mondo vat~ bisogna dare delle comodità ai la• rono essere uccise impunemente da uffi- tnili? N'on lo crediamo. Questa volta la, , l'entnsia<:mo dei serrati. •1e sia ti fatto che scnbacch1ano e fanno mtcro. ncll'or:1 iu cui la guerra ha creato voratori. bisogna che la libertà delle loro ciali e capitalisti. gli è perchè la repubbli- reazione tro,·a sbarrata la ,·ia.• Di ·qui -.crilncchiarc fmiosamente e ~ontinua11110 stato di cose rivoluzionarie. riunioni sia protetta da operai armati e ca democratica nella quale fu possibile un non si passa. le gridano m faccia i mu- A THALWIL. mente '-li tutti i giornali borghesi •foll.1 ,. Tutti ·, socialisti, dimostrando 11 ca- non da ufficiali Junker 0 capitaliS t i con tale aHeniruc~to. non è che la dittatura ratori e i manovali; noi difenderemo <:oi h I elvetici Rçpubblica per far sapere al col- • Id · I d · t;n imprenditore disorganizzato a ca- :atte·,c di classe della civiltà borghese, so ah a oro evoti. della bor.,hcsia. Coloro che esprimono la nostri corpi il principio delle 48 ore. L'as 8 I tO pubbl:co cd all'inclita guarri·:~fone che S · · .. l'b · "' pitolato. Ha accettato l'orario di 4 ore . . . 1 iella democrazia borJ?hese, del parlamen- olo allora si rotra parlare 01 1 erta loro indw11a1.ion<· per l'assassinio di C'ar- salto . reazionario_ sarà respinto_; le 48 ,, 1111 ,tiscrcto aumento di paga. Il tutto I essi sono innocenti ·:omc pa;.qu.:, e <' t•Cn iarismo borghese. hanno espresso que- di riunione e di Ci?uagli:inza. senza farsi lo Liebknccht e di Rosa Luxemburg 11011ore rimarranno mvL1lneratc e mvulncra- fu fissato in un contratto scritto. Corre j 1:irono loro ~ volere ques!o co,.n.100 ''.'-l st'idea, .,.;à formulata con la massima e- beffe degli operai. dei lavoratori, dei po- la comprendono questa verità, e non fan- bili I muratori e i manovali lo vogliono. h 1 . 1 . 1 ~ tt H 11 1 . 1 che fu loro imposto dae-h '>Pt""a1. i:oh,1- ..,. o h' · · ·r · voce e e anc1e I s1g. ,a - a ,·r ,og1a . . . 1 • sattczza scientifica da :Marx ed Engcls, ven. ra. e 1 puo compiere queSla nor- no che mostrare con ciò o la loro s1uoi- Lo-vogliano tu(ti g-li :iltri operai. I d 1 . . 1 1 j latt. com1.. si sa. da alcuni "\!n,cntt "•·- 1, d' d · 1 t · ' · ' - tentare eg I approcci e eone uc i:re con . . b'rl . 1 . che la J>ii1democratica delle repubbliche ma. se non avanguar ia et avora on, dagg-ine o la loro ipocrisia La libertà in Viva le 48 ore' I . 1 . . d' 8 ~petti che pescano nel •or \-O, tra t ,,r:i 1 il 1 · · d r sf · · noi un contratto con orano 1 ,1 ore , . . . . borghesi non saprebbe essere altro che pro etanato, rovescian ° g 1 ruttaton uno dei l'aesi più liberi e più progrc•liti . . . . · .· r I pnmej!g:ano certi stranien ccc. ~on conl bo hes·a? per base, non sapp1amu quanto v1 ~,a e 1 . d 11 bi 1 . . . d . . 1 • { ,llla macchina per opprimere la classe o- e a rg i del mondo, nella repubblica ·germanica, L • f • . ., . d'' t.enh e e pu > 1caz1oni c1 g101 ;,:t I an- a SJ UazJ One vero 111tutto c10, ma comunque p11ma 11 ffi . t 'tt' d · '{ t' peraia, mettendola alla mercè della bor- La libertà di stampa è anche una delle è la liberti di uccidere impunemente i ca- concludere qualche cosa con codesto si-, •10 ~ ~gcre '.n utte le c1 a e1 ?'~m_e~ 1 ~hesia, per opprimere la massa dei lavo- grandi dil'ise della democrazia pura. t\11- pi del proletariato che si tro,·ano in ista- . .,, t 1 1 J c11b1tali per mform,t~c aucbe chi non ne . h . La situazione è buona sotto tutti gli ~ore c1 n,Le teremo su e ue vo tr.. n o- I d 11 . ( d 1· 1 ratori, mettendola alla mercè di un pu- cora una 1·olta gli 09cra1 sanno e e I so- to d'arresto; e fi110 a che esiste il capita- . d . . d' Il . . vuo sapere e o sc1ooero e ag I cc,11 o · · · d' · · p · I · • • aspetti. Dalla scorsa settimana a Questa ~m mo 0 I compaglll I a n pae 5i ros-, • ') 1 t · ., . b b t' !!'I., 1o di capitalisti. f1ra coloro che gridano c1ahsti I lutti I acs1 1anno nconosc1uto lismo. non può essere altrimenti, giacche . . d 11 t J'd . t" I sciopero. proc ama o ·,1 (Jt1~1 ,. &n 1 · · · •,>arte il numero dei serrati 11011 è aumcn- ~"no cs~ere g1c11n e a nos ra so I ane a. 1 . . 1 . oggi contro la dittatura e per la demo- milioni di volte essere questa hberta una lo sviluppo del principio democratico, !un · i e 1 muraton e manova 1. craz1a, non v1 e un so o rivo uz1011ano menz gna .m " 1- ,.. 1 - g, a a 1ev ire. non a e e sovracc1 are - ~ r ~ • • • J • J · · o r, o ~ cl~ le 1n1·.,.1·or's1tan111c · d Il' ff' 01· f h 't Lato. Ormai la scr,rata. numericamente .A USTER. . Cl1c sentano r1'n10-s,o per 11 c',•n.no e',• che non abbia giuralo per tutti i suoi rie e le più i;r:>ndi provviste di carta sono la lotta di classe. la qu?.lc, in seguito al,- parla nd o, ha compiuta la sua parabola l , .. . . ;!rrecano alla popolazio·1e 1:')r pen-:-ie1tcn- ~randi Dei, davanti agli operai, che esso accaparrate e ai capita 1stt no a c e sus- e npercuss10111 e 111ucnze ella guerra. .., • _ l . • 1. • fi h 1 . . . . Il d "lSccn ion_alc e_ volge al declivio. Lenta_- L amm1111straz1onc comunale dt qu_i fe-. 1 l clo che ...1,-1 O[Jcra·, ed'ili' la"orino ~. , ·1-e teu:cettava questa Yerità fondamentale del ~istc il potere del capitale sulla stampa, è stata port:>ta al ,;110 punto <li C'bolli- m<'ntc. si capisce; non con quella rapi-! cc un te~tativo di accomodament~, ci mano J' approssimarsi Jelh c()';t'ra del . h • 'f t I d • t' . dità che noi conoscemmo neali scioperi I propose d1 lavorare so o_rc :,-::r settimana popolo reso ed-tto -'elle lor~ ma·,.•.'·,,tte?. ~ocialismo. Ora che il proletariato nvo- potere e e si mani es a ne mon o in 1e- z1one. ,.. I .. ,, ., , luzionario è in fermento e in moto, ora ro con tanta maggiore chiarezz:\ e cini- Jn tutto il mondo civile si espellono locali degli anni ultimi scorsi. Jn questi e\ oatto che du~. or~ ve~ssero pagate co-, Propc>ndiamo a credere a questa seconda d1e esso tende a distruggere questa mac- ,mo quanto pii1 il regime rlcmocratico oggi i bol~ct·vichi ,·c11go110 perseguitati, ultimi casi ~ran parte de~li scioperanti! ;•;e ore ~traor 1;!1ar1e.. _a. ;iotra ab~em- ipotesi: chi· conosce a fondo gl'imprendichina d'oppressione ed a conquistare la e repubblicano è sviluppato, r.ome, per imprigionati. come per esempio. in una ~folla\'ano la piazza in pochi giorni per- I; eal respmse _a un_ammitat t:i e pi opo~la I tori Scarta senz'altro la prima; non nuò ,littatura del proletariato, questi traditori esempio. in .\merica. Per conauistare la d Il · · J'b I bi' h I I · · chè non era difficile trovare occupazio- .a otta continua immuta a. ,mmctlcre che ;i padronato edile sia seni . e _e piu 1 _ere rcpu > ic_ e >or::n_esi: '. 11 ne: quest'anno essendo la serrata quasi · . <lei socialismo vorrebbero far credere che Pera eguaglianza e la vera 'cmocrazia, [svizzera; ~1 mas~acrano I bolscencht 111 1 1 1 f 11 t t . A LUGANO. • .:a rimorsi. I~ borghes1·a h" dato ai lavoratori la e de- nell'interc~sc dc~li operai, dei lavoratori A • D I t d' · t d Il d genera e 0 5 0 amen ° presen a maggio- 1 l\'oi non intendiamo di seguire lor si- ,,menc:i, ere. a pun o I vis a e a e- . d'ffi Jt' T tt • - 1 1 · I •1 · · I d' · · ' I b h · d · t d' · h' com· 11c·are a to . . . n I co a. u avra I numero e e1 ser- ,:l. "' Ulllc1pa 1ta 1 qui ..creo c:cmJ,v_rrc 1• ...,nno1r· 11011,, loro orosa· l>i·stacca ,, ,, 1 . 0g_ ;;o •nocrazia pura ., come se a org esia a- I! ei con \t nu, ,sogna 1 1 - mocraz1a 111generale o della democrazia I t' d' <l' t t d' . . S F . S f ,. 1 ' " · ~ "' -·esse rinunciato a ogni resistenza e fosse gli ere al capitale la facoltà di noleggiare pura, è addirittura ridicolo che gli Stati I ra 1 1 poco 0. 1 a~ .0 _1m1nui 5cc .. e e la vc~cn~a. •u un lavoro rii isi 0 ; ~I 1m· 11anamu1tc bu~iarda; non raccogliamo le: pronta ad ol•bcdirc alla maggioranza dei pubblicisti. di comprare e corromper~ civili e progred'ti e democratici armati fi- do~e appena e poss_,bile . 1 co 1 ,~pagni. n~- J>rcnditon non vollero cedere <.: noi. na1 loro espettorazioni tri\'iali. i nostri letton lavoratori: come se in una repubblica dc- ~iornali e case editrici; e per ottenere 110 ai denti, temano la presenz~ di alcune. s!n cercano otupazion~ ma tn mc 5t icr!: t.iralmcnte nemmeno. La stessa on. ,\•lu- i sanno ciò che valg-0110 le affermazioni parnocratica n'ln ci fosse una macchina ro- questo. bisogna scuotere il giogo del ca- d · d' · · · d Il R · 61 recano a avorare in campagna. 111 •licipalit:ì fece poi la segucutc proposta clronali e quindi possiamo ritenerci di- ., ccmc no1111m, ,·rnut1 a a u5s1a n- t d 't d' cl I d bb ·1· · j vcrnath·a. l'oppressione del lavoro per JJitalc. rovesciare gli sfruttatori. spczzaro tardataria. affamata e rovinata: da 1.:csta mon a~na. ove capi a. ?ur I gua ag~a e 1<' _sccon ° _essa s;ire ~ eone~ i:itn·a: spensati dallo smentirle. Per non lasciar opera del capjtalc. la loro resistenza. I capitalisti hanno sem- R · h Il I d · cr -.~ · d' re qualchecosa e non runancrc a rnnco La giornata di lavoro degh operai muu- , trarre in inganno la popolazione provvch . J'b à la lib • d' usSia e_ l' .. ne_ e or? ecmc . 1 "ll'.?Ont '11 della cassa. tori cd affini viene stabilita in 8 ore. Nei <l'i," 1110 con ",PJJos·,to man'ifcsto Ri'lc;.:a 1 no 5. La Comune di Parigi, che tutti co- pre e 1amato • 1 ert ~ erta i ar- esempi.!,.,. 1 giornali borghesi chiamano _ . . .. 1 . . . . " • • loro che vogliono passare per socialisti, ricchirsi per i ricchi, e per gli operai la selvaggia criminale ecc F.' chiaro che le :--o;n c1 e poss1b1 e slab1hre in modo periodi pili favorevoli ai lavori edilizi e I oui il fatto soltanto per dirllostrarc la ir- ,norano a parole, perchè sanno che le libertà di morir di fame. I capitalisti chia- coudi:::ioi~i ~ol'iali. ,;elle ·qu~li p~tè nasce- :dC'S~ttodii n~1mero 1 dei cohm_pagni lice'.1zdi~ti pit1 precisamente fra il mese di maggio e 11'.cquietezza dei nostri av,·ersari. . • 1 asse operaie sono piene di viva e sin- mano libertà di <:tampa la facoltà di uti- re una eoiitra<l<liziouc così strid..:.nt..:. rea- a, p~ ro~1, anc e pere e numerosi 1s- tutto settembre, le imprese possono sta- Ma oltre a quelle sopra accennate pan· ~ra simpatia per essa, ha dimc,strato. 1 lizazre la cosidetta opinione pubblica. In lizzann nranl<"nte la dittatura ,!ella l,or-1 orgamz~at1 sfui?gon_o ~I nostro contro!,- hilire 11n prolungament? di orario di che altr<" gravi preoccupazioni turbino i con una chiarezza tutta speciale, la rela- realtà. i difensori del sistema \'ile e cor- ghesia. ·lo; pero gl'imprend1ton affermano che ti un'ora al giomo purchc quest'ora venga sonni dei dirigenti l'organizzazione oa- . ..,vità storica, il valore limitato del parla- rotto della dominazione dei ricchi !.ull'i- movimento coinvolge da 10 a 12 mila "'ltenuta straordinaria e pagata col 10% dronale. Un sintomo eloquente 50110 · le ~cntarismo borghese: istituzioni che se- struzione delle masse. sono quelli chi- (Continua). lavoratori. Noi abbiamo :1ttualmente cir- in più delle altre. frequenti riunioni, conferenze e congressi anano un grandissimo progresso in con-' ingannano il popolo, e con belle fra~i ► • ◄ c.1. 6ooo disoccupati: v11ol dire che circa !'\oi 11011dubitiamo affatto delle ottime che tengono. Nel giro di un paio di set- .ronto con quelle del medio evo, ma che, 1 tnl'nzognere lo di.;tolgono da questa ""· la metà dei serrati hanno trovato occu- intenzioni della nostra Municipalità, ma timane convocarono parecchie riunioni nell'epoca della rivoluzione proletaria, e-' ccssità storie.a di emancipare la stampa ' reducidi Win tert hur pazionc altrove o in altri mc~tieri. I ci permettiamo. ?i _osse1:1are eh~ la sua del Comitato centrale, del Consiglio nasigono ncce~ariamente una riforma fon- 1 dal suo as~erl'imcnto al capitale. Una Il morale è sempre elevato; 11 numero proposta ~ conc1hativa » e semphceruent~ ,ionalc federale e perfiµo tin Congresso damentale. Marx, i1 quale, meglio di ogni vera libertà od eguaglianza non ci 1<ad e dlnt-0rni, aderenti alla Lega Pro~tarla. e, dei_ crumiri oltre a non aument_ar~ dimi-1 pe~giore d! quell~ de~li. ste si imprendi- federale straordinario. Quest'ultimo ebbe altro, ha apprezzato l'importanza storica I che nel regime. edificato dai comunisti. quelli che volessero inscriversi sono c<,n--, nu1sce; guardandola nel suo 111s1eme e I ton. Infatti q11cst1 ult1m1 pretendono da luogo domenica 25 aprile a Olten. Fu un della Comune, ha provato, analizzandolo, I nel quale sarà impossibile arricchirsi :l vocati in assemblea plenaria ~ dQtnen!.; t~nendo conto delle difficoltà v~rie che noi un orario di ore 521,-~. ~er_ settimana, Congrcs:.o per modo di dire, poicbè in 1( carattere di uno sfruttamento della de-: spese altrui, nel quale sarà materialmcntP 2 . Ile 2 30 · rid 1 ~1 oppongono a tutte le battaglie vaste mentre la proposta "conc1hat1va » della esso non si discusse nulla; il presidente I ca maggio a ore porne lane a. • d' h 11 h · '1 · · 1· ' d fi n b 01ocrazia e del parlamentarismo borghe- impossibi e sottomettere la stampa diret- ' ' ' ' possiamo ire e e que a e e s1 sta com- :, umc,pa 1ta ne preve e no a 54. ·, e e della Federazione tenne un lungo discor- &e, regime sotto cui le classi oppresse tamente o indirettamente al potere drl RlSt.omnte CooperaUvo in Wlntertbur. battendo ora è una battaglia veramente la Municipalità ci piglia per dei babbei t ito per incoraggiare i soci alla resistenza; ettengono il diritto di decidere in un sol <lanaro. nel ouale nulla impedir.\ a qual- Il Sexretorlo. mer:ivigliosa. Bisol?lla che continui così Va da ~ che la proposta è stata respinta.· in q11<•<;to~enso parlarono altri tre signori ,h<,; <:On CO

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==