Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1920

- 13 - riani non uniti, i Copti, gli Abissini cri- ecclesiastiche, i digiuni ec., quasi tutte stiani, i Montenegriui e i Rumeni. La le suddette popolazioni osservano comBulgaria ha adottato recentemente il pletamente il calendario greco, detto calendario gregoriano; la Serbia lo della Chiesa ,qrecaortodossa. Gli Armeni aùottò nel 1919 in modo che il 19 gen_- ed i Copti hanno rispettivamente un naio 1919 fu detto l° febbraio 1919. E calendario proprio per le feste, ed anprobabile che, per il nuovo assesta- che nomi speciali per i mesi; ma qui mento dell'Europa, v'abbia ad essere è superfluo occuparsene. qualche nuova adozione. Per le feste • Calendario giudaico. Nella sua forma attuale il computo giudaico rimonta al 1 V secolo dell' èra volgare. Si deve il computo a Rabbi Hillel, capo del Sinedrio. L'anno è lunisolare ed i mesi, regolati sul corso della Luna, sono di 29 giorni o di 30. L'anno comune comprende 12 mesi, e l'anno embolismico ne comprende 18; questa aggiunta di un mese complementare (detto WeAdar) si fa 7 volte in ogni ciclo lunare di 19 anni. Così dopo 19 an.ni si rista• bilisce l'accordo con l' annò solare. L'anno comune può avere 353, 354 o 355 giorni, e l'anno embolismico ne può avere 383, 384 o 885, secondo che è depciente, 1·,golare o abbondante. Qui non troverebbero posto le regole del computo cronologico degli Ebrei. Basterà dire che il principio dell'anno cade sempre nel giorn◊cdel novilunio più vicino all'equinozio di autunno, e che la Pasqua, fissata al 15 del mese di Nissan, precede •di 168 giorni il primo dell'anno. Ma anche queste regole hanno le loro ecce• zioni. Ogni giorno comincia dopo il tramonto del Sole del giorno civile precedente, e particolarmente il sabato principia un'ora priID,ll,di notte (nel pomeriggio del venerdì) e termina la sera dopo a un' ora e un quarto di notte. Calendario maomettano. Per espressa disposizione del Corano l'anno dei Maomettani è puramente lunare. Esso è diviso in 12 mesi, alternativamente di 30 e di 29 giorni. L'ultimo mese (Du l higgah) invece di 29 giorni ne ha 30 per 11 volte nel corso di un ciclo di 80 anni. Così l'annocomuneha354 giorni e l'anno intercalare ne ha 355. L' è1·et del calendario maomettano comincia con venerdì 16 luglio 622 d.C., e più esattamente con la sera di giovedì 15 luglio. Calendari abissino (amarico) e copto. Il calendario abissino è usato nei rapporti civili in Abissinia e_nel !nondo abissino nella nostra colo ma Entrea, ed ha quindi per noi un'importanza ben maggiore del calendai;io e:opto, che usasi in una parte dell Egitto (alto Egitto). I due calendari sono identici, differis'cono soltanto nell' èra. 11 calendario amarico colloca la nascita di Gesù, secondo i calcoli di Giulio Africano {storico della prima metà del terzo sec~lo )! circa sette anni dopo delle convenzioni comuni (29 agosto 8 d. C = I giorno dell'anno 1 amarico). L' èra del calendario copto, oggi usa~a, è quella dei martiri (Diocleziano), cioè 29 agosto 284 d. C. = I gi9rno dell' a1;no ~ ?opt_o. L'anno nei due calendari è d1v1so m 12 mesi di 80 giorni ciascuno, a cui per 1 t1Iotec3 Gino Biunco · tre anni di seguito si aggiungono 5 giorni (epagomen_i) che diventano 6 nel quarto anno. E bisestile nei due calendari l'anno il cui numero diviso per 4 dà tre di resto. Il principio dell'anno è al 29 agosto, sempre contando giulianamente; se l'anno è bis~stile l'anno seguente comincia il 30. Attualmente, contando gregorianamente, l'anno nei due calendari comincia l' 11 o il 12 settembre. Nel ciclo dei quattro anni ciascuno di essi nel Calendario amarico prende il nome da uno dei quattro Evangelisti, con questo ordine: Giovanni, Matteo, Marco e Luca (l'anno bisestile). Nelle Colonie italiane è utilizzato il calendario Abissino (Amarico) nell'Eritrea e il Maomettano in Libia e in S0° malia. / I

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==