Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1920

- 7 -. Calendario romano antico. Relativamente alla domanda:" quale ora consideravano gli antichi Rom~mi come principio della giornata? ,,, ~mzel _conclude_, _dopo aver esposto i nsultat1 della cntica storica ed archeologica su tale argomento, che per quanto <:oncerne le pubbliche funzioni religiose e giuridiche il giorno cominciava a mezzanotte, meutre l'uso popolare lo faceva principiare all'aurora. I giorni del mese venivano contati dai Romani riferendosi a certe deter• minate epoche d'ogni mese dette " calende, none o idi ,,. Come si è già visto, in origine fanno romano era semplicemente lunare e comprendeva 12 lunazioni. Il giorno del primo ricomparir della Luna alla sera (sotto forma di tenue falce), era il primo giorno del mese (ICctlendae). Il giorno del primo quarto dolla Luna era detto Nonae, perchè da esso fino al plenilunio si contavano 8 giorni. ldus significava il giorno dol plenilunio. Così si avevai10 in ogni mese tre date principali: Kalendae :::e novilunio; Nonae = primo quarto; Idus = pleni· lunio. L'anno romano antico (di 355 giorni) era diviso in 12 mesi come segue: 4 mesi di 31 giorni ciascuno (Ma1·tius, JJfaius, Quintilis e October), 7 mesi di 29 giorni (Ianuarius, Aprilis, Iunitts, Sextilis, September, November e Decem• bei·) e un mese di 28 giorni (Febrna1·ius). Nei mesi di 31 giorni le Nonae furono collocate al settimo giorno del mese e gli ldus al quindicesimo; nei mesi di 29 giorni lo Nonae coincido• vano col quinto giorno del mese e gli ldus col tredicesimo; e così ugualmente in febbra.io e nel mese intercalare (Mercedonius). Questa antica disposizione fu con• servata da Giulio Cesare quando ri• formò il calendario. Partendo dalle suddette epoche mensili usavano i Romani designare gli altri giorni del mese, contando in senso retrogrado; cioè con un sistema analogo a quello che ancora adesso si usa qualche volta quando ci si domanda: " che ora è? ,, e si risponde pe1· es.: " sono lo 5 meno un quarto ,,, invece di dire: " sono le 4 e tre quarti ,,. Le regolo in proposito erano que• ste: il giorno da cui si parte viene sempre compreso: per es. il 3 maggio è il quinto giorno avanti le none di maggio (= 7 maggio); il 28 giugno è il quarto giorno a,·anti le calende di luglio; il 9 agosto è il quinto giorno avanti gli idi di agosto (= 13 agosto). Il giorno che precede le tre epoche si chiamava p1·idie; così per es. p1'idie Idus Ap1'ilis = 12 aprile. Nel designare una <lata (cioè rispondendo alla domanda:" in qual giorno?,,) le parole " calende, none, idi ,, erano usate all'ablativo (Kalendis, Nonis, Idibns) e gli altri giorni erano espressi con ante diem .... e con quello parole al1' accusativo; por es. a11tediem (oppure a. d.) sextwn ldus l1mias = 8 giugno; p1'idie Kalendas Iulias = 30 giugno. Più raramente il numerale ordinativo si trova posto all'ablativo e l'epoca di partenza all'accusativo; per es. tertio Kalmdas Junias = 30 maggio. E su ciò basti, per brevità. Il periodo giuliano e le ère principali. Si chiama " periodo giuliano·" un periodo di 7080 anni giuliani propo• sto dal matematico e filologo Giuseppe Giusto Scaligero (1540-1609). Il numero 7980 è il prodotto dei tre numeri ciclici 28, 19 e 15, dei quali si dirà pitt innanzi. Il primo anno del• l' èra volgare corrisponde all'anno 4714 del periodo giuliano, la cui origino ~ quindi antoriot·(\ a tutte le date dei tempi storici; pe\· co~seguenza _quest~ sistema di 11umeraz1011e degli anm e;;clude ogni ambiguità proveniente -Jal cambiamo~1to doll' òra e così co~- k:ca Gino 3 anca tribuisce moltissimo a render chiare o ordinato le computazioni cronologiche. Il seguente quadro contiene l' indicazione di alcune fra lo principali èro che furono in uso nel corso dei secoli. Gli anni avanti Cristo sono contati col metodo degli Astronomi. Relativamente all' èra ab Urbe co,i• clita, è bene osservare quanto segue: I. - A tutto rigore la sua opoca dovrebbe coincidere col 21 aprile dell'anno - 752 (XI. ICal. Mai. = festa primaverile dei Pal'iliri), epoca puramenLe tradizionale della fondazione di ., ..

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