Almanacco italiano: piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1914

\ \ TANGO. Costretto a misurar prudenten1ente le sue mosse per non perder tutto in un mom~nto solo, con insolita pazienza si era . fatto inseparabile an1ico del conte Alvise, andava a trovare il figlio della marchesa Ottavia al collegio Ghislieri, frequentava, senza capire una nota di musica, i concerti all'Augusteum, e in questo modo era riuscito a diventar l'ombra di Paolina, ad incontrarla, per caso, ad ogni passo. Le amiche di lei comincia vano già a chiaccherarne, un po' invidiose, un po' curiose, un po' ironièhe. - Don Falconello ha preso una cotta seria, questa volta! Per quella piccola provinciale! , Oppure: - Dov'è il Sirmienti? - Cercate la contessa SparavJeri1 La buona società si divertiva alla caccia, astenendosi a fa-· tica, per µn estre1no resto di pudore, dall'azzardare scommesse. Ora Don Falconello aveva raccolto tutte le sue sneranze .I. sul gran ballo di Donna Lavinia Ruffo: l' ulti1;na figura del cotil~on doveva essere una spec_ie d'immenso tableau vipànt dove le coppie erano stat_e scelte e riunite dalla padrona di casa con ' sapiente chiaroveggenza; e dopo il cotillon veniva finalmente la tanto ·discussa e tanto attesa, gara di tango. Era i! oatfesin10 della danza argentina nel salotto più elegante di Roma, il suo ingre~so ufficiale nel gran mondo, il riconoscimento del suo diritto di vivere conferito da un tribunale, senza appello, in una cornice di buon gusto e di fasto impareggiabili. L' avvenimento mondano aveva assunto una tale importanza e incuriosiva talmente gli spiriti disoccupati, ché partecipare o n·on partecipare a:· quel ballo equivaleva a « to be or not to be>> ,_ Paolina aveva pron1esso a Donna _Lavinia di non mancare; Don ·Falconello ne traeva ottin1i presagi, e si era imbaldanzito tanto fino ad osare di attenderla al suo uscire dalla chiesa. Era ·troppo. La giovane donna ne era seccata ed offesa; fino a quel giorno aveva potuto non vedere, tollerare, sorridere, 1na ora!. .. Era troppo; bisognava finirla; il sorteggio dei nomi l'aveva spiacevolmente sorpresa nella sua purezza morale cui ripugnava anche l'apparenza di una tacita complicità. Donna Lavinia avre~be dovuto evitarglielo .... Che fare? ... Parlarne a Gerardo? ... Sarebbe stato sciocco e pericoloso. Alle sorelle? ... ·E che ·poteva mai aspettarsi dall'ironica leggerezza di lVIai;-ia,dall' indiffe·renza bonaria di Ottavia? ... Erano sorelle, è vero; crescìute insieme; si vedevano ogni giorno; eppure fra Bibuoteca"-='1n·loj1anco

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