Almanacco italiano: piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1914

J - 18 - Queqt'eclf~c_e !ilarà vfqfbile ~o.Jam·ente nelle regioni più occidenfaH dell'AmeTf,,a Set• tentrionale, sull' Oot',ano Pacifico e sull'Oceano Indiano, hlP.quasi tutta l'A$ia e ~ulle coste· più orie,ntalt dell'Africa. · As:-.umendo come imità di misura il diametro della Luna, quest' ecli~se ha per gran .. dezza 0,bti8, A Milano il giorno 4 settembre 1914 la Luna si leva alle 18. 54. V. - Passaggiodi Mercuriosul Sole il 7 novembre 1914 (visilJile in Italia). Qresto fenomeno celeste abbastanza raro avvenne l'ultima voltt\ 11 12 novembre del 1907, e non si rtpet_érà ohe il 7 maggio del 1924. Possiamo considerarlo. come un' eclisse di S0le, prodotto dal passaggto. del pianeta travérso il disco solare. Data la mole e--igua di Mercurio rispetto a quella dell'astro diurno, l' eclisse sarà molto parziale, Anzi noi non ci accorgeremo certamente del fenomeno se non osservassimo la superficie solare per mez,,o di un vetro nero. Il primo contatto esterno an·errà alle 101 58m ed il secondo contatto alle 15h Sm. Quindi dal suo ingresso nel disco solare, alla sua uscita, il pianeta sembrerà. traversare la i:,uper• ficie del Sole in 4h llm circa. ' Qu~sto fenomeno sarà. visibile in Europa, in Africa sull'Oceano Atlantic·p, nell'America del Sud, nelle regioni più orientali dd Nord-America, nel sud-su4-ept dell' Qceano Pacifico e 1~elle regioni polari australi. III.-. Uso delle nostre cartine c.elesti. Come si riconoscòno le costellazioni. I :. ~Quanti sono coloro che nelle nott,i purissime amrnirn.t,i dalfa magnifieenza dei cieli tentar,ono di ricouoscere le costellazioni, ~ per la totale mancanza di pratica o di basi non 1·iuscirono? Eppu 1 ~ basterebbe un poco d,'. attenzione e di pazie11za per conoscere al- •.' • • \· I Se, per le g.ue stelle segnate con le lettore · /3 ed o: si c>onduce idealm.d11te .t.ma liuea, e la si prolunga al di lù di ?.. di 'una <]rnrntità e<JUiY3:le11te a cinque yolte <'il'(•a la distanza (j o:, s' incoilfrei'à la S1ella 'polar·e, o pel' esprimerci più rigi;n-o.samente, la stel."a ·1., dell'Orsa J •: I • meno gli ac;t.eri$mi c>lassi.cic>he ~a trenta e J!in01·e, P,.(t],·,<•.hè tale stella,' còme vedesi dalla più secoli ra·l~t·olgoùo in gn1p1>i lé principa:li n~,stra ~~pn<~JL figura, appa_t·tiene appuni o a stelle dissemin:1te'11el firmamento. Io mi l,u-.: fale cos~ione. La quale è pure costituita singo che anehe i più profani ·abbiano not~~o da sette.~telle disposte a-un dipresso come qualche volta l'O,·sa ltfrtgyio1·e o.· G1·an Cai?i''ci .quelle de,W01·sa Mngg-iore. . ai floote,·la. bella costellazione format.a prin-, , Per J>Ì·oçedere ·a'd altri' riconoscimenti cipaJmeute di sette stelle: q natt.ro disposte senza allq-ntanaréi da queste regìoni, si unisca in qu:adrilatero, · e tre sur una liuea li~ve:- idealmeute. la stella 'I ,dell' Or.sa Maggiore c·on ·men,te., arcata coµie si trova nel uostro primo la SteIJ,.a..,_;Pola,l.e'e, si prolun,gh'i_' fa congim~- disegno. gente o\t1·e questa·: si _pa~~trà ~olto vich_if / BibliotecaGino Bianco I

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