Acpol notizie - Anno II - n. 6 - Aprile 1970

l'esigenza di formazione di una nuova domanda politica e di ribellione alle condizioni.di alienazione in cui è ridotto il cittadino ed in particola-re alla eterodirezione conseguente al processo cosiddetto della delega. 13. Il lavoro politico di base fino ad oggi svolto in questa direzione si è sviluppato non senza contradBilDilotecaGino Bianco dizioni e limiti: a) individuazione della città nel suo complesso come luogo di sfruttamento strutturale e nello stesso tempo scelta privilegiata di aree di intervento marginai.i (sottoproletariato urbano, baraccati etc .. ); b) individuazione di una domanda politica globale (almeno potenziale) e indirizzo del le lotte verso obiettivi settoriali e localistici; e) siamo anche qui di fronte ad un processo non omogeneo e non generalizzato. 14. La potenziale domanda politica deve divenire organizzata e strutturale (incidente cioè sui motori reali del processo) ed esprimersi a livelli adeguati: essa deve cioè porsi allo stesso livello in cui si formano le reali scelte del potere economico e tecnocratico. Per questo non potrà non avere come protagonisti gli operai, cent(ale il rapporto fabbrica-quartiere (o piccolo centro), scuola-quartiere, come protagonisti sempre più coessenziali i ceti in via di proletarizzazione. Si tratta cioè di organizzare il proletariato anche al di fuori delle aggregazioni funzionali (ad es. sindacati). Esistono cioè problemi ( in particolare sui temi collegati all'assetto urbano e territqriale) che non contano su una base sociale reattiva già naturalmente formata e omogeneizzata. Come esistono nel la società civile "aree di resistenza" che hanno una base funzionale fondata sulle comunità di ruolo (l'essere operaio, studente, contadino), così si tratta di creare contestualmente altre aree di resistenza che coprano l'area del cittadino in quanto tale. 15. La presa di coscienza del cittadino sfruttato ed . alienato costituisce il primo passo contro l'organizzazione capitalistica della città. E' importante tenere ben presente questo orientamento per adoperarsi a che le lotte maturino una coscienza politica alternativa, permettano l'a Ilargamento degli obiettivi e la loro generalizzazione, favoriscano l'aggregazione di forze politiche omogenee. Circa i settori di intervento, ci sembra di poter indicare: a) il settore abitativo, per quanto concerne in particolare quelle aree dove è presente un vasta gruppo sociale discriminato e potenzialmente solidale (inquilini di case popolari; quartieri di azienda etc .. ); b) il settore dei trasporti, in quanto origine di frustrazioni collettive, segregazione di classi e comunità etc .. ; e) il settore scolastico (prescolastico e postscolastico); questo settore sembra particolarmente favorevole agli interventi, sia per la facilità di collegamento col M.S. che per l'ampiezza delle categorie interessate; il

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