Acpol notizie - Anno II - n. 5 - Marzo 1970

Foggia, hanno illustrato a loro volta, le varie fasi del l'azione compiuta in quest'ultimo periodo: animazione e autocoordinamento del gruppo, e degli organismi culturali; analisi della situazione socioeconomica della zona, con riferimento all'industrializzazione della Daunia e allo sviluppo organico del Gargano e del Subappennino, senza paternalismi e senza strumentalizzazioni; discorso urbanistico per dare una dimensione corretta e umana all'espansione del Capoluogo e delle cittadine della provincia; discorso sull'urbanesimo, che impone una visione nuova e razionale dell'ampliamento e dell'allestimento dei servizi e delle infrastrutture; discorso su • • I un'agricoltura modernamente concepita e organizzata al quale è legato il problema dei giovani lavo~atori e rura.Ji; discorso della casa dignitosa per tutti affinchè la ~ittà sia veramente di tutti, e non ci siano strati sociali - anziani, pensionati, comunità di quartiere - praticamente-temarginati; di~co~~o sul: l'emigrazione che rimane ancora uno dei p1u gravi problemi del Mezzogiorno e della Capitanata. Dopo un'ampia analisi di tutti questi temi, si sono esaminate le possibilità di costituire comitati cittadini. La riunione è stata conclusa dall'avv. Bidetti, il quale ha riaffermato la necessità di essere sempre saldati con le comunità affinchè l'azione esprima le ésigenze reali di tutti con spirito di disinteressato servizio, per compiere una necessaria e profonda formazione. MILANO L'Acpol, assieme ad altre organizzazioni politiche ~ sindacali, ha aderito alla iniziativa delle ACLI dr presentare un progetto di modifica del Codice Penale e del Testo Unico di Pubblica Sicurezza. APPELLO PER UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE DI APPOGGIO Al POPOLI DELLE COLONIE PORTOGHESI Sono passati nove anni da quando i patrioti Angolani del Movimento Popolare di Liberazione dell'Angola hanno tirato i primi colpi d'arma da fuoco contro le carceri di Luanda, elevando così ad una fase nuova il processo di liberazione nelle colonie portoghesi. Mentre nel resto dell'Africa il sistema coloniale, condannato dall'opinione pubblica mondiale e dall'evoluzione storica, era sul punto di crollare, il governo portoghese, intensificando la politica di repressione, di dominazione e di oscurantismo condotta da secoli, chiudeva in modo definitivo ogni possibilità di evoluzione pacifica verso l'indipendenza. Biblio eca Gino Bia co Lo scoppio della lotta ·armata di liberazione per iniziativa dei popoli delt' Angola, della Guinea-Bissau e dell'Isola del Capo-Verde e del Mozambico, appariva così l'unico varco storicamente lasciato ai nostri popoli come prospettiva per la.nostra liberazione. I nostri popoli hanno dunque preso le armi, diventando così gli artefici dei propri destini e gli agenti della propria liberazione. Oggi, delle regioni assai estese nell'Angola, nella Guinea-Bissau, nel Mozambico sono sottratte alla dominazione coloniale, e in esse, il popolo ha riconquistato l'esercizio della propria sovranità. In queste region i viene effettuata una azione di ricostruzione nazionale attraverso programmi di educazione, di assistenza sanitaria, di riorganizzazione economica, dando alle popolazioni di queste reg.ioni la possibilità di partecipare, per la prima volta da decenni, all'edificazione della società nazionale. La lotta armata di liberazione si estende a regioni sempre più larghe, ponendo così, radicalmente, il problema della presenza coloniale nei nostri paesi. La lotta per la nostra libertà e la nostra indipendenza è intimamente legata alla causa della libertà nel mondo. In primo luogo alla causa dei popoli dell'Africa del Sud, dello Zimbabwe e della Namibia, oppressi insieme con noi dalla coalizione razzista e fascista instaurata tra il Portogallo, l'Africa del Sud e la Rhodesia, aIlo scopo di mantenere tutto quel territorio meridionale dell'Africa in stato di saccheg-. gio e di asservimento perpetui. Ma la nostr_a lotta assume dimensioni internazionali anche per 11 fatto del vastissimo appoggio che il Portogallo riceve da parte di alcune potenze occident~li._ La nostra lot~~ permette di verificare in modo ogni giorno sen:1pre pru netto che il governo portoghese non sarebbe rn grado di condurre la. guerra coloniale su tre fronti senza l'aiuto massiccio di armi e di ogni sorta di attrezzature militari, senza il sostegno politico, finanziario e diplomatico che gli concedono alcuni paesi occidentali, e particolarmente i paesi membri del la NATO. Questa solidarietà nell'oppressione. e nel lo sfruttamento delle colonie è un richiamo alla solidarietà dei popoli, ·i cui governi sono solidali moralmente e materialmente col regime fascista portoghese e con la sua politica coloniale. In questo contesto, e per lo sviluppo stesso del la nostra lotta, è diventata un compito di primaria importanza la mobilitazione dell'opinione pubblica nei paesi occidentali. Già la Conferenza di solidarietà con i popoli delle colonie portoghesi e dell'Africa Australe, che si è tenuta un anno fà a Khartùm, aveva consentito l'espressione di questa larga corrente di solidarietà e di amicizia nei confronti della nostra lotta e dei nostri popoli. In questo momento lo sviluppo della nostra lotta 23

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