Acpol notizie - Anno II - n. 5 - Marzo 1970

NOTIZIE INBREVE CAGLIARI L'ACPOL CONTRO LA REPRESSIONE L'ACPOL Sarda ha promosso un incontro sul tema del la repressione, che si è tenuto a Cagli ari nella mattinata del 18 gennaio, registrando una larga partecipazione di intellettuali, studenti, rappresentanti dei circoli culturali, esponenti del movimento studentesco e di altre organizzazioni di base. 11 dibattito, pur nelle diversificazioni comprensibili, in riferimento alla diversità di esperienza e di cultura degli intervenuti, ha mostrato - tuttavia - la possib•ilità di portare avanti un discorso comune, specificamente contro la repressione ma anche su un arco più vasto di temi, che portano - poi - alla individuazione del terreno politico su cui la repressione si sviluppa. Ne è scaturita una analisi che, con particolare riferimento alla situazione locale e ai rapporti tra situazione locale e contesto nazionale, si è mossa su due distinti livelli inquadrabili entrambi in una particolare logica politica entro la quale gli episodi repressivi sono fin troppo facilmente collocabili. Un quadro nazionale che vede le forze della reazione portare avanti con metodica decisione un compiuto disegno politico di restaurazione di tutti gli equilibri ·alterati in questi ultimi due anni di lotte popolari, operaie e studentesche. 11 tentativo di mortificare le pur minime conquiste in tema di libertà di pensiero e di associazione, si accompagna alla volontà sistematica di ·scardinare le ancora fragili strutture di base che si vanno formando nel paese in risposta alla sempre più pressante Biblioteca Gino Bianco richiesta di partecipazione delle masse alla vita pubblica. Tutto ciò in un clima di artificiosa tensione alimentata dalla "escalation" della mai così ben orchestrata stampa padronale cui fa riscontro lo spaventevole disorientamento di partiti di sinistra ai quali processi interni o trattative di governo impediscono persino il tentativo di una risposta adeguata e - come la situazione richiede - unitaria. E' la riprova - se ce ne fosse bisogno - della esistenza di uno spazio politico non coperto e non copribile dalle organizzazioni tradizionali. Sul piano loçale, gli episodi di repressione cui abbiamo assistito, · poco aggiungono - in questo quadro - a ciò che avviene nel resto del paese. Sono serviti piuttosto a riproporre - arricchito di un nuovo elemento - quello che è stato definito il problema del la repressione permanente, perpetrata dal lo stato unitario nelle zone interne dell'isola, non come dato di un disegno politico contingente, ma come costante politica imprescindibile nella logica del modello di sviluppo e nelle scelte di civiltà che vengono importati in barba all'autonomia e ai valori culturali interni. I provvedimenti speciali, il confino di polizia, il domicilio coatto, la libertà vigilata, le perquisizioni indiscriminate, fanno parte della storia della Sardegna oltrechè della vita quotidiana del pastore. I circoli e le associazioni culturati, che per la prima volta sembrano prefigurare una nuova classe dirigente che va formandosi nella riflessione dei problemi locali e nelle esperienze di partecipazione popolari, vengono liquidati come focolai di guerriglia. In questa prospettiva i I problema repressivo si di lata fino ad investire i problemi della natura dello stato. La lotta contro la repressione diventa opposizione 21

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