Acpol notizie - Anno II - n. 4 - Febbraio 1970

SINTEDSEI LLRAELAZIONE ALCOMITAPTRO MOTORE DEL 15·1· 70 11quadro delle iniziative e della situazione organizzativa su scala nazionale cui è stato dato ampio spazio nella. relazione, non indica un orientamento che esalta la risposta organizzativa da parte dell' ACPOL rispetto alle esigenze politiche , che sono alla sua origine. Tuttavia non si deve neanche commettere l'errore di autoaffidarci un esasperante, lavoro di analisi che è viziato dalla prospettiva di formare quadri politici metodicamente frustrati rispetto ad istanze operative che, se deluse, non sono indefinitamente riproponibili. Quindi ·Ogni mo.mento di approfondimento nell'analisi del quadro generale deve esserefunzionale a scelte operative che rispettino i seguenti criteri: congruità del momento tattico, o comunque di breve periodo, alle prospettive di medio e lungo termine; necessità in quest'ottica di non attestarci su posizioni· meramente attendistiche che da un lato rischiano di pagare il pedaggio a fenomeni di riflusso, dall'altro non sono congeniali a una proposta. come quella dell' ACPOL intrinsecamente legata ad una strategia di attacco. Noi- infatti non godiamo di quelle rendite di posizione che consentono di avere un ruolo in una situazione statica. In coerenza con queste premesse ritengo fondamentale, dopo aver esaurito con il convegno di Parigi a fine febbraio una serie di iniziative volte a definire il quadro politico generale nelle sue articolazioni sociali, sindacali, partitiche, fare il massimo sforzo predisponendo già per marzo le opportune iniziative di strumenti operativi idonei a tradurre in positivo le nostre scelte politiche, sottraendoci al pericolo 1:ti atteggiamenti predicatori o comunque di commentatori politici. Sembra opportuno a questo proposito prevedere un allargamento dèl CPN, GJ,e,nel quadro di una più attiva partecipazione al dibattito ed alle decisioni dei responsabili locali della promozione dell'ACPOL, segni anche un più rispodente .al largamento del ventaglio politico 'rappresentato nel CPN. Un altro impegno che dobbiamo assumerci è rivolto a favorire al livello regio- · nale un migliore processo.di coordinamentò organizB b ativo, non olo nel senso dì tendere alla copertura i 10eca no 1anco più ampia sul piano. territoriale, ma nel senso di promuovere contestualmente processi di reale, accentuata omogeneizzazione politica, che hanno eviden- · temente bisogno di verifiche operative e di sperimèntazion i per non restare sul pianerottolo dei dialoghi e per entrare nella logica del la lotta poi itica. Sotto questo profilo dobbiamo sfuggire all'impasse di un falso problema di collocazione: a sinistra o a destra del PCI. lo credo che questo problema P.ernoi non debba esistere. Esso è nato dalla sostanziale indisponibilità del PCI ad accettare l'ipotesi di una ristrutturazione della sinsitra che non privilegi• alcun interlocutore, ristrutturazione che può awenire solo nel superamento di logiche egemoniche, difensive, statiche; nella ripresa del movimento al di sopra dell'organizzazione. Ma questa indisponibilità del PCI non può cambiare le nostre scelte: io non credo, infatti, che i processi di aggregazione, ristrutturazione, ricomposizione, analogamente a ciò che è accaduto e accade sul piano sindacale, debbano sul piano politico essere necessariamente globali cioè investire tutte le componenti a tutti i livelli. Una simile logica creerebbe solo mediazioni al minor grado di tensione politica possibile, e quindi renderebbe inconseguibile qualsiasi risultato strategico. Ciò non vuol dire che si debba fare opera di frazionismo; ma che non si debba ostacolare il movimento quando questo riesce ad esprimersi, se non altro per impedire che esso si svolga ugualmente, ma privato di finalizzazione e strategia cioè ricadendo nello spontaneismo. Quindi nè a sinistra, nè a destra del PCI, ma calati nel movimento: e non è un caso che a promuovere I" ACPOL in sede locale siano così numerosi i compagni dello PSIUP che hanno fatto questa stessa scelta. E' soprattutto a loro che faccio riferimento quando propongo di allargare il CPN dell' ACPOL, che solo così anche formalmente si evidenzierà nella· sua attuale linea politica, maturata, rispetto a quella iniziale che aveva ancora i limiti di una scelta ~utta negativa: il giudizio di condanna sul centrq-sinistra. Antonio Fontana · 9

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