Acpol notizie - Anno I - n. 1 - Ottobre 1969

suo· complesso, costituisce l'impegno irrinunciabile di una .sinistra che voglia rompere i molteplici condizionamenti del potere economico e di ogni conservatorismo, proprio in virtù del suo radicamento tra le masse, i loro problemi, le loro esigenze, la loro rivendicazione di una diversa distribuzione non solo del "benessere", inteso in senso puramente consuntivo, ma del potere. La logica del profitto Là società si è, invece venuta trasformando con opposta logica; l'aggregazione al suo interno avviene sempre meno secondo le esigenze del lavoro, ma piuttosto secondo la lo- . gica del profitto, la gerarchia delle capacità ·di consumo, la stratificazione burocratica, che serve alla stabilizzazione del sistema sociale e politico. Non per questo diminuiscono le contraddizioni vecchie e nuove proprie dello sviluppo capitalistico. 11sistema economico non risolve le ~acche di miseria, nè gli squilibri esistenti, ma tende anzi a perpetuar! i proprio mentre cresce la ricchezza. globale del Paese. Le città sono minacciate dal caos edilizio e dal soffocamento del traffico, dalle distanze proibitive che sfibrano il tessuto sociale e consumano il tempo libero. Le campagne si spopolano senza ordine con un costo umano altissimo; si accentuano quantitativamente e qualitativamente le tensioni occupazionali. Le donne sono spulse dal mondo produttivo e quando vi sono inserite portano i I doppio carico del lavoro e del la· pratica domestica. La crisi dell'Università e della scuola in generale non ha bisogno di parole ulteriori. Crisi di ur{°'apolitica e di un metodo Di fronte a questo progressivo deterioramento del quadro politico - sociale, una ripresa pura e semplice del discorso sulle riforme non è più sufficiente. L'involuzione moderata B1bhoeca Gino Biancodi questi anni ha infatti messo in crisi non solo una politica, quella del centro - sinistra, ma anche un metodo di direzione politica. Una incisiva azione di riforma della società e della politica sarebbe infatti impossibile se non costituisse lo sbocco di una spinta di base e non fosse connessa ad un allargan1ento della partecipazione democratica e ad una diversa organizzazione del potere nel nostro Paese. Tali obiettivi richiedono, però, adeguati st·tumenti di attuazione ed una visione strategica espressa da · forze politiche in organico e costante collegamento con le forze sociali. Il loro perseguimento infatti implica una forte tensione ideale e politica ed una decisa volontà di contestazione delle a·rticolazioni tradizionali del potere. In questa lotta l'unità dei lavoratori in un'organizzazione sindacale autonoma che basi la sua forza su una più a·ccentuata e diffusa partecipazione di base, assume un ruolo decisivo, consentendo di promuovere a tutti i livelli, a partire da quel lo di fabbrica, un potere nuovo dei lavo-. ratori organizzati, idoneo a contestare efficacemente l'autoritarismo proprio dove esso si esprime più pesantemente, nella logica dei rapporti di produzione. Alcuni passi in questa direzione sono stati compiuti: l'unità d'azione si è ampliata ed approfondita a tutti i livelli; il dibattito unitario è stato sostenuto e si è intrecciato con una larga ripresa dell'azione sindacale: la prospettiva dell'unità sindacale costituisce quindi un obiettivo perseguibile nel tempo breve, e, pertanto, apre la via a un processo di rinnovamento per tutto i I movimento sindacale italiano. Questa unità si realizza attraverso un processo di reale sviluppo dell'autonomia (e la attuazione delle incompatibilità ne rappresenta un momento essenziale anche .se non sufficiente) e della democrazia sindacale e in tal modo è potenzialmente in grado di incidere anche suI sistema politico nel suo complesso. Tutte le azioni di rinnovamento e di contestazione esigono, comunque, una dimensione di. sintesi ed uno sbocco politico. Ciò rimane valido ed anzi acquista inplicanze di maggior rilievo proprio nella crisi di credibilità che investe oggi il sistema poi itico. E' nostra convinzione che i partiti politici non siano in grado da soli di intraprendere una iniziativa di trasformazione della società se ·rion vengono sottoposti dall'interno e da Il'esterno ad una sol lecitaz-ione permanente che tragga motivo daIle esigenze nuove emergenti nella società civ i le e che contribuisca a determinare una. nuova e più avanzata sintesi politica. Una nuova prospettiva politica Riteniamo perciò indispensabile stimo Ia re dall'interno stesso delle componenti della sinistra italiana un processo evolutivo, ch,e voglia pervenire, al di là di ogni ipotesi terzaforzista, ad una profonda modificazione e ristrutturazione della sinistra in una nuova prospettiva politica. Tale prospettiva deve fondarsi su un coerente impegno auto - critico, nel riconoscimento che un'effettiva alternativa può essere promossa solo superando le posizioni tradizionali, nessuna delle quali è oggi in grado di costituire il polo di attrazione privilegiato. Ciò può avvenire non attraverso meccaniche composizioni federative, che sostanziamente lascino ogni componente identica a se stessa, ma solo mediante un profondo processo di rinnovamento che attraversi ogni componente determina·ndo trasformazioni e non giustapposizioni. Questo processo è in parte sol lecitato da Ila crisi poi itica in atto, che favorisce un profondo rimescolamento del le ca·rte e sta provocando un diverso schieramento delle forze, che attraversa le componenti tradiziona Ii e determina la dislocazione degli uomini, dei gruppi, delle ten23

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